DELIBERA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 26 giugno 2015 

Dichiarazione  dello  stato  di  emergenza   in   conseguenza   degli
eccezionali eventi meteorologici verificatisi nei giorni dal 15 al 17
marzo e dal 23 al 25 marzo 2015 nel  territorio  delle  provincie  di
Asti e Cuneo e dei comuni di Strevi in provincia di Alessandria e  di
Viu' in provincia di Torino. (15A05285) 
(GU n.157 del 9-7-2015)

 
                      IL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
                  nella riunione del 26 giugno 2015 
 
  Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; 
   Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; 
   Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401; 
   Visto il decreto-legge del 15 maggio 2012, n. 59, convertito,  con
modificazioni,  dalla  legge  12  luglio  2012,  n.   100,   recante:
«Disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile»; 
   Visto l'art. 10 del decreto-legge  del  14  agosto  2013,  n.  93,
convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119; 
   Considerato che nei giorni dal 15 al 17 marzo e dal 23 al 25 marzo
2015 il territorio delle province di Asti e Cuneo  e  dei  comuni  di
Strevi in provincia di Alessandria e di Viu' in provincia  di  Torino
e' stato colpito da eventi meteorologici  di  eccezionale  intensita'
che hanno provocato  numerosi  fenomeni  franosi,  caratterizzati  da
meccanismi di movimento prevalentemente di tipo traslativo, noti come
scivolamenti planari, gravi danneggiamenti  alle  infrastrutture,  ad
edifici privati, nonche' alle opere di difesa idraulica ed alle  alla
rete dei servizi essenziali; 
   Considerato, inoltre, che gli eventi in  argomento  hanno  causato
l'interruzione di collegamenti viari,  arrecando  forti  disagi  alla
popolazione interessata; 
   Considerato,  altresi',  che  il  contesto  sopra   descritto   ha
determinato una situazione di pericolo per la  pubblica  incolumita',
provocando  l'evacuazione  di  alcuni  nuclei  familiari  dalle  loro
abitazioni; 
   Considerato, che il  Fondo  per  le  emergenze  nazionali  di  cui
all'art. 5, comma 5-quinquies, della  richiamata  legge  n.  225  del
1992, iscritto nel bilancio autonomo della Presidenza  del  Consiglio
dei  Ministri,  risulta  integrato,  per  l'esercizio  2015,  di   un
ammontare pari a euro 85.000.000,00 ai sensi di quanto stabilito  dai
commi 52 e 694 dell'art. 1 della legge  23  dicembre  2014,  n.  190,
oltre che di un ammontare pari  a  euro  49.543.647,00  ai  sensi  di
quanto previsto dagli articoli 2, comma 1, e 3,  commi  1  e  2,  del
decreto del Presidente del Consiglio  dei  ministri  del  28  ottobre
2014, adottato in  attuazione  dell'art.  2,  commi  1  e  1-bis  del
decreto-legge 12 maggio 2014, n. 74, convertito,  con  modificazioni,
dalla legge 26 giugno 2014, n. 93; 
   Viste le note della Regione Piemonte del 9, del 24 e del 29 aprile
e del 26 maggio 2015; 
   Viste le note del  Dipartimento  della  protezione  civile  del  9
giugno 2015, prot. n. CG/0028981 e  del  19  giugno  2015,  prot.  n.
CG/0031434; 
   Vista la direttiva del Presidente del Consiglio dei  ministri  del
26 ottobre 2012 concernente gli indirizzi per  lo  svolgimento  delle
attivita' propedeutiche alle deliberazioni del Consiglio dei Ministri
e per la predisposizione delle ordinanze di  cui  all'art.  5,  della
legge  24  febbraio  1992,  n.  225   e   successive   modifiche   ed
integrazioni; 
   Visti gli  esiti  dei  sopralluoghi  effettuati  dai  tecnici  del
Dipartimento della protezione civile nei giorni 6, 7 e 8 maggio 2015; 
   Ritenuto, pertanto, necessario provvedere tempestivamente a  porre
in essere tutte le iniziative di carattere straordinario  finalizzate
al superamento della grave situazione determinatasi a  seguito  degli
eventi meteorologici in rassegna; 
   Tenuto conto che detta situazione di emergenza, per intensita'  ed
estensione, non e' fronteggiabile con mezzi e poteri ordinari; 
   Ritenuto, quindi, che ricorrono, nella fattispecie, i  presupposti
previsti dall'art. 5, comma 1, della citata legge 24  febbraio  1992,
n. 225 e successive modificazioni, per la dichiarazione  dello  stato
di emergenza; 
  Su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri; 
 
                              Delibera: 
 
                               Art. 1 
 
  1. In considerazione di quanto esposto in premessa, ai sensi e  per
gli effetti dell'art. 5, commi 1 e 1-bis,  della  legge  24  febbraio
1992, n. 225, e successive modifiche ed integrazioni, e'  dichiarato,
fino al centottantesimo giorno dalla data del presente provvedimento,
lo  stato  di  emergenza  in  conseguenza  degli  eccezionali  eventi
meteorologici verificatisi nei giorni dal 15 al 17 marzo e dal 23  al
25 marzo 2015 nel territorio delle province di Asti  e  Cuneo  e  dei
comuni di Strevi in provincia di Alessandria e di Viu'  in  provincia
di Torino. 
  2. Per l'attuazione degli interventi da  effettuare  nella  vigenza
dello stato di emergenza, ai sensi dell'art. 5, comma 2, della  legge
24 febbraio 1992, n. 225, si provvede con ordinanze, emanate dal Capo
del Dipartimento della protezione civile,  acquisita  l'intesa  della
regione interessata, in deroga ad ogni  disposizione  vigente  e  nel
rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico, nei limiti
delle risorse di cui al comma 4. 
  3. Alla scadenza del termine di cui al comma 1, la regione Piemonte
provvede, in via ordinaria, a coordinare gli  interventi  conseguenti
all'evento finalizzati al superamento della  situazione  emergenziale
in atto. 
  4.  Per  l'attuazione  dei  primi  interventi,  nelle  more   della
ricognizione in ordine agli effettivi ed  indispensabili  fabbisogni,
si provvede nel limite di euro 9.700.000,00 a valere sul Fondo per le
emergenze nazionali di cui all'art. 5, comma 5-quinquies della  legge
24 febbraio 1992, n. 225. 
  La presente delibera verra'  pubblicata  nella  Gazzetta  Ufficiale
della Repubblica italiana. 
    Roma, 26 giugno 2015 
 
                                                 Il Presidente        
                                           del Consiglio dei ministri 
                                                     Renzi