COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

DELIBERA 29 aprile 2015 

Riprogrammazione del PAR - FSC 2007-2013 della regione Friuli-Venezia
Giulia: presa d'atto ai sensi delibera CIPE n. 41/2012. (Delibera  n.
41/2015). (15A06392) 
(GU n.190 del 18-8-2015)

 
                    IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Visti gli articoli 60 e 61 della legge 27  dicembre  2002,  n.  289
(legge finanziaria 2003) e  successive  modificazioni,  con  i  quali
vengono istituiti, presso il Ministero dell'economia e delle  finanze
e il Ministero delle  attivita'  produttive,  i  Fondi  per  le  aree
sottoutilizzate, coincidenti con  l'ambito  territoriale  delle  aree
depresse di cui alla  legge  30  giugno  1998,  n.  208  e  al  Fondo
istituito dall'art. 19, comma 5, del  decreto  legislativo  3  aprile
1993, n. 96; 
  Visto l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, il quale prevede
che ogni progetto d'investimento pubblico debba essere dotato  di  un
codice unico di progetto (CUP); 
  Visto l'art. 1, comma 2, della legge 17 luglio  2006,  n.  233,  di
conversione del decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, che trasferisce
al  Ministero  dello  sviluppo  economico  il  Dipartimento  per   le
politiche di sviluppo e di coesione e le funzioni di cui all'art. 24,
comma 1, lettera c), del decreto legislativo 30 luglio 1999, n.  300,
ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree  sottoutilizzate  (FAS)
di cui al citato art. 61; 
  Vista la legge 6 agosto  2008,  n.  133,  che  ha  convertito,  con
modificazioni, il decreto-legge  25  giugno  2008,  n.  112,  recante
disposizioni urgenti per lo sviluppo economico,  la  semplificazione,
la competitivita', la stabilizzazione della  finanza  pubblica  e  la
perequazione tributaria; 
  Visto l'art. 7, commi 26 e 27, del decreto-legge 31 maggio 2010, n.
78, convertito, con modifiche, dalla legge 30 luglio  2010,  n.  122,
che ha  attribuito  al  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  la
gestione del FAS, prevedendo che lo stesso Presidente  del  Consiglio
dei ministri o il Ministro delegato si avvalgano, nella gestione  del
citato  Fondo,  del  Dipartimento  per  lo  sviluppo  e  la  coesione
economica del Ministero dello sviluppo economico; 
  Vista la legge 13 agosto 2010, n. 136 e in particolare gli articoli
3 e 6  che  per  la  tracciabilita'  dei  flussi  finanziari  a  fini
antimafia, prevedono che gli strumenti di pagamento riportino il  CUP
ove  obbligatorio  ai  sensi  della  sopracitata  legge  n.   3/2003,
sanzionando la mancata apposizione di detto codice; 
  Visto il  decreto  legislativo  31  maggio  2011,  n.  88,  recante
disposizioni in materia di risorse aggiuntive e  interventi  speciali
per la rimozione di squilibri  economici  e  sociali,  in  attuazione
dell'art. 16 della legge 5 maggio 2009, n. 42 e in particolare l'art.
4 del medesimo decreto legislativo, il quale dispone che  il  FAS  di
cui all'art. 61 della legge n. 289/2002 assuma  la  denominazione  di
Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC), e sia finalizzato  a  dare
unita'  programmatica  e  finanziaria  all'insieme  degli  interventi
aggiuntivi  a  finanziamento   nazionale,   che   sono   rivolti   al
riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese; 
  Visto il decreto-legge  6  luglio  2012,  n.  95,  convertito,  con
modificazioni,  dalla  legge  7  agosto   2012,   n.   135,   recante
disposizioni urgenti per la  revisione  della  spesa  pubblica  e  in
particolare l'art.  16,  comma  2,  in  cui  sono  rideterminati  gli
obiettivi del patto di stabilita' interno  delle  regioni  a  statuto
ordinario; 
  Visto  l'art.  10  del  decreto-legge  31  agosto  2013,  n.   101,
convertito, con modificazioni, nella legge 30 ottobre 2013,  n.  125,
che, al fine di rafforzare l'azione di programmazione, coordinamento,
sorveglianza e sostegno  della  politica  di  coesione,  prevede  tra
l'altro l'istituzione dell'Agenzia per la coesione territoriale e  la
ripartizione delle funzioni del Dipartimento per  lo  sviluppo  e  la
coesione economica (DPS) del Ministero dello sviluppo  economico  tra
la Presidenza del Consiglio dei ministri e la citata Agenzia; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  del  23
aprile 2014  (Gazzetta  Ufficiale  n.  122/2014),  con  il  quale  e'
conferita al Sottosegretario di Stato alla Presidenza  del  Consiglio
dei ministri, con funzioni di Segretario del Consiglio dei  ministri,
la delega ad esercitare le funzioni di cui al richiamato art.  7  del
decreto-legge  n.  78/2010,  convertito  dalla  legge  n.   122/2010,
relative, tra l'altro, alle politiche per la coesione territoriale; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 9 luglio
2014 (Gazzetta Ufficiale n. 191/2014), recante  l'approvazione  dello
statuto dell'Agenzia per la coesione territoriale; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  15
dicembre 2014 (Gazzetta Ufficiale  n.  15/2015)  che,  in  attuazione
dell'art. 10 del citato decreto-legge n. 101/2013, istituisce  presso
la Presidenza del Consiglio  dei  ministri  il  Dipartimento  per  le
politiche di coesione; 
  Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta  Ufficiale  n.
87/2003, errata corrige in Gazzetta Ufficiale n.  140/2003),  con  la
quale questo Comitato ha definito il sistema per  l'attribuzione  del
Codice unico  di  progetto  (CUP),  che  deve  essere  richiesto  dai
soggetti responsabili di cui al punto 1.4 della delibera stessa; 
  Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta  Ufficiale  n.
276/2004), con la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP  deve
essere riportato su tutti i  documenti  amministrativi  e  contabili,
cartacei  ed  informatici,  relativi  a  progetti   di   investimento
pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi
informativi, comunque interessati ai suddetti progetti; 
  Vista la delibera di questo  Comitato  22  dicembre  2006,  n.  174
(Gazzetta Ufficiale n. 95/2007), con la quale e' stato  approvato  il
QSN 2007-2013 e la successiva  delibera  21  dicembre  2007,  n.  166
(Gazzetta Ufficiale n. 123/2008) relativa all'attuazione  del  QSN  e
alla programmazione dell'ora denominato Fondo sviluppo e coesione per
il periodo 2007-2013; 
  Vista la delibera di questo Comitato 6 marzo 2009, n.  1  (Gazzetta
Ufficiale   n.   137/2009)   che,   alla   luce    delle    riduzioni
complessivamente apportate  in  via  legislativa,  ha  ridefinito  le
risorse FSC 2007-2013 disponibili in favore delle regioni e  province
autonome; 
  Vista la delibera  di  questo  Comitato  20  gennaio  2012,  n.  10
(Gazzetta Ufficiale n. 82/2012), concernente la presa d'atto del  PAR
FSC 2007-2013  della  regione  autonoma  del  Friuli-Venezia  Giulia,
avente un valore complessivo di  246,906  milioni  di  euro,  di  cui
160,386 milioni di euro a valere sul FSC 2007-2013; 
  Vista la delibera 11 gennaio 2011,  n.  1  (Gazzetta  Ufficiale  n.
80/2011)   concernente   «Obiettivi,   criteri   e    modalita'    di
programmazione delle risorse per le aree sottoutilizzate, selezione e
attuazione degli investimenti per i periodi 2000-2006 e 2007-2013 con
la quale sono stati ulteriormente ridefiniti gli importi dei  PAR  di
cui alla citata delibera n. 1/2009»; 
  Vista la delibera di questo Comitato 23 marzo 2012, n. 41 (Gazzetta
Ufficiale n.  138/2012)  concernente  fra  l'altro  le  modalita'  di
programmazione delle risorse FSC 2007-2013 e in particolare il  punto
2.1 che prevede inoltre che  siano  sottoposte  all'esame  di  questo
Comitato,  per   la   relativa   presa   d'atto,   le   proposte   di
riprogrammazione  che   determinino,   all'interno   dei   programmi,
scostamenti finanziari superiori al 20 per  cento  del  valore  delle
risorse  FSC  programmate  per   ciascuna   azione   cardine/progetto
strategico, ovvero per ciascun asse/priorita' di riferimento; 
  Vista la  delibera  di  questo  Comitato  30  giugno  2014,  n.  21
(Gazzetta Ufficiale n. 220/2014) che, tra l'altro, fissa  il  termine
del 31 dicembre 2015 per l'assunzione di obbligazioni  giuridicamente
vincolanti (OGV) a valere  sulle  risorse  della  programmazione  FSC
2007-2013; 
  Vista la nota n. 1865 del 30  marzo  2015  del  Sottosegretario  di
Stato alla Presidenza  del  Consiglio  dei  ministri,  delegato  alla
gestione del  FSC  e  l'allegata  nota  informativa  predisposta  dal
Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica  concernente  la
riprogrammazione del PAR FSC 2007-2013 della  regione  Friuli-Venezia
Giulia, approvato con la citata delibera n. 10/2012; 
  Considerato che la riprogrammazione di cui alla proposta  e'  stata
preliminarmente approvata dal comitato  di  sorveglianza  del  PAR  e
favorevolmente  istruita  dal  Dipartimento  per  lo  sviluppo  e  la
coesione economica ai sensi delle citate delibere n.  166/2007  e  n.
41/2012; 
  Considerato  altresi'  che  la  proposta  prevede,  tre  principali
modifiche: 
  la sostituzione di interventi previsti nella linea di azione  1.2.1
- Opere di viabilita' regionale e  locale  necessarie  allo  sviluppo
competitivo e sostenibile del Friuli-Venezia Giulia,  per  criticita'
emerse nella fase di attuazione; 
  la modifica della  modalita'  attuativi  prevista  nella  linea  di
azione 3.1.2 - Miglioramento dell'offerta di ricerca,  innovazione  e
trasferimento tecnologico, che prevede  lo  Strumento  di  attuazione
diretta (SAD) in luogo dell'accordo di Programma quadro,  in  quanto,
essendo stata nel frattempo definita la strategia nazionale del  MIUR
in materia,  appare  sufficiente  che  le  attivita'  previste  siano
conformi con i nuovi indirizzi ministeriali; 
  la variazione del piano finanziario complessivo del Programma  che,
per  effetto  dell'aumento  delle  risorse  diverse  dal  FSC   fatte
confluire nel Programma stesso, passa da  un  valore  complessivo  di
246,906 milioni di euro, di  cui  160,386  fondi  FSC,  a  un  valore
complessivo di 272,392 milioni di euro; 
  Considerato infine che la nota informativa rappresenta che tutte le
modifiche proposte sono coerenti con la previsione di  OGV  entro  il
termine del 31 dicembre 2015, nel rispetto  di  quanto  indicato  dal
punto 6.1 della delibera del CIPE n. 21/2014; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012,
n. 62); 
  Vista l'odierna nota n. 1991-P  ,  predisposta  congiuntamente  dal
Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della  politica
economica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero
dell'economia e delle finanze e posta a base della presente delibera; 
  Su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri; 
 
                             Prende atto 
 
in  linea   con   la   proposta   richiamata   in   premessa,   della
riprogrammazione del PAR - FSC 2007-2013 della regione Friuli-Venezia
Giulia, per un valore aggiornato pari a 272,392 milioni di  euro,  di
cui 160,386 milioni di euro costituiscono risorse FSC 2007- 2013. 
  Segnatamente,  le  modifiche  oggetto  di  presa  d'atto  sono   le
seguenti: 
  a) linea di azione 1.2.1 - Opere di viabilita' regionale  e  locale
necessarie allo sviluppo competitivo e sostenibile del Friuli-Venezia
Giulia: eliminazione dell'intervento  «Collegamenti  infrastrutturali
interessanti la ZI dell'Aussa Corno e il  suo  raccordo  con  la  A4»
(valore 40,000 milioni di euro di cui 25,000 milioni di euro a valere
sul FSC) nonche' dell'intervento  denominato  «viabilita'  locale  in
area montana», originariamente incluso nella linea  di  azione  1.2.1
(valore FSC 2,000 milioni di euro), e, in  sostituzione,  inserimento
dell'intervento  «Realizzazione  del  nuovo  svincolo  di   Palmanova
sull'autostrada A4 e variante della S.R. 352 di  Grado  (collegamento
Palmanova-Cervignano)», rispondente alla medesima finalita'  tematica
(valore 50,200 milioni di euro, di  cui  27,000  milioni  di  euro  a
valere sul FSC); 
  b) linea di azione 3.1.2 - Miglioramento dell'offerta  di  ricerca,
innovazione   e   trasferimento   tecnologico:   eliminazione   della
previsione originaria contenuta nel PAR della stipula di un  APQ  «in
materia di ricerca nell'ambito della cooperazione  istituzionale  tra
regione, MISE e MIUR per i progetti di ricerca sviluppati nell'ambito
dei distretti  tecnologici»,  e  sostituzione  con  lo  Strumento  di
attuazione diretta (SAD); 
  c) variazione del piano finanziario complessivo del  Programma:  il
PAR, per effetto dell'aumento delle risorse  diverse  dal  FSC  fatte
confluire nel Programma, passa da un valore  complessivo  di  246,906
milioni di euro, di cui 160,386 fondi FSC, a un valore complessivo di
272,392 milioni di euro, fermo restando l'importo  complessivo  delle
risorse FSC. Il contributo FSC per le azioni cardine, a  causa  della
predetta rimodulazione della linea di azione 1.2.1, sale  da  117,100
milioni di euro a 119,100. 
 
                             Stabilisce: 
 
1. Trasferimento delle risorse. 
  Le risorse assegnate  con  la  presente  delibera  a  favore  della
regione Friuli-Venezia Giulia sono trasferite alla  medesima  regione
secondo le disposizioni normative e le procedure vigenti  nell'ambito
del Fondo per lo sviluppo e la coesione e utilizzate nel rispetto dei
vincoli del patto di stabilita' interno. 
2. Monitoraggio e pubblicita'. 
  2.1. Gli interventi ricompresi  nel  Programma  saranno  monitorati
nell'ambito della Banca dati  unitaria  per  le  politiche  regionali
finanziate con risorse aggiuntive comunitarie e nazionali  in  ambito
QSN 2007-2013, istituita presso il Ministero  dell'economia  e  delle
finanze. 
  L'inserimento degli aggiornamenti sui singoli interventi avviene  a
ciclo continuo e aperto secondo  le  vigenti  modalita'  e  procedure
concernenti il monitoraggio delle risorse del FSC. 
  2.2. A  cura  dell'Agenzia  per  la  coesione  territoriale  e  del
Dipartimento per  le  politiche  di  coesione  della  Presidenza  del
Consiglio dei ministri, per  le  rispettive  competenze  nonche'  del
Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della  politica
economica sara' data adeguata pubblicita' all'elenco degli interventi
ricompresi nel Programma, nonche' alle  informazioni  periodiche  sul
relativo stato di avanzamento, come risultanti dal  predetto  sistema
di monitoraggio. 
  Gli interventi saranno oggetto di particolare e specifica attivita'
di comunicazione al pubblico secondo le modalita' di cui al  progetto
«Open data». 
  2.3. CUP assegnato agli  interventi  ricompresi  nel  Programma  in
esame va evidenziato, ai sensi della richiamata delibera n.  24/2004,
nella documentazione amministrativa e contabile riguardante  i  detti
interventi. 
3. Norma finale. 
  Per quanto non espressamente previsto dalla  presente  delibera  si
applicano  le  disposizioni  normative   e   le   procedure   vigenti
nell'ambito del Fondo per lo sviluppo e la coesione. 
    Roma, 29 aprile 2015 
 
                                                 Il Presidente: Renzi 
Il segretario: Lotti 

Registrato alla Corte dei conti il 7 agosto 2015 
Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze Reg.ne  Prev.  n.
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