MINISTERO DELLA SALUTE

DECRETO 12 gennaio 2016 

Riconoscimento dell'acqua minerale «Carlina», in Comune di  Cannobio,
al fine dell'imbottigliamento e della vendita. (16A00544) 
(GU n.20 del 26-1-2016)

 
 
 
                        IL DIRETTORE GENERALE 
                     della prevenzione sanitaria 
 
  Vista la domanda datata 26 ottobre 2015 con la quale il Sindaco del
Comune di Cannobio, Piazza Vittorio Emanuele III n. 2, ha chiesto  il
riconoscimento dell'acqua minerale naturale denominata "Carlina"  che
sgorga dall'omonima sorgente nell'ambito della concessione  mineraria
"Fonte Carlina" sita nel territorio del Comune di  Cannobio  (Verbano
Cusio Ossola) al fine dell'imbottigliamento e della vendita; 
  Esaminata la documentazione prodotta; 
  Visto il decreto del Capo del Governo 7 novembre 1939, n. 1858; 
  Visto il decreto legislativo 8 ottobre 2011, n. 176, di  attuazione
della    direttiva    2009/54/CE    sulla    utilizzazione    e    la
commercializzazione delle acque minerali naturali; 
  Visto il decreto interministeriale salute - attivita' produttive 11
settembre 2003; 
  Visto il decreto ministeriale 10 febbraio 2015; 
  Visto il parere  della  III  Sezione  del  Consiglio  superiore  di
sanita' espresso nella seduta del 15 dicembre 2015; 
  Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  1) E' riconosciuta come acqua minerale naturale, ai sensi dell'art.
2 del decreto legislativo 8 ottobre 2011, n. 176, l'acqua  denominata
«Carlina»  che  sgorga  dall'omonima   sorgente   nell'ambito   della
concessione mineraria «Fonte Carlina» sita nel territorio del  Comune
di Cannobio (Verbano Cusio Ossola). 
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana e comunicato alla Commissione europea. 
  Copia del presente decreto sara' trasmesso alla  societa'  titolare
ed ai competenti organi regionali per i provvedimenti di cui all'art.
6 del decreto legislativo n. 176/2011. 
 
    Roma, 12 gennaio 2016 
 
                                        Il direttore generale: Guerra