BANCA D'ITALIA

COMUNICATO

Avvio della risoluzione di Banca delle Marche S.p.A., in  Ancona,  in
amministrazione straordinaria. (16A01815) 
(GU n.54 del 5-3-2016)

 
 
    La Banca  d'Italia,  con  provvedimento  del  21  novembre  2015,
approvato dal Ministro dell'economia e delle finanze con decreto  del
22 novembre 2015, ha disposto, ai  sensi  dell'art.  32  del  decreto
legislativo 16 novembre 2015, n. 180, l'avvio della risoluzione della
Banca delle Marche S.p.a., in amministrazione straordinaria, con sede
in Ancona. 
    Il provvedimento e' stato adottato in presenza dei presupposti di
cui all'art. 17 del decreto legislativo 16 novembre 2015,  n.180,  in
quanto  per  la  Banca  delle  Marche  S.p.a.,   in   amministrazione
straordinaria: 
    e' verificata la situazione di dissesto; 
    non sussistono misure alternative di vigilanza ovvero di mercato,
attuabili in tempi adeguati, per superare tale situazione; 
    ricorre  l'interesse  pubblico,  atteso  che  la  risoluzione  e'
necessaria e proporzionata al perseguimento dei relativi obiettivi  e
che la procedura di liquidazione coatta amministrativa e' inidonea  a
conseguirli nella medesima misura. 
    La risoluzione viene  attuata  sulla  base  di  un  programma  di
risoluzione mediante l'adozione delle misure di seguito indicate e di
ogni altra misura volta a tal fine: 
      la  sottoposizione  della  Banca  delle   Marche   S.p.a.,   in
amministrazione straordinaria, a risoluzione, ai sensi  dell'art.  32
del decreto legislativo 16 novembre 2015,  n.  180,  con  conseguente
chiusura della procedura di amministrazione straordinaria in essere e
cessazione degli incarichi dei Commissari straordinari e del Comitato
di sorveglianza; la disposizione della permanenza in carica presso la
banca in risoluzione dell'alta dirigenza; 
    la nomina del Commissario speciale e dei membri del  Comitato  di
sorveglianza della Banca delle  Marche  S.p.a.,  in  risoluzione,  ai
sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 16 novembre 2015, n.  180,
i cui atti tengono luogo di  quelli  dei  competenti  organi  sociali
degli  azionisti  e  dei  titolari  di  altre   partecipazioni,   con
conseguente sospensione dei diritti di  voto  in  assemblea  e  degli
altri diritti derivanti da partecipazioni che consentono di  influire
sulla banca; 
      la  riduzione  integrale   delle   riserve   e   del   capitale
rappresentato  da  azioni,   anche   non   computate   nel   capitale
regolamentare, e del valore nominale  degli  elementi  di  classe  2,
computabili nei fondi propri, ai sensi e per  gli  effetti  dell'art.
27, comma 1, lett. b), e dell'art. 52, comma 1, lett. a), punti i)  e
iii), richiamato dall'art. 28, comma 3, del  decreto  legislativo  16
novembre 2015, n. 180, al fine di  assicurare  la  copertura  di  una
parte delle perdite quantificate sulla base  delle  risultanze  delle
valutazioni provvisorie di cui all'art. 25 del medesimo decreto; 
    l'adozione dello statuto della  banca  ponte  (ente  ponte),  con
l'obiettivo di una sua collocazione sul mercato; l'approvazione della
strategia e del profilo di rischio; la nomina  dei  componenti  degli
organi    di    amministrazione    e    controllo,     l'approvazione
dell'attribuzione    delle    deleghe    e    delle    remunerazioni;
l'individuazione delle eventuali restrizioni all'attivita'  dell'ente
ponte  ai  sensi  dell'art.  42,  comma  3,  lett.  c),  del  decreto
legislativo 16 novembre 2015, n. 180; 
    la cessione  dell'azienda  da  parte  della  Banca  delle  Marche
S.p.a., in risoluzione, all'ente  ponte  «Nuova  Banca  delle  Marche
S.p.a.», ai sensi dell'art.  43,  comma  1,  lett.  b),  del  decreto
legislativo 16 novembre 2015, n. 180; restano esclusi dalla  cessione
i debiti subordinati non computabili nei fondi  propri  emessi  dalla
banca in risoluzione; il capitale sociale dell'ente ponte e' detenuto
dalla Banca d'Italia a valere sul patrimonio autonomo  del  Fondo  di
Risoluzione; 
      la costituzione di una societa' veicolo per la  gestione  delle
attivita', ai sensi dell'art. 45 del decreto legislativo 16  novembre
2015, n. 180, con capitale sociale detenuto dalla  Banca  d'Italia  a
valere  sul   patrimonio   autonomo   del   Fondo   di   Risoluzione,
l'approvazione dell'atto costitutivo e dello statuto della  societa',
della strategia e del profilo di rischio; la  nomina  dei  componenti
degli organi di amministrazione e controllo  della  societa'  nonche'
l'approvazione dell'attribuzione delle deleghe e delle remunerazioni; 
    la cessione alla societa' veicolo per la gestione delle attivita'
delle sofferenze detenute dall'ente ponte, ai sensi dell'art. 46  del
decreto legislativo 16 novembre 2015, n. 180; 
    la proposta di sottoposizione della Banca delle Marche S.p.a., in
risoluzione, a liquidazione coatta amministrativa. 
    In tale contesto, il Fondo di  Risoluzione  Nazionale,  istituito
dalla Banca d'Italia con provvedimento del 18 novembre 2015, ai sensi
dell'art. 78 del  decreto  legislativo  16  novembre  2015,  n.  180,
interviene per: 
    a) sottoscrivere il  capitale  dell'ente  ponte,  assicurando  il
rispetto dei prescritti requisiti patrimoniali; 
    b) fornire un contributo  allo  stesso  ente  ponte  al  fine  di
coprire il deficit di cessione; 
    c) sottoscrivere  il  capitale  della  societa'  veicolo  per  la
gestione delle attivita',  assicurando  il  rispetto  dei  prescritti
requisiti patrimoniali; 
    d) fornire una garanzia per il credito  vantato  dall'ente  ponte
verso la societa' veicolo.