DELIBERA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 15 settembre 2017
Estensione degli effetti della dichiarazione dello stato di emergenza, adottata con delibera del 22 giugno 2017, al territorio delle Province di Bologna, di Ferrara, di Forli-Cesena, di Modena, di Ravenna, di Reggio-Emilia e di Rimini, in relazione alla crisi di approvvigionamento idrico ad uso idropotabile. (17A06410)(GU n.221 del 21-9-2017)
IL CONSIGLIO DEI MINISTRI nella riunione del 15 settembre 2017 Visto l'art. 5, della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Visto l'art. 107, del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401; Visto il decreto-legge del 15 maggio 2012, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2012, n. 100, recante: «Disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile»; Visto l'art. 10, del decreto-legge del 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119; Vista la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 ottobre 2012 concernente gli indirizzi per lo svolgimento delle attivita' propedeutiche alle deliberazioni del Consiglio dei ministri e per la predisposizione delle ordinanze di cui all'art. 5, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, e successive modificazioni e integrazioni; Vista la delibera del Consiglio dei ministri del 22 giugno 2017, con la quale e' stato dichiarato lo stato di emergenza in relazione alla crisi di approvvigionamento idrico ad uso idropotabile nel territorio delle Province di Parma e di Piacenza, ai sensi e per gli effetti dell'art. 5, commi 1 e 1-bis, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, e successive modifiche ed integrazioni, ed e' stata stanziata la somma di euro 8.650.000,00 a valere sul Fondo per le emergenze nazionali di cui all'art. 5, comma 5-quinquies della legge 24 febbraio 1992, n. 225, per l'attuazione dei primi interventi da effettuare nella vigenza dello stato di emergenza, nelle more della ricognizione in ordine agli effettivi ed indispensabili fabbisogni; Considerato che la dichiarazione dello stato di emergenza e' stata adottata per fronteggiare situazioni che per intensita' ed estensione richiedono l'utilizzo di mezzi e poteri straordinari; Vista l'ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile del 21 luglio 2017, n. 468, recante «Primi interventi urgenti di protezione civile finalizzati a contrastare la crisi di approvvigionamento idropotabile nel territorio delle Province di Parma e di Piacenza»; Considerato che, in conseguenza del perdurare delle condizioni di scarsita' delle precipitazioni e delle temperature elevate oltre la media stagionale, il restante territorio della Regione Emilia-Romagna e' stato severamente interessato da una rilevante riduzione dei deflussi superficiali e delle conseguenti riserve idriche, provocando una situazione di grave emergenza idrica, con conseguenze sulle reti, in particolare quelle finalizzate al consumo idropotabile; Tenuto conto che detta criticita' idrica ha reso necessaria l'attuazione di misure urgenti da parte degli enti locali allo scopo di scongiurare gravi ripercussioni sulla vita sociale, economica e produttiva, nonche' un grave pregiudizio per la sanita' e l'igiene pubblica; Vista la nota del 18 agosto 2017 con cui il Presidente della Regione Emilia-Romagna ha chiesto di estendere a tutto il territorio regionale lo stato di emergenza, deliberato dal Consiglio dei ministri nella seduta del 22 giugno 2017; Considerato, che il Fondo per le emergenze nazionali di cui all'art. 5, comma 5-quinquies, della richiamata legge 24 febbraio 1992, n. 225, iscritto nel bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri, presenta le necessarie disponibilita'; Vista la nota del Dipartimento della protezione civile del 12 settembre 2017, prot. n. CG/57817; Ritenuto, pertanto, necessario, provvedere tempestivamente a porre in essere ogni azione di carattere urgente e straordinario finalizzata al superamento della situazione di emergenza connessa con la descritta grave crisi nell'approvvigionamento idrico; Tenuto conto che detta situazione di emergenza, per intensita' ed estensione, non e' fronteggiabile con mezzi e poteri ordinari; Ritenuto, quindi, che ricorrono, nella fattispecie, i presupposti previsti dall'art. 5, comma 1, della citata legge 24 febbraio 1992, n. 225, e successive modificazioni, per la dichiarazione dello stato di emergenza, potendosi, pertanto, procedere all'estensione al territorio delle Province di Bologna, di Ferrara, di Forli-Cesena, di Modena, di Ravenna, di Reggio Emilia e di Rimini in relazione alla crisi di approvvigionamento idrico ad uso idropotabile; Su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri; Delibera: Art. 1 1. In considerazione di quanto esposto in premessa, ai sensi e per gli effetti dell'art. 5, commi 1 e 1-bis, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, e successive modifiche ed integrazioni, gli effetti dello stato di emergenza, dichiarato con delibera del Consiglio dei ministri del 22 giugno 2017, sono estesi al territorio delle Province di Bologna, di Ferrara, di Forli-Cesena, di Modena, di Ravenna, di Reggio Emilia e di Rimini in relazione alla crisi di approvvigionamento idrico ad uso idropotabile. 2. Per la realizzazione degli interventi da effettuare nella vigenza dello stato di emergenza, il Commissario delegato di cui all'ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile del 21 luglio 2017, n. 468, assicura il necessario raccordo con il dispositivo gia' in essere per fronteggiare gli eventi di cui alla sopra citata delibera. 3. Per l'attuazione dei primi interventi, nelle more della ricognizione in ordine agli effettivi ed indispensabili fabbisogni, si provvede nel limite di euro 4.800.000,00 a valere sul Fondo per le emergenze nazionali di cui all'art. 5, comma 5-quinquies della legge 24 febbraio 1992, n. 225, ad integrazione delle risorse precedentemente stanziate dalla delibera del Consiglio dei ministri citata in premessa. La presente delibera verra' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 15 settembre 2017 Il Presidente del Consiglio dei ministri Gentiloni Silveri