COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

DELIBERA 7 agosto 2017 

Fondo sviluppo e coesione 2014-2020 - Piano di  investimenti  per  la
diffusione della banda ultra larga (Delibere n. 65/2015 e n. 6/2016).
Assegnazione  di  risorse;  nuova  destinazione   di   risorse   gia'
assegnate; rimodulazione del piano annuale di impiego delle  risorse.
(Delibera n. 71/2017). (17A07649) 
(GU n.265 del 13-11-2017)

 
 
 
                    IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Visto  il  decreto  legislativo  31  maggio  2011,  n.  88,  e   in
particolare l'art. 4, il quale dispone  che  il  Fondo  per  le  aree
sottoutilizzate (FAS) di cui all'art.  61  della  legge  27  dicembre
2002, n. 289 (legge finanziaria 2003) e successive modificazioni, sia
denominato Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) e finalizzato  a
dare unita' programmatica e finanziaria all'insieme degli  interventi
aggiuntivi  a  finanziamento  nazionale   rivolti   al   riequilibrio
economico e sociale tra le diverse aree del Paese; 
  Visto l'art. 7, commi 26 e 27, del decreto-legge 31 maggio 2010, n.
78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n.  122,
il quale attribuisce al  Presidente  del  Consiglio  dei  mnistri  la
gestione del FAS (ora FSC)  e  la  facolta'  di  avvalersi  per  tale
gestione del Dipartimento per lo sviluppo  e  la  coesione  economica
(DPS), ora istituito presso la Presidenza del Consiglio dei  ministri
(PCM) e denominato Dipartimento per le politiche  di  coesione  (DPC)
con decreto del Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  (DPCM)  15
dicembre 2014, in attuazione dell'art. 10 del decreto-legge 31 agosto
2013, n. 101, convertito con modificazioni  dalla  legge  30  ottobre
2013, n. 125; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica  del  12  dicembre
2016, con il quale, tra l'altro, e'  stato  nominato  Ministro  senza
portafoglio il professor Claudio De Vincenti e visti il  decreto  del
Presidente del Consiglio dei ministri, pari data, con il  quale  allo
stesso  Ministro  e'  conferito  l'incarico  relativo  alla  coesione
territoriale e  al  Mezzogiorno  e  il  decreto  del  Presidente  del
Consiglio dei ministri 26 gennaio 2017 recante la delega di  funzioni
al Ministro stesso; 
  Vista la legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilita'  2014)
ed in particolare il comma 6 dell'art. 1,  che  individua  in  54.810
milioni di euro le risorse del FSC per il periodo  di  programmazione
2014-2020 iscrivendone in bilancio l'80 per cento (43.848 milioni  di
euro), nonche' la legge 11 dicembre 2016, n. 232 (legge  di  bilancio
2017) che, per gli anni 2020 e successivi, integra la  dotazione  FSC
2014-2020 della restante quota del  20  per  cento  inizialmente  non
iscritta in bilancio (pari a 10.962 milioni di euro); 
  Vista la legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilita'  2015)
ed in particolare il comma 703 dell'art. 1, il quale, ferme  restando
le  vigenti  disposizioni  sull'utilizzo  del  FSC,  detta  ulteriori
disposizioni per l'utilizzo delle risorse assegnate per il periodo di
programmazione 2014-2020; 
  Vista la Strategia italiana per la Banda ultra larga approvata  dal
Consiglio dei ministri il 3 marzo 2015 (di seguito: strategia); 
  Vista la  comunicazione  della  Commissione  europea  (2013C-25/01)
concernente «Orientamenti comunitari relativi all'applicazione  delle
norme in materia di aiuti di Stato in relazione allo sviluppo  rapido
di reti a banda larga» (di seguito: orientamenti); 
  Vista la delibera di questo Comitato n. 65/2015 che al  punto  4.1,
come modificato dalla delibera n. 6/2016, a valere sulle risorse  FSC
2014-2020 ha destinato 3,5 miliardi di euro  alla  realizzazione  del
Piano di investimenti per  la  diffusione  della  Banda  ultra  larga
(Piano BUL) ed ha assegnato 2,2 miliardi di euro agli  interventi  di
immediata attivazione e nelle  aree  ivi  indicati,  individuando  al
punto 4.4 il profilo temporale di impiego delle risorse assegnate,  e
che al punto 4.3 ha rinviato a successiva delibera l'assegnazione  di
ulteriori risorse nel limite massimo di 1,3 miliardi di euro; 
  Udita l'illustrazione della proposta da parte del Ministro  per  la
coesione territoriale e il Mezzogiorno, di cui alla nota  predisposta
dal Dipartimento per le politiche di coesione  (DPCoe)  acquisita  in
seduta con la quale, sulla base delle  modalita'  operative  discusse
dal Comitato Banda ultra-larga nelle sedute del 12, 20  e  28  luglio
2017 per l'avvio della seconda fase della strategia, viene proposto: 
    a) in attuazione del punto 4.3  della  delibera  n.  65/2015,  di
assegnare 1,3 miliardi di euro al Ministero dello sviluppo  economico
per interventi a sostegno della domanda; 
    b)  tenuto  conto  delle  risultanze  della  prima   fase   della
strategia, finalizzata alla  realizzazione  fisica  e  alla  gestione
delle infrastrutture  nelle  aree  bianche,  di  destinare  nel  modo
seguente le  risorse  assegnate  dal  punto  4.1  della  delibera  n.
65/2015,  come  modificato  dalla  delibera  n.  6/2016,  non  ancora
utilizzate, fino a un massimo di 577,5 milioni di euro: 
      100 milioni di euro per sostenere lo sviluppo di beni e servizi
di nuova generazione; 
      477,5 milioni di euro  per  interventi  infrastrutturali  nelle
aree grigie e nelle  nuove  aree  bianche  risultanti  a  seguito  di
consultazioni  pubbliche,  compresi  interventi  da   realizzare   al
raggiungimento delle case sparse.  Tale  assegnazione  integrera'  la
disponibilita' di 570 milioni di  euro  di  Fondi  strutturali  e  di
investimento europei (Fondi SIE) 2014-2020 non utilizzati e di  1.178
milioni di euro di risorse FSC e  fondi  SIE  derivanti  dai  ribassi
d'asta  ottenuti  da  Infratel  Italia  Spa   che,   insieme,   sara'
preordinata alle medesime finalita'; 
    c) di  fissare,  nelle  more  dell'approvazione  della  legge  di
bilancio per  il  2018  nella  quale  saranno  ridiscussi  gli  spazi
finanziari delle annualita' 2018-2019-2020 del  FSC,  l'articolazione
annuale delle risorse di cui alla lettera a) nel modo  seguente:  600
milioni di euro per l'anno 2020, 700 milioni di euro per l'anno 2021; 
  Tenuto conto della proposta di modifica del  profilo  temporale  di
impiego dell'assegnazione di 2,2 miliardi di euro di cui al punto 4.4
della delibera n. 65/2015, illustrata in seduta dal Ministro  per  la
coesione territoriale e  il  Mezzogiorno  e  di  cui  ad  altra  nota
predisposta dal Dipartimento per le politiche  di  coesione  (DPCoe),
che  prevede  l'impiego  nelle  annualita'  2020  e   successive   di
complessivi 850 milioni di euro provenienti dall'annualita' 2017  per
250 milioni di euro e dalle annualita' 2018 e 2019 per 300 milioni di
euro ciascuna; 
  Visti l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3 e gli articoli  3
e 6 della legge 13 agosto 2010, n. 136 in materia di Codice unico  di
progetto (CUP) e le relative delibere attuative  di  questo  Comitato
(n. 143/2002 e n. 24/2004); 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012,
n. 62); 
  Vista  la  odierna  nota  prot.   DiPE   n.   4048-P,   predisposta
congiuntamente  dal  Dipartimento  per   la   programmazione   e   il
coordinamento della politica economica della presidenza del Consiglio
dei ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta  a
base della presente seduta del Comitato; 
  Su proposta del Ministro delegato alla coesione territoriale  e  il
Mezzogiorno, prof. Claudio De Vincenti; 
 
                              Delibera: 
 
  1. In attuazione del punto 4.3 della delibera n.  65/2015,  vengono
assegnati,  a  valere  sulle  risorse  FSC  relative  al  periodo  di
programmazione 2014-2020, 1,3 miliardi di  euro  al  Ministero  dello
sviluppo economico per interventi a sostegno della domanda; 
  2. Il profilo temporale di impiego delle risorse assegnate al punto
1 che precede e' fissato nel modo seguente: 600 milioni di  euro  per
l'anno 2020, 700 milioni di euro per l'anno 2021. 
  3. Nell'ambito dell'assegnazione di 2,2 miliardi di euro di cui  al
punto 4.1 della delibera n. 65/2015, come modificato  dalla  delibera
n. 6/2016, vengono destinate alle  seguenti  finalita',  risorse  non
ancora utilizzate, sino a un massimo di  577,5  milioni  di  euro  e,
segnatamente: 
    100 milioni di euro per sostenere lo sviluppo di beni  e  servizi
di nuova generazione; 
    477,5 milioni di euro per interventi  relativi  al  completamento
dell'infrastruttura nelle aree grigie e nelle nuove  aree  bianche  e
per raggiungere le case sparse. 
  4. Il profilo temporale di impiego delle risorse assegnate al Piano
BUL, definito al punto 4.3 della delibera n. 65/2015,  e'  modificato
nel modo seguente: 300 milioni di euro per il 2016,  200  milioni  di
euro per ciascuno degli anni 2017, 2018, 2019, 1.000 milioni di  euro
per l'anno 2020 e 300 milioni di euro per l'anno 2021. 
 
    Roma, 7 agosto 2017 
 
                                     Il Presidente: Gentiloni Silveri 
 
Il Segretario: Lotti 
 

Registrato alla Corte dei conti il 31 ottobre 2017 
Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev.  n.
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