COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

DELIBERA 7 agosto 2017 

Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014  -  2020.  Decreto-legge  n.
91/2017  «Disposizioni  urgenti  per  la   crescita   economica   nel
Mezzogiorno»  a)  assegnazione  di  risorse  alla   misura   di   cui
all'articolo 1 b) presa d'atto delle misure di cui agli articoli 2, 4
e 5. (Delibera n. 74/2017). (17A07888) 
(GU n.276 del 25-11-2017)

 
 
 
                    IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Visto  il  decreto  legislativo  31  maggio  2011,  n.  88,  e   in
particolare l'art. 4, il quale dispone  che  il  Fondo  per  le  aree
sottoutilizzate (FAS) di cui all'art.  61  della  legge  27  dicembre
2002, n. 289 (legge finanziaria 2003) e successive modificazioni, sia
denominato Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) e finalizzato  a
dare unita' programmatica e finanziaria all'insieme degli  interventi
aggiuntivi  a  finanziamento  nazionale   rivolti   al   riequilibrio
economico e sociale tra le diverse aree del Paese; 
  Visto l'art. 7, commi 26 e 27, del decreto-legge 31 maggio 2010, n.
78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n.  122,
il quale attribuisce al Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  la
gestione del FAS (ora FSC)  e  la  facolta'  di  avvalersi  per  tale
gestione del Dipartimento per lo sviluppo  e  la  coesione  economica
(DPS), ora istituito presso la Presidenza del Consiglio dei  ministri
(PCM) e denominato Dipartimento per le politiche di coesione  (DPCoe)
con decreto del Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  (DPCM)  15
dicembre 2014, in attuazione dell'art. 10 del decreto-legge 31 agosto
2013, n. 101, convertito con modificazioni  dalla  legge  30  ottobre
2013, n. 125; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica  del  12  dicembre
2016, con il quale, tra l'altro, e'  stato  nominato  Ministro  senza
portafoglio il professor Claudio De Vincenti e visto il  decreto  del
Presidente del Consiglio dei ministri, pari data, con il  quale  allo
stesso  Ministro  e'  conferito  l'incarico  relativo  alla  coesione
territoriale e  al  Mezzogiorno  e  il  decreto  del  Presidente  del
Consiglio dei ministri 26 gennaio 2017 recante la delega di  funzioni
al Ministro stesso; 
  Vista la legge 27 dicembre 2013, n.147 (legge di  stabilita'  2014)
ed in particolare il comma 6 dell'art. 1,  che  individua  in  54.810
milioni di euro le risorse del FSC per il periodo  di  programmazione
2014-2020 iscrivendone in bilancio l'80 per cento (43.848 milioni  di
euro), nonche' la legge 11 dicembre 2016, n. 232 (legge  di  bilancio
2017) che, per gli anni 2020 e successivi, integra la  dotazione  FSC
2014-2020 della restante quota del  20  per  cento  inizialmente  non
iscritta in bilancio (pari a 10.962 milioni di euro); 
  Vista la legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilita'  2015)
ed in particolare il comma 703 dell'art. 1, il quale, ferme  restando
le  vigenti  disposizioni  sull'utilizzo  del  FSC,  detta  ulteriori
disposizioni per l'utilizzo delle risorse assegnate per il periodo di
programmazione 2014-2020; 
  Visto il decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91 recante  «Disposizioni
urgenti per  la  crescita  economica  del  Mezzogiorno»  e  visti  in
particolare: l'art. 1, che introduce una «misura a favore dei giovani
imprenditori nel Mezzogiorno, denominata Resto al Sud»; l'art. 2, che
introduce «misure e interventi finanziari a favore dell'imprenditoria
giovanile  in  agricoltura  e  di  promozione   delle   filiere   del
Mezzogiorno», l'art. 4  che  istituisce  «Zone  economiche  speciali»
(ZES)  e  l'art.  5  che  determina   i   benefici   fiscali   e   le
semplificazioni in esse fruibili; 
  Udita  in  seduta  l'illustrazione  della  proposta  da  parte  del
Ministro per la coesione territoriale e il Mezzogiorno, di  cui  alla
nota predisposta  dal  Dipartimento  per  le  politiche  di  coesione
(DPCoe) acquisita in seduta, ed in particolare la proposta di: 
    a) assegnare - ai sensi dell'art. 1 del decreto-legge n.  91/2017
- 715,00 milioni di euro a valere sulle risorse  FSC  2014-2020  alla
«Misura a favore dei giovani imprenditori nel Mezzogiorno (denominata
"Resto al Sud")» annualmente cosi' articolati: 36 milioni di euro per
il 2017; 100 milioni di euro per il 2018; 107 milioni di euro per  il
2019; 308,50 milioni di euro per il 2020; 92 milioni di euro  per  il
2021; 22,50 milioni di euro per il 2022; 18 milioni di  euro  per  il
2023; 14 milioni di euro per il 2024 e 17  milioni  di  euro  per  il
2025; 
    b)   rinviare   a    successive    rimodulazioni/riprogrammazioni
l'assegnazione delle ulteriori risorse sino a copertura  dell'importo
massimo di 1.250 milioni di euro, previsto dal medesimo art. 1, comma
16; 
    b) prendere atto della previsione di cui all'art. 2, commi 1 e 2,
dello stesso decreto-legge n. 91/2017 che, per  estendere  la  misura
denominata «Resto al Sud» alle imprese agricole ubicate nelle regioni
del Mezzogiorno,  utilizza  risorse  FSC  2014-2020  per  un  importo
complessivo di 50 milioni di euro, ripartendoli  per  annualita'  nel
modo seguente: 5 milioni di euro per il 2017; 15 milioni di euro  per
ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020; 
    c)  prendere  atto  della  previsione  di  cui  all'art.  5   del
decreto-legge che, per l'attuazione delle «Zone economiche  speciali»
(ZES) introdotte dall'art. 4 del decreto, riduce il FSC 2014-2020  di
206,45  milioni  di  euro,  ripartendoli  per  annualita'  nel   modo
seguente: 25 milioni di euro nel 2018; 31,25 milioni di euro nel 2019
e 150,2 milioni di euro nel 2020; 
    d) individuare la ripartizione dell'assegnazione, di cui sopra al
punto a), tra il contributo a fondo perduto, il contributo  in  conto
interessi e il finanziamento della sezione  specializzata  del  Fondo
centrale  di  garanzia  di  cui   all'art.   1   del   decreto-legge,
rispettivamente, comma 8 lettera a), comma 9 lettera  a)  e  comma  9
lettera b); 
  Tenuto conto che, nel corso dell'odierna seduta, questo Comitato ha
deliberato   in   ordine   alla   rimodulazione    dell'articolazione
finanziaria annuale dell'assegnazione al  Piano  banda  ultra  larga,
prevista dalla delibera n. 65/2015 anche ai fini della determinazione
del profilo di impiego delle risorse di  cui  alla  proposta  a  base
della presente delibera; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012,
n. 62); 
  Vista la odierna nota n.  4048-P,  predisposta  congiuntamente  dal
Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della  politica
economica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero
dell'economia e delle finanze e posta a base  della  presente  seduta
del Comitato; 
 
                              Delibera: 
 
  1. Ai sensi dell'art. 1 del  decreto-legge  n.  91/2017,  a  valere
sulle risorse FSC 2014-2020, sono assegnati 715,00  milioni  di  euro
alla «Misura  a  favore  dei  giovani  imprenditori  nel  Mezzogiorno
(denominata "Resto al Sud")» con la seguente  articolazione  annuale:
36 milioni di euro per il 2017; 100 milioni di euro per il 2018;  107
milioni di euro per il 2019, 308,50 milioni di euro per il  2020;  92
milioni di euro per il 2021; 22,50 milioni di euro per  il  2022;  18
milioni di euro per il 2023; 14 milioni di euro  per  il  2024  e  17
milioni di euro per il 2025. 
  2. Ai sensi dell'art. 1, comma 17, del decreto-legge n. 91/2017, la
ripartizione dell'assegnazione, di cui al precedente punto 1, tra  il
contributo a fondo perduto, il contributo in  conto  interessi  e  il
finanziamento della  sezione  specializzata  del  Fondo  centrale  di
garanzia  citati  in  premessa,  viene  individuata  nelle   seguenti
percentuali: 55 per cento contributo a fondo perduto;  23  per  cento
contributo in conto  interessi;  22  per  cento  finanziamento  della
sezione  specializzata  del  Fondo  centrale  di  garanzia.  In  base
all'utilizzo delle risorse, questo Comitato con  successive  delibere
potra' riequilibrare  le  suddette  percentuali  nel  rispetto  delle
risorse assegnate. 
  3. Le risorse assegnate con la presente delibera sono imputate alla
quota  delle  risorse  FSC  2014-2020  destinate  a   sostenere   gli
interventi nelle regioni  del  Mezzogiorno.  Di  esse,  pertanto,  si
dovra' tenere conto nel rispetto del criterio  normativo  di  riparto
percentuale dell'80 per cento al Mezzogiorno e del 20  per  cento  al
centro-nord. 
 
                             Prende atto 
 
    della  previsione  di  cui  all'art.  2,  commi  1   e   2,   del
decreto-legge  n.  91/2017,  relativa  all'utilizzo  di  risorse  FSC
2014-2020, per un importo complessivo di 50 milioni di euro, al  fine
di estendere  la  misura  denominata  «Resto  al  Sud»  alle  imprese
agricole nelle regioni del Mezzogiorno. Il riparto per annualita'  di
detto importo e' il seguente: 5 milioni  di  euro  per  il  2017;  15
milioni di euro per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020; 
    della previsione di cui all'art. 5 del decreto-legge  n.  91/2017
relativo alla  riduzione  delle  risorse  del  Fondo  di  sviluppo  e
coesione 2014-2020 per un importo complessivo di  206,45  milioni  di
euro  per  l'attuazione  delle  «Zone  economiche  speciali»   (ZES),
istituite dall'art. 4 del medesimo decreto. Il riparto per annualita'
di detto importo e' il seguente: 25 milioni di euro nel  2018;  31,25
milioni di euro nel 2019 e 150,2 milioni di euro nel 2020. 
  Le risorse FSC 2014-2020 di cui si prende atto sono  imputate  alla
quota del Fondo destinata a sostenere gli  interventi  nelle  regioni
del Mezzogiorno. Di  esse,  pertanto,  si  dovra'  tenere  conto  nel
rispetto del criterio normativo di riparto  percentuale  dell'80  per
cento al Mezzogiorno e del 20 per cento al centro-nord. 
    Roma, 7 agosto 2017 
 
                                     Il Presidente: Gentiloni Silveri 
 
Il segretario: Lotti 
 

Registrata alla Corte dei conti l'8 novembre 2017 
Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev.  n.
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