MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI

DECRETO 2 agosto 2018 

Dichiarazione di notevole interesse pubblico del territorio dell'Alta
Valle del Biferno. (Decreto n. 27/2018). (18A05724) 
(GU n.205 del 4-9-2018)

 
 
                      LA COMMISSIONE REGIONALE 
               per il patrimonio culturale del Molise 
 
  Visto il decreto legislativo  20  ottobre  1998,  n.  368,  recante
«Istituzione del Ministero per i beni  e  le  attivita'  culturali  a
norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n.  59»,  e  successive
modificazioni ed integrazioni; 
  Visto il decreto legislativo del 30 marzo  2001,  n.  165,  recante
«Norme generali sull'ordinamento del  lavoro  alle  dipendenze  delle
amministrazioni   pubbliche»   e    successive    modificazioni    ed
integrazioni; 
  Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni  ed
integrazioni; 
  Visto il decreto  legislativo  22  gennaio  2004,  n.  42,  recante
«Codice dei beni culturali e del paesaggio,  ai  sensi  dell'art.  10
della legge 6 luglio 2002, n.  131»  e  successive  modificazioni  ed
integrazioni, in particolare, gli articoli 136, 137, 138, 139, 140  e
141; 
  Visto il regolamento di organizzazione del  Ministero  dei  beni  e
delle attivita' culturali e  del  turismo  degli  uffici  di  diretta
collaborazione  del  Ministero  e  dell'Organismo   indipendente   di
valutazione della performance, a norma  dell'art.  16,  comma  4  del
decreto-legge 24  aprile  2014,  n.  66,  convertito  in  legge,  con
modificazioni, dalla legge n. 89 del 24 giugno  2014,  approvato  con
decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 28 agosto 2014,
n. 171, in particolare l'art. 39; 
  Visto il decreto ministeriale  23  gennaio  2016,  n.  44,  recante
«Riorganizzazione del Ministero dei beni e delle attivita'  culturali
e del turismo ai  sensi  dell'art.  1,  comma  237,  della  legge  28
dicembre 2015, n. 208»; 
  Visto il decreto-legge 12 luglio 2018, n. 86, recante «Disposizioni
urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei  Ministeri  dei
beni e delle attivita'  culturali  e  del  turismo,  delle  politiche
agricole alimentari e forestali e dell'ambiente e  della  tutela  del
territorio e del mare, nonche' in materia di famiglia e disabilita'»; 
  Visto il decreto 31  gennaio  2018  riguardante  l'attribuzione  al
dott. Stefano Campagnolo, dell'incarico di segretario  regionale  del
Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo  per  il
Molise e di  direttore  del  Polo  museale  del  Molise,  debitamente
registrato da parte dei competenti organi di controllo; 
  Tenuto conto che in data 26  marzo  2015  e'  stata  costituita  la
Commissione per il patrimonio culturale del Molise; 
  Vista la sentenza n. 13 dell'Adunanza  plenaria  del  Consiglio  di
Stato del 22 dicembre 2017; 
  Considerato che la Commissione provinciale di  Campobasso,  di  cui
all'art. 2 della legge n. 1497/1939 nella seduta del 10 agosto  1977,
cosi' come si evince dal verbale n. 16,  rilevando  che  i  territori
comunali ricadenti nell'Alta Valle del Biferno potevano  essere  «...
considerati  omogenei  sotto  il  profilo  paesaggistico   e   quindi
unificabili in una unica proposta di vincolo ...» ha proposto «... di
sottoporre a vincolo paesistico, ai sensi dell'art. 1, punti 3  e  4,
della legge 29 giugno 1939, n. 1497, i territori compresi nei  Comuni
di  Colle  d'Anchise,  Spinete,   Baranello,   Busso,   Casalciprano,
Castropignano, Oratino ...» e parte del  Comune  di  Boiano,  «...  e
precisamente  la  localita'  Monteverde,   delimitata   dal   Vallone
Visceglie e  torrente  Petroso  fino  alla  confluenza  nel  torrente
Callora»; 
  Considerato che, in  attuazione  del  procedimento  prescritto  dal
comma 5 del  menzionato  art.  2  della  legge  n.  1497/1939  allora
vigente, e' stato trasmesso a tutti  i  Comuni  dell'Alta  Valle  del
Biferno sopra citati la proposta  di  che  trattasi  affinche'  fosse
affissa all'albo pretorio, corredata da planimetria, per  un  periodo
di tre mesi e che tale affissione e' avvenuta a cavallo tra  il  1977
ed il 1978 e che pervennero osservazioni da parte di alcuni comuni; 
  Considerato che il territorio dell'Alta  Valle  del  Biferno  sopra
descritto, oggetto  della  proposta  suddetta,  e'  stato  da  allora
sottoposto continuativamente a tutela paesaggistica; 
  Considerato che la pubblicazione  all'albo  Pretorio  dei  suddetti
comuni e' avvenuto in un arco temporale a cavallo tra il  1977  e  il
1978, in parte successivamente all'entrata in vigore  (primo  gennaio
1978) del decreto del Presidente della Repubblica  n.  616/1977,  per
cui, ai sensi dell'art. 82 del medesimo  decreto,  la  competenza  al
perfezionamento delle proposte di tutela paesaggistica era  demandata
alla Regione Molise; 
  Considerato che l'allora Ufficio centrale per  i  beni  ambientali,
architettonici, archeologici, artistici e storici, con diverse  note,
rispettivamente per ogni territorio comunale, e tutte del 7  novembre
1980, ha invitato la Regione Molise a  perfezionare  la  proposta  di
tutela in argomento; 
  Vista la nota della DG-ABAP prot. n. 19542 del 18 luglio 2018 e  le
indicazioni in essa contenute; 
  Considerato che il segretariato regionale del MiBAC per  il  Molise
con nota prot. n. 1785 del 24 luglio  2018  indirizzata  al  Servizio
pianificazione e gestione territoriale e paesaggistica della  Regione
Molise ha pertanto manifestato la propria disponibilita' a concludere
il procedimento di vincolo in questione ai sensi dell'art. 138, comma
3 del decreto legislativo n. 42/2004; 
  Considerato che il Servizio pianificazione e gestione  territoriale
e paesaggistica della Regione Molise, con nota prot. n. 100175 del 27
luglio 2018, in  riscontro  alla  precedente  nota  del  Segretariato
regionale  per  il  Molise  n.  1785/2018,  ha   preso   atto   della
intenzionalita' espressa dal medesimo segretariato di  concludere  il
procedimento di cui all'art. 138, comma 3, sopra citato; 
  Visto il verbale n.  9  del  Comitato  tecnico-scientifico  per  il
paesaggio nella  seduta  del  16  luglio  2018  che  ha  ribadito  la
necessita' di perfezionare la proposta in questione: 
    «(...).  Il  Comitato  all'unanimita'   ritiene   di   esprimersi
favorevolmente sulla fondatezza, sotto il profilo tecnico-scientifico
delle motivazioni  alla  base  delle  proposte  e  dunque  in  merito
all'opportunita'    che    l'amministrazione    proceda    al    loro
perfezionamento. (...).»; 
  Considerata la puntuale descrizione del territorio dell'Alta  Valle
del Biferno, in cui ricadono i territori comunali di Colle d'Anchise,
Spinete, Baranello, Busso,  Casalciprano,  Castropignano,  Oratino  e
parte del territorio del Comune  di  Boiano,  e  delle  sue  qualita'
paesaggistiche riportate nel  verbale  n.  16  del  10  agosto  1977,
nonche' la votazione a maggioranza della commissione  provinciale  di
sottoporre il territorio  suddetto  dell'Alta  Valle  del  Biferno  a
tutela paesistica ai sensi dell'art. 1, punti 3 e 4  della  legge  n.
1497/1939, per i motivi di seguito riportati: 
    «A differenza della media e bassa  Valle  del  Biferno,  dove,  a
seguito  della  costruzione  della   superstrada,   si   sono   avuti
incontrollati  ed  inopportuni  interventi  edilizi   che   male   si
inseriscono nel paesaggio,  l'Alta  Valle  del  Biferno,  proposta  a
vincolo, e' una delle poche aree del Molise centrale rimaste intatte.
La zona, solcata da numerosi torrenti,  e'  caratterizzata  dall'alto
corso del fiume Biferno  a  cui  fanno  da  cornice  pendii  montuosi
coperti da una  ricca  verdeggiante  vegetazione.  L'uomo  attraverso
millenni, sfruttando sapientemente le condizioni naturali, ha  saputo
impreziosire questa valle fondendo mirabilmente la propizia opera con
quella della natura. I vari paesi, che si specchiano nelle acque  del
fiume dalle alte cime dei monti su cui sono collocati, sono costruiti
con sapiente equilibrio volumetrico. Il paesaggio rurale, con le  sue
armoniose variazioni cromatiche ed i suoi ondeggianti sentieri, forma
un pittoresco quadro d'insieme. Viene a trovare in questa cornice  la
sua giusta collocazione cio' che l'ingegno umano ha saputo erigere  a
monumento di se stesso e  del  proprio  lavoro  attraverso  tutte  le
epoche della storia: il recinto  megalitico  di  Monte  Vairano,  tra
Busso e Baranello, parte dal  tratturo  Lucera-Castel  di  Sangro,  i
ruderi del castello  di  Colle  d'Anchise,  il  Castello  d'Evoli  di
Castropignano, la Torre dei briganti presso Oratino, costruzione gia'
nota in epoca  romana,  e  le  grandiose  chiese  di  Casalciprano  e
Roccaspromonte. Per queste peculiari caratteristiche l'Alta Valle del
Biferno rappresenta un quadro omogeneo ricco  di  valori  estetici  e
tradizionali meritevoli di tutela»; 
  Tenuto conto che, come si evince dal verbale della riunione del  1°
agosto 2018, la commissione regionale per  il  patrimonio  culturale,
convocata  con  nota   del   segretario   regionale,   esaminata   la
documentazione  suddetta  dalla  quale   si   deducono   le   valenze
paesaggistiche  e   storico-culturali   dei   luoghi,   oggetto   del
riconoscimento  di   notevole   interesse   pubblico   per   l'ambito
paesaggistico in argomento, e riscontrando la permanenza dei suddetti
valori,  ha  confermato  per  intero   le   valutazioni   dell'allora
Commissione provinciale di Campobasso; 
  Vista la nota prot. n. 1829 del 27 luglio  2018  con  la  quale  il
Segretariato regionale per il  Molise  ha  provveduto  a  trasmettere
informativa a tutti i comuni suddetti del fatto che il Ministero  sta
procedendo  al  perfezionamento  del  suindicato   provvedimento   di
dichiarazione di notevole interesse pubblico; 
  Considerato l'obbligo,  da  parte  dei  proprietari,  possessori  o
detentori a  qualsiasi  titolo  degli  immobili  ed  aree  ricompresi
nell'ambito paesaggistico di cui sia  stato  dichiarato  il  notevole
interesse pubblico, di non distruggere i suddetti immobili  ed  aree,
ne' di introdurvi modificazioni che  rechino  pregiudizio  ai  valori
paesaggistici oggetto di protezione, e di presentare alla  regione  o
all'ente da essa delegato  la  richiesta  di  autorizzazione  di  cui
all'art. 146 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, riguardo
agli interventi modificativi dello stato  dei  luoghi  che  intendano
intraprendere, salvo i casi di  esonero  da  detto  obbligo  previsti
dall'art. 149 del medesimo decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42
e dall'art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica 13 febbraio
2017, n. 31; 
  Considerato che il  MiBACT  e  la  Regione  Molise  hanno  da  poco
sottoscritto il Protocollo d'intesa  in  data  25  gennaio  2018  per
l'elaborazione del piano paesaggistico regionale ai  sensi  dell'art.
135, comma 1, in attuazione delle disposizioni di cui  agli  articoli
135 e 143 del decreto legislativo n. 42/2004, nonche' il disciplinare
di attuazione in data 27 marzo 2018, e che durante la redazione dello
stesso si valuteranno tutte le prescrizioni d'uso del  territorio  in
funzione degli specifici ambiti paesaggistici; 
  Ritenuto pertanto, che l'area dell'Alta  Valle  del  Biferno,  come
sopra individuata, presenta notevole interesse pubblico  ai  sensi  e
per gli effetti dell'art. 136, comma 1, lettere c) e  d)  del  citato
decreto legislativo n. 42/2004; 
  Preso atto che l'intero territorio comunale di  Baranello  (CB)  e'
stato sottoposto a tutela paesaggistica con decreto  ministeriale  28
novembre 2007; 
  Preso atto  che  il  territorio  del  Comune  di  Boiano  e'  stato
sottoposto a tutela paesaggistica con decreto ministeriale 24 gennaio
1977, oltre che per il piano paesistico PTPAAV n. 3, i cui contenuti,
ai sensi dell'art. 8 della legge regionale n. 24/1989, equivalgono  a
dichiarazione di notevole interesse pubblico a norma della  legge  n.
1497/1939; 
 
                              Decreta: 
 
  L'area dell'Alta Valle del Biferno, in  cui  ricadono  i  territori
comunali di Colle d'Anchise, Spinete, Baranello, Busso, Casalciprano,
Castropignano, Oratino e parte del territorio del Comune  di  Boiano,
tutti  indicati  nell'allegata  cartografia  che  costituisce   parte
integrante del presente decreto, assieme al  verbale  n.  16  del  10
agosto  1977  della  Commissione  provinciale   di   Campobasso,   e'
dichiarata di notevole interesse pubblico  ai  sensi  dell'art.  136,
comma 1, lettere c) e d) del decreto legislativo 22 gennaio 2004,  n.
42, ed e' quindi sottoposto ai vincoli e alle prescrizioni  contenute
nella parte terza del medesimo decreto legislativo. 
  Restano  impregiudicate  la  dichiarazione  di   cui   al   decreto
ministeriale  28  novembre  2007  riguardante   l'intero   territorio
comunale di Baranello (CB) e  la  dichiarazione  di  cui  al  decreto
ministeriale 24 gennaio 1977 per il territorio di Bojano,  nonche'  i
contenuti del PTPAAV n. 3  che  ai  sensi  dell'art.  8  della  legge
regionale  n.  24/1989  equivalgono  a  dichiarazione   di   notevole
interesse pubblico ai sensi della legge n. 1497/1939. 
  Nel corso del procedimento formativo del nuovo piano paesaggistico,
durante il quale e' sono assicurate le forme di partecipazione di cui
all'art. 144 del decreto legislativo n.  42/2004,  verranno  valutate
tutte le considerazioni e osservazioni utili alla  definizione  delle
modalita' di uso del territorio. 
  Il presente provvedimento sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica Italiana e nel Bollettino  Ufficiale  della  Regione
Molise. 
  Ai sensi e per gli effetti dell'art.  141,  comma  4,  del  decreto
legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004 la  Soprintendenza  archeologia
belle arti e paesaggio del  Molise  provvedera'  a  che  copia  della
Gazzetta Ufficiale contenente il presente decreto  venga  affissa  ai
sensi  e  per  gli  effetti  dell'art.  140,  comma  4  del   decreto
legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004 e dell'art. 12 del  regolamento
3 giugno  1940,  n.  1357,  all'albo  pretorio  dei  comuni  suddetti
ricadenti nell'area dell'Alta Valle del Biferno  e  che  copia  della
Gazzetta Ufficiale stessa, con relative cartografie, venga depositata
presso i competenti uffici dei medesimi comuni. 
  Avverso  il  presente  atto  e'  ammessa  proposizione  di  ricorso
giurisdizionale  avanti   al   tribunale   amministrativo   regionale
competente per territorio o, a  scelta  dell'interessato,  avanti  al
Tribunale amministrativo regionale del Molise secondo le modalita' di
cui alla legge 6 dicembre 1971, n. 1034, cosi' come modificata  dalla
legge 21 luglio 2000, n. 205, ovvero e' ammesso ricorso straordinario
al Capo dello Stato,  ai  sensi  del  decreto  del  Presidente  della
Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199, rispettivamente entro  sessanta
e centoventi giorni dalla data di avvenuta notificazione del presente
atto. 
 
    Campobasso, 2 agosto 2018 
 
                                      Il presidente della Commissione 
                                          Il segretario regionale     
                                                Campagnolo            
 
                             ---------- 
 
Avvertenza: 
 
    Il testo integrale del decreto, comprensivo di tutti gli allegati
e  della  planimetria,  e'  pubblicato  sul  sito  del   Segretariato
regionale    del    MiBAC     per     il     Molise     all'indirizzo
www.molise.beniculturali.it     nella     sezione     Amministrazione
trasparente.