COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

DELIBERA 20 maggio 2019 

Fondo sviluppo e coesione  2014-2020.  Assegnazione  risorse  per  il
Contratto Istituzionale di Sviluppo per la Regione Molise.  (Delibera
n. 27/2019). (19A04974) 
(GU n.180 del 2-8-2019)

 
 
 
                    IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Visto l'art. 7, commi 26 e 27,  del  decreto-legge  del  31  maggio
2010, n. 78, convertito, con modificazioni,  dalla  legge  30  luglio
2010, n.  122,  che  attribuisce  al  Presidente  del  Consiglio  dei
ministri, o al Ministro delegato, le funzioni in materia di politiche
di coesione di cui all'art. 24, comma  1,  lettera  c),  del  decreto
legislativo del 30 luglio 1999, n. 300, ivi inclusa la  gestione  del
Fondo per le aree sottoutilizzate di cui all'art. 61 della legge  del
27 dicembre 2002, n. 289 e successive modificazioni; 
  Visto il  decreto  legislativo  31  maggio  2011,  n.  88,  recante
«Disposizioni in materia di risorse aggiuntive e interventi  speciali
per la rimozione di squilibri economici e sociali, a norma  dell'art.
16 della legge 5 maggio 2009, n. 42», e in particolare, l'art. 6, ove
si prevede  che,  allo  scopo  di  accelerare  la  realizzazione  dei
connessi interventi speciali, il Ministro delegato «d'intesa  con  il
Ministro dell'economia e delle  finanze  e  con  gli  altri  Ministri
interessati, stipula con le regioni e le  amministrazioni  competenti
un Contratto istituzionale di sviluppo» (di seguito CIS) che  destina
le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (di  seguito  FSC)
assegnate dal CIPE, individua le responsabilita' delle parti, i tempi
e le modalita' di attuazione dei medesimi interventi  anche  mediante
ricorso all'Agenzia nazionale per l'attrazione degli  investimenti  e
lo sviluppo d'impresa S.p.a. e definisce altresi' il  cronoprogramma,
i criteri  di  valutazione  e  di  monitoraggio  e  le  sanzioni  per
eventuali inadempienze; 
  Visti gli articoli 9 e 9-bis del decreto-legge 21 giugno  2013,  n.
69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n.  98,
che prevedono specifiche  disposizioni  per  accelerare  l'attuazione
degli interventi strategici per la crescita del Paese, modificando la
disciplina del Contratto istituzionale di sviluppo, di cui all'art. 6
del sopra citato decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88; 
  Visto l'art. 10 del decreto-legge  del  31  agosto  2013,  n.  101,
convertito, con modificazioni, dalla legge del 30  ottobre  2013,  n.
125, che  istituisce  l'Agenzia  per  la  coesione  territoriale,  la
sottopone alla vigilanza del Presidente del Consiglio dei ministri  o
del Ministro delegato e ripartisce le funzioni relative alla politica
di coesione tra la Presidenza del Consiglio dei ministri e la  stessa
Agenzia; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  del  15
dicembre  2014  che  istituisce,  tra  le  strutture  generali  della
Presidenza del Consiglio dei ministri, in attuazione del citato  art.
10 del decreto-legge del 31 agosto 2013, n. 101, il Dipartimento  per
le politiche di coesione; 
  Considerato che la dotazione complessiva del Fondo per lo  sviluppo
e la coesione per il periodo  di  programmazione  2014-2020,  pari  a
63.810 milioni di euro, risulta determinata come segue: 
    un importo pari a 43.848 milioni di euro,  iscritto  in  bilancio
quale quota dell'80 per cento della dotazione di  54.810  milioni  di
euro individuata dall'art. 1, comma 6, della legge 27 dicembre  2013,
n. 147; 
    un importo pari a 10.962 milioni di euro, stanziato per gli  anni
2020 e successivi dalla legge dell'11 dicembre 2016,  n.  232,  quale
rimanente quota  del  20  per  cento  inizialmente  non  iscritta  in
bilancio; 
    un importo di 5.000 milioni di euro,  quale  dotazione  ulteriore
stanziata dalla legge del  27  dicembre  2017,  n.  205,  recante  il
bilancio di previsione dello Stato  per  l'anno  finanziario  2018  e
bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020; 
    un importo di 4.000 milioni di euro,  quale  dotazione  ulteriore
stanziata dalla legge del  30  dicembre  2018,  n.  145,  recante  il
bilancio di previsione dello Stato  per  l'anno  finanziario  2019  e
bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021; 
  Vista la legge del 23 dicembre 2014, n. 190  (legge  di  stabilita'
2015) e, in  particolare,  il  comma  703  dell'art.  1,  che,  ferme
restando  le  vigenti  disposizioni  sull'utilizzo  del  FSC,   detta
ulteriori disposizioni per l'utilizzo delle risorse assegnate per  il
periodo di programmazione 2014-2020, prevedendo alla lettera g)  che,
in sede di attuazione del piano stralcio e  dei  piani  operativi  da
parte  del  CIPE,  l'Autorita'  politica  per  la  coesione  coordina
l'attuazione dei piani a livello nazionale e regionale e individua  i
casi nei quali,  per  gli  interventi  infrastrutturali  di  notevole
complessita', si debba  procedere  alla  stipulazione  del  Contratto
istituzionale di sviluppo ai sensi e per gli effetti di cui  all'art.
6, commi 1, 2 e 3, del decreto legislativo 31 maggio 2011, n.  88,  e
successive modificazioni,  e  all'art.  9-bis  del  decreto-legge  21
giugno 2013, n. 69, convertito,  con  modificazioni,  dalla  legge  9
agosto 2013, n. 98; 
  Visto l'art. 7, comma 1 del decreto-legge 20 giugno  2017,  n.  91,
convertito dalla  legge  3  agosto  2017,  n.  123,  che  indica  nel
Presidente del Consiglio dei ministri o nel Ministro delegato per  la
coesione territoriale e  il  mezzogiorno,  l'Autorita'  politica  che
individua gli interventi per i quali si procede  alla  sottoscrizione
di appositi Contratti istituzionali di sviluppo  su  richiesta  delle
amministrazioni interessate; 
  Viste la delibera di questo Comitato n. 25 del 2016, con  la  quale
sono state individuate, in applicazione della lettera c) dell'art. 1,
comma 703, della  richiamata  legge  di  stabilita'  2015,  sei  aree
tematiche di interesse del FSC nonche' la successiva delibera  n.  26
del 2016, con la quale sono stati assegnati, a valere  sulle  risorse
FSC 2014-2020 allocate per area tematica con la citata delibera n. 25
del  2016,  13.412  milioni  di  euro  alle  Regioni  e  alle  Citta'
metropolitane del  mezzogiorno  per  l'attuazione  di  interventi  da
realizzarsi mediante appositi Accordi  interistituzionali  denominati
«Patti per il sud»; 
  Vista la successiva delibera di questo Comitato n. 95 del 2017, che
ha incrementato l'ammontare complessivo della  dotazione  finanziaria
dei Patti per il sud portandola a 13.456 milioni di euro; 
  Vista altresi' la successiva delibera di questo Comitato n. 10  del
2019 che, lasciando invariate le annualita' trascorse  2016,  2017  e
2018, ha modificato rispetto a quanto stabilito dalla citata delibera
n. 26 del 2016 le annualita' dal 2019  in  avanti  con  l'inserimento
dell'annualita' 2024; 
  Visto il decreto del Presidente  della  Repubblica  del  31  maggio
2018, con il quale, tra l'altro, e'  stata  nominata  Ministro  senza
portafoglio la senatrice Barbara Lezzi; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in  data
1° giugno 2018 con il quale allo stesso Ministro e'  stato  conferito
l'incarico per il sud e il decreto del Presidente del  Consiglio  dei
ministri del 27 giugno 2018 recante la delega di funzioni al Ministro
stesso, tra le quali quelle di cui al sopra citato art. 7, comma  26,
del  decreto-legge  n.  78  del  2010,  convertito  in   legge,   con
modificazioni, dalla legge n. 122 del 2010, e le funzioni di  cui  al
richiamato art. 1, comma 703, della legge n. 190 del 2014; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei  ministri  dell'8
maggio 2019, con il quale e' stato istituito,  presso  la  Presidenza
del  Consiglio  dei  ministri,  il  «Tavolo  istituzionale   per   la
valorizzazione o  lo  sviluppo  della  Regione  Molise»,  da  attuare
mediante la sottoscrizione di un Contratto istituzionale di  sviluppo
per la Regione Molise, denominato CIS Molise e finalizzato a superare
le numerose criticita' che da tempo interessano la suddetta area; 
  Considerato che, a seguito dell'istituzione del suddetto  Tavolo  e
al fine  di  pervenire  in  tempi  rapidi  al  finanziamento  e  alla
sottoscrizione del relativo  CIS  previsto  nel  citato  decreto,  la
Presidenza del Consiglio dei ministri ha rappresentato l'esigenza  di
una prima assegnazione di risorse  a  valere  sul  Fondo  sviluppo  e
coesione (FSC) 2014-2020; 
  Tenuto conto che in data 14  maggio  2019  la  Cabina  di  regia  -
istituita con decreto del Presidente del Consiglio dei  ministri  del
25 febbraio 2016 per lo svolgimento delle funzioni di  programmazione
del FSC 2014-2020 previste dalla lettera  c)  del  citato  comma  703
dell'art. 1 della legge del 23 dicembre 2014, n. 190 - si e' espressa
favorevolmente sulla proposta di procedere a tale prima  assegnazione
di risorse, quantificando in 220 milioni di  euro  la  disponibilita'
finanziaria da finalizzare all'attivazione del CIS  per  lo  sviluppo
dell'area del Molise; 
  Vista la nota del Ministro per il sud prot. n. 956-P del 15  maggio
2019  e  l'allegata  nota  informativa  predisposta  dal   competente
Dipartimento per  le  politiche  di  coesione  della  Presidenza  del
Consiglio dei ministri, concernente la proposta  di  assegnazione  di
risorse, per un importo complessivo pari a 500 milioni di  euro,  per
l'attivazione  dei  CIS  per  l'area  di  Foggia  e  per  il  Molise,
destinando rispettivamente 280 milioni di euro al  CIS  Capitanata  e
220 milioni di euro al CIS Molise; 
  Considerato che, al fine di garantire la celere attivazione del CIS
e di conseguenza la necessaria capienza  sull'annualita'  finanziaria
in corso, si rende opportuno procedere attraverso una  contestuale  e
corrispondente rimodulazione di altre assegnazioni del FSC  2014-2020
relativamente all'annualita' 2019,  procedendo  a  una  rimodulazione
dell'articolazione finanziaria indicata al punto 1 della delibera  n.
26 del 2016, come modificata dalla delibera n. 10 del 2019, riducendo
l'annualita' del 2019 e incrementando di  pari  importo  l'annualita'
2023; 
  Considerato pertanto che il profilo delle  annualita'  finanziarie,
alla luce delle rimodulazioni previste anche per  l'odierna  delibera
di questo Comitato  concernente  l'assegnazione  di  risorse  al  CIS
Capitanata, verra' rimodulato come segue: 
    anno 2019: milioni di euro 1.435,00 (in luogo di 1.445,00 milioni
di euro ai sensi della delibera CIPE n. 26  del  2019,  adottata  nel
corso dell'odierna seduta); 
    anno 2020: 1.985,00 milioni di euro (come da delibera CIPE n.  10
del 2019); 
    anno 2021: 1.985,00 milioni di euro (come da delibera CIPE n.  10
del 2019); 
    anno 2022: 2.485,00 milioni di euro (come da delibera CIPE n.  10
del 2019); 
    anno 2023: 1.927,00 milioni di euro (in luogo di 1.917,00 milioni
di euro ai sensi della delibera CIPE n. 26  del  2019,  adottata  nel
corso dell'odierna seduta); 
    anno 2024: milioni di euro 95,00 (come da delibera CIPE n. 10 del
2019); 
  Considerato che l'assegnazione proposta trova  copertura  a  valere
sulle risorse  FSC  2014-2020,  come  incrementate  a  seguito  dello
stanziamento aggiuntivo disposto dalla sopra richiamata legge n.  145
del 2018 (legge di bilancio per il 2019); 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi dell'art.  3
della delibera n. 82  del  2018  recante  il  regolamento  di  questo
Comitato; 
  Vista la nota del 20  maggio  2019  prot.  n.  2794-P,  predisposta
congiuntamente  dalla  Presidenza  del   Consiglio   dei   ministri -
Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della  politica
economica e dal Ministero dell'economia e delle finanze, posta a base
della odierna seduta del Comitato; 
 
                              Delibera: 
 
  1. A valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e  la  coesione
2014-2020, e' disposta l'assegnazione di  220  milioni  di  euro  per
l'attivazione del Contratto istituzionale di sviluppo per la  Regione
Molise, denominato anche CIS Molise. 
  2. Il profilo per annualita' di spesa e' il  seguente:  anno  2019:
milioni di euro 10,00; anno 2020: milioni di euro 40,00;  anno  2021:
milioni di euro 50,00; anno 2022: milioni di euro 60,00;  anno  2023:
milioni di euro 60,00. 
  3. L'articolazione finanziaria indicata al punto 1  della  delibera
n. 26 del 2016, come modificata dalla delibera n. 10 del 2019, e'  di
conseguenza  rideterminata  riducendo   l'annualita'   del   2019   e
incrementando di pari importo l'annualita'  2023;  il  profilo  delle
annualita' finanziarie e' pertanto rimodulato come segue: 
    anno 2019: milioni di euro 1.435,00 (in luogo di 1.445,00 milioni
di euro ai sensi della delibera CIPE n. 26  del  2019,  adottata  nel
corso dell'odierna seduta); 
    anno 2020: 1.985,00 milioni di euro (come da delibera CIPE n.  10
del 2019); 
    anno 2021: 1.985,00 milioni di euro (come da delibera CIPE n.  10
del 2019); 
    anno 2022: 2.485,00 milioni di euro (come da delibera CIPE n.  10
del 2019); 
    anno 2023: 1.927,00 milioni di euro (in luogo di 1.917,00 milioni
di euro ai sensi della delibera CIPE n. 26  del  2019,  adottata  nel
corso dell'odierna seduta); 
    anno 2024: milioni di euro 95,00 (come da delibera CIPE n. 10 del
2019). 
  4. Le  modalita'  attuative  e  di  monitoraggio  saranno  definite
nell'ambito del CIS, ai sensi dell'art. 6 del decreto legislativo  31
maggio 2011, n. 88 e successive modificazioni. 
 
    Roma, 20 maggio 2019 
 
                                                 Il Presidente: Conte 
 
Il Segretario: Crippa 
 

Registrata alla Corte dei conti il 19 luglio 2019 
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia  e  delle
finanze, n. 1-997