COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

DELIBERA 20 dicembre 2019 

Programma delle infrastrutture strategiche (legge n. 443/2001). Linea
C della metropolitana di Roma - tracciato fondamentale da T2 a T7, da
Clodio/Mazzini a Monte Compatri/Pantano. Tratta  T3  San  Giovanni  -
Colosseo/Fori Imperiali: estensione della tratta (esclusa la stazione
di Piazza Venezia) e conseguente prosecuzione dello  scavo  tra  Fori
Imperiali  e  Piazza  Venezia  (CUP  E51I04000010007).  (Delibera  n.
76/2019). (20A01514) 
(GU n.65 del 12-3-2020)

 
                    IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Vista la legge 27 febbraio 1967, n.  48,  recante  «Attribuzioni  e
ordinamento  del  Ministero  del  bilancio  e  della   programmazione
economica  e  istituzione  del   Comitato   dei   ministri   per   la
programmazione  economica»  e  visto,  in  particolare,  l'art.   16,
concernente   l'istituzione   e   le   attribuzioni   del    Comitato
interministeriale per la programmazione economica (CIPE), nonche'  le
successive disposizioni legislative relative alla composizione  dello
stesso Comitato; 
  Vista  la  legge  23  agosto  1988,  n.  400,  recante  «Disciplina
dell'attivita'  di  Governo  e  ordinamento  della   Presidenza   del
Consiglio dei ministri»; 
  Vista la legge 7 agosto 1990,  n.  241,  recante  «Nuove  norme  in
materia di procedimento amministrativo e di  diritto  di  accesso  ai
documenti amministrativi» e successive modificazioni; 
  Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che all'art. 1, comma 5,  ha
istituito presso questo Comitato il «Sistema  di  monitoraggio  degli
investimenti   pubblici»   (MIP),   con   il   compito   di   fornire
tempestivamente  informazioni  sull'attuazione  delle  politiche   di
sviluppo e funzionale all'alimentazione  di  una  banca  dati  tenuta
nell'ambito di questo stesso Comitato; 
  Visto il «Nuovo piano generale dei trasporti e della logistica» sul
quale questo  Comitato  si  e'  definitivamente  pronunciato  con  la
delibera 1° febbraio 2001, n. 1, pubblicata nella Gazzetta  Ufficiale
n. 54 del 2001, e che e' stato approvato con decreto  del  Presidente
della Repubblica 14 marzo 2001; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001,  n.
327,  recante  il  testo  unico  delle  disposizioni  legislative   e
regolamentari in materia di espropriazione per pubblica  utilita',  e
successive modificazioni; 
  Vista la delibera  21  dicembre  2001,  n.  121,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 51 del 2002 -  Supplemento  ordinario,  con  la
quale questo Comitato, ai sensi dell'allora vigente legge 21 dicembre
2001, n. 443, ha  approvato  il  1°  Programma  delle  infrastrutture
strategiche, che nell'allegato 1 include,  nell'ambito  dei  «Sistemi
urbani», alcuni interventi che riguardano la citta' di  Roma,  tra  i
quali la Linea C della Metropolitana della Capitale; 
  Vista la normativa vigente in materia di Codice unico  di  progetto
(CUP) e, in particolare: 
    1. la  delibera  27  dicembre  2002,  n.  143,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 87 del  2003  e  con  relativa  errata  corrige
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 140 del 2003, e la delibera 29
settembre 2004, n. 24, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 276 del
2004, con le  quali  questo  Comitato  ha  definito  il  sistema  per
l'attribuzione del CUP e ha stabilito che il  CUP  stesso  dev'essere
riportato su tutti i documenti amministrativi e  contabili,  cartacei
ed informatici  relativi  a  progetti  di  investimento  pubblico,  e
dev'essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi,
comunque interessati ai suddetti progetti; 
    2.  la  legge  16  gennaio  2003,  n.  3,  recante  «Disposizioni
ordinamentali in materia di pubblica amministrazione»  che,  all'art.
11, ha disposto che  ogni  progetto  di  investimento  pubblico  deve
essere dotato di un CUP; 
    3.  la  legge  13  agosto  2010,  n.  136,  come  modificata  dal
decreto-legge 12 novembre 2010, n.  187,  convertito  in  legge,  con
modificazioni, dalla  legge  17  dicembre  2010,  n.  217,  che,  tra
l'altro, ha definito le  sanzioni  applicabili  in  caso  di  mancata
apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento; 
  Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63, pubblicata nella  Gazzetta
Ufficiale n. 248 del 2003, con la quale questo Comitato ha formulato,
tra  l'altro,  indicazioni  di  ordine  procedurale   riguardo   alle
attivita' di supporto che il Ministero  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti  e'  chiamato  a   svolgere   ai   fini   della   vigilanza
sull'esecuzione  degli  interventi  inclusi   nel   Programma   delle
infrastrutture strategiche; 
  Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163,  e  successive
modificazioni, concernente il «Codice dei contratti pubblici relativi
a  lavori,  servizi  e  forniture  in  attuazione   delle   direttive
2004/17/CE e 2004/18/CE»; 
  Visto il decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, c.d. «Codice
Antimafia» e successive modificazioni; 
  Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229,  concernente
«Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g),  della  legge
31 dicembre 2009, n. 196, in materia  di  procedure  di  monitoraggio
sullo  stato  di  attuazione  delle  opere  pubbliche,  di   verifica
dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del
Fondo opere e del Fondo progetti»; 
  Vista  la  normativa  vigente  in  tema  di  controllo  dei  flussi
finanziari e, in particolare: 
    1. l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito,
con  modificazioni,  dalla  legge  11  agosto  2014,  n.   114,   che
regolamenta il monitoraggio  finanziario  dei  lavori  relativi  alle
infrastrutture strategiche e agli insediamenti produttivi di cui agli
articoli 161, comma 6-bis e 176, comma  3,  lettera  e),  del  citato
decreto legislativo n. 163 del 2006, disposizione richiamata all'art.
203, comma  2,  del  decreto  legislativo  18  aprile  2016,  n.  50,
concernente  il  «Codice  dei  contratti  pubblici»,   e   successive
modifiche; 
    2. la delibera CIPE 28 gennaio  2015,  n.  15,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 155 del 2015, che - ai sensi del  comma  3  del
menzionato art. 36 del decreto-legge n. 90  del  2014 -  aggiorna  le
modalita' di esercizio del sistema di monitoraggio finanziario di cui
alla delibera  5  maggio  2011,  n.  45,  pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 234 del 2011 e con relativa  errata  corrige  pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale n. 281 del 2011; 
  Visto il decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133,  recante  «Misure
urgenti per l'apertura dei cantieri,  la  realizzazione  delle  opere
pubbliche,  la  digitalizzazione  del   Paese,   la   semplificazione
burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la  ripresa
delle attivita' produttive», convertito dalla legge 11 novembre 2014,
n. 164, e visto in particolare l'art. 3, comma 2, che prevede che con
uno o piu' decreti del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti,
di concerto  con  il  Ministro  dell'economia  e  delle  finanze,  da
adottare, entro trenta giorni dalla data di  entrata  in  vigore  del
decreto stesso, quanto alle opere  di  cui  alle  lettere  a)  e  b),
nonche' entro trenta giorni dalla data di  entrata  in  vigore  della
legge di conversione del presente decreto, quanto alle opere  di  cui
alla lettera c), sono finanziati, a valere sulle risorse  di  cui  ai
commi  1  e  1-bis,  e  che  fra  questi  rientra  anche  la   tratta
Colosseo-piazza Venezia della Linea C di Roma; 
  Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti,
di concerto  con  il  Ministro  dell'economia  e  delle  finanze,  14
novembre  2014,  n.  498,  con  il  quale  e'  stato  individuato  il
finanziamento  da  assegnare  a  ciascun  intervento  previsto  dalle
lettere a) e b) dell'art. 3, comma 2, del sopra citato  decreto-legge
n. 133 del 2014, con  l'indicazione  dell'articolazione  pluriennale,
nonche'  le  modalita'  di  utilizzo  delle  risorse  assegnate,   di
monitoraggio dell'avanzamento dei lavori e di applicazione di  misure
di revoca; 
  Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei  trasporti
9 giugno 2015, n. 194, e successive modificazioni, con  il  quale  e'
stata soppressa la  Struttura  tecnica  di  missione,  istituita  con
decreto dello stesso Ministro 10 febbraio 2003, n. 356, e  successive
modificazioni, e i compiti di cui agli articoli 3 e  4  del  medesimo
decreto sono stati trasferiti alle competenti direzioni generali  del
Ministero, alle quali e' demandata la responsabilita'  di  assicurare
la coerenza tra i contenuti della relazione istruttoria e la relativa
documentazione a supporto; 
  Visto il citato decreto legislativo n. 50 del  2016,  e  successive
modificazioni, concernente il «Codice dei contratti pubblici» e visti
in particolare: 
    1. l'art. 200, comma  3,  che  prevede  che,  in  sede  di  prima
individuazione delle infrastrutture e degli  insediamenti  prioritari
per lo sviluppo del Paese, il Ministro  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti effettua una ricognizione  di  tutti  gli  interventi  gia'
compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione, comunque
denominati, vigenti alla data  di  entrata  in  vigore  del  medesimo
decreto legislativo, all'esito della quale lo stesso Ministro propone
l'elenco degli interventi da inserire nel primo Documento pluriennale
di pianificazione (DPP) di cui al  decreto  legislativo  29  dicembre
2011, n. 228, che sostituisce tutti i predetti strumenti; 
    2. l'art. 201, comma 9, che prevede  che,  fino  all'approvazione
del primo DPP, valgono  come  programmazione  degli  investimenti  in
materia di infrastrutture e trasporti gli strumenti di pianificazione
e programmazione e  i  piani,  comunque  denominati,  gia'  approvati
secondo le procedure vigenti alla data di  entrata  in  vigore  dello
stesso decreto legislativo  o  in  relazione  ai  quali  sussiste  un
impegno assunto con i competenti organi dell'Unione europea; 
    3. l'art. 203 che, istituendo il Comitato  di  coordinamento  per
l'alta  sorveglianza  delle  infrastrutture  e   degli   insediamenti
prioritari - CCASIIP, ha assorbito ed ampliato  tutte  le  competenze
del pre-vigente CCASGO; 
    4. l'art. 214, comma 2, lettere d) e f),  in  base  al  quale  il
Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti   provvede   alle
attivita' di supporto  a  questo  Comitato  per  la  vigilanza  sulle
attivita' di affidamento da parte dei soggetti aggiudicatori e  della
successiva realizzazione delle infrastrutture  e  degli  insediamenti
prioritari per  lo  sviluppo  del  Paese  e  cura  l'istruttoria  sui
progetti di fattibilita' e  definitivi,  anche  ai  fini  della  loro
sottoposizione alla deliberazione  di  questo  Comitato  in  caso  di
infrastrutture e insediamenti prioritari per lo sviluppo  del  Paese,
proponendo allo stesso le eventuali prescrizioni  per  l'approvazione
del progetto; 
    5. l'art. 214, comma  11,  che  prevede  che  in  sede  di  prima
applicazione restano comunque validi  gli  atti  ed  i  provvedimenti
adottati e sono fatti  salvi  gli  effetti  prodotti  ed  i  rapporti
giuridici  sorti  sulla  base  dell'art.  163  del   citato   decreto
legislativo n. 163 del 2006; 
    6. l'art. 216, commi 1, 1-bis  e  27,  che,  fatto  salvo  quanto
previsto nel citato decreto legislativo n. 50 del 2016,  stabiliscono
rispettivamente che: 
      6.1 lo stesso si applica alle procedure e ai  contratti  per  i
quali i bandi o avvisi con cui si indice la procedura di  scelta  del
contraente siano  pubblicati  successivamente  alla  data  della  sua
entrata in vigore; 
      6.2  per  gli  interventi  ricompresi  tra  le   infrastrutture
strategiche  gia'  inseriti   negli   strumenti   di   programmazione
approvati, e per  i  quali  la  procedura  di  valutazione  d'impatto
ambientale sia gia' stata avviata alla data di entrata in vigore  del
suddetto decreto legislativo,  i  relativi  progetti  sono  approvati
secondo la disciplina previgente; 
      6.3 le procedure per la valutazione d'impatto ambientale  delle
grandi opere, avviate alla data di entrata  in  vigore  del  suddetto
decreto legislativo  n.  50  del  2016  secondo  la  disciplina  gia'
prevista dagli articoli 182, 183, 184 e  185  di  cui  al  richiamato
decreto legislativo n. 163 del 2006,  sono  concluse  in  conformita'
alle disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca
del predetto avvio e le medesime procedure trovano applicazione anche
per le varianti; 
  Visto l'art.  1,  comma  15,  del  decreto-legge  n.  32  del  2019
convertito con modificazioni dalla legge 14 giugno 2019,  n.  55,  il
quale stabilisce che «Per gli anni 2019 e 2020, per gli interventi di
cui all'art. 216, comma 1-bis,  del  decreto  legislativo  18  aprile
2016,  n.  50,  le  varianti  da  apportare  al  progetto  definitivo
approvato  dal  Comitato  interministeriale  per  la   programmazione
economica (CIPE), sia in sede di redazione del progetto esecutivo sia
in fase di realizzazione delle opere, sono  approvate  esclusivamente
dal soggetto aggiudicatore qualora non superino del 50 per  cento  il
valore del progetto approvato; in caso contrario sono  approvate  dal
CIPE»; 
  Viste le delibere 1° agosto 2003, n. 65, pubblicata nella  Gazzetta
Ufficiale n. 258 del 2003; 20 dicembre 2004, n. 105, pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale n. 149 del 2005; 27 maggio 2005, n. 39, pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale n. 264 del  2005;  29  marzo  2006,  n.  78,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.  210  del  2006;  17  novembre
2006, n. 144, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 292 del 2006; 28
giugno 2007, n. 46, pubblicata nella  Gazzetta  Ufficiale  n.  5  del
2008; 3 agosto 2007, n. 71, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 41
del 2008 - Supplemento ordinario; 9 novembre 2007, n. 112, pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale n. 72 del 2008 - Supplemento  ordinario;  31
luglio 2009, n. 64, pubblicata nella  Gazzetta  Ufficiale  n.  5  del
2010; 22 luglio 2010, n. 60, pubblicata nella Gazzetta  Ufficiale  n.
52 del 2011 con la quale nell'approvare il progetto definitivo  della
tratta T3  (San  Giovanni-Colosseo/Fori  Imperiali)  si  limitava  la
tratta  fino  all'altezza  dei  Fori   Imperiali   e   si   escludeva
conseguentemente dall'ambito della medesima tratta T3 la stazione  di
piazza Venezia; 20 gennaio 2012,  n.  6,  pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 88 del 2012; 11 luglio 2012,  n.  84,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n.  207  del  2012;  11  dicembre  2012,  n.  127,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.  145  del  2013;  21  dicembre
2012, n. 137, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 121 del 2013; 26
aprile 2018, n. 35, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale  n.  153  del
2018; 26 aprile 2018, n. 36, pubblicata nella Gazzetta  Ufficiale  n.
243 del 2018; e 21 novembre 2019, n. 67, in corso di  perfezionamento
e riguardante in particolare «Interventi  di  tutela  di  piazza  del
Colosseo»; 
  Considerato che con le sopra richiamate delibere, i  cui  contenuti
si intendono qui integralmente richiamati, questo Comitato ha assunto
determinazioni in ordine alla Metropolitana  di  Roma  -  Linea  C  -
Tracciato  fondamentale  da  T2  a  T7  (Clodio/Mazzini-Pantano/Monte
Compatri), inerente per  altro  le  coperture  e  l'estensione  delle
diverse tratte del tracciato fondamentale da T2 a T7  (Clodio/Mazzini
- Pantano/Monte Compatri); 
  Vista la delibera 1° agosto 2014, n. 26, pubblicata nella  Gazzetta
Ufficiale n. 3 del 2015 - Supplemento ordinario, con la quale  questo
Comitato  ha  espresso  parere  sull'XI  Allegato  infrastrutture  al
Documento di economia  e  finanza -  DEF  2013,  che  include,  nella
tabella 0 «Programma  infrastrutture  strategiche»,  nell'ambito  dei
«Sistemi urbani», nell'infrastruttura «Roma Metro C/Metro B1 e Grande
Raccordo Anulare», l'intervento «Metropolitana Linea C: tratta T3»; 
  Vista la  delibera  28  novembre  2018,  n.  82,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 79 del 2019, con la quale e'  stato  modificato
il  «Regolamento  interno  del  Comitato  interministeriale  per   la
programmazione economica» di cui alla delibera 30 aprile 2012, n. 62,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 122 del 2012; 
  Vista la nota 9 dicembre 2019, n. 48051, con la quale  il  Capo  di
Gabinetto del  Ministro  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  ha
chiesto l'iscrizione all'ordine del giorno della prima riunione utile
di questo Comitato dell'argomento «Comune di Roma  -  Linea  C  della
Metropolitana di Roma. Prolungamento delle gallerie  di  linea  della
tratta T3 - prosecuzione dello scavo tra «Fori  imperiali»  e  piazza
Venezia.   Individuazione   delle   risorse   poste    a    copertura
dell'intervento ex decreto-legge n. 133 del 2014, art.  3,  comma  2,
lettera a)» e ha trasmesso la relativa documentazione istruttoria; 
  Vista la nota 9 dicembre 2019, n. 5935-P, acquisita con  protocollo
DIPE 10 dicembre 2014, n. 6444, con la quale il Direttore  del  Parco
archeologico del Colosseo, istituito con  decreto  del  Ministro  dei
beni e delle attivita' culturali e del turismo 12  gennaio  2017,  n.
15, ha comunicato a Roma metropolitane S.r.l. (Roma Metropolitane) il
parere favorevole alle opere di scavo a mezzo di TBM  (Tunnel  Boring
Machine) delle gallerie del prolungamento fino a piazza Venezia della
tratta T3 della Linea C della Metropolitana di Roma, subordinatamente
al rispetto di n. 2 prescrizioni: 
    1.  presentazione  dei  testimoniali  di  stato   sui   monumenti
interessati dalle attivita' in oggetto, ove mancanti; 
    2. avvenuta posa in opera ed attivazione della strumentazione  di
monitoraggio dei monumenti interessati dal passaggio  delle  gallerie
secondo modalita' analoghe a quelle gia' in  uso  concordate  per  la
tratta T3, sin qui realizzata, i cui report dovranno essere condivisi
secondo le modalita' vigenti; 
  Vista la nota 18 dicembre 2019, n. 8977, con la quale il  Ministero
delle infrastrutture e  dei  trasporti -  Direzione  generale  per  i
sistemi di trasporto ad impianti fissi e il trasporto pubblico locale
ha fornito elementi integrativi della  istruttoria  ed  ha  trasmesso
ulteriore documentazione a supporto; 
  Considerato che: 
    1. con la delibera n. 65 del 2003,  questo  Comitato,  a  seguito
dell'inserimento della Linea C della Metropolitana  di  Roma  nel  1°
Programma  delle  infrastrutture  strategiche  e  nell'ambito   della
istruttoria per l'approvazione del progetto preliminare delle  tratte
della medesima Linea C: 
      1.1. ha preso atto, in sintesi, della  ridefinizione  del  c.d.
«tracciato fondamentale» della Linea C della Metropolitana  di  Roma,
tratte da T2 a T7 anche  con  opere  di  adeguamento  della  ferrovia
«Roma-Pantano» a linea metropolitana e del deposito «Graniti», mentre
e' stata rinviata l'approvazione delle  tratte  T1,  C1  (diramazione
verso Teano-Colli Aniene-Ponte Mammolo) e T6 - dal bivio Torrenova  a
Tor Vergata - dando priorita' attuativa alla prosecuzione della linea
verso Pantano rispetto alla diramazione verso Tor Vergata; 
      1.2. ha approvato - tra l'altro - il progetto preliminare della
tratta «T2 Clodio/Mazzini-piazza Venezia» e della tratta  T3  «piazza
Venezia-San Giovanni» della Linea C della Metropolitana di Roma; 
    2. il progetto preliminare del 2003 di cui  al  punto  precedente
prevedeva la suddivisione della Linea C nelle seguenti tratte: 
    
=====================================================================
|         |                     |           |     Sviluppi (m)      |
| Tratte  |    Denominazione    | Stazioni  +===========+===========+
|nel 2003 |                     |   (n. )   |           |Raccordi di|
|         |                     |           |   Linea   | servizio  |
+---------+---------------------+-----------+-----------+-----------+
|         |Tor di Quinto -      |           |           |           |
|   T1    |Clodio/Mazzini       |          5|      6.387|           |
+---------+---------------------+-----------+-----------+-----------+
|         |Clodio/Mazzini -     |           |           |           |
|   T2    |Venezia              |          6|      3.878|           |
+---------+---------------------+-----------+-----------+-----------+
|         |Venezia - San        |           |           |           |
|   T3    |Giovanni             |          3|      3.198|           |
+---------+---------------------+-----------+-----------+-----------+
|         |San Giovanni -       |           |           |           |
|   T4    |Malatesta            |          4|      2.985|        482|
+---------+---------------------+-----------+-----------+-----------+
|         |Malatesta - Teano -  |           |           |           |
|   T5    |Alessandrino         |          5|      4.263|           |
+---------+---------------------+-----------+-----------+-----------+
|         |Alessandrino - Bivio |           |           |           |
|         |Torrenova - Tor      |           |           |           |
|   T6    |Vergata (*)          |          5|      5.403|        805|
+---------+---------------------+-----------+-----------+-----------+
|         |Bivio Torrenova -    |           |           |           |
|   T7    |Pantano (**) (***)   |          9|      8.130|        420|
+---------+---------------------+-----------+-----------+-----------+
|         |Teano - Colli Aniene |           |           |           |
|         |- Ponte Mammolo      |           |           |           |
|   C1    |(****)               |          5|      5.088|        934|
+---------+---------------------+-----------+-----------+-----------+
|         |               totale|         42|     39.332|      2.641|
+---------+---------------------+-----------+-----------+-----------+
|(*) compreso il Deposito di Tor Vergata;                           |
|(**) la tratta T7 rappresenta il previsto adeguamento a linea      |
|metropolitana di un tratto della ferrovia concessa                 |
|Roma-Pantano-San Cesareo allora in avanzata fase di ammodernamento |
|e predisposizione a linea metro, con i fondi della legge n. 910    |
|del 1986, nella tratta Torrenova-Pantano;                          |
|(***) compreso il Deposito-Officina di Graniti;                    |
|(****) compreso il prolungamento Colli Aniene-Ponte Mammolo e      |
|raccordo con linea 2 della ferrovia metropolitana (FM2);           |
+-------------------------------------------------------------------+
    
    3. in particolare la  tratta  T3,  da  Venezia  a  San  Giovanni,
comprendeva nel 2003 le stazioni Venezia, Colosseo e Amba Aradam; 
    4. lo stesso progetto preliminare prevedeva fra piazza Venezia  e
Colosseo, le seguenti opere: 
      4.1.  stazione  Venezia,  di  elevato  pregio   architettonico,
ubicata nella omonima piazza; 
      4.2. comunicazione pari/dispari per l'inversione di marcia  dei
treni sotto via dei  Fori  imperiali,  davanti  al  Foro  di  Cesare,
realizzata in sotterraneo; 
      4.3. pozzo di meta' tratta tra «Venezia» e «Colosseo»; 
      4.4. stazione «Colosseo»,  realizzata  modificando  l'esistente
manufatto  della  stazione  della  Linea  B  inglobandone  tutte   le
funzioni; 
    5.  il  12  ottobre  2006  e'  stato  sottoscritto  tra  soggetto
aggiudicatore e contraente generale  Consorzio  Metro  C  S.c.p.a.  -
costituito  da  Astaldi  S.p.a.,  Vianini  lavori  S.p.A.,  Consorzio
cooperative  costruzioni,  Ansaldo   trasporti   sistemi   ferroviari
S.p.a. - il contratto per la realizzazione del tracciato fondamentale
da T2 a T7 e Deposito graniti; 
    6. con la delibera n. 60 del 2010, questo Comitato: 
      6.1. ha preso  atto  e  approvato  le  significative  modifiche
apportate al progetto preliminare di cui alla citata delibera  n.  65
del 2003, tra le quali si evidenziano in particolare: 
        6.1.1. l'aggregazione della  stazione  «Venezia»,  di  piazza
Venezia, alla Tratta T2, per  la  quale  la  redazione  del  progetto
definitivo era prevista in fase successiva, a seguito del prolungarsi
delle indagini archeologiche nell'area di piazza Venezia nonche'  per
l'esigenza di realizzare un unico  pozzo  per  la  connessione  della
linea C con la futura Linea D  e  di  garantire  prima  possibile  la
seconda connessione con le altre due linee esistenti di metropolitane
a Roma, a «Colosseo» con la Linea B e a «San Giovanni» con  la  Linea
A; 
        6.1.2. la riorganizzazione della stazione «Colosseo» (con  la
nuova denominazione «Fori imperiali»), da localizzare lungo  via  dei
Fori  imperiali,  attestando  conseguentemente  lo  scavo  delle  due
gallerie (binario pari - BP e binario dispari  -  BD)  sotto  i  Fori
imperiali; 
      6.2. ha approvato  il  progetto  definitivo  della  tratta  T3,
rideterminata da «Colosseo/Fori imperiali» (stazione compresa) a «San
Giovanni»   (stazione   esclusa),   e   prevedendo   conseguentemente
l'esclusione della stazione di  piazza  Venezia  dalla  tratta  T3  e
conseguente  riduzione  dello  scavo  delle  gallerie  sotto  i  Fori
imperiali; 
    7. il progetto definitivo approvato prevede, in variante rispetto
al progetto preliminare del 2003 -  nel  quale  le  TBM  proseguivano
senza  soluzione  di  continuita'  fino  alla  stazione   «Venezia» -
l'arresto delle stesse TBM al di sotto della via dei Fori  imperiali,
in corrispondenza del Vittoriano; 
    8. con la delibera n. 36 del 2018, questo Comitato tra l'altro: 
      8.1. ha preso atto che, con la nota  n.  25400  del  12  luglio
2017,  Roma  Capitale,  ha  manifestato  l'intenzione  di  proseguire
l'opera e di non fare  della  fermata  «Fori  imperiali/Colosseo»  il
capolinea della Linea C della Metropolitana di Roma; 
      8.2.  ha  approvato  le   varianti   della   tratta   T3   «San
Giovanni-Colosseo/Fori imperiali» della Metropolitana di Roma - Linea
C al progetto definitivo approvato con la precedente delibera  n.  60
del 2010, derivanti dalla redazione del progetto esecutivo presentato
con la documentazione oggetto della delibera n. 36 del 2018; 
  Preso atto dell'attivita' istruttoria svolta  dal  Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti e, in particolare, che: 
 
sotto l'aspetto tecnico-procedurale 
    1. la Linea C della Metropolitana di Roma e' ad oggi in esercizio
tra «Monte Compatri/Pantano» e «San Giovanni» (Tratte da T7 a T4)  ed
e' stata attivata in tre fasi  successive,  il  9  novembre  2014  da
«Monte Compatri/Pantano» a «Parco di Centocelle», il 29  giugno  2015
da «Parco di Centocelle» a «Lodi» e il 12 maggio  2018  da  «Lodi»  a
«San Giovanni»; 
    2. attualmente e' in costruzione la tratta  T3,  come  modificata
con  la  delibera  n.  60  del  2010,  da  «San  Giovanni»  a   «Fori
imperiali/Colosseo»,  con  due  nuove  stazioni  («Amba   Aradam»   e
«Colosseo/Fori imperiali») con estensione  delle  gallerie  di  linea
oltre la stazione «Fori imperiali» per circa  500  metri  (m),  senza
raggiungere piazza Venezia; 
    3. risultano pressoche' completate le due gallerie di linea e  lo
scavo della stazione «Amba Aradam» e dei pozzi 3.2 e 3.3,  mentre  e'
in corso lo scavo della stazione «Colosseo/Fori imperiali»; 
    4. con riferimento allo scavo delle gallerie di linea, le due TBM
stanno  scavando  l'ultimo  tratto  tra  la  stazione  «Colosseo/Fori
imperiali» e le progressive di fine  tratta  del  progetto  esecutivo
della tratta T3 verso piazza Venezia; 
    5. in particolare i due tratti  terminali  delle  gallerie  della
tratta T3, aventi funzione di «tronchini» di ricovero a  monte  della
stazione  «Colosseo/Fori  imperiali»,  hanno  termine,   secondo   la
delibera n. 60 del 2010, alle  progressive  metriche,  calcolate  dal
termine della tratta T4 della stazione «San Giovanni», -2977,297  per
il binario pari e -2950,495 per il binario dispari, come previste nel
progetto esecutivo della tratta T3; 
    6. il suddetto progetto esecutivo, al fine di garantire  adeguate
condizioni di sicurezza  per  l'arresto  delle  due  TBM  e  il  loro
interramento, lungo il tracciato della futura Linea  C  verso  piazza
Venezia, prevede anche specifiche operazioni  per  l'abbandono  e  la
messa in sicurezza di parte delle macchine  di  scavo  TBM,  che  poi
successivamente avrebbero dovuto essere  rimosse  nel  momento  della
realizzazione della continuazione della Linea C verso piazza Venezia,
con lo scavo tramite piu' costose  tecniche  tradizionali  da  piazza
Venezia verso i Fori Imperiali; 
    7. prima della rimozione dei componenti delle  TBM  era  previsto
dalla delibera n. 60 del 2010 un riempimento  completo  di  tutta  la
camera di scavo, da realizzare  con  calcestruzzo  magro  nonche'  la
realizzazione di un «timpano» in calcestruzzo armato gettato in opera
all'interno degli  scudi  esterni  delle  TBM,  che  sarebbero  stati
lasciati in  sito,  per  preservare  le  parti  di  TBM  che  saranno
interrate lungo il tracciato, prima di essere successivamente rimosse
in  fase  di  ultimazione  dello   scavo   previsto   con   modalita'
tradizionali dalla stazione di piazza Venezia verso Fori imperiali; 
    8. il 5 luglio  2019,  con  nota  n.  5214,  Roma  Metropolitane,
nell'ambito delle sedute  del  tavolo  tecnico  istituito  presso  il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ha: 
      8.1.  confermato  l'interesse   di   Roma   Capitale   per   la
realizzazione della Tratta T2, sulla base di un progetto aggiornato e
modificato (project review in corso), procedendo,  nel  caso,  ad  un
nuovo affidamento; 
      8.2. confermato da  parte  di  Roma  Metropolitane  i  vantaggi
derivanti dalla realizzazione delle gallerie di  linea  del  percorso
dai Fori imperiali a piazza Venezia, in prosecuzione dello scavo  con
le TBM evitando l'arresto delle due  TBM  alle  progressive  di  fine
tratta T3 sopra citata; 
      8.3.  ha  posto  all'attenzione  dei  soggetti   cofinanziatori
l'opportunita' di proseguire lo scavo delle gallerie di linea per  la
tratta T3, oltre le progressive gia' fissate dal  progetto  esecutivo
della tratta stessa e in particolare a  ridosso  dell'impronta  della
futura  stazione  di  piazza  Venezia,  sottolineando  l'urgenza  dei
provvedimenti in merito, in considerazione dello stato di avanzamento
dello scavo; 
    9.   il   Dipartimento   mobilita'   e   trasporti -    Direzione
infrastrutture e trasporti di Roma Capitale,  con  nota  29  novembre
2019,  n.  45917,  ha  confermato  la  volonta'  dell'Amministrazione
capitolina di procedere con l'istanza di  realizzazione  dello  scavo
delle gallerie verso piazza Venezia, nelle more  della  presentazione
del progetto consistente nel prolungamento delle gallerie  con  scavo
meccanizzato oltre la fine della tratta T3 determinata dalla delibera
n. 60 del 2010; 
    10. la proposta progettuale presentata dal Contraente generale  a
Roma Metropolitane e a Roma Capitale consiste nel prolungamento dello
scavo delle due TBM fino alla progressiva metrica  -3193,907  per  il
binario pari (per ulteriori 217 m) e fino  alla  progressiva  metrica
-3166,083 per il binario dispari (per ulteriori 215 m); 
 
    Tappe realizzative della linea C della Metropolitana di Roma 
 
=====================================================================
|         |                          |Lunghezza in|Data di apertura |
| Tratte  |      Denominazione       |     km     |   al pubblico   |
+=========+==========================+============+=================+
|         |Monte Compatri/Pantano -  |            |                 |
|T7-T5    |Parco di Centocelle       |    12,8    | 9 novembre 2014 |
+---------+--------------------------+------------+-----------------+
|T5-T4    |Parco di Centocelle - Lodi|    5,4     | 29 giugno 2015  |
+---------+--------------------------+------------+-----------------+
|T4       |Lodi - S. Giovanni        |    0,5     | 12 maggio 2018  |
+---------+--------------------------+------------+-----------------+
|         |S.Giovanni - Colosseo/Fori|            |                 |
|T3       |Imperiali                 |    2,8     | In costruzione  |
+---------+--------------------------+------------+-----------------+
|         |                          |            |Estensione tratta|
|         |                          |            | in approvazione |
|         |Fori Imperiali - Venezia  |            | con la presente |
|T3       |(stazione esclusa)        |    0,2     |    delibera     |
+---------+--------------------------+------------+-----------------+
|         |                          |            |    Progetto     |
|         |Venezia (stazione         |            |  definitivo da  |
|T2       |inclusa) - Clodio/Mazzini |    3,9     |    approvare    |
+---------+--------------------------+------------+-----------------+
 
    11. con le nuove progressive di arresto le due TBM risulterebbero
all'interno dei diaframmi perimetrali  del  pozzo  costruttivo  della
stazione «Venezia» e non interferenti con altre opere, dove sarebbero
messe in sicurezza  con  lavorazioni  e  predisposizioni  analoghe  a
quelle gia' previste in corrispondenza della fine della tratta T3 dal
progetto esecutivo esistente; 
    12. il progetto di prolungare le gallerie e', per altro, coerente
con  il  prolungamento  verso  piazza  Venezia  e  l'impostazione  di
realizzare la tratta T2, facendo della stazione Venezia una  stazione
«passante»; 
    13. lo  stesso  intervento  di  prolungamento,  permetterebbe  di
garantire cadenzamenti piu' ravvicinati di quelli  attuali,  che  non
penalizzino  quelli  previsti  con  il   terminale   della   stazione
«Colosseo/  Fori  imperiali»,  attraverso  la  realizzazione  di  una
comunicazione ferroviaria  semplice  pari-dispari  in  ingresso  alla
stazione «Venezia», mantenendo anche il «tronchino» di ricovero  gia'
previsto e lo scambio di binario dei treni che dovessero, nelle  more
del proseguimento della tratta T2, arrivare e partire dalla  stazione
«Venezia»; 
    14. per la realizzazione di tale  tratto  di  gallerie  di  circa
215/217 m non risulterebbe  la  necessita'  di  specifiche  opere  di
presidio e/o protezione del contesto urbano, storico  e  monumentale,
poiche' le gallerie si trovano ad un livello di oltre 30 metri  sotto
il  piano  di  calpestio,  significativamente  inferiore  al  livello
archeologico, descritto  nella  sezione  stratigrafica  del  percorso
(«terreni di riporto antichi e  recenti»  e  «strutture  antropiche»)
come non piu' profondo di 15 metri rispetto al  piano  di  calpestio,
fermo restando il sistema di controllo e monitoraggio da installare e
gestire durante l'intera fase realizzativa  e  mantenere  durante  la
fase post-operam; 
    15. in sintesi i motivi che giustificano il  prolungamento  delle
gallerie di linea nella fase costruttiva attuale sono i seguenti: 
      15.1. possibilita' di recupero, durante le fasi  di  scavo  del
pozzo costruttivo della futura  stazione  «Venezia»,  dei  componenti
delle TBM  evitando  il  loro  interramento  al  di  sotto  dei  Fori
imperiali, come previsto dalla delibera n. 60 del 2010; 
      15.2. possibilita' di evitare il  futuro  scavo  a  ritroso  da
piazza  Venezia  ai  Fori  imperiali  per  circa  215/217  metri  per
completare la galleria  e  rimuovere/recuperare  le  TBM,  scavo  che
sarebbe dovuto avvenire con modalita' tradizionale a  costi  e  tempi
superiori di quelli realizzabili con l'attuale proposta in esame; 
      15.3. minori rischi costruttivi nella realizzazione delle opere
in sotterraneo del percorso in galleria fra la stazione  «Venezia»  e
l'attuale  fine  tratta  della  tratta  T3  prevista  sotto  i   Fori
imperiali; 
      15.4. minori tempi esecutivi stimati nell'ordine di  tre-cinque
mesi; 
      15.5. riduzione  dei  costi  di  realizzazione  del  tratto  di
gallerie compreso tra la stazione «Venezia» e le progressive di  fine
tratta T3; 
    16. l'Assemblea Capitolina, con deliberazione  n.  79  del  2019,
verbale n. 67, seduta pubblica del 18-21 ottobre 2019, ha  deliberato
di procedere alla messa in liquidazione di Roma Metropolitane s.r.l.,
ai sensi degli articoli 2484 e seguenti del  codice  civile,  e  alla
nomina di un liquidatore o di un Collegio dei  liquidatori,  fornendo
indirizzo affinche' l'organo liquidatorio ponga in essere tra l'altro
«la prosecuzione  dell'esercizio  provvisorio  dell'impresa,  per  il
completamento delle importanti opere e attivita' gia'  affidate,  con
particolare attenzione ai lavori della tratta T3 della Metro C»; 
 
sotto l'aspetto finanziario 
    1. il costo del prolungamento della tratta T3, sulla  base  della
stima del Contraente generale e dell'istruttoria  condotta  dall'Alta
sorveglianza di Roma Metropolitane, e' pari a 7.206.229,64  euro  per
lavori, cui devono  essere  aggiunte  le  somme  a  disposizione  del
Contraente generale e della stazione appaltante  nonche'  l'IVA,  per
una spesa complessiva di 9.279.359,97 euro, ridottosi di circa 92.000
euro a seguito di  approfondimenti  dell'Alta  sorveglianza  di  Roma
Metropolitane; 
    2. il decreto-legge n. 133  del  2014  ha  inserito  l'intervento
«Metropolitana Linea C - Tratta Colosseo-piazza Venezia»  tra  quelli
ammessi a contribuzione statale; 
    3.  con  il  decreto  n.  498  del  2014   del   Ministro   delle
infrastrutture  e  dei  trasporti  di  concerto   con   il   Ministro
dell'economia  e  delle  finanze  e'  stata  definita  l'entita'  dei
contributi statali da assegnare ai singoli interventi  e  sono  state
individuate le modalita' di erogazione dei contributi medesimi; 
    4. con il suddetto decreto e' stato assegnato al Comune  di  Roma
per la Tratta Colosseo-piazza Venezia un contribuito di  155  milioni
di euro, di cui 10 milioni risultano disponibili per l'anno 2019  sul
capitolo  7426  dello  stato  di  previsione  del   Ministero   delle
infrastrutture e dei trasporti; 
  Preso atto che il Ministero delle infrastrutture e  dei  trasporti,
con la citata nota  18  dicembre  2019,  n.  8977,  ha  ulteriormente
precisato che: 
    1. il prolungamento della tratta T3 e  l'attuale  scavo  proposto
fino a piazza Venezia, dai Fori imperiali, costituisce nei  fatti  lo
sviluppo aggiornato dello scenario progettuale delle tratte T2  e  T3
del progetto preliminare del 2003; 
    2. le gallerie di linea BP e BD di Venezia-Fori imperiali  vedono
confermato lo scavo meccanizzato con TBM, e presentano  un  tracciato
leggermente traslato verso nord rispetto al  tracciato  del  progetto
preliminare al fine di permettere un migliore ingresso  nella  futura
stazione di piazza Venezia, ma in ogni caso  «rimane  sostanzialmente
coerente nella direzione e nella localizzazione con il tracciato  del
progetto preliminare del 2003»; 
    3. il costo del prolungamento delle gallerie di linea, a  seguito
degli approfondimenti di Roma Metropolitane, e' stato aggiornato  con
la documentazione  integrativa  in  9.279.359,97  euro  in  luogo  di
9.371.157,28 euro riportato nella relazione istruttoria; 
    4. detto costo e' relativo alla realizzazione del solo scavo  per
il prolungamento delle  gallerie  di  linea  mentre  il  costo  delle
attivita' di  messa  in  sicurezza  delle  macchine  di  scavo  resta
compreso nel quadro economico del  progetto  esecutivo  di  cui  alla
delibera n. 36 del 2018; 
    5.  la  variante  che  conseguentemente  dovrebbe  derivare   dal
prolungamento della tratta T3 delle gallerie di linea, dovra'  essere
approvata dal soggetto aggiudicatore ai sensi dell'art. 1, comma  15,
del decreto-legge n. 32 del 2019, convertito dalla legge  n.  55  del
2019,  dopo  la  delibera  di  questo  Comitato,  tenendo  conto   di
prescrizioni, raccomandazioni e  osservazioni  derivanti  dai  pareri
prescritti per  legge  includendo  le  opere  di  fine  tratta,  gia'
previste e finanziate nel progetto definitivo della tratta T3; 
    6. l'utilizzo delle risorse di cui al decreto-legge  n.  133  del
2014 e' ammissibile in quanto il progetto della  tratta  Venezia-Fori
imperiali/Colosseo e' stato trasmesso all'allora Struttura tecnica di
missione del Ministero delle infrastrutture  e  dei  trasporti  entro
dicembre 2014, per quanto  riguarda  la  documentazione  tecnica,  ed
entro febbraio 2015, per quanto riguarda la documentazione economica,
in linea quindi con le scadenze previste dalla suddetta norma; 
  Considerato che  l'Assessore  alla  Citta'  in  movimento  di  Roma
Capitale, con la nota 17  dicembre  2019,  n.  48645,  allegata  alla
documentazione   istruttoria   trasmessa    dal    Ministero    delle
infrastrutture e dei trasporti con la citata nota 18  dicembre  2019,
n. 8977, ha ribadito  la  volonta'  di  Roma  Capitale  di  procedere
nell'immediato con la realizzazione del prolungamento della  Linea  C
nel percorso piazza Venezia-Fori  imperiali/Colosseo  precisando  che
tale volonta' si inserisce nel piu' ampio scenario del  Piano  urbano
della mobilita' sostenibile  (PUMS),  adottato  con  la  delibera  di
Assemblea capitolina n. 60 del 2019 e che  prevede  il  completamento
del tracciato fondamentale della Linea C fino a Clodio/Mazzini; 
  Considerato che la delibera n. 60 del 2010 ha  anticipato  la  fine
della tratta T3 a nei Fori imperiali a circa 200 metri dalla  fermata
di piazza Venezia, mentre precedentemente arrivava a piazza  Venezia,
fermata inclusa; 
  Considerato che ora si propone  di  prolungare  le  gallerie  della
tratta T3 fino alla stazione di piazza Venezia,  per  il  solo  scavo
delle gallerie con rivestimento  al  rustico,  rimanendo  esclusa  la
fermata di piazza Venezia; 
  Ritenuto che il Comitato, avendo stabilito con la  delibera  n.  60
del 2010 la limitazione nello scavo  del  progetto  definitivo  della
tratta T3 «San Giovanni-Colosseo/Fori Imperiali» all'area sottostante
i Fori Imperiali con esclusione  della  stazione  di  piazza  Venezia
dalla  tratta  T3,  puo'  prevedere  la  possibile  estensione  della
medesima tratta fino a piazza Venezia  (fermo  restando  l'esclusione
della stazione di piazza Venezia per la mancanza ad oggi di  adeguate
coperture) e conseguente prosecuzione dello scavo tra Fori  Imperiali
e piazza Venezia; 
  Considerato che tale prolungamento dovra'  essere  conseguentemente
oggetto di una variante alla tratta T3; 
  Preso atto che la suddetta variante non puo' che  essere  approvata
dal soggetto aggiudicatore  ai  sensi  dell'art.  1,  comma  15,  del
decreto-legge n. 32 del 2019 convertito con modificazioni dalla legge
14 giugno 2019, n. 55; 
  Considerato  che   il   suddetto   prolungamento   permettera'   la
continuazione dei lavori  delle  TBM,  evitando  che  queste  vengano
smantellate parzialmente e interrate sotto i Fori  imperiali,  invece
di essere poi rimosse in futuro con maggiori costi (scavo con tecnica
tradizionale a partire da piazza Venezia) e con tempi piu' lunghi; 
  Valutato di dover  intervenire  per  evitare  i  maggiori  costi  e
ritardi di esecuzione come sopra descritti; 
  Considerato che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e
Roma Capitale ritengono che per  realizzare  il  prolungamento  delle
gallerie di linea della tratta T3 occorre preliminarmente  modificare
il perimetro della medesima tratta T3, ridefinendone  le  progressive
di  fine  tratta  lato  «Venezia»,  e  successivamente  approvare  la
variante al progetto esecutivo della tratta T3; 
  Ritenuto quindi che questo Comitato  possa  approvare  l'estensione
della tratta T3 lavorata a rustico fino a piazza Venezia, cosi'  come
in precedenza con la  delibera  n.  60  del  2010  ne  aveva  ridotto
l'estensione ai Fori Imperiali, sempre prevedendo  la  lavorazione  a
rustico per la parte finale; 
  Considerato che dopo la delibera di questo Comitato, ai  sensi  del
citato art. 1, comma  15,  del  decreto-legge  n.  32  del  2019,  il
soggetto  aggiudicatore  Roma  Metropolitane  dovra'   approvare   la
variante al progetto senza bisogno di sottoporla a questo Comitato; 
  Considerato quindi che viene  portato  all'approvazione  di  questo
Comitato solo la modifica dell'estensione della  tratta  T3  rispetto
alla tratta T2; 
  Considerato che il parere favorevole  espresso  dal  direttore  del
Parco archeologico del Colosseo e trasmesso a Roma Metropolitane  con
la citata nota 9 dicembre 2019, n. 5935, e' subordinato  al  rispetto
delle seguenti prescrizioni; 
    1.  presentazione  dei  «testimoniali  di  stato»  sui  monumenti
interessati dalle attivita' in oggetto, ove mancanti; 
    2. avvenuta posa in opera ed attivazione della strumentazione  di
monitoraggio dei monumenti interessati dal passaggio  delle  gallerie
secondo modalita' analoghe a quelle gia' in uso e concordate  per  la
tratta  T3,  i  cui  report  dovranno  essere  condivisi  secondo  le
modalita' vigenti; 
  Ritenuto che dette prescrizioni dovranno essere  tenute  in  debito
conto dal soggetto aggiudicatore nel  provvedimento  di  approvazione
della variante relativa al prolungamento delle gallerie di linea fino
a piazza Venezia ed in particolare  nel  porre  in  sicurezza  l'area
sovrastante lo scavo relativa ai Fori imperiali; 
  Considerato che la proposta all'esame, alla luce delle  sopracitate
disposizioni, e in particolare di quanto previsto all'art. 214, comma
11, e all'art. 216, comma 27, del decreto legislativo n. 50 del 2016,
risulta ammissibile all'esame di  questo  Comitato  e  ad  essa  sono
applicabili le disposizioni del previgente decreto legislativo n. 163
del 2006; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi dell'art.  3
del vigente regolamento di questo Comitato di cui  alla  delibera  28
novembre 2018, n. 82, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.  79  del
2019; 
  Vista la nota 19 dicembre 2019, n. 6663, predisposta congiuntamente
dalla Presidenza del Consiglio dei ministri  -  Dipartimento  per  la
programmazione e il coordinamento della politica economica  (DIPE)  e
dal  Ministero  dell'economia  e  delle  finanze  e  posta   a   base
dell'odierna seduta di questo Comitato, contenente le  valutazioni  e
le prescrizioni da riportare nella presente delibera; 
  Considerato il dibattito svolto in seduta, ed in particolare che: 
    1. il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti  ha  chiesto
di modificare le decisioni assunte con le delibere n. 60 del  2010  e
n. 36 del 2018, relativamente al  tracciato  della  tratta  T3  della
Linea C della metropolitana di Roma; 
    2. il Ministero per i beni e le  attivita'  culturali  e  per  il
turismo ha condiviso la proposta con le sopra citate due prescrizioni
della medesima amministrazione; 
    3.  il  Comune  di  Roma  ha  precisato  che   il   prolungamento
rappresenta una approvazione fondamentale  per  garantire  la  futura
approvazione del progetto  definitivo  e  della  realizzazione  della
stazione  di  piazza  Venezia  in  tempi  tali  da  poter  ipotizzare
un'apertura in vista del prossimo anno giubilare 2025; 
  Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
 
                              Delibera: 
 
  Le disposizioni del seguente punto 1 sono adottate ai sensi  e  per
gli effetti del combinato disposto degli articoli 214,  comma  11,  e
216, commi 1, 1-bis e 27, del decreto legislativo n. 50 del  2016,  e
del decreto legislativo n. 163 del 2006, e successive  modificazioni,
da  cui  deriva  la  sostanziale  applicabilita'   della   previgente
disciplina, di cui al decreto legislativo in ultimo citato,  a  tutte
le procedure, anche autorizzative, avviate prima del 19 aprile 2016. 
  1. E' approvata la modifica del perimetro  della  tratta  T3  della
Linea C  della  Metropolitana  di  Roma,  previsto  dalle  precedenti
delibere CIPE n. 60 del  2010  e  n.  36  del  2018  come  citate  in
premessa, al fine di portare le gallerie  di  linea  della  tratta  a
ridosso del corpo della futura stazione «Venezia»,  con  l'estensione
delle progressive di fine tratta  T3,  calcolate  dal  termine  della
tratta T4 della stazione  «San  Giovanni»  e  fino  alla  progressiva
metrica -3193,907 per il binario  pari  e  alla  progressiva  metrica
-3166,083  per  il  binario  dispari,  in  luogo  delle   progressive
precedentemente assunte rispettivamente pari  a  progressiva  metrica
-2977,297 per il binario pari e progressiva metrica -2950,495 per  il
binario dispari. 
  2. Il costo aggiuntivo relativo al prolungamento delle gallerie  di
linea della tratta T3 di cui al punto 1.1 e' di 9.279.359,97 euro. 
  3. La  copertura  finanziaria  dell'importo  dell'intervento  e'  a
carico delle risorse iscritte sul capitolo  n.  7426  dello stato  di
previsione del Ministero delle infrastrutture  e  dei  trasporti  per
l'anno 2019, che costituiscono quota parte dell'assegnazione disposta
in favore della tratta Colosseo-piazza Venezia della  Linea  C  della
Metropolitana di Roma, dal decreto del Ministro delle  infrastrutture
e dei trasporti, di concerto con il Ministro  dell'economia  e  delle
finanze, n. 498 del 2014, a valere sulle risorse stanziate  dall'art.
3 del decreto n. 133 del 2014, convertito  dalla  legge  n.  164  del
2014. 
  4. Ai sensi dell'art. 1, comma 15,  del  decreto-legge  n.  32  del
2019, convertito con modificazioni dalla legge n. 55 del  2019,  dopo
la presente delibera, il soggetto aggiudicatore dovra'  approvare  la
variante relativa ai lavori di scavo della parte finale della  tratta
T3, tenendo conto di  prescrizioni,  raccomandazioni  e  osservazioni
derivanti dai pareri prescritti per  legge,  ed  in  particolare  del
Ministero per i beni e le attivita'  culturali  e  per  il  turismo -
Parco archeologico del Colosseo. 
  5.  Roma  Capitale  dovra'  informare   questo   Comitato,   appena
possibile, circa la successiva fase procedurale e realizzativa  della
stazione di piazza Venezia, e ove possibile della  tratta  T2.  Nella
progettazione della stazione di piazza Venezia dovra' essere  incluso
dal   soggetto   aggiudicatore   all'uopo   individuato,   anche   il
completamento della tratta in galleria della tratta T3 sotto  i  Fori
imperiali ancora priva di attrezzaggio. 
  6. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad
assicurare, per  conto  di  questo  Comitato,  la  conservazione  dei
documenti relativi all'intervento di cui al predetto punto 1. 
  7. Ai sensi della  delibera  n.  24  del  2004,  il  CUP  assegnato
all'opera  dovra'  essere  evidenziato  in  tutta  la  documentazione
amministrativa e contabile riguardante l'opera stessa. 
 
    Roma, 20 dicembre 2019 
 
                                                 Il Presidente: Conte 
Il segretario: Fraccaro 

Registrato alla Corte dei conti il 28 febbraio 2020 
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia  e  delle
finanze, n. 166