MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

DECRETO 30 dicembre 2019 

Divieto della pesca delle oloturie. (20A02839) 
(GU n.136 del 28-5-2020)

 
                IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE 
                       ALIMENTARI E FORESTALI 
 
  Visto il reg. (CE) n. 1967/2006 del Consiglio del 21 dicembre 2006,
relativo alle misure di  gestione  per  lo  sfruttamento  sostenibile
delle risorse della pesca nel Mar Mediterraneo nel quale si da'  atto
della necessita' di creare un contesto efficace di gestione,  tramite
un'adeguata ripartizione delle responsabilita' tra la Comunita' e gli
Stati membri ed, in particolare, il Capo VII - Piani  di  gestione  -
articoli 18 e 19; 
  Visto il regolamento (CE) del Consiglio del 20  novembre  2009,  n.
1224 che istituisce un regime di controllo comunitario per  garantire
il rispetto delle  norme  della  politica  comune  della  pesca,  che
modifica i regolamenti (CE) n. 847/96, (CE)  n.  2371/2002,  (CE)  n.
811/2004, (CE) n. 768/2005, (CE) n.  2115/2005,  (CE)  n.  2166/2005,
(CE) n. 388/2006,  (CE)  n.  509/2007,  (CE)  n.  676/2007,  (CE)  n.
1098/2007, (CE) n. 1300/2008,  (CE)  n.  1342/2008  e  che  abroga  i
regolamenti (CEE) n. 2847/93, (CE) n. 1627/94 e (CE) n. 1966/2006, ed
in particolare l'art. 102; 
  Visto il regolamento di esecuzione (UE)  della  Commissione  dell'8
aprile 2011, n. 404 recante modalita' di applicazione del regolamento
(CE) n. 1224/2009 del Consiglio che istituisce un regime di controllo
comunitario per garantire il  rispetto  delle  norme  della  politica
comune della pesca, in cui si individuano,  quali  strumenti  per  il
controllo della capacita' della  flotta  tra  gli  altri,  l'utilizzo
degli attrezzi da pesca; 
  Visto il reg. (CE)  n.  1380/2013  del  Parlamento  europeo  e  del
Consiglio dell'11 dicembre 2013 relativo alla politica  comune  della
pesca, che modifica  i  regolamenti  (CE)  n.  1954/2003  e  (CE)  n.
1224/2009 del Consiglio e che abroga i regolamenti (CE) n.  2371/2002
e (CE) n. 639/2004 del Consiglio, nonche'  la  decisione  2004/585/CE
del Consiglio; 
  Visto il decreto legislativo 26 maggio 2004,  n.  154,  recante  la
modernizzazione  del  settore  pesca  e  dell'acquacoltura,  a  norma
dell'art. 1, comma 2, della legge 7 marzo 2003, n. 38; 
  Visto il decreto legislativo 9 gennaio 2012, n. 4,  recante  misure
per il riassetto della normativa in materia di pesca e  acquacoltura,
a norma dell'art. 28 della legge 4 giugno 2010, n. 96; 
  Vista la legge 28 luglio 2016, n. 154 concernente  le  «Deleghe  al
Governo e  ulteriori  disposizioni  in  materia  di  semplificazione,
razionalizzazione   e   competitivita'   dei   settori   agricolo   e
agroalimentare, nonche' sanzioni in materia di pesca illegale» e,  in
particolare, l'art. 12; 
  Visto  il  decreto  ministeriale  28  luglio  2016  recante  misure
tecniche per prevenire, scoraggiare ed eliminare la pesca illegale  e
non regolamentata; 
  Vista la legge 9 agosto 2018, n. 97 di conversione  in  legge,  con
modificazioni, del decreto-legge  12  luglio  2018,  n.  86,  recante
disposizioni urgenti in materia di riordino  delle  attribuzioni  dei
Ministeri dei beni e delle attivita' culturali e del  turismo,  delle
politiche agricole alimentari e forestali  e  dell'ambiente  e  della
tutela del territorio e del mare, nonche' in materia  di  famiglia  e
disabilita'; 
  Visto il decreto-legge 21 settembre 2019, n. 104,  convertito,  con
modificazioni,  dalla  legge  18  novembre  2019,  n.  132,   recante
«Disposizioni urgenti per il  trasferimento  di  funzioni  e  per  la
riorganizzazione dei Ministeri per i beni e le  attivita'  culturali,
delle politiche agricole alimentari, forestali e del  turismo,  dello
sviluppo  economico,  degli  affari  esteri  e   della   cooperazione
internazionale, delle infrastrutture e dei trasporti e  dell'ambiente
e  della  tutela  del  territorio  e  del  mare,   nonche'   per   la
rimodulazione degli stanziamenti per la revisione dei ruoli  e  delle
carriere e per i compensi per lavoro  straordinario  delle  Forze  di
polizia e delle Forze armate e  per  la  continuita'  delle  funzioni
dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni; 
  Visto il decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  8
febbraio   2019,   n.   25,    recante    «Regolamento    concernente
l'organizzazione del Ministero delle politiche agricole,  alimentari,
forestali  e  del  turismo,  a  norma  dell'art.  1,  comma  9,   del
decreto-legge 12 luglio 2018, n.  86,  convertito  con  modificazioni
dalla legge 9 agosto 2018, n. 97; 
  Visto il decreto ministeriale 27  giugno  2019,  n.  6834,  recante
«Individuazione degli uffici dirigenziali non generali del  Ministero
delle politiche agricole alimentari,  forestali  e  del  turismo,  ai
sensi del decreto del Presidente del Consiglio  dei  ministri  n.  25
dell'8 febbraio 2019»; 
  Visto il decreto ministeriale 27 febbraio  2018  con  il  quale  e'
stata vietata la pesca delle oloturie fino al 31 dicembre 2019; 
  Vista la nota del Ministero delle politiche agricole, alimentari  e
forestali - Reparto pesca del Corpo delle Capitanerie di porto -  del
17 ottobre 2019, prot. n. 16154 con la  quale  si  evidenzia  che  la
pesca  indiscriminata  della   specie   oloturia   potrebbe   causare
gravissimi e irreparabili danni all'ecosistema  marino,  nonche'  una
conseguente diminuzione  della  biodiversita'  ed  alterazione  degli
equilibri ecologici e si propone la reiterazione del divieto  di  cui
al citato decreto ministeriale 27 febbraio 2018; 
  Considerato che, ai sensi e per gli effetti dell'art. 1,  paragrafo
1, lettera a), del citato regolamento (UE) n. 1380/2013, la  politica
comune della pesca riguarda, tra l'altro, la gestione delle attivita'
di pesca e delle flotte che sfruttano le risorse biologiche marine; 
  Considerato che, ai sensi e per gli effetti dell'art. 24, comma  2,
del citato decreto legislativo n. 4/2012, l'amministrazione puo', con
proprio decreto, disporre limitazioni alle attivita' di pesca al fine
di conservare e gestire le risorse ittiche; 
  Considerato  che,  in  particolare,  il  prelievo  delle   oloturie
(risorse   destinate   prevalentemente   al   consumo   in    mercati
extracomunitari) ha  assunto  sempre  maggiore  dimensione  tanto  da
richiedere l'applicazione  del  principio  di  precauzione  ai  sensi
dell'art. 174 del Trattato di Amsterdam, che ha modificato l'art. 130
R del Trattato di Maastricht; 
  Tenuto conto delle  evidenze  scientifiche  dell'ISPRA  -  Istituto
superiore per la protezione e la ricerca ambientale di Roma  -  dalle
quali si rileva il ruolo ecologico delle oloturie e che un  eventuale
autorizzazione allo  sfruttamento  potrebbe  portare  ad  un  impatto
severo in aree riconosciute  come  ecologicamente  di  grande  pregio
(«strutturanti   dell'habitat»),   con   effetti    negativi    sulla
biodiversita' ed i servizi ecosistemici, ivi  inclusi  gli  equilibri
che sostengono la produttivita' delle specie commerciali; 
  Rilevato il ruolo fondamentale svolto dalle oloturie ai fini  della
conservazione dell'ecosistema marino e delle altre risorse biologiche
del mare in ragione della forte  interdipendenza  esistente  tra  gli
organismi marini e del ruolo svolto da ciascuno di essi; 
  Ritenuta pertanto la necessita' di prorogare il divieto della pesca
delle oloturie fino al 31 dicembre 2020, in attuazione del  principio
di  precauzione  e  nelle  more  dell'emanazione   di   provvedimenti
strutturali in materia; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  1. Dalla data del 1° gennaio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, salvi
gli ulteriori provvedimenti dell'amministrazione, e' fatto divieto di
pescare  (catture  bersaglio  o  accessorie),   detenere   a   bordo,
trasbordare ovvero  sbarcare  esemplari  della  classe  Holothuroidea
(comunemente detti cetrioli di mare o oloturie). 
  2. Le violazioni delle disposizioni di cui al presente decreto sono
punite ai sensi delle leggi vigenti. 
  Il presente decreto entra in vigore  dal  1°  gennaio  2020  ed  e'
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. 
    Roma, 30 dicembre 2019 
 
                                               Il Ministro: Bellanova 

Registrato alla Corte dei conti il 20 maggio 2020 
Ufficio  di  controllo  sugli  atti  del  Ministero  dello   sviluppo
economico e del Ministero delle politiche agricole, reg.ne n. 505