COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

DELIBERA 28 luglio 2020 

Fondo  sviluppo  e  coesione  2014-2020.  Riprogrammazione  e   nuove
assegnazioni per emergenza Covid ai sensi degli articoli  241  e  242
del  decreto-legge  19  maggio   2020,   n.   34,   convertito,   con
modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020,  n.  77.  Accordo  Regione
Lombardia - Ministro per il sud e la coesione territoriale. (Delibera
n. 42/2020). (20A04757) 
(GU n.223 del 8-9-2020)

 
                    IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Visto il decreto-legge del 31 maggio 2010, n. 78,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e, in particolare,
l'art. 7, commi 26 e 27, che attribuisce al Presidente del  Consiglio
dei ministri, o al Ministro  delegato,  le  funzioni  in  materia  di
politiche di coesione di cui al decreto  legislativo  del  30  luglio
1999, n. 300, art. 24, comma 1, lettera c), ivi inclusa  la  gestione
del Fondo per le aree sottoutilizzate di cui alla legge  27  dicembre
2002, n. 289, e successive modificazioni, art. 61; 
  Visto  il  decreto  legislativo  31  maggio  2011,  n.  88  e,   in
particolare, l'art. 4, il quale dispone che il citato  Fondo  per  le
aree sottoutilizzate sia  denominato  Fondo  per  lo  sviluppo  e  la
coesione,  di  seguito  FSC,  e  sia  finalizzato   a   dare   unita'
programmatica e finanziaria all'insieme degli interventi aggiuntivi a
finanziamento nazionale rivolti al riequilibrio economico  e  sociale
tra le diverse aree del Paese; 
  Visto il decreto-legge 31 agosto  2013,  n.  101,  convertito,  con
modificazioni,  dalla  legge  30  ottobre  2013,  n.   125,   e,   in
particolare, l'art. 10, che  istituisce  l'Agenzia  per  la  coesione
territoriale,  la  sottopone  alla  vigilanza  del   Presidente   del
Consiglio dei ministri  o  del  Ministro  delegato  e  ripartisce  le
funzioni relative alla politica di coesione  tra  la  Presidenza  del
Consiglio dei ministri e la stessa Agenzia; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  15
dicembre  2014  che  istituisce,  tra  le  strutture  generali  della
Presidenza del Consiglio  dei  ministri,  in  attuazione  del  citato
decreto-legge n. 101 del  2013,  art.  10,  il  Dipartimento  per  le
politiche di coesione; 
  Considerato che la dotazione complessiva del FSC per il periodo  di
programmazione 2014-2020, pari a  68.810  milioni  di  euro,  risulta
determinata come segue: 
  un importo pari a 43.848 milioni di euro, inizialmente iscritto  in
bilancio quale quota dell'80 per  cento  della  dotazione  di  54.810
milioni di euro individuata dalla legge 27  dicembre  2013,  n.  147,
art. 1, comma 6; 
  un importo pari a 10.962 milioni di euro, stanziato  per  gli  anni
2020 e successivi  dalla  legge  11  dicembre  2016,  n.  232,  quale
rimanente quota  del  20  per  cento  inizialmente  non  iscritta  in
bilancio; 
  un importo di 5.000 milioni  di  euro,  quale  dotazione  stanziata
dalla legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante «Bilancio di previsione
dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il
triennio 2018-2020»; 
  un importo di 4.000 milioni  di  euro,  quale  dotazione  stanziata
dalla legge 30 dicembre 2018, n. 145, recante «Bilancio di previsione
dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il
triennio 2019-2021»; 
  un importo di 5.000 milioni  di  euro,  quale  ulteriore  dotazione
stanziata dalla legge 27 dicembre 2019, n. 160, recante «Bilancio  di
previsione  dello  Stato  per  l'anno  finanziario  2020  e  bilancio
pluriennale per il triennio 2020-2022»; 
  Considerato che la legge del  23  dicembre  2014,  n.  190,  e,  in
particolare,  l'art.  1,  comma  703,  ferme  restando   le   vigenti
disposizioni sull'utilizzo del FSC, detta ulteriori disposizioni  per
l'utilizzo delle risorse assegnate per il periodo  di  programmazione
2014-2020; 
  Visto il decreto-legge 30  aprile  2019,  n.  34,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge  28  giugno  2019,  n.  58,  e  successive
modificazioni, art. 44, rubricato «Semplificazione ed efficientamento
dei  processi  di  programmazione,  vigilanza  ed  attuazione   degli
interventi finanziati dal Fondo per lo sviluppo e  la  coesione»,  in
cui  e'  previsto,  tra  l'altro,  che,  al  fine  di  migliorare  il
coordinamento unitario e la qualita'  degli  investimenti  finanziati
con le risorse nazionali destinate alle  politiche  di  coesione  dei
cicli di programmazione 2000-2006, 2007-2013 e 2014-2020, nonche'  di
accelerarne la spesa, per ciascuna amministrazione centrale,  regione
o citta' metropolitana titolare di  risorse  a  valere  sul  FSC,  in
sostituzione della pluralita' degli attuali  documenti  programmatori
variamente denominati e tenendo conto dello stato di attuazione degli
interventi  ivi  inclusi,  l'Agenzia  per  la  coesione  territoriale
proceda,   sentite   le   amministrazioni   interessate,    ad    una
riclassificazione  di  tali   strumenti   al   fine   di   sottoporre
all'approvazione del Comitato interministeriale per la programmazione
economica, su  proposta  del  Ministro  per  il  sud  e  la  coesione
territoriale un  unico  piano  operativo  per  ogni  amministrazione,
denominato «Piano sviluppo e coesione»; 
  Visto il citato decreto-legge n. 34 del 2019,  e,  in  particolare,
l'art. 44, comma 7, in base al quale, in sede di prima  approvazione,
il Piano sviluppo e coesione puo' contenere sia gli interventi dotati
di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata,
sia  gli  interventi  che,  pur  non  rientrando   nella   precedente
casistica, siano valutati favorevolmente da  parte  del  Dipartimento
per le politiche di  coesione  della  Presidenza  del  Consiglio  dei
ministri e dell'Agenzia per  la  coesione  territoriale,  sentite  le
amministrazioni titolari delle risorse, fermo restando  l'obbligo  di
generare obbligazioni giuridicamente vincolanti entro il 31  dicembre
2021; 
  Visto il decreto-legge 19  maggio  2020,  n.  34,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020,  n.  77,  recante  «Misure
urgenti in materia di salute,  sostegno  al  lavoro  e  all'economia,
nonche' di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da
COVID-19»; 
  Visto il citato decreto-legge n. 34 del 2020,  e,  in  particolare,
l'art.   241,   secondo   cui,   nelle   more    di    sottoposizione
all'approvazione da  parte  del  Comitato  interministeriale  per  la
programmazione economica dei Piani di sviluppo e coesione di  cui  al
citato decreto-legge n. 34 del 2019, art.  44,  a  decorrere  dal  1°
febbraio 2020 e per gli anni 2020 e 2021, le risorse  FSC  rivenienti
dai cicli programmatori  2000-2006,  2007-2013  e  2014-2020  possono
essere in via eccezionale destinate ad ogni tipologia di intervento a
carattere nazionale,  regionale  o  locale  connessa  a  fronteggiare
l'emergenza sanitaria, economica e sociale conseguente alla  pandemia
da COVID-19, in coerenza con la riprogrammazione che, per  le  stesse
finalita', le amministrazioni nazionali, regionali o  locali  operano
nell'ambito dei  programmi  operativi  dei  Fondi  strutturali  e  di
investimento europei, di seguito SIE, ai sensi del  regolamento  (UE)
2020/460 del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 marzo  2020  e
del regolamento (UE) 2020/558 del Parlamento europeo e del  Consiglio
del  23  aprile  2020;  inoltre,  nel  caso  si  proceda   attraverso
riprogrammazioni di risorse FSC gia' assegnate, la relativa  proposta
e' approvata dalla Cabina di regia di  cui  all'art.  1,  comma  703,
lettera c) della legge 23 dicembre 2014, n. 190, secondo le regole  e
le  modalita'  di  riprogrammazione  previste   per   il   ciclo   di
programmazione 2014-2020, dandone successiva informativa al  Comitato
interministeriale  per  la  programmazione  economica,  nonche'  alle
Commissioni parlamentari competenti; 
  Visto il citato decreto-legge n. 34 del 2020,  e,  in  particolare,
l'art. 242, che disciplina la fattispecie della  rendicontazione  sui
Programmi  operativi  dei  fondi  SIE  di  spese  emergenziali   gia'
anticipate  a  carico  del  bilancio  dello  Stato,  prevedendo,  tra
l'altro, che: 
  a) le  risorse  rimborsate  dall'Unione  europea  a  seguito  della
rendicontazione delle spese emergenziali gia' anticipate a carico del
bilancio dello Stato sono riassegnate alle stesse amministrazioni che
abbiano proceduto alla relativa rendicontazione sui propri  Programmi
operativi SIE, fino a concorrenza dei rispettivi importi, per  essere
destinate alla realizzazione di  programmi  operativi  complementari,
vigenti o da adottarsi; 
  b)  nelle  more  della  riassegnazione  delle  risorse   rimborsate
dall'Unione europea,  tali  amministrazioni  possono  assicurare  gli
impegni gia' assunti in relazione ad  interventi  poi  sostituiti  da
quelli   emergenziali   a   carico   dello   Stato,   attraverso   la
riprogrammazione delle risorse FSC che non soddisfino i requisiti  di
cui al citato decreto-legge n. 34 del 2019, art. 44, comma 7, lettera
c), previa apposita decisione della  Cabina  di  regia  di  cui  alla
citata  legge  2014,  n.  190,  art.  1,  comma  703,  e   successiva
informativa  al  Comitato  interministeriale  per  la  programmazione
economica; 
  c) qualora le risorse rivenienti dalla riprogrammazione di  cui  al
precedente capoverso siano inesistenti o insufficienti, e'  possibile
procedere attraverso nuove assegnazioni di  risorse  FSC  nei  limiti
delle  disponibilita'  attuali,  fermo  restando  che  tali   risorse
rientrano nella disponibilita' del fondo nel  momento  in  cui  siano
rese disponibili le risorse rimborsate dall'Unione europea; 
  d) per le predette finalita', il Ministro per il sud e la  coesione
territoriale procede alla definizione  di  appositi  accordi  con  le
singole amministrazioni titolari dei programmi  operativi  dei  fondi
SIE; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 4 settembre  2019,
con  il  quale,  tra  l'altro,  e'  stato  nominato  Ministro   senza
portafoglio il dott. Giuseppe Luciano Calogero Provenzano; 
  Visti il decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  5
settembre 2019 con il quale allo stesso Ministro e'  stato  conferito
l'incarico relativo al sud e alla coesione territoriale e il  decreto
del Presidente del Consiglio dei ministri 26 settembre  2019  recante
la delega di funzioni al Ministro stesso; 
  Vista la nota del Capo di gabinetto del Ministro per il  sud  e  la
coesione territoriale, prot. n.  1151-P  del  17  luglio  2020,  come
integrata dalla nota prot. 1208-P del 23  luglio  2020  e  l'allegata
nota informativa  predisposta  dal  competente  Dipartimento  per  le
politiche di coesione della Presidenza del  Consiglio  dei  ministri,
concernente la riprogrammazione  dell'importo  complessivo  di  16,30
milioni di euro e la proposta di assegnare risorse FSC 2014-2020, non
ancora programmate, per un importo di 345,70  milioni  di  euro  alla
Regione  Lombardia,  ai  sensi  del  combinato  disposto  del  citato
decreto-legge n. 34 del 2019, art. 44, e del citato decreto-legge  n.
34 del 2020, articoli 241 e 242, nonche' della citata  legge  n.  190
del 2014, art. 1, comma 703, in attuazione dell'accordo  sottoscritto
tra il Ministro per il sud e la coesione territoriale  e  la  Regione
Lombardia il 16 luglio 2020; 
  Considerato, in particolare, che: 
  a)  per  finanziare  urgenti  misure  di  contrasto   all'emergenza
COVID-19, la Regione Lombardia ha assunto l'impegno  a  riprogrammare
fondi SIE (a  valere  sul  PO  FESR  e  sul  PO  FSE)  per  l'importo
complessivo 362,00 milioni di euro; 
  b) la Regione Lombardia intende destinare alla  rendicontazione  di
spese anticipate a carico dello  Stato  l'intero  importo  di  362,00
milioni di euro, ai sensi del citato decreto-legge n.  34  del  2020,
art. 242; 
  c) la Regione Lombardia dispone di risorse FSC  riprogrammabili  ai
sensi del citato decreto-legge n. 34 del 2019, art. 44, pari a  16,30
milioni di  euro,  di  cui  15,00  milioni  di  euro  provenienti  da
interventi FSC 2014-2020 del Patto Regione Lombardia e  1,30  milioni
di euro dell'Intesa Lombardia 2000-2006,  cosi'  come  risulta  dagli
esiti dell'istruttoria tecnica coordinata congiuntamente  dal  Nucleo
per la valutazione e l'analisi della programmazione del  Dipartimento
per le politiche di coesione e dal Nucleo  di  verifica  e  controllo
dell'Agenzia per la coesione territoriale e svolta in  collaborazione
con il Ministero dell'economia e delle finanze - Ragioneria  generale
dello Stato -  Ispettorato  generale  per  i  rapporti  con  l'Unione
europea; 
  Considerato, in particolare, che la riprogrammazione dei fondi  SIE
per un ammontare complessivo di 362,00 milioni di euro corrisponde al
fabbisogno finanziario espresso dalla Regione  Lombardia  e  indicato
nell'accordo  sottoscritto,  sopra  citato,  al  fine  di  assicurare
copertura  finanziaria  agli  impegni  gia'  assunti  dalla  medesima
regione in relazione agli interventi/linee d'azione dei  POR  FESR  e
FSE a fronte delle risorse europee riprogrammate nonche' in favore di
nuovi interventi connessi all'emergenza; 
  Tenuto conto che in  data  22  luglio  2020  la  Cabina  di  regia,
istituita con decreto del Presidente del Consiglio  dei  ministri  25
febbraio 2016 per lo svolgimento delle funzioni di programmazione del
FSC 2014-2020 previste dalla citata legge n. 190 del  2014,  art.  1,
comma 703, lettera c), si e' espressa favorevolmente; 
  Tenuto conto  dell'esame  della  proposta  svolto  ai  sensi  della
delibera 28 novembre 2018, n. 82, recante il  regolamento  di  questo
Comitato, art. 3; 
  Vista la nota predisposta congiuntamente dal  Dipartimento  per  la
programmazione e il  coordinamento  della  politica  economica  della
Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero dell'economia e
delle finanze, posta a base della odierna seduta del Comitato; 
  Sulla proposta illustrata in seduta dal Ministro per il  sud  e  la
coesione territoriale; 
 
                              Delibera: 
 
1. Riprogrammazione e nuova assegnazione di risorse del Fondo per  lo
  sviluppo e la coesione 2014-2020 alla Regione Lombardia. 
 
  1.1.  Per  le  finalita'   indicate   in   premessa,   nelle   more
dell'approvazione  del  Piano  sviluppo  e  coesione  della   Regione
Lombardia, si prende  atto  della  riprogrammazione  dell'importo  di
complessivi 16,30 milioni di euro, ai sensi del citato  decreto-legge
n. 34 del 2019, art. 44, e si  dispone  la  nuova  assegnazione  alla
Regione Lombardia di risorse FSC 2014-2020 per un importo complessivo
di 345,70 milioni di euro, pari alla differenza fra l'ammontare delle
riprogrammazioni operate sui Programmi operativi regionali FESR e FSE
2014-2020  e  le  risorse  riprogrammabili  ai   sensi   del   citato
decreto-legge n. 34 del 2019, art. 44. 
  1.2. In applicazione del citato decreto-legge n. 34 del 2020,  art.
242, commi 2 e 5, le risorse assegnate ai sensi del precedente  punto
1.1 ritornano nelle disponibilita' del FSC nel momento in  cui  siano
rese disponibili nel programma complementare  le  risorse  rimborsate
dall'Unione  europea  a  seguito  della  rendicontazione   di   spese
anticipate a carico dello Stato, fino ad un importo massimo di 362,00
milioni di euro. 
  1.3. Secondo quanto previsto dalla citata legge n. 190 del 2014, n.
190, comma 703, lettera l), l'assegnazione in termini  di  competenza
e' a valere sulle attuali disponibilita' del FSC 2014-2020 secondo il
seguente profilo finanziario annuale: 
  2020: 39,00; 
  2021: 182,00; 
  2022: 101,00; 
  2023: 16,70; 
  2024: 7,00; 
  Totale: 345,70. 
  Tale    profilo    finanziario    costituisce    limite    annuale,
compatibilmente con le disponibilita' di  cassa  del  bilancio  dello
Stato, per i trasferimenti dal FSC alle amministrazioni competenti. 
  1.4. Dell'assegnazione disposta dalla presente  delibera  si  tiene
conto nel calcolo complessivo del rispetto del criterio normativo  di
riparto percentuale dell'80 per cento al Mezzogiorno  e  del  20  per
cento al Centro-Nord in relazione alla dotazione complessiva del  FSC
2014-2020. 
 
2. Attuazione e monitoraggio degli interventi. 
 
  2.1. Gli interventi di cui alla  presente  delibera  sono  soggetti
alle  regole  di  governance  e  alle  modalita'  di   attuazione   e
monitoraggio del FSC 2014-2020. 
  2.2. La Regione Lombardia riferira' annualmente e, in ogni caso, su
specifica richiesta a questo  comitato,  sullo  stato  di  attuazione
delle risorse assegnate e  sull'ammontare  delle  risorse  rimborsate
dalla Unione europea a  seguito  della  rendicontazione  delle  spese
anticipate. 
    Roma, 28 luglio 2020 
 
                                                 Il Presidente: Conte 
 
Il segretario: Fraccaro 

Registrato alla Corte dei conti il 28 agosto 2020 
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia  e  delle
finanze, n.997