COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA E LO SVILUPPO SOSTENIBILE

DELIBERA 27 luglio 2021 

Fondo sviluppo e coesione - Contratto istituzionale di  sviluppo  per
l'area  di  Taranto  -  Assegnazione  finanziamento  integrativo  per
l'ampliamento della base navale in Mar Grande. (Delibera n. 47/2021).
(21A05366) 
(GU n.220 del 14-9-2021)

 
                    IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
                      E LO SVILUPPO SOSTENIBILE 
 
  Visto il decreto-legge 14 ottobre 2019,  n.  111,  recante  «Misure
urgenti per il  rispetto  degli  obblighi  previsti  dalla  direttiva
2008/50/CE sulla qualita' dell'aria e  proroga  del  termine  di  cui
all'art. 48, commi 11 e 13, del decreto-legge  17  ottobre  2016,  n.
189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016,  n.
229», convertito, con modificazioni, dalla legge 12 dicembre 2019, n.
141, e, in particolare, l'art. 1-bis, che, al fine di  rafforzare  il
coordinamento  delle  politiche  pubbliche  in  materia  di  sviluppo
sostenibile di cui alla risoluzione A/70/L.I adottata  dall'assemblea
generale dell'Organizzazione delle  Nazioni  Unite  il  25  settembre
2015, stabilisce che, a decorrere dal 1° gennaio  2021,  il  Comitato
interministeriale per la programmazione economica  (CIPE)  assuma  la
denominazione di Comitato  interministeriale  per  la  programmazione
economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS); 
  Visto il decreto-legge 31  maggio  2010,  n.  78,  recante  «Misure
urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitivita'
economica», convertito, con  modificazioni,  dalla  legge  30  luglio
2010, n. 122, e, in  particolare,  l'art.  7,  commi  26  e  27,  che
attribuisce al Presidente del Consiglio dei ministri, o  al  Ministro
delegato, le funzioni in materia di politiche di coesione di cui all'
art. 24, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 30 luglio 1999,
n. 300, ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate
di cui all'art. 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, e successive
modificazioni; 
  Visto il  decreto  legislativo  31  maggio  2011,  n.  88,  recante
«Disposizioni in materia di risorse aggiuntive e interventi  speciali
per la rimozione di squilibri economici e sociali a norma della legge
5 maggio 2009, n. 42», e in particolare l'art. 4,  il  quale  dispone
che il citato Fondo per le aree sottoutilizzate sia denominato  Fondo
per lo sviluppo e la coesione, di seguito FSC, e  sia  finalizzato  a
dare unita' programmatica e finanziaria all'insieme degli  interventi
aggiuntivi  a  finanziamento  nazionale   rivolti   al   riequilibrio
economico e sociale tra le diverse aree del Paese, nonche' l'art.  6,
ove si prevede che, allo scopo di  accelerare  la  realizzazione  dei
connessi interventi speciali, il Ministro delegato «d'intesa  con  il
Ministro dell'economia e delle  finanze  e  con  gli  altri  Ministri
interessati, stipula con le regioni e le  amministrazioni  competenti
un contratto istituzionale di sviluppo» (di seguito CIS) che  destina
le risorse del FSC assegnate dal CIPE, individua  le  responsabilita'
delle parti, i tempi  e  le  modalita'  di  attuazione  dei  medesimi
interventi  anche  mediante   ricorso   all'Agenzia   nazionale   per
l'attrazione degli investimenti e  lo  sviluppo  d'impresa  S.p.a.  e
definisce, altresi', il cronoprogramma, i criteri di valutazione e di
monitoraggio e le sanzioni per eventuali inadempienze; 
  Visto il decreto-legge 7 agosto 2012, n. 129, recante «Disposizioni
urgenti per il  risanamento  ambientale  e  la  riqualificazione  del
territorio della citta' di Taranto»  convertito,  con  modificazioni,
dalla legge 4 ottobre 2012, n. 171; 
  Visto il decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, recante «Disposizioni
urgenti per il rilancio dell'economia» convertito, con modificazioni,
dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, e, in particolare, gli articoli 9 e
9-bis  che   prevedono   specifiche   disposizioni   per   accelerare
l'utilizzazione dei fondi nazionali ed europei per l'attuazione degli
interventi strategici per  la  crescita  del  Paese,  modificando  la
disciplina del CIS, di cui all'art. 6 del decreto legislativo  n.  88
del 2011; 
  Visto  il  decreto-legge  31   agosto   2013,   n.   101,   recante
«Disposizioni  urgenti  per  il   perseguimento   di   obiettivi   di
razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni»,  convertito,  con
modificazioni,  dalla  legge  30  ottobre  2013,  n.   125,   e,   in
particolare, l'art. 10, che  istituisce  l'Agenzia  per  la  coesione
territoriale,  la  sottopone  alla  vigilanza  del   Presidente   del
Consiglio dei ministri  o  del  Ministro  delegato  e  ripartisce  le
funzioni relative alla politica di coesione  tra  la  Presidenza  del
Consiglio dei ministri e la stessa Agenzia; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  15
dicembre 2014, che istituisce il Dipartimento  per  le  politiche  di
coesione tra le strutture generali della Presidenza del Consiglio dei
ministri, in attuazione del citato art. 10 del decreto-legge  n.  101
del 2013; 
  Considerato che la dotazione complessiva del FSC per il periodo  di
programmazione 2014-2020, pari a 68.810,00 milioni di  euro,  risulta
determinata come segue: 
    un  importo  pari  a  43.848,00  milioni  di  euro,  inizialmente
iscritto  in  bilancio  quale  quota  dell'ottanta  per  cento  della
dotazione di 54.810,00 milioni di euro individuata dall'art. 1, comma
6, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, recante «Disposizioni per la
formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato  (Legge  di
stabilita' 2014)»; 
    un importo pari a 10.962,00 milioni di euro,  stanziato  per  gli
anni 2020 e successivi dalla legge 11 dicembre 2016, n. 232,  recante
«Bilancio di previsione dello Stato per  l'anno  finanziario  2017  e
bilancio pluriennale per  il  triennio  2017-2019»,  quale  rimanente
quota del venti per cento inizialmente non iscritta in bilancio; 
    un importo di 5.000 milioni di euro,  quale  dotazione  stanziata
dalla legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante «Bilancio di previsione
dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il
triennio 2018-2020»; 
    un importo di 4.000 milioni di euro,  quale  dotazione  stanziata
dalla legge 30 dicembre 2018, n. 145, recante «Bilancio di previsione
dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il
triennio 2019-2021»; 
    un importo di 5.000 milioni di euro,  quale  ulteriore  dotazione
stanziata dalla legge 27 dicembre 2019, n. 160, recante «Bilancio  di
previsione  dello  Stato  per  l'anno  finanziario  2020  e  bilancio
pluriennale per il triennio 2020-2022»; 
  Considerato  che  la  legge  23  dicembre  2014,  n.  190,  recante
«Disposizioni per la formazione del bilancio  annuale  e  pluriennale
dello Stato (legge di stabilita' 2015)», e, in particolare, l'art. 1,
comma 703, ferme restando le vigenti disposizioni  sull'utilizzo  del
FSC,  detta  ulteriori  disposizioni  per  l'utilizzo  delle  risorse
assegnate per il periodo di programmazione 2014-2020, prevedendo alla
lettera g) che, in sede di attuazione del piano stralcio e dei  piani
operativi da parte del CIPE, l'Autorita'  politica  per  la  coesione
coordina l'attuazione dei piani a livello  nazionale  e  regionale  e
individua i casi nei quali, per gli  interventi  infrastrutturali  di
notevole  complessita',  si  debba  procedere  alla  stipulazione  di
appositi CIS; 
  Visto il decreto-legge 5 gennaio 2015, n. 1, recante  «Disposizioni
urgenti per l'esercizio di imprese di interesse strategico  nazionale
in crisi e per lo sviluppo della  citta'  e  dell'area  di  Taranto»,
convertito, con modificazioni, dalla legge 4 marzo 2015, n. 20, e, in
particolare l'art. 5, comma 1,  che  ha  previsto  come  l'attuazione
degli interventi funzionali a risolvere la situazione  di  criticita'
ambientale, socio-economica e di riqualificazione urbana, riguardante
la citta' e l'area di Taranto, sia disciplinata da uno specifico CIS; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  11
giugno 2015, che ha istituito e disciplinato il Tavolo  istituzionale
permanente per l'area di Taranto; 
  Visto il decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91, recante «Disposizioni
urgenti per la crescita economica nel  Mezzogiorno»  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 3 agosto 2017, n. 123, e, in  particolare,
l'art. 7, comma 1, che  indica,  nel  Presidente  del  Consiglio  dei
ministri  o  nel  Ministro  delegato  per  il  Sud  e   la   coesione
territoriale, l'autorita' politica che individua gli interventi per i
quali si procede alla sottoscrizione di  appositi  CIS  su  richiesta
delle amministrazioni interessate; 
  Vista la legge 30  dicembre  2020,  n.  178  recante  «Bilancio  di
previsione  dello  Stato  per  l'anno  finanziario  2021  e  bilancio
pluriennale per il triennio 2021-2023», e in  particolare  l'art.  1,
comma 177, il quale  dispone  una  prima  assegnazione  di  dotazione
aggiuntiva  a  favore  del  FSC  per  il  periodo  di  programmazione
2021-2027, nella misura di 50.000 milioni di euro, e l'art. 1,  comma
178 concernente il vincolo di destinazione territoriale del complesso
delle risorse FSC, secondo la chiave di  riparto  ottanta  per  cento
nelle  aree  del  Mezzogiorno  e  venti  per  cento  nelle  aree  del
Centro-Nord, con la seguente articolazione annuale: 4.000 milioni  di
euro per l'anno 2021, 5.000 milioni di euro annui dal 2022 al 2029  e
6.000 milioni di euro per l'anno 2030; 
  Visto, altresi', l'art. 1, comma 178,  della  richiamata  legge  n.
178/2020, che reca le seguenti disposizioni: 
    alla  lettera  a),  che  la  dotazione  finanziaria  del  FSC  e'
impiegata per obiettivi strategici relativi ad aree tematiche per  la
convergenza e la coesione economica, sociale  e  territoriale,  sulla
base delle missioni previste nel «Piano Sud 2030» nonche' in coerenza
con gli obiettivi e  le  strategie  definiti  per  la  programmazione
2021-2027 dei fondi strutturali e di investimento europei, e  con  le
politiche settoriali, di investimento e di riforma previste nel Piano
nazionale per la ripresa e la resilienza (PNRR), secondo principi  di
complementarita' e addizionalita' delle risorse; 
    alla lettera b), che  il  Ministro  per  il  Sud  e  la  coesione
territoriale, in collaborazione con le  amministrazioni  interessate,
sentita la Conferenza permanente per i  rapporti  tra  lo  Stato,  le
regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano,  individua  le
aree tematiche e gli obiettivi strategici  per  ciascuna  area  e  li
comunica alle competenti Commissioni parlamentari, e che  il  CIPESS,
con propria deliberazione, su proposta del Ministro per il Sud  e  la
coesione territoriale, ripartisce tra le diverse  aree  tematiche  la
dotazione finanziaria del FSC iscritta nel bilancio, nonche' provvede
ad eventuali variazioni della ripartizione della citata dotazione, su
proposta della Cabina di regia; 
    alla lettera c),  che  gli  interventi  del  FSC  2021-2027  sono
attuati nell'ambito di «Piani di sviluppo e coesione» attribuiti alla
titolarita' delle amministrazioni centrali, regionali,  delle  citta'
metropolitane e di altre amministrazioni  pubbliche  individuate  con
deliberazione del CIPESS su proposta del Ministro per  il  Sud  e  la
coesione territoriale; 
    alla lettera d), che «nelle more della definizione dei  Piani  di
sviluppo e coesione per il periodo di  programmazione  2021-2027,  il
Ministro per il  Sud  e  la  coesione  territoriale  puo'  sottoporre
all'approvazione del CIPE l'assegnazione di risorse del Fondo per  lo
sviluppo  e  la  coesione  per  la  realizzazione  di  interventi  di
immediato avvio dei lavori, nel limite degli stanziamenti iscritti in
bilancio. Tali  interventi  confluiscono  nei  Piani  di  sviluppo  e
coesione, in coerenza con le aree tematiche cui afferiscono»; 
    alla lettera f), che  il  Ministro  per  il  Sud  e  la  coesione
territoriale coordina l'attuazione dei Piani di sviluppo  e  coesione
di cui alle lettere c) e d) e individua i casi,  nei  quali  per  gli
interventi infrastrutturali di notevole complessita' o per interventi
di sviluppo integrati relativi a particolari ambiti territoriali,  si
debba procedere alla sottoscrizione del  contratto  istituzionale  di
sviluppo ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 6, commi 1,  2  e
3, del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88,  e  all'art.  9-bis
del  decreto-legge  21  giugno   2013,   n.   69,   convertito,   con
modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 febbraio  2021,
con il quale, tra l'altro,  l'onorevole  Maria  Rosaria  Carfagna  e'
stata nominata Ministro senza portafoglio; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  13
febbraio 2021, con il quale al Ministro senza portafoglio,  onorevole
Maria Rosaria Carfagna, e' stato conferito l'incarico per il Sud e la
coesione territoriale; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 marzo
2021, concernente la delega di funzioni al Ministro per il Sud  e  la
coesione territoriale, onorevole Maria Rosaria Carfagna; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 25 febbraio  2021,
con  il  quale  l'onorevole   Bruno   Tabacci   e'   stato   nominato
Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 marzo
2021, con il  quale  l'onorevole  Bruno  Tabacci  e'  stato  nominato
Segretario  del  Comitato  interministeriale  per  la  programmazione
economica  e  lo  sviluppo  sostenibile  (CIPESS),  e  gli  e'  stata
assegnata,  tra  le  altre,  la  delega  ad  esercitare  le  funzioni
spettanti al Presidente del Consiglio  dei  ministri  in  materia  di
coordinamento  della  politica  economica  e   programmazione   degli
investimenti pubblici di interesse nazionale; 
  Visto il decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  3
febbraio 2020, concernente la ricostituzione del Tavolo istituzionale
permanente per la valorizzazione e lo sviluppo dell'area di Taranto; 
  Vista la delibera di questo Comitato n. 100 del 23  dicembre  2015,
con la quale e' stato assegnato  un  importo  complessivo  di  38,693
milioni  di  euro  a  valere  sulle  risorse  FSC  2014-2020  per  la
realizzazione  del  Piano  stralcio  di   interventi   di   immediata
attivazione per l'Area di Taranto, di cui 37,193 milioni di euro  per
la   realizzazione   del    progetto    «Interventi    di    recupero
infrastrutturale  e  adeguamento  impianti   Arsenale   militare»   a
titolarita' del Ministero della difesa e 1,5 milioni di euro  per  la
realizzazione  di  iniziative  di  progettazione,  a  titolarita'  di
Invitalia S.p.a.; 
  Vista la delibera di questo Comitato n. 93 del  22  dicembre  2017,
con la quale, per le finalita'  del  CIS  dell'area  di  Taranto,  e'
disposta l'assegnazione di un importo complessivo di 17,7 milioni  di
euro, a  valere  sulle  disponibilita'  del  FSC  2014-2020  relative
all'annualita' 2016, di cui un importo  di  12  milioni  di  euro  e'
destinato al Commissario straordinario per gli interventi urgenti  di
bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto al fine di
finanziare  alcuni  interventi  prioritari  per  il  completamento  e
l'integrazione del «Piano bonifiche» di  competenza  del  Commissario
stesso e un importo di 5,7 milioni di euro e' assegnato al  Ministero
della  difesa  per  il  «Progetto  di   recupero   e   valorizzazione
turistico-culturale dell'Arsenale militare di Taranto»; 
  Considerato che il 9 luglio 2020, la Marina  militare  italiana  ha
inoltrato al Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  una
richiesta di finanziamento per un importo di 11,62 milioni di euro, a
valere  sulle  risorse   del   Programma   di   azione   e   coesione
«Infrastrutture  e  Reti»,  per  interventi  funzionali  al  progetto
complessivo di riqualificazione e potenziamento della stazione navale
Mar Grande e di riallocazione - all'interno dell'Arsenale militare  -
delle funzioni attualmente  svolte  dalla  Marina  militare  italiana
presso  l'area  ex  Torpediniere   di   Mar   Piccolo,   nonche'   di
riqualificazione dell'intera area - fronte mare e retro porto - della
stazione ex Torpediniere per attivita' turistica e commerciale; 
  Vista la delibera di questo Comitato del 28 luglio 2020, n. 51, che
ha disposto l'assegnazione di 79,2 milioni di  euro  a  valere  sulle
risorse FSC 2014-2020 per la realizzazione del progetto  «Ampliamento
della stazione navale in Mar Grande», funzionale alla  sottoscrizione
di un Accordo tra amministrazioni per l'impegno a completare il  piu'
ampio progetto di ammodernamento della stazione navale in Mar  Grande
e  per  la  dismissione  dagli  usi  militari  e  il  recupero  e  la
valorizzazione  culturale  e   turistica   dell'area   «ex   Stazione
Torpediniere»  nel  Mar  Piccolo  di   Taranto   e   la   contestuale
riallocazione di funzioni della Marina militare italiana, nell'ambito
degli interventi previsti dal citato decreto-legge n. 1 del 2015; 
  Considerato che nella citata delibera n. 51 del 2020 si  legge  che
l'assegnazione al Ministero della difesa di 79,2 milioni  di  euro  a
valere sulle risorse  FSC  2014-2020  e'  destinato  ad  un  progetto
funzionalmente autonomo correlato ad un intervento  complessivo  piu'
ampio il cui costo e' stimabile in circa 203 milioni di euro; 
  Visto l'«Accordo tra amministrazioni per la dismissione  dagli  usi
militari e il recupero e  la  valorizzazione  culturale  e  turistica
dell'area «Stazione Torpediniere» nel Mar Piccolo  di  Taranto  e  la
contestuale riallocazione di funzioni della Marina Militare italiana,
nell'ambito degli interventi previsti  dal  decreto-legge  5  gennaio
2015, n. 1, convertito con modificazioni dalla legge 4 marzo 2015, n.
20  recante  disposizioni  urgenti  per  l'esercizio  di  imprese  di
interesse strategico nazionale in  crisi  e  per  lo  sviluppo  della
citta' e dell'area di Taranto» sottoscritto in data 12 ottobre 2020; 
  Tenuto conto che il citato Accordo ha  previsto  la  finalizzazione
della  dismissione  del  citato  compendio  della   Marina   Militare
dell'area del Mar Piccolo  nonche'  la  successiva  consegna  a  cura
dell'Agenzia del demanio e della Capitaneria di  porto  all'Autorita'
di sistema portuale del Mar Ionio nel  corso  del  2021,  non  appena
deliberato il completamento dell'assegnazione di 203 milioni di  euro
dell'intervento di ampliamento della base navale in Mar Grande; 
  Vista la nota del Capo di Gabinetto del Ministro per il  Sud  e  la
coesione  territoriale,  prot.  n.  775-P  del  28  maggio  2021,   e
l'allegata nota informativa predisposta dal  competente  Dipartimento
per le politiche di  coesione  della  Presidenza  del  Consiglio  dei
ministri, unitamente all'istruttoria della Agenzia  per  la  coesione
territoriale e alla  documentazione  trasmessa  dal  Ministero  della
difesa, prot. n.  M_D  GUDC  REG2021  0025246  del  27  maggio  2021,
concernente  la  proposta  di  assegnazione   di   un   finanziamento
aggiuntivo per l'ampliamento della stazione navale in Mar Grande; 
  Considerato  che  la  citata  nota  informativa   predisposta   dal
competente Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza
del Consiglio dei ministri specifica che  l'importo  complessivo  del
finanziamento, pari a 123,8 milioni di euro, e'  a  valere,  per  una
quota di 55,00  milioni  di  euro,  sulle  risorse  residue  del  FSC
2014-2020 e, per una quota di 68,80 milioni di  euro,  sulle  risorse
del FSC 2021-2027, stante  la  necessita'  evidenziata  di  immediata
attivazione del  finanziamento,  e  articolato  secondo  il  seguente
profilo finanziario: 
    a) Anno 2024: 37 milioni di euro (FSC 14-20); 
    b) Anno 2025: 18 milioni di euro (FSC 14-20); 
    c) Anno 2026: 25 milioni di euro (FSC 21-27); 
    d) Anno 2027: 30 milioni di euro (FSC 21-27); 
    e) Anno 2028: 13,8 milioni di euro (FSC 21-27); 
  Considerato che l'assegnazione di 123,8 milioni di  euro  a  valere
sulle risorse FSC, garantisce la copertura finanziaria  dei  seguenti
interventi: 
    consolidamento banchina darsena grande; 
    dragaggio; 
    realizzazione di un nuovo molo; 
    realizzazione di una nuova banchina a terra; 
    prolungamento della galleria  di  servizi  e  di  implementazione
degli impianti; 
    opere di urbanizzazione e sala operativa supporto; 
    e che il cronoprogramma delle attivita' prevede il  completamento
della progettazione entro il 2022, l'affidamento dei lavori nel  2023
e l'esecuzione degli stessi tra il 2024 e il 2028, con un  fabbisogno
finanziario a partire dal 2024; 
  Visto il decreto-legge 16  luglio  2020,  n.  76,  recante  «Misure
urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale», convertito,
con modificazioni, dalla legge  11  settembre  2020,  n.  120  e,  in
particolare l'art. 41, comma 1, che ha modificato  l'art.  11,  commi
2-bis, 2-ter, 2-quater e 2-quinquies, della legge 16 gennaio 2003, n.
3; 
  Considerato, altresi', che il  progetto  di  investimento  pubblico
relativo all'ampliamento della stazione navale in Mar Grande  Taranto
ha il Codice unico di progetto (CUP) n. D58C20000270001; 
  Considerato che l'assegnazione  di  55,00  milioni  di  euro  trova
copertura a valere sull'attuale disponibilita'  di  risorse  del  FSC
2014-2020 e quella di 68,80 milioni di euro trova copertura a  valere
sulla programmazione FSC 2021-2027; 
  Tenuto conto che la realizzazione dell'opera e' stata approvata dal
Tavolo istituzionale permanente per l'area di Taranto nella  riunione
del 13 luglio 2021; 
  Vista  la  delibera  CIPE  28  novembre  2018,   n.   82,   recante
«Regolamento  interno   del   Comitato   interministeriale   per   la
programmazione economica», cosi' come modificata dalla delibera  CIPE
15 dicembre 2020, n. 79, recante «Regolamento  interno  del  Comitato
interministeriale per  la  programmazione  economica  e  lo  sviluppo
sostenibile (CIPESS)»; 
  Visto l'art. 16 della  legge  27  febbraio  1967,  n.  48,  recante
«Attribuzioni e  ordinamento  del  Ministero  del  bilancio  e  della
programmazione economica e istituzione del Comitato dei ministri  per
la programmazione economica»,  come  modificato  dall'art.  4,  comma
12-quater  -  del  decreto-legge  18  aprile  2019,  n.  32   recante
«Disposizioni urgenti per  il  rilancio  del  settore  dei  contratti
pubblici, per l'accelerazione degli interventi  infrastrutturali,  di
rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici»,
convertito, con modificazioni, dalla legge 14 giugno 2019, n. 55,  il
quale dispone che in caso di assenza  o  impedimento  temporaneo  del
Presidente del Consiglio dei ministri, il Comitato e' presieduto  dal
Ministro dell'economia e delle finanze in qualita' di vice presidente
del Comitato stesso e che,  in  caso  di  assenza  o  di  impedimento
temporaneo anche di quest'ultimo, le relative  funzioni  sono  svolte
dal Ministro presente piu' anziano per eta'; 
  Vista la nota predisposta congiuntamente dal  Dipartimento  per  la
programmazione e il  coordinamento  della  politica  economica  della
Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero dell'economia e
delle finanze, posta a base della odierna seduta del Comitato; 
  Considerato che, all'apertura dell'odierna seduta, il Ministro  per
il sud e  la  coesione  territoriale,  on.  Maria  Rosaria  Carfagna,
risulta essere, tra i presenti, il Ministro componente piu' anziano e
che dunque svolge le funzioni di Presidente del  Comitato,  ai  sensi
dell'art. 4, comma 12-quater del citato decreto-legge n. 32 del 2019; 
  Considerato che il Sottosegretario di  Stato  all'economia  e  alle
finanze delegato  dal  Ministro  dell'economia  e  delle  finanze  ha
rilasciato nel corso della seduta odierna di questo Comitato il nulla
osta all'ulteriore corso della presente delibera e che, pertanto,  la
stessa  viene  sottoposta  direttamente  in  seduta  alla  firma  del
segretario e del Presidente per il successivo  e  tempestivo  inoltro
alla Corte dei  conti  per  il  prescritto  controllo  preventivo  di
legittimita'; 
  Sulla proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale; 
 
                              Delibera: 
 
1.  Assegnazione  di  risorse  FSC  2014-2020  e  2021-2027  per   il
completamento dell'ampliamento della stazione navale in  Mar  Grande,
nell'ambito del CIS per l'area di Taranto. 
  1.1 A valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la  coesione
2014-2020, e' disposta l'assegnazione di 55,00 milioni di euro per il
completamento dell'ampliamento della stazione navale  in  Mar  Grande
descritto in premessa, con il seguente profilo finanziario: 
    a) anno 2024: 37,00 milioni di euro; 
    b) anno 2025: 18,00 milioni di euro; 
  1.2 A valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la  coesione
2021-2027, e' disposta l'assegnazione di 68,80 milioni di euro per il
completamento dell'ampliamento della stazione navale  in  Mar  Grande
descritto in premessa, con il seguente profilo finanziario: 
    c) anno 2026: 25,00 milioni di euro; 
    d) anno 2027: 30,00 milioni di euro; 
    e) anno 2028: 13,8 milioni di euro. 
2. Monitoraggio 
  2.1 Le modalita'  attuative  e  di  monitoraggio  saranno  definite
nell'ambito del CIS, ai sensi dell'art. 6 del decreto legislativo  31
maggio 2011, n. 88, e successive modificazioni. 
    Roma, 27 luglio 2021 
 
                                            Il Ministro per il sud    
                                          e la coesione territoriale  
                                          con funzioni di Presidente  
                                                   Carfagna           
Il segretario: Tabacci 

Registrato alla Corte dei conti il 2 settembre 2021 
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia  e  delle
finanze, reg. n. 1263