MINISTERO DELLA DIFESA

COMUNICATO

Concessione di medaglie al valore aeronautico. (21A05497) 
(GU n.228 del 23-9-2021)

 
    Con decreto presidenziale n. 122 del 23  luglio  2021,  e'  stata
concessa la medaglia d'oro al valore aeronautico al Comando aeroporto
Pratica di Mare, con la seguente motivazione: 
      «Eccellente unita' dell'Aeronautica militare,  in  un  contesto
operativo  reso  particolarmente  complesso  e  impegnativo  a  causa
dell'emergenza sanitaria globale dovuta alla pandemia generata  dalla
diffusione del COVID-19, operava con  elevatissima  professionalita',
senza soluzione di continuita' sin dalle prime  ore  del  diffondersi
del contagio, come "hub" sanitario  nazionale  militare,  assicurando
prontamente l'allestimento  di  strutture  campali  e  fisse  per  il
ricovero del personale in quarantena, il sostegno tecnico logistico e
assistenza ai vettori sanitari d'urgenza in arrivo e partenza per  il
trasporto  di  pazienti,  anche  con  capacita'  di  biocontenimento,
coinvolti dal contagio e di quelli, nazionali ed esteri,  adibiti  al
trasporto di materiali ed equipaggiamenti destinati presso  strutture
ospedaliere  sul  territorio  nazionale.  Grazie  allo  slancio,   al
coraggio, all'abnegazione assoluta  e  all'instancabile  impegno  del
proprio personale, confermava  la  propria  efficace  e  riconosciuta
realta' e contribuiva a dare prestigio e lustro alla Forza  armata  e
alla Nazione tutta». - Italia, febbraio - giugno 2020. 
 
    Con decreto presidenziale n. 123 del 23  luglio  2021,  e'  stata
concessa la medaglia d'argento al valore aeronautico  al  9°  Stormo,
con la seguente motivazione: 
      «Reparto di volo  dell'Aeronautica  militare,  in  un  contesto
operativo  reso  particolarmente  complesso  e  impegnativo  a  causa
dell'emergenza sanitaria globale dovuta alla pandemia generata  dalla
diffusione del COVID-19, operava con altissima  professionalita'  nel
garantire il trasporto, anche con capacita'  in  biocontenimento,  di
pazienti dalle citta' del contagio alle diverse strutture ospedaliere
del  territorio  nazionale.  Grazie  allo   slancio,   al   coraggio,
all'abnegazione  assoluta  e  all'instancabile  impegno  del  proprio
personale, confermava la propria efficace  realta'  e  contribuiva  a
dare prestigio e lustro alla Forza armata e alla  Nazione  tutta».  -
Italia, febbraio - giugno 2020. 
 
    Con decreto presidenziale n. 124 del 23  luglio  2021,  e'  stata
concessa la medaglia d'argento al valore aeronautico al  14°  Stormo,
con la seguente motivazione: 
      «Reparto di volo  dell'Aeronautica  militare,  in  un  contesto
operativo  reso  particolarmente  complesso  e  impegnativo  a  causa
dell'emergenza sanitaria globale dovuta alla pandemia generata  dalla
diffusione del COVID-19, operava  con  elevatissima  professionalita'
nel garantire il  trasporto  in  biocontenimento  di  pazienti  dalle
citta' del contagio alle diverse strutture ospedaliere del territorio
nazionale e il recupero di  materiale  e  attrezzature  sanitarie  in
Italia   e   all'Estero.   Grazie   allo   slancio,   al    coraggio,
all'abnegazione del proprio personale, confermava la propria efficace
realta' e contribuiva a dare prestigio e lustro alla Forza  armata  e
alla Nazione tutta». - Italia, febbraio - giugno 2020. 
 
    Con decreto presidenziale n. 125 del 23  luglio  2021,  e'  stata
concessa la medaglia d'argento al valore aeronautico al  15°  Stormo,
con la seguente motivazione: 
      «Reparto di volo  dell'Aeronautica  militare,  in  un  contesto
operativo  reso  particolarmente  complesso  e  impegnativo  a  causa
dell'emergenza sanitaria globale dovuta alla pandemia generata  dalla
diffusione del COVID-19, operava con altissima  professionalita'  nel
garantire il trasporto in biocontenimento di  pazienti  dalle  citta'
del  contagio  alle  diverse  strutture  ospedaliere  del  territorio
nazionale. Grazie allo slancio, al coraggio, all'abnegazione assoluta
e all'instancabile  impegno  del  proprio  personale,  confermava  la
propria efficace realta' e contribuiva a dare prestigio e lustro alla
Forza armata e alla Nazione tutta». - Italia, febbraio - giugno 2020. 
 
    Con decreto presidenziale n. 126 del 23  luglio  2021,  e'  stata
concessa la medaglia d'argento al valore aeronautico alla 46ª Brigata
aerea, con la seguente motivazione: 
      «Prestigiosa unita' di volo  dell'Aeronautica  militare,  dalle
gloriose tradizioni, in un contesto  operativo  reso  particolarmente
complesso e impegnativo  a  causa  dell'emergenza  sanitaria  globale
dovuta alla pandemia generata dalla diffusione del COVID-19,  operava
con elevatissima professionalita' e senza  soluzione  di  continuita'
nell'assicurare il trasporto in  biocontenimento  di  pazienti  e  di
materiali ed equipaggiamenti destinati presso  strutture  ospedaliere
sul  territorio  nazionale.  Grazie  allo   slancio,   al   coraggio,
all'abnegazione  assoluta  e  all'instancabile  impegno  del  proprio
personale, confermava la propria efficace e  riconosciuta  realta'  e
contribuiva a dare prestigio  e  lustro  alla  Forza  armata  e  alla
Nazione tutta». - Italia, febbraio - giugno 2020. 
 
    Con decreto presidenziale n. 127 del 23  luglio  2021,  e'  stata
concessa la medaglia  d'argento  al  valore  aeronautico  al  Comando
operazioni aerospaziali, con la seguente motivazione: 
      «Eccellente unita' operativa dell'Aeronautica militare,  in  un
contesto operativo reso particolarmente  complesso  e  impegnativo  a
causa dell'emergenza sanitaria globale dovuta alla pandemia  generata
dalla diffusione del COVID-19, con  elevatissima  professionalita'  e
senza soluzione di continuita' gestiva gli assetti della Forza armata
per affrontare le numerose esigenze  per  il  trasporto  di  pazienti
coinvolti dal contagio, sia sul territorio  nazionale  che  in  campo
internazionale, anche attraverso una articolata e complessa attivita'
di coordinamento tesa al rilascio delle  autorizzazioni  diplomatiche
per lo  scalo  presso  aeroporti  di  Paesi  stranieri.  Grazie  allo
slancio, al coraggio,  all'abnegazione  assoluta  e  all'instancabile
impegno del proprio  personale,  confermava  la  propria  efficace  e
riconosciuta realta' e contribuiva a dare  prestigio  e  lustro  alla
Forza armata e alla Nazione tutta». - Italia, febbraio - giugno 2020. 
 
    Con decreto presidenziale n. 128 del 23  luglio  2021,  e'  stata
concessa la medaglia  d'argento  al  valore  aeronautico  al  Reparto
sperimentale di volo, con la seguente motivazione: 
      «Reparto di volo dell'Aeronautica militare, unico per vocazione
alla sperimentazione, in un contesto operativo  reso  particolarmente
complesso e impegnativo  a  causa  dell'emergenza  sanitaria  globale
dovuta alla pandemia generata dalla diffusione del COVID-19,  operava
con straordinaria professionalita' per garantire, con immane  sforzo,
perizia, diligenza e competenza, la certificazione tecnico  operativa
di unita' di biocontenimento utilizzate su tutte  le  linee  di  volo
impiegate per la gestione dell'emergenza. L'ingegno e  il  sacrificio
profuso  dagli  uomini  del  Reparto  per  rendere  impiegabili,   in
brevissimo tempo, le unita' di biocontenimento e' stato essenziale  e
indispensabile per consentire il trasporto con  aeromobili  militari,
dalle principali citta' teatro del contagio nelle  diverse  strutture
ospedaliere del territorio nazionale e  internazionale,  di  pazienti
bisognosi  di  terapie  intensive  urgenti   in   isolamento   e   in
biocontenimento. Lo slancio, il coraggio,  l'abnegazione  assoluta  e
l'instancabile impegno del personale del  Reparto,  riconvertendo  il
laboratorio  di  "additive  layer  manufactory",  hanno  favorito  la
collaborazione con il Policlinico Casilino di Roma  e  con  l'azienda
Solid Energy, per la produzione di  valvole  per  respiratori  idonee
alla conversione di maschere subacquee in dispositivi di tutela degli
operatori  sanitari  negli   ospedali.   Gli   uomini   del   Reparto
sperimentale volo, onorando  le  piu'  elevate  e  nobili  tradizioni
militari aeronautiche, davano un significativo contributo al processo
di contrasto  del  virus  ed  esprimevano  cosi'  il  valore,  l'alta
capacita'  ingegneristica   e   l'efficacia   del   settore   tecnico
ingegneristico  e  logistico,  riscuotendo  unanimi   sentimenti   di
ammirazione e gratitudine da parte delle aziende ospedaliere locali e
suscitando  l'incondizionata   riconoscenza   dell'intera   comunita'
sanitaria». - Italia, febbraio - giugno 2020. 
 
    Con decreto presidenziale n. 129 del 23  luglio  2021,  e'  stata
concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al  generale  di
Brigata aerea Girolamo Iadicicco, nato il 6 luglio 1967  a  Brindisi,
con la seguente motivazione: 
      «Ufficiale generale  dell'Aeronautica  militare,  in  occasione
dell'emergenza verificatasi con la pandemia generata dalla diffusione
del COVID-19, in qualita' di  Comandante  della  46ª  Brigata  aerea,
unita' costantemente  impiegata  su  territorio  e  nelle  coalizioni
internazionali nelle operazioni di trasporto di uomini e mezzi, in un
contesto operativo reso particolarmente complesso e  impegnativo,  ha
messo in evidenza encomiabili e non comuni  capacita'  organizzative,
nell'assicurare senza soluzione di continuita' l'impiego dei velivoli
per il trasporto di pazienti coinvolti  dal  contagio  nelle  diverse
strutture ospedaliere del territorio  nazionale  e  presso  strutture
della Comunita' europea, nonche'  materiali  e  attrezzature  per  il
sistema di Protezione  civile  italiano.  Grazie  alla  sua  efficace
azione di comando, caratterizzata da un esemplare impegno,  altissimo
senso di responsabilita' e  valore,  ha  contribuito  ad  elevare  ai
massimi livelli l'immagine della Forza armata e il  prestigio,  anche
internazionale, del Paese». - Italia, febbraio - giugno 2020. 
 
    Con decreto presidenziale n. 130 del 23  luglio  2021,  e'  stata
concessa la medaglia d'argento al valore aeronautico al  generale  di
Brigata aerea Maurizio Cantiello, nato il 16  agosto  1968  a  Sacile
(PN), con la seguente motivazione: 
      «Dirigente generale  dell'Aeronautica  militare,  in  occasione
dell'emergenza generata dalla pandemia da coronavirus, in qualita' di
capo task force AM-COVID-19 e Capo  di  Stato  Maggiore  del  Comando
logistico dell'Aeronautica, nel contesto operativo teso a contrastare
l'emergenza sanitaria globale, ha dato prova di strepitose  capacita'
organizzative  e  di  gestione  contemporanea  di  tutti  i   reparti
operativi, tecnici, logistici, sanitari, amministrativi,  informativi
e infrastrutturali di aderenza della Forza armata. Cosi'  facendo  ha
assicurato prontamente e in ogni circostanza l'immediato impiego  del
personale a disposizione per garantire il pieno  funzionamento  delle
unita'  operative  dell'Aeronautica   militare,   sia   nei   compiti
istituzionali essenziali che nelle  numerose  esigenze  definite  dal
sistema di Protezione civile. Tra  tali  attivita'  risaltano  quelle
relative alle certificazioni operative dei sistemi  sanitari  per  il
trasporto dei pazienti in biocontenimento a  bordo  degli  aeromobili
dell'Aeronautica militare, all'allestimento di campi ospedalieri  sul
territorio nazionale, all'impegno del personale sanitario aeronautico
presso  le  realta'  ospedaliere   nazionali,   allo   stoccaggio   e
distribuzione di tutto il  materiale  ed  equipaggiamenti  in  arrivo
anche da Paesi  esteri.  Grazie  alla  sua  efficacissima  azione  di
comando  e  di  coordinamento,  caratterizzata  da  un  esemplare   e
quotidiano impegno, altissimo senso di responsabilita' e  valore,  ha
contribuito ad elevare ai  massimi  livelli  l'immagine  della  Forza
armata e il prestigio, anche internazionale,  del  nostro  Paese».  -
Italia, febbraio - giugno 2020. 
 
    Con decreto presidenziale n. 131 del 23  luglio  2021,  e'  stata
concessa la medaglia d'argento al valore  aeronautico  al  colonnello
Francesco De Simone, nato il 9 luglio 1968 a  Scafati  (SA),  con  la
seguente motivazione: 
      «Ufficiale  dell'Arma  Aeronautica  del   ruolo   delle   Armi,
comandante del 3º Stormo dell'Aeronautica  militare  di  Villafranca,
nelle ore piu' critiche dell'emergenza epidemica  COVID-19,  con  una
illuminata e costante azione di indirizzo, gestione e controllo delle
complesse capacita' logistiche di proiezione  espresse  dallo  Stormo
con brevissimo preavviso, ha garantito sia il  rischieramento  di  un
team  logistico  presso  l'aeroporto  di  Pratica  di  Mare  per   la
realizzazione del "Point of Entry" organizzato  dal  Ministero  della
difesa  e  dal  Ministero  della  salute,  in  coordinamento  con  la
Protezione civile, sia per l'accoglienza dei connazionali di  rientro
dalla Cina, che per il contestuale impiego di  unita'  specialistiche
nel  settore  del  contrasto  della  minaccia  "Chemical   Biological
Radiological  Nuclear",  assicurando  in  loco  tutte   le   delicate
operazioni di decontaminazione del personale sanitario, dei  mezzi  e
degli aeromobili dell'Aeronautica militare. Negli immediati giorni  a
seguire lo scoppio dell'emergenza, si  prodigava  inoltre,  in  prima
persona, con instancabile impegno e senza alcun risparmio di tempo ed
energie, per assicurare la disponibilita'  degli  assetti  capacitivi
necessari all'allestimento, in prossimita' dell'Ospedale maggiore  di
Cremona, di un ospedale da campo con  sessanta  posti  letto  e  otto
unita' di terapia intensiva, donato all'Italia dalla ONG statunitense
"Samaritan's Purse", e nell'accoglienza, trasferimento e allestimento
dell'ospedale da campo donato dall'Emirato  del  Qatar  alla  regione
Veneto.  Il  profondo  spirito   di   abnegazione,   l'impareggiabile
generosita'  con  cui   ha   operato   nelle   fasi   piu'   critiche
dell'emergenza  a  supporto  della  Protezione  civile,  riscuotevano
unanimi sentimenti  di  ammirazione  e  gratitudine  da  parte  della
popolazione   locale,   suscitando   l'incondizionata    riconoscenza
dell'intera Comunita' nazionale per l'operato  dello  Stormo  da  lui
comandato». - Italia, febbraio - giugno 2020.  
 
    Con decreto presidenziale n. 132 del 23  luglio  2021,  e'  stata
concessa la medaglia di bronzo al valore  aeronautico  al  colonnello
Igor Bruni, nato  il  27  agosto  1973  a  Torino,  con  la  seguente
motivazione: 
      «In occasione della  emergenza  verificatasi  per  la  pandemia
generata dalla diffusione del COVID-19, in qualita' di comandante del
Reparto  sperimentale  di   volo   di   Pratica   di   Mare,   unita'
professionalmente atta allo studio, innovazione e sperimentazione dei
velivoli,  sistemi  e  apparati  aeronautici,  con  grande  capacita'
organizzativa, dimostrava indiscusse doti di  trascinatore  guidando,
coordinando, motivando e incoraggiando il personale del  reparto  nel
compimento dell'ardua impresa di certificare, in  pochissimi  giorni,
sotto  il  profilo  operativo  tutte  le  unita'  di  biocontenimento
utilizzabili sui velivoli ed elicotteri  da  trasporto  militare  per
favorire la celere mobilita' di pazienti in gravissime condizioni  di
salute per avvenuto contagio. La sua efficacissima azione di comando,
caratterizzata  da  un  esemplare  impegno  e  sacrificio  personale,
altissimo senso di responsabilita' e valore, senza alcun risparmio di
tempo  ed  energie,  ha  ingenerato  nel  personale  quello   stimolo
patriottico divenuto  essenziale  per  assicurare  la  disponibilita'
degli assetti e delle cellule per il  trasporto  in  biocontenimento.
Con   eccezionale   slancio,   coraggio,   abnegazione   assoluta   e
instancabile impegno, riconvertendo il laboratorio di "additive layer
manufactory",  ha  guidato  e  favorito  la  collaborazione  con   il
Policlinico Casilino di Roma e con l'azienda "Solid Energy",  per  la
produzione di valvole per  respiratori  idonee  alle  conversione  di
maschere subacquee in dispositivi di tutela degli operatori  sanitari
negli ospedali, rendendosi protagonista positivo della  lotta  contro
la pandemia. Il suo operato, esempio di elette virtu'  civiche  e  di
altissimo senso del dovere, ha elevato ai massimi livelli lo  spirito
aeronautico e di servizio alla Nazione». - Italia, febbraio -  giugno
2020. 
 
    Con decreto presidenziale n. 133 del 23  luglio  2021,  e'  stata
concessa la medaglia di bronzo al valore  aeronautico  al  colonnello
Giuseppe Addesa, nato il 19 aprile  1972  a  Roma,  con  la  seguente
motivazione: 
      «In  occasione  dell'emergenza  verificatasi  con  la  pandemia
generata dalla diffusione del COVID-19, in qualita' di Comandante del
14º Stormo di Pratica di Mare,  unita'  costantemente  impiegata  sul
territorio nazionale e nelle coalizioni internazionali nel supporto e
trasporto  di  uomini  e  mezzi,  in  un  contesto   operativo   reso
particolarmente complesso e impegnativo, ha dato prova  di  capacita'
organizzative  e  tecnico  professionali  non  comuni,  mediante  una
oculata e attenta gestione e impiego degli aeromobili  in  dotazione,
sia per il  rientro  in  patria,  in  biocontenimento,  di  cittadini
italiani  rimasti  isolati  all'estero,  sia  per  il  trasporto   di
attrezzature e materiale sanitario urgente e  indispensabile  per  il
sistema di Protezione Civile e le  strutture  ospedaliere  nazionali.
Grazie  alla  sua  efficace  e  instancabile   azione   di   comando,
caratterizzata  da  un  esemplare   impegno,   altissimo   senso   di
responsabilita' e  valore,  ha  contribuito  ad  elevare  ai  massimi
livelli  l'immagine  della  Forza  armata  e   il   prestigio   anche
internazionale del nostro Paese». - Italia, febbraio - giugno 2020. 
 
    Con decreto presidenziale n. 134 del 23  luglio  2021,  e'  stata
concessa la medaglia di bronzo al valore  aeronautico  al  colonnello
Nicola Lucivero, nato il 24 gennaio 1972  a  Bari,  con  la  seguente
motivazione: 
      «In  occasione  dell'emergenza  verificatasi  con  la  pandemia
generata dalla diffusione del COVID-19, in qualita' di comandante del
9º Stormo di  Grazzanise,  unita'  professionalmente  addestrata  per
operazioni di ricerca e soccorso  di  personale  sia  in  Italia  che
all'Estero anche in condizioni di rilevante minaccia, in un  contesto
operativo reso particolarmente  complesso  e  impegnativo  dimostrava
indiscusse capacita'  organizzative  e  tecnico-professionali,  nella
gestione e l'impiego degli elicotteri in dotazione per il  trasporto,
anche in biocontenimento, nelle  diverse  strutture  ospedaliere  del
territorio nazionale, di pazienti coinvolti dal contagio. Grazie alla
sua efficace  azione  di  comando,  caratterizzata  da  un  esemplare
impegno, altissimo senso di responsabilita' e valore, ha  contribuito
ad elevare ai massimi livelli l'immagine della Forza armata  e  della
Nazione tutta». - Italia, febbraio - giugno 2020. 
 
    Con decreto presidenziale n. 135 del 23  luglio  2021,  e'  stata
concessa la medaglia di bronzo al valore  aeronautico  al  colonnello
Diego Sismondini, nato il 6 dicembre 1971 a Nizza (Francia),  con  la
seguente motivazione: 
      «In  occasione  dell'emergenza  verificatasi  con  la  pandemia
generata dalla diffusione del COVID-19, in qualita' di comandante del
15º  Stormo  di  Cervia,  unita'  dotata  di  elicotteri  con  centri
dislocati sul territorio nazionale, costantemente  in  prontezza  per
operazioni di ricerca e soccorso in caso di incidenti o inconvenienti
occorsi agli aeromobili militari, nonche' in  concorso  per  analoghe
esigenze  verso  la  popolazione,  in  un  contesto  operativo   reso
particolarmente complesso e impegnativo, ha dato prova di encomiabili
capacita' organizzative  e  tecnico-professionali  nella  gestione  e
impiego degli assetti di volo  in  dotazione,  per  il  trasporto  di
pazienti coinvolti dal contagio nelle diverse  strutture  ospedaliere
del  territorio  nazionale.  Grazie  alla  sua  brillante  azione  di
comando, caratterizzata da un esemplare impegno, altissimo  senso  di
responsabilita' e  valore,  ha  contribuito  ad  elevare  ai  massimi
livelli l'immagine della Forza  armata  e  della  Nazione  tutta».  -
Italia, febbraio - giugno 2020. 
 
    Con decreto presidenziale n. 136 del 23  luglio  2021,  e'  stata
concessa la medaglia di  bronzo  al  valore  aeronautico  al  tenente
colonnello Andrea Franceschinis, nato il 14 agosto 1973 a  Roma,  con
la seguente motivazione: 
      «Nel contesto di  emergenza  globale,  determinata  dal  rapido
propagarsi dell'infezione da coronavirus sviluppatasi nell'area della
provincia cinese  dell'Hubei,  il  tenente  colonnello  Franceschinis
veniva individuato, fra personale  volontario,  per  partecipare,  in
qualita' di co-pilota esperto di un velivolo KC-767 in configurazione
mai sperimentata in  precedenza,  a  una  missione  di  rimpatrio  di
cinquantasei connazionali che dovevano essere evacuati  dalla  citta'
di Wuhan per evitarne ulteriori esposizioni  al  focolaio  infettivo.
Nonostante  la  complessita'  della  missione,  in   relazione   agli
accorgimenti  necessari  per  contenere  al  massimo  il  rischio  di
contagio per l'equipaggio e per  il  personale  trasportato,  nonche'
alla durata della missione stessa,  protrattasi  senza  soluzione  di
continuita' per circa trenta ore, di cui oltre undici consecutive per
il volo di andata e oltre dodici consecutive per il volo di  ritorno,
ha  operato  sempre  al  massimo  delle  proprie   possibilita'   con
entusiasmo ed  elevata  professionalita',  sia  nella  pianificazione
dell'operazione, senza  precedenti  di  riferimento,  sia  nella  sua
delicata esecuzione. In particolare, oltre alle incombenze proprie di
pilotaggio del mezzo aereo, si  adoperava  per  tenere  costantemente
sotto controllo le  varie  attivita'  operative  della  missione,  la
scrupolosa applicazione delle misure di contenimento del  rischio  di
contagio e  lo  stato  di  salute  dell'equipaggio  e  del  personale
trasportato, nonche' per risolvere tempestivamente, in collaborazione
con tutti i membri dell'equipaggio, un  problema  tecnico  che  aveva
determinato, durante il volo di andata, una  considerevole  riduzione
delle disponibilita' di carburante,  evitando,  pur  essendone  stata
prevista l'eventualita' in fase di pianificazione, di ricorrere a  un
impegnativo e dispendioso rifornimento in volo  durante  la  fase  di
rientro in Italia. Il rischio di  contagio,  sempre  presente  seppur
contenuto dalle accurate misure di  protezione  di  natura  fisica  e
procedurale  messe  in  atto  e  la  conseguente  prospettiva  di  un
eventuale prolungato periodo di quarantena al rientro dalla missione,
non hanno rappresentato in alcun modo motivo di dubbio o ripensamento
nel tenente colonnello Franceschinis, animato dalla ferma volonta' di
fornire il proprio contributo  in  un'operazione  a  servizio  di  un
elevato numero di connazionali venutisi a trovare in  una  drammatica
situazione di emergenza  sanitaria  a  carattere  internazionale.  La
risonanza mediatica dell'operazione contribuiva, infine, a  porre  in
risalto l'efficienza della Forza  armata  dando  lustro  e  prestigio
all'Aeronautica e all'Italia in un contesto internazionale». -  Wuhan
(Cina), 2 - 3 febbraio 2020. 
 
    Con decreto presidenziale n. 137 del 23  luglio  2021,  e'  stata
concessa la medaglia di  bronzo  al  valore  aeronautico  al  tenente
colonnello Pasquale Savino, nato il 24 agosto 1977 a  Galatina  (LE),
con la seguente motivazione: 
      «Nel contesto di  emergenza  globale,  determinata  dal  rapido
propagarsi dell'infezione da coronavirus sviluppatasi nell'area della
provincia cinese dell'Hubei,  il  tenente  colonnello  Savino  veniva
individuato, fra personale volontario, per partecipare,  in  qualita'
di capo equipaggio  di  un  velivolo  KC-767  in  configurazione  mai
sperimentata  in  precedenza,  a  una  missione   di   rimpatrio   di
cinquantasei connazionali che dovevano essere evacuati  dalla  citta'
di Wuhan per evitarne ulteriori esposizioni  al  focolaio  infettivo.
Nonostante  la  complessita'  della  missione,  in   relazione   agli
accorgimenti  necessari  per  contenere  al  massimo  il  rischio  di
contagio per l'equipaggio e per  il  personale  trasportato,  nonche'
alla durata della missione stessa,  protrattasi  senza  soluzione  di
continuita' per circa trenta ore, di cui oltre undici consecutive per
il volo di andata e oltre dodici consecutive per il volo di  ritorno,
ha  operato  sempre  al  massimo  delle  proprie   possibilita'   con
entusiasmo ed  elevata  professionalita',  sia  nella  pianificazione
dell'operazione, senza  precedenti  di  riferimento,  sia  nella  sua
delicata esecuzione. In particolare, oltre alle incombenze proprie di
pilotaggio del mezzo aereo, si  adoperava  per  tenere  costantemente
sotto   controllo   l'efficienza   dell'equipaggio,   la   scrupolosa
applicazione delle misure di contenimento del rischio di  contagio  e
lo  stato  di  salute  dell'equipaggio   stesso   e   del   personale
trasportato, nonche' per risolvere tempestivamente, in collaborazione
con tutti i membri dell'equipaggio, un  problema  tecnico  che  aveva
determinato, durante il volo di andata, una  considerevole  riduzione
delle disponibilita' di carburante,  evitando,  pur  essendone  stata
prevista l'eventualita' in fase di pianificazione, di ricorrere a  un
impegnativo e dispendioso rifornimento in volo  durante  la  fase  di
rientro in Italia. Il rischio di  contagio,  sempre  presente  seppur
contenuto dalle accurate misure di  protezione  di  natura  fisica  e
procedurale  messe  in  atto  e  la  conseguente  prospettiva  di  un
eventuale prolungato periodo di quarantena al rientro dalla missione,
non hanno rappresentato in alcun modo motivo di dubbio o ripensamento
nel tenente  colonnello  Savino,  animato  dalla  ferma  volonta'  di
fornire il proprio contributo  in  un'operazione  a  servizio  di  un
elevato numero di connazionali venutisi a trovare in  una  drammatica
situazione di emergenza  sanitaria  a  carattere  internazionale.  La
risonanza mediatica dell'operazione contribuiva, infine, a  porre  in
risalto l'efficienza della Forza  armata  dando  lustro  e  prestigio
all'Aeronautica e all'Italia in un contesto internazionale». -  Wuhan
(Cina), 2 - 3 febbraio 2020. 
 
    Con decreto presidenziale n. 138 del 23  luglio  2021,  e'  stata
concessa la medaglia di bronzo  al  valore  aeronautico  al  maggiore
Alessandro Bobbio, nato il 15 aprile 1981 a Santa Maria Capua  Vetere
(CE), con la seguente motivazione: 
      «In occasione della  emergenza  verificatasi  con  la  pandemia
generata dalla diffusione del COVID-19 in ambito internazionale e sul
territorio nazionale, il Reparto sperimentale volo ha  sostenuto  uno
sforzo senza precedenti per far conseguire  all'Aeronautica  militare
una capacita' MEDEVAC e STRATEVAC tramite la  certificazione  tecnico
operativa (CTO) delle unita' di  biocontenimento  ISOARK  serie  N36,
Biobag, ATI sulle linee HH-101A, HH-139, C-130J(-30), C-27J, KC-767A,
HH-212. Sono state conseguite 7 CTO in quattro  settimane  a  partire
dall'inizio dell'emergenza e una ulteriore CTO nel mese di aprile. Il
pieno  successo  di  tali   attivita'   ha   richiesto   un   impegno
straordinario, resosi necessario ben oltre le  iniziali  aspettative,
che e' stato profuso nell'ambito del prefato team di  biocontenimento
dal magg. Bobbio, che,  in  qualita'  di  "Project  Manager"  per  il
velivolo KC-767A e di "Chief Program Installation  Engineer"  per  il
velivolo C-27J, con  grande  dedizione  ed  indiscussa  competenza  e
perizia ha curato l'analisi,  la  progettazione  e  la  realizzazione
delle  modifiche  sperimentali  essenziali  al  conseguimento   delle
capacita' indicate, adottando soluzioni innovative  per  superare  le
difficolta' tecniche incontrate ed incrementare al massimo  possibile
il numero di unita'  imbarcabili  al  di  la'  delle  capacita'  gia'
esistenti,  risultando  essenziale  per  il  raggiungimento  di   due
certificazioni  tecnico  operative  sulle  linee  nominate.   Benche'
gravato da uno stato di  malattia,  ha  operato  senza  soluzione  di
continuita'  dal  proprio  domicilio,  animato  da  una  incrollabile
determinazione,  impegnandosi   senza   sosta   nella   ideazione   e
progettazione delle soluzioni tecniche (meccaniche ed elettriche) per
l'incremento del numero di unita' di biocontenimento da tre a  cinque
sul velivolo KC-767A, gettando  inoltre  le  basi  per  un  ulteriore
possibile incremento fino a dieci e gestendo a distanza i lavori  dei
suoi collaboratori. Rientrato in servizio, con inesauribile  slancio,
profonda perizia,  tenace  perseveranza,  ferreo  senso  del  dovere,
profondeva ogni possibile risorsa intellettiva e impegno  lavorativo,
permettendo    un    fondamentale    incremento     dell'operativita'
dell'Aeronautica militare nella  capacita'  di  trasporto  malati  in
biocontenimento, a grande vantaggio della collettivita' nazionale». -
Italia, febbraio - giugno 2020. 
 
    Con decreto presidenziale n. 139 del 23  luglio  2021,  e'  stata
concessa la medaglia di bronzo  al  valore  aeronautico  al  Maggiore
Jacopo Valentino Covioli, nato il 14 febbraio 1983 a Milano,  con  la
seguente motivazione: 
      «In occasione della  emergenza  verificatasi  con  la  pandemia
generata dalla diffusione del COVID-19 in ambito internazionale e sul
territorio nazionale, il reparto sperimentale volo ha  sostenuto  uno
sforzo senza precedenti per far conseguire  all'Aeronautica  militare
una capacita' MEDEVAC e STRATEVAC, tramite la certificazione  tecnico
operativa (CTO) delle unita' di  biocontenimento  ISOARK  serie  N36,
Biobag, ATI sulle linee HH-101A, HH-139, C-130J(-30), C-27J, KC-767A,
HH-212. Sono state  conseguite  sette  CTO  in  quattro  settimane  a
partire dall'inizio dell'emergenza e una ulteriore CTO  nel  mese  di
aprile. Il pieno successo di tali attivita' ha richiesto  un  impegno
straordinario, resosi necessario ben oltre le  iniziali  aspettative,
che  e'   stato   profuso   nell'ambito   del   prefato   "team"   di
bio-contenimento. In tale contesto, il magg. Covioli, in qualita'  di
"Chief Program Installation Engineer" per l'elicottero HH-101A  ed  i
velivoli KC-767A e C-130J(-30), con  inesauribile  slancio,  profonda
perizia, tenace perseveranza, ferreo  senso  del  dovere,  profondeva
ogni  possibile  risorsa  intellettiva  e  impegno   lavorativo   per
concludere in brevissimo tempo, rispetto agli standard  previsti,  le
necessarie attivita' progettuali e tecniche, al  fine  di  permettere
alle prefate linee di  volo  la  capacita'  di  trasporto  malati  in
biocontenimento.  In  particolare,  nella  fase  finale,  ha  operato
ininterrottamente giorno e  notte,  spontaneamente,  animato  da  uno
straordinario  senso  di   responsabilita',   nella   necessita'   di
perseguire urgentemente il risultato e per progettare e realizzare  i
prototipi  degli  impianti  elettrici  necessari   a   garantire   il
funzionamento dell'alimentazione delle unita' di biocontenimento  ATI
su velivolo KC-767A, necessari all'esecuzione di  missioni  di  lungo
raggio. Terminava il lavoro  di  allestimento  in  brevissimo  tempo,
presso il proprio domicilio, consegnando immediatamente il  manufatto
e la capacita' presso l'infermeria di base  della  9ª  Brigata  Aerea
ISTAR-EW, permettendo un  fondamentale  incremento  dell'operativita'
dell'Aeronautica Militare nella  capacita'  di  trasporto  malati  in
biocontenimento, a grande vantaggio della collettivita' nazionale». -
Italia, febbraio - giugno 2020. 
 
    Con decreto presidenziale n. 140 del 23  luglio  2021,  e'  stata
concessa la medaglia di bronzo  al  valore  aeronautico  al  Maggiore
Pierluigi De Paolis, nato il 18 giugno 1980 a Galatina (LE),  con  la
seguente motivazione: 
      «In occasione della  emergenza  verificatasi  con  la  pandemia
generata dalla diffusione del COVID-19 in ambito internazionale e sul
territorio nazionale, il reparto sperimentale volo ha  sostenuto  uno
sforzo senza precedenti per far conseguire  all'Aeronautica  militare
una capacita' MEDEVAC e STRATEVAC, tramite la certificazione  tecnico
operativa (CTO) delle unita' di  biocontenimento  ISOARK  serie  N36,
Biobag, ATI sulle linee HH-101A, HH-139, C-130J(-30), C-27J, KC-767A,
HH-212. Sono  state  conseguite  7  CTO  in  4  settimane  a  partire
dall'inizio dell'emergenza e una ulteriore CTO nel mese di aprile. Il
pieno  successo  di  tali   attivita'   ha   richiesto   un   impegno
straordinario, resosi necessario ben oltre le  iniziali  aspettative,
che  e'   stato   profuso   nell'ambito   del   prefato   "team"   di
biocontenimento dal  magg.  De  Paolis  che,  in  qualita'  di  "capo
progetto" e revisore di tutto il  "team",  con  grande  dedizione  ed
indiscusse competenza e perizia ha organizzato e supervisionato tutti
i lavori, l'analisi, le attivita' di prova,  la  progettazione  e  la
realizzazione  delle  modifiche  sperimentali,  la  redazione   della
documentazione   tecnica   e   della   manualistica   essenziali   al
conseguimento  delle  capacita'  indicate.  Brillando  per   intuito,
straordinaria     capacita'     di     coinvolgimento,      chiarezza
nell'organizzazione   e   perseguendo   costantemente   il    massimo
coinvolgimento e motivazione del personale a lui affidato, promuoveva
e supportava la creativita' dei suoi  collaboratori,  spingendoli  ad
adottare soluzioni innovative, per superare le  difficolta'  tecniche
incontrate nei  ristrettissimi  tempi  assegnati  e  incrementare  al
massimo possibile il numero di unita' imbarcabili  al  di  la'  delle
capacita'  gia'  esistenti.  Il  magg.  De  Paolis,  con  spirito  di
incrollabile  determinazione  e  attraverso  una   incessante   opera
professionale  sia  sotto  il  profilo   tecnico-ingegneristico   che
operativo, condotta senza risparmio di energie, con grande  coraggio,
a  disprezzo  del  pericolo  di  contagiarsi,  sempre  con  altissima
professionalita', eccezionali dedizione e senso del dovere, conduceva
i suoi collaboratori al pieno successo dell'impresa,  permettendo  un
fondamentale incremento dell'operativita'  dell'Aeronautica  militare
nella capacita' di trasporto  malati  in  biocontenimento,  a  grande
vantaggio della collettivita' nazionale». - Italia, febbraio - giugno
2020. 
 
    Con decreto presidenziale n. 141 del 23  luglio  2021,  e'  stata
concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al tenente  Remo
Antonio Ranalletta, nato l'11 febbraio 1984 a Chieti, con la seguente
motivazione: 
    «In  un  contesto  di  emergenza  globale  per   il   diffondersi
dell'infezione da COVID-19, affrontava con generosita' e coraggio  la
critica condizione in cui  versavano  gli  ospedali  del  territorio,
supportando le attivita' della sanita' civile proprio  nell'epicentro
dell'emergenza per il contenimento  dell'epidemia.  Nell'ospedale  di
Alzano Lombardo, sprezzante  del  pericolo  per  la  propria  salute,
operava alacremente per la creazione di un nuovo reparto  di  terapia
sub-intensiva, all'interno del quale si prodigava in prima persona  e
senza risparmio di energia sino al completo controllo  dell'epidemia,
curando un gran numero di pazienti in imminente pericolo di  vita.  I
rischi corsi mai rappresentarono motivo di dubbio o  di  ripensamento
per l'Ufficiale medico, animato dalla ferma volonta'  di  fornire  il
proprio contributo al Paese. La sua  generosita'  emergeva  anche  in
sostegno  della  sanita'  civile  a  Clusone   ove   garantiva,   sul
territorio, l'assistenza alla popolazione contagiata e isolata  nelle
proprie abitazioni, operando  senza  riserve  e  rivelando  umanita',
professionalita' e coraggio fuori dal  comune.  Molte  sono  le  vite
salvate  grazie  al  suo  operato  e  profonda  e'   la   gratitudine
manifestata da molti  connazionali  nei  suoi  confronti.  Emergevano
cosi',  nel  ten.  Ranalletta,  altissime   le   qualita'   umane   e
professionali,  nonche'  l'espressione   dei   piu'   nobili   valori
aeronautici, virtu' che gli hanno consentito  di  distinguersi  quale
esempio di medico e  Ufficiale  dotato  di  eccezionale  dedizione  e
altruismo». - Italia, febbraio - giugno 2020. 
 
    Con decreto presidenziale n. 142 del 23  luglio  2021,  e'  stata
concessa la medaglia di bronzo  al  valore  aeronautico  al  capitano
Daniele Bitti, nato il 10 dicembre  1986  a  Roma,  con  la  seguente
motivazione: 
    «Nel  contesto  di  emergenza  globale,  determinata  dal  rapido
propagarsi dell'infezione da coronavirus sviluppatasi nell'area della
provincia cinese dell'Hubei, il capitano  Bitti  veniva  individuato,
fra personale volontario, per partecipare, in qualita'  di  co-pilota
di  un  velivolo  KC-767  in  configurazione  mai   sperimentata   in
precedenza, ad una missione  di  rimpatrio  di  56  connazionali  che
dovevano  essere  evacuati  dalla  citta'  di  Wuhan,  per   evitarne
ulteriori  esposizioni   al   focolaio   infettivo.   Nonostante   la
complessita' della missione, in relazione agli accorgimenti necessari
per contenere al massimo il rischio di contagio  per  l'equipaggio  e
per il personale trasportato,  nonche'  alla  durata  della  missione
stessa, protrattasi senza soluzione di continuita' per  circa  trenta
ore, di cui oltre undici consecutive per il volo di  andata  e  oltre
dodici consecutive per il volo  di  ritorno,  ha  operato  sempre  al
massimo  delle  proprie  possibilita'  con  entusiasmo   ed   elevata
professionalita', sia  nella  pianificazione  dell'operazione,  senza
precedenti di riferimento, sia  nella  sua  delicata  esecuzione.  In
particolare, oltre alle incombenze proprie di  pilotaggio  del  mezzo
aereo, si adoperava per tenere costantemente sotto controllo le varie
attivita' operative della missione, la scrupolosa applicazione  delle
misure di contenimento del rischio di contagio e lo stato  di  salute
dell'equipaggio e del personale trasportato,  nonche'  per  risolvere
tempestivamente,   in   collaborazione    con    tutti    i    membri
dell'equipaggio, un problema tecnico che aveva  determinato,  durante
il volo di andata, una considerevole riduzione  delle  disponibilita'
di carburante, evitando, pur essendone stata prevista  l'eventualita'
in  fase  di  pianificazione,  di  ricorrere  a  un   impegnativo   e
dispendioso rifornimento in  volo  durante  la  fase  di  rientro  in
Italia. Il rischio di  contagio,  sempre  presente  seppur  contenuto
dalle accurate misure di protezione di natura  fisica  e  procedurale
messe  in  atto,  e  la  conseguente  prospettiva  di  un   eventuale
prolungato periodo di quarantena al rientro dalla missione, non hanno
rappresentato in alcun modo  motivo  di  dubbio  o  ripensamento  nel
capitano Bitti, animato dalla ferma volonta' di  fornire  il  proprio
contributo in un'operazione  a  servizio  di  un  elevato  numero  di
connazionali, venutisi a trovare  in  una  drammatica  situazione  di
emergenza  sanitaria  a  carattere   internazionale.   La   risonanza
mediatica dell'operazione contribuiva, infine,  a  porre  in  risalto
l'efficienza  della   Forza   armata   dando   lustro   e   prestigio
all'Aeronautica e all'Italia in un contesto internazionale». -  Wuhan
(Cina), 2 - 3 febbraio 2020.  
 
    Con decreto presidenziale n. 143 del 23  luglio  2021,  e'  stata
concessa la medaglia di bronzo  al  valore  aeronautico  al  capitano
Antonio Ciotola, nato il 12 maggio 1984 a  Napoli,  con  la  seguente
motivazione: 
      «In occasione della  emergenza  verificatasi  con  la  pandemia
generata dalla diffusione del COVID-19 in ambito internazionale e sul
territorio nazionale, il Reparto sperimentale volo ha  sostenuto  uno
sforzo senza precedenti per far conseguire  all'Aeronautica  militare
una capacita' MEDEVAC e STRATEVAC, tramite la Certificazione  Tecnico
Operativa (CTO) delle unita' di  biocontenimento  ISOARK  serie  N36,
Biobag, ATI sulle linee HH-101A, HH-139, C-130J(-30), C-27J, KC-767A,
HH-212. Sono state  conseguite  sette  CTO  in  quattro  settimane  a
partire dall'inizio dell'emergenza e una ulteriore CTO  nel  mese  di
aprile. Il pieno successo di tali attivita' ha richiesto  un  impegno
straordinario, resosi necessario ben oltre le  iniziali  aspettative,
che  e'   stato   profuso   nell'ambito   del   prefato   "team"   di
biocontenimento dal capitano Ciotola che,  in  qualita'  di  "Project
Manager" per gli elicotteri HH-139A, HH-101A ed  HH-212,  con  grande
dedizione ed indiscussa competenza  e  perizia  ha  supervisionato  i
lavori  di  analisi,  studio,  pianificazione  ed  esecuzione   delle
attivita' di prova  e  redazione  della  manualistica  necessaria  al
conseguimento delle capacita' indicate, risultando essenziale per  il
raggiungimento, in sole tre settimane, di  quattro  CTO  sulle  linee
nominate. In particolare, con riguardo all'elicottero HH101-A, questa
e' stata la prima integrazione delle unita' di biocontenimento su  un
elicottero militare, che ha richiesto il superamento  di  limitazioni
tecniche di tipo strutturale; a tal riguardo il capitano Ciotola, con
grande dedizione  ed  indiscussa  competenza  e  perizia,  ha  curato
l'analisi  tecnica  necessaria  a  verificare  che  tali  limitazioni
strutturali potessero  essere  superate,  dimostrando  finanche  alla
stessa ditta costruttrice  l'insussistenza  di  motivazioni  tecniche
ostative o  pregiudizievoli.  Parimenti,  sono  state  raggiunte  con
successo le Certificazioni Tecnico Operative per  le  linee  HH139-A,
HH101-A  ed   HH-212A,   permettendo   un   fondamentale   incremento
dell'operativita'  dell'Aeronautica  militare  nella   capacita'   di
trasporto  malati  in  biocontenimento,  a  grande  vantaggio   della
collettivita' nazionale». - Italia, febbraio - giugno 2020. 
 
    Con decreto presidenziale n. 144 del 23  luglio  2021,  e'  stata
concessa la medaglia di bronzo  al  valore  aeronautico  al  capitano
Davide Rapone, nato il 29 gennaio 1991 a Popoli (PE), con la seguente
motivazione: 
      «Nel contesto di  emergenza  globale,  determinata  dal  rapido
propagarsi dell'infezione da coronavirus sviluppatasi nell'area della
provincia cinese dell'Hubei, il capitano Rapone  veniva  individuato,
fra personale volontario, per partecipare, in qualita'  di  co-pilota
di  un  velivolo  KC-767  in  configurazione  mai   sperimentata   in
precedenza, ad una missione di rimpatrio di cinquantasei connazionali
che dovevano essere evacuati dalla  citta'  di  Wuhan,  per  evitarne
ulteriori  esposizioni   al   focolaio   infettivo.   Nonostante   la
complessita' della missione, in relazione agli accorgimenti necessari
per contenere al massimo il rischio di contagio  per  l'equipaggio  e
per il personale trasportato,  nonche'  alla  durata  della  missione
stessa, protrattasi senza soluzione di continuita' per  circa  trenta
ore, di cui oltre undici consecutive per il volo di  andata  e  oltre
dodici consecutive per il volo  di  ritorno,  ha  operato  sempre  al
massimo  delle  proprie  possibilita'  con  entusiasmo   ed   elevata
professionalita'  sia  nella  pianificazione  dell'operazione,  senza
precedenti di riferimento, sia  nella  sua  delicata  esecuzione.  In
particolare, oltre alle incombenze proprie di  pilotaggio  del  mezzo
aereo, si adoperava per tenere costantemente sotto controllo le varie
attivita' operative della missione, la scrupolosa applicazione  delle
misure di contenimento del rischio di contagio e lo stato  di  salute
dell'equipaggio e del personale trasportato,  nonche'  per  risolvere
tempestivamente,   in   collaborazione    con    tutti    i    membri
dell'equipaggio, un problema tecnico che aveva  determinato,  durante
il volo di andata, una considerevole riduzione  delle  disponibilita'
di carburante, evitando, pur essendone stata prevista  l'eventualita'
in  fase  di  pianificazione,  di  ricorrere  a  un   impegnativo   e
dispendioso rifornimento in  volo  durante  la  fase  di  rientro  in
Italia. Il rischio di  contagio,  sempre  presente  seppur  contenuto
dalle accurate misure di protezione di natura  fisica  e  procedurale
messe in atto e la conseguente prospettiva di un eventuale prolungato
periodo  di  quarantena  al  rientro  dalla   missione,   non   hanno
rappresentato in alcun modo  motivo  di  dubbio  o  ripensamento  nel
capitano Rapone, animato dalla ferma volonta' di fornire  il  proprio
contributo in un'operazione  a  servizio  di  un  elevato  numero  di
connazionali, venutisi a trovare  in  una  drammatica  situazione  di
emergenza  sanitaria  a  carattere   internazionale.   La   risonanza
mediatica dell'operazione contribuiva, infine,  a  porre  in  risalto
l'efficienza  della   Forza   armata   dando   lustro   e   prestigio
all'Aeronautica e all'Italia in un contesto internazionale». -  Wuhan
(Cina), 2 - 3 febbraio 2020. 
 
    Con decreto presidenziale n. 145 del 23  luglio  2021,  e'  stata
concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al  luogotenente
Fabrizio Cecchini, nato il 7 luglio 1968  a  Roma,  con  la  seguente
motivazione: 
      «Nel contesto di  emergenza  globale,  determinata  dal  rapido
propagarsi dell'infezione da coronavirus sviluppatasi nell'area della
provincia  cinese  dell'Hubei,  il   luogotenente   Cecchini   veniva
individuato, fra personale volontario, per partecipare,  in  qualita'
di membro di equipaggio di un velivolo KC-767 in  configurazione  mai
sperimentata  in  precedenza,  ad  una  missione  di   rimpatrio   di
cibnquantasei connazionali che dovevano essere evacuati dalla  citta'
di Wuhan, per evitarne ulteriori esposizioni al  focolaio  infettivo.
Nonostante  la  complessita'  della  missione,  in   relazione   agli
accorgimenti  necessari  per  contenere  al  massimo  il  rischio  di
contagio per l'equipaggio e per  il  personale  trasportato,  nonche'
alla durata della missione stessa,  protrattasi  senza  soluzione  di
continuita' per circa trenta ore, di cui oltre undici consecutive per
il volo di andata e oltre dodici consecutive per il volo di  ritorno,
ha  operato  sempre  al  massimo  delle  proprie   possibilita'   con
entusiasmo  ed  elevata  professionalita'  sia  nella  pianificazione
dell'operazione, senza  precedenti  di  riferimento,  sia  nella  sua
delicata esecuzione. In particolare, dopo aver  assicurato  l'imbarco
di tutti i connazionali idonei a salire a  bordo,  si  adoperava  per
monitorarne  costantemente  lo  stato  di   salute   e   l'osservanza
scrupolosa delle procedure adottate per il contenimento  del  rischio
di contagio, nonche' per risolvere brillantemente, insieme agli altri
membri dell'equipaggio, un problema tecnico  riscontrato  durante  il
volo  d'andata,  che  aveva  ridotto  sensibilmente  le  riserve   di
combustibile   necessarie   a   fronteggiare   qualsiasi    eventuale
contrattempo nel  lungo  volo  di  ritorno,  rendendo  effettivamente
concreta la possibilita' di effettuare un impegnativo  e  dispendioso
rifornimento in volo, prima dell'atterraggio. Il rischio di contagio,
sempre presente seppur contenuto dalle accurate misure di  protezione
di natura fisica e  procedurale  messe  in  atto,  e  la  conseguente
prospettiva di un  eventuale  prolungato  periodo  di  quarantena  al
rientro dalla missione, non hanno rappresentato in alcun modo  motivo
di dubbio o ripensamento nel  luogotenente  Cecchini,  animato  dalla
ferma volonta' di fornire il proprio contributo  in  un'operazione  a
servizio di un elevato numero di connazionali, venutisi a trovare  in
una  drammatica  situazione  di  emergenza  sanitaria   a   carattere
internazionale. La risonanza mediatica  dell'operazione  contribuiva,
infine, a porre in risalto l'efficienza  della  Forza  armata,  dando
lustro e  prestigio  all'Aeronautica  e  all'Italia  in  un  contesto
internazionale». - Wuhan (Cina), 2 - 3 febbraio 2020. 
 
    Con decreto presidenziale n. 146 del 23  luglio  2021,  e'  stata
concessa la  medaglia  di  bronzo  al  valore  aeronautico  al  Primo
maresciallo Vincenzo Fiorillo, nato il 24 agosto 1974 a Caserta,  con
la seguente motivazione: 
      «In  un  contesto  di  emergenza  globale  per  il  diffondersi
dell'infezione da COVID-19, il Primo maresciallo Fiorillo  affrontava
con generosita' e coraggio la critica condizione in cui versavano gli
ospedali del  territorio,  supportando  le  attivita'  della  sanita'
civile   nell'epicentro   dell'epidemia.   Inviato   tra   i    primi
nell'ospedale di Lodi, citta' tra  le  piu'  colpite  dall'infezione,
sprezzante del pericolo per la propria  salute,  operava  alacremente
distinguendosi per abilita' tecnica e padronanza delle  procedure  di
assistenza infermieristica,  divenendo  in  questo  modo  fulcro  del
funzionamento del reparto di pronto soccorso,  fino  ad  assumere  un
ruolo determinante nella gestione  del  "triage".  Non  pago  inoltre
dell'attivita' di assistenza ai pazienti in  pronto  soccorso,  nelle
ore  di  riposo  si  e'  assunto   l'onere   della   gestione   delle
comunicazioni  con  gli  enti  amministrativi   civili   e   militari
sovraordinati,  dimostrandosi  essenziale  al  fine   di   assicurare
l'approvvigionamento  di  farmaci  e  dispositivi  di  protezione   e
utilissimo nella  gestione  delle  esigenze  del  personale  militare
impiegato.  Emergevano  cosi',  nel   Primo   maresciallo   Fiorillo,
altissime qualita' umane e  professionali  messe  quotidianamente  al
servizio  della  popolazione  bisognosa  di  cure,  che   manifestava
vivamente la propria stima e gratitudine. Fulgido esempio di militare
che, con il proprio operato, ha contribuito in maniera determinante a
portare cure e sollievo a persone colpite da una grave epidemia  e  a
elevare il prestigio dell'Aeronautica militare e  dell'Organizzazione
militare tutta». - Italia, febbraio - giugno 2020. 
 
    Con decreto presidenziale n. 147 del 23  luglio  2021,  e'  stata
concessa la  medaglia  di  bronzo  al  valore  Aeronautico  al  Primo
maresciallo Alessandro Giancola, nato l'8 settembre  1965  a  Latina,
con la seguente motivazione: 
      «Nel contesto di  emergenza  globale,  determinata  dal  rapido
propagarsi dell'infezione da coronavirus sviluppatasi nell'area della
provincia cinese dell'Hubei, il  Primo  maresciallo  Giancola  veniva
individuato, fra personale volontario, per partecipare,  in  qualita'
di membro di equipaggio di un velivolo KC-767 in  configurazione  mai
sperimentata  in  precedenza,  ad  una  missione  di   rimpatrio   di
cinquantasei connazionali che dovevano essere evacuati  dalla  citta'
di Wuhan, per evitarne ulteriori esposizioni al  focolaio  infettivo.
Nonostante  la  complessita'  della  missione,  in   relazione   agli
accorgimenti  necessari  per  contenere  al  massimo  il  rischio  di
contagio per l'equipaggio e per  il  personale  trasportato,  nonche'
alla durata della missione stessa,  protrattasi  senza  soluzione  di
continuita' per circa trenta ore, di cui oltre undici consecutive per
il volo di andata e oltre dodici consecutive per il volo di  ritorno,
ha  operato  sempre  al  massimo  delle  proprie   possibilita'   con
entusiasmo  ed  elevata  professionalita'  sia  nella  pianificazione
dell'operazione, senza  precedenti  di  riferimento,  sia  nella  sua
delicata esecuzione. In particolare, dopo aver  assicurato  l'imbarco
di tutti i connazionali idonei a salire a  bordo,  si  adoperava  per
monitorarne  costantemente  lo  stato  di   salute   e   l'osservanza
scrupolosa delle procedure adottate per il contenimento  del  rischio
di contagio, nonche' per risolvere brillantemente, insieme agli altri
membri dell'equipaggio, un problema tecnico  riscontrato  durante  il
volo  d'andata,  che  aveva  ridotto  sensibilmente  le  riserve   di
combustibile   necessarie   a   fronteggiare   qualsiasi    eventuale
contrattempo nel  lungo  volo  di  ritorno,  rendendo  effettivamente
concreta la possibilita' di effettuare un impegnativo  e  dispendioso
rifornimento in volo, prima dell'atterraggio. Il rischio di contagio,
sempre presente seppur contenuto dalle accurate misure di  protezione
di natura fisica e  procedurale  messe  in  atto,  e  la  conseguente
prospettiva di un  eventuale  prolungato  periodo  di  quarantena  al
rientro dalla missione, non hanno rappresentato in alcun modo  motivo
di dubbio o ripensamento  nel  Primo  maresciallo  Giancola,  animato
dalla  ferma  volonta'  di   fornire   il   proprio   contributo   in
un'operazione a  servizio  di  un  elevato  numero  di  connazionali,
venutisi  a  trovare  in  una  drammatica  situazione  di   emergenza
sanitaria  a  carattere  internazionale.   La   risonanza   mediatica
dell'operazione contribuiva, infine, a porre in risalto  l'efficienza
della  Forza  armata  dando  lustro  e  prestigio  all'Aeronautica  e
all'Italia in un contesto internazionale». -  Wuhan  (Cina),  2  -  3
febbraio 2020. 
 
    Con decreto presidenziale n. 148 del 23  luglio  2021,  e'  stata
concessa la  medaglia  di  bronzo  al  valore  aeronautico  al  Primo
maresciallo Marco Marchese, nato l'11 giugno 1973 ad  Afragola  (NA),
con la seguente motivazione: 
      «Nel  quadro  dell'emergenza  determinatasi  a  seguito   della
pandemia generata dalla  diffusione  del  virus  COVID-19  in  ambito
internazionale e sul  territorio  nazionale,  notevole  e'  stato  il
coinvolgimento di tutte le realta' operative, di supporto logistico e
sanitario  presenti  sull'Aeroporto  di  Pratica  di  Mare.  In  tale
contesto  e'  spiccata  la  figura  del  1°   maresciallo   Marchese,
sottufficiale   esemplare   che,   sostenuto   da   una    competenza
professionale infermieristica di altissimo profilo, maturata in  anni
di  assoluta  dedizione  al   servizio,   ha   profuso   un   impegno
straordinario, rendendosi disponibile con sincero  slancio,  nobilta'
d'animo ed altissimo senso di responsabilita'. Mosso  dalla  tensione
per il miglior risultato possibile per far  fronte  all'emergenza  in
corso, ha  partecipato  ad  innumerevoli  missioni  di  trasporto  di
personale, anche  colpito  dal  virus.  In  particolare,  ha  fornito
assistenza  sanitaria   durante   il   trasporto   dei   connazionali
rimpatriati dalla Cina,  ha  partecipato  ad  innumerevoli  trasporti
sanitari in  biocontenimento  dalla  Lombardia  verso  altre  regioni
italiane e verso la Germania  su  assetti  ad  ala  fissa  e  ad  ala
rotante, nonche' a  trasporti  sanitari  in  biocontenimento  per  il
rimpatrio  di  militari  italiani  dai  teatri  operativi.  In   ogni
circostanza,  il  1°  maresciallo  Marchese  e'  stato  un  autentico
protagonista, intelligente coordinatore delle complesse attivita'  di
dettaglio che questo tipo di operazioni comporta e, con  inesauribile
energia e adamantino senso del  dovere,  affrontando  di  slancio  il
rischio di contagio, ha supportato con  grandissima  professionalita'
il personale medico, evidenziando anche  una  straordinaria  umanita'
nel sostenere e supportare i pazienti trasportati. In tal modo, il 1°
maresciallo Marchese ha dimostrato il miglior volto  dell'istituzione
militare,  dando  prova  dell'altissimo   livello   di   operativita'
dell'Aeronautica   militare   a   beneficio    della    collettivita'
nazionale». - Italia, febbraio - giugno 2020. 
 
    Con decreto presidenziale n. 149 del 23  luglio  2021,  e'  stata
concessa la  medaglia  di  bronzo  al  valore  Aeronautico  al  Primo
maresciallo Daniele Proietti Genga, nato il 1º marzo  1972  a  Tivoli
(RM), con la seguente motivazione: 
      «Nel contesto di  emergenza  globale,  determinata  dal  rapido
propagarsi dell'infezione da coronavirus sviluppatasi nell'area della
provincia cinese dell'Hubei,  il  Primo  maresciallo  Proietti  Genga
veniva individuato, fra personale  volontario,  per  partecipare,  in
qualita'  di  membro  di  equipaggio  di  un   velivolo   KC-767   in
configurazione mai sperimentata in precedenza,  ad  una  missione  di
rimpatrio di cinquantasei connazionali che dovevano  essere  evacuati
dalla citta' di Wuhan, per evitarne ulteriori esposizioni al focolaio
infettivo. Nonostante la complessita' della  missione,  in  relazione
agli accorgimenti necessari per contenere al massimo  il  rischio  di
contagio per l'equipaggio e per  il  personale  trasportato,  nonche'
alla durata della missione stessa,  protrattasi  senza  soluzione  di
continuita' per circa trenta ore, di cui oltre undici consecutive per
il volo di andata e oltre dodici consecutive per il volo di  ritorno,
ha  operato  sempre  al  massimo  delle  proprie   possibilita'   con
entusiasmo ed  elevata  professionalita',  sia  nella  pianificazione
dell'operazione, senza  precedenti  di  riferimento,  sia  nella  sua
delicata esecuzione. In particolare, dopo aver  assicurato  l'imbarco
di tutti i connazionali idonei a salire a  bordo,  si  adoperava  per
monitorarne  costantemente  lo  stato  di   salute   e   l'osservanza
scrupolosa delle procedure adottate per il contenimento  del  rischio
di contagio, nonche' per risolvere brillantemente, insieme agli altri
membri dell'equipaggio, un problema tecnico  riscontrato  durante  il
volo  d'andata,  che  aveva  ridotto  sensibilmente  le  riserve   di
combustibile   necessarie   a   fronteggiare   qualsiasi    eventuale
contrattempo nel  lungo  volo  di  ritorno,  rendendo  effettivamente
concreta la possibilita' di effettuare un impegnativo  e  dispendioso
rifornimento in volo, prima dell'atterraggio. Il rischio di contagio,
sempre presente seppur contenuto dalle accurate misure di  protezione
di natura fisica e  procedurale  messe  in  atto,  e  la  conseguente
prospettiva di un  eventuale  prolungato  periodo  di  quarantena  al
rientro dalla missione, non hanno rappresentato in alcun modo  motivo
di dubbio  o  ripensamento  nel  Primo  maresciallo  Proietti  Genga,
animato dalla ferma volonta' di  fornire  il  proprio  contributo  in
un'operazione  a  servizio  di  un  elevato  numero  di  connazionali
venutisi  a  trovare  in  una  drammatica  situazione  di   emergenza
sanitaria  a  carattere  internazionale.   La   risonanza   mediatica
dell'operazione contribuiva, infine, a porre in risalto  l'efficienza
della  Forza  armata  dando  lustro  e  prestigio  all'Aeronautica  e
all'Italia in un contesto internazionale». -  Wuhan  (Cina),  2  -  3
febbraio 2020. 
 
    Con decreto presidenziale n. 150 del 23  luglio  2021,  e'  stata
concessa la  medaglia  di  bronzo  al  valore  aeronautico  al  Primo
maresciallo Giovanni Battista  Pulcini,  nato  il  6  giugno  1970  a
Leonessa (RI), con la seguente motivazione: 
      «Nel contesto di  emergenza  globale,  determinata  dal  rapido
propagarsi dell'infezione da coronavirus sviluppatasi nell'area della
provincia cinese dell'Hubei,  il  Primo  maresciallo  Pulcini  veniva
individuato, fra personale volontario, per partecipare,  in  qualita'
di membro di equipaggio di un velivolo KC-767 in  configurazione  mai
sperimentata  in  precedenza,  ad  una  missione  di   rimpatrio   di
cinquantasei connazionali che dovevano essere evacuati  dalla  citta'
di Wuhan, per evitarne ulteriori esposizioni al  focolaio  infettivo.
Nonostante  la  complessita'  della  missione,  in   relazione   agli
accorgimenti  necessari  per  contenere  al  massimo  il  rischio  di
contagio per l'equipaggio e per  il  personale  trasportato,  nonche'
alla durata della missione stessa,  protrattasi  senza  soluzione  di
continuita' per circa trenta ore, di cui oltre undici consecutive per
il volo di andata e oltre dodici consecutive per il volo di  ritorno,
ha  operato  sempre  al  massimo  delle  proprie   possibilita'   con
entusiasmo ed  elevata  professionalita',  sia  nella  pianificazione
dell'operazione, senza  precedenti  di  riferimento,  sia  nella  sua
delicata esecuzione. In particolare, dopo aver  assicurato  l'imbarco
di tutti i connazionali idonei a salire a  bordo,  si  adoperava  per
monitorarne  costantemente  lo  stato  di   salute   e   l'osservanza
scrupolosa delle procedure adottate per il contenimento  del  rischio
di contagio, nonche' per risolvere brillantemente, insieme agli altri
membri dell'equipaggio, un problema tecnico  riscontrato  durante  il
volo  d'andata,  che  aveva  ridotto  sensibilmente  le  riserve   di
combustibile   necessarie   a   fronteggiare   qualsiasi    eventuale
contrattempo nel  lungo  volo  di  ritorno,  rendendo  effettivamente
concreta la possibilita' di effettuare un impegnativo  e  dispendioso
rifornimento in volo, prima dell'atterraggio. Il rischio di contagio,
sempre presente seppur contenuto dalle accurate misure di  protezione
di natura fisica e  procedurale  messe  in  atto,  e  la  conseguente
prospettiva di un  eventuale  prolungato  periodo  di  quarantena  al
rientro dalla missione, non hanno rappresentato in alcun modo  motivo
di dubbio o ripensamento nel Primo maresciallo Pulcini, animato dalla
ferma volonta' di fornire il proprio contributo  in  un'operazione  a
servizio di un elevato numero di connazionali venutisi a  trovare  in
una  drammatica  situazione  di  emergenza  sanitaria   a   carattere
internazionale. La risonanza mediatica  dell'operazione  contribuiva,
infine, a porre in risalto l'efficienza  della  Forza  armata,  dando
lustro e  prestigio  all'Aeronautica  e  all'Italia  in  un  contesto
internazionale». - Wuhan (Cina), 2 - 3 febbraio 2020. 
 
    Con decreto presidenziale n. 151 del 23  luglio  2021,  e'  stata
concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico  al  maresciallo
di 2ª classe Ilaria Valentini, nata il 16 gennaio 1988 a Roma, con la
seguente motivazione: 
      «In un  contesto  di  emergenza  globale,  per  il  diffondersi
dell'infezione da coronavirus, il  maresciallo  Valentini  affrontava
con generosita' e coraggio la critica condizione in cui versavano gli
ospedali del  territorio,  supportando  le  attivita'  della  sanita'
civile nell'epicentro dell'epidemia, partecipando attivamente  e  con
professionalita'  a  numerosi  trasferimenti  in  biocontenimento  su
diversi aeromobili dell'Aeronautica Militare, sia in ambito nazionale
che internazionale. Nonostante la fatica per le continue missioni  di
volo e con sprezzo del pericolo per la propria salute,  si  prodigava
in prima persona  e  senza  risparmio  di  energia  sino  a  completo
controllo dell'epidemia, assistendo un gran numero  di  pazienti.  In
particolare, durante una missione di trasferimento in biocontenimento
di un paziente altamente critico affetto da COVID-19, non esitava  ad
intervenire  in  prima  persona  all'insorgere  di   una   gravissima
emergenza,  nonostante  la  rottura  accidentale  della  barriera  di
isolamento e il conseguente aumentato rischio di contagio, apportando
con immediatezza le manovre rianimatorie sul paziente. I rischi corsi
non hanno mai rappresentato motivo di dubbio o di ripensamento per il
proprio ruolo professionale, animata dalla ferma volonta' di  fornire
il proprio supporto ai pazienti  e  al  Paese.  Molte  sono  le  vite
risparmiate grazie anche al suo contributo e profonda e manifesta  e'
la gratitudine espressa da molti  connazionali  nei  suoi  confronti.
Risaltavano cosi' le qualita' umane,  professionali,  caratteriali  e
l'immedesimazione nei valori aeronautici del  maresciallo  Valentini,
virtu' che le hanno  consentito  di  distinguersi  quale  esempio  di
eccezionale dedizione e altruismo». - Italia, febbraio - giugno 2020. 
 
    Con decreto presidenziale n. 152 del 23  luglio  2021,  e'  stata
concessa la medaglia di bronzo  al  valore  aeronautico  al  sergente
Maggiore Capo Emiliano Borgia, nato il 15 giugno 1976 a Roma, con  la
seguente motivazione: 
      «Nel contesto di  emergenza  globale,  determinata  dal  rapido
propagarsi dell'infezione da coronavirus sviluppatasi nell'area della
provincia cinese dell'Hubei, il sergente Maggiore Capo Borgia  veniva
individuato, fra personale volontario, per partecipare,  in  qualita'
di membro di equipaggio di un velivolo KC-767 in  configurazione  mai
sperimentata  in  precedenza,  ad  una  missione  di   rimpatrio   di
cinquantasei connazionali che dovevano essere evacuati  dalla  citta'
di Wuhan, per evitarne ulteriori esposizioni al  focolaio  infettivo.
Nonostante  la  complessita'  della  missione,  in   relazione   agli
accorgimenti  necessari  per  contenere  al  massimo  il  rischio  di
contagio per l'equipaggio e per  il  personale  trasportato,  nonche'
alla durata della missione stessa,  protrattasi  senza  soluzione  di
continuita' per circa trenta ore, di cui oltre undici consecutive per
il volo di andata e oltre dodici consecutive per il volo di  ritorno,
ha  operato  sempre  al  massimo  delle  proprie   possibilita'   con
entusiasmo ed  elevata  professionalita',  sia  nella  pianificazione
dell'operazione, senza  precedenti  di  riferimento,  sia  nella  sua
delicata esecuzione. In particolare, dopo aver  assicurato  l'imbarco
di tutti i connazionali idonei a salire a  bordo,  si  adoperava  per
monitorarne  costantemente  lo  stato  di   salute   e   l'osservanza
scrupolosa delle procedure adottate per il contenimento  del  rischio
di contagio, nonche' per risolvere brillantemente, insieme agli altri
membri dell'equipaggio, un problema tecnico  riscontrato  durante  il
volo  d'andata,  che  aveva  ridotto  sensibilmente  le  riserve   di
combustibile   necessarie   a   fronteggiare   qualsiasi    eventuale
contrattempo nel  lungo  volo  di  ritorno,  rendendo  effettivamente
concreta la possibilita' di effettuare un impegnativo  e  dispendioso
rifornimento in volo, prima dell'atterraggio. Il rischio di contagio,
sempre presente seppur contenuto dalle accurate misure di  protezione
di natura fisica e  procedurale  messe  in  atto,  e  la  conseguente
prospettiva di un  eventuale  prolungato  periodo  di  quarantena  al
rientro dalla missione, non hanno rappresentato in alcun modo  motivo
di dubbio o ripensamento nel sergente Maggiore Capo  Borgia,  animato
dalla  ferma  volonta'  di   fornire   il   proprio   contributo   in
un'operazione  a  servizio  di  un  elevato  numero  di  connazionali
venutisi  a  trovare  in  una  drammatica  situazione  di   emergenza
sanitaria  a  carattere  internazionale.   La   risonanza   mediatica
dell'operazione contribuiva, infine, a porre in risalto  l'efficienza
della  Forza  armata  dando  lustro  e  prestigio  all'Aeronautica  e
all'Italia in un contesto internazionale». -  Wuhan  (Cina),  2  -  3
febbraio 2020. 
 
    Con decreto presidenziale n. 153 del 23  luglio  2021,  e'  stata
concessa la medaglia di bronzo  al  valore  aeronautico  al  sergente
Maggiore Fabio Boffi, nato il 19 dicembre 1980 a Liegi (Belgio),  con
la seguente motivazione: 
      «Nel contesto di  emergenza  globale,  determinata  dal  rapido
propagarsi dell'infezione da coronavirus sviluppatasi nell'area della
provincia  cinese  dell'Hubei,  il  sergente  Maggiore  Boffi  veniva
individuato, fra personale volontario, per partecipare,  in  qualita'
di membro di equipaggio di un velivolo KC-767 in  configurazione  mai
sperimentata  in  precedenza,  ad  una  missione  di   rimpatrio   di
cinquantasei connazionali che dovevano essere evacuati  dalla  citta'
di Wuhan, per evitarne ulteriori esposizioni al  focolaio  infettivo.
Nonostante  la  complessita'  della  missione,  in   relazione   agli
accorgimenti  necessari  per  contenere  al  massimo  il  rischio  di
contagio per l'equipaggio e per  il  personale  trasportato,  nonche'
alla durata della missione stessa,  protrattasi  senza  soluzione  di
continuita' per circa trenta ore, di cui oltre undici consecutive per
il volo di andata e oltre dodici consecutive per il volo di  ritorno,
ha  operato  sempre  al  massimo  delle  proprie   possibilita'   con
entusiasmo ed  elevata  professionalita',  sia  nella  pianificazione
dell'operazione, senza  precedenti  di  riferimento,  sia  nella  sua
delicata esecuzione. In particolare, dopo aver  assicurato  l'imbarco
di tutti i connazionali idonei a salire a  bordo,  si  adoperava  per
monitorarne  costantemente  lo  stato  di   salute   e   l'osservanza
scrupolosa delle procedure adottate per il contenimento  del  rischio
di contagio, nonche' per risolvere brillantemente, insieme agli altri
membri dell'equipaggio, un problema tecnico  riscontrato  durante  il
volo  d'andata,  che  aveva  ridotto  sensibilmente  le  riserve   di
combustibile   necessarie   a   fronteggiare   qualsiasi    eventuale
contrattempo nel  lungo  volo  di  ritorno,  rendendo  effettivamente
concreta la possibilita' di effettuare un impegnativo  e  dispendioso
rifornimento in volo, prima dell'atterraggio. Il rischio di contagio,
sempre presente seppur contenuto dalle accurate misure di  protezione
di natura fisica e  procedurale  messe  in  atto,  e  la  conseguente
prospettiva di un  eventuale  prolungato  periodo  di  quarantena  al
rientro dalla missione, non hanno rappresentato in alcun modo  motivo
di dubbio o ripensamento nel sergente Maggiore Boffi,  animato  dalla
ferma volonta' di fornire il proprio contributo  in  un'operazione  a
servizio di un elevato numero di connazionali, venutisi a trovare  in
una  drammatica  situazione  di  emergenza  sanitaria   a   carattere
internazionale. La risonanza mediatica  dell'operazione  contribuiva,
infine, a porre in risalto  l'efficienza  della  Forza  armata  dando
lustro e  prestigio  all'Aeronautica  e  all'Italia  in  un  contesto
internazionale». - Wuhan (Cina), 2 - 3 febbraio 2020.