MINISTERO DELLA DIFESA

COMUNICATO

Concessione di medaglie al valore Aeronautico (21A06237) 
(GU n.255 del 25-10-2021)

 
    Con decreto presidenziale n. 160 dell'11 ottobre 2021,  e'  stata
concessa la medaglia d'argento al valore aeronautico  al  9°  Stormo,
con la seguente motivazione: «Reparto di volo  impiegato  in  Abruzzo
per il soccorso alle popolazioni  civili  nell'ambito  dell'emergenza
neve del gennaio 2017, interveniva con prontezza, con  abnegazione  e
sprezzo del pericolo da parte del personale  tutto,  prodigandosi  in
numerose attivita' di sostegno, tra cui operazione di aerosoccorso  e
di  salvataggio  di  vite  umane,  scientemente  condotte  a  rischio
dell'incolumita' degli equipaggi, gestendo e conducendo le  complesse
attivita' di soccorso  alla  popolazione  civile,  in  situazioni  di
urgenza e con  condizioni  metereologiche  assolutamente  proibitive,
caratterizzate da forti venti, intense nevicate e scarsa visibilita'.
L'estrema efficacia e l'altissima professionalita'  dimostrate  dagli
equipaggi di volo,  hanno  evidenziato  l'encomiabile  abnegazione  e
l'altissimo senso del dovere di tutti i membri e le componenti  dello
Stormo. Lo straordinario sforzo corale degli uomini e delle donne del
9° Stormo per il supporto alle operazioni,  l'eccellente  livello  di
preparazione, il forte senso di appartenenza e  lo  splendido  impeto
degli equipaggi impiegati, contribuivano in maniera  determinante  al
salvataggio di numerose vite  umane  e  ad  accrescere  il  prestigio
dell'Aeronautica  militare,   riscuotendo   al   contempo   l'unanime
riconoscenza ed il plauso  delle  Comunita'  locali  e  di  tutto  il
Paese». - Rigopiano e Farindola (PE), gennaio 2017. 
 
    Con decreto presidenziale n. 161 dell'11 ottobre 2021,  e'  stata
concessa la medaglia di bronzo  al  valore  aeronautico  al  Maggiore
Francesco Maria Monetti,  nato  l'8  marzo  1980  a  Napoli,  con  la
seguente motivazione: «Ufficiale pilota impiegato in Abruzzo  per  il
soccorso alle popolazioni civili nell'ambito dell'emergenza neve  del
gennaio 2017, il Magg. Monetti, in qualita' di capo equipaggio di  un
elicottero HH-212 del 9º Stormo di  Grazzanise,  veniva  chiamato  ad
effettuare per otto giorni continuativi, numerose ed  ardue  missioni
di soccorso alla popolazione civile, diurne e notturne in  condizioni
meteo estremamente avverse,  inframmezzate  da  brevissime  pause  di
riposo.  In  particolare,   nonostante   le   condizioni   climatiche
proibitive, caratterizzate da forti venti, intense nevicate e  scarsa
visibilita',  intraprendeva  con  slancio  e  senza   esitazione   le
rischiose missioni assegnate e pilotando con abilita' il mezzo  negli
stretti canaloni  e  nelle  valli  montane  raggiungeva  le  zone  di
intervento ove con impegnativi e prolungati voli  stazionari  e,  ove
possibile,  con  difficili  atterraggi  fuori   campo   sulla   neve,
consentiva all'operatore di bordo ed all'aerosoccorritore di prestare
soccorso alla popolazione civile, trarre in salvo persone in pericolo
di vita, trasportare in localita' isolate ingenti quantita'  di  beni
di prima necessita', numerosi soccorritori del Corpo nazionale alpino
e attrezzature per la ricerca di dispersi in montagna,  determinanti,
in particolare,  in  occasione  delle  operazioni  di  soccorso  alle
persone rimaste sepolte in un albergo  travolto  da  una  valanga  in
localita' Rigopiano. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio
e  singolare  perizia,  esponendo  la  propria   vita   al   pericolo
contribuiva in maniera determinante al salvataggio di vite umane e ad
alleviare i disagi della popolazione civile, dando lustro e prestigio
all'Aeronautica militare». - Abruzzo, gennaio 2017. 
 
    Con decreto presidenziale n. 162 dell'11 ottobre 2021,  e'  stata
concessa la medaglia di bronzo  al  valore  aeronautico  al  Capitano
Giuseppe Panico, nato l'8 marzo 1985 ad Aversa (CE), con la  seguente
motivazione: «Ufficiale pilota impiegato in Abruzzo per  il  soccorso
alle popolazioni civili nell'ambito dell'emergenza neve  del  gennaio
2017, il Cap. Panico, in qualita' di secondo pilota di un  elicottero
HH-212 del 9º Stormo di Grazzanise, veniva chiamato ad effettuare per
otto giorni continuativi, numerose ed ardue missioni di soccorso alla
popolazione  civile,  diurne   e   notturne   in   condizioni   meteo
estremamente avverse, inframmezzate da brevissime pause di riposo. In
particolare,  nonostante   le   condizioni   climatiche   proibitive,
caratterizzate da forti venti, intense nevicate e scarsa visibilita',
intraprendeva con slancio e senza esitazione  le  rischiose  missioni
assegnate e coadiuvava abilmente il capo  equipaggio  nel  pilotaggio
del mezzo attraverso gli stretti canaloni e  le  valli  montane,  per
raggiungere le zone di intervento, e negli impegnativi  e  prolungati
voli stazionari e, ove  possibile,  nei  difficili  atterraggi  fuori
campo  sulla  neve,  per  consentire  all'operatore   di   bordo   ed
all'aerosoccorritore di prestare soccorso  alla  popolazione  civile,
trarre in salvo persone in pericolo di vita, trasportare in localita'
isolate ingenti quantita'  di  beni  di  prima  necessita',  numerosi
soccorritori del Corpo nazionale alpino e attrezzature per la ricerca
di dispersi in montagna, determinanti, in particolare,  in  occasione
delle operazioni di soccorso  alle  persone  rimaste  sepolte  in  un
albergo travolto da una valanga in localita' Rigopiano.  Dimostrando,
nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, esponendo la
propria vita al  pericolo  contribuiva  in  maniera  determinante  al
salvataggio di vite umane e ad alleviare i disagi  della  popolazione
civile,  dando  lustro  e  prestigio  all'Aeronautica  militare».   -
Abruzzo, gennaio 2017. 
 
    Con decreto presidenziale n. 163 dell'11 ottobre 2021,  e'  stata
concessa la  medaglia  di  bronzo  al  valore  aeronautico  al  Primo
Luogotenente Renato Scrimo, nato il 1° ottobre 1965 a Napoli, con  la
seguente motivazione: «Impiegato in  Abruzzo  per  il  soccorso  alle
popolazioni civili nell'ambito dell'emergenza neve del gennaio  2017,
in qualita' di aerosoccorritore a bordo di un elicottero  HH-212  del
9° Stormo di Grazzanise, il Primo Luogotenente Scrimo veniva chiamato
ad  effettuare  per  otto  giorni  continuativi,  numerose  ed  ardue
missioni di soccorso alla popolazione civile, diurne  e  notturne  in
condizioni meteo estremamente avverse,  inframmezzate  da  brevissime
pause di riposo. In particolare, nonostante le condizioni  climatiche
proibitive, caratterizzate da forti venti, intense nevicate e  scarsa
visibilita',  intraprendeva  con  slancio  e  senza   esitazione   le
rischiose missioni assegnate e,  raggiunte  le  zone  di  intervento,
effettuava, in coordinamento con l'operatore di bordo, in impegnativi
e prolungati voli stazionari  con  numerose  discese  e  risalite  al
verricello, e, ove possibile, in  difficili  atterraggi  fuori  campo
sulla neve, tutte le operazioni necessarie per prestare assistenza  e
soccorso alla popolazione civile, trarre in salvo persone in pericolo
di vita, trasportare in localita' isolate ingenti quantita'  di  beni
di prima necessita', numerosi soccorritori del Corpo nazionale alpino
e attrezzature per la ricerca di dispersi in montagna,  determinanti,
in particolare,  in  occasione  delle  operazioni  di  soccorso  alle
persone rimaste sepolte in un albergo  travolto  da  una  valanga  in
localita' Rigopiano. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio
e  singolare  perizia,  esponendo  la  propria   vita   al   pericolo
contribuiva in maniera determinante al salvataggio di vite umane e ad
alleviare i disagi della popolazione civile, dando lustro e prestigio
all'Aeronautica militare». - Abruzzo, gennaio 2017. 
      
    Con decreto presidenziale n. 164 dell'11 ottobre 2021,  e'  stata
concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al  Luogotenente
Domenico Lamberti, nato  il  23  dicembre  1968  a  Caserta,  con  la
seguente motivazione: «Impiegato in  Abruzzo  per  il  soccorso  alle
popolazioni civili nell'ambito dell'emergenza neve del gennaio  2017,
in qualita' di operatore di bordo di  un  elicottero  HH-212  del  9°
Stormo di Grazzanise, il Luogotenente  Lamberti  veniva  chiamato  ad
effettuare, per otto giorni continuativi, numerose ed ardue  missioni
di soccorso alla popolazione civile, diurne e notturne in  condizioni
meteo estremamente avverse,  inframmezzate  da  brevissime  pause  di
riposo.  In  particolare,   nonostante   le   condizioni   climatiche
proibitive, caratterizzate da forti venti, intense nevicate e  scarsa
visibilita',  intraprendeva  con  slancio  e  senza   esitazione   le
rischiose missioni assegnate e,  raggiunte  le  zone  di  intervento,
effettuava, in coordinamento con l'aerosoccorritore, in impegnativi e
prolungati voli stazionari e, ove possibile, in difficili  atterraggi
fuori campo sulla neve, tutte le operazioni necessarie  per  prestare
assistenza e  soccorso  alla  popolazione  civile,  trarre  in  salvo
persone in pericolo di vita, trasportare in localita' isolate ingenti
quantita' di beni di  prima  necessita',  numerosi  soccorritori  del
Corpo nazionale alpino e attrezzature per la ricerca di  dispersi  in
montagna, determinanti, in particolare, in occasione delle operazioni
di soccorso alle persone rimaste sepolte in un  albergo  travolto  da
una valanga in localita' Rigopiano. Dimostrando,  nella  circostanza,
estremo coraggio e singolare perizia, esponendo la  propria  vita  al
pericolo contribuiva in maniera determinante al salvataggio  di  vite
umane e ad alleviare i disagi della popolazione civile, dando  lustro
e prestigio all'Aeronautica militare». - Abruzzo, gennaio 2017. 
 
    Con decreto presidenziale n. 165 dell'11 ottobre 2021,  e'  stata
concessa la medaglia di bronzo  al  valore  aeronautico  al  Maggiore
Federico Bellicano, nato il 3 agosto  1977  a  Ortona  (CH),  con  la
seguente motivazione:  «Ufficiale  pilota  impiegato  in  Abruzzo  in
occasione dell'emergenza neve del gennaio 2017, in qualita'  di  capo
equipaggio di un elicottero e Comandante dell'85° Centro di ricerca e
soccorso  dell'Aeronautica  militare,  il  Magg.   Bellicano   veniva
chiamato ad effettuare, oltre il termine del proprio turno di  lavoro
ed in condizioni metereologiche  fortemente  avverse,  caratterizzato
tra l'altro da  bassissime  temperature  e  scarsa  visibilita',  una
missione di soccorso ad una famiglia di tre persone  rimasta  isolata
da una spessa coltre di neve nella propria abitazione, priva di  luce
e acqua e non altrimenti raggiungibile,  nei  pressi  del  Comune  di
Farindola. Nonostante la fatica accumulata e le condizioni climatiche
proibitive, consapevole del rischio di operare in condizioni estreme,
decideva, di  concerto  con  il  proprio  equipaggio,  di  effettuare
comunque la missione. Pilotando abilmente il mezzo a bassa  quota  ed
operando  frequenti  cambi  di  rotta,  per   ovviare   alla   scarsa
visibilita', giungeva nella localita' di intervento ove,  individuata
con  non  poche  difficolta'  l'abitazione  rimasta  isolata,  stante
l'impossibilita' di atterrare sulla  coltre  nevosa  e  nonostante  i
venti ed il continuo rischio di formazione di ghiaccio che  rendevano
arduo il  pilotaggio  e  mettevano  a  dura  prova  l'equipaggio  per
l'instabilita' del velivolo, procedeva mediante cesta verricellabile,
in un difficile e prolungato volo stazionario, a recuperare, una  per
volta, due persone anziane con scarsa mobilita' ed il loro figlio che
venivano prontamente trasportati a Pescara e affidati  alle  cure  di
personale medico qualificato. Dimostrando, nella circostanza, estremo
coraggio e singolare perizia non esitava a mettere a  repentaglio  la
propria  incolumita'  per  contribuire  in  maniera  determinante   a
soccorrere persone in pericolo di  vita,  dando  lustro  e  prestigio
all'Aeronautica militare». - Farindola (PE), 20 gennaio 2017. 
      
    Con decreto presidenziale n. 166 dell'11 ottobre 2021,  e'  stata
concessa la medaglia di bronzo  al  valore  aeronautico  al  Maggiore
Maurizio Gentili, nato il 7 agosto  1979  a  Roma,  con  la  seguente
motivazione: «Ufficiale pilota  impiegato  in  Abruzzo  in  occasione
dell'emergenza neve del gennaio 2017, in qualita' di copilota  di  un
elicottero dell'85° Centro di  ricerca  e  soccorso  dell'Aeronautica
militare, il Magg. Gentili veniva chiamato ad  effettuare,  oltre  il
termine del proprio turno di lavoro ed in  condizioni  metereologiche
fortemente  avverse,  caratterizzato  tra   l'altro   da   bassissime
temperature e scarsa visibilita', una missione  di  soccorso  ad  una
famiglia di tre persone rimasta isolata da una spessa coltre di  neve
nella propria abitazione, priva di luce  e  acqua  e  non  altrimenti
raggiungibile, nei pressi del  Comune  di  Farindola.  Nonostante  la
fatica accumulata e le condizioni climatiche proibitive,  consapevole
del rischio di operare in  condizioni  estreme,  condivideva  con  il
proprio capo  equipaggio  la  decisione  di  effettuare  comunque  la
missione. Coadiuvando il capo equipaggio nel pilotaggio del  mezzo  a
bassa quota e con frequenti cambi di rotta per  ovviare  alla  scarsa
visibilita', giungeva nella localita' di intervento ove,  individuata
con  non  poche  difficolta'  l'abitazione  rimasta  isolata,  stante
l'impossibilita' di atterrare sulla coltre nevosa, nonostante i venti
ed il continuo rischio di formazione di ghiaccio che rendevano  arduo
il  pilotaggio  e   mettevano   a   dura   prova   l'equipaggio   per
l'instabilita' del velivolo, contribuiva a mantenere l'aeromobile  in
un  difficile  e  prolungato  volo  stazionario  per  consentire   di
recuperare mediante cesta verricellabile, una per volta, due  persone
anziane  con  scarsa  mobilita'  ed  il  loro  figlio  che   venivano
prontamente trasportati a Pescara e affidati alle cure  di  personale
medico qualificato. Dimostrando, nella circostanza, estremo  coraggio
e singolare perizia non esitava a mettere a  repentaglio  la  propria
incolumita' per contribuire  in  maniera  determinante  a  soccorrere
persone in pericolo di vita, dando lustro e prestigio all'Aeronautica
militare». - Farindola (PE), 20 gennaio 2017. 
 
    Con decreto presidenziale n. 167 dell'11 ottobre 2021,  e'  stata
concessa la  medaglia  di  bronzo  al  valore  aeronautico  al  Primo
Maresciallo Luogotenente Maurizio Salvi, nato il  18  agosto  1961  a
Piglio (FR), con la seguente motivazione: «Impiegato  in  Abruzzo  in
occasione dell'emergenza neve del gennaio 2017,  quale  operatore  di
bordo  di  un  elicottero  dell'85º  Centro  di  ricerca  e  soccorso
dell'Aeronautica militare, il Primo  Maresciallo  Luogotenente  Salvi
veniva chiamato ad effettuare, oltre il termine del proprio turno  di
lavoro  ed   in   condizioni   metereologiche   fortemente   avverse,
caratterizzate  tra  l'altro  da  bassissime  temperature  e   scarsa
visibilita', una missione di soccorso ad una famiglia di tre  persone
rimasta  isolata  da  una  spessa  coltre  di  neve   nella   propria
abitazione, priva di luce e acqua e non altrimenti raggiungibile, nei
pressi del Comune di Farindola. Nonostante la fatica accumulata e  le
condizioni climatiche proibitive, consapevole del rischio di  operare
in condizioni estreme, condivideva con il proprio capo equipaggio  la
decisione di effettuare comunque la missione. Volando a bassa  quota,
con numerosi cambi di rotta  per  ovviare  alla  scarsa  visibilita',
veniva raggiunta la localita' di intervento ove, individuata con  non
poche difficolta' l'abitazione rimasta isolata, risultava impossibile
atterrare a causa della spessa coltre di  neve.  Operando  quindi  al
verricello, con assoluta padronanza, determinazione e  tempestivita',
nonostante il persistente rischio per l'incolumita' personale  dovuto
al vento  e  al  continuo  rischio  di  formazione  di  ghiaccio  che
mettevano a dura prova l'equipaggio per l'instabilita' del  velivolo,
riusciva ad effettuare, in coordinamento con  l'aerosoccorritore,  in
un difficile e  prolungato  volo  stazionario,  tutte  le  operazioni
necessarie per recuperare  mediante  cesta  verricellabile,  una  per
volta, due persone anziane con scarsa mobilita' ed il loro figlio che
venivano prontamente trasportati a Pescara e affidati  alle  cure  di
personale medico qualificato. Dimostrando, nella circostanza, estremo
coraggio e singolare perizia non esitava a mettere a  repentaglio  la
propria  incolumita'  per  contribuire  in  maniera  determinante   a
soccorrere persone in pericolo di  vita,  dando  lustro  e  prestigio
all'Aeronautica militare». - Farindola (PE), 20 gennaio 2017. 
 
    Con decreto presidenziale n. 168 dell'11 ottobre 2021,  e'  stata
concessa la  medaglia  di  bronzo  al  valore  aeronautico  al  Primo
Maresciallo Carlo Troiano, nato il 21 febbraio 1972 a Napoli, con  la
seguente   motivazione:   «Impiegato   in   Abruzzo   in    occasione
dell'emergenza neve del gennaio 2017, in qualita' di aerosoccorritore
di  un   elicottero   dell'85º   Centro   di   ricerca   e   soccorso
dell'Aeronautica  militare,  il  Primo  Maresciallo  Troiano   veniva
chiamato ad effettuare, oltre il termine del proprio turno di  lavoro
ed in condizioni metereologiche  fortemente  avverse,  caratterizzate
tra l'altro da  bassissime  temperature  e  scarsa  visibilita',  una
missione di soccorso ad una famiglia di tre persone  rimasta  isolata
da una spessa coltre di neve nella propria abitazione, priva di  luce
e acqua e non altrimenti raggiungibile,  nei  pressi  del  Comune  di
Farindola. Nonostante la fatica accumulata e le condizioni climatiche
proibitive, consapevole del rischio di operare in condizioni estreme,
condivideva con il proprio capo equipaggio la decisione di effettuare
comunque la missione. Volando a bassa quota, con  numerosi  cambi  di
rotta per  ovviare  alla  scarsa  visibilita',  veniva  raggiunta  la
localita' di intervento ove, individuata con  non  poche  difficolta'
l'abitazione rimasta isolata, risultava impossibile atterrare a causa
della spessa coltre di neve. Con assoluta padronanza,  determinazione
e tempestivita', nonostante il persistente rischio per  l'incolumita'
personale dovuto al vento e al  continuo  rischio  di  formazione  di
ghiaccio che mettevano a dura prova l'equipaggio  per  l'instabilita'
del velivolo, si calava a terra con  il  verricello  e  nella  spessa
coltre di neve che limitava la mobilita' e metteva a  dura  prova  la
resistenza fisica,  riusciva  ad  effettuare,  in  coordinamento  con
l'operatore di bordo, tutte le operazioni necessarie  per  recuperare
mediante cesta verricellabile, una per volta, due persone anziane con
scarsa  mobilita'  ed  il  loro  figlio  che   venivano   prontamente
trasportati a Pescara  e  affidati  alle  cure  di  personale  medico
qualificato.  Dimostrando,  nella  circostanza,  estremo  coraggio  e
singolare perizia non esitava a  mettere  a  repentaglio  la  propria
incolumita' per contribuire  in  maniera  determinante  a  soccorrere
persone in pericolo di vita, dando lustro e prestigio all'Aeronautica
militare». - Farindola (PE), 20 gennaio 2017. 
 
    Con decreto presidenziale n. 169 dell'11 ottobre 2021,  e'  stata
concessa la medaglia di bronzo  al  valore  aeronautico  al  Maggiore
Valerio Marrama, nato il 22 aprile 1981  a  Viareggio  (LU),  con  la
seguente motivazione:  «Ufficiale  pilota  impiegato  in  Abruzzo  in
occasione dell'emergenza terremoto e neve 2016-2017, in  qualita'  di
capo equipaggio  di  un  elicottero  dell'85º  Centro  di  ricerca  e
soccorso dell'Aeronautica militare, il Magg. Marrama veniva  chiamato
ad effettuare una missione di trasporto  di  personale  specializzato
nel  soccorso  in  montagna,  per  prestare  i  primi  soccorsi  alla
popolazione  rimasta  completamente   isolata   senza   elettricita',
riscaldamento e mezzi di  comunicazione,  nel  paese  di  Campotosto,
interessato  da  intense  scosse  di  terremoto  e  reso   altrimenti
irraggiungibile dalle forti nevicate. In presenza di  numerose  linee
elettriche, pilotando abilmente il mezzo a  bassissima  quota  e  con
frequenti cambi di rotta, per evitare gli ostacoli presenti lungo  il
percorso ed ovviare  alla  scarsissima  visibilita',  giungeva  nelle
localita'  di  intervento  ove,  dopo  numerosi   tentativi,   veniva
individuata una zona idonea al rilascio del  personale  di  soccorso.
Nonostante il persistente rischio per l'incolumita' personale  dovuto
alle avverse condizioni meteo e al forte vento che rendeva  arduo  il
pilotaggio e metteva a dura prova l'equipaggio per l'instabilita' del
velivolo, decideva di rimanere ad orbitare  sopra  il  paese  facendo
ponte per le comunicazioni e coordinando le operazioni al  suolo.  Al
termine delle operazioni, si procedeva al reimbarco  di  parte  della
squadra di soccorso, per far ritorno, nelle stesse estreme condizioni
climatiche e ambientali, alla base di partenza e ripetere la missione
con  ulteriore  personale  soccorritore.  Il  positivo  esito   della
missione permetteva  di  ristabilire  i  contatti  con  gli  abitanti
rimasti isolati e prestare i primi soccorsi alla popolazione  provata
dall'emergenza. Dimostrando, nella circostanza,  estremo  coraggio  e
singolare perizia, esponeva la propria vita al pericolo  contribuendo
in maniera determinante  ad  alleviare  i  disagi  della  popolazione
civile e ad accrescere il  prestigio  dell'Aeronautica  militare».  -
Comune di Campotosto (AQ), 19 gennaio 2017. 
 
    Con decreto presidenziale n. 170 dell'11 ottobre 2021,  e'  stata
concessa la medaglia di bronzo  al  valore  aeronautico  al  Capitano
Salvatore Colombo, nato il 28 ottobre 1986 a Roma,  con  la  seguente
motivazione: «Ufficiale pilota  impiegato  in  Abruzzo  in  occasione
dell'emergenza terremoto e neve 2016-2017,  in  qualita'  di  secondo
pilota di  un  elicottero  dell'85º  Centro  di  ricerca  e  soccorso
dell'Aeronautica  militare,  il  Cap.  Colombo  veniva  chiamato   ad
effettuare una missione di trasporto di personale  specializzato  nel
soccorso in montagna, per prestare i primi soccorsi alla  popolazione
rimasta completamente isolata  senza  elettricita',  riscaldamento  e
mezzi di comunicazione,  nel  paese  di  Campotosto,  interessato  da
intense scosse di terremoto e reso altrimenti  irraggiungibile  dalle
forti nevicate. In presenza di numerose linee elettriche, coadiuvando
abilmente il capo equipaggio nel pilotaggio del  mezzo  a  bassissima
quota e con  frequenti  cambi  di  rotta  per  evitare  gli  ostacoli
presenti lungo il percorso ed ovviare alla  scarsissima  visibilita',
giungeva nelle localita' di intervento ove, dopo numerosi  tentativi,
veniva individuata una zona  idonea  al  rilascio  del  personale  di
soccorso.  Nonostante  il  persistente  rischio   per   l'incolumita'
personale dovuto alle avverse condizioni meteo e al forte  vento  che
rendeva arduo il pilotaggio e metteva a dura prova  l'equipaggio  per
l'instabilita'  del  velivolo,  condivideva  la  decisione  del  capo
equipaggio di rimanere ad orbitare sopra il paese assistendolo  nelle
attivita' volte a far ponte per le comunicazioni e  a  coordinare  le
operazioni al suolo. Al termine delle  operazioni,  si  procedeva  al
reimbarco di parte della squadra di soccorso, per far ritorno,  nelle
stesse estreme condizioni  climatiche  e  ambientali,  alla  base  di
partenza e ripetere la missione con ulteriore personale soccorritore.
Il positivo esito della missione permetteva di ristabilire i contatti
con gli abitanti rimasti isolati e prestare  i  primi  soccorsi  alla
popolazione provata dall'emergenza. Dimostrando,  nella  circostanza,
estremo coraggio e singolare perizia, esponeva  la  propria  vita  al
pericolo contribuendo in maniera determinante ad alleviare  i  disagi
della   popolazione   civile   e   ad   accrescere    il    prestigio
dell'Aeronautica militare». - Comune di Campotosto (AQ),  19  gennaio
2017. 
 
    Con decreto presidenziale n. 171 dell'11 ottobre 2021,  e'  stata
concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al  Luogotenente
Enrico Carnevalini, nato il 17 agosto 1971 a Roma,  con  la  seguente
motivazione:  «Sottufficiale  impiegato  in  Abruzzo   in   occasione
dell'emergenza terremoto e neve 2016-2017, in qualita'  di  operatore
di bordo di un elicottero  dell'85º  Centro  di  ricerca  e  soccorso
dell'Aeronautica  militare,  il   Luogotenente   Carnevalini   veniva
chiamato  ad  effettuare  una  missione  di  trasporto  di  personale
specializzato nel soccorso in montagna  per  prestare  soccorso  alla
popolazione  rimasta  completamente   isolata   senza   elettricita',
riscaldamento e mezzi  di  comunicazione,  nel  paese  di  Campotosto
interessato  da  intense  scosse  di  terremoto  e  reso   altrimenti
irraggiungibile dalle forti nevicate. In presenza di  numerose  linee
elettriche, volando a bassissima quota e con frequenti cambi di rotta
per evitare gli ostacoli presenti lungo il percorso ed  ovviare  alla
scarsissima visibilita', veniva raggiunta la localita' di  intervento
ove, dopo numerosi tentativi, veniva individuata una zona  idonea  al
rilascio del personale di soccorso.  Operando  quindi,  con  assoluta
padronanza, determinazione e tempestivita', nonostante il persistente
rischio per l'incolumita' personale dovuto  alle  avverse  condizioni
meteo e al forte vento che rendeva arduo il pilotaggio  e  metteva  a
dura prova l'equipaggio per l'instabilita' del velivolo, riusciva  ad
effettuare tutte le operazioni necessarie per il rilascio a terra dei
soccorritori,  condividendo  la  decisione  del  capo  equipaggio  di
rimanere  ad  orbitare  sopra  il  paese   facendo   ponte   per   le
comunicazioni e coordinando le operazioni al suolo, al termine  delle
quali procedeva al reimbarco di parte della squadra di soccorso,  per
far ritorno, nelle stesse estreme condizioni climatiche e ambientali,
alla base di partenza e ripetere la missione con ulteriore  personale
soccorritore.  Il  positivo  esito  della  missione   permetteva   di
ristabilire i contatti con gli abitanti rimasti isolati e prestare  i
primi soccorsi alla popolazione provata dall'emergenza.  Dimostrando,
nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, esponeva  la
propria vita al pericolo  contribuendo  in  maniera  determinante  ad
alleviare i disagi  della  popolazione  civile  e  ad  accrescere  il
prestigio dell'Aeronautica militare». - Comune di Campotosto (AQ), 19
gennaio 2017. 
 
    Con decreto presidenziale n. 172 dell'11 ottobre 2021,  e'  stata
concessa la medaglia di bronzo  al  valore  aeronautico  al  Capitano
Gianluca Terrenzi, nato il 28 gennaio 1983 a Pescara, con la seguente
motivazione: «Ufficiale pilota  impiegato  in  Abruzzo  in  occasione
dell'emergenza neve del gennaio 2017, in qualita' di capo  equipaggio
di  un   elicottero   dell'85º   Centro   di   ricerca   e   soccorso
dell'Aeronautica  militare,  il  Cap.  Terrenzi  veniva  chiamato  ad
effettuare,  in   condizioni   metereologiche   fortemente   avverse,
caratterizzate tra l'altro da forti venti e scarsa  visibilita',  una
missione di ricerca e soccorso di una signora di nazionalita' polacca
rimasta isolata da circa una settimana, a  causa  della  neve,  nella
propria abitazione priva di luce e acqua, non raggiungibile con altri
mezzi, in localita' Macchia da Sole (TE). Costretto a  riatterrare  e
sospendere  la  missione  a   causa   delle   proibitive   condizioni
climatiche, consapevole del rischio di operare in condizioni estreme,
decideva di concerto con i membri del proprio equipaggio di involarsi
nuovamente per tentare comunque  di  portare  a  termine  il  compito
assegnato. Individuata una via percorribile e pilotando abilmente  il
mezzo a bassa quota per ovviare  alla  scarsa  visibilita',  giungeva
nella localita' di intervento ove, individuata  l'abitazione  rimasta
isolata, stante l'impossibilita' di atterrare sulla coltre  nevosa  e
nonostante  i  forti  venti  che  rendevano  arduo  il  pilotaggio  e
mettevano a dura prova l'equipaggio per l'instabilita' del  velivolo,
manteneva il mezzo in un difficile e prolungato volo stazionario, per
consentire di recuperare, mediante verricello, la signora ormai  allo
stremo  delle  forze,  e  di  salvarle  la  vita  con  un  tempestivo
trasferimento presso l'aeroporto di Pescara, ove veniva  affidata  al
personale  sanitario  competente.  Dimostrando,  nella   circostanza,
estremo coraggio  e  singolare  perizia,  non  esitava  a  mettere  a
repentaglio  la  propria  incolumita'  per  contribuire  in   maniera
determinante a soccorrere persone in pericolo di vita, dando lustro e
prestigio all'Aeronautica militare».  -  Macchia  da  Sole  (TE),  23
gennaio 2017. 
 
    Con decreto presidenziale n. 173 dell'11 ottobre 2021,  e'  stata
concessa la medaglia di bronzo  al  valore  aeronautico  al  Capitano
Simone Agostinelli, nato il 12 giugno 1986 a  Foligno  (PG),  con  la
seguente motivazione:  «Ufficiale  pilota  impiegato  in  Abruzzo  in
occasione dell'emergenza  neve  del  gennaio  2017,  in  qualita'  di
copilota di un elicottero  dell'85º  Centro  di  ricerca  e  soccorso
dell'Aeronautica militare, il Cap.  Agostinelli  veniva  chiamato  ad
effettuare,  in   condizioni   metereologiche   fortemente   avverse,
caratterizzate tra l'altro da forti venti e scarsa  visibilita',  una
missione di ricerca e soccorso di una signora di nazionalita' polacca
rimasta isolata da circa una settimana, a  causa  della  neve,  nella
propria abitazione priva di luce e acqua, non raggiungibile con altri
mezzi, in localita' Macchia da Sole (TE). Costretto a  riatterrare  e
sospendere  la  missione  a   causa   delle   proibitive   condizioni
climatiche, consapevole del rischio di operare in condizioni estreme,
decideva  di  concerto  con  gli  altri  membri  dell'equipaggio   di
involarsi nuovamente per tentare comunque di  portare  a  termine  il
compito assegnato. Coadiuvando il capo equipaggio nell'individuazione
di una via percorribile e nel pilotaggio del mezzo a bassa quota  per
ovviare  alla  scarsa  visibilita',  giungeva  nella   localita'   di
intervento ove, individuata l'abitazione rimasta isolata,  risultando
impossibile atterrare sulla spessa coltre nevosa, nonostante i  forti
venti che rendevano arduo il pilotaggio  e  mettevano  a  dura  prova
l'equipaggio per l'instabilita' del velivolo, contribuiva a mantenere
l'aeromobile in  un  difficile  e  prolungato  volo  stazionario  per
consentire di recuperare, mediante verricello, la signora ormai  allo
stremo  delle  forze,  e  di  salvarle  la  vita  con  un  tempestivo
trasferimento presso l'aeroporto di Pescara ove  veniva  affidata  al
personale  sanitario  competente.  Dimostrando,  nella   circostanza,
estremo coraggio  e  singolare  perizia,  non  esitava  a  mettere  a
repentaglio  la  propria  incolumita'  per  contribuire  in   maniera
determinante a soccorrere persone in pericolo di vita, dando lustro e
prestigio all'Aeronautica militare».  -  Macchia  da  Sole  (TE),  23
gennaio 2017. 
 
    Con decreto presidenziale n. 174 dell'11 ottobre 2021,  e'  stata
concessa la  medaglia  di  bronzo  al  valore  aeronautico  al  Primo
Maresciallo Gianluca Paparella, nato il 24 novembre  1970  a  Milano,
con la seguente  motivazione:  «Impiegato  in  Abruzzo  in  occasione
dell'emergenza neve del gennaio 2017, quale operatore di bordo di  un
elicottero dell'85º Centro di  ricerca  e  soccorso  dell'Aeronautica
militare,  il  Primo  Maresciallo  Paparella   veniva   chiamato   ad
effettuare,  in   condizioni   metereologiche   fortemente   avverse,
caratterizzate tra l'altro da forti venti e scarsa  visibilita',  una
missione di ricerca e soccorso di una signora di nazionalita' polacca
rimasta isolata da circa una settimana, a  causa  della  neve,  nella
propria abitazione priva di luce e acqua, non raggiungibile con altri
mezzi, in localita' Macchia da Sole (TE). Costretto a  riatterrare  e
sospendere  la  missione  a   causa   delle   proibitive   condizioni
climatiche, consapevole del rischio di operare in condizioni estreme,
decideva  di  concerto  con  gli  altri  membri  dell'equipaggio   di
involarsi nuovamente per tentare comunque di  portare  a  termine  il
compito assegnato. Raggiunta  la  localita'  di  intervento  dopo  un
impegnativo  volo  fatto  a  bassa  quota  per  ovviare  alla  scarsa
visibilita',  stante  l'impossibilita'  di  atterrare  sulla   coltre
nevosa,   operando   al   verricello,   con   assoluta    padronanza,
determinazione e tempestivita', nonostante il persistente rischio per
l'incolumita' personale dovuto al forte  vento  che  metteva  a  dura
prova l'equipaggio  per  l'instabilita'  del  velivolo,  riusciva  ad
effettuare, in coordinamento  con  l'aerosoccorritore,  in  difficile
prolungato volo  stazionario,  tutte  le  operazioni  necessarie  per
trarre a bordo la signora ormai  allo  stremo  delle  forze,  il  cui
tempestivo  trasporto  presso  l'aeroporto  di  Pescara,  ove  veniva
affidata al personale sanitario competente, consentiva di salvarle la
vita. Dimostrando, nella circostanza, estremo  coraggio  e  singolare
perizia, non esitava a mettere a repentaglio la  propria  incolumita'
per contribuire in  maniera  determinante  a  soccorrere  persone  in
pericolo di vita, dando lustro e prestigio all'Aeronautica militare».
- Macchia da Sole (TE), 23 gennaio 2017. 
 
    Con decreto presidenziale n. 175 dell'11 ottobre 2021,  e'  stata
concessa la  medaglia  di  bronzo  al  valore  aeronautico  al  Primo
Maresciallo Massimiliano D'Alessandro, nato  il  26  gennaio  1967  a
Torino,  con  la  seguente  motivazione:  «Impiegato  in  Abruzzo  in
occasione dell'emergenza  neve  del  gennaio  2017,  in  qualita'  di
aerosoccoritore  di  un  elicottero  dell'85º  Centro  di  ricerca  e
soccorso dell'Aeronautica militare, il Primo Maresciallo D'Alessandro
veniva  chiamato  ad   effettuare,   in   condizioni   metereologiche
fortemente avverse, caratterizzate  tra  l'altro  da  forti  venti  e
scarsa visibilita', una missione di ricerca e soccorso di una signora
di nazionalita' polacca rimasta isolata da  circa  una  settimana,  a
causa della neve, nella propria abitazione priva di luce e acqua, non
raggiungibile con altri mezzi, in localita'  Macchia  da  Sole  (TE).
Costretto a riatterrare  e  sospendere  la  missione  a  causa  delle
proibitive condizioni climatiche, consapevole del rischio di  operare
in condizioni estreme, decideva di  concerto  con  gli  altri  membri
dell'equipaggio di  involarsi  nuovamente  per  tentare  comunque  di
portare a termine il compito assegnato.  Raggiunta  la  localita'  di
intervento dopo un impegnativo volo a bassa quota  per  ovviare  alla
scarsa visibilita', stante l'impossibilita' di atterrare sulla coltre
nevosa, con  assoluta  padronanza,  determinazione  e  tempestivita',
nonostante il persistente rischio per l'incolumita' personale  dovuto
al  forte  vento  che  metteva  a   dura   prova   l'equipaggio   per
l'instabilita' del velivolo, si calava a terra con  il  verricello  e
nella spessa coltre di neve riusciva ad effettuare, in  coordinamento
con  l'operatore  di  bordo,  in  un  difficile  e  prolungato   volo
stazionario, tutte le operazioni necessarie per  trarre  a  bordo  la
signora, ormai allo stremo delle forze, il cui  tempestivo  trasporto
presso l'aeroporto di  Pescara,  ove  veniva  affidata  al  personale
sanitario competente, consentiva di salvarle  la  vita.  Dimostrando,
nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, non  esitava
a mettere a repentaglio la propria  incolumita'  per  contribuire  in
maniera determinante a soccorrere persone in pericolo di vita,  dando
lustro e prestigio all'Aeronautica militare». - Macchia da Sole (TE),
23 gennaio 2017. 
 
    Con decreto presidenziale n. 176 dell'11 ottobre 2021,  e'  stata
concessa la medaglia di  bronzo  al  valore  aeronautico  al  Tenente
Colonnello Davide Dulcetti, nato il 20 gennaio 1974 a  Roma,  con  la
seguente motivazione:  «Ufficiale  pilota  impiegato  in  Abruzzo  in
occasione dell'emergenza neve del gennaio 2017, in qualita'  di  capo
equipaggio di un elicottero dell'85º Centro  di  ricerca  e  soccorso
dell'Aeronautica militare,  il  Ten.  Col.  Davide  Dulcetti,  veniva
chiamato ad effettuare, nei giorni 22 e  23  gennaio,  in  condizioni
climatiche estreme, caratterizzate da temporali, ghiaccio, abbondanti
nevicate  e  scarsissima  visibilita',  che  costringevano  spesso  a
rischiose e  prolungate  tratte  di  volo  a  bassissima  quota,  due
missioni per rifornire di  medicinali,  viveri  e  carburante  per  i
generatori  elettrici  di  emergenza  le  frazioni  di   Frattoli   e
Cesacastina, ove una persona versava in imminente  pericolo  di  vita
necessitando di dialisi immediata che non poteva essere  eseguita  in
mancanza dei medicinali e della corrente elettrica fornita dai gruppi
elettrogeni di emergenza, e Macchia da Borea, che,  in  mancanza  dei
beni di prima necessita', rischiava di dover essere evacuata per  via
aerea, operazione peraltro estremamente ardua dato  l'elevato  numero
di sortite necessarie, da  effettuare  in  condizioni  metereologiche
proibitive  di  cui  non  era  previsto  a  breve  un  miglioramento.
Pilotando abilmente il mezzo a bassissima quota e con frequenti cambi
di  rotta,  per  ovviare  alla  scarsa  visibilita',  giungeva  nelle
localita' di intervento ove,  risultando  inaccessibili  le  zone  di
rilascio programmate, venivano individuati, con il concorso di  tutti
i membri dell'equipaggio, degli spazi alternativi  che,  sebbene  con
numerosi  ostacoli  e   non   idonei   all'atterraggio,   risultavano
accessibili alle persone soccorse e consentivano, nonostante  intensi
temporali di pioggia ghiacciata che rendevano arduo il  pilotaggio  e
mettevano a dura prova l'equipaggio per instabilita' del velivolo, il
rilascio in volo stazionario, in alcuni casi  da  oltre  trentacinque
metri, dei beni di prima necessita' trasportati.  Dimostrando,  nella
circostanza, estremo  coraggio  e  singolare  perizia,  esponendo  la
propria vita al  pericolo  per  salvaguardare  la  vita  umana  della
popolazione civile, contribuiva in maniera determinante a  soccorrere
persone in imminente pericolo di vita e ad  accrescere  il  prestigio
dell'Aeronautica militare». - Crognaleto e Valle Castellana (TE),  22
e 23 gennaio 2017. 
 
    Con decreto presidenziale n. 177 dell'11 ottobre 2021,  e'  stata
concessa la medaglia di bronzo  al  valore  aeronautico  al  Capitano
Alessandro Salamena, nato il 17 agosto 1982 a  Marino  (RM),  con  la
seguente motivazione:  «Ufficiale  pilota  impiegato  in  Abruzzo  in
occasione dell'emergenza  neve  del  gennaio  2017,  in  qualita'  di
copilota di un elicottero  dell'85º  Centro  di  ricerca  e  soccorso
dell'Aeronautica militare, il Capitano Salamena  veniva  chiamato  ad
effettuare, nei giorni 22 e  23  gennaio,  in  condizioni  climatiche
estreme, caratterizzate da temporali, ghiaccio, abbondanti nevicate e
scarsissima visibilita',  che  costringevano  spesso  a  rischiose  e
prolungate tratte di  volo  a  bassissima  quota,  due  missioni  per
rifornire  di  medicinali,  viveri  e  carburante  per  i  generatori
elettrici di emergenza le frazioni di Frattoli e Cesacastina, ove una
persona versava in imminente pericolo di vita necessitando di dialisi
immediata che non poteva essere eseguita in mancanza dei medicinali e
della corrente elettrica fornita dai gruppi elettrogeni di emergenza,
e Macchia da Borea, che, in mancanza dei beni  di  prima  necessita',
rischiava di dover essere evacuata per via aerea, operazione peraltro
estremamente difficile dato l'elevato numero di  sortite  necessarie,
da effettuare in condizioni metereologiche proibitive di cui non  era
previsto a breve un miglioramento.  Coadiuvando  il  capo  equipaggio
nella condotta del mezzo a bassissima quota e nell'individuazione dei
percorsi alternativi per ovviare alla  scarsa  visibilita',  giungeva
nelle localita' di intervento ove, risultando inaccessibili  le  zone
di rilascio programmate, venivano individuati,  con  il  concorso  di
tutti i membri dell'equipaggio, degli spazi alternativi che,  sebbene
con numerosi  ostacoli  e  non  idonei  all'atterraggio,  risultavano
accessibili alle persone soccorse e consentivano, nonostante  intensi
temporali di pioggia ghiacciata che rendevano arduo il  pilotaggio  e
mettevano a dura prova l'equipaggio per instabilita' del velivolo, il
rilascio in volo stazionario, in alcuni casi  da  oltre  trentacinque
metri, dei beni di prima necessita' trasportati.  Dimostrando,  nella
circostanza, estremo  coraggio  e  singolare  perizia,  esponendo  la
propria vita al  pericolo  per  salvaguardare  la  vita  umana  della
popolazione civile, contribuiva in maniera determinante a  soccorrere
persone in imminente pericolo di vita e ad  accrescere  il  prestigio
dell'Aeronautica militare». - Crognaleto e Valle Castellana (TE),  22
e 23 gennaio 2017. 
 
    Con decreto presidenziale n. 178 dell'11 ottobre 2021,  e'  stata
concessa la  medaglia  di  bronzo  al  valore  aeronautico  al  Primo
Maresciallo Francesco Russo, nato il 14 aprile 1973 a Taranto, con la
seguente   motivazione:   «Impiegato   in   Abruzzo   in    occasione
dell'emergenza neve del gennaio 2017, in  qualita'  di  operatore  di
bordo  di  un  elicottero  dell'85º  Centro  di  ricerca  e  soccorso
dell'Aeronautica  militare,  il  Primo  Maresciallo  Francesco  Russo
veniva chiamato ad effettuare, nei giorni  22  e  23,  in  condizioni
climatiche estreme, caratterizzate da temporali, ghiaccio, abbondanti
nevicate  e  scarsissima  visibilita',  che  costringevano  spesso  a
rischiose e  prolungate  tratte  di  volo  a  bassissima  quota,  due
missioni per rifornire di  medicinali,  viveri  e  carburante  per  i
generatori  elettrici  di  emergenza  le  frazioni  di   Frattoli   e
Cesacastina, ove una persona versava in imminente  pericolo  di  vita
necessitando di dialisi immediata che non poteva essere  eseguita  in
mancanza dei medicinali e della corrente elettrica fornita dai gruppi
elettrogeni di emergenza, e Macchia da Borea, che,  in  mancanza  dei
beni di prima necessita', rischiava di dover essere evacuata per  via
aerea, operazione per altro  estremamente  difficile  dato  l'elevato
numero  di  sortite   necessarie,   da   effettuare   in   condizioni
metereologiche  proibitive  di  cui  non  era  previsto  a  breve  un
miglioramento. Volando a bassissima  quota,  con  numerosi  cambi  di
rotta per ovviare alla  scarsa  visibilita',  venivano  raggiunte  le
localita' di intervento ove,  risultando  inaccessibili  le  zone  di
rilascio programmate, venivano, individuati, con il concorso di tutti
i membri dell'equipaggio, degli spazi alternativi  che,  sebbene  con
numerosi  ostacoli  e   non   idonei   all'atterraggio,   risultavano
accessibili alle persone soccorse e consentivano il rilascio in  volo
stazionario, in alcuni casi da oltre trentacinque metri, dei beni  di
prima necessita' trasportati.  Operando  quindi  al  verricello,  con
assoluta padronanza, determinazione e  tempestivita',  nonostante  il
persistente rischio per l'incolumita' personale dovuto alla  violenza
della manifestazione climatica che metteva a dura prova  l'equipaggio
per  la  instabilita'  del  velivolo,  riusciva  ad  effettuare,   in
coordinamento con l'aerosoccorritore, tutte le operazioni  necessarie
per  il  rilascio  a  terra   dei   materiali.   Dimostrando,   nella
circostanza, estremo  coraggio  e  singolare  perizia,  esponendo  la
propria vita al  pericolo  per  salvaguardare  la  vita  umana  della
popolazione civile, contribuiva in maniera determinante a  soccorrere
persone in imminente pericolo di vita e ad  accrescere  il  prestigio
dell'Aeronautica militare». - Crognaleto e Valle Castellana (TE),  22
e 23 gennaio 2017. 
 
    Con decreto presidenziale n. 179 dell'11 ottobre 2021,  e'  stata
concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico  al  Maresciallo
di 1^ classe Antonio Cortese, nato il 25 settembre 1977  a  Maddaloni
(CE), con la seguente motivazione: «Impiegato in Abruzzo in occasione
dell'emergenza neve del gennaio 2017, in qualita' di aerosoccorritore
a bordo di un  elicottero  dell'85º  Centro  di  ricerca  e  soccorso
dell'Aeronautica  militare,  il  Maresciallo  di  1^  classe  Antonio
Cortese veniva chiamato ad effettuare, nei giorni 22 e 23 gennaio, in
condizioni climatiche estreme, caratterizzate da temporali, ghiaccio,
abbondanti nevicate  e  scarsissima  visibilita',  che  costringevano
spesso a rischiose e prolungate tratte di volo  a  bassissima  quota,
due missioni per rifornire di medicinali, viveri e carburante  per  i
generatori  elettrici  di  emergenza  le  frazioni  di   Frattoli   e
Cesacastina, ove una persona versava in imminente  pericolo  di  vita
necessitando di dialisi immediata che non poteva essere  eseguita  in
mancanza dei medicinali e della corrente elettrica fornita dai gruppi
elettrogeni di emergenza, e Macchia da Borea, che,  in  mancanza  dei
beni di prima necessita', rischiava di dover essere evacuata per  via
aerea, operazione  peraltro  estremamente  difficile  dato  l'elevato
numero  di  sortite   necessarie,   da   effettuare   in   condizioni
metereologiche  proibitive  di  cui  non  era  previsto  a  breve  un
miglioramento. Volando a bassissima quota, con numerosi  cambi  rotta
per ovviare alla scarsa visibilita', venivano raggiunte le  localita'
di intervento ove,  risultando  inaccessibili  le  zone  di  rilascio
programmate, venivano individuati, con il concorso di tutti i  membri
dell'equipaggio, degli spazi alternativi che,  sebbene  con  numerosi
ostacoli e non idonei all'atterraggio, risultavano  accessibili  alle
persone soccorse e consentivano il rilascio in volo  stazionario,  in
alcuni casi da oltre trentacinque metri, dei beni di prima necessita'
trasportati. Operando quindi con assoluta padronanza,  determinazione
e tempestivita', nonostante il persistente rischio per  l'incolumita'
personale dovuto alla violenza  della  manifestazione  climatica  che
metteva a dura prova l'equipaggio per la instabilita'  del  velivolo,
riusciva ad effettuare, in coordinamento con  l'operatore  di  bordo,
tutte le operazioni necessarie per il rilascio a terra dei materiali.
Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia,
esponendo la propria vita al pericolo per salvaguardare la vita umana
della popolazione  civile,  contribuiva  in  maniera  determinante  a
soccorrere persone in imminente pericolo di vita e ad  accrescere  il
prestigio dell'Aeronautica militare». - Crognaleto e Valle Castellana
(TE), 22 e 23 gennaio 2017. 
 
    Con decreto presidenziale n. 180 dell'11 ottobre 2021,  e'  stata
concessa la medaglia di bronzo  al  valore  aeronautico  al  Maggiore
Pietro Russo, nato il 22 novembre 1979 a Catanzaro, con  la  seguente
motivazione: «Ufficiale pilota  impiegato  in  Abruzzo  in  occasione
dell'emergenza terremoto  e  neve  2016-2017,  in  qualita'  di  capo
equipaggio di un elicottero dell'85º Centro  di  ricerca  e  soccorso
dell'Aeronautica  militare,  il  Magg.  Russo  veniva   chiamato   ad
effettuare una missione di trasporto  di  tecnici  dell'Enel  per  la
verifica di sicurezza dell'integrita' strutturale delle  dighe  nella
zona del lago di Campotosto, interessate da  scosse  di  terremoto  e
rese  altrimenti  irraggiungibili  dalle  forti  nevicate.  Pilotando
abilmente il mezzo a bassissima quota e con frequenti cambi di  rotta
per   ovviare   alla   scarsissima   visibilita'   per   le   intense
precipitazioni nevose, giungeva nelle  localita'  di  intervento  ove
risultava impossibile atterrare a causa della spessa coltre di  neve.
Nonostante il persistente rischio per l'incolumita' personale  dovuto
alla scarsa visibilita'  e  al  forte  vento  che  rendeva  arduo  il
pilotaggio e metteva a dura prova l'equipaggio per l'instabilita' del
velivolo, riusciva a mantenere l'aeromobile  in  un  prolungato  volo
stazionario per consentire al personale tecnico dell'Enel  di  essere
calato e poi, al termine dell'operazioni di controllo, recuperato con
il  verricello  nei   pressi   delle   dighe.   Il   positivo   esito
dell'ispezione, che accertava l'integrita' strutturale  delle  dighe,
consentiva di evitare l'insorgere di  uno  stato  di  panico  fra  la
popolazione gia' gravemente provata dai precedenti eventi calamitosi.
Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia,
esponeva  la  propria  vita  al  pericolo  contribuendo  in   maniera
determinante ad alleviare i disagi  della  popolazione  civile  e  ad
accrescere  il  prestigio  dell'Aeronautica  militare».  -  Lago   di
Campotosto (AQ), 19 gennaio 2017. 
 
    Con decreto presidenziale n. 181 dell'11 ottobre 2021,  e'  stata
concessa la medaglia di bronzo  al  valore  aeronautico  al  Maggiore
Marco Ferrara, nato il 14 agosto 1979  a  Taranto,  con  la  seguente
motivazione: «Ufficiale pilota  impiegato  in  Abruzzo  in  occasione
dell'emergenza terremoto e neve 2016-2017,  in  qualita'  di  secondo
pilota di  un  elicottero  dell'85º  Centro  di  ricerca  e  soccorso
dell'Aeronautica  militare,  il  Magg.  Ferrara  veniva  chiamato  ad
effettuare una missione di trasporto  di  tecnici  dell'Enel  per  la
verifica di sicurezza dell'integrita' strutturale delle  dighe  nella
zona del lago di Campotosto, interessate da  scosse  di  terremoto  e
rese altrimenti irraggiungibili dalle forti nevicate. Coadiuvando  il
capo equipaggio nel pilotaggio del mezzo a  bassissima  quota  e  con
frequenti cambi di rotta per ovviare alla scarsissima  visibilita'  a
causa delle intense precipitazioni nevose, giungeva  nelle  localita'
di intervento ove risulta impossibile atterrare a causa della  spessa
coltre di neve. Nonostante il persistente rischio  per  l'incolumita'
personale dovuto al forte vento che rendeva  arduo  il  pilotaggio  e
metteva a dura prova l'equipaggio per  l'instabilita'  del  velivolo,
contribuiva  a  mantenere  l'aeromobile   in   un   prolungato   volo
stazionario per consentire al personale tecnico dell'Enel  di  essere
calato e poi, al termine dell'operazioni di controllo, recuperato con
il  verricello  nei   pressi   delle   dighe.   Il   positivo   esito
dell'ispezione, che accertava l'integrita' strutturale  delle  dighe,
consentiva di evitare l'insorgere di  uno  stato  di  panico  fra  la
popolazione  gia'  gravemente  provata  dai  precedenti   cataclismi.
Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia,
esponeva  la  propria  vita  al  pericolo  contribuendo  in   maniera
determinante ad alleviare i disagi  della  popolazione  civile  e  ad
accrescere  il  prestigio  dell'Aeronautica  militare».  -  Lago   di
Campotosto (AQ), 19 gennaio 2017. 
 
    Con decreto presidenziale n. 182 dell'11 ottobre 2021,  e'  stata
concessa la  medaglia  di  bronzo  al  valore  aeronautico  al  Primo
Luogotenente Francesco Bullara, nato il 25 novembre 1961  a  Guidonia
Montecelio (RM), con la seguente motivazione: «Impiegato  in  Abruzzo
in  occasione  dell'emergenza  terremoto  e  neve  2016-2017,   quale
operatore di bordo di un elicottero dell'85º  Centro  di  ricerche  e
soccorso  dell'Aeronautica  militare,  il  1°  Lgt.  Bullara   veniva
chiamato ad effettuare una missione di trasporto di tecnici dell'Enel
per la verifica di sicurezza dell'integrita' strutturale delle  dighe
nella zona del  lago  di  Campotosto,  interessate  dalle  scosse  di
terremoto e rese altrimenti  irraggiungibili  dalle  forti  nevicate.
Volando a bassissima quota, con numerosi cambi di rotta  per  ovviare
alla scarsissima visibilita' per le  intense  precipitazioni  nevose,
veniva raggiunta la localita' di intervento ove risultava impossibile
atterrare a causa della spessa coltre di  neve.  Operando  quindi  al
verricello, con assoluta padronanza, determinazione e  tempestivita',
nonostante il persistente rischio per l'incolumita' personale  dovuto
alla scarsa visibilita' e alla violenza del vento che metteva a  dura
prova l'equipaggio  per  l'instabilita'  del  velivolo,  riusciva  ad
effettuare,  in  coordinamento  con  l'aerosoccorritore,   tutte   le
operazioni, in volo stazionario, necessarie per il rilascio  a  terra
ed il successivo recupero, al termine delle operazioni,  dei  tecnici
dell'Enel.  Il   positivo   esito   dell'ispezione,   che   accertava
l'integrita'  strutturale  delle   dighe,   consentiva   di   evitare
l'insorgere di uno stato di panico fra la popolazione gia' gravemente
provata dai precedenti cataclismi.  Dimostrando,  nella  circostanza,
estremo coraggio e singolare perizia, esponeva  la  propria  vita  al
pericolo contribuendo in maniera determinante ad alleviare  i  disagi
della   popolazione   civile   e   ad   accrescere    il    prestigio
dell'Aeronautica militare». - Lago di  Campotosto  (AQ),  19  gennaio
2017. 
 
    Con decreto presidenziale n. 183 dell'11 ottobre 2021,  e'  stata
concessa la  medaglia  di  bronzo  al  valore  aeronautico  al  Primo
Maresciallo Massimo Calderoni, nato il 30 settembre 1971 a Roma,  con
la  seguente  motivazione:  «Impiegato  in   Abruzzo   in   occasione
dell'emergenza terremoto e neve 2016-2017, quale  aerosoccorritore  a
bordo  di  un  elicottero  dell'85º  Centro  di  ricerca  e  soccorso
dell'Aeronautica militare, il 1° Mar. Calderoni  veniva  chiamato  ad
effettuare una missione di trasporto  di  tecnici  dell'Enel  per  la
verifica di sicurezza dell'integrita' strutturale delle  dighe  nella
zona del lago di Campotosto, interessate dalle scosse di terremoto  e
rese altrimenti  irraggiungibili  dalle  forti  nevicate.  Volando  a
bassissima quota, con  numerosi  cambi  di  rotta  per  ovviare  alla
scarsissima visibilita' per le intense precipitazioni nevose,  veniva
raggiunta  la  localita'  di  intervento  ove   risulta   impossibile
atterrare a causa della spessa coltre di neve.  Operando  quindi  con
assoluta padronanza, determinazione e  tempestivita',  nonostante  il
persistente rischio per l'incolumita' personale dovuto alla  violenza
del vento che metteva a dura prova  l'equipaggio  per  l'instabilita'
del velivolo, in coordinamento con l'operatore di bordo, si calava  a
terra con  il  verricello  insieme  al  personale  tecnico  dell'Enel
assistendolo nelle delicate operazioni  di  discesa  e  risalita,  al
termine delle operazioni  di  controllo,  con  il  velivolo  in  volo
stazionario.  Il  positivo  esito   dell'ispezione,   che   accertava
l'integrita'  strutturale  delle   dighe,   consentiva   di   evitare
l'insorgere di uno stato di panico fra la popolazione gia' gravemente
provata dai precedenti cataclismi.  Dimostrando,  nella  circostanza,
estremo coraggio e singolare perizia, esponeva  la  propria  vita  al
pericolo contribuendo in maniera determinante ad alleviare  i  disagi
della   popolazione   civile   e   ad   accrescere    il    prestigio
dell'Aeronautica militare». - Lago di  Campotosto  (AQ),  19  gennaio
2017.