DELIBERA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 25 febbraio 2022 

Dichiarazione dello stato di emergenza per intervento  all'estero  in
conseguenza del grave contesto emergenziale in  atto  nel  territorio
dell'Ucraina. (22A01598) 
(GU n.58 del 10-3-2022)

 
                      IL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
                 nella riunione del 25 febbraio 2022 
 
  Visto  il  decreto  legislativo  2  gennaio  2018,  n.  1,  ed   in
particolare l'art. 8, comma 1, lettera l), l'art. 24 e l'art. 29; 
  Considerato che in data 15 febbraio 2022  il  Servizio  statale  di
emergenza dell'Ucraina ha richiesto al Centro di coordinamento  della
risposta alle emergenze dell'Unione europea assistenza per far fronte
a potenziali  criticita'  conseguenti  alle  tensioni  internazionali
nell'area; 
  Considerato che gli accadimenti in atto nel territorio dell'Ucraina
a  partire  dalle  prime  ore  del  giorno  24  febbraio  2022  hanno
determinato il repentino incremento dell'esigenza di materiali, mezzi
e attrezzature volti ad assicurare il soccorso  e  l'assistenza  alla
popolazione a supporto del locale sistema di protezione civile; 
  Considerato  che  in  pari  data,  la  citata  richiesta  e'  stata
integrata individuando  ulteriori  tipologie  di  beni  connessi  con
l'evoluzione della situazione e per finalita' di primo soccorso; 
  Tenuto conto che per detta situazione si ravvisa la  necessita'  di
procedere con tempestivita' all'attivazione delle risorse  necessarie
per assicurare supporto alle operazioni di soccorso e assistenza alla
popolazione interessata; 
  Vista  la  nota  del  Ministero  degli  affari   esteri   e   della
cooperazione internazionale del 24 febbraio  2022  con  la  quale  si
chiede l'attivazione delle procedure per la deliberazione dello stato
di emergenza per intervento all'estero, ai  sensi  dell'art.  29  del
decreto legislativo n. 1 del 2018 per le suindicate finalita'; 
  Considerato che  l'offerta  di  assistenza  da  parte  del  Governo
italiano e' stata presentata  tramite  il  sistema  Common  emergency
communication and information system (CECIS) dell'Unione europea; 
  Ravvisata la necessita'  di  assicurare  il  concorso  dello  Stato
italiano nell'adozione di tutte le iniziative  di  protezione  civile
anche attraverso  la  realizzazione  di  interventi  straordinari  ed
urgenti; 
  Considerato, che  il  Fondo  per  le  emergenze  nazionali  di  cui
all'art. 44, comma 1, del decreto legislativo n. 1 del 2018, iscritto
nel bilancio autonomo della Presidenza del  Consiglio  dei  ministri,
presenta le necessarie disponibilita'; 
  Ritenuto, pertanto, che ricorrono, nella fattispecie, i presupposti
previsti dall'art. 29, comma 1, del  decreto  legislativo  n.  1  del
2018, per  la  delibera  dello  stato  di  emergenza  per  intervento
all'estero; 
  Su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri; 
 
                              Delibera: 
 
                               Art. 1 
 
  1. In considerazione di quanto espresso in premessa, ai sensi e per
gli effetti di quanto disposto dall'art. 29,  comma  1,  del  decreto
legislativo n. 1 del 2018, e' dichiarato, per tre mesi dalla data  di
deliberazione, lo stato di emergenza  per  intervento  all'estero  in
conseguenza degli accadimenti in atto nel territorio dell'Ucraina. 
  2. Per l'attuazione  degli  interventi  urgenti  di  supporto  alle
attivita' di soccorso ed assistenza alla popolazione interessata,  da
effettuare nella vigenza dello stato di emergenza,  si  provvede,  ai
sensi degli articoli 25 e 29 del decreto legislativo 2 gennaio  2018,
n.  1,  con  ordinanze,  emanate  dal  Capo  del  Dipartimento  della
protezione civile, anche in deroga ad ogni disposizione vigente e nel
rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico, nel limite
di euro 3.000.000,00 a valere sul Fondo per le emergenze nazionali di
cui all'art. 44, comma 1, del decreto legislativo n. 1 del 2018. 
  La presente delibera  sara'  pubblicata  nella  Gazzetta  Ufficiale
della Repubblica italiana. 
 
                                                  Il Presidente       
                                           del Consiglio dei ministri 
                                                     Draghi