DELIBERA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14 luglio 2022
Estensione degli effetti della dichiarazione dello stato di emergenza, adottata con delibera del 4 luglio 2022, in relazione alla situazione di deficit idrico in atto, ai territori delle regioni ricadenti nel bacino del distretto dell'Appennino centrale nonche', per le peculiari condizioni ed esigenze rilevate, al territorio della Regione Umbria. (22A04233)(GU n.174 del 27-7-2022)
IL CONSIGLIO DEI MINISTRI
nella riunione del 14 luglio 2022
Visto il decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, ed in
particolare l'art. 7, comma 1, lettera c) e l'art. 24, comma 1;
Vista la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 26
ottobre 2012 concernente gli indirizzi per lo svolgimento delle
attivita' propedeutiche alle deliberazioni del Consiglio dei ministri
e per la predisposizione delle ordinanze di cui all'art. 5, della
legge 24 febbraio 1992, n. 225 e successive modificazioni e
integrazioni, che, ai sensi dell'art. 15, comma 5, del decreto
legislativo citato n. 1 del 2018, resta in vigore fino alla
pubblicazione della nuova direttiva in materia;
Vista la delibera del Consiglio dei ministri del 4 luglio 2022, con
la quale e' stato dichiarato, fino al 31 dicembre 2022, lo stato di
emergenza in relazione alla situazione di deficit idrico in atto nei
territori delle regioni e delle province autonome ricadenti nei
bacini distrettuali del Po e delle Alpi orientali, nonche' per le
peculiari condizioni ed esigenze rilevate nel territorio delle
Regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e
Veneto ed ha stanziato la somma di euro 36.500.000,00 a valere sul
Fondo per le emergenze nazionali di cui all'art. 44, comma 1, del
decreto legislativo n. 1 del 2018, ripartiti come di seguito: euro
10.900.000,00 alla Regione Emilia-Romagna, euro 4.200.000,00 alla
Regione Friuli-Venezia Giulia, euro 9.000.000,00 alla Regione
Lombardia, euro 7.600.000,00 alla Regione Piemonte ed euro
4.800.000,00 alla Regione Veneto;
Considerato che la dichiarazione dello stato di emergenza e' stata
adottata per fronteggiare situazioni che per intensita' ed estensione
richiedono l'utilizzo di mezzi e poteri straordinari;
Considerato che il territorio della Regione Umbria e' interessato
da un lungo periodo di siccita', causato dalla eccezionale scarsita'
di precipitazioni pluviometriche nel corso dell'anno 2022 e
dall'incremento anomalo delle temperature che ha determinato una
rilevante riduzione della disponibilita' idrica;
Considerato, quindi, che tale prolungato periodo di siccita' sta
provocando una situazione di grave deficit idrico in progressiva
estensione anche nei territori ricadenti nel bacino del distretto
dell'Appennino centrale, con particolare riferimento al territorio
della Regione Umbria per il quale e' gia' stata dichiarata la
condizione di severita' idrica elevata;
Considerato, altresi', che nel territorio della sopraindicata
regione si e' reso necessario ricorrere a prime e immediate misure di
mitigazione del rischio che, tuttavia, non hanno contenuto, in
maniera efficace, gli effetti della crisi idrica in atto anche in
considerazione delle elevate temperature rilevate che hanno
incrementato notevolmente i prelievi sia per uso idropotabile sia per
uso irriguo e che non sono prevedibili, allo stato, significative
modificazioni del quadro meteo-climatico per la corrente stagione
estiva;
Ritenuto, inoltre, che le esigenze stagionali dei settori agricolo
e zootecnico possano contribuire ad aggravare la situazione di
deficit idrico in atto;
Ravvisata, pertanto, la necessita' di avviare prime misure urgenti
allo scopo di scongiurare, nell'immediato, l'interruzione del
servizio idrico, anche integrando le misure con ulteriori dispositivi
ed interventi straordinari, commisurati alla progressiva riduzione
della disponibilita' di risorsa idrica connessa con l'evoluzione
stagionale e le esigenze idriche destinate ad altre primarie
finalita';
Considerato che l'evoluzione dello scenario climatico e il
perdurare della situazione di siccita', con il peggioramento della
conseguente emergenza idrica puo' determinare gravi ripercussioni
sulla vita sociale, economica e produttiva, nonche' comportare un
grave pregiudizio per la sanita' e l'igiene pubblica;
Ravvisata l'urgente necessita', in particolare, di attivare misure
di coordinamento sull'uso della risorsa idrica, con particolare
riferimento al bacino del distretto dell'Appennino centrale;
Vista la nota della Regione Umbria del 4 luglio 2022 con la quale
e' stata richiesta la dichiarazione dello stato di emergenza per
deficit idrico;
Considerato, altresi', che il Fondo per le emergenze nazionali di
cui all'art. 44, comma 1, del citato decreto legislativo n. 1 del
2018, iscritto nel bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio
dei ministri, presenta le disponibilita' necessarie per far fronte
agli interventi delle tipologie di cui alle lettere a) e b) dell'art.
25, comma 2, del decreto legislativo n. 1 del 2018, nella misura
determinata all'esito della valutazione speditiva svolta dal
Dipartimento della protezione civile sulla base dei dati e delle
informazioni disponibili ed in raccordo con la Regione Umbria;
Ritenuto, pertanto, necessario provvedere tempestivamente a porre
in essere tutte le iniziative di carattere straordinario finalizzate
al superamento della grave situazione determinatasi a seguito della
crisi idrica in atto;
Tenuto conto che detta situazione di emergenza, per intensita' ed
estensione, non e' fronteggiabile con mezzi e poteri ordinari;
Ritenuto, quindi, che ricorrono, nella fattispecie, i presupposti
previsti dall'art. 7, comma 1, lettera c) e dall'art. 24 del citato
decreto legislativo n. 1 del 2018, per la dichiarazione dello stato
di emergenza, potendosi, pertanto, procedere all'estensione dello
stato di emergenza al territorio della Regione Umbria;
Su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri;
Delibera:
Art. 1
1. In considerazione di quanto esposto in premessa, ai sensi e per
gli effetti dell'art. 7, comma 1, lettera c) e dell'art. 24 del
decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, gli effetti dello stato di
emergenza, dichiarato con delibera del Consiglio dei ministri del 4
luglio 2022, sono estesi, in relazione alla situazione di deficit
idrico in atto, ai territori delle regioni ricadenti nel bacino del
distretto dell'Appennino centrale nonche', per le peculiari
condizioni ed esigenze rilevate, al territorio della Regione Umbria.
2. Per l'attuazione degli interventi da effettuare nella vigenza
dello stato di emergenza, ai sensi dell'art. 25, comma 2, lettere a)
e b) del decreto legislativo n. 1 del 2018, si provvede con
ordinanze, emanate dal Capo del Dipartimento della protezione civile,
acquisita l'intesa delle regioni interessate, in deroga a ogni
disposizione vigente e nel rispetto dei principi generali
dell'ordinamento giuridico, nei limiti delle risorse di cui al comma
3.
3. Per l'attuazione dei primi interventi di cui all'art. 25, comma
2, lettere a) e b) del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1,
nelle more della valutazione dell'effettivo impatto dell'evento in
rassegna, si provvede nel limite di euro 2.800.000,00 a valere sul
Fondo per le emergenze nazionali di cui all'art. 44, comma 1, del
suddetto decreto legislativo n. 1 del 2018.
La presente delibera sara' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana.
Il Presidente
del Consiglio dei ministri
Draghi