PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - COMMISSARIO STRAORDINARIO DI GOVERNO PER IL GIUBILEO DELLA CHIESA CATTOLICA 2025

DECRETO 12 agosto 2022 

Avvio della procedura per la Valutazione ambientale strategica  (VAS)
di cui  alla  direttiva  2001/42/CE  del  Parlamento  europeo  e  del
Consiglio del 27 giugno 2001, recepita  con  decreto  legislativo  n.
152/2006 e successive modificazioni ed integrazioni,  concernente  la
«Valutazione  degli  effetti  di  determinati   piani   e   programmi
sull'ambiente» del Piano di gestione dei rifiuti Roma Capitale e  del
relativo   Rapporto   ambientale.    Individuazione    dell'autorita'
competente alla VAS. (Decreto n. 1). (22A04809) 
(GU n.190 del 16-8-2022)

 
                    IL COMMISSARIO STRAORDINARIO 
                     DI GOVERNO PER IL GIUBILEO 
                       DELLA CHIESA CATTOLICA 
 
  Vista la legge 30 dicembre 2021, n. 234 che, all'art. 1, comma 421,
dispone la nomina con decreto del  Presidente  della  Repubblica,  ai
sensi dell'art. 11  della  legge  23  agosto  1988,  n.  400,  di  un
Commissario straordinario del Governo  «al  fine  di  assicurare  gli
interventi funzionali alle celebrazioni  del  Giubileo  della  Chiesa
cattolica per il 2025», in carica fino al 31 dicembre 2026; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica  4  febbraio  2022
con il quale il  sindaco  pro  tempore  di  Roma  Capitale  e'  stato
nominato Commissario straordinario di Governo al fine  di  assicurare
gli interventi funzionali alle celebrazioni del Giubileo della Chiesa
cattolica per il 2025 nell'ambito del territorio di Roma Capitale; 
  Visto il decreto-legge del 17 maggio 2022, n. 50,  recante  «Misure
urgenti in materia di politiche energetiche nazionali,  produttivita'
delle imprese e attrazione degli investimenti, nonche' in materia  di
politiche sociali e di crisi ucraina», convertito  con  modificazioni
nella legge 15 luglio 2022, n. 91,  ed,  in  particolare,  l'art.  13
rubricato «Gestione dei rifiuti a Roma e altre misure per il Giubileo
della Chiesa cattolica per il 2025» che, al comma 1,  attribuisce  al
Commissario di Governo limitatamente al periodo del relativo  mandato
e con riferimento al territorio di Roma Capitale, tenuto anche  conto
di quanto disposto dall'art. 114, terzo comma, della Costituzione, le
competenze assegnate alle regioni ai sensi degli articoli 196  e  208
del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 ed, in particolare: 
    la predisposizione e l'adozione del piano di gestione dei rifiuti
di Roma Capitale; 
    la regolamentazione delle attivita' di gestione dei rifiuti,  ivi
compresa  la  raccolta  differenziata  dei  rifiuti   urbani,   anche
pericolosi; 
    l'elaborazione e approvazione del piano  per  la  bonifica  delle
aree inquinate; 
    l'approvazione dei progetti di nuovi impianti per la gestione  di
rifiuti, anche  pericolosi,  assicurando  la  realizzazione  di  tali
impianti e autorizzando le modifiche degli impianti esistenti; 
    l'autorizzazione dell'esercizio delle operazioni di smaltimento e
recupero di rifiuti, anche  pericolosi,  fatte  salve  le  competenze
statali di cui all'art. 7, comma 4-bis, del  decreto  legislativo  n.
152/2006; 
  Vista  la  direttiva  2001/42/CE  del  Parlamento  europeo  e   del
Consiglio del 27  giugno  2001,  concernente  la  «Valutazione  degli
effetti di determinati piani e  programmi  sull'ambiente»  che,  come
disposto all'art. 1, ha  quale  obiettivo  quello  «di  garantire  un
elevato  livello  di  protezione  dell'ambiente  e   di   contribuire
all'integrazione    di     considerazioni     ambientali     all'atto
dell'elaborazione e dell'adozione di piani e  programmi  al  fine  di
promuovere lo sviluppo sostenibile, assicurando che, ai  sensi  della
presente direttiva, venga effettuata  la  valutazione  ambientale  di
determinati piani e programmi che possono avere effetti significativi
sull'ambiente»; 
  Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006,  n.  152  e  successive
modificazioni ed integrazioni, recante «Norme in materia  ambientale»
c.d. «Codice ambientale», di recepimento ed attuazione: 
    a) della su richiamata direttiva 2001/42/CE; 
    b) della  direttiva  2014/52/UE  del  Parlamento  europeo  e  del
Consiglio, del 16 aprile 2014, che modifica la  direttiva  2011/92/UE
concernente la  valutazione  di  impatto  ambientale  di  determinati
progetti pubblici e privati; 
    c)  della  direttiva  2008/1/CE  del  Parlamento  europeo  e  del
Consiglio del 15  gennaio  2008,  concernente  la  prevenzione  e  la
riduzione integrate dell'inquinamento; 
  Considerato che il su richiamato decreto legislativo 3 aprile 2006,
n. 152 e  successive  modificazioni  ed  integrazioni,  c.d.  «Codice
ambientale», stabilisce: 
    all'art. 6, comma 1, che «la  valutazione  ambientale  strategica
riguarda  i  piani  e  i  programmi   che   possono   avere   impatti
significativi sull'ambiente e sul patrimonio culturale»; 
    all'art. 6, comma 2, che «Fatto salvo quanto disposto al comma 3,
viene effettuata una valutazione per tutti i piani e i programmi:  a)
che sono elaborati per  la  valutazione  e  gestione  della  qualita'
dell'aria ambiente,  per  i  settori  (omissis)  della  gestione  dei
rifiuti e delle acque, (omissis)  e  che  definiscono  il  quadro  di
riferimento   per   l'approvazione,   l'autorizzazione,   l'area   di
localizzazione o comunque  la  realizzazione  dei  progetti  elencati
negli allegati II, II-bis, III e IV del presente decreto»; 
    all'art.  9,  comma  1,  che  «Alle  procedure  di   verifica   e
autorizzazione disciplinate dal presente  decreto  si  applicano,  in
quanto compatibili, le norme della legge 7 agosto  1990,  n.  241,  e
successive   modificazioni,   concernente   norme   in   materia   di
procedimento amministrativo e di  diritto  di  accesso  ai  documenti
amministrativi»; 
    che la «Valutazione ambientale  strategica»  e'  disciplinata  al
titolo II del Codice ambientale, laddove l'art. 11, recita: 
    al comma 1 che «La valutazione ambientale strategica  e'  avviata
dall'autorita' procedente contestualmente al processo  di  formazione
del piano o programma e comprende, secondo  le  disposizioni  di  cui
agli articoli da 12 a 18: 
      a)  lo  svolgimento  di  una  verifica   di   assoggettabilita'
(limitatamente ai piani e ai programmi di cui all'art. 6, commi  3  e
3-bis)); 
      b) l'elaborazione del rapporto ambientale; 
      c) lo svolgimento di consultazioni; 
      d) la valutazione del rapporto ambientale  e  gli  esiti  delle
consultazioni; 
      e) la decisione; 
      f) l'informazione sulla decisione; 
      g) il monitoraggio»; 
    al  comma  3  che  «la  fase   di   valutazione   e'   effettuata
anteriormente all'approvazione del piano (omissis) e comunque durante
la fase di predisposizione dello stesso.», al fine di  garantire  che
gli impatti significativi sull'ambiente derivanti dall'attuazione del
piano siano presi  in  considerazione  durante  l'elaborazione  dello
stesso e prima della sua approvazione; 
    al  comma  4  che  «la  VAS  viene  effettuata  ai  vari  livelli
istituzionali  tenendo  conto  dell'esigenza  di   razionalizzare   i
procedimenti ed evitare duplicazioni nelle valutazioni»; 
    al comma 5 che «la VAS costituisce per i piani e programmi a  cui
si applicano le disposizioni del presente decreto,  parte  integrante
del  procedimento  di  adozione  ed  approvazione.  I   provvedimenti
amministrativi di approvazione adottati senza la  previa  valutazione
ambientale  strategica,  ove   prescritta,   sono   annullabili   per
violazione di legge»; 
  Visto il Programma nazionale di  gestione  rifiuti,  approvato  con
decreto ministeriale n. 257 del 24 giugno 2022 del Ministero  per  la
transizione ecologica, con valenza per gli anni dal 2022 al 2028, che
costituisce   una   forte   innovazione   nella   disciplina    della
pianificazione   della   gestione    dei    rifiuti,    fissando    i
macro-obiettivi, definendo i criteri e le linee guida strategiche che
le regioni e le province autonome seguono nella  predisposizione  dei
piani regionali  di  gestione  dei  rifiuti  e  che  rappresenta  uno
strumento di indirizzo  e  supporto  della  pianificazione  regionale
della gestione dei rifiuti, volto  a  garantire  la  rispondenza  dei
criteri di pianificazione agli obiettivi della normativa comunitaria,
nonche' la sostenibilita', l'efficienza, efficacia,  ed  economicita'
dei sistemi di gestione dei rifiuti in tutto il territorio nazionale,
in coerenza con gli obiettivi di coesione territoriale; 
  Considerato altresi' che il Codice ambientale dispone all'art. 199,
comma 1, che  «Le  regioni,  sentite  le  province,  i  comuni  (...)
predispongono e adottano piani regionali  di  gestione  dei  rifiuti.
L'approvazione   dei   piani   regionali   avviene    tramite    atto
amministrativo e si applica la procedura di cui  alla  parte  II  del
presente decreto in materia di VAS»; 
  Il predetto art. 199, al comma 3, stabilisce che «I piani regionali
di gestione dei rifiuti prevedono inoltre: 
    a) l'indicazione del tipo, quantita' e fonte dei rifiuti prodotti
all'interno  del  territorio,  suddivisi  per   ambito   territoriale
ottimale per quanto riguarda i rifiuti urbani, (...); 
    d) informazioni sui criteri di riferimento  per  l'individuazione
dei siti e la capacita' dei futuri  impianti  di  smaltimento  o  dei
grandi impianti di recupero, se necessario; 
    e)  l'indicazione  delle  politiche  generali  di  gestione   dei
rifiuti, incluse tecnologie e  metodi  di  gestione  pianificata  dei
rifiuti, o  altre  politiche  per  i  rifiuti  che  pongono  problemi
particolari di gestione; 
    f) la delimitazione di ogni singolo ambito territoriale  ottimale
sul territorio regionale, nel  rispetto  delle  linee  guida  di  cui
all'art. 195, comma 1, lettera m)»; 
    che la Regione Lazio, con deliberazione del  2  agosto  2019,  n.
592, ha adottato la proposta di  «Piano  regionale  di  gestione  dei
rifiuti della Regione Lazio», comprensivo del rapporto ambientale  ai
fini della procedura di Valutazione ambientale strategica  (VAS),  di
cui al Codice ambientale; 
    che la Regione Lazio ha approvato, ai sensi dell'art. 7, comma 1,
della legge regionale n. 27/1998,  con  deliberazione  del  consiglio
regionale del 5 agosto 2020, n.  4,  il  «Nuovo  Piano  regionale  di
gestione  dei  rifiuti  della   Regione   Lazio   2019-2025»,   quale
aggiornamento del precedente Piano  di  cui  alla  deliberazione  del
consiglio regionale n. 4 del 18 gennaio 2012, n. 14; 
    che il  Piano  regionale  di  gestione  dei  rifiuti  (PRG),  che
concorre  all'attuazione  dei  programmi   comunitari   di   sviluppo
sostenibile, rappresenta lo strumento di pianificazione attraverso il
quale la Regione Lazio definisce in maniera integrata le politiche in
materia di prevenzione, riciclo, recupero e smaltimento dei  rifiuti,
nonche' di gestione dei siti inquinati da bonificare; 
    che il Codice ambientale dispone al comma 1 dell'art. 198 che  «I
comuni concorrono, nell'ambito delle attivita' svolte a livello degli
ambiti territoriali ottimali di cui all'art. 200 e con  le  modalita'
ivi previste, alla gestione dei rifiuti urbani» ed al comma 2 che gli
stessi «concorrono a disciplinare la gestione dei rifiuti urbani  con
appositi regolamenti»; 
    con  deliberazione  del  13  maggio  2021,  n.   44   l'Assemblea
capitolina ha approvato il «Regolamento per la gestione  dei  rifiuti
urbani»; 
  Vista la deliberazione della Giunta regionale del Lazio del 5 marzo
2010, n. 169, recante «Decreto legislativo 3  aprile  2006,  n.  152.
"Disposizioni operative in merito alle procedure di VAS"»; 
  Vista l'ordinanza n.  3  del  4  agosto  2022,  prot.  n.  64,  del
Commissario straordinario di Governo per  il  Giubileo  della  Chiesa
cattolica 2025, relativa alla proposta del Piano dei rifiuti di  Roma
Capitale e all'avvio entro il 12 agosto 2022 della procedura  per  la
Valutazione  ambientale  strategica  (VAS)  di  cui  alla   direttiva
2001/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 giugno 2001,
recepita  con  decreto   legislativo   n.   152/2006   e   successive
modificazioni ed  integrazioni,  concernente  la  «Valutazione  degli
effetti di determinati  piani  e  programmi  sull'ambiente»  e  presa
d'atto della  proposta  del  «Piano  di  gestione  dei  rifiuti  Roma
Capitale»; 
  Ritenuto: 
    di sottoscrivere la convenzione di avvalimento di cui all'art. 13
del  decreto-legge  del  17  maggio  2022,  n.  50,  convertito   con
modificazioni  nella   legge   n.   91/2022,   tra   il   Commissario
straordinario per il Giubileo della Chiesa cattolica 2025 e la Citta'
metropolitana di Roma Capitale volta ad individuare  il  Dipartimento
III ambiente e tutela del territorio: acqua -  rifiuti  -  energia  -
aree protette  della  Citta'  metropolitana  stessa  quale  struttura
competente    ratione    materiae    a    fornire     il     supporto
tecnico/amministrativo per l'espletamento delle competenze di cui  al
su citato art. 13, comma 1; 
    di dare avvio alla procedura di Valutazione ambientale strategica
(VAS), di cui alla direttiva 2001/42/CE del Parlamento europeo e  del
Consiglio del 27 giugno 2001, ai fini dell'approvazione del Piano  di
Gestione  dei  rifiuti  Roma  Capitale  e   del   relativo   rapporto
ambientale, ai sensi di quanto disposto dagli art. 11-18  del  Codice
ambientale, comprensiva di: 
      elaborazione del rapporto ambientale; 
      svolgimento di consultazioni; 
      valutazione  del  rapporto  ambientale  e  degli  esiti   delle
consultazioni; 
      decisione; 
      informazione sulla decisione; 
      monitoraggio; 
    che la fase di definizione dei contenuti dello  studio  d'impatto
ambientale, cd «scoping», preliminare all'elaborazione  del  rapporto
ambientale, e' stata effettuata riferendosi ai criteri adottati dalla
Regione  Lazio,  con   determinazione   della   Direzione   politiche
ambientali e ciclo dei rifiuti n. G01999 del  22  febbraio  2019,  in
occasione dell'approvazione del rapporto preliminare  di  Valutazione
ambientale strategica (VAS), ai fini dell'aggiornamento  del  proprio
Piano di gestione dei rifiuti; 
    che, pertanto, il dettaglio delle informazioni e valutazioni  del
contesto ambientale e delle relazioni causa-effetto con le azioni  di
piano, incluse nel rapporto ambientale relativo al Piano di  gestione
dei  rifiuti  Roma  Capitale,  ha  adottato  i  criteri  forniti  nel
documento di «scoping» approvato  dalla  Regione  Lazio,  con  la  su
richiamata determinazione n. G01999/2019; 
  Atteso: 
    che i criteri indicati dalla Regione Lazio nel suddetto documento
di «scoping» verranno utilizzati dall'autorita'  procedente  e  dalla
nominanda autorita' competente per l'individuazione dei  soggetti  da
coinvolgere nel percorso di consultazione sul Piano di  gestione  dei
rifiuti Roma Capitale e sul relativo rapporto ambientale; 
    che il Commissario straordinario individua nel  Dipartimento  III
ambiente e tutela del territorio: acqua - rifiuti -  energia  -  aree
protette, la struttura tecnica preposta della Citta' metropolitana di
Roma Capitale, l'autorita' competente ai sensi degli  articoli  11  e
seguenti del codice ambientale; 
  Dato  atto   della   visione   ed   approvazione   della   seguente
documentazione di cui all'art. 13 del codice ambientale: 
    proposta del Piano di gestione dei rifiuti Roma Capitale; 
    rapporto ambientale; 
    sintesi non tecnica; 
    avviso al pubblico, con i contenuti indicati all'art. 14, comma 1
del codice ambientale; 
    che il Commissario straordinario di Governo svolge le funzioni di
autorita'  procedente  di  cui  all'art.  11,  comma  1,  del  Codice
ambientale; 
  Ritenuto altresi' in qualita' di autorita' procedente: 
    1)  di  dare  avvio  alla  procedura  di  Valutazione  ambientale
strategica (VAS) di cui  alla  direttiva  2001/42/CE  del  Parlamento
europeo e del Consiglio del 27  giugno  2001,  recepita  con  decreto
legislativo n. 152/2006 e successive modificazioni  ed  integrazioni,
sul Piano di gestione  dei  rifiuti  Roma  Capitale  e  sul  relativo
rapporto ambientale; 
    2)  di  trasmettere   all'Autorita'   competente,   la   seguente
documentazione in formato elettronico, ai sensi  di  quanto  disposto
dall'art. 13 del Codice ambientale: 
      proposta del Piano di gestione dei rifiuti Roma Capitale; 
      rapporto ambientale; 
      sintesi non tecnica; 
      avviso al pubblico, con i contenuti indicati all'art. 14, comma
1 del Codice ambientale; 
    3) di aprire le pubbliche consultazioni ai sensi dell'art. 14 del
Codice ambientale sulla proposta di Piano rifiuti di Roma Capitale  e
sul relativo rapporto ambientale; 
    4) di disporre, a tal fine, la pubblicazione  della  proposta  di
Piano di gestione dei rifiuti Roma Capitale e del  relativo  rapporto
ambientale sul sito istituzionale di Roma  Capitale  nella  specifica
sezione  «Commissario  straordinario  di  Governo»  -  competenze  in
materia di rifiuti ai sensi del decreto-legge n. 50/2022,  convertito
modificazioni nella legge  n.  91/2022,  di  cui  al  seguente  link:
https://www.comune.roma.it/web/it/commissario-straordinario-di-govern
o-per-il-giubileo.page nonche' sul sito  istituzionale  della  Citta'
metropolitana    di    Roma    Capitale     al     seguente     link:
https://www.cittametropolitanaroma.it/ 
    5) di disporre la pubblicazione di apposito avviso nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale - di avvio della
procedura  di  Valutazione  ambientale  strategica  (VAS)  sul  Piano
rifiuti di Roma Capitale e sul relativo rapporto ambientale; 
    6) di disporre che  eventuali  osservazioni  e  contributi  sulla
proposta di Piano  di  gestione  dei  rifiuti  Roma  Capitale  e  sul
relativo rapporto ambientale dovranno pervenire al  Dipartimento  III
ambiente e tutela del territorio: acqua - rifiuti -  energia  -  aree
protette      tramite      PEC      al      seguente       indirizzo:
vaspianorifiutiroma@pec.cittametropolitanaroma.it entro e  non  oltre
quarantacinque giorni dalla  data  di  pubblicazione  nella  Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale - dell'avviso di
cui al precedente punto 5); 
  Per quanto espresso in premessa e nei considerata,  il  Commissario
straordinario; 
 
                               Dispone 
 
di individuare il Dipartimento III ambiente e tutela del  territorio:
acqua - rifiuti - energia - aree protette della Citta'  metropolitana
di Roma  Capitale,  nella  persona  del  direttore  pro  tempore  del
Dipartimento, dott.ssa Rosanna Capone, quale autorita' competente per
la Valutazione ambientale strategica (VAS) del Piano rifiuti di  Roma
Capitale e del relativo rapporto ambientale; 
 
                              Decreta: 
 
  1) L'avvio alla  procedura  di  Valutazione  ambientale  strategica
(VAS) di cui alla direttiva 2001/42/CE del Parlamento europeo  e  del
Consiglio del 27 giugno 2001, recepita  con  decreto  legislativo  n.
152/2006 e successive modificazioni ed  integrazioni,  sul  Piano  di
gestione  dei  rifiuti  Roma  Capitale  e   sul   relativo   rapporto
ambientale. 
  2) L'apertura delle pubbliche consultazioni ai sensi  dell'art.  14
del codice  ambientale  sulla  proposta  di  Piano  rifiuti  di  Roma
Capitale e sul relativo rapporto ambientale; 
  3) La pubblicazione della proposta di Piano di gestione dei rifiuti
Roma  Capitale  e  del  relativo   rapporto   ambientale   sul   sito
istituzionale di Roma Capitale nella specifica  sezione  «Commissario
straordinario di Governo» - competenze in materia di rifiuti ai sensi
del decreto-legge n. 50/2022, convertito modificazioni nella legge n.
91/2022,        di        cui        al        seguente         link:
https://www.comune.roma.it/web/it/commissario-straordinario-di-govern
o-per-il-giubileo.page nonche' sul sito  istituzionale  della  Citta'
metropolitana    di    Roma    Capitale     al     seguente     link:
https://www.cittametropolitanaroma.it/ 
  4) La pubblicazione di apposito  avviso  nella  Gazzetta  Ufficiale
della Repubblica italiana - Serie generale - di avvio della procedura
di Valutazione ambientale strategica (VAS) sul Piano rifiuti di  Roma
Capitale e sul relativo rapporto ambientale. 
  5)   Di   trasmettere   all'autorita'   competente   la    seguente
documentazione in formato elettronico, ai sensi  di  quanto  disposto
dall'art. 13 del Codice ambientale: 
    proposta del Piano di gestione dei rifiuti Roma Capitale; 
    rapporto ambientale; 
    sintesi non tecnica; 
    avviso al pubblico, con i contenuti indicati all'art. 14, comma 1
del Codice ambientale; 
  6) Di  disporre  che  eventuali  osservazioni  e  contributi  sulla
proposta di Piano  di  gestione  dei  rifiuti  Roma  Capitale  e  del
relativo rapporto ambientale dovranno pervenire al  Dipartimento  III
ambiente e tutela del territorio: acqua - rifiuti -  energia  -  aree
protette,      tramite      PEC      al      seguente      indirizzo:
vaspianorifiutiroma@pec.cittametropolitanaroma.it entro e  non  oltre
quarantacinque giorni dalla  data  di  pubblicazione  nella  Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale - dell'avviso di
cui al precedente punto 4). 
  Il presente decreto e' immediatamente efficace ed e' pubblicato, ai
sensi dell'art. 13, comma 2,  del  decreto-legge  n.  50/2022,  nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. 
  Avverso il presente  decreto  e'  ammesso  ricorso  giurisdizionale
innanzi al Tribunale amministrativo regionale del Lazio  nel  termine
di sessanta giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica  italiana,  ovvero  ricorso  al  Capo  dello  Stato  entro
centoventi giorni, ai sensi del decreto legislativo 2 luglio 2010, n.
104, recante il «Codice del processo amministrativo». 
    Roma, 12 agosto 2022 
 
                                                   Il Commissario     
                                             straordinario di Governo 
                                                  per il Giubileo     
                                              della Chiesa Cattolica  
                                                     Gualtieri        
        Il direttore         
   del Dipartimento ciclo    
dei rifiuti di Roma Capitale 
         Giacomelli