DELIBERA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 4 agosto 2022 

Estensione  degli  effetti  della  dichiarazione   dello   stato   di
emergenza, adottata con delibera del 4 luglio 2022, in relazione alla
situazione di deficit idrico in  atto,  ai  territori  della  Regione
Lazio ricadenti nel bacino  del  distretto  dell'Appennino  centrale.
(22A04718) 
(GU n.192 del 18-8-2022)

 
                      IL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
                  nella riunione del 4 agosto 2022 
 
  Visto  il  decreto  legislativo  2  gennaio  2018,  n.  1,  ed   in
particolare l'art. 7, comma 1, lettera c) e l'art. 24, comma 1; 
  Vista la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 26
ottobre 2012 concernente  gli  indirizzi  per  lo  svolgimento  delle
attivita' propedeutiche alle deliberazioni del Consiglio dei ministri
e per la predisposizione delle ordinanze di  cui  all'art.  5,  della
legge  24  febbraio  1992,  n.  225  e  successive  modificazioni   e
integrazioni, che, ai  sensi  dell'art.  15,  comma  5,  del  decreto
legislativo  citato  n.  1  del  2018,  resta  in  vigore  fino  alla
pubblicazione della nuova direttiva in materia; 
  Vista la delibera del Consiglio dei ministri del 4 luglio 2022, con
la quale e' stato dichiarato, fino al 31 dicembre 2022, lo  stato  di
emergenza in relazione alla situazione di deficit idrico in atto  nei
territori delle regioni  e  delle  province  autonome  ricadenti  nei
bacini distrettuali del Po e delle Alpi  orientali,  nonche'  per  le
peculiari  condizioni  ed  esigenze  rilevate  nel  territorio  delle
Regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte  e
Veneto, prevedendo uno stanziamento di euro  36.500.000,00  a  valere
sul Fondo per le emergenze nazionali di cui all'art. 44, comma 1, del
decreto legislativo n. 1 del 2018, ripartiti come  di  seguito:  euro
10.900.000,00 alla Regione  Emilia-Romagna,  euro  4.200.000,00  alla
Regione  Friuli-Venezia  Giulia,  euro  9.000.000,00   alla   Regione
Lombardia,  euro  7.600.000,00  alla   Regione   Piemonte   ed   euro
4.800.000,00 alla Regione Veneto; 
  Vista la delibera del Consiglio dei ministri del  14  luglio  2022,
con la quale gli effetti dello stato  di  emergenza,  dichiarato  con
delibera del Consiglio dei ministri del 4  luglio  2022,  sono  stati
estesi, in relazione alla situazione di deficit idrico  in  atto,  ai
territori  delle  Regioni  ricadenti   nel   bacino   del   distretto
dell'Appennino centrale  nonche',  per  le  peculiari  condizioni  ed
esigenze rilevate, al territorio della Regione Umbria prevedendo  uno
stanziamento di euro 2.800.000,00; 
  Considerato che la dichiarazione dello stato di emergenza e'  stata
adottata per fronteggiare situazioni che per intensita' ed estensione
richiedono l'utilizzo di mezzi e poteri straordinari; 
  Considerato che il territorio della Regione Lazio e' interessato da
un lungo periodo di siccita', causato dalla eccezionale scarsita'  di
precipitazioni   pluviometriche   nel   corso   dell'anno   2022    e
dall'incremento anomalo delle  temperature  che  ha  determinato  una
rilevante riduzione della disponibilita' idrica; 
  Considerato, quindi, che tale prolungato periodo  di  siccita'  sta
provocando una situazione di  grave  deficit  idrico  in  progressiva
estensione anche nei territori ricadenti  nel  bacino  del  distretto
dell'Appennino centrale, con particolare  riferimento  al  territorio
della Regione  Lazio  per  il  quale  e'  gia'  stata  dichiarata  la
condizione di severita' idrica elevata; 
  Considerato,  altresi',  che  nel  territorio  della  sopraindicata
regione si e' reso necessario ricorrere a prime e immediate misure di
mitigazione del  rischio  che,  tuttavia,  non  hanno  contenuto,  in
maniera efficace, gli effetti della crisi idrica  in  atto  anche  in
considerazione  delle  elevate   temperature   rilevate   che   hanno
incrementato notevolmente i prelievi sia per uso idropotabile sia per
uso irriguo e che non sono  prevedibili,  allo  stato,  significative
modificazioni del quadro meteo-climatico  per  la  corrente  stagione
estiva; 
  Ritenuto, inoltre, che le esigenze stagionali dei settori  agricolo
e zootecnico  possono  contribuire  ad  aggravare  la  situazione  di
deficit idrico in atto; 
  Ravvisata, pertanto, la necessita' di avviare prime misure  urgenti
allo  scopo  di  scongiurare,  nell'immediato,   l'interruzione   del
servizio idrico, anche integrando le misure con ulteriori dispositivi
ed interventi straordinari, commisurati  alla  progressiva  riduzione
della disponibilita' di  risorsa  idrica  connessa  con  l'evoluzione
stagionale  e  le  esigenze  idriche  destinate  ad  altre   primarie
finalita'; 
  Considerato  che  l'evoluzione  dello  scenario  climatico   e   il
perdurare della situazione di siccita', con  il  peggioramento  della
conseguente emergenza idrica  puo'  determinare  gravi  ripercussioni
sulla vita sociale, economica e  produttiva,  nonche'  comportare  un
grave pregiudizio per la sanita' e l'igiene pubblica; 
  Ravvisata l'urgente necessita', in particolare, di attivare  misure
di coordinamento  sull'uso  della  risorsa  idrica,  con  particolare
riferimento ai territori della Regione Lazio ricadenti nel bacino del
distretto dell'Appennino centrale; 
  Viste le note della Regione Lazio del 1°, del 21 e  del  27  luglio
2022 con le quali e' stata richiesta la dichiarazione dello stato  di
emergenza per deficit idrico; 
  Considerato, altresi', che il Fondo per le emergenze  nazionali  di
cui all'art. 44, comma 1, del citato decreto  legislativo  n.  1  del
2018, iscritto nel bilancio autonomo della Presidenza  del  Consiglio
dei ministri, presenta le disponibilita' necessarie  per  far  fronte
agli interventi delle tipologie di cui alle lettere a) e b) dell'art.
25, comma 2, del decreto legislativo n.  1  del  2018,  nella  misura
determinata  all'esito  della  valutazione   speditiva   svolta   dal
Dipartimento della protezione civile sulla  base  dei  dati  e  delle
informazioni disponibili ed in raccordo con la Regione Lazio; 
  Ritenuto, pertanto, necessario provvedere tempestivamente  a  porre
in essere tutte le iniziative di carattere straordinario  finalizzate
al superamento della grave situazione determinatasi a  seguito  della
crisi idrica in atto; 
  Tenuto conto che detta situazione di emergenza, per  intensita'  ed
estensione, non e' fronteggiabile con mezzi e poteri ordinari; 
  Ritenuto, quindi, che ricorrono, nella fattispecie,  i  presupposti
previsti dall'art. 7, comma 1, lettera c) e dall'art. 24  del  citato
decreto legislativo n. 1 del 2018, per la dichiarazione  dello  stato
di emergenza, potendosi,  pertanto,  procedere  all'estensione  dello
stato di emergenza al territorio della Regione Lazio; 
  Su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri; 
 
                              Delibera: 
 
                               Art. 1 
 
  1. In considerazione di quanto esposto in premessa, ai sensi e  per
gli effetti dell'art. 7, comma 1,  lettera  c)  e  dell'art.  24  del
decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, gli effetti dello stato  di
emergenza, dichiarato con delibera del Consiglio dei ministri  del  4
luglio 2022, sono estesi, in relazione  alla  situazione  di  deficit
idrico in atto, ai territori della Regione Lazio ricadenti nel bacino
del distretto dell'Appennino centrale. 
  2. Per l'attuazione degli interventi da  effettuare  nella  vigenza
dello stato di emergenza, ai sensi dell'art. 25, comma 2, lettere  a)
e b)  del  decreto  legislativo  n.  1  del  2018,  si  provvede  con
ordinanze, emanate dal Capo del Dipartimento della protezione civile,
acquisita l'intesa  delle  regioni  interessate,  in  deroga  a  ogni
disposizione  vigente  e   nel   rispetto   dei   principi   generali
dell'ordinamento giuridico, nei limiti delle risorse di cui al  comma
3. 
  3. Per l'attuazione dei primi interventi di cui all'art. 25,  comma
2, lettere a) e b) del decreto legislativo  2  gennaio  2018,  n.  1,
nelle more della valutazione dell'effettivo  impatto  dell'evento  in
rassegna, si provvede nel limite di euro 5.800.000,00  a  valere  sul
Fondo per le emergenze nazionali di cui all'art.  44,  comma  1,  del
suddetto decreto legislativo n. 1 del 2018. 
  La presente delibera  sara'  pubblicata  nella  Gazzetta  Ufficiale
della Repubblica italiana. 
 
                                                 Il Presidente        
                                           del Consiglio dei ministri 
                                                     Draghi