PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - COMMISSARIO STRAORDINARIO DI GOVERNO PER IL GIUBILEO DELLA CHIESA CATTOLICA 2025

ORDINANZA 1 dicembre 2022 

Attivita' propedeutiche volte alla realizzazione  nel  territorio  di
Roma Capitale di un impianto di termovalorizzazione  autorizzato  con
operazione R1, di capacita' di trattamento pari a 600.000  t/anno  di
rifiuti, di cui all'allegato C, parte quarta del decreto  legislativo
n. 152/2006 e successive modifiche e integrazioni. (Ordinanza n.  8).
(22A07051) 
(GU n.302 del 28-12-2022)

 
               IL COMMISSARIO STRAORDINARIO DI GOVERNO 
             per il Giubileo della Chiesa cattolica 2025 
 
  Vista la legge 30 dicembre 2021, n. 234 che, all'art. 1, comma 421,
dispone la nomina con decreto del  Presidente  della  Repubblica,  ai
sensi dell'art. 11  della  legge  23  agosto  1988,  n.  400,  di  un
Commissario straordinario del Governo  «al  fine  di  assicurare  gli
interventi funzionali alle celebrazioni  del  Giubileo  della  Chiesa
cattolica per il 2025», in carica fino al 31 dicembre 2026; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica  4  febbraio  2022
con il quale il  sindaco  pro  tempore  di  Roma  Capitale  e'  stato
nominato  Commissario   straordinario   di   Governo   (di   seguito,
«Commissario straordinario») al fine  di  assicurare  gli  interventi
funzionali alle celebrazioni del Giubileo della Chiesa cattolica  per
il 2025 nell'ambito del territorio di Roma Capitale, come  modificato
dal successivo decreto presidenziale del 21 giugno 2022; 
  Visto il decreto-legge del 17 maggio 2022, n.  50  recante  «Misure
urgenti in materia di politiche energetiche nazionali,  produttivita'
delle imprese e attrazione degli investimenti, nonche' in materia  di
politiche sociali e di crisi ucraina», convertito  con  modificazioni
nella legge 15 luglio 2022, n. 91,  ed,  in  particolare,  l'art.  13
rubricato «Gestione dei rifiuti a Roma e altre misure per il Giubileo
della Chiesa cattolica per il 2025» che, al comma 1,  attribuisce  al
Commissario di Governo limitatamente al periodo del relativo  mandato
e con riferimento al territorio di Roma Capitale, tenuto anche  conto
di quanto disposto dall'art. 114, terzo comma, della Costituzione, le
competenze assegnate alle regioni ai sensi degli articoli 196  e  208
del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 ed, in particolare,  la
predisposizione e l'adozione del piano di  gestione  dei  rifiuti  di
Roma Capitale nonche' quella di assicurare la realizzazione di  nuovi
impianti per la gestione di rifiuti, anche pericolosi; 
  Vista la direttiva quadro 2008/98/CE  successive  modificazioni  ed
integrazioni, relativa ai rifiuti, recante «[...] misure a proteggere
l'ambiente e la salute umana evitando o riducendo  la  produzione  di
rifiuti, gli effetti negativi della produzione e della  gestione  dei
rifiuti, riducendo gli effetti  generali  dell'uso  delle  risorse  e
migliorandone l'efficienza» il cui art. 4, rubricato  «Gerarchia  dei
rifiuti»,  individua,  nel  seguente,  l'ordine  di  priorita'  della
normativa e della politica in materia di prevenzione e  gestione  dei
rifiuti: 
    «a) prevenzione; 
    b) preparazione per il riutilizzo; 
    c) riciclaggio; 
    d) recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia; e 
    e) smaltimento», 
  e  il  cui  art.  16,  rubricato  «Principi  di  autosufficienza  e
prossimita'», prevede che gli  Stati  membri  realizzino,  secondo  i
suddetti principi, una rete integrata di impianti che  permettano  il
completamento delle diverse fasi della gerarchia rifiuti adottando le
migliori tecniche disponibili (BAT - Best Available Techniques)  dove
la rete infrastrutturale e impiantistica nazionale contribuisce a far
si' che l'Unione europea,  nel  suo  insieme  considerata,  raggiunga
l'autosufficienza impiantistica; 
  Vista la direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di  rifiuti,
modificata dalla direttiva 2018/850/UE del «Pacchetto per  l'economia
circolare» che  pone  agli  Stati  membri  l'obiettivo  di  diminuire
progressivamente il collocamento in discarica dei rifiuti che possono
essere avviati al riciclaggio o al recupero; 
  Visto il decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36  di  attuazione
della direttiva  1999/31/CE  relativa  alle  discariche  dei  rifiuti
(modificata dalla su richiamata direttiva 2018/850/UE)  disciplinante
la  costruzione,  l'esercizio  e  la  gestione  post-chiusura   delle
discariche, come modificato dal decreto legislativo 3 settembre 2020,
n. 121 di recepimento della direttiva  2018/850/UE,  che  all'art.  5
individua gli obiettivi di riduzione  del  conferimento  dei  rifiuti
biodegradabili in discarica; 
  Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006,  n.  152  e  successive
modificazioni ed integrazioni recante «Norme in materia  ambientale»,
cd «Codice ambientale», che  si  pone  come  «obiettivo  primario  la
promozione dei livelli di qualita' della vita  umana,  da  realizzare
attraverso la  salvaguardia  ed  il  miglioramento  delle  condizioni
dell'ambiente e l'utilizzazione accorta  e  razionale  delle  risorse
naturali»; 
  Visto il Programma nazionale di  gestione  rifiuti,  approvato  con
decreto ministeriale n. 257 del 24 giugno 2022 del Ministero  per  la
transizione ecologica con valenza per gli anni dal 2022 al 2028,  che
costituisce   una   forte   innovazione   nella   disciplina    della
pianificazione   della   gestione    dei    rifiuti,    fissando    i
macro-obiettivi, definendo i criteri e le linee guida strategiche che
le regioni e le province autonome seguono nella  predisposizione  dei
piani regionali di  gestione  dei  rifiuti,  e  che  rappresenta  uno
strumento di indirizzo  e  supporto  della  pianificazione  regionale
della gestione dei rifiuti, volto  a  garantire  la  rispondenza  dei
criteri di pianificazione agli obiettivi della normativa comunitaria,
nonche' la sostenibilita', l'efficienza, efficacia,  ed  economicita'
dei sistemi di gestione dei rifiuti in tutto il territorio nazionale,
in coerenza con gli obiettivi di coesione territoriale; 
  Considerato che: 
    il decreto  legislativo  3  aprile  2006,  n.  152  e  successive
modificazioni ed integrazioni dispone all'art. 199, comma 1, che  «Le
regioni, sentite le province, i comuni [...] predispongono e adottano
piani regionali di gestione dei  rifiuti.  L'approvazione  dei  piani
regionali avviene tramite atto amministrativo [...]»; 
    il predetto art.  199,  al  comma  3,  stabilisce  che  «I  piani
regionali di gestione dei rifiuti prevedono inoltre: 
      a) l'indicazione  del  tipo,  quantita'  e  fonte  dei  rifiuti
prodotti   all'interno   del   territorio,   suddivisi   per   ambito
territoriale ottimale per quanto riguarda i rifiuti urbani, [...]; 
      d) informazioni sui criteri di riferimento per l'individuazione
dei siti e la capacita' dei futuri  impianti  di  smaltimento  o  dei
grandi impianti di recupero, se necessario; 
      e) l'indicazione  delle  politiche  generali  di  gestione  dei
rifiuti, incluse tecnologie e  metodi  di  gestione  pianificata  dei
rifiuti, o  altre  politiche  per  i  rifiuti  che  pongono  problemi
particolari di gestione; 
    f) la delimitazione di ogni singolo ambito territoriale  ottimale
sul territorio regionale, nel  rispetto  delle  linee  guida  di  cui
all'art. 195, comma 1, lettera m) ...»; 
  Vista la legge della Regione Lazio 25 luglio 2022, n. 14 avente  ad
oggetto la «Disciplina degli enti di  Governo  d'ambito  territoriale
ottimale per la gestione integrata dei rifiuti urbani», il cui art. 4
recante «Disposizioni per la gestione dei rifiuti nel  territorio  di
Roma Capitale», al comma 1, dispone che «Roma  Capitale  esercita  le
funzioni concernenti la  gestione  dei  rifiuti  urbani  nel  proprio
territorio secondo le modalita' organizzative definite ai  sensi  del
rispettivo ordinamento e nel rispetto  dei  principi  previsti  dalla
presente legge e di  quanto  stabilito  dal  decreto  legislativo  n.
152/2006 e dall'art. 13 del  decreto-legge  17  maggio  2022,  n.  50
(Misure  urgenti  in  materia  di  politiche  energetiche  nazionali,
produttivita' delle imprese e attrazione degli investimenti,  nonche'
in materia di politiche sociali e di crisi ucraina)»; 
  Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006,  n.  152  e  successive
modificazioni ed integrazioni, dispone al comma 1 dell'art.  198  che
«I comuni concorrono, nell'ambito delle attivita'  svolte  a  livello
degli ambiti territoriali ottimali di  cui  all'art.  200  e  con  le
modalita' ivi previste, alla gestione dei rifiuti urbani» ed al comma
2 che gli stessi «concorrono a disciplinare la gestione  dei  rifiuti
urbani con appositi regolamenti»; 
  Vista la deliberazione del 13 maggio  2021,  n.  44  con  la  quale
l'Assemblea capitolina ha approvato il «Regolamento per  la  gestione
dei rifiuti urbani»; 
  Atteso che: 
    con ordinanza del Commissario straordinario n.  3  del  4  agosto
2022 e' stata  disposta  l'adozione  della  proposta  del  Piano  dei
rifiuti di Roma Capitale e l'avvio, entro il 12  agosto  2022,  della
procedura per la valutazione ambientale strategica  (VAS)  -  di  cui
alla direttiva 2001/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio  del
27 giugno 2001,  recepita  con  decreto  legislativo  n.  152/2006  e
successive modificazioni ed integrazioni, concernente la «Valutazione
degli effetti di determinati piani e programmi sull'ambiente» e presa
d'atto della  proposta  del  «Piano  di  gestione  dei  rifiuti  Roma
Capitale»; 
    con decreto del Commissario straordinario n. 1 del 12 agosto 2022
e' stato disposto l'avvio della procedura di  valutazione  ambientale
strategica (VAS) del Piano di gestione dei rifiuti  Roma  Capitale  e
del  relativo  rapporto  ambientale  nonche'  l'individuazione  della
Citta' metropolitana di Roma Capitale, Dipartimento  III  ambiente  e
tutela del territorio: acqua - rifiuti -  energia  -  aree  protette,
nella persona del direttore pro tempore  del  Dipartimento  medesimo,
dott.ssa Rosanna Capone, quale Autorita' competente; 
    con ordinanza del Commissario straordinario n. 7 del 1°  dicembre
2022 e' stata conclusa  la  suddetta  procedura  per  la  valutazione
ambientale strategica  (VAS)  ed  e'  stato  approvato  il  Piano  di
gestione  dei  rifiuti  di  Roma  Capitale,  unitamente  al  rapporto
ambientale,  alla  sintesi  non  tecnica  ed  alla  dichiarazione  di
sintesi, con i relativi allegati; 
  Dato atto che: 
    in data 3 giugno 2021, A.M.A. S.p.a. ha pubblicato un  avviso  di
indagine di mercato per  l'acquisto  di  un'area  da  destinare  alla
realizzazione  di  sedi  impiantistiche,  data   la   necessita'   di
individuare idonee aree da destinare a nuovi impianti di  trattamento
dei rifiuti nel territorio di Roma Capitale, come previsti nel  Piano
industriale pluriennale (PIP) 2020-2024 che  corredava  il  Piano  di
risanamento ex art. 14, comma 4, approvato dall'Assemblea  di  A.M.A.
S.p.a. in data 28 aprile 2021; 
    la  commissione  nominata  per  la  valutazione   delle   offerte
pervenute in risposta al predetto avviso ha individuato, fra le  aree
potenzialmente idonee, quella sita nel territorio  di  Roma  Capitale
come  identificata  dai  seguenti  dati  catastali:   foglio   1186 -
particelle 560, 561, 673, 818, 819, 820, 821, 822; 
    la  suddetta  valutazione  e'  stata   confermata   dalla   nuova
commissione di valutazione, nominata da A.M.A.  S.p.a.  il  4  aprile
2022 che ha proceduto a verificare la fattibilita' dell'acquisto  del
terreno, identificato  dai  su  richiamati  dati  catastali,  nonche'
l'effettiva idoneita' dell'area attraverso: 
      una ricognizione vincolistica e programmatica  per  il  tramite
della societa' Geco S.r.l.; 
      una relazione tecnico estimativa  redatta  dallo  Studio  Magni
Linari su incarico di Intellera  Consulting  S.r.l.  con  valutazione
positiva sulla congruita' del prezzo di vendita; 
    con mozione n. 166 del 24  maggio  2022  l'Assemblea  capitolina,
rilevato,  tra  l'altro,  come  la  mancanza  di  impianti   per   il
trattamento dei rifiuti indifferenziati obblighi Roma ad affidarsi ad
impianti di terzi, anche fuori dal territorio nazionale,  e  come  la
scelta del sindaco di Roma Capitale e dell'assessore all'agricoltura,
ambiente  e  ciclo  dei  rifiuti  di   costruire   un   impianto   di
termovalorizzazione,  risulti  quindi  essere  nell'interesse   della
citta', ha impegnato il sindaco e la giunta: 
      «ad assicurare  che  la  progettazione  del  termovalorizzatore
assicuri il massimo livello possibile di efficienza energetica  e  il
miglior risultato possibile in termini di produzione  elettrica  e  a
destinare il calore prodotto a  finalita'  di  teleriscaldamento  e/o
coltivazione agricola; 
      a  garantire  un'alta  qualita'  architettonica   dell'impianto
secondo le migliori pratiche nazionali e internazionali in materia di
bioedilizia; 
      a mettere  in  atto  ogni  azione  finalizzata  al  recupero  e
riutilizzo dei  materiali  presenti  nelle  ceneri  pesanti  prodotte
dall'impianto; 
      a fare in modo che ci sia un costante  monitoraggio  ambientale
[...]; 
      a dare impulso ad AMA S.p.a. affinche' metta in atto  strategie
per un miglioramento radicale della raccolta differenziata,  al  fine
di  ottenere  un   rifiuto   urbano   residuo   (RUR)   adatto   alla
termovalorizzazione, come richiedono gli impianti moderni; 
      [omissis]»; 
    Roma Capitale, con comunicazione prot. n. DG/9006 del  1°  agosto
2022 invitava il presidente di A.M.A. S.p.a. a  voler  concludere  la
procedura   volta   all'acquisto   dell'area   da   destinare    alla
realizzazione di sedi impiantistiche, avviata dalla societa'  tramite
indagine di mercato; 
    in data 20 ottobre 2022, l'Assemblea dei soci di  A.M.A.  S.p.a.,
convocata in forma totalitaria, stante il  voto  favorevole  espresso
dal socio unico, con propria deliberazione ha autorizzato  l'acquisto
dei terreni e delle pertinenze siti nel territorio di Roma  Capitale,
identificati dai seguenti dati catastali:  foglio  1186 -  particelle
560, 561, 673, 818, 819,  820,  821,  822,  ai  sensi  dell'art.  15,
lettera f), (ii), dello statuto sociale di A.M.A. S.p.a.; 
    in data 24 novembre 2022,  A.M.A.  S.p.a.,  in  forza  di  rogito
notarile n. 13786 del notaio Nicola Atlante registrato a Roma in data
25 novembre 2022, ha acquistato dalla sig.ra Marie Micheline Bordes i
terreni e le pertinenze siti nel territorio di  Roma  Capitale,  come
sopra identificati; 
  Visto l'art. 2645-ter del codice civile  che  stabilisce  che  «gli
atti in forma pubblica con  cui  determinati  beni  immobili  o  beni
mobili iscritti in pubblici registri sono destinati, per  un  periodo
non superiore a novanta anni o per la durata della vita della persona
fisica beneficiaria, alla realizzazione di  interessi  meritevoli  di
tutela  riferibili   a   persone   con   disabilita',   a   pubbliche
amministrazioni, o ad altri enti o persone fisiche ai sensi dell'art.
1322, secondo comma, possono essere trascritti»; 
  Visto l'art. 177, comma 2 del decreto legislativo  n.  152/2006  ai
sensi del quale «le attivita' di gestione dei  rifiuti  costituiscono
attivita' di pubblico interesse»; 
  Visto  il  combinato  disposto  degli  articoli  3  e  4  della  su
richiamata legge della Regione Lazio n. 14/2022, ai sensi  del  quale
compete a Roma Capitale  garantire  l'autosufficienza,  l'omogeneita'
territoriale  nonche'  la  sostenibilita'  dei   carichi   ambientali
commisurati alla capacita' degli impianti di raccolta, trattamento  e
smaltimento dei rifiuti urbani relativamente al proprio territorio; 
  Considerato che  si  ritiene  necessario,  al  fine  di  assicurare
l'autosufficienza impiantistica territoriale di Roma Capitale: 
    la realizzazione da parte di Roma  Capitale  di  un  impianto  di
termovalorizzazione autorizzato con operazione R1,  di  capacita'  di
trattamento pari a 600.000 t/anno di rifiuti, di cui all'allegato  C,
Parte  Quarta  del  decreto  legislativo  n.  152/2006  e  successive
modificazioni ed integrazioni, con le  caratteristiche  previste  dal
Piano di gestione dei rifiuti Roma Capitale approvato dal Commissario
straordinario; 
    di individuare sui terreni e sulle pertinenze siti nel territorio
di Roma Capitale, identificati dai seguenti  dati  catastali:  foglio
1186 - particelle 560, 561, 673, 818, 819, 820, 821,  822,  acquisiti
da A.M.A. S.p.a. in forza di rogito  notarile  n.  13786  del  notaio
Nicola Atlante registrato a Roma in data 25 novembre 2022, un vincolo
di destinazione  finalizzato  all'installazione  di  un  impianto  di
termovalorizzazione autorizzato con operazione R1,  di  capacita'  di
trattamento pari a 600.000 t/anno di rifiuti, di cui all'allegato  C,
Parte  Quarta  del  decreto  legislativo  n.  152/2006  e  successive
modificazioni  ed  integrazioni,  in  relazione  al   su   richiamato
interesse pubblico; 
    di costituire  un  diritto  di  superficie,  ex  articoli  952  e
seguenti del codice civile, a tempo determinato ed a titolo  oneroso,
con decisione dell'Assemblea dei soci di A.M.A.  S.p.a.,  secondo  le
forme e le modalita' stabilite dallo statuto societario, sui  terreni
e sulle pertinenze come sopra identificati, di proprieta'  di  A.M.A.
S.p.a., in  favore  del  concessionario,  per  la  realizzazione  del
suddetto impianto  di  termovalorizzazione,  quale  risultante  dalla
procedura  indetta  da  Roma  Capitale   per   l'acquisizione   delle
manifestazioni di interesse di cui a seguire; 
  Ritenuto  che  Roma  Capitale  debba  provvedere  ad   indire   una
manifestazione di interesse per la presentazione di Project financing
da parte di operatori  economici  potenzialmente  interessati  ed  in
possesso   di   adeguata   qualificazione   per   la   progettazione,
autorizzazione all'esercizio, costruzione e gestione, a propria  cura
e spese,  di  un  impianto  di  termovalorizzazione  autorizzato  con
operazione R1, capacita' di trattamento  pari  a  600.000  t/anno  di
rifiuti, di cui all'allegato C, Parte Quarta del decreto  legislativo
n. 152/2006 e successive  modificazioni  ed  integrazioni,  ai  sensi
dell'art. 183 del  decreto  legislativo  18  aprile  2016,  n.  50  e
successive modificazioni ed integrazioni,  secondo  i  termini  e  le
modalita' che verranno definiti nello specifico avviso pubblico; 
  Ritenuto,  altresi',  che  la  proposta   di   Project   financing,
individuata  in  esito  alla  conclusione  della  manifestazione   di
interesse avviata da Roma  Capitale,  debba  essere  riconosciuta  di
pubblico interesse; 
  Dato atto che la proposta di Project  financing  individuata  sara'
inserita, con provvedimento di Assemblea  capitolina,  nel  Programma
triennale dei lavori pubblici 2023-2025, ai sensi  dell'art.  21  del
decreto  legislativo  n.  50/2016  e  successive   modificazioni   ed
integrazioni; 
  Visto il  sentito  della  Regione  Lazio  richiesto  con  nota  del
Commissario straordinario in data 30 novembre 2022  prot.  RM/222  ed
espresso  con  nota   acquisita   al   protocollo   del   Commissario
straordinario in data 1° dicembre 2022 prot. RM/226; 
  per quanto espresso in premessa e nei considerata; 
 
                               Dispone 
 
  1. che Roma Capitale realizzi un  impianto  di  termovalorizzazione
autorizzato con operazione R1, di capacita'  di  trattamento  pari  a
600.000 t/anno di rifiuti, di cui All'allegato C,  Parte  Quarta  del
decreto  legislativo  n.  152/2006  e  successive  modificazioni   ed
integrazioni, con le caratteristiche previste dal Piano  di  gestione
dei rifiuti Roma Capitale approvato dal Commissario straordinario; 
  2. di imporre sui terreni e sulle pertinenze siti nel territorio di
Roma Capitale, identificati dai seguenti dati catastali: foglio  1186
- particelle 560, 561, 673, 818, 819, 820,  821,  822,  acquisiti  da
A.M.A. S.p.a. in forza di rogito notarile n. 13786 del notaio  Nicola
Atlante registrato a Roma in data 25 novembre  2022,  un  vincolo  di
destinazione  finalizzato  all'installazione  di   un   impianto   di
termovalorizzazione autorizzato con operazione R1,  di  capacita'  di
trattamento pari a 600.000 t/anno di rifiuti, di cui all'allegato  C,
Parte  Quarta  del  decreto  legislativo  n.  152/2006  e  successive
modificazioni ed integrazioni, essenziale ai fini del  raggiungimento
dell'autosufficienza impiantistica  territoriale  di  Roma  Capitale,
stante  quanto  disposto  dall'art.  177,  comma   2,   del   decreto
legislativo n. 152/2006 ai sensi del quale «le attivita' di  gestione
dei rifiuti costituiscono attivita' di pubblico interesse»; 
  3. che Roma Capitale  provveda  ad  indire  una  manifestazione  di
interesse  per  la  presentazione  di  Project   financing   per   la
progettazione, autorizzazione all'esercizio, costruzione e  gestione,
a cura e spese del proponente, di un impianto di  termovalorizzazione
autorizzato con operazione R1, di capacita'  di  trattamento  pari  a
600.000 t/anno di rifiuti, di cui all'allegato C,  Parte  Quarta  del
decreto  legislativo  n.  152/2006  e  successive  modificazioni   ed
integrazioni, ai sensi  dell'art.  183  del  decreto  legislativo  n.
50/2016 e successive modificazioni ed integrazioni, secondo i termini
e le modalita' che verranno definiti nello specifico avviso pubblico; 
  4. di dichiarare il pubblico interesse della  proposta  di  Project
financing individuata in esito alla conclusione della  manifestazione
di interesse avviata da Roma Capitale; 
  5. che venga costituito un diritto di superficie, ex articoli 952 e
seguenti del codice civile, a tempo determinato ed a titolo  oneroso,
con decisione dell'assemblea dei soci di A.M.A.  S.p.a.,  secondo  le
forme e le modalita' stabilite dallo statuto societario, sui  terreni
e sulle pertinenze siti nel territorio di Roma Capitale, identificati
dai seguenti dati catastali: foglio 1186 - particelle 560, 561,  673,
818, 819, 820, 821, 822, di proprieta' di A.M.A.  S.p.a.,  in  favore
del  concessionario,  per  la  realizzazione  di   un   impianto   di
termovalorizzazione  autorizzato  con  operazione  R1,  di  capacita'
trattamento pari a 600.000 t/anno di rifiuti, di cui all'allegato  C,
Parte  Quarta  del  decreto  legislativo  n.  152/2006  e  successive
modificazioni  ed  integrazioni,  quale  risultante  dalla  procedura
indetta da Roma Capitale per l'acquisizione delle  manifestazioni  di
interesse di cui al punto 3. 
  La presente ordinanza e' immediatamente efficace ed e'  pubblicata,
ai sensi dell'art. 13, comma 2, del decreto-legge n.  50/2022,  nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. 
  Avverso la presenza ordinanza e'  ammesso  ricorso  giurisdizionale
innanzi al Tribunale amministrativo regionale del Lazio  nel  termine
di sessanta giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica  italiana,  ovvero  ricorso  al  Capo  dello  Stato  entro
centoventi giorni, ai sensi del decreto legislativo 2 luglio 2010, n.
104, recante il «Codice del processo amministrativo». 
    Roma, 1° dicembre 2022 
 
                              Il Commissario straordinario di Governo 
                                           Gualtieri