N. 47
RICORSO PER LEGITTIMITA' COSTITUZIONALE
2 marzo 2012
Ricorso per questione di legittimita' costituzionale depositato in
cancelleria il 2 marzo 2012 (della Regione autonoma della Sardegna).
Bilancio e contabilita' pubblica - Disposizioni urgenti per la
crescita, l'equita' ed il consolidamento dei conti pubblici -
Disciplina dell'IMUP - Previsione della riserva allo Stato
sull'IMUP della quota di imposta pari alla meta' dell'importo
calcolato sulla base imponibile di tutti gli immobili, ad eccezione
dell'abitazione principale e delle relative pertinenze, nonche' dei
fabbricati rurali ad uso strumentale, dell'aliquota di base di cui
al comma 6, primo periodo - Previsione che le detrazioni e
riduzioni di aliquota deliberate dai comuni non si applicano alla
quota di imposta riservata allo Stato - Previsione che le attivita'
di accertamento e riscossione dell'imposta erariale sono svolte dal
comune al quale spettano le maggiori somme derivanti dallo
svolgimento delle attivita' medesime a titolo di imposta, interessi
e sanzioni - Previsione che il fondo sperimentale di riequilibrio
ed il fondo perequativo ed i trasferimenti erariali dovuti ai
comuni della Regione Siciliana e della Regione Sardegna variano in
ragione delle differenze di gettito stimato ad aliquota di base
derivanti dalle disposizioni dell'articolo censurato e che in caso
di incapienza ciascun comune versa all'entrata del bilancio dello
Stato le somme residue - Previsione che con le procedure stabilite
dall'art. 5 della legge n. 42 del 2009, le Regioni Friuli-Venezia
Giulia e Valle d'Aosta, nonche' le Province autonome di Trento e
Bolzano, assicurano il recupero al bilancio statale del predetto
maggior gettito dei comuni ricadenti nel proprio territorio e che
fino all'emanazione delle norma di attuazione di cui allo stesso
art. 27, a valere sulle quote di compartecipazione ai tributi, e'
accantonato un importo pari al maggior gettito di cui al precedente
periodo - Ricorso della Regione Sardegna - Denunciata violazione
dell'autonomia finanziaria regionale disciplinata dallo Statuto per
la sottrazione di risorse finanziarie ai comuni e l'attribuzione
alle regioni di diverse competenze - Denunciata violazione del
principio di eguaglianza relativamente alla disciplina del fondo
sperimentale di riequilibrio e del fondo perequativo.
- Decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con
modificazioni, nella legge 22 dicembre 2011, n. 214, art. 13.
- Costituzione, artt. 3, 5, 117 e 119; Statuto della Regione
Sardegna, artt. 3, 7 e 8.
Bilancio e contabilita' pubblica - Disposizioni urgenti per la
crescita, l'equita' ed il consolidamento dei conti pubblici -
Istituzione del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi -
Previsione che, a decorrere dall'anno 2013, il fondo sperimentale
di riequilibrio ed il fondo perequativo ed i trasferimenti erariali
dovuti ai comuni della Regione Siciliana e della Regione Sardegna
sono ridotti in misura corrispondente al gettito derivante dalla
maggiorazione standard di cui al comma 13 dell'articolo censurato -
Previsione che in caso di incapienza ciascun comune versa
all'entrata del bilancio dello Stato le somme residue - Ricorso
della Regione Sardegna - Denunciata violazione dell'autonomia
finanziaria regionale disciplinata dallo Statuto.
- Decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con
modificazioni, nella legge 22 dicembre 2011, n. 214, art. 14, comma
13-bis.
- Costituzione, artt. 3, 117 e 119; Statuto della Regione Sardegna,
artt. 3, 7 e 8.
Bilancio e contabilita' pubblica - Disposizioni urgenti per la
crescita, l'equita' ed il consolidamento dei conti pubblici -
Disposizioni per la tassazione di auto di lusso, imbarcazioni ed
aerei - Istituzione di una tassa annuale di stazionamento - Ricorso
della Regione Sardegna - Denunciata violazione dell'autonomia
finanziaria regionale disciplinata dallo Statuto - Denunciata
violazione della sfera di competenza regionale in materia di
ordinamento degli enti locali e di finanza locale, mediante
istituzione di una tassa sul turismo.
- Decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con
modificazioni, nella legge 22 dicembre 2011, n. 214, art. 16.
- Costituzione, artt. 3, 117 e 119; Statuto della Regione Sardegna,
artt. 3, 7 e 8.
Bilancio e contabilita' pubblica - Enti locali - Disposizioni urgenti
per la crescita, l'equita' ed il consolidamento dei conti pubblici
- Riduzione dei costi di funzionamento delle Province -
Modificazione, a tal fine, dell'assetto delle funzioni e degli
organi di governo dell'ente Provincia - Attribuzione alle Province
di sole funzioni di indirizzo e coordinamento delle attivita' dei
Comuni nelle materie e nei limiti indicati con legge statale o
regionale - Individuazione del Presidente e del Consiglio
Provinciale come unici organi della Provincia - Trasformazione del
Consiglio provinciale in organo composto da dieci membri eletti
dagli organi elettivi dei comuni - Elezione del Presidente da parte
dello stesso Consiglio provinciale secondo modalita' stabilite con
successiva legge statale - Obbligo per lo Stato e per le Regioni di
trasferire ai Comuni entro il 31 dicembre 2012 le funzioni (gia')
provinciali, salva l'acquisizione delle stesse da parte delle
Regioni sulla base dei principi di sussidiarieta', differenziazione
e adeguatezza - Attribuzione allo Stato di poteri sostitutivi in
caso di inadempimento regionale - Obbligo dello Stato e delle
Regioni di trasferire le risorse umane, finanziarie e strumentali
per l'esercizio delle funzioni trasferite - Riserva al legislatore
statale del potere di fissare la decorrenza del nuovo assetto
istituzionale dell'ente locale - Assegnazione di un termine di sei
mesi alle Regioni a statuto speciale per l'adeguamento alla nuova
disciplina - Possibilita' per i Comuni di istituire unioni o organi
di raccordo per l'esercizio di specifici compiti o funzioni
amministrative, garantendo l'invarianza della spesa - Ricorso della
Regione Sardegna - Denunciato declassamento della Provincia da ente
costituzionalmente autonomo esponenziale della collettivita'
locale, ad ente di secondo livello con mere funzioni di
coordinamento dei Comuni - Denunciata violazione della competenza
esclusiva regionale in materia di ordinamento degli enti locali, a
tutela delle autonomie locali e del decentramento amministrativo.
- Decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con
modificazioni, nella legge 22 dicembre 2011, n. 214, art. 23, commi
14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21 e 22.
- Costituzione, artt. 3, 117 e 119; Statuto della Regione Sardegna,
art. 3.
Bilancio e contabilita' pubblica - Disposizioni urgenti per la
crescita, l'equita' ed il consolidamento dei conti pubblici -
Concorso alla manovra degli Enti territoriali ed ulteriori
riduzioni di spesa - Previsione che l'aliquota di cui al comma 1,
si applica anche alle Regioni a Statuto speciale e alle Province
autonome di Trento e Bolzano - Previsione che, con le procedure
previste dall'art. 27 della legge 5 maggio 2009, n. 42, le Regioni
a statuto speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano,
assicurano, a decorrere dall'anno 2012, un concorso alla finanza
pubblica di 860 milioni di euro annui - Previsione, altresi', che
con le medesime procedure le Regioni Valle d'Aosta e Friuli-Venezia
Giulia e le Province autonome di Trento e Bolzano, assicurano alla
finanza pubblica un concorso di 60 milioni di euro annui, da parte
di comuni ricadenti nel proprio territorio - Previsione che, fino
all'emanazione delle norme di attuazione di cui al predetto art.
27, l'importo complessivo di 920 milioni di euro e' accantonato,
proporzionalmente alla media degli impegni finali registrata per
ciascuna autonomia nel triennio 2007-2009 a valere sulle quote di
compartecipazione ai tributi erariali e che per la Regione
Siciliana si tiene conto della rideterminazione del fondo sanitario
nazionale per effetto del comma 2 - Ricorso della Regione Sardegna
- Denunciata ulteriore rilevante sottrazione di risorse ed
attribuzione di oneri alle Regioni speciali ed alle Province
autonome, in contrasto con il regime finanziario disciplinato dallo
Statuto - Denunciata violazione della competenza regionale in
materia sanitaria e di trasporti - Denunciata lesione del principio
di ragionevolezza.
- Decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con
modificazioni, nella legge 22 dicembre 2011, n. 214, art. 28, comma
3.
- Costituzione, artt. 3, 117 e 119; Statuto della Regione Sardegna,
artt. 3, 4, 5, 7 e 8.
Bilancio e contabilita' pubblica - Disposizioni urgenti per la
crescita, l'equita' ed il consolidamento dei conti pubblici -
Previsione che il fondo sperimentale di riequilibrio, come
determinato ai sensi dell'art. 2 del d.lgs. n. 23 del 2011 e il
fondo perequativo, come determinato ai sensi dell'art. 13 del
medesimo d.lgs. n. 23 del 2011, ed i trasferimenti erariali dovuti
ai comuni della Regione Siciliana e della Regione Sardegna sono
ridotti di ulteriori 1450 milioni di euro per gli anni 2012 e
successivi - Previsione che il fondo sperimentale di riequilibrio,
come determinato ai sensi dell'art. 21 del d.lgs. n. 68 del 2011, e
il fondo perequativo, come determinato ai sensi dell'art. 23 del
medesimo d.lgs. n. 68 del 2011, ed i trasferimenti erariali dovuti
ai comuni della Regione Siciliana e della Regione Sardegna sono
ridotti di ulteriori 415 milioni di euro per gli anni 2012 e
successivi - Previsione che la riduzione di cui al comma 7 e'
ripartita in proporzione alla distribuzione dell'IMUP sperimentale
di cui all'art. 13 del decreto impugnato - Previsione che la
riduzione di cui al comma 8 e' ripartita proporzionalmente -
Previsione, al fine di potenziare il coordinamento della finanza
pubblica, dell'avvio della ridefinizione delle regole del patto di
stabilita' interno - Ricorso della Regione Sardegna - Denunciata
lesione dell'autonomia finanziaria regionale disciplinata dallo
Statuto.
- Decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con
modificazioni, nella legge 22 dicembre 2011, n. 214, art. 28, commi
6, 7, 8, 9, 10 e 11-ter.
- Costituzione, artt. 3, 117 e 119; Statuto della Regione Sardegna,
artt. 3, 4, 5, 7 e 8.
Bilancio e contabilita' pubblica - Disposizioni urgenti per la
crescita, l'equita' ed il consolidamento dei conti pubblici -
Esercizi commerciali - Eliminazione per le attivita' commerciali
dei limiti agli orari di apertura e di chiusura ed abolizione
dell'obbligo della chiusura domenicale e festiva nonche' della
mezza giornata di chiusura infrasettimanale - Previsione, quale
principio generale dell'ordinamento, della liberta' di apertura di
nuovi esercizi commerciali senza limiti o prescrizioni di alcun
genere, tranne quelli connessi alla tutela della salute, dei
lavoratori e dell'ambiente, con l'onere per le Regioni e gli enti
locali di adeguare i loro ordinamenti entro il termine di 90 giorni
dall'entrata in vigore della legge di conversione - Ricorso della
Regione Sardegna - Denunciata violazione della sfera di competenza
regionale esclusiva in materia di esercizi commerciali e loro
ubicazione.
- Decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con
modificazioni, nella legge 22 dicembre 2011, n. 214, art. 31.
- Costituzione, artt. 3 e 117; Statuto della Regione Sardegna, artt.
3, 4 e 5.
Bilancio e contabilita' pubblica - Disposizioni urgenti per la
crescita, l'equita' ed il consolidamento dei conti pubblici -
Previsione che le maggiori entrate erariali, derivanti dal
decreto-legge impugnato, siano riservate all'Erario, per un periodo
di cinque anni, per essere destinato alle esigenze prioritarie di
raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica concordati in
sede europea - Previsione che con apposito decreto del Ministero
dell'economia e delle finanze sono stabilite le modalita' di
individuazione del maggior gettito, attraverso separata
contabilizzazione - Previsione, altresi', che, ferme restando le
disposizioni degli artt. 13, 14 e 28, nonche' quelle recate
dall'articolo impugnato, con le norme statutarie, sono definiti le
modalita' di applicazione e gli effetti finanziari del d.l.
impugnato per le Regioni a statuto speciale e per le Province di
Trento e Bolzano - Ricorso della Regione Sardegna - Denunciata
lesione dell'autonomia finanziaria regionale disciplinata dallo
Statuto.
- Decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con
modificazioni, nella legge 22 dicembre 2011, n. 214, art. 48.
- Costituzione, artt. 3, 117 e 119; Statuto della Regione Sardegna,
artt. 7 e 8.
(012C0105)
(GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.16 del 18-4-2012)
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