N. 380 SENTENZA 30 settembre - 7 ottobre 1999

Giudizio di legittimita' costituzionale in via incidentale. Reati e pene - Delitti contro la pubblica amministrazione - Oltraggio a magistrato in udienza - Offese arrecate dal difensore al pubblico ministero nel corso del dibattimento - Trattamento sanzionatorio - Differenza rispetto alle sanzioni irrogabili per l'ipotesi inversa (offese del pubblico ministero al difensore), ricadente sotto il meno grave delitto di ingiuria (art. 594 cod. pen.) - Ritenuta irragionevole disparita' di trattamento tra le parti in condizioni di parita' nel processo penale - Giustificazione della perdurante specifica tutela penale del prestigio e dell'onore degli organi di giustizia, tutela estensibile al pubblico ministero - Non fondatezza della questione. (C.P., art. 343). (Cost., artt. 3 e 24, secondo comma). Reati e pene - Delitti contro l'onore - Offese in scritti e discorsi pronunziati dinanzi alle autorita' giudiziarie dalle parti o dai loro patrocinatori - Non punibilita' - Funzione strumentale della prevista esimente - Permanente disvalore delle offese all'altrui onore e decoro - Dovere di correttezza tra le parti nel processo - Tutelabilita' con sanzioni non penali, in ambito processuale (attraverso i poteri presidenziali di direzione del dibattimento) e sul piano disciplinare. (C.P., art. 598). Reati e pene - Delitti contro l'onore - Offese in scritti e discorsi pronunziati dinanzi alle autorita' giudiziarie dalle parti o dai loro patrocinatori - Non punibilita' - Ritenuta riferibilita' ai soli delitti di ingiuria e diffamazione (e non anche a quello di oltraggio a magistrato in udienza) e, in ispecie, inestensibilita' all'ipotesi di offese al pubblico ministero, contenute in interventi del difensore - Conseguente asserita disparita' di trattamento tra le parti in giudizio, per la limitata garanzia della liberta' d'espressione, assicurata al pubblico ministero e non al difensore o soltanto nei confronti di alcuni soggetti, con riduzione inoltre del diritto di difesa - Questione proposta in via subodinata - Interpretazione della norma, alla luce di elementi oggettivi e teleologici, compatibile con la Costituzione - Possibilita' - Non fondatezza, nei sensi di cui in motivazione, della questione. (C.P., art. 598). (Cost., artt. 3 e 24, secondo comma). (099C1041) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.41 del 13-10-1999)

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