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Errata corrige
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Ai sensi e per gli effetti dell'articolo 14-ter della legge n. 241/90 la Edison Stoccaggio S.p.a., proponente il progetto di sviluppo integrato di stoccaggio gas naturale nei giacimenti di San Potito e di Cotignola, pubblica per estratto il decreto 8 ottobre 2007 del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare di concerto con il Ministro per i beni e le attivita' culturali con il quale e' espresso il giudizio positivo circa la compatibilita' ambientale del citato progetto, subordinatamente al rispetto di prescrizioni. Avvertenza preliminare Il testo integrale del decreto e' disponibile sul sito internet del Ministero dello sviluppo economico, nella sezione del sito curata dall'Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e la geotermia - UNMIG - al seguente indirizzo: http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/veloce/avvisi/doc/sanpotit oecotignola/via.8.ottobre.2008.pdf Estratto del decreto 8 ottobre 2007 Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro per i beni e le attivita' culturali, Visto l'articolo 6, comma 2 e seguenti, della legge 8 luglio 1986, n. 349; (Omissis); Esprime giudizio positivo circa la compatibilita' ambientale del progetto di sviluppo integrato di stoccaggio gas naturale nei giacimenti di San Potito e di Cotignola ai fini del rilascio della concessione di stoccaggio "San Potito e Cotignola", presentato da Edison Stoccaggio S.p.a. subordinatamente al rispetto delle seguenti prescrizioni: 1. in fase di messa in opera del metanodotto di collegamento alla rete nazionale e delle flow line di collegamento dovranno essere adottate le misure piu' idonee per ridurre la produzione e la propagazione di polveri; 2. in corrispondenza degli attraversamenti dei corsi d'acqua con le flow line e il metanodotto di collegamento alla rete nazionale: l'ampiezza della fascia di lavoro dovra' essere limitata a quella strettamente necessaria; gli scavi e i lavori di posa della condotta non dovranno costituire ostacolo al regolare deflusso delle acque; la configurazione originale dell'alveo dovra' essere ripristinare nella situazione anteoperam; 3. tutte le mitigazioni indicate nel quadro progettuale e in quello ambientale del SIA devono trovare puntuale applicazione nella fase di cantiere e in quella di esercizio; 4. dovranno essere adottate le migliori tecnologie disponibili per la riduzione volumetrica dei reflui di perforazione, previa valutazione di quelle ottimali sotto il profilo ambientale; 5. la societa' proponente dovra' presentare anticipatamente all'ARPA territorialmente competente il programma delle perforazione, nel quale dovra' essere comunicato, almeno 30 giorni prima, la data di inizio lavori di ciascun cantiere di perforazione; 6. durante le fasi di perforazione dei nuovi pozzi e dei workover di pozzi esistenti dovra' essere presente un rappresentante dell'ARPA Emilia-Romagna; 7. durante le fasi di scavo delle trincee per il metanodotto e le flow-line dovra' essere presente un rappresentante della locale soprintendenza; 8. prima dell'inizio dello stoccaggio di gas, la societa' proponente dovra' concordare con la Regione Emilia-Romagna e con ARPA Ingegneria Ambientale il progetto di un sistema di monitoraggio della subsidenza, costituito dall'integrazione di piu' tecniche: una stazione GPS permanente; una rete di livellazione - da misurarsi secondo le specifiche dell'alta precisione - che si configuri come rete di raffittimento rispetto alla Rete Regionale di Controllo della Subsidenza; monitoraggio satellitare tramite tecnica PSInSAR; realizzazione di due stazioni assestimetriche a media profondita'; monitoraggio dei livelli piezometrici tramite una rete di raffittimento della Rete Regionale di Controllo della Piezometria; Inoltre i risultati del monitoraggio dovranno essere forniti, con modalita' da concordarsi, al Ministero dell'Ambiente e la Tutela del Territorio e del Mare ed alle Amministrazioni locali interessate; 9. nel corso della perforazione dei nuovi pozzi dovranno essere prelevate carote di parete in posizione e numero significativi per nuove prove geotecniche; 10. prima dell'entrata in esercizio dell'impianto dovra' essere effettuata la chiusura mineraria dei pozzi non piu' utilizzabili, con opportune tecniche atte a garantire un completo isolamento dei vari livelli interessati, considerando anche i livelli non utilizzati per la conversione a stoccaggio; 11. in fase di esercizio dello stoccaggio la pressione statica di fondo di ogni livello non dovra' superare i valori di pressione massima di esercizio, pari alla P originaria di giacimento, definiti nello SIA. 12. Il Proponente dovra' presentare al Ministero dell'Ambiente e la Tutela del Territorio e del Mare, almeno tre anni prima della scadenza della concessione, tenuto conto anche di eventuali successive proroghe, la documentazione finalizzata all'attuazione della dismissione dell'impianto di stoccaggio, prevedendo la rimozione della strutture istallate ed il recupero delle aree interessate con l'obiettivo di creare le condizioni antecedenti all'installazione dell'opera. 13. qualora la concessione di stoccaggio non venga rinnovata il Proponente potra' estrarre il gas producibile presente in giacimento (Cushion gas estraibile) previo parere del Ministero dell'Ambiente e la Tutela del Territorio e del Mare. 14. prima della scadenza della concessione di stoccaggio dovra' essere valutata, con un opportuno studio presentato congiuntamente con il piano di dismissione la fattibilita' di riconvertire il sito di stoccaggio di gas naturale in sito per il sequestro minerario di CO2. 15. per quanto non diversamente disposto, dovranno altresi' essere ottemperate le prescrizioni contenute nel parere della Regione Emilia‑Romagna, espresso con delibera di giunta n. 2020 del 29 dicembre 2006. Roma, 7 maggio 2009 p. la Edison Stoccaggio S.p.a. Direttore generale stoccaggio gas: Valentina Infante S-092274 (A pagamento).