Avviso di rettifica
Errata corrige
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Notifica per pubblici proclami - Atto di appello I sigg. Luongo Giulio (n. a Scalea, 18/11/34), Luongo Mario (n. a Scalea-20/8/38), Luongo Arturo (n. a Scalea-8/10/40) rappresentati e difesi dall'avv. Achille Tenuta, nel proc. Civ. n. xxx/19, premesso che possiedono da oltre venti anni l'immobile sito in Scalea e riportato nel N.C.E.U. sul Fgl. n. 6, part. 65, sub 6, cat. A/4, cl. 3, vani 4, mq 150, rendita E 92,96, ubicata al piano terra e primo, sita in vico II Gravina, in ditta alla partita n 197, intestata presso l'U.T.E di Cosenza, a De Patta Amedeo (n. il 2/3/900), Eleonora (n. 16/6/1892), Filippantonio (n. 4/3/1886), Michele (n.il 9/2/1888), tutti fu Giuseppe e nativi di Scalea; che con sentenza del Trib Paola n. 2/18 pubblicata il 5/2/18 la relativa domanda di usucapione veniva rigettata; che la sentenza e' ingiusta essendo stata erroneamente valutate e/o trascurate le risultanze istruttorie (orali e documentali); CITANO Giuseppe De Patta, elettivamente domiciliato in Scalea c/o avv. Giorgio Cozzolino, Ersilia D'Acunti De Patta, Jose' De Patta, Renato De Patta, Dante Heroico Fortunato De Patta, Helio Raul Fortunato De Patta, Italo Americo Fortunato De Patta, Igea Lucia De Patta, figli ed eredi legittimi di De Patta Michele (n a Scalea il 9/2/1888-dec. in Brasile il 13/7/1946) di dom., dim., res. sconosciuti, oltre a eventuali altri eredi dello stesso, nonche' eventuali eredi di De Patta Filippoantonio (n. a Scalea il 4/3/86 e dec. In Brasile-9/7/1959), della moglie, Maria Francesca De Patta (dec. in Brasile il 4/9/73), e della figlia, Grazia Altamira Teresina De Patta (dec. in Brasile 3/6/1978), a comparire avanti alla Corte di Appello di Catanzaro, sezione e giudice designandi, all'udienza del 16/10/2019 ore di rito, per ivi sentire riformare l'impugnata sentenza e per l'effetto dichiarare gli istanti proprietari per usucapione dell'immobile sopra descritto con vittoria di spese del doppio grado; con invito a costituirsi nei modi e termini di cui agli artt 347 e 166 cpc almeno 20 giorni prima della detta udienza con avvertimento che in difetto si procedera' nell'istruzione della causa in loro contumacia, incorreranno nelle preclusioni e decadenze di cui agli artt. 38, 167 e 343 cpc e la sentenza sara' considerata emessa in legittimo contraddittorio. Scalea, 25/1/19 avv. Achille Tenuta TX19ABA1409