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Errata corrige
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Proposta di concordato ai sensi dell'articolo 214 LF Il Consorzio Agrario Interprovinciale di Salerno, Napoli ed Avellino Societa' Cooperativa a responsabilita' limitata con sede legale in Salerno alla Via Marchiafava localita' Migliaro (SA), codice fiscale e numero di iscrizione al Registro delle Imprese del Tribunale di Salerno 00170900658, REA n. 22107, sottoposto a procedura di liquidazione coatta amministrativa con decreto del Ministro delle Risorse Agricole, Alimentari e Forestali n. 33190 dell'8 luglio 1994, pubblicato sulla G.U. n. 166 del 18.07.1994, con autorizzazione all' Esercizio Provvisorio d'Impresa, in persona del commissario ad acta dott.ssa Patrizia Bernardis, nominato con provvedimento del 10.12.2007 - Prot. N. 44110 dal Ministero delle Attivita' Produttive Divisione Generale per gli Enti Cooperativi, Divisione VI Facendo seguito all'autorizzazione concessa dal Ministero dello Sviluppo Economico - prot. 0189854 del 13.9.2012 - per il deposito della proposta di concordato presso la Cancelleria del competente Tribunale di Salerno per le finalita' di cui all'artt. 214 e 152 LF, provvede con la presente inserzione alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana per ogni effetto di legge. INDICE 1. Le linee generali dell'intervento ......3 1.1 - Premessa ......3 1.2 - Cenni storici ......6 1.3 - Conclusioni .......8 2. La proposta di concordato ......9 2.1 - Metodologia del lavoro svolto e criteri di redazione della proposta 9 2.2 - Lo Stato Passivo al 31.12.2011 ......10 2.2.1 - Giudizi pendenti relativi allo Stato del Passivo ...11 2.2.2 - Lo Stato Passivo originario ed i successivi riparti parziali ..12 2.3 - Passivita' potenziali: i giudizi in corso ......13 2.3.1 - Passivita' potenziali: gli onorari ai professionisti 13 2.3.2 - Passivita' potenziali: gli accertamenti per tributi locali ..13 2.3.3 - Passivita' potenziali: gli accertamenti Imposte dirette ed Iva ..14 2.4 - Ulteriori passivita' della procedura ......14 2.5 - Le Attivita' ......14 2.5.1 - L'Attivo realizzato: le disponibilita' ......14 2.5.2 - Gli immobili di proprieta' ......16 2.5.3 - Terreni di proprieta' ......18 2.5.4 - I Crediti commerciali e diversi ......18 2.5.5 - Le partecipazioni ......19 2.6 - La situazione patrimoniale al 31 dicembre 2011 posta a base del concordato ......19 2.6.1 - Attivo messo a disposizione dei creditori ......21 2.6.2 - La situazione debitoria ......22 2.6.3 - Gli accantonamenti prudenziali ......22 2.7 - La proposta ......23 2.8 - Tempi di attuazione del concordato ......25 3. La convenienza per i creditori ......27 3.1 - La liquidazione quale alternativa al concordato ......27 3.2 - Conclusioni sulla convenienza del concordato sulla liquidazione ..31 3.3 - Le prospettive del Consorzio Agrario dal ritorno in bonis ......32 3.4 - Conclusioni ......34 Allegati 1 - Decreto del Ministro delle Risorse Agricole, Alimentari e Forestali, n. 33190 dell'8 luglio 1994 2 - Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, n.47 del 23 marzo 2010 1 LE LINEE GENERALI DELL'INTERVENTO 1.1 - Premessa Il Consorzio Agrario Interprovinciale di Salerno, Napoli ed Avellino, derivante dalla fusione delle tre originarie storiche strutture provinciali deliberata negli anni 1969/1971, e' stato posto in liquidazione coatta amministrativa con Decreto del Ministro delle Risorse Agricole, Alimentari e Forestali n. 33190 dell'8 luglio 1994, pubblicato sulla G.U. n. 166 del 18.07.1994 (allegato n. 1 - omissis). Il Decreto con il quale il Consorzio e' stato posto in liquidazione, ha altresi' autorizzato il Commissario Liquidatore a continuare, ai sensi dell'articolo 206 L.F., l'esercizio dell'impresa (esercizio provvisorio), sempre ininterrottamente prorogato fino alla precedente gestione commissariale, durante la quale l'Autorita' di Vigilanza, con nota n. 19573 del 12.2.2010, ne ha disposto la revoca. L'attuale gestione commissariale, affidata al dott. Giovanni Tomo, e' stata avviata con Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, n. 47 del 23 marzo 2010 "considerata la necessita' di assicurare al Consorzio in questione una piu' proficua gestione della liquidazione al fine di accelerare la procedura e finalizzarla allo svolgimento degli adempimenti necessari al superamento dello stato di insolvenza" (allegato n. 2 - omissis). In considerazione del mandato ricevuto, l'attuale gestione commissariale e' stata pertanto orientata su due distinte azioni contestuali finalizzate al superamento dello stato di insolvenza - e quindi della procedura concorsuale - nell'interesse dei creditori e della valorizzazione dell'attuale ruolo voluto dal Legislatore dei Consorzi Agrari: - l'appuramento della gestione liquidatoria per la sua piu' incisiva e proficua evoluzione; - il recupero del ruolo dell'Azienda-Consorzio sul mercato e del residuale valore. Nel dar corso a dette attivita', si e' tuttavia preliminarmente reso necessario tenere conto del profondo mutamento in atto del contesto e degli effetti dirompenti conseguenti al recentissimo e preesistente provvedimento di revoca del mese precedente, di interruzione brusca delle attivita' di imprese dopo oltre 100 anni di storia del Consorzio Agrario Interprovinciale, sebbene circa 16 in procedura concorsuale; questo evento ha evidentemente comportato la necessita' di gestire, fra notevoli tensioni ad ampio raggio, questa complessa fase ed in particolare: - il rientro delle giacenze di magazzino e dei crediti commerciali; - l'estinzione dei debiti del revocato esercizio provvisorio che, come tali, evidentemente non rientravano nello stato del passivo; ma soprattutto - cessare i rapporti contrattuali con la rete agenziale ed il personale dipendente. Soprattutto quest'ultimo aspetto ha evidentemente caratterizzato e complicato tutte le attivita' alle quali, nel frattempo, era comunque necessario provvedere. Durante la decorrenza dei termini di preavviso, il personale dipendente si e' comunque impegnato per il possibile presidio delle principali aree di attivita' e per una prima necessaria ed indifferibile rivisitazione della gestione delle innumerevoli situazioni pendenti relativi a debiti, crediti e relativi contenziosi. Nel frattempo si e' lavorato per la predisposizione di un Piano di rilancio della struttura finalizzato alla ripresa dell'esercizio provvisorio, sebbene in via temporanea sperimentale, per testare ogni residuale vitalita' del ruolo del Consorzio sul mercato: per un eventuale interesse dei creditori della procedura rispetto alla "semplice" liquidazione aziendale, nel rispetto del recente orientamento giurisprudenziale della Suprema Corte di Cassazione. L'Autorita' di Vigilanza, con provvedimento n. 0122274 del 17.9.2010, ha autorizzato la ripresa delle attivita' d'impresa in via sperimentale che, dopo aver risolto una serie di problemi organizzativi e logistici, sono state avviate a far data dal 1° febbraio 2011 con la ripresa dei rapporti con parte del personale dipendente, nonche' con parte della preesistente rete territoriale che ha sottoscritto la "nuova" formula contrattuale di commissionaria in luogo del rapporto agenziale, spesso artatamente abusato dagli agenti stessi. Come da periodica rendicontazione, la ripresa delle attivita' ha evidenziato nel periodo 1 febbraio - 31 dicembre 2011 una concreta vitalita' aziendale che, unitamente alle opportunita' che nel frattempo sono state sperimentate, realizzabili a seguito dell'auspicabile svolta della procedura concorsuale, puo' certamente rendere concreta la validita' del ruolo del Consorzio Agrario anche sul territorio interprovinciale di riferimento di Salerno, Napoli ed Avellino. In questo seppur breve lasso temporale, si e' nel frattempo lavorato per addivenire anche ai necessari ed indifferibili appuramenti delle situazioni finanziarie e delle relative poste contabili con il bilancio reso alla medesima predetta data del 31 dicembre 2011 posto a base della presente proposta di concordato. In tal senso e' stato svolto un complesso lavoro di ricostruzione e revisione delle innumerevoli pratiche legali e contabili pendenti per l'appuramento delle relative situazioni debitorie e creditorie, queste ultime, per la loro particolare rilevanza, con l'ausilio di una societa' di revisione che ha completato le sue attivita' a fine gennaio 2012. In funzione del tempo sin qui trascorso durante la attuale gestione commissariale e degli eventi che si sono succeduti - tra i quali una lunga inagibilita' della sede con il fermo delle attivita' amministrative, agitazioni del personale, riavvio delle attivita' di impresa dopo circa un anno di fermo, riorganizzazione degli assetti degli uffici e delle sedi territoriali, defatiganti attivita' varie di ricostruzione e rivisitazioni delle pratiche e delle poste contabili - congiuntamente al costante stato di incertezza del personale dipendente che ha collaborato, per il futuro e, comunque, delle loro stesse professionalita' ed esperienze pregresse radicate, si puo' certamente constatare una decisa svolta per la struttura aziendale del Consorzio Agrario Interprovinciale di Salerno, Napoli ed Avellino, atta a rendere sostenibile una proposta concordataria per superare lo stato di insolvenza ed immaginare un futuro delle riprese attivita' aziendali. 1.2 - Cenni storici Il Consorzio Agrario Interprovinciale di Salerno, Napoli e Avellino ha visto il periodo di massimo splendore tra gli anni '70 e '80 all'indomani della fusione delle strutture provinciali; difatti, dapprima con atto del 30 giugno 1969, il Consorzio Provinciale di Napoli fu incorporato in quello di Salerno, costituito il 29 febbraio 1928, realizzando il Consorzio Interprovinciale di Salerno e Napoli. Successivamente, con atto del 23 dicembre 1971, il Consorzio Provinciale di Avellino, iscritto al Registro delle Imprese di Avellino il 25 giugno 1925 e derivante dallo storico Consorzio Agrario Cooperativo del Partenio fondato il 2 giugno 1901, fu incorporato completando l'attuale processo di unificazione. Seguono alcuni dati che ci riportano a quelle epoche. Dal fascicolo degli atti del bilancio chiuso al 31 dicembre 1974, si evincono ricavi per attivita' caratteristiche di lire 23,4 mld, utili per lire 3,2 mln, capitale e riserve per lire 14,4 mln. Dall'elenco che veniva allegato, si evince inoltre che il Consorzio aveva: - gli uffici della prestigiosa sede centrale di Salerno in localita' Lamia; - gli uffici delle altrettanto prestigiose sedi provinciali di Napoli e di Avellino; - n. 3 magazzini centrali a Salerno, Napoli ed Avellino; - n. 2 tabacchifici; - n. 1 impianto di essiccazione mais e sfarinatura cereali; - n. 4 elaiopoli; - n. 1 silos e n. 7 magazzini granari; - n. 3 officine riparazioni e rivendita ricambi per macchine agricole; - n. 40 sedi dotate di distributori di carburanti agricoli, di cui n. 12 nella provincia di Salerno, n. 10 nella provincia di Napoli, n. 18 nella provincia di Avellino. Sicche' nelle tre province si contavano: - n. 8 filiali e succursali, e n. 15 rappresentanze nella provincia di Salerno; - n. 4 filiali e succursali, e n. 24 rappresentanze nella provincia di Napoli; - n. 2 filiali e succursali, e n. 26 rappresentanze nella provincia di Avellino. Quasi tutti i relativi immobili erano di proprieta' del CAI. Dalle relazioni ai bilanci dell'epoca si leggono gia' di piccole o grandi difficolta', ma la svolta significativa e' avvenuta a seguito delle note vicende economico-finanziarie che hanno interessato nel 1991 la FederConsorzi, e di conseguenza gran parte dei Consorzi Agrari, tra i quali la nostra struttura in esame che e' stata dapprima commissariata con Decreto del Ministro dell'Agricoltura e Foreste del 18 marzo 1993 e poi sottoposta con Decreto del Ministro delle Risorse Agricole, Alimentari e Forestali dell'8 luglio 1994 alla procedura concorsuale di liquidazione coatta amministrativa con autorizzazione allo svolgimento dell'esercizio provvisorio d'impresa; detta autorizzazione e' stata poi revocata con il gia' citato provvedimento dell'Autorita' di Vigilanza in data 12 febbraio 2010 che, nei fatti, ne ha determinato la chiusura delle attivita'. Prescindendo dalle vicende e dai coinvolgimenti di contesto, indiscutibilmente la situazione economico finanziaria aveva evidentemente la sua rilevanza, tant'e' che il Tribunale di Salerno, con sentenza n. 1/96 depositata il 18.7.1996, ha dichiarato lo stato di insolvenza del Consorzio dalla data di apertura della procedura concorsuale. Attualmente la struttura riaperta, profondamente riorganizzata, conta n. 11 dipendenti di sede e n. 11 sedi territoriali affidate ad ex agenti che, in regola con le pregresse posizioni ed assistiti da idonee fidejussioni bancarie, hanno sottoscritto il "nuovo" contratto di commissionaria che, nei fatti, si e' confermato per essere ragionevolmente idoneo ad arginare le criticita' connesse alle ben note insolvenze della clientela. 1.3 - Conclusioni L'attualita' dello storico ruolo istituzionale del Consorzio Agrario Interprovinciale di Salerno, Napoli ed Avellino nell'interesse degli Agricoltori e del Mercato e' assicurato dalle Leggi n. 410/99 e n. 99/2009. Al tempo stesso, la consistenza del suo patrimonio attuale che viene integralmente posto a disposizione dei creditori, consente, come di seguito sara' dettagliato con questo documento, di poter proporre ai creditori stessi ed agli Organi della procedura, la soluzione concordataria formulata con questo documento e che appare certamente coerente con quelle approvate per procedure similari, definite per altri Consorzi Agrari del territorio nazionale interessati e piu' soddisfacente della "ordinaria" liquidazione, grazie anche alla sussistenza di un ritrovato valore aziendale. 2 LA PROPOSTA DI CONCORDATO 2.1 - Metodologia del lavoro svolto e criteri di redazione della proposta La proposta di concordato e' stata formulata in considerazione dei dati derivanti dal bilancio posto a base della relazione semestrale del Commissario Liquidatore al 31 dicembre 2011. Detto bilancio, redatto secondo i correnti principi contabili a cura del Caposettore Responsabile amministrativo, recepisce ogni possibile appuramento di valori e poste contabili effettuato dal personale in servizio ed e' inoltre coerente con le valutazioni sui rilevanti crediti e delle prime svalutazioni effettuate dal personale preposto, posti all'esame della societa' di revisione. E quindi, dopo aver esaminato l'attuale formazione dello Stato del Passivo, secondo gli atti esistenti presso la Cancelleria Fallimentare del Tribunale di Salerno e presidiato dal Caposettore Responsabile della liquidazione, saranno esaminati gli aspetti ed i valori contabili e di bilancio per i quali si e' provveduto: 1. a riepilogare i valori del bilancio al 31.12.2011 derivanti dalle tre distinte sezioni contabili attivate - gestione liquidazione, gestione del revocato esercizio provvisorio 8 luglio 1994/febbraio 2010, gestione del "nuovo" esercizio provvisorio 1 febbraio/31 dicembre 2011 -; 2. a riaggregare le predette poste nell'ottica della proposta di concordato; 3. ad esporre i conseguenti valori e valutazioni della proposta di concordato. E' in ogni caso opportuno precisare che la proposta di concordato risulta quindi formulata sulla base delle poste e dei relativi valori della situazione patrimoniale al 31 dicembre 2011, con tutti i relativi assestamenti effettuati in via previsionale e prudenziale; dette poste e valori sono evidentemente destinati ad una naturale evoluzione per eventi ordinari, in funzione del normale successivo decorso del tempo, ma anche per eventuali eventi straordinari, allo stato imprevedibili. Di cio' e' quindi opportuno che si tenga debito conto in sede di auspicabile approvazione e conseguente attuazione, per la sua migliore esecuzione. 2.2 - Lo Stato Passivo al 31.12.2011 L'attuale Stato Passivo della procedura concorsuale risultante anche dagli atti depositati presso la Cancelleria Fallimentare del Tribunale di Salerno, risulta cosi' costituito: Creditori in prededuzione - Professionisti euro 112.000,00 - Ex dipendenti euro 377.148,40 - Fata Assicurazioni, pende appello euro 971.221,29 - Totale euro 1.460.369,69 Creditori Ipotecari: Banca Nazionale del Lavoro Sez. Credito Fondiario euro 94.183,02 Creditori privilegiati - Dipendenti 13.953,52 - Ex - Dipendenti 5.904,79 - Fornitori di servizi 1.341,41 - Rappresentanti 58.412,47 - Consorzi Agrari 95.447,99 - Erario 26.773,97 - ICI Comuni diversi 77.830,64 - S.Paolo IMI priv. speciale 385.940,00 - E.T.R. 270,36 - Totale 665.875,15 Creditori chirografari n. 345 fornitori beni e servizi euro 55.803.146,45 (N.B.: Nei successivi prospetti e nella proposta verra' indicato l'importo contabilmente corretto di euro 55.653.780,81). ---------------------------------------------- - Totale generale euro 58.023.574,31 2.2.1 - Giudizi pendenti relativi allo Stato del Passivo Pendono giudizi per ulteriori ammissioni al passivo in prededuzione per complessivi euro 886.866,43 in considerazione delle istanze proposte da: - ex consulente dr. Antonio Pagano - prossima udienza 3.10.2012 - importo reclamato euro 311.750,90 - ctu dr. Giovanni Landi - prossima udienza 20.2.2013 - importo reclamato euro 445.309,40 - dipendente dr. Antonio Cirone - prossima udienza 26.9.2012 - importo reclamato euro 129.806,13. Per le predette somme, si riscontrera' di seguito, l'accantonamento prudenziale integrale del corrispondente importo. Pende altresi' giudizio in appello proposto dal Consorzio Agrario - prossima udienza 8.9.2012 -, per veder rigettato il riconoscimento del rango di "prededuzione" del credito - in luogo dell'ammissione in chirografo - richiesto dalla societa' FATA ASSICURAZIONI spa per un importo di euro 971.221,29. Detto importo, al momento, risulta pertanto ovviamente ricompreso ed evidenziato tra i debiti ammessi in prededuzione, come da sentenza di primo grado, sebbene in via provvisoria stante l'appello pendente. 2.2.2 - Lo Stato Passivo originario ed i successivi riparti parziali Un primo documento e' stato presentato presso la Cancelleria del Tribunale di Salerno, Sez. Fallimentare, in occasione dei primi adempimenti conseguenti l'apertura della procedura concorsuale in data 5.10.1994; successivamente, acclarate tutta una serie di posizioni contabili, in data 20.12.1995 e' stata depositata la stesura definitiva che risultava cosi' composta: Categoria Creditori ammontare - In prededuzione euro 1.776.303,29 - Privilegiati euro 6.323.516,76 - Ipotecari euro 1.733.660,17 - Chirografari euro 55.491.374,84 - Totale euro 65.324.855,06 Vi era inoltre una iscrizione in via provvisoria a favore dell'Erario per contenzioso tributario pendente pari ad euro 10.843.557,00. Rispetto alla situazione attuale, in funzione di risorse disponibili, sulla base di delibere delle delibere commissariali n. 1251 del 9.11.2005 e n. 1283 del 2.8.2006, si e' provveduto ad un riparto parziale che ha comportato un decremento dei creditori privilegiati per euro 5.647.492,90 e dei creditori ipotecari per euro 1.639.477,15. L'attuale composizione dello Stato Passivo e' in ogni caso conseguenza di numerose variazioni scaturite da una lunga serie giudizi di opposizione e di insinuazione tardiva che nel frattempo si sono definiti, e tra essi le fondamentali controversie con l'Erario a favore del Consorzio. Nel frattempo, come gia' accennato in precedenza e secondo quanto sara' oggetto di ulteriori precisazioni nel corso di questo documento, pendono tutt'ora significativi giudizi per i quali verranno proposti conseguenti accantonamenti prudenziali per un eventuale rischio di soccombenza. 2.3 - Passivita' potenziali: i giudizi in corso Innumerevoli sono le attivita' proposte dai creditori piu' disparati: - dipendenti, sia fuoriusciti che in servizio, che sovente reclamano il riconoscimento di indennita' pregresse a vario titolo; - ex professionisti ed ex agenti che reclamano ulteriori compensi oltre quelli gia' percepiti. Sentiti i nostri avvocati sulle relative attivita', anche giudiziali allo stato avviate, seppure per notevoli entita', allo stato non rappresentano ragionevole fonte di ulteriore passivita' da iscriversi specificamente, ma solo in via prudenziale. 2.3.1 - Passivita' potenziali: gli onorari ai professionisti Allo stato si e' provveduto ad una stima prudenziale delle passivita' potenziali che potranno derivare dalle attivita' legali pendenti in relazione agli onorari a professionisti e consulenti tecnici di parte; ovviamente l'importo accantonato in occasione della proposta di concordato potra' essere oggetto di ulteriore assestamento. 2.3.2 - Passivita' potenziali: gli accertamenti per tributi locali Allo stato si e' provveduto a registrare in contabilita' tra i debiti gli importi dovuti sulla base degli elementi noti; non risulta invece possibile provvedere ad una stima delle passivita' potenziali che potrebbero derivare dalle pur frequenti attivita' di accertamento degli Enti in materia. 2.3.3 - Passivita' potenziali: gli accertamenti Imposte dirette ed Iva Allo stato non sussitono elementi che possano ragionevolmente e prudenzialmente costituire elemento di rilevazione di passivita' in tal senso; peraltro allo stato non si rilevano nemmeno imposte dirette a carico della procedura in considerazione del fatto che: - le rilevanti perdite pregresse subite ante provvedimento di LCA, sono tutt'ora deducibili ai fini IRES; - l'entita' del patrimonio netto attuale non consente in ogni caso, palesemente, di poter immaginare che, soddisfatti i creditori al meglio, residui un attivo pertanto tassabile. 2.4 - Ulteriori passivita' della procedura La procedura deve inoltre assicurare che siano soddisfatti: - tutti i debiti sorti durante lo svolgimento della procedura di liquidazione e dell'esercizio provvisorio non ancora soddisfatti; - tutti i debiti per onorari agli Organi della procedura; - gli interessi laddove previsti per il soddisfo dei crediti. 2.5 - Le Attivita' 2.5.1 - L'Attivo realizzato: le disponibilita' Le principali operazioni di realizzo dell'attivo al 31.12.2011 sono state le seguenti: - incasso dei crediti Iva in contenzioso; - recupero crediti ex MAF per "ammasso obbligatorio grano" anni '60; - alienazione immobili; - rimborsi Irpeg; - fitti attivi, interessi attivi, proventi finanziari; - recupero crediti commerciali. Tali operazioni hanno generato una liquidita' che, al netto del riparto parziale innanzi descritto e gia' effettuato durante l'esercizio 2005, e dei costi di gestione della liquidazione e dell'esercizio provvisorio, al 31 dicembre 2011 ammonta ad euro 8.004.841,54. Detta liquidita' puo' essere cosi' dettagliata alla data del 31.12.2011 (importi in euro): DEPOSITI BANCARI E POSTALI 1) BCC IRPINA LCA C/C 303270 1.776.195,14 2) BCC IRPINA C/C 3032970 53.994,06 3) BCC IRPINA C/C 309610 34.041,63 4) BANCA DELLA CAMPANIA 2.046.878,83 5) BANCA POPOLARE DI BARI 2.029.929,20 6) SANTANDER 2.022.521,12 7) C/CP n. 13270848 - SALERNO 939,19 8) BCC IRP C/C 303603 37.631,01 - 8.002.130,18 CASSA 2.711,36 TOTALE 8.004.841,54 2.5.2 - Gli immobili di proprieta' La situazione degli immobili di proprieta', in funzione delle perizie aggiornate di recente, e' la seguente: Fabbricati di proprieta' al 31.12.2011 Comune 1 2 3 4 5 6 7 8 *Fisciano SA 0 0 Euro 680.470,00 20 1.300 3.978 104 *Campagna SA 0 0 Euro 502.000,00 30 1.382 2.990 73,86 *Giffoni Valle Piana SA mc60 0 Euro 398.600,00 30 946 2.294 100 *Eboli - S. Cecilia SA mc60 0 Euro 484.990,00 30 1.047 25.153 136 *Cava De' Tirreni SA mc40 0 Euro 474.000,00 20 505 2.527 135 *Castelnuovo C.to SA mc70 0 Euro 587.400,00 30 942 1.428 69,72 *Buonabitacolo SA Euro 170.000,00 NO *Agropoli SA mc40 0 Euro 649.658,00 20 952 2.807 73,42 *Pozzuoli NA mc45 0 Euro 644.100,00 25 1.297 2.678 100 *Marigliano NA mc50 0 Euro 407.850,00 30 1.292 2.743 90 S. Martino V.C. AV mc60 0 Euro 170.200,00 25 500 2.675 100 *Vallata AV mc24 6 Euro 143.600,00 25 322 3.143 101 *Monteverde AV mc39 2 Euro 154.950,00 20 383 2.327 105 *Mirabella Eclano AV mc49 0 Euro 342.144,00 20 700 3.350 264 *Lioni AV mc60 2 Euro 350.125,00 30 1.020 3.530 80,5 *Lacedonia AV mc60 2 Euro 120.480,00 20 685 1.605 NO *Ariano Irpino AV mc95 8 Euro 618.796,00 40 2.371 12.289 133 Atripalda-Pianodardine AV - - Euro 1.042.681,00 - - - *Paternopoli (AV) AV - Euro 173.000,00 - - - NO *Moschiano (AV) AV - - Euro 556.459,00 94 400 1.776 106,2 *Montemiletto (AV) AV mc20 0 Euro 350.000,00 25 500 2.475 142,5 *Calitri AV mc30 0 Euro 157.500,00 20 570 1.331 NO TOTALE Euro 9.179.003,00 LEGENDA 1= prov. 2= deposito carburanti 3= silos 4= val.perizia 5= mq. uffici 6= mq. depositi 7= suolo ulteriore 8= appartam.mq. Si annoti che, successivamente, e precisamente in data 19 aprile 2012, e' stato alienato l'immobile di Buonabitacolo per un corrispettivo, pressocche' pari al valore di inventario, di euro 172.010,00. L'immobile di Calitri e' stato aggiudicato il 21 maggio 2012 per un corrispettivo di euro 218.750,00, sono in corso le fasi per il perfezionamento della vendita. I relativi importi incassati sono affluiti sui conti correnti bancari. Sono stati altresi' riproposti in vendita gli immobili di Marigliano, Montemiletto, Paternopoli e Moschiano inesitati in occasione di precedenti aste, senza alcun ribasso in considerazioni di precise manifestazioni di interesse all'acquisto pervenute, altrettanto per l'immobile di Atripalda ove e' ubicata la sede amministrativa; sono in corso i relativi provvedimenti autorizzativi. Si precisa inoltre che gli immobili di Moschiano, Agropoli, Castelnuovo Cilento e Campagna sono occupati abusivamente da ex agenti che ne hanno rifiutato la restituzione e che sono pendenti le relative azioni legali per il rilascio. Per gli immobili di Giffoni Valle Piana ed Eboli che si trovavano in analoga condizione, si sono di recente favorevolmente concluse le attivita' legali e sono rientrati nella piena disponibilita' del Consorzio. Gli altri immobili di Fisciano, Cava de' Tirreni, Pozzuoli, Lioni, S. Martino Valle Caudina, Vallata, Monteverde, Mirabella Eclano, Lacedonia, ed Ariano Irpino sono attualmente utilizzate quali sedi territoriali e concesse in comodato d'uso ai commissionari; l'immobile di Atripalda, come detto, e' sede degli uffici amministrativi. Gli immobili in questione, per quanto risalenti come gli altri ad epoche ormai ultraquarantennali, risultano essere in condizioni di abitabilita' ed utilizzati per l'attivita' commerciale; in loco sono ubicate le relative modestissime attrezzature d'ufficio che, nella generalita' dei casi, sono anche molto datate. 2.5.3 - Terreni di proprieta' Sono cosi' dettagliati: Localita' Valore contabile valore perizia Bisaccia euro 39.331,33 euro 22.960,00 Montecalvo Irpino euro 2.266,00 euro 2.266,00 (aggiudicazione) Totale euro 41.597,33 25.226,00 2.5.4 - I Crediti commerciali e diversi I crediti tutt'ora iscritti in bilancio possono costituire ulteriore elemento di disponibilita' a favore dei creditori; in particolare, per quanto riguarda i crediti commerciali, per la loro particolare entita' risultante alla data di insediamento dell'attuale commissario liquidatore (oltre 10 mln di euro) e per le contestuali constatate difficolta' di recupero, nonche' l'assenza di garanzie fidejussorie, sono stati oggetto di attenta valutazione in un primo tempo da parte delle risorse interne della struttura aziendale e dei legali, e successivamente - si ribadisce, vista la rilevante entita' - da parte della societa' di revisione Price WaterhouseCoopers che ne ha certificato come segue il proprio giudizio sul possibile recupero. I crediti in questione, a seguito della citata attivita' di revisione, possono essere cosi' suddivisi: recupero valore nominale valore contabile netto "possibile" euro 1.059.030 euro 436.679 "remoto" euro 8.443.012 euro 1.215.260 Totale euro 9.502.042 euro 1.650.939 La predetta societa' ha specificato che.....per "remoto" si intende che le probabilita' di recupero del valore nominale del credito sono considerate scarse o quasi nulle; per "possibile" si intende che esiste una eventuale probabilita' di recupero, anche parziale, del valore nominale del credito. In ragione di quanto innanzi, il valore da tenere in considerazione per ogni riflessione sui crediti il cui realizzo e' stato ritenuto "possibile", e' costituito dal predetto valore nominale di euro 1.059.030,00 che verra' riproposto quindi tra gli elementi attivi di base del concordato. Si fa inoltre presente che tutti i giudizi per il recupero, dagli esiti seppur remoti, non sono stati abbandonati ma vengono proseguiti, ove possibile, da legali in regime di convenzionamento agevolato. 2.5.5 - Le partecipazioni Sono relative a modeste partecipazioni strumentali relative a rapporti generalmente risalenti ad epoche anteriori alla liquidazione; l'unica entita' che rappresenta concretezza e' offerta dalla situazione delle partecipazioni alle societa' FATA, coerenti con un mandato agenziale ormai da tempo concluso, azioni peraltro gia' vendute nel 2012 per un corrispettivo di euro 1.983,00 versato sui conti bancari. 2.6 - La situazione patrimoniale al 31 dicembre 2011 posta a base del concordato La situazione patrimoniale al 31.12.2011 posta a base della proposta di concordato, ampiamente dettagliata nella relazione semestrale prodotta alla data stessa, puo' essere cosi' sintetizzata: - GESTIONE L.C.A. - ES.PROVV.94/2010 - ES.PROVV.ATT - AGGREGATO ATTIVO IMMOBILI ED ATTREZZATURE 9.946.953,41 - 12.909,93 - - 9.959.863,34 PARTECIPAZIONI 1.260,01 - 11.642,81 - - 12.902,82 CREDITI TRIBUTARI 1.366.106,72 - 970,54 - 207.052,28 - 1.574.129,54 a) ICIAP a rimborso 1.486,74 - - - 1.486,74 b) IVA a rimborso 865.652,52 - - - 865.652,52 c) IRPEG/IRES a rimborso 498.967,46 - 970,54 - 862,18 - 500.800,18 d) IVA credito corrente - - 206.190,10 - 206.190,10 CREDITI COMMERCIALI 528.356,40 - 2.049.824,03 - 194.740,46 - 2.772.920,89 1) CREDITI SOTTOPOSTI A REVISIONE 460.381,76 - 1.201.434,79 - - 1.661.816,55 2) ALTRI CREDITI 67.974,64 - 848.389,24 - 194.740,46 - 1.111.104,34 - FATA Assicurazioni Spa - 331.451,37 - - 331.451,37 - CAP Caserta 15.529,68 - 118.480,24 - 37.083,00 - 171.092,92 - Crediti Es. Provvisorio corrente - - 157.657,46 - 157.657,46 - Altri crediti commerciali 52.444,96 - 398.457,63 - - 450.902,59 ALTRI CREDITI 39.531,86 - 131.989,23 - 12.478,11 - 183.999,20 RIMANENZE MATERIE PRIME - - 13.721,04 - 13.721,04 RIMANENZE PRODOTTI FINITI - 748,01 - 321.848,74 - 322.596,75 ACCONTI 42.000,00 - 9.915,97 - 609,45 - 52.525,42 DEPOSITI BANCARI E POSTALI 7.963.559,98 - 939,19 - 37.631,01 - 8.002.130,18 CASSA 147,98 - 118,00 - 2.445,38 - 2.711,36 RISCONTI ATTIVI 119,95 - 97,84 - 1.444,49 - 1.662,28 TOTALE ATTIVO 19.888.036,31 - 2.219.155,55 - 791.970,96 - 22.899.162,82 PASSIVO FONDO INDENNITA' DIPENDENTI 45.348,58 - 416.208,00 - 51.528,93 - 513.085,51 FONDO INDENNITA' AGENTI - 101.619,71 - - 101.619,71 FONDO IMPOSTE E TASSE 1.178.274,55 - - - 1.178.274,55 DEBITI TRIBUTARI 1.254.194,70 - 69.577,78 - 19.734,02 - 1.343.506,50 a) Ritenute 24.299,26 - 20.807,20 - 19.734,02 - 64.840,48 b) Erario c/acc.IRPEF D.Lgs47/00 35,63 - - - 35,63 c) ICI 1.229.859,81 - - - 1.229.859,81 d) Debiti vs Esattoria - 23.598,48 - - 23.598,48 e) Debito TARSU - 25.172,10 - - 25.172,10 FORNITORI 57.545.304,41 - 484.499,83 - 450.315,93 - 58.480.120,17 ALTRI FORNITORI 672.836,83 - 28.663,30 - - 701.500,13 CLIENTI C/ANTICIPI - - 43.490,14 - 43.490,14 ISTITUTI DI PREVIDENZIALI 345,90 - 84,72 - 23.492,89 - 23.923,51 ALTRI DEBITI - - 23.237,41 - 23.237,41 INDENNITA' PERIODICHE DIPENDENTI - - 85.261,07 - 85.261,07 ALTRE POSTE DEL PASSIVO 13.791.406,57 - 65.803,15 - - 13.857.209,72 TOTALE PASSIVO 74.487.711,54 - 1.166.456,49 - 697.060,39 - 76.351.228,42 PATRIMONIO NETTO NEGATIVO 43.803.946,44 - 9.108.244,37 - 539.874,79 - 53.452.065,60 CONTO DI COLLEGAMENTO 10.795.728,79 - 10160943,43 - 634785,36 - TOTALE A PAREGGIO 19.888.036,31 - 2219155,55 - 791970,96 - 22.899.162,82 Ovviamente, come anche gia' detto in precedenza nella sezione "metodologia del lavoro svolto", detta situazione e' naturalmente dinamica ed in continua evoluzione, e come tale deve essere presa quale base di riferimento della presente proposta di concordato cosi' come tutti i dati contabili ivi esposti. 2.6.1 - Attivo messo a disposizione dei creditori - AGGREGATO - interessi legali - perizia - ASSESTATO ATTIVO IMMOBILI ED ATTREZZATURE 9.959.863,34 - - - 9.204.229,00 a) fabbricati ed attrezzature in loco 9.918.266,01 - - 9.179.003,00 - 9.179.003,00 b) terreni 41.597,33 - - 25.226,00 - 25.226,00 PARTECIPAZIONI - - - 12.902,82 a) FATA Assicurazioni spa 162,00 - - - 162,00 b) FATA Vita spa 162,00 - - - 162,00 c) SAIIM srl 936,00 - - - 936,00 d) Federconsorzi 0,01 - - - 0,01 e) SISForaggera 478,24 - - - 478,24 f) Simac srl 5.164,57 - - - 5.164,57 g) Conas srl 6.000,00 - - - 6.000,00 CREDITI TRIBUTARI 1.574.129,54 - - - 3.584.742,06 a) ICIAP a rimborso 1.486,74 - 500,00 - - 1.986,74 b) IVA a rimborso 865.652,52 - 1.093.995,00 - - 1.959.647,52 c) IRPEG/IRES a rimborso 500.800,18 - 50.465,00 - - 551.265,18 d) IVA credito corrente 206.190,10 - - - 206.190,10 CREDITI COMMERCIALI 2.772.920,89 - - - 2.170.132,95 1) CREDITI SOTTOPOSTI A REVISIONE 1.661.816,55 - - 1.059.030,36- 1.059.030,36 2) ALTRI CREDITI 1.111.104,34 - - - 1.111.102,59 - FATA Assicurazioni Spa 331.451,37 - - - 331.451,00 - CAP Caserta 171.092,92 - - - 171.092,00 - Crediti Es. Provvisorio corrente 157.657,46 - - - 157.657,00 - Altri crediti commerciali 450.902,59- - - 450.902,59 ALTRI CREDITI 183.999,20 - - - 183.999,20 RIMANENZE MATERIE PRIME 13.721,04 - - - 13.721,04 RIMANENZE PRODOTTI FINITI 322.596,75 - - - 322.596,75 ACCONTI 52.525,42 - - - 52.525,42 DEPOSITI BANCARI E POSTALI 8.002.130,18 - - - 8.002.130,18 CASSA 2.711,36 - - - 2.711,36 RISCONTI ATTIVI 1.662,28 - - - 1.662,28 TOTALE ATTIVO 22.886.260,00 - - - 23.551.353,06 2.6.2 - La situazione debitoria aggregata - GESTIONE L.C.A. - ES.PROVV.94/2010 - ES.PROVV.ATTUALE - AGGREGATO STATO PASSIVO - PREDEDUZIONE 1.460.369,69 - - - 1.460.369,69 - IPOTECARI 94.183,24 - - - 94.183,24 - PRIVILEGIATI 665.403,28 - - - 665.403,28 - CHIROGRAFARI 55.653.780,81- - - 55.653.780,81 SUB TOTALE 1 57.873.737,02 - - - 57.873.737,02 NON RICHIESTA AMMISSIONE 14.044.142,89- - - 14.044.142,89 SUB TOTALE 2 71.917.879,91 - - - 71.917.879,91 PREDED PROCEDURA 2.569.831,63 - - - 2.569.831,63 PREDED ES. PROVV REVOCATO - 1.166.456,49 - - 1.166.456,49 PREDED ES. PROVV CORRENTE 697.060,39 - 697.060,39 TOTALE GENERALE 74.487.711,54 - 1.166.456,49 - 697.060,39 - 76.351.228,42 --------------------------------------------- - AGGREGATO - interessi legali - ASSESTATO STATO PASSIVO - PREDEDUZIONE 1.460.369,69 - 953.794,00 - 2.414.163,69 - IPOTECARI 94.183,24 - 66.231,00 - 160.414,24 - PRIVILEGIATI 665.403,28 - 468.256,00 - 1.133.659,28 - CHIROGRAFARI 55.653.780,81 - 0,00 - 55.653.780,81 SUB TOTALE 1 57.873.737,02 - 1.488.281,00 - 59.362.018,02 NON RICHIESTA AMMISSIONE 14.044.142,89 - - SUB TOTALE 2 71.917.879,91 - - 59.362.018,02 PREDEDUZIONE PROCEDURA 2.569.831,63 - - 2.569.831,63 PREDEDUZIONE ES.PROVV REVOCATO 1.166.456,49 - - 1.166.456,49 PREDEDUZIONE ES.PROVV CORRENTE 697.060,39 - - 1.394.120,78 TOTALE GENERALE 76.351.228,42 - - 64.492.426,92 2.6.3 - Gli accantonamenti prudenziali 1) accantonamento per giudizi ed attivita' pendenti Rif. Stato Passivo: istanze di ammissione pendenti in prededuzione (euro 886.866,43) euro 900.000,00 Richieste di riconoscimento somme a vario titolo per oltre 5 mln di euro prededuzione (stima soccombenza) euro 500.000,00 Totale euro 1.400.000,00 2) Spese procedura concorsuale - Emolumenti Organi della proceduraeuro 350.000,00 - Onorari tecnici e legali gestione contenzioso maturati euro 450.000,00 - Onorari legali gestione futura contenzioso in convenzione euro 100.000,00 Totale euro 900.000,00 3) Spese concordato - Consulenze tecniche e spese varie euro 300.000,00 - Personale esecuzione concordato, gestione amministrativa e legale (n. 2 addetti per 24 mesi) euro 200.000,00 Totale euro 500.000,00 2.7 - La proposta Attivo a disposizione dei creditori La proposta viene resa mettendo a disposizione dei creditori l'intero attivo disponibile e/o realizzabile che dai valori assestati con interessi e valori peritali dal prospetto innanzi riportato ammonta ad euro 23.551.353,06. In occasione della proposta di concordato, effettuate le riflessioni che seguono si perviene alla determinazione del seguente attivo da porre a disposizione dei creditori: Liquidita' disponibile Saldi bancari al 31.12.2011 euro 8.002.000 Saldo cassa euro 2.000 Valore proposto euro 8.004.000 Immobili Valore degli immobili da perizie euro 9.204.000 Svalutazione prudenziale 10% euro 920.000 Valore proposto euro 8.284.000 Crediti tributari Valore nominale con interessi euro 3.585.000 Svalutazione prudenziale 10% euro 358.000 Valore proposto euro 3.227.000 Magazzino Rimanenze al 31.12.2011 euro 336.000 Svalutazione prudenziale 10% euro 34.000 Valore proposto euro 302.000 Crediti commerciali correnti Valore nominale euro 158.000 Valore proposto euro 158.000 Crediti in contenzioso, di difficile esazione ed altre attivita' Totale da bilancio assestato euro 2.264.000 Svalutazione prudenziale 40% euro 906.000 Valore proposto euro 1.358.000 Totale attivo realizzabile/disponibile euro 21.333.000 Assegnazione ai creditori dell'attivo realizzabile in sede di concordato Detto attivo puo' essere cosi' destinato a favore dei creditori: Pagamenti integrali da bilancio assestato al 31.12.2011 - debiti in prededuzione stato passivo 100% euro 2.414.163,69 - debiti prededuzione procedura Lca/Es. Provv. 100% euro 5.130.408,90 - debiti in privilegio 100% euro 1.133.659,28 - debiti ipotecari 100% euro 160.414,24 Totale euro 8.838.646,11 valori integrativi in prededuzione (si veda dettagli precedenti) Accantonamento per giudizi ed attivita' pendenti 100% euro 1.400.000,00 Spese procedura concorsuale 100% euro 900.000,00 Spese concordato 100% euro 500.000,00 Totale euro 2.800.000,00 Totale pagamenti integrali euro 11.638.646,11 Pagamenti parziali Residuo disponibile per i chirografari che ammontano ad euro 55.653.780,81 euro 9.694.353,89 Percentuale di soddisfo creditori chirografari 17,42 % Detta percentuale di soddisfo dei creditori chirografari, secondo quanto innanzi detto in relazione agli accantonamenti prudenziali che sono stati effettuati, e' da ritenersi pertanto verosimilmente prudenziale; difatti, in occasione di ulteriori appuramenti e definizioni delle varie posizioni debitorie tuttora pendenti, potra' essere rideterminata migliorando l'importo che potra' essere corrisposto ai creditori chirografari. 2.8 - Tempi di attuazione del concordato In ragione delle risorse gia' disponibili, il concordato potra' trovare una esecuzione in tempi verosimilmente rapidi, ed in particolare: - pagamento immediato delle spese di procedura; - pagamento immediato dei debiti in prededuzione della procedura di LCA e dell'esercizio provvisorio; - pagamento entro 180 giorni dalla definitivita' del decreto di omologa del concordato del 50% dei creditori definitivamente ammessi allo stato del passivo in prededuzione ed in privilegio; - pagamento entro 24 mesi dalla definitivita' del decreto di omologa del concordato del saldo dei creditori definitivamente ammessi allo stato del passivo in prededuzione ed in privilegio; - pagamento dei creditori ipotecari alla vendita dei relativi beni; - pagamento entro 24 mesi dei creditori chirografari e di tutti i debiti residuali. 3 LA CONVENIENZA PER I CREDITORI 3.1 - La liquidazione quale alternativa al concordato La convenienza della proposta concordataria per i creditori risulta ragionevolmente evidente per alcune considerazioni condivise anche dalle recenti norme di diritto societario e fallimentare, consolidata giurisprudenza della Suprema Corte di Cassazione e dottrina. Prescindendo da ogni altra motivazione legata ad interessi degli altri attori coinvolti, i creditori devono affrontare la scelta di tale procedura rispetto alla "ordinaria" liquidazione analizzando due aspetti sostanziali: - il fattore "tempo"; - il fattore della potenziale prosecuzione dei rapporti commerciali ove l'azienda ritorni in bonis all'indomani della procedura concordataria. Sul primo aspetto - il fattore "tempo" - risulta evidente la differenza sostanziale delle due procedure: - nel concordato, dove le strategie sono previste dal progetto approvato in funzione del "tempo" di esecuzione proposto e dei risultati prevedibili, la programmazione e la pianificazione delle fasi e delle azioni conseguenti sono quindi affidate ad aspetti temporali predeterminati; - nella liquidazione, il fattore "tempo" puo' essere visto in funzione delle finalita' e degli obiettivi da raggiungere. La liquidazione e' difatti affidata a: - tempi rapidi di esecuzione, laddove si intenda procedere alla piu' rapida conclusione della procedura per il soddisfacimento dei creditori, riducendo i costi connessi alla durata della procedura, ma spesso rinunziando a migliori attivita' realizzative; - al contrario, se i tempi assegnati per l'esecuzione della liquidazione sono piu' lunghi, si potranno constatare migliorabili attivita' realizzative, tuttavia con il contestuale abnorme proliferare delle spese della procedura, nonche' il ritardo ed il peggioramento delle condizioni economiche per il soddisfacimento dei creditori. Orbene, in considerazione dell'ormai lungo tempo trascorso dall'apertura della procedura, iniziata circa 18 anni or sono, dopo tanti anni di dispendiose gestioni commissariali e dell'esercizio provvisorio, appare logico immaginare che l'attivita' di una alternativa procedura di liquidazione alla attuale proposta di concordato, debba privilegiare ed assicurare tempi piu' rapidi della proposta di concordato stessa: attese le risorse disponibili e le possibilita' di realizzo in 24 mesi proposti, la liquidazione dovrebbe pertanto essere quanto meno piu' rapida e meno dispendiosa. Proprio in questa direzione, tesa alla massima incisivita' e rapidita' di azione che doverosamente, rispetto ai 24 mesi ipotizzati per concludere un concordato dovrebbe essere proposta ai creditori per verificare un loro maggiore interesse, individuandone quindi anche gli aspetti connessi alla convenienza sotto il profilo economico. Appare peraltro evidente che, nel caso del concordato, l'assunzione di un impegno temporale che vincoli i soggetti coinvolti nell'esecuzione del piano, diventi il concreto elemento di garanzia per i creditori per il fatto stesso di essere rassicurante per coloro che sono chiamati a dare attuazione alla proposta di concordato. Questa condizione consente di rifuggire dalla inevitabile fretta connessa alla gestione di una liquidazione che sia come gia' detto, compressa dalla necessita' di ridurre i costi della procedura e di soddisfare rapidamente i creditori, trovandosi pertanto costretti a dover rinunziare ad una parte, spesso rilevante, dell'attivo altrimenti maggiormente realizzabile. In relazione agli aspetti connessi alla prosecuzione dei rapporti commerciali, appare evidente che i creditori sono anch'essi interessati alla prosecuzione dell'attivita' aziendale ed al suo ritorno in bonis coltivando, quindi, potenziali ragioni di attivita' future che, soprattutto nel caso dei creditori chirografari, possano compensare non solo il ritardo con il quale oggi vengono soddisfatti, ma anche il loro parziale soddisfacimento oggi realizzabile. Entrando nel merito di una possibile quantizzazione del minore importo realizzabile a seguito della alternativa liquidazione aziendale, e' possibile ipotizzare che l'attivo disponibile e/o realizzabile innanzi proposto di euro 21.333.000,00 dovrebbe essere cosi' rivisto al fine di realizzare in tempi piu' rapidi il soddisfacimento dei creditori: Liquidita' disponibile Saldi bancari al 31.12.2011 euro 8.002.000 Saldo cassa euro 2.000 Valore proposto euro 8.004.000 Immobili Valore degli immobili da perizie euro 9.204.000 Svalutazione prudenziale in ragione dell'attuale situazione del mercato 25% euro 2.301.000 Valore proposto euro 6.903.000 Crediti tributari Valore nominale con interessi euro 3.585.000 Sconto per cessione crediti 15% euro 538.000 Valore proposto euro 3.047.000 Magazzino Rimanenze al 31.12.2011 euro 336.000 Svalutazione prudenziale 25% euro 84.000 Valore proposto euro 252.000 Crediti commerciali correnti Valore nominale euro 158.000 Valore proposto euro 158.000 Crediti in contenzioso, di difficile esazione ed altre attivita' Totale da bilancio assestato euro 2.264.000 Sconto per cessione crediti 90% euro 2.038.000 Valore proposto euro 226.000 Totale attivo realizzabile/disponibile in caso di liquidazione euro 18.590.000 Assegnazione ai creditori dell'attivo della liquidazione Detto attivo puo' essere cosi' destinato a favore dei creditori considerando in ogni caso che le spese per l'esecuzione del concordato risulterebbero sensibilmente ridotte in occasione della liquidazione, ove la stessa sia gestita senza avvalersi della struttura. Pagamenti integrali da bilancio assestato al 31.12.2011 - debiti in prededuzione stato passivo 100% euro 2.414.163,69 - debiti prededuzione procedura Lca/Es. Provv. 100% euro 5.130.408,90 - debiti in privilegio 100% euro 1.133.659,28 - debiti ipotecari 100% euro 160.414,24 Totale euro 8.838.646,11 valori integrativi in prededuzione (si veda dettagli precedenti) Accantonamento per giudizi ed attivita' pendenti 100% euro 1.400.000,00 Spese procedura concorsuale 100% euro 900.000,00 Spese della liquidazione 100% euro 250.000,00 Totale euro 2.550.000,00 Totale pagamenti integrali euro 11.388.646,11 Pagamenti parziali Residuo disponibile per i chirografari che ammontano ad euro 55.653.780,81 euro 7.201.353,89 Percentuale di soddisfo creditori chirografari 12,94 % Detta percentuale, per assicurare le esigenze di una piu' rapida ed incisiva procedura di liquidazione rispetto al concordato potrebbe dover sostenere ulteriori rischi di abbattimento, soprattutto per quanto riguarda il valore degli immobili, prudenzialmente svalutati per il "solo" 25%. Pertanto la predetta percentuale potrebbe subire ulteriori contrazioni. 3.2 - Conclusioni sulla convenienza del concordato sulla liquidazione Preso atto delle recenti norme in materia di diritto societario e fallimentare, e nel rispetto dei principi enunciati dalla Suprema Corte di Cassazione sugli interessi del ceto creditore e degli altri attori coinvolti nella crisi d'impresa, e viste le proiezioni di carattere economico precedentemente riepilogate, appare senza alcun dubbio evidente che la procedura di concordato proposta concretizza per i creditori un significativo maggior interesse rispetto alla ordinaria liquidazione del Consorzio Agrario di Salerno, Napoli ed Avellino. In subordine e' sicuramente il caso di ricordare che il principio di conservazione dell'impresa ha trovato ampia affermazione non solo nella procedura fallimentare ordinaria, ma anche nelle altre procedure concorsuali e nel concordato fallimentare. Tale evoluzione normativa e' peraltro coerente con le normative di altri Paesi della Comunita' Economica Europea giacche' finalizzata a non disperdere, innanzitutto nell'interesse dei creditori, il valore dell'azienda e di quelle conseguenti relazioni che dalla prosecuzione dell'iniziativa economica possono trovare ragioni di riequilibrio delle attuali posizioni. Proprio su quest'ultimo aspetto gli eventi che hanno caratterizzato la recente storia del Consorzio Agrario di Salerno, Napoli ed Avellino possono costituire un ulteriore elemento per confermare, ed anzi rafforzare, l'interesse dei creditori di accedere alla proposta di concordato che possa peraltro consentire un piu' rapido ritorno in bonis della struttura. 3.3 - Le prospettive del Consorzio Agrario dal ritorno in bonis Come accennato in premessa, la recente storia del Consorzio Agrario Interprovinciale di Salerno, Napoli ed Avellino ci documenta una "rinascita" che porta la data del 1° febbraio 2011. In questa data, difatti, sono state avviate le attivita' sperimentali per verificare l'esistenza di un residuale "Valore-Azienda" sulla base di un progetto approvato dall'Autorita' di Vigilanza, atto a constatare la validita' e l'attualita' del ruolo voluto dal Legislatore dei Consorzi Agrari anche del territorio interprovinciale di competenza. Dal Piano di rilancio in questione, documento al quale si fa ampio riferimento in uno con tutte le periodiche relazioni rese all'Autorita' stessa, appariva difatti paradossale che in territori dove l'agricoltura assume una rilevanza nazionale, ed anzi internazionale, in un mercato dove sono presenti numerose aziende private che, con la loro presenza, evidentemente redditizia, rappresentano valida testimonianza della vivacita' e dell'importanza del contesto, fosse davvero marginale la presenza istituzionale del Consorzio Agrario, nel senso voluto dal Legislatore, atto a svolgere un ruolo di riequilibrio degli assetti del mercato per la naturale funzione di tramite tra gli agricoltori e le importanti aziende fornitrici. Dopo aver riorganizzato le attivita' della sede ed i rapporti contrattuali con le sedi territoriali al fine di dare possibile soluzione alle criticita' del passato di una storia di luci ed ombre ultracentenaria, fatta spesso di abitudini e posizioni spesso abusate per mere finalita' unilaterali, il Consorzio Agrario di Salerno, Napoli ed Avellino e' perfettamente in grado di poter affrontare con rinnovata efficacia ed efficienza la competitivita' del mercato. Dal ritorno in bonis, la struttura potra' certamente accedere ad un diverso e piu' incisivo approccio strategico col mercato, anche finanziario: la sussistenza della procedura concorsuale e' difatti requisito soggettivo che inibisce l'accesso a garanzie assicurative verso la clientela di valore alla quale il Consorzio Agrario potrebbe accedere grazie anche all'apprezzamento per l'opera sin qui svolta da parte delle Organizzazioni Professionali; le coperture assicurative in questione consentirebbero da un lato di arginare il fenomeno diffusamente abusato in passato di constatare frequenti insolvenze della clientela, dall'altro di poter ampliare in modo esponenziale le opportunita' di crescita del volume d'affari. Analogamente la risoluzione della procedura concorsuale potrebbe consentire non solo l'accesso alle opportunita' offerte dal sistema bancario, ma anche al mondo degli incentivi sullo sviluppo degli investimenti sia in proprio, che il Consorzio potrebbe realizzare, sia quale elemento centrale e di coordinamento degli imprenditori agricoli. L'attuale standard raggiunto e quello realizzabile pur in presenza della procedura concorsuale e' in ogni caso soddisfacente, giacche' ai volumi di vendita si correla un discreto margine lordo di contribuzione utile alla conferma di "seppur minimi" livelli occupazionali. Va in ogni caso sottolineato che l'attuale operativita' e' gravemente condizionata dalla indisponibilita', giacche' illegittimamente occupati, degli immobili-sedi territoriali di particolare rilevanza della provincia di Salerno, ed in particolare della Piana del Sele, sui quali non e' stato possibile sviluppare un volume di lavoro che e' stato stimato in misura pari al 70 % circa del potenziale complessivo. Il ritorno in bonis potra' senz'altro accelerare le attivita' legali poste in essere, alcune delle quali gia' concluse favorevolmente, per il rilascio di detti immobili. Altro elemento di sicuro sviluppo attualmente inibito, e' costituito dalla impossibilita' di riaprire tutte le rivendite carburanti precedentemente esistenti, in ragione di contrastanti opinioni sulla nuova formula contrattuale adottata con gli ex-agenti da parte dei diversi Uffici territorialmente preposti che hanno autorizzato soltanto n. 2 riaperture. Tale ulteriore evidenza ha comportato l'inibizione pressoche' totale delle rilevantissime vendite particolarmente redditizie di carbo-lubrificanti. La procedura concorsuale e la conseguente impossibilita' di effettuare nuovi investimenti inibisce altresi' la possibilita' di svolgere un altro ruolo fondamentale per il mercato di riferimento connesso allo stoccaggio del grano, attivita' particolarmente significativa in quanto di per se' attrattiva per ulteriori relazioni commerciali ad ampio raggio con la clientela; tutto cio' per l'impossibilita' di procedere ai rilevanti interventi di manutenzione necessari per la vetusta' degli impianti in questione. 3.4 - Conclusioni Sulla base di tutto quanto innanzi, appare evidente che la presente proposta e' favorevole agli interessi dei creditori, considerando che in ipotesi di liquidazione l'importo da ripartire tra i creditori chirografari risulterebbe notevolmente inferiore a quello proposto con il concordato. Il commissario ad acta dott.ssa Patrizia Bernardis T12ABQ15523