CONSORZIO AGRARIO INTERPROVINCIALE DI SALERNO, NAPOLI ED AVELLINO
Societa' cooperativa a responsabilita' limitata

(GU Parte Seconda n.124 del 20-10-2012)

 
        Proposta di concordato ai sensi dell'articolo 214 LF 
 

  Il  Consorzio  Agrario  Interprovinciale  di  Salerno,  Napoli   ed
Avellino Societa' Cooperativa a  responsabilita'  limitata  con  sede
legale in Salerno  alla  Via  Marchiafava  localita'  Migliaro  (SA),
codice fiscale e numero di iscrizione al Registro delle  Imprese  del
Tribunale  di  Salerno  00170900658,  REA  n.  22107,  sottoposto   a
procedura di  liquidazione  coatta  amministrativa  con  decreto  del
Ministro delle Risorse Agricole,  Alimentari  e  Forestali  n.  33190
dell'8 luglio 1994, pubblicato sulla G.U. n. 166 del 18.07.1994,  con
autorizzazione all' Esercizio Provvisorio d'Impresa, in  persona  del
commissario  ad  acta  dott.ssa  Patrizia  Bernardis,  nominato   con
provvedimento del 10.12.2007 - Prot. N.  44110  dal  Ministero  delle
Attivita' Produttive Divisione Generale  per  gli  Enti  Cooperativi,
Divisione VI 
  Facendo seguito 
  all'autorizzazione concessa dal Ministero dello Sviluppo  Economico
- prot. 0189854 del 13.9.2012 - per il  deposito  della  proposta  di
concordato presso la Cancelleria del competente Tribunale di  Salerno
per le finalita' di cui all'artt. 214  e  152  LF,  provvede  con  la
presente inserzione alla sua pubblicazione nella  Gazzetta  Ufficiale
della Repubblica Italiana per ogni effetto di legge. 
  INDICE 
  1. Le linee generali dell'intervento ......3 
  1.1 - Premessa ......3 
  1.2 - Cenni storici ......6 
  1.3 - Conclusioni .......8 
  2. La proposta di concordato ......9 
  2.1 - Metodologia del lavoro svolto e criteri  di  redazione  della
proposta 9 
  2.2 - Lo Stato Passivo al 31.12.2011 ......10 
  2.2.1 - Giudizi pendenti relativi allo Stato del Passivo ...11 
  2.2.2 -  Lo  Stato  Passivo  originario  ed  i  successivi  riparti
parziali ..12 
  2.3 - Passivita' potenziali: i giudizi in corso ......13 
  2.3.1 - Passivita' potenziali: gli onorari ai professionisti 13 
  2.3.2 - Passivita' potenziali: gli accertamenti per tributi  locali
..13 
  2.3.3 - Passivita' potenziali: gli accertamenti Imposte dirette  ed
Iva ..14 
  2.4 - Ulteriori passivita' della procedura ......14 
  2.5 - Le Attivita' ......14 
  2.5.1 - L'Attivo realizzato: le disponibilita' ......14 
  2.5.2 - Gli immobili di proprieta' ......16 
  2.5.3 - Terreni di proprieta' ......18 
  2.5.4 - I Crediti commerciali e diversi ......18 
  2.5.5 - Le partecipazioni ......19 
  2.6 - La situazione patrimoniale al 31 dicembre 2011 posta  a  base
del concordato ......19 
  2.6.1 - Attivo messo a disposizione dei creditori ......21 
  2.6.2 - La situazione debitoria ......22 
  2.6.3 - Gli accantonamenti prudenziali ......22 
  2.7 - La proposta ......23 
  2.8 - Tempi di attuazione del concordato ......25 
  3. La convenienza per i creditori ......27 
  3.1 - La liquidazione quale alternativa al concordato ......27 
  3.2  -  Conclusioni  sulla   convenienza   del   concordato   sulla
liquidazione ..31 
  3.3 - Le prospettive del Consorzio Agrario  dal  ritorno  in  bonis
......32 
  3.4 - Conclusioni ......34 
  Allegati 
  1 - Decreto del  Ministro  delle  Risorse  Agricole,  Alimentari  e
Forestali, n. 33190 dell'8 luglio 1994 
  2 - Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto  con
il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari  e  Forestali,  n.47
del 23 marzo 2010 
  1 LE LINEE GENERALI DELL'INTERVENTO 
  1.1 - Premessa 
  Il  Consorzio  Agrario  Interprovinciale  di  Salerno,  Napoli   ed
Avellino, derivante  dalla  fusione  delle  tre  originarie  storiche
strutture provinciali deliberata negli anni 1969/1971, e' stato posto
in liquidazione coatta amministrativa con Decreto del Ministro  delle
Risorse Agricole, Alimentari e Forestali n. 33190 dell'8 luglio 1994,
pubblicato sulla  G.U.  n.  166  del  18.07.1994  (allegato  n.  1  -
omissis). 
  Il  Decreto  con  il  quale  il  Consorzio  e'   stato   posto   in
liquidazione, ha altresi' autorizzato il  Commissario  Liquidatore  a
continuare, ai sensi dell'articolo 206 L.F., l'esercizio dell'impresa
(esercizio provvisorio), sempre ininterrottamente prorogato fino alla
precedente gestione commissariale, durante la  quale  l'Autorita'  di
Vigilanza, con nota n. 19573 del 12.2.2010, ne ha disposto la revoca. 
  L'attuale gestione commissariale, affidata al dott. Giovanni  Tomo,
e' stata avviata con Decreto del Ministro dello  Sviluppo  Economico,
di concerto con il Ministro delle Politiche  Agricole,  Alimentari  e
Forestali, n. 47 del 23 marzo  2010  "considerata  la  necessita'  di
assicurare al Consorzio in questione una piu' proficua gestione della
liquidazione al fine di accelerare la procedura e  finalizzarla  allo
svolgimento degli adempimenti necessari al superamento dello stato di
insolvenza" (allegato n. 2 - omissis). 
  In  considerazione  del  mandato   ricevuto,   l'attuale   gestione
commissariale e' stata pertanto  orientata  su  due  distinte  azioni
contestuali finalizzate al superamento dello stato di insolvenza -  e
quindi della procedura concorsuale - nell'interesse dei  creditori  e
della valorizzazione dell'attuale ruolo voluto  dal  Legislatore  dei
Consorzi Agrari: 
  -  l'appuramento  della  gestione  liquidatoria  per  la  sua  piu'
incisiva e proficua evoluzione; 
  - il recupero del ruolo dell'Azienda-Consorzio sul  mercato  e  del
residuale valore. 
  Nel dar corso a dette attivita',  si  e'  tuttavia  preliminarmente
reso necessario tenere conto  del  profondo  mutamento  in  atto  del
contesto e degli effetti dirompenti  conseguenti  al  recentissimo  e
preesistente  provvedimento  di  revoca  del  mese   precedente,   di
interruzione brusca delle attivita' di imprese dopo oltre 100 anni di
storia del Consorzio Agrario Interprovinciale, sebbene  circa  16  in
procedura concorsuale; questo evento ha evidentemente  comportato  la
necessita' di gestire, fra notevoli tensioni ad ampio raggio,  questa
complessa fase ed in particolare: 
  - il rientro delle giacenze di magazzino e dei crediti commerciali; 
  - l'estinzione dei debiti del revocato esercizio  provvisorio  che,
come tali, evidentemente non rientravano nello stato del passivo; 
  ma soprattutto 
  - cessare i rapporti contrattuali  con  la  rete  agenziale  ed  il
personale dipendente. 
  Soprattutto quest'ultimo aspetto ha evidentemente caratterizzato  e
complicato tutte le attivita' alle quali, nel frattempo, era comunque
necessario provvedere. 
  Durante la  decorrenza  dei  termini  di  preavviso,  il  personale
dipendente si e' comunque impegnato per il possibile  presidio  delle
principali  aree  di  attivita'  e  per  una  prima   necessaria   ed
indifferibile  rivisitazione  della   gestione   delle   innumerevoli
situazioni  pendenti  relativi   a   debiti,   crediti   e   relativi
contenziosi. 
  Nel frattempo si e' lavorato per la predisposizione di un Piano  di
rilancio della  struttura  finalizzato  alla  ripresa  dell'esercizio
provvisorio, sebbene in via temporanea sperimentale, per testare ogni
residuale vitalita' del ruolo  del  Consorzio  sul  mercato:  per  un
eventuale interesse  dei  creditori  della  procedura  rispetto  alla
"semplice"  liquidazione  aziendale,   nel   rispetto   del   recente
orientamento giurisprudenziale della Suprema Corte di Cassazione. 
  L'Autorita'  di  Vigilanza,  con  provvedimento  n.   0122274   del
17.9.2010, ha autorizzato la ripresa delle attivita' d'impresa in via
sperimentale  che,  dopo  aver  risolto   una   serie   di   problemi
organizzativi e logistici, sono state  avviate  a  far  data  dal  1°
febbraio 2011 con la ripresa dei rapporti  con  parte  del  personale
dipendente, nonche' con parte della  preesistente  rete  territoriale
che ha sottoscritto la "nuova" formula contrattuale di commissionaria
in luogo del rapporto agenziale,  spesso  artatamente  abusato  dagli
agenti stessi. 
  Come da periodica rendicontazione, la ripresa  delle  attivita'  ha
evidenziato nel periodo 1 febbraio - 31 dicembre  2011  una  concreta
vitalita'  aziendale  che,  unitamente  alle  opportunita'  che   nel
frattempo   sono   state   sperimentate,   realizzabili   a   seguito
dell'auspicabile svolta della procedura concorsuale, puo'  certamente
rendere concreta la validita' del ruolo del Consorzio  Agrario  anche
sul territorio interprovinciale di riferimento di Salerno, Napoli  ed
Avellino. 
  In questo  seppur  breve  lasso  temporale,  si  e'  nel  frattempo
lavorato  per  addivenire  anche  ai   necessari   ed   indifferibili
appuramenti delle  situazioni  finanziarie  e  delle  relative  poste
contabili con il bilancio reso alla medesima  predetta  data  del  31
dicembre 2011 posto a base della presente proposta di concordato. 
  In tal senso e' stato svolto un complesso lavoro di ricostruzione e
revisione delle innumerevoli pratiche legali e contabili pendenti per
l'appuramento  delle  relative  situazioni  debitorie  e  creditorie,
queste ultime, per la loro particolare rilevanza,  con  l'ausilio  di
una societa' di revisione che ha completato le sue attivita'  a  fine
gennaio 2012. 
  In funzione del tempo sin qui trascorso durante la attuale gestione
commissariale e degli eventi che si sono succeduti - tra i quali  una
lunga  inagibilita'  della  sede  con  il   fermo   delle   attivita'
amministrative, agitazioni del personale, riavvio delle attivita'  di
impresa dopo circa un anno di fermo, riorganizzazione  degli  assetti
degli uffici e delle sedi territoriali, defatiganti  attivita'  varie
di  ricostruzione  e  rivisitazioni  delle  pratiche  e  delle  poste
contabili -  congiuntamente  al  costante  stato  di  incertezza  del
personale dipendente che ha collaborato, per il futuro  e,  comunque,
delle loro stesse professionalita' ed esperienze pregresse  radicate,
si puo' certamente constatare una  decisa  svolta  per  la  struttura
aziendale del Consorzio Agrario Interprovinciale di  Salerno,  Napoli
ed Avellino, atta a rendere sostenibile  una  proposta  concordataria
per superare lo stato di insolvenza ed  immaginare  un  futuro  delle
riprese attivita' aziendali. 
  1.2 - Cenni storici 
  Il Consorzio Agrario Interprovinciale di Salerno, Napoli e Avellino
ha visto il periodo di massimo splendore  tra  gli  anni  '70  e  '80
all'indomani della  fusione  delle  strutture  provinciali;  difatti,
dapprima con atto del 30 giugno 1969,  il  Consorzio  Provinciale  di
Napoli fu incorporato in quello di Salerno, costituito il 29 febbraio
1928, realizzando il Consorzio Interprovinciale di Salerno e Napoli. 
  Successivamente, con  atto  del  23  dicembre  1971,  il  Consorzio
Provinciale di  Avellino,  iscritto  al  Registro  delle  Imprese  di
Avellino il 25  giugno  1925  e  derivante  dallo  storico  Consorzio
Agrario Cooperativo  del  Partenio  fondato  il  2  giugno  1901,  fu
incorporato completando l'attuale processo di unificazione. 
  Seguono alcuni dati che ci riportano a quelle epoche. 
  Dal fascicolo degli atti del bilancio chiuso al 31  dicembre  1974,
si evincono ricavi per attivita' caratteristiche di  lire  23,4  mld,
utili per lire 3,2 mln, capitale e riserve per lire 14,4 mln. 
  Dall'elenco che veniva allegato, si evince inoltre che il Consorzio
aveva: 
  -  gli  uffici  della  prestigiosa  sede  centrale  di  Salerno  in
localita' Lamia; 
  - gli uffici delle  altrettanto  prestigiose  sedi  provinciali  di
Napoli e di Avellino; 
  - n. 3 magazzini centrali a Salerno, Napoli ed Avellino; 
  - n. 2 tabacchifici; 
  - n. 1 impianto di essiccazione mais e sfarinatura cereali; 
  - n. 4 elaiopoli; 
  - n. 1 silos e n. 7 magazzini granari; 
  - n. 3  officine  riparazioni  e  rivendita  ricambi  per  macchine
agricole; 
  - n. 40 sedi dotate di distributori di carburanti agricoli, di  cui
n. 12 nella provincia di Salerno, n. 10 nella provincia di Napoli, n.
18 nella provincia di Avellino. 
  Sicche' nelle tre province si contavano: 
  - n. 8 filiali e succursali, e n. 15 rappresentanze nella provincia
di Salerno; 
  - n. 4 filiali e succursali, e n. 24 rappresentanze nella provincia
di Napoli; 
  - n. 2 filiali e succursali, e n. 26 rappresentanze nella provincia
di Avellino. 
  Quasi tutti i relativi immobili erano di proprieta' del CAI. 
  Dalle relazioni ai bilanci dell'epoca si leggono gia' di piccole  o
grandi difficolta', ma la svolta significativa e' avvenuta a  seguito
delle note vicende economico-finanziarie che  hanno  interessato  nel
1991 la FederConsorzi, e  di  conseguenza  gran  parte  dei  Consorzi
Agrari, tra i quali  la  nostra  struttura  in  esame  che  e'  stata
dapprima commissariata con Decreto del  Ministro  dell'Agricoltura  e
Foreste del 18 marzo 1993 e poi sottoposta con Decreto  del  Ministro
delle Risorse Agricole, Alimentari e  Forestali  dell'8  luglio  1994
alla procedura concorsuale di liquidazione coatta amministrativa  con
autorizzazione allo svolgimento dell'esercizio provvisorio d'impresa;
detta autorizzazione  e'  stata  poi  revocata  con  il  gia'  citato
provvedimento dell'Autorita' di Vigilanza in data  12  febbraio  2010
che, nei fatti, ne ha determinato la chiusura delle attivita'. 
  Prescindendo  dalle  vicende  e  dai  coinvolgimenti  di  contesto,
indiscutibilmente   la   situazione   economico   finanziaria   aveva
evidentemente la sua rilevanza, tant'e' che il Tribunale di  Salerno,
con sentenza n. 1/96 depositata il 18.7.1996, ha dichiarato lo  stato
di insolvenza del Consorzio dalla data di  apertura  della  procedura
concorsuale. 
  Attualmente la  struttura  riaperta,  profondamente  riorganizzata,
conta n. 11 dipendenti di sede e n. 11 sedi territoriali affidate  ad
ex agenti che, in regola con le pregresse posizioni ed  assistiti  da
idonee fidejussioni bancarie, hanno sottoscritto il "nuovo" contratto
di commissionaria  che,  nei  fatti,  si  e'  confermato  per  essere
ragionevolmente idoneo ad arginare le criticita'  connesse  alle  ben
note insolvenze della clientela. 
  1.3 - Conclusioni 
  L'attualita'  dello  storico  ruolo  istituzionale  del   Consorzio
Agrario   Interprovinciale   di   Salerno,   Napoli    ed    Avellino
nell'interesse degli Agricoltori e del Mercato  e'  assicurato  dalle
Leggi n. 410/99 e n. 99/2009. 
  Al tempo stesso, la consistenza  del  suo  patrimonio  attuale  che
viene integralmente posto a  disposizione  dei  creditori,  consente,
come di seguito sara' dettagliato  con  questo  documento,  di  poter
proporre ai creditori stessi  ed  agli  Organi  della  procedura,  la
soluzione concordataria formulata con questo documento e  che  appare
certamente coerente con  quelle  approvate  per  procedure  similari,
definite  per  altri  Consorzi  Agrari   del   territorio   nazionale
interessati e  piu'  soddisfacente  della  "ordinaria"  liquidazione,
grazie anche alla sussistenza di un ritrovato valore aziendale. 
  2 LA PROPOSTA DI CONCORDATO 
  2.1 - Metodologia del lavoro svolto e criteri  di  redazione  della
proposta 
  La proposta di concordato e' stata formulata in considerazione  dei
dati derivanti dal bilancio posto a base della  relazione  semestrale
del Commissario Liquidatore al 31 dicembre 2011. 
  Detto bilancio, redatto secondo i  correnti  principi  contabili  a
cura del  Caposettore  Responsabile  amministrativo,  recepisce  ogni
possibile appuramento di valori  e  poste  contabili  effettuato  dal
personale in servizio ed e' inoltre coerente con le  valutazioni  sui
rilevanti crediti e delle prime svalutazioni effettuate dal personale
preposto, posti all'esame della societa' di revisione. 
  E quindi, dopo aver esaminato l'attuale formazione dello Stato  del
Passivo,  secondo  gli   atti   esistenti   presso   la   Cancelleria
Fallimentare del Tribunale di Salerno e  presidiato  dal  Caposettore
Responsabile della liquidazione, saranno esaminati gli aspetti  ed  i
valori contabili e di bilancio per i quali si e' provveduto: 
  1. a riepilogare i valori  del  bilancio  al  31.12.2011  derivanti
dalle  tre   distinte   sezioni   contabili   attivate   -   gestione
liquidazione, gestione del revocato esercizio  provvisorio  8  luglio
1994/febbraio 2010, gestione  del  "nuovo"  esercizio  provvisorio  1
febbraio/31 dicembre 2011 -; 
  2. a riaggregare le predette poste nell'ottica  della  proposta  di
concordato; 
  3. ad esporre i conseguenti valori e valutazioni della proposta  di
concordato. 
  E' in ogni caso opportuno precisare che la proposta  di  concordato
risulta quindi formulata sulla base delle poste e dei relativi valori
della situazione patrimoniale  al  31  dicembre  2011,  con  tutti  i
relativi assestamenti effettuati in via previsionale  e  prudenziale;
dette poste e valori sono evidentemente  destinati  ad  una  naturale
evoluzione per eventi ordinari, in funzione  del  normale  successivo
decorso del tempo, ma anche per eventuali eventi  straordinari,  allo
stato imprevedibili. 
  Di cio' e' quindi opportuno che si tenga debito conto  in  sede  di
auspicabile  approvazione  e  conseguente  attuazione,  per  la   sua
migliore esecuzione. 
  2.2 - Lo Stato Passivo al 31.12.2011 
  L'attuale Stato  Passivo  della  procedura  concorsuale  risultante
anche dagli atti depositati presso la  Cancelleria  Fallimentare  del
Tribunale di Salerno, risulta cosi' costituito: 
  Creditori in prededuzione 
  - Professionisti euro 112.000,00 
  - Ex dipendenti euro 377.148,40 
  - Fata Assicurazioni, pende appello euro 971.221,29 
  - Totale euro 1.460.369,69 
  Creditori Ipotecari: 
  Banca Nazionale del Lavoro Sez. Credito Fondiario euro 94.183,02 
  Creditori privilegiati 
  - Dipendenti 13.953,52 
  - Ex - Dipendenti 5.904,79 
  - Fornitori di servizi 1.341,41 
  - Rappresentanti 58.412,47 
  - Consorzi Agrari 95.447,99 
  - Erario 26.773,97 
  - ICI Comuni diversi 77.830,64 
  - S.Paolo IMI priv. speciale 385.940,00 
  - E.T.R. 270,36 
  - Totale 665.875,15 
  Creditori  chirografari  n.  345  fornitori  beni  e  servizi  euro
55.803.146,45 
  (N.B.: Nei successivi prospetti e nella proposta verra' indicato 
  l'importo contabilmente corretto di euro 55.653.780,81). 
  ---------------------------------------------- 
  - Totale generale euro 58.023.574,31 
  2.2.1 - Giudizi pendenti relativi allo Stato del Passivo 
  Pendono giudizi per ulteriori ammissioni al passivo in prededuzione
per complessivi  euro  886.866,43  in  considerazione  delle  istanze
proposte da: 
  - ex consulente dr. Antonio Pagano - prossima udienza  3.10.2012  -
importo reclamato euro 311.750,90 
  - ctu dr. Giovanni Landi - prossima  udienza  20.2.2013  -  importo
reclamato euro 445.309,40 
  - dipendente dr. Antonio Cirone  -  prossima  udienza  26.9.2012  -
importo reclamato euro 129.806,13. 
  Per le predette somme, si riscontrera' di seguito, l'accantonamento
prudenziale integrale del corrispondente importo. 
  Pende altresi' giudizio in appello proposto dal Consorzio Agrario -
prossima udienza 8.9.2012 -, per veder  rigettato  il  riconoscimento
del rango di "prededuzione" del credito - in luogo dell'ammissione in
chirografo - richiesto dalla societa' FATA ASSICURAZIONI spa  per  un
importo di  euro  971.221,29.  Detto  importo,  al  momento,  risulta
pertanto ovviamente ricompreso ed evidenziato tra i debiti ammessi in
prededuzione, come  da  sentenza  di  primo  grado,  sebbene  in  via
provvisoria stante l'appello pendente. 
  2.2.2 -  Lo  Stato  Passivo  originario  ed  i  successivi  riparti
parziali 
  Un primo documento e' stato presentato presso  la  Cancelleria  del
Tribunale di Salerno,  Sez.  Fallimentare,  in  occasione  dei  primi
adempimenti conseguenti l'apertura  della  procedura  concorsuale  in
data  5.10.1994;  successivamente,  acclarate  tutta  una  serie   di
posizioni contabili,  in  data  20.12.1995  e'  stata  depositata  la
stesura definitiva che risultava cosi' composta: 
  Categoria Creditori ammontare 
  - In prededuzione euro 1.776.303,29 
  - Privilegiati euro 6.323.516,76 
  - Ipotecari euro 1.733.660,17 
  - Chirografari euro 55.491.374,84 
  - Totale euro 65.324.855,06 
  Vi  era  inoltre  una  iscrizione  in  via  provvisoria  a   favore
dell'Erario  per  contenzioso  tributario  pendente  pari   ad   euro
10.843.557,00. 
  Rispetto  alla  situazione  attuale,   in   funzione   di   risorse
disponibili, sulla base di delibere delle delibere  commissariali  n.
1251 del 9.11.2005 e n. 1283 del 2.8.2006, si  e'  provveduto  ad  un
riparto parziale  che  ha  comportato  un  decremento  dei  creditori
privilegiati per euro 5.647.492,90 e dei creditori ipotecari per euro
1.639.477,15. 
  L'attuale  composizione  dello  Stato  Passivo  e'  in  ogni   caso
conseguenza di numerose  variazioni  scaturite  da  una  lunga  serie
giudizi di opposizione e di insinuazione tardiva che nel frattempo si
sono definiti, e tra essi le fondamentali controversie con l'Erario a
favore del Consorzio. 
  Nel frattempo, come gia' accennato in precedenza e  secondo  quanto
sara'  oggetto  di  ulteriori  precisazioni  nel  corso   di   questo
documento,  pendono  tutt'ora  significativi  giudizi  per  i   quali
verranno  proposti  conseguenti  accantonamenti  prudenziali  per  un
eventuale rischio di soccombenza. 
  2.3 - Passivita' potenziali: i giudizi in corso 
  Innumerevoli  sono  le  attivita'  proposte  dai   creditori   piu'
disparati: 
  -  dipendenti,  sia  fuoriusciti  che  in  servizio,  che   sovente
reclamano il riconoscimento di indennita' pregresse a vario titolo; 
  - ex professionisti ed ex agenti che reclamano  ulteriori  compensi
oltre quelli gia' percepiti. 
  Sentiti  i  nostri  avvocati  sulle   relative   attivita',   anche
giudiziali allo stato avviate, seppure  per  notevoli  entita',  allo
stato non rappresentano ragionevole fonte di ulteriore passivita'  da
iscriversi specificamente, ma solo in via prudenziale. 
  2.3.1 - Passivita' potenziali: gli onorari ai professionisti 
  Allo  stato  si  e'  provveduto  ad  una  stima  prudenziale  delle
passivita' potenziali che potranno derivare  dalle  attivita'  legali
pendenti in relazione agli  onorari  a  professionisti  e  consulenti
tecnici di parte; ovviamente l'importo accantonato in occasione della
proposta  di  concordato   potra'   essere   oggetto   di   ulteriore
assestamento. 
  2.3.2 - Passivita' potenziali: gli accertamenti per tributi locali 
  Allo stato si e' provveduto a  registrare  in  contabilita'  tra  i
debiti gli importi dovuti sulla base degli elementi noti; non risulta
invece possibile provvedere ad una stima delle passivita'  potenziali
che potrebbero derivare dalle pur frequenti attivita' di accertamento
degli Enti in materia. 
  2.3.3 - Passivita' potenziali: gli accertamenti Imposte dirette  ed
Iva 
  Allo stato non sussitono elementi  che  possano  ragionevolmente  e
prudenzialmente costituire elemento di rilevazione di  passivita'  in
tal senso; peraltro  allo  stato  non  si  rilevano  nemmeno  imposte
dirette a carico della procedura in considerazione del fatto che: 
  - le rilevanti perdite pregresse subite ante provvedimento di  LCA,
sono tutt'ora deducibili ai fini IRES; 
  - l'entita' del patrimonio netto attuale non consente in ogni caso,
palesemente, di poter immaginare  che,  soddisfatti  i  creditori  al
meglio, residui un attivo pertanto tassabile. 
  2.4 - Ulteriori passivita' della procedura 
  La procedura deve inoltre assicurare che siano soddisfatti: 
  - tutti i debiti sorti durante lo svolgimento  della  procedura  di
liquidazione e dell'esercizio provvisorio non ancora soddisfatti; 
  - tutti i debiti per onorari agli Organi della procedura; 
  - gli interessi laddove previsti per il soddisfo dei crediti. 
  2.5 - Le Attivita' 
  2.5.1 - L'Attivo realizzato: le disponibilita' 
  Le principali operazioni di realizzo dell'attivo al 31.12.2011 sono
state le seguenti: 
  - incasso dei crediti Iva in contenzioso; 
  - recupero crediti ex MAF per  "ammasso  obbligatorio  grano"  anni
'60; 
  - alienazione immobili; 
  - rimborsi Irpeg; 
  - fitti attivi, interessi attivi, proventi finanziari; 
  - recupero crediti commerciali. 
  Tali operazioni hanno generato una liquidita'  che,  al  netto  del
riparto  parziale  innanzi  descritto  e  gia'   effettuato   durante
l'esercizio 2005, e  dei  costi  di  gestione  della  liquidazione  e
dell'esercizio provvisorio, al  31  dicembre  2011  ammonta  ad  euro
8.004.841,54. 
  Detta liquidita'  puo'  essere  cosi'  dettagliata  alla  data  del
31.12.2011 (importi in euro): 
  DEPOSITI BANCARI E POSTALI 
  1) BCC IRPINA LCA C/C 303270 1.776.195,14 
  2) BCC IRPINA C/C 3032970 53.994,06 
  3) BCC IRPINA C/C 309610 34.041,63 
  4) BANCA DELLA CAMPANIA 2.046.878,83 
  5) BANCA POPOLARE DI BARI 2.029.929,20 
  6) SANTANDER 2.022.521,12 
  7) C/CP n. 13270848 - SALERNO 939,19 
  8) BCC IRP C/C 303603 37.631,01 
  - 8.002.130,18 
  CASSA 2.711,36 
  TOTALE 8.004.841,54 
  2.5.2 - Gli immobili di proprieta' 
  La situazione degli  immobili  di  proprieta',  in  funzione  delle
perizie aggiornate di recente, e' la seguente: 
  Fabbricati di proprieta' al 31.12.2011 
  Comune 1 2 3 4 5 6 7 8 
  *Fisciano SA 0 0 Euro 680.470,00 20 1.300 3.978 104 
  *Campagna SA 0 0 Euro 502.000,00 30 1.382 2.990 73,86 
  *Giffoni Valle Piana SA mc60 0 Euro 398.600,00 30 946 2.294 100 
  *Eboli - S. Cecilia SA mc60 0 Euro 484.990,00 30 1.047 25.153 136 
  *Cava De' Tirreni SA mc40 0 Euro 474.000,00 20 505 2.527 135 
  *Castelnuovo C.to SA mc70 0 Euro 587.400,00 30 942 1.428 69,72 
  *Buonabitacolo SA Euro 170.000,00 NO 
  *Agropoli SA mc40 0 Euro 649.658,00 20 952 2.807 73,42 
  *Pozzuoli NA mc45 0 Euro 644.100,00 25 1.297 2.678 100 
  *Marigliano NA mc50 0 Euro 407.850,00 30 1.292 2.743 90 
  S. Martino V.C. AV mc60 0 Euro 170.200,00 25 500 2.675 100 
  *Vallata AV mc24 6 Euro 143.600,00 25 322 3.143 101 
  *Monteverde AV mc39 2 Euro 154.950,00 20 383 2.327 105 
  *Mirabella Eclano AV mc49 0 Euro 342.144,00 20 700 3.350 264 
  *Lioni AV mc60 2 Euro 350.125,00 30 1.020 3.530 80,5 
  *Lacedonia AV mc60 2 Euro 120.480,00 20 685 1.605 NO 
  *Ariano Irpino AV mc95 8 Euro 618.796,00 40 2.371 12.289 133 
  Atripalda-Pianodardine AV - - Euro 1.042.681,00 - - - 
  *Paternopoli (AV) AV - Euro 173.000,00 - - - NO 
  *Moschiano (AV) AV - - Euro 556.459,00 94 400 1.776 106,2 
  *Montemiletto (AV) AV mc20 0 Euro 350.000,00 25 500 2.475 142,5 
  *Calitri AV mc30 0 Euro 157.500,00 20 570 1.331 NO 
  TOTALE Euro 9.179.003,00 
  LEGENDA 
  1= prov. 
  2= deposito carburanti 
  3= silos 
  4= val.perizia 
  5= mq. uffici 
  6= mq. depositi 
  7= suolo ulteriore 
  8= appartam.mq. 
  Si annoti che, successivamente, e precisamente in  data  19  aprile
2012,  e'  stato  alienato  l'immobile  di   Buonabitacolo   per   un
corrispettivo, pressocche' pari al  valore  di  inventario,  di  euro
172.010,00. 
  L'immobile di Calitri e' stato aggiudicato il 21 maggio 2012 per un
corrispettivo di euro 218.750,00,  sono  in  corso  le  fasi  per  il
perfezionamento della vendita.  I  relativi  importi  incassati  sono
affluiti sui conti correnti bancari. Sono stati  altresi'  riproposti
in vendita gli immobili di Marigliano,  Montemiletto,  Paternopoli  e
Moschiano inesitati in occasione  di  precedenti  aste,  senza  alcun
ribasso in considerazioni  di  precise  manifestazioni  di  interesse
all'acquisto pervenute, altrettanto per l'immobile di  Atripalda  ove
e'  ubicata  la  sede  amministrativa;  sono  in  corso  i   relativi
provvedimenti autorizzativi. 
  Si  precisa  inoltre  che  gli  immobili  di  Moschiano,  Agropoli,
Castelnuovo Cilento e  Campagna  sono  occupati  abusivamente  da  ex
agenti che ne hanno rifiutato la restituzione e che sono pendenti  le
relative azioni legali per il rilascio. 
  Per gli immobili di Giffoni Valle Piana ed Eboli che  si  trovavano
in analoga condizione, si sono di recente favorevolmente concluse  le
attivita' legali e sono  rientrati  nella  piena  disponibilita'  del
Consorzio. 
  Gli altri immobili di Fisciano, Cava de' Tirreni, Pozzuoli,  Lioni,
S. Martino Valle  Caudina,  Vallata,  Monteverde,  Mirabella  Eclano,
Lacedonia, ed Ariano Irpino sono attualmente  utilizzate  quali  sedi
territoriali  e  concesse  in  comodato   d'uso   ai   commissionari;
l'immobile  di  Atripalda,  come  detto,   e'   sede   degli   uffici
amministrativi. 
  Gli immobili in questione, per quanto risalenti come gli  altri  ad
epoche ormai ultraquarantennali, risultano essere  in  condizioni  di
abitabilita' ed utilizzati per l'attivita' commerciale; in loco  sono
ubicate le relative modestissime attrezzature  d'ufficio  che,  nella
generalita' dei casi, sono anche molto datate. 
  2.5.3 - Terreni di proprieta' 
  Sono cosi' dettagliati: 
  Localita' Valore contabile valore perizia 
  Bisaccia euro 39.331,33 euro 22.960,00 
  Montecalvo Irpino euro 2.266,00 euro 2.266,00 (aggiudicazione) 
  Totale euro 41.597,33 25.226,00 
  2.5.4 - I Crediti commerciali e diversi 
  I  crediti  tutt'ora  iscritti  in  bilancio   possono   costituire
ulteriore elemento di  disponibilita'  a  favore  dei  creditori;  in
particolare, per quanto riguarda i crediti commerciali, per  la  loro
particolare entita' risultante alla data di insediamento dell'attuale
commissario liquidatore (oltre 10 mln di euro) e per  le  contestuali
constatate difficolta' di recupero,  nonche'  l'assenza  di  garanzie
fidejussorie, sono stati oggetto di attenta valutazione in  un  primo
tempo da parte delle risorse interne della struttura aziendale e  dei
legali, e successivamente - si ribadisce, vista la rilevante  entita'
- da parte della societa' di revisione Price WaterhouseCoopers che ne
ha certificato come segue il proprio giudizio sul possibile recupero. 
  I crediti  in  questione,  a  seguito  della  citata  attivita'  di
revisione, possono essere cosi' suddivisi: 
  recupero valore nominale valore contabile netto 
  "possibile" euro 1.059.030 euro 436.679 
  "remoto" euro 8.443.012 euro 1.215.260 
  Totale euro 9.502.042 euro 1.650.939 
  La predetta societa' ha specificato che.....per "remoto" si intende
che le probabilita' di recupero del valore nominale del credito  sono
considerate scarse o quasi nulle;  per  "possibile"  si  intende  che
esiste una eventuale probabilita' di recupero,  anche  parziale,  del
valore nominale del credito. 
  In ragione di quanto innanzi, il valore da tenere in considerazione
per ogni riflessione sui crediti il cui realizzo  e'  stato  ritenuto
"possibile", e' costituito  dal  predetto  valore  nominale  di  euro
1.059.030,00 che verra' riproposto quindi tra gli elementi attivi  di
base del concordato. 
  Si fa inoltre presente che tutti i giudizi per il  recupero,  dagli
esiti  seppur  remoti,  non  sono  stati   abbandonati   ma   vengono
proseguiti, ove possibile, da legali in  regime  di  convenzionamento
agevolato. 
  2.5.5 - Le partecipazioni 
  Sono relative  a  modeste  partecipazioni  strumentali  relative  a
rapporti   generalmente   risalenti   ad   epoche   anteriori    alla
liquidazione; l'unica entita' che rappresenta concretezza e'  offerta
dalla situazione delle partecipazioni alle  societa'  FATA,  coerenti
con un mandato agenziale ormai da  tempo  concluso,  azioni  peraltro
gia' vendute nel 2012 per un corrispettivo di euro  1.983,00  versato
sui conti bancari. 
  2.6 - La situazione patrimoniale al 31 dicembre 2011 posta  a  base
del concordato 
  La  situazione  patrimoniale  al  31.12.2011  posta  a  base  della
proposta  di  concordato,  ampiamente  dettagliata  nella   relazione
semestrale prodotta alla data stessa, puo' essere cosi' sintetizzata: 
  - GESTIONE L.C.A. - ES.PROVV.94/2010 - ES.PROVV.ATT - AGGREGATO 
  ATTIVO 
  IMMOBILI ED 
  ATTREZZATURE 9.946.953,41 - 12.909,93 - - 9.959.863,34 
  PARTECIPAZIONI 1.260,01 - 11.642,81 - - 12.902,82 
  CREDITI TRIBUTARI 1.366.106,72 - 970,54 - 207.052,28 - 1.574.129,54 
  a) ICIAP a rimborso 1.486,74 - - - 1.486,74 
  b) IVA a rimborso 865.652,52 - - - 865.652,52 
  c) IRPEG/IRES 
  a rimborso 498.967,46 - 970,54 - 862,18 - 500.800,18 
  d) IVA credito corrente - - 206.190,10 - 206.190,10 
  CREDITI  COMMERCIALI  528.356,40  -  2.049.824,03  -  194.740,46  -
2.772.920,89 
  1) CREDITI SOTTOPOSTI 
  A REVISIONE 460.381,76 - 1.201.434,79 - - 1.661.816,55 
  2) ALTRI CREDITI 67.974,64 - 848.389,24 - 194.740,46 - 1.111.104,34 
  - FATA Assicurazioni Spa - 331.451,37 - - 331.451,37 
  - CAP Caserta 15.529,68 - 118.480,24 - 37.083,00 - 171.092,92 
  - Crediti Es. Provvisorio corrente - - 157.657,46 - 157.657,46 
  - Altri crediti 
  commerciali 52.444,96 - 398.457,63 - - 450.902,59 
  ALTRI CREDITI 39.531,86 - 131.989,23 - 12.478,11 - 183.999,20 
  RIMANENZE MATERIE PRIME - - 13.721,04 - 13.721,04 
  RIMANENZE PRODOTTI FINITI - 748,01 - 321.848,74 - 322.596,75 
  ACCONTI 42.000,00 - 9.915,97 - 609,45 - 52.525,42 
  DEPOSITI BANCARI 
  E POSTALI 7.963.559,98 - 939,19 - 37.631,01 - 8.002.130,18 
  CASSA 147,98 - 118,00 - 2.445,38 - 2.711,36 
  RISCONTI ATTIVI 119,95 - 97,84 - 1.444,49 - 1.662,28 
  TOTALE  ATTIVO  19.888.036,31  -  2.219.155,55   -   791.970,96   -
22.899.162,82 
  PASSIVO 
  FONDO INDENNITA' 
  DIPENDENTI 45.348,58 - 416.208,00 - 51.528,93 - 513.085,51 
  FONDO INDENNITA' AGENTI - 101.619,71 - - 101.619,71 
  FONDO IMPOSTE E TASSE 1.178.274,55 - - - 1.178.274,55 
  DEBITI  TRIBUTARI  1.254.194,70   -   69.577,78   -   19.734,02   -
1.343.506,50 
  a) Ritenute 24.299,26 - 20.807,20 - 19.734,02 - 64.840,48 
  b) Erario c/acc.IRPEF D.Lgs47/00 35,63 - - - 35,63 
  c) ICI 1.229.859,81 - - - 1.229.859,81 
  d) Debiti vs Esattoria - 23.598,48 - - 23.598,48 
  e) Debito TARSU - 25.172,10 - - 25.172,10 
  FORNITORI 57.545.304,41 - 484.499,83 - 450.315,93 - 58.480.120,17 
  ALTRI FORNITORI 672.836,83 - 28.663,30 - - 701.500,13 
  CLIENTI C/ANTICIPI - - 43.490,14 - 43.490,14 
  ISTITUTI DI PREVIDENZIALI 345,90 - 84,72 - 23.492,89 - 23.923,51 
  ALTRI DEBITI - - 23.237,41 - 23.237,41 
  INDENNITA' PERIODICHE DIPENDENTI - - 85.261,07 - 85.261,07 
  ALTRE POSTE DEL 
  PASSIVO 13.791.406,57 - 65.803,15 - - 13.857.209,72 
  TOTALE  PASSIVO  74.487.711,54  -  1.166.456,49  -   697.060,39   -
76.351.228,42 
  PATRIMONIO NETTO 
  NEGATIVO 43.803.946,44 - 9.108.244,37 - 539.874,79 - 53.452.065,60 
  CONTO DI COLLEGAMENTO 10.795.728,79 - 10160943,43 - 634785,36 - 
  TOTALE  A  PAREGGIO  19.888.036,31  -  2219155,55  -  791970,96   -
22.899.162,82 
  Ovviamente, come anche  gia'  detto  in  precedenza  nella  sezione
"metodologia del lavoro svolto",  detta  situazione  e'  naturalmente
dinamica ed in continua evoluzione, e come  tale  deve  essere  presa
quale base di riferimento della presente proposta di concordato cosi'
come tutti i dati contabili ivi esposti. 
  2.6.1 - Attivo messo a disposizione dei creditori 
  - AGGREGATO - interessi legali - perizia - ASSESTATO 
  ATTIVO 
  IMMOBILI ED ATTREZZATURE 9.959.863,34 - - - 9.204.229,00 
  a) fabbricati ed 
  attrezzature in loco 9.918.266,01 - - 9.179.003,00 - 9.179.003,00 
  b) terreni 41.597,33 - - 25.226,00 - 25.226,00 
  PARTECIPAZIONI - - - 12.902,82 
  a) FATA Assicurazioni spa 162,00 - - - 162,00 
  b) FATA Vita spa 162,00 - - - 162,00 
  c) SAIIM srl 936,00 - - - 936,00 
  d) Federconsorzi 0,01 - - - 0,01 
  e) SISForaggera 478,24 - - - 478,24 
  f) Simac srl 5.164,57 - - - 5.164,57 
  g) Conas srl 6.000,00 - - - 6.000,00 
  CREDITI TRIBUTARI 1.574.129,54 - - - 3.584.742,06 
  a) ICIAP a rimborso 1.486,74 - 500,00 - - 1.986,74 
  b) IVA a rimborso 865.652,52 - 1.093.995,00 - - 1.959.647,52 
  c) IRPEG/IRES a rimborso 500.800,18 - 50.465,00 - - 551.265,18 
  d) IVA credito corrente 206.190,10 - - - 206.190,10 
  CREDITI COMMERCIALI 2.772.920,89 - - - 2.170.132,95 
  1) CREDITI SOTTOPOSTI 
  A REVISIONE 1.661.816,55 - - 1.059.030,36- 1.059.030,36 
  2) ALTRI CREDITI 1.111.104,34 - - - 1.111.102,59 
  - FATA Assicurazioni Spa 331.451,37 - - - 331.451,00 
  - CAP Caserta 171.092,92 - - - 171.092,00 
  - Crediti Es. Provvisorio 
  corrente 157.657,46 - - - 157.657,00 
  - Altri crediti commerciali 450.902,59- - - 450.902,59 
  ALTRI CREDITI 183.999,20 - - - 183.999,20 
  RIMANENZE MATERIE PRIME 13.721,04 - - - 13.721,04 
  RIMANENZE PRODOTTI FINITI 322.596,75 - - - 322.596,75 
  ACCONTI 52.525,42 - - - 52.525,42 
  DEPOSITI BANCARI E POSTALI 8.002.130,18 - - - 8.002.130,18 
  CASSA 2.711,36 - - - 2.711,36 
  RISCONTI ATTIVI 1.662,28 - - - 1.662,28 
  TOTALE ATTIVO 22.886.260,00 - - - 23.551.353,06 
  2.6.2 - La situazione debitoria aggregata 
  - GESTIONE L.C.A. - ES.PROVV.94/2010 - ES.PROVV.ATTUALE - AGGREGATO 
  STATO PASSIVO 
  - PREDEDUZIONE 1.460.369,69 - - - 1.460.369,69 
  - IPOTECARI 94.183,24 - - - 94.183,24 
  - PRIVILEGIATI 665.403,28 - - - 665.403,28 
  - CHIROGRAFARI 55.653.780,81- - - 55.653.780,81 
  SUB TOTALE 1 57.873.737,02 - - - 57.873.737,02 
  NON RICHIESTA AMMISSIONE 14.044.142,89- - - 14.044.142,89 
  SUB TOTALE 2 71.917.879,91 - - - 71.917.879,91 
  PREDED PROCEDURA 2.569.831,63 - - - 2.569.831,63 
  PREDED ES. PROVV REVOCATO - 1.166.456,49 - - 1.166.456,49 
  PREDED ES. PROVV CORRENTE 697.060,39 - 697.060,39 
  TOTALE  GENERALE  74.487.711,54  -  1.166.456,49  -  697.060,39   -
76.351.228,42 
  --------------------------------------------- 
  - AGGREGATO - interessi legali - ASSESTATO 
  STATO PASSIVO 
  - PREDEDUZIONE 1.460.369,69 - 953.794,00 - 2.414.163,69 
  - IPOTECARI 94.183,24 - 66.231,00 - 160.414,24 
  - PRIVILEGIATI 665.403,28 - 468.256,00 - 1.133.659,28 
  - CHIROGRAFARI 55.653.780,81 - 0,00 - 55.653.780,81 
  SUB TOTALE 1 57.873.737,02 - 1.488.281,00 - 59.362.018,02 
  NON RICHIESTA AMMISSIONE 14.044.142,89 - - 
  SUB TOTALE 2 71.917.879,91 - - 59.362.018,02 
  PREDEDUZIONE PROCEDURA 2.569.831,63 - - 2.569.831,63 
  PREDEDUZIONE ES.PROVV REVOCATO 1.166.456,49 - - 1.166.456,49 
  PREDEDUZIONE ES.PROVV CORRENTE 697.060,39 - - 1.394.120,78 
  TOTALE GENERALE 76.351.228,42 - - 64.492.426,92 
  2.6.3 - Gli accantonamenti prudenziali 
  1) accantonamento per giudizi ed attivita' pendenti 
  Rif. Stato Passivo: istanze di ammissione pendenti in  prededuzione
(euro 886.866,43) euro 900.000,00 
  Richieste di riconoscimento somme a vario titolo per oltre 5 mln di
euro prededuzione (stima soccombenza) euro 500.000,00 
  Totale euro 1.400.000,00 
  2) Spese procedura concorsuale 
  - Emolumenti Organi della proceduraeuro 350.000,00 
  - Onorari tecnici  e  legali  gestione  contenzioso  maturati  euro
450.000,00 
  - Onorari legali gestione futura contenzioso  in  convenzione  euro
100.000,00 
  Totale euro 900.000,00 
  3) Spese concordato 
  - Consulenze tecniche e spese varie euro 300.000,00 
  - Personale esecuzione concordato, gestione amministrativa e legale 
  (n. 2 addetti per 24 mesi) euro 200.000,00 
  Totale euro 500.000,00 
  2.7 - La proposta 
  Attivo a disposizione dei creditori 
  La proposta  viene  resa  mettendo  a  disposizione  dei  creditori
l'intero attivo disponibile e/o realizzabile che dai valori assestati
con interessi e  valori  peritali  dal  prospetto  innanzi  riportato
ammonta ad euro 23.551.353,06. 
  In  occasione  della  proposta   di   concordato,   effettuate   le
riflessioni che seguono si perviene alla determinazione del  seguente
attivo da porre a disposizione dei creditori: 
  Liquidita' disponibile 
  Saldi bancari al 31.12.2011 euro 8.002.000 
  Saldo cassa euro 2.000 
  Valore proposto euro 8.004.000 
  Immobili 
  Valore degli immobili da perizie euro 9.204.000 
  Svalutazione prudenziale 10% euro 920.000 
  Valore proposto euro 8.284.000 
  Crediti tributari 
  Valore nominale con interessi euro 3.585.000 
  Svalutazione prudenziale 10% euro 358.000 
  Valore proposto euro 3.227.000 
  Magazzino 
  Rimanenze al 31.12.2011 euro 336.000 
  Svalutazione prudenziale 10% euro 34.000 
  Valore proposto euro 302.000 
  Crediti commerciali correnti 
  Valore nominale euro 158.000 
  Valore proposto euro 158.000 
  Crediti in contenzioso, di difficile 
  esazione ed altre attivita' 
  Totale da bilancio assestato euro 2.264.000 
  Svalutazione prudenziale 40% euro 906.000 
  Valore proposto euro 1.358.000 
  Totale attivo realizzabile/disponibile euro 21.333.000 
  Assegnazione ai  creditori  dell'attivo  realizzabile  in  sede  di
concordato 
  Detto attivo puo' essere cosi' destinato a favore dei creditori: 
  Pagamenti integrali da bilancio assestato al 31.12.2011 
  - debiti in prededuzione stato passivo 100% euro 2.414.163,69 
  -  debiti  prededuzione  procedura   Lca/Es.   Provv.   100%   euro
5.130.408,90 
  - debiti in privilegio 100% euro 1.133.659,28 
  - debiti ipotecari 100% euro 160.414,24 
  Totale euro 8.838.646,11 
  valori integrativi in prededuzione (si veda dettagli precedenti) 
  Accantonamento  per  giudizi  ed  attivita'  pendenti   100%   euro
1.400.000,00 
  Spese procedura concorsuale 100% euro 900.000,00 
  Spese concordato 100% euro 500.000,00 
  Totale euro 2.800.000,00 
  Totale pagamenti integrali euro 11.638.646,11 
  Pagamenti parziali 
  Residuo disponibile  per  i  chirografari  che  ammontano  ad  euro
55.653.780,81 euro 9.694.353,89 
  Percentuale di soddisfo creditori chirografari 17,42 % 
  Detta percentuale di soddisfo dei creditori  chirografari,  secondo
quanto innanzi detto in relazione agli accantonamenti prudenziali che
sono  stati  effettuati,  e'  da  ritenersi  pertanto  verosimilmente
prudenziale;  difatti,  in  occasione  di  ulteriori  appuramenti   e
definizioni delle varie posizioni debitorie tuttora pendenti,  potra'
essere  rideterminata  migliorando  l'importo   che   potra'   essere
corrisposto ai creditori chirografari. 
  2.8 - Tempi di attuazione del concordato 
  In ragione delle risorse gia'  disponibili,  il  concordato  potra'
trovare  una  esecuzione  in  tempi  verosimilmente  rapidi,  ed   in
particolare: 
  - pagamento immediato delle spese di procedura; 
  - pagamento immediato dei debiti in prededuzione della procedura di
LCA e dell'esercizio provvisorio; 
  - pagamento entro 180 giorni dalla  definitivita'  del  decreto  di
omologa del concordato del 50% dei creditori definitivamente  ammessi
allo stato del passivo in prededuzione ed in privilegio; 
  - pagamento entro  24  mesi  dalla  definitivita'  del  decreto  di
omologa  del  concordato  del  saldo  dei  creditori  definitivamente
ammessi allo stato del passivo in prededuzione ed in privilegio; 
  - pagamento dei creditori ipotecari alla vendita dei relativi beni; 
  - pagamento entro 24 mesi dei creditori chirografari e di  tutti  i
debiti residuali. 
  3 LA CONVENIENZA PER I CREDITORI 
  3.1 - La liquidazione quale alternativa al concordato 
  La convenienza della proposta concordataria per i creditori risulta
ragionevolmente evidente per alcune  considerazioni  condivise  anche
dalle recenti norme di diritto societario e fallimentare, consolidata
giurisprudenza della Suprema Corte di Cassazione e dottrina. 
  Prescindendo da ogni altra motivazione legata  ad  interessi  degli
altri attori coinvolti, i creditori devono affrontare  la  scelta  di
tale procedura rispetto alla "ordinaria" liquidazione analizzando due
aspetti sostanziali: 
  - il fattore "tempo"; 
  - il fattore della potenziale prosecuzione dei rapporti commerciali
ove  l'azienda  ritorni  in  bonis   all'indomani   della   procedura
concordataria. 
  Sul primo aspetto -  il  fattore  "tempo"  -  risulta  evidente  la
differenza sostanziale delle due procedure: 
  - nel concordato, dove le  strategie  sono  previste  dal  progetto
approvato in funzione  del  "tempo"  di  esecuzione  proposto  e  dei
risultati prevedibili, la programmazione e  la  pianificazione  delle
fasi e delle azioni  conseguenti  sono  quindi  affidate  ad  aspetti
temporali predeterminati; 
  - nella liquidazione, il  fattore  "tempo"  puo'  essere  visto  in
funzione  delle  finalita'  e  degli  obiettivi  da  raggiungere.  La
liquidazione e' difatti affidata a: 
  - tempi rapidi di esecuzione, laddove  si  intenda  procedere  alla
piu' rapida conclusione della procedura per  il  soddisfacimento  dei
creditori, riducendo i costi connessi alla durata della procedura, ma
spesso rinunziando a migliori attivita' realizzative; 
  - al  contrario,  se  i  tempi  assegnati  per  l'esecuzione  della
liquidazione sono piu' lunghi, si  potranno  constatare  migliorabili
attivita'  realizzative,  tuttavia   con   il   contestuale   abnorme
proliferare delle spese della procedura, nonche'  il  ritardo  ed  il
peggioramento delle condizioni economiche per il soddisfacimento  dei
creditori. 
  Orbene,  in  considerazione  dell'ormai   lungo   tempo   trascorso
dall'apertura della procedura, iniziata circa 18 anni or  sono,  dopo
tanti anni di dispendiose  gestioni  commissariali  e  dell'esercizio
provvisorio,  appare  logico  immaginare  che  l'attivita'   di   una
alternativa  procedura  di  liquidazione  alla  attuale  proposta  di
concordato, debba privilegiare ed assicurare tempi piu' rapidi  della
proposta di concordato stessa: attese le  risorse  disponibili  e  le
possibilita'  di  realizzo  in  24  mesi  proposti,  la  liquidazione
dovrebbe pertanto essere quanto meno piu' rapida e meno dispendiosa. 
  Proprio in  questa  direzione,  tesa  alla  massima  incisivita'  e
rapidita' di azione che doverosamente, rispetto ai 24 mesi ipotizzati
per concludere un concordato dovrebbe essere  proposta  ai  creditori
per verificare un  loro  maggiore  interesse,  individuandone  quindi
anche  gli  aspetti  connessi  alla  convenienza  sotto  il   profilo
economico. 
  Appare peraltro evidente che, nel caso del concordato, l'assunzione
di  un  impegno  temporale   che   vincoli   i   soggetti   coinvolti
nell'esecuzione del piano, diventi il concreto elemento  di  garanzia
per i creditori per il fatto stesso di essere rassicurante per coloro
che sono chiamati a dare attuazione alla proposta di concordato. 
  Questa condizione consente di rifuggire  dalla  inevitabile  fretta
connessa alla gestione di una liquidazione che sia come  gia'  detto,
compressa dalla necessita' di ridurre i costi della  procedura  e  di
soddisfare rapidamente i creditori, trovandosi pertanto  costretti  a
dover  rinunziare  ad  una  parte,  spesso   rilevante,   dell'attivo
altrimenti maggiormente realizzabile. 
  In relazione agli aspetti connessi alla prosecuzione  dei  rapporti
commerciali,  appare  evidente  che  i   creditori   sono   anch'essi
interessati alla prosecuzione  dell'attivita'  aziendale  ed  al  suo
ritorno in bonis coltivando, quindi, potenziali ragioni di  attivita'
future che, soprattutto nel caso dei creditori chirografari,  possano
compensare non solo il ritardo con il quale oggi vengono soddisfatti,
ma anche il loro parziale soddisfacimento oggi realizzabile. 
  Entrando nel merito di  una  possibile  quantizzazione  del  minore
importo  realizzabile  a  seguito  della   alternativa   liquidazione
aziendale, e'  possibile  ipotizzare  che  l'attivo  disponibile  e/o
realizzabile innanzi proposto di euro 21.333.000,00  dovrebbe  essere
cosi'  rivisto  al  fine  di  realizzare  in  tempi  piu'  rapidi  il
soddisfacimento dei creditori: 
  Liquidita' disponibile 
  Saldi bancari al 31.12.2011 euro 8.002.000 
  Saldo cassa euro 2.000 
  Valore proposto euro 8.004.000 
  Immobili 
  Valore degli immobili da perizie euro 9.204.000 
  Svalutazione prudenziale in ragione 
  dell'attuale situazione del mercato 25% euro 2.301.000 
  Valore proposto euro 6.903.000 
  Crediti tributari 
  Valore nominale con interessi euro 3.585.000 
  Sconto per cessione crediti 15% euro 538.000 
  Valore proposto euro 3.047.000 
  Magazzino 
  Rimanenze al 31.12.2011 euro 336.000 
  Svalutazione prudenziale 25% euro 84.000 
  Valore proposto euro 252.000 
  Crediti commerciali correnti 
  Valore nominale euro 158.000 
  Valore proposto euro 158.000 
  Crediti in contenzioso, di difficile 
  esazione ed altre attivita' 
  Totale da bilancio assestato euro 2.264.000 
  Sconto per cessione crediti 90% euro 2.038.000 
  Valore proposto euro 226.000 
  Totale attivo realizzabile/disponibile in caso di liquidazione euro
18.590.000 
  Assegnazione ai creditori dell'attivo della liquidazione 
  Detto attivo puo' essere cosi' destinato  a  favore  dei  creditori
considerando  in  ogni  caso  che  le  spese  per  l'esecuzione   del
concordato risulterebbero sensibilmente ridotte  in  occasione  della
liquidazione,  ove  la  stessa  sia  gestita  senza  avvalersi  della
struttura. 
  Pagamenti integrali 
  da bilancio assestato al 31.12.2011 
  - debiti in prededuzione stato passivo 100% euro 2.414.163,69 
  -  debiti  prededuzione  procedura   Lca/Es.   Provv.   100%   euro
5.130.408,90 
  - debiti in privilegio 100% euro 1.133.659,28 
  - debiti ipotecari 100% euro 160.414,24 
  Totale euro 8.838.646,11 
  valori integrativi in prededuzione (si veda dettagli precedenti) 
  Accantonamento  per  giudizi  ed  attivita'  pendenti   100%   euro
1.400.000,00 
  Spese procedura concorsuale 100% euro 900.000,00 
  Spese della liquidazione 100% euro 250.000,00 
  Totale euro 2.550.000,00 
  Totale pagamenti integrali euro 11.388.646,11 
  Pagamenti parziali 
  Residuo disponibile per i chirografari 
  che ammontano ad euro 55.653.780,81 euro 7.201.353,89 
  Percentuale di soddisfo creditori chirografari 12,94 % 
  Detta percentuale, per assicurare le esigenze di una piu' rapida ed
incisiva procedura di liquidazione rispetto  al  concordato  potrebbe
dover sostenere ulteriori rischi  di  abbattimento,  soprattutto  per
quanto riguarda il valore degli immobili,  prudenzialmente  svalutati
per il "solo" 25%. 
  Pertanto  la  predetta  percentuale   potrebbe   subire   ulteriori
contrazioni. 
  3.2  -  Conclusioni  sulla   convenienza   del   concordato   sulla
liquidazione 
  Preso atto delle recenti norme in materia di diritto  societario  e
fallimentare, e nel rispetto dei  principi  enunciati  dalla  Suprema
Corte di Cassazione sugli interessi del ceto creditore e degli  altri
attori coinvolti nella crisi d'impresa,  e  viste  le  proiezioni  di
carattere economico precedentemente riepilogate, appare  senza  alcun
dubbio evidente che la procedura di concordato  proposta  concretizza
per i creditori un  significativo  maggior  interesse  rispetto  alla
ordinaria liquidazione del Consorzio Agrario di  Salerno,  Napoli  ed
Avellino. 
  In subordine e' sicuramente il caso di ricordare che  il  principio
di conservazione dell'impresa ha trovato ampia affermazione non  solo
nella  procedura  fallimentare  ordinaria,  ma  anche   nelle   altre
procedure concorsuali e nel concordato fallimentare. 
  Tale evoluzione normativa e' peraltro coerente con le normative  di
altri Paesi della Comunita' Economica Europea giacche' finalizzata  a
non disperdere, innanzitutto nell'interesse dei creditori, il  valore
dell'azienda e di quelle conseguenti relazioni che dalla prosecuzione
dell'iniziativa economica possono  trovare  ragioni  di  riequilibrio
delle attuali posizioni. 
  Proprio su quest'ultimo aspetto gli eventi che hanno caratterizzato
la recente  storia  del  Consorzio  Agrario  di  Salerno,  Napoli  ed
Avellino possono costituire un ulteriore elemento per confermare,  ed
anzi rafforzare, l'interesse dei creditori di accedere alla  proposta
di concordato che possa peraltro consentire un piu' rapido ritorno in
bonis della struttura. 
  3.3 - Le prospettive del Consorzio Agrario dal ritorno in bonis 
  Come accennato in premessa, la recente storia del Consorzio Agrario
Interprovinciale di Salerno, Napoli  ed  Avellino  ci  documenta  una
"rinascita" che porta la data del 1° febbraio 2011. 
  In  questa  data,  difatti,  sono  state   avviate   le   attivita'
sperimentali   per   verificare   l'esistenza   di    un    residuale
"Valore-Azienda" sulla base di un progetto  approvato  dall'Autorita'
di Vigilanza, atto a constatare la validita' e l'attualita' del ruolo
voluto dal Legislatore  dei  Consorzi  Agrari  anche  del  territorio
interprovinciale di competenza. 
  Dal Piano di rilancio in questione, documento al quale si fa  ampio
riferimento  in  uno  con  tutte   le   periodiche   relazioni   rese
all'Autorita' stessa, appariva difatti paradossale che  in  territori
dove  l'agricoltura  assume  una   rilevanza   nazionale,   ed   anzi
internazionale, in un mercato dove  sono  presenti  numerose  aziende
private  che,  con  la  loro  presenza,   evidentemente   redditizia,
rappresentano valida testimonianza della vivacita' e  dell'importanza
del contesto, fosse davvero marginale la presenza  istituzionale  del
Consorzio Agrario, nel senso voluto dal Legislatore, atto a  svolgere
un ruolo di riequilibrio degli assetti del mercato  per  la  naturale
funzione di tramite tra  gli  agricoltori  e  le  importanti  aziende
fornitrici. 
  Dopo aver riorganizzato le  attivita'  della  sede  ed  i  rapporti
contrattuali con le sedi  territoriali  al  fine  di  dare  possibile
soluzione alle criticita' del passato di una storia di luci ed  ombre
ultracentenaria, fatta spesso di abitudini e posizioni spesso abusate
per mere finalita' unilaterali,  il  Consorzio  Agrario  di  Salerno,
Napoli ed Avellino e' perfettamente in grado di poter affrontare  con
rinnovata efficacia ed efficienza la competitivita' del mercato. 
  Dal ritorno in bonis, la struttura potra' certamente accedere ad un
diverso e piu'  incisivo  approccio  strategico  col  mercato,  anche
finanziario: la sussistenza della procedura  concorsuale  e'  difatti
requisito soggettivo che inibisce l'accesso a  garanzie  assicurative
verso la clientela di valore alla quale il Consorzio Agrario potrebbe
accedere grazie anche all'apprezzamento per l'opera sin qui svolta da
parte delle Organizzazioni Professionali; le  coperture  assicurative
in questione consentirebbero da  un  lato  di  arginare  il  fenomeno
diffusamente abusato in passato di  constatare  frequenti  insolvenze
della clientela, dall'altro di poter ampliare in modo esponenziale le
opportunita' di crescita del volume d'affari. 
  Analogamente la risoluzione della  procedura  concorsuale  potrebbe
consentire non solo l'accesso alle opportunita' offerte  dal  sistema
bancario, ma anche al mondo  degli  incentivi  sullo  sviluppo  degli
investimenti sia in proprio, che il  Consorzio  potrebbe  realizzare,
sia quale elemento centrale e  di  coordinamento  degli  imprenditori
agricoli. 
  L'attuale standard raggiunto e quello realizzabile pur in  presenza
della procedura concorsuale e' in ogni caso  soddisfacente,  giacche'
ai volumi  di  vendita  si  correla  un  discreto  margine  lordo  di
contribuzione  utile  alla  conferma  di  "seppur   minimi"   livelli
occupazionali. 
  Va  in  ogni  caso  sottolineato  che  l'attuale  operativita'   e'
gravemente    condizionata    dalla    indisponibilita',     giacche'
illegittimamente  occupati,  degli  immobili-sedi   territoriali   di
particolare rilevanza della provincia di Salerno, ed  in  particolare
della Piana del Sele, sui quali non e' stato possibile sviluppare  un
volume di lavoro che e' stato stimato in misura pari al  70  %  circa
del potenziale complessivo. 
  Il ritorno in  bonis  potra'  senz'altro  accelerare  le  attivita'
legali  poste  in  essere,   alcune   delle   quali   gia'   concluse
favorevolmente, per il rilascio di detti immobili. 
  Altro  elemento  di  sicuro  sviluppo   attualmente   inibito,   e'
costituito  dalla  impossibilita'  di  riaprire  tutte  le  rivendite
carburanti precedentemente  esistenti,  in  ragione  di  contrastanti
opinioni sulla nuova formula contrattuale adottata con gli  ex-agenti
da parte dei  diversi  Uffici  territorialmente  preposti  che  hanno
autorizzato soltanto n. 2 riaperture. 
  Tale  ulteriore  evidenza  ha  comportato  l'inibizione  pressoche'
totale delle rilevantissime  vendite  particolarmente  redditizie  di
carbo-lubrificanti. 
  La  procedura  concorsuale  e  la  conseguente  impossibilita'   di
effettuare nuovi investimenti inibisce altresi'  la  possibilita'  di
svolgere un altro ruolo fondamentale per il  mercato  di  riferimento
connesso  allo  stoccaggio  del  grano,   attivita'   particolarmente
significativa in quanto di per se' attrattiva per ulteriori relazioni
commerciali  ad  ampio  raggio  con  la  clientela;  tutto  cio'  per
l'impossibilita' di procedere ai rilevanti interventi di manutenzione
necessari per la vetusta' degli impianti in questione. 
  3.4 - Conclusioni 
  Sulla base di tutto quanto innanzi, appare evidente che la presente
proposta e' favorevole agli interessi dei creditori, considerando che
in ipotesi di liquidazione l'importo da  ripartire  tra  i  creditori
chirografari risulterebbe notevolmente inferiore  a  quello  proposto
con il concordato. 

                       Il commissario ad acta 
                     dott.ssa Patrizia Bernardis 

 
T12ABQ15523
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