Il  15 ottobre 1983, in conformita' a quanto previsto dall'art. 8 del
regolamento  annesso  alla convenzione sul riconoscimento dei punzoni
di  prova  delle  armi  da  fuoco  portatili, Bruxelles 1 luglio 1969
(della  quale  l'Italia  era  divenuta parte il 31 marzo 1974 come da
comunicato  in  Gazzetta  Ufficiale  n. 118 dell'8 maggio 1974), sono
entrate   in   vigore   le   decisioni   adottate  dalla  Commissione
internazionale  permanente  nella XVII sessione plenaria tenutasi nel
giugno  1982.  Dette decisioni, con relativa traduzione non ufficiale
in italiano, vengono qui di seguito riportate.
                COMMISSIONE INTERNAZIONALE PERMANENTE
                         per la Prova delle
                       ARMI DA FUOCO PORTATILI
                            XVII SESSIONE
                             GIUGNO 1982
                       BUREAU PERMANENT DE LA
                COMMISSION INTERNATIONALE PERMANENTE
                     45, RUE FOND DES TAWES, 45
                        4000 LIEGE (Belgique)
      COMMISSIONE INTERNAZIONALE PERMANENTE PER LA PROVA DELLE
                      ARMI DA FUOCO PORTATILI.
                               C.I.P.
La  Commissione  Internazionale Permanente per la prova delle armi da
fuoco portatili,
Riferendosi  alla  Convenzione  per  il  riconoscimento reciproco dei
punzoni  di  prova  delle  armi  da fuoco portatili e al Regolamento,
stipulati a Bruxelles il 1 Luglio 1969,
ha  l'onore  di  portare  a  conoscenza  delle  Parti  contraenti  le
decisioni prese durante la sua XVII Sessione Plenaria.
XVII - 1. DICHIARAZIONI IN APPLICAZIONE DEL PARAGRAFO 5
          DELL'ARTICOLO 1 DELLA CONVENZIONE
-  Il  regolamento  austriaco  relativo  al controllo delle munizioni
(Verordnung  uber die Erprobung von Patronen - Patronenpru fordnung -
29.2.1980) e' conforme alle prescrizioni della C.I.P.
-  I  testi  legali  della  R.F.A.  che  mettono  in  applicazione le
decisioni   XV-7   e   XV-8  della  C.I.P.  (Dritten  Verordnung  zum
Waffengesetz   -   20.12.1980   e   Zweit  Gesetz  zur  Anderung  des
Waffengesetzes  -  14.7.1980)  sono  conformi alle prescrizioni della
C.I.P.
XVII - 2. PROVA DEI FUCILI DA CACCIA A CANNA LISCIA DA CARICARE
DALLA CULATTA.
PROVA DELLE ARMI A CANNA RIGATA
Decisione  presa  in  applicazione al paragrafo 1 dell'articolo 5 del
regolamento.
Questa decisione annulla e sostituisce la decisione XV-2.
1 - PROVA DEI FUCILI DA CACCIA A CANNA LISCIA DA CARICARE DALLA
CULATTA.
Per  i fucili da caccia a canna liscia da caricare dalla culatta sono
stabiliti due tipi di prova:
- prova ordinaria applicata a fucili destinati al tiro di cartucce la
cui pressione massima in media non superi (metodo crusher):
- 650 bar per i calibri 12 e piu' grandi
- 680 bar per il calibro 16
- 720 bar per i calibri 20 e piu' piccoli
- prova superiore applicata a fucili destinati al tiro di cartucce ad
alta  prestazione  la cui pressione massima in media puo' raggiungere
900 bar.
1-Prova ordinaria
Questa  prova  si applica ai fucili la cui pressione massima in media
non  superi  i  650  bar,680 bar, e 720 bar a seconda del calibro. La
prova ordinaria implica il tiro di almeno due cartucce.
Il tiro di queste due cartucce dovra' permettere di realizzare ognuna
delle seguenti condizioni:
a.  Sviluppare  alla camera, al 1 manometro, una pressione massima in
media rispettivamente di almeno 850 bar, 900 bar, e 950 bar a seconda
del calibro.
b.  sviluppare  nell'anima,  al 2 manometro, una pressione massima di
almeno 500 bar.
2-Prova superiore
Questa  prova  si  applica ai fucili destinati al tiro di cartucce la
cui pressione massima in media puo' superare rispettivamente 650 bar,
680 bar e 720 bar e non supera i 900 bar.
La prova superiore implica il tiro di almeno 2 cartucce, tenuto conto
dell'eventuale prova ordinaria.
Il  tiro  delle  due  cartucce dovra' permettere di realizzare ognuna
delle seguenti condizioni:
a.  sviluppare  alla camera, al 1 manometro, una pressione massima in
media di almeno 1.200 bar.
b.  sviluppare  nell'anima,  al 2 manometro, una pressione massima in
media di almeno 500 bar.
3-  Le condizioni definite qui sopra per le due prove sono realizzate
da due cartucce identiche rispondenti simultaneamente alle condizioni
a e b.
Nel caso in cui le due cartucce identiche non fossero disponibili, si
possono  utilizzare due cartucce rispondenti alla condizione a. e una
cartuccia rispondente alla condizione b.
4-   Le  armi  a  canna  liscia  che  hanno  l'energia  cinetica  del
proiettile, o dei pallini, in commercio indicata nelle "Tabelle delle
Dimensioni delle cartucce e delle camere" sono testate con il tiro di
almeno due cartucce di prova.
5-  I  punzoni  di  prova  devono essere posti nei pezzi maggiormente
sollecitati sottoposti alla prova
- ogni canna o bascula, carcassa o pezzi essenziali del meccanismo di
chiusura.
2 - PROVA DELLE ARMI A CANNA RIGATA
1  -  Salvo  eccezioni  previste dalla C.I.P., le armi a canna rigata
sono testate con munizioni di prova la cui pressione massima in media
e'  superiore  almeno  del  30% alla pressione massima ammessa per le
munizioni in commercio previste per il tipo d'arma.
Nel  caso  in  cui si prenda in considerazione l'energia cinetica del
proiettile,  l'energia  del  proiettile della munizione di prova deve
essere  superiore  almeno  del 10% all'energia massima ammessa per le
munizioni commerciali.
Le  pressioni  massime  in media della munizione in commercio e della
munizione di prova, oppure l'energia massima in media della munizione
in  commercio  sono  indicate  nelle  "Tabelle delle Dimensioni delle
cartucce  e  delle  camere".  La  munizione  di  prova deve, inoltre,
adempiere alle disuguaglianze prescritte dalla C.I.P.
2 - la prova si esegue come segue:

a.  per  le  armi  destinate  a  sparare  proiettili in commercio che
sviluppano  una pressione massima in media di 1800 bar o piu', con il
tiro di almeno 2 cartucce di prova.
b.  per  le  armi  destinate  a  sparare  proiettili in commercio che
sviluppano una pressione massima in media di meno di 1800 bar, con il
tiro di almeno una cartuccia.
c. per i revolvers, indipendentemente dalla pressione della munizione
in commercio, con il tiro di almeno 2 cartucce di prova.
d.  per il revolvers e le armi la cui canna non e' solidale alla cam-
era,  indipendentemente dalla pressione della munizione in commercio,
con il tiro di almeno una cartuccia di prova in ogni camera.
e.  per  le  armi  che  hanno  l'energia  cinetica della munizione in
commercio  indicata  nelle "Tabelle delle Dimensioni delle cartucce e
delle camere" con il tiro di almeno due cartucce di prova.
f.  per le armi a piu' canne, con il tiro per ogni canna di un numero
di cartucce di prova uguale a quello previsto sopra.
3  -  Un  punzone  di  prova deve essere posto sui pezzi maggiormente
sollecitati dalla prova.
- ogni canna o bascula, carcassa o pezzi essenziali del meccanismo di
chiusura.
XVII - 3 MUNIZIONI DI PROVA PER LE ARMI A CANNA LISCIA A PERCUSSIONE
CENTRALE.
Decisione  presa  in  applicazione al paragrafo 1 dell'articolo 5 del
regolamento.
Questa decisione annulla e sostituisce la decisione XVI-2.
1 - La munizione di prova per armi a canna liscia destinata a
                         -
sviluppare una pressione Pn ( > o =)1,30 Pmax al 1 manometro deve
rispettare le seguenti disuguaglianze:
                      -
- al 1 manometro: Pn ( > o =)1,30 Pmax
                      -
                      Pn - K S ( > o =)1,15 Pmax
                            3n n
                      -
                      Pn + K S ( < o =)1,70 Pmax
                            3n n
                      -
- al 2 manometro: Pn + K S ( < o =)650 bar
                            3n n
2  -  La  munizione  di  prova  per  armi  a canna liscia destinata a
sviluppare  una  pressione  P(macron)n  > 500 bar al 2 manometro deve
rispettare le seguenti disuguaglianze:
                       -
- al 1 manometro: Pn + K S ( < o =)1,70 Pmax
                             3n n
                       -
- al 2 manometro: Pn ( > o =)500 bar
                       -
                       Pn - K S ( > o =)450 bar
                             3n n
                       -
                       Pn + K S ( < o =)650 bar
                             3n n
3 - La massa dei pallini delle cartucce di prova deve essere compresa
nei seguenti limiti:
                  CALIBRO MASSA DEI PALLINI (in g)
       10 38-47
       12 33-42
       14 30-37
       16 27-34
       20 23-30
       24 21-28
       28 19-25
       32 15-21
      410 7-13
        9mm 5-10
Per   le  cartucce  di  prova  rispondenti  alle  condizioni  imposte
solamente al 1 manometro, e' possibile aumentare questa massa.
4 - Il diametro dei pallini di piombo deve essere al massimo di 3mm.
XVII - 4 MANOMETRI PER LA MISURA DELLA PRESSIONE. SPAZIO DI CHIUSURA.
Decisione  presa  in  applicazione al paragrafo 1 dell'articolo 5 del
Regolamento.
Lo  spazio  di  chiusura delle canne manometriche non puo' superare i
0,10 mm.
XVII - 5 MANOMETRI PER LA MISURA DELLA PRESSIONE SVILUPPATA DALLE
CARTUCCE A PERCUSSIONE ANULARE.
Decisione  presa  in  applicazione al paragrafo 1 dell'articolo 5 del
Regolamento.
1 - Nota Generale
E'   certo   che   gli   apparecchi  di  misura  elettronici  moderni
rappresentano  un  importante  progresso nella tecnica delle misure e
possono  essere  utilizzati  con  successo,  in modo particolare, nel
controllo della fabbricazione delle munizioni.
La  costruzione  dei sensori, degli amplificatori elettronici e degli
apparecchi  di  registrazione  e' tuttavia talmente diversificata che
possono comparire delle differenze nei risultati.
Percio',  il  metodo  crusher  e'  mantenuto per la misurazione della
pressione   nel  quadro  della  Convenzione  del  1969,  e  i  valori
menzionati  della  pressione  delle munizioni di prova e in commercio
sono quelle ottenute seguendo il metodo crusher.
2 - Dimensioni delle canne manometriche.
Le  dimensioni  interne  delle canne manometriche devono soddisfare i
valori minimi fissati dalla C.I.P.
Sono ammesse le seguenti tolleranze:
   P Z L3 P1 P2 H2 G1
+0,02mm +0.03mm +0,10mm +0,05mm +0.05mm +0,05mm +0.03mm
   i
-5/60.i (max-l')
Cartucce a percussione anulare a pallini: F = Z: + 0.03mm
Lo spazio di chiusura non puo' superare gli 0,10 mm.
3 - Posizionamento della presa di pressione.
L'apparecchio di misura sara' piazzato a K3 x 1,80mm (K3 bussola) con
una tolleranza di +- 0,20mm.
4 - Procedura di misurazione.
La  misurazione  della  pressione si effettua normalmente con cilibri
crusher a pistone cilindrico.La scelta del diametro del pistone e del
crusher sara' basata sui seguenti criteri:
   PRESSIONE CRUSHER DIAMETRO DEL PISTONE
   da 600 a 1350 bar 2X4 mm 3,91 mm
   da 1350 a 3100 bar 3X4,9 mm 3,91 mm
Si  utilizzeranno  dei  cilindri  crusher dello Stabilimento Centrale
dell'Armamento  (Etablissement  Central  de  l'Armament  -ECA)  o dei
cilindri errati in rapporto a questi. La massa del pistone sara' di 3
+- 0,5 g.
Il  canale  forato  sotto  la  facciata  piana  del  pistone avra' un
diametro di 2,5mm e non dovra' superare un'altezza di 2,5 mm.
Lo  spazio  libero  sara'  riempito  con  grasso  a base di silicone;
densita':  (tilde)  -1, penetrazione (centro calmo e centro agitato):
(tilde) 180 a 210 secondo ASTM.
La  misurazione  della  pressione  potra'  essere  effettuata  con un
pistone  cilindrico  posizionato  direttamente  sopra le rigature per
mezzo  di  misurazioni comparative abbiamo dimostrato che i risultati
cosi' ottenuti sono paragonabili a quelli ottenuti con questo metodo.
5 - Analisi dei risultati.
L'analisi  dei  risultati delle misurazioni sara' eseguito applicando
le regole statistiche:
Pmax: pressione massima ammissibile secondo le regole C.I.P.
Pi: pressione individuale.
P(macron)n: pressione di n misurazioni in media aritmetica.
Kin: coefficiente di tolleranza per n misurazioni
Sn: scarto tipo della pressione di n misurazioni.
La  pressione media delle cartucce in commercio deve essere inferiore
o tutt'al piu' uguale al Valore Pmax ammesso.
Inoltre,  l'obbligo  stabilito  per la munizione in commercio, di non
dare  alla  pressione nessun valore superiore il 15% del valore Pmax,
e'  rispettato se nel 95% dei casi il valore limite di tolleranza non
supera  1,15  Pmax,  con  certezza  statistica del 95% cioe' se viene
rispettata la seguente disequazione:
                   -
                   Pn + K S ( < o =)1,15 Pmax
                         2n n
La  pressione media della munizione di prova deve essere di almeno il
30%  superiore  alla  pressione  massima  ammessa per la munizione in
commercio.
Inoltre, affinche' nel 90% dei casi il valore inferiore del limite di
tolleranza  non sia inferiore a 1,15 Pmax con certezza statistica del
95% bisogna che sia soddisfatta la seguente disequazione:
                 -
                 Pn - K S ( > o =)1,15 Pmax
                       3n n
Alfine  di  non  sollecitare  esageratemente  l'arma  sottoposta alla
prova,  la  munizione  di  prova non deve superare un certo valore di
pressione fissato dalla seguente disequazione:
                 -
                 Pn + K S ( < o =)1,50 Pmax
                       3n n

Il titolo della decisione XV-4 va modificato come segue:
"Manometri  per  la  misurazione  della  pressione  delle  cartucce a
percussione centrale destinate alle armi a canna liscia."

Il titolo della decisione XV-5 va modificato come segue:
"Manometri  per  la  misurazione  della  pressione  delle  cartucce a
percussione centrale destinate alle armi rigate."
XVII - 6 MISURAZIONE DELLA PRESSIONE CON TRASDUTTORI MECCANO
ELETTRICI.
Decisione  presa  in  applicazione al paragrafo 1 dell'articolo 5 del
Regolamento.
La  C.I.P.  decide  di  adottare  il  sistema  di  misurazione  della
pressione con trasduttori meccano elettrici.
A  questo scopo, la 1 Sottocommissione e' incaricata della scelta del
sistema di calibrazione, e della determinazione delle caratteristiche
per  la  catena di misurazione e della fissazione dei nuovi valori di
Pmax.
L'introduzione  di  questo  sistema e' prevista per il 1 Gennaio 1985
per  le armi a canna liscia e per le armi caricate dalla bocca, e per
il 1 Gennaio 1987 per le altre armi.
Per  un  ragionevole periodo transitorio, ancora da fissarsi, saranno
ammessi  i  due sistemi di misurazione, crusher e trasduttori meccano
elettrici.
XVII - 7 APPARECCHI DI FISSAGGIO A MASSA.
MANOMETRO PER LA MISURA DELLA PRESSIONE DELLE CARTUCCE.
Decisione  presa  in applicazione del paragrafo 1 dell'articolo 5 del
Regolamento.
                       DEFINIZIONE DEI SIMBOLI

         ---->  Vedere immagine a Pag. 187 della G.U.  <----

Vet:  Volume  della  camera  minima  secondo la tab. VI-B (TDCC della
C.I.P.) degli apparecchi per la misurazione (canna - campione)

Vc: Volume totale della cartuccia massima secondo la tab. VI-A.

Vm: Volume del materiale del bossolo (senza innesco per le cartucce a
percussione anulare,  con  innesco  per  le  cartucce  a  percussione
centrale).

Va:  Volume  addizionale  fra  la  camera  e  la  massa o il pezzo di
fissaggio.

Vs: Volume totale dell'apparecchio di fissaggio

= Vet + Va

Vi: Volume libero tra la cartuccia e la camera

= Vet - Vc

Vn: Volume libero di combustione della camera

= Vet - Vm

Va: Volume addizionale totale

= Vi + Va = (Vet - Vc) + Va

Vt: Volume totale di combustione

= Vn + Va = (Vet - Vm) + Va

Mp: Valore della massa

Mx: Pezzo di fissaggio

CAMERA CAMPIONE DI PROVA

Dimensioni:

Secondo la tab. VI-B (TDCC della C.I.P.)

Tolleranze:


Diametri                    P  + 0,03mm

1

H  + 0,03mm

2

R  + 0,05mm

1

Profondita' della sede del collarino  R  + 0,05 mm

Lunghezza della camera                L  + 0,10mm


3

CANNA DI PROVA CON PISTONE

Canna:

Calibro: 16mm (F7)

Lunghezza: 200 +- 1mm (a partire dalla fine della camera)

Alloggiamento della presa di gas: 1,5 mm (dalla fine della camera)

Diametro del foro del canale: 3 mm (diametro)

Altezza del canale: 3mm

Pistone

Diametro. 16mm (h7)

Massa: M = 80 + 1g

Materiale: ottone (dal 62 al 70% Cu)

Volume addizionale: Va = 0,04 cm3 a 0,08 cm3

Lunghezza: proporzionale alla massa


    ---->  Vedere immagini alle Pagg. 190 - 191 della G.U.  <----

     XVII - 8 APPARECCHI DI FISSAGGIO DA CARICARE SEPARATAMENTE.
QUOTE DA CONTROLLARE DAL PUNTO DI VISTA DELLA SICUREZZA.
Decisione  presa  in  applicazione al paragrafo 1 dell'articolo 5 del
Regolamento.
L : lunghezza minima della camera
 5
R : profondita' minima del collarino
XVII - 9 DIMENSIONI DELLA CANNA CAMPIONE DI PROVA PER LA MISURAZIONE
DELL'ENERGIA CINETICA DELLE CARTUCCE A PERCUSSIONE ANULARE (DA
USARSI QUANDO E' IMPOSSIBILE MISURARE LA PRESSIONE).
Decisione  presa  in  applicazione al paragrafo 1 dell'articolo 5 del
Regolamento.
Lc: 200 +- 2mm: lunghezza della canna
F: 4,05 e 5,45 + 0,02mm: diametro dei pieni delle righe
Z: 4,30 e 5,60 +- 0,03mm: diametro dei vuoti delle righe
F = Z: 5,50 e 8,38 +- 0,10mm: diametro della canna liscia.
u: 450 mm: nessuna riga
h: 1,25 + 0,10 mm: larghezza delle righe
N: 6: numero delle righe.
XVII - 10 CALIBRO VERIFICATORE DI RIFERIMENTO DELLA PROFONDITA'
MINIMA R DEL COLLARINO (ARMI A PERCUSSIONE ANULARE).
CALIBRO VERIFICATORE DI RIFERIMENTO DELLO SPAZIO DI CHIUSURA
MASSIMA (ARMI A PERCUSSIONE ANULARE).
CALIBRO VERIFICATORE DI RIFERIMENTO DELLA PROFONDITA'
    DEL COLLARINO (ARMI PER CARTUCCE A PALLINI).
CALIBRO VERIFICATORE DI RIFERIMENTO DELLO SPAZIO DI CHIUSURA
MASSIMA (ARMI PER CARTUCCE A PALLINI).
Decisione  presa  in  applicazione al paragrafo 1 dell'articolo 5 del
Regolamento.

   ---->  Vedere Tabelle da Pag. 193 a Pag. 197 della G.U.  <----

            XVII - 11. - CONDOTTA DELLE PROVE INDIVIDUALI
           - ARMI CARICATE DALLA CULATTA
           - REGOLAMENTO TIPO
Decisione  presa  in  applicazione  del  paragrafo  1 dall'art. 5 del
Regolamento. Questa decisione annulla e sostituisce le decisioni XV-9
e XVI-3.
ART. 1 - GENERALITA' -
1.1. Scopo di questa decisione e' di determinare le prescrizioni
     minime  uniformi  per  la  prova individuale delle armi da fuoco
     caricate dalla culatta.
     Queste  prescrizioni  si  applicano  anche  ai  pezzi fortemente
     sollecitati che possono venire montati in un'arma da fuoco senza
     alcun  aggiustaggio.  In  questo  caso,  l'arma  finita non deve
     essere  riprovata  se  i  pezzi fortemente sollecitati sono gia'
     stati  provati  alla  pressione piu' elevata prevista per questo
     tipo di arma (pressione di prova).
     L'arma,  che  monta  uno o piu' pezzi fortemente sollecitati che
     necessitano  di  un  aggiustaggio,  sara'  provata completato il
     montaggio.
     Per  pezzi fortemente sollecitati di qualsiasi tipo si intendono
     quei  pezzi che (allo sparo) devono resistere alla pressione dei
     gas,  ossia  le  canne, le camere di cartuccia che non fan parte
     della  canna  (tamburi dei revolvers) e i pezzi (componenti) dei
     congegni di chiusura.
     Per aggiustaggio si intendono tutte le operazioni effettuate sul
     pezzo,   suscettibili  di  modificarne  (                     la
     resistenza e che, di conseguenza, esigono una riprova secondo le
     prescrizioni C.I.P..
1.2. I punzoni di prova non possono essere apposti che quando l'arma
     da fuoco, oppure i pezzi fortemente sollecitati di un'arma, sono
     stati  provati  conformemente  alle  disposizioni fissate qui di
     seguito e hanno soddisfatto alle prescrizioni imposte.
1.3. La C.I.P. riconosce che le caratteristiche del materiale
     utilizzato  e gli spessori delle pareti della canna e della cam-
     era  che  ne  risultano sono fattori importanti della sicurezza.
     Tuttavia,  essa giudica che si tratta, in linea di principio, di
     una responsabilita' che incombe al fabbricante.
ART. 2 - PROCEDURA -
La prova comprende:
- il controllo prima del tiro
- i tiri di prova
- il controllo dopo i tiri
ART. 3 - CONTROLLO PRIMA DEI COLPI (DI PROVA) -
Prima di essere sottoposte al tiro di prova, le armi da fuoco saranno
oggetto di un controllo preliminare.
Questo comprende
- il controllo dei marchi distintivi;
-  il  controllo  della  sicurezza  di  funzionamento  e il controllo
visuale;
- il controllo dimensionale.
ART. 4 - CONTROLLO DEI MARCHI DISTINTIVI -
Nel  corso  del controllo dei marchi distintivi si verifichera' se le
indicazioni  seguenti  sono  state  apposte  in  modo  ben visibile e
durevole su almeno uno dei pezzi fortemente sollecitati dell'arma:
-  il  nome, la ragione sociale o la marca di fabbrica depositata del
fabbricante  o  qualsiasi altra indicazione che permetta di stabilire
(l'origine dell') arma;
- il numero d'identificazione (matricola) dell'arma;
- la designazione del calibro (per esempio, secondo le norme della
  C.I.P.:  7  x  64,  243  Win., 12-70, etc.) su ogni canna se l'arma
  comporta  delle canne di calibro diverso, o su una sola delle canne
  se queste sono del medesimo calibro.
ART. 5 - CONTROLLO DELLA SICUREZZA DI FUNZIONAMENTO E CONTROLLO
         VISUALE -
5.1. Il controllo della sicurezza di funzionamento consiste nella
     verifica  del  buon  funzionamento del meccanismo di caricamento
     delle  armi  semiautomatiche,  del  congegno  di  chiusura, (del
     meccanismo  di)  culatta,  della  sicurezza e del dispositivo di
     armamento e di percussione.
5.2. Il controllo visuale consiste nella verifica di eventuali
     difetti di saldatura sui pezzi fortemente sollecitati, oltre che
     su eventuali deformazioni della canna e della camera.
ART. 6 - CONTROLLO DIMENSIONALE -
I  controlli  consistono  nella  verifica  delle  quote  riportate in
allegato.
ART. 7 -RIFIUTI PRIMA DEI COLPI (DI PROVA) -
Le  armi e i pezzi fortemente sollecitati che nel corso del controllo
prima  del tiro (di prova) hanno presentato uno dei difetti qui sotto
elencati saranno rifiutati e restituiti al fabbricante:
7.1. Assenza dei marchi distintivi di cui all'art. 4.
7.2. Difetti causati da operazioni meccaniche scorrettamente
     eseguite   (forgiatura,   martellatura,   foratura,   saldatura,
     tornitura,  fresatura) oppure (causati) da altri procedimenti di
     lavorazione,   se   il   funzionamento   e  la  resistenza  sono
     influenzati in modo negativo dagli stessi;
     ossia:
     a. pieghe di forgiatura;
     b. fessure, venature, soluzioni di continuita' nel materiale o
        saldature male eseguite;
    c. cattivo aggiustaggio o cattiva saldatura delle canne, dei
        ramponi   e   delle   bindelle  o  del  rampone  della  croce
        (tenoncino);
     d. scalfitture (rigature) o altre irregolarita' dovute alla
        lavorazione  (scadente)  DELLA  PARETE  INTERNA DELLA CANNA E
        DELLA  CAMERA  che  determinano  una  mancanza di lucentezza,
        visibile a occhio nudo, e di conseguenza (comportano) un piu'
        difficile  rilevamento dei difetti determinati dagli spari di
        prova.
     Il valore limite ammissibile di Ra (rugosita) e' di 1,8
        (micron)  per  la  camera  e  di 1 (micron) per la canna. (Da
        controllare solo in caso di contestazione).
        Se  vengono  constatate le irregolarita' di cui sopra e se il
        fabbricante  non  le  corregge,  il  Banco  di  Prova  dovra'
        impiegare un numero triplo di cartucce di prova
     e. rigonfiamenti all'interno della canna e della camera;
     f. fenomeni simili alle gonfiature che si presentano in
        particolare  (in corrispondenza dei) raccordi tra la camera e
        la canna e (in corrispondenza) delle strozzature, soprattutto
        quelle  che  comportano  una  diminuzione di resistenza delle
        pareti.
7.3. Infossamenti, pieghe o grinze della canna visibili ad occhio
     nudo all'interno (della stessa).
7.4. Costruzione inadeguata del (congegno di) chiusura delle armi,
     tale  da  non  garantire  un  funzionamento  sicuro  durante (le
     manovre) di armamento e di chiusura.
7.5. Assenza di sicurezza di funzionamento; a tal fine occorre
     verificare:
     a. il funzionamento agevole del congegno di chiusura e (le
        condizioni di) sicurezza della (stessa) chiusura;
     b. il buon funzionamento del meccanismo di caricamento e di
        scaricamento delle armi automatiche;
    c. il funzionamento impeccabile del (congegno di) sicurezza;
     d. l'esclusione di rischi di partenze non preordinate di colpi
        all'atto del caricamento;
     e. il movimento agevole dei percussori nelle loro sedi, la non
        sporgenza  dei  percussori  dal  piano  di  culatta  dopo (la
        manovra)  di  armamento,  l'assenza  di bavature nei fori dei
        percussori e sulla testa dei medesimi;
     f. il buon funzionamento del meccanismo di scatto (lo sforzo sul
        grilletto  non  puo'  essere troppo leggero, salvo il caso di
        armi speciali da competizione);
     g. il funzionamento sicuro del tamburo dei revolvers
7.6.. Dimensioni non conformi alle norme della C.I.P.
7.7. Corrosioni e imbrattamenti. Tuttavia, se trattasi di un'arma
     usata,  questa  potra'  essere  accettata,  ma subira' una prova
     tripla (6 colpi per canna).
ART. 8 - TIRI DI PROVA -
8.1. Il tiro di prova sara' effettuati su armi, o su pezzi
     fortemente   sollecitati,   che   siano   finiti.  Le  armi  che
     necessitano  ancora  della  brunitura  e/o  di incisione, tenuto
     conto  del  paragrafo 11.1, (armi finite in bianco) saranno con-
     siderate come armi finite. Se un'arma viene montata utilizzando,
     mediante  aggiustaggio,  dei  particolari fortemente sollecitati
     che  sono  gia'  stati  oggetto  di prova, l'arma completa sara'
     ugualmente  sottoposta  a  prova.  Nelle armi a piu' canne, ogni
     canna  sara'  sottoposta a prova; nei revolvers, ciascuna camera
     del tamburo.
8.2. Il tiro di prova sara' effettuato secondo le prescrizioni della
     C.I.P. in vigore
8.3. Se vi e' motivo di ritenere che (una delle) cartucce di prova
     era   difettosa,  il  Banco  di  Prova  deve,  oltre  il  numero
     prescritto di cartucce, procedere ad uno sparo supplementare.
ART. 9 - CONTROLLO DOPO IL TIRO (DI PROVA) -
Dopo i colpi di prova, le armi o i pezzi fortemente sollecitati,
          dovranno essere sottoposti a un nuovo controllo.
Per  questo  controllo  si  applicheranno le disposizioni di cui all'
art. 5.
ART. 10 - RIFIUTI DOPO IL TIRO (DI PROVA) -
10.1. Le armi e i pezzi fortemente sollecitati che sono stati
      visibilmente deteriorati (per effetto) dei tiri di prova, cosi'
      come  le  armi  nelle  quali  il  controllo ha rivelato uno dei
      difetti qui di seguito elencati, saranno rifiutati e restituiti
      al fabbricante:
      a. mancata percussione;
      b. partenza non preordinata del colpo al momento della
         chiusura dell'arma;
      c. partenza non preordinata di piu' colpi nelle armi a piu'
         canne, anche (utilizzando) cartucce commerciali;
      d. forzamento (incollamento) esagerato dei bossoli (nella
         camera)   al   momento   dell'estrazione,  anche  impiegando
         cartucce del commercio;
      e. perforazioni di capsula, anche impiegando cartucce del
         commercio;
      f. tutte le deformazioni della canna e della camera che possono
         portare pregiudizio alla sicurezza dell'arma;
      g. tutte le dilatazioni della canna, comprese quelle in forma
         d'ondulazione nelle zone piu' deboli della canna (stessa);
      h. ramponi o bindelle dissaldati;
      i. disgiunzione permanente della chiusura superiore al valore
         massimo fissato dalla C.I.P.
      j. deterioramento o deformazione dei pezzi essenziali del
         (congegno di) chiusura;
      k. fessure (incrinature) all'interno e all'esterno della canna
         e  della  camera  e  su  tutti  gli  altri  pezzi essenziali
         dell'arma;
      l. meccanismo di funzionamento manifestamente difettoso oppure
         non  sicuro  (meccanismi  di  sicurezza  e  di  percussione,
         meccanismi  di  scatto,  di  caricamento  e di scaricamento,
         chiusura e dispositivo di rotazione del tamburo) o sicurezza
         non funzionante.
10.2. Nel caso in cui il risultato dei tiri di prova lasci il minimo
      dubbio  a  proposito  della  resistenza di un'arma o di uno dei
      pezzi fortemente sollecitati,
      oppure   se   sussistono   dei   dubbi   sull'esistenza  di  un
      deterioramento  o  di  un  difetto  (conformemente al capoverso
      precedente),  oppure se un difetto viene constatato sul bossolo
      sparato di una cartuccia di prova,
      il  Banco  di  Prova,  oltre  il numero prescritto di cartucce,
      procedera' al tiro supplementare di cartucce di prova.
      Nel  caso  di  presunzione  di  un difetto di funzionamento, si
      utilizzeranno cartucce del commercio.
10.3. Le armi e i relativi pezzi fortemente sollecitati, che a
      norma  delle disposizioni dell'art. 7 non sono stati ammessi ai
      tiri  di  prova  o che sono stati rifiutati in conformita' alle
      disposizioni    dell'art.   10,   possono   nuovamente   essere
      ripresentati  al  medesimo  Banco  di  Prova  se il fabbricante
      dimostra di aver eliminato i difetti constatati.
      La prova sara' allora ripetuta.
ART. 11 - RIPROVA -
11.1. Se un'arma gia' provata, o un pezzo fortemente sollecitato
      gia'  provato, hanno subito una delle operazioni qui di seguito
      indicate,   suscettibili   di   compromettere   la   resistenza
      dell'arma,  questa  arma,  o  questo  pezzo,  devono nuovamente
      essere  sottoposti  a prova conformemente alle (prescrizioni di
      cui) agli articoli da 3 a 9:
      - sostituzione di un pezzo fortemente sollecitato (che comporta
        un'operazione di) aggiustaggio;
      - qualsiasi modificazione di dimensioni;
      - qualsiasi alterazione della resistenza dei materiali.
11.2. Quando un'arma gia' provata, o un pezzo fortemente sollecitato
      gia'  provato  conformemente ai paragrafi 11.1. e 10.3 presenta
      uno  dei  difetti  enumerati  nell'art.  10  (paragrafo 10.1) i
      punzoni  di prova che figurano sull'arma o sul pezzo fortemente
      sollecitato    saranno    obliterati   mediante   (un   punzone
      riproducente)  una "X" apposto sui punzoni medesimi o a lato di
      questi ultimi.
ART. 12 - APPOSIZIONE DEI PUNZONI DI PROVA -
12.1. Se la prova e i controlli (eseguiti) conformemente agli
      articoli da 3 a 9 e 11 non hanno posto in evidenza dei difetti,
      i  punzoni  di prova saranno apposti, in modo ben visibile, sui
      pezzi fortemente sollecitati sottoposti a prova:
      - per tutte le armi, ad eccezione dei revolvers:
        su  ogni  canna,  sulla  bascula,  sulla carcassa o sui pezzi
        essenziali del meccanismo di chiusura;
      - per i revolvers:
        sulla canna, sul tamburo e sul castello;
      - per le armi in cui la camera non e' solidale all'anima della
        canna:
        sulla  canna,  su  ciascuna camera e sui pezzi essenziali del
        meccanismo di chiusura.
12.2. Su ciascuna arma e su ciascuna canna presentata separatamente
      alla  prova  sara' apposto un punzone che permette di stabilire
      l'anno della prova.
12.3. Inoltre, per le armi a canna liscia, ogni canna deve portare,
      oltre  l'indicazione  della  profondita'  della  camera,  o  il
      diametro   dell'anima   (quota   B  secondo  le  norme  C.I.P.)
      (misurato)  alla  distanza  di 25 +- 3 cm dal vivo di culatta e
      espresso  in  millimetri con la precisione del decimo di milli-
      metro, o un marchio riconosciuto da tutti i Banchi di Prova che
      permetta   di  individuare  immediatamente  le  caratteristiche
      dell'acciaio utilizzato.
ART. 13 - PROVA SUPERIORE -
Oltre i casi in cui questa prova e' imposta dalle prescrizioni C.I.P.
(vedi   Decisione   XVII-2   qui   allegata),   i   Banchi  di  Prova
l'effettueranno solo su richiesta.
In tutti i casi la prova superiore comportera':
- l'applicazione delle norme degli articoli dal 3 al 9 e 12;
- l'applicazione di un punzone speciale diverso da quello relativo
  alla prova ordinaria.
ART. 14 - PROVA VOLONTARIA -
14.1. La prova volontaria sara' eseguita secondo le prescrizioni
      degli articoli dal 3 al 9.
14.2. (Caso di) arma presentata alla prova volontaria in un Banco di
      Prova del Paese in cui e' stata effettuata la prova
      obbligatoria:
      a. l'arma non ha subito, dopo la prova obbligatoria, una delle
         operazioni   menzionate   al  paragrafo  11.1  ed  e'  stata
         giudicata idonea all'atto della prova volontaria:
         apposizione  di  un punzone di riprova e/o di un certificato
         di sicurezza che fa menzione:
         - delle caratteristiche dell'arma,
         - della data della prova volontaria.
      b. L'arma non ha subito, dopo la prova obbligatoria, una delle
         operazioni  menzionate  al  parafrafo 11.1, ma essa e' stata
         rifiutata all'atto della prova volontaria.
         Apposizione  sull'arma di un punzone speciale da definirsi e
         significante   "pericolo   allo   sparo".   Consegna  di  un
         certificato   che   segnala   che  l'arma  non  puo'  essere
         utilizzate per lo sparo che menziona:
         - le caratteristiche dell'arma;
         - il motivo della prova volontaria;
         - la data della prova volontaria.
     c. L'arma ha subito, dopo la prova obbligatoria, una delle
         operazioni  menzionate al paragrafo 11.1 e, per conseguenza,
         ricade nelle condizioni previste all'art. 11.
14.3. (Caso di) arma presentata alla prova volontaria nel Banco di
      Prova di un Paese che non ha effettuato la prova obbligatoria.
      a. L'arma non ha subito, dopo la prova obbligatoria, una delle
         operazioni   menzionate   al  paragrafo  11.1  ed  e'  stata
         giudicata idonea all'atto della prova volontaria:
         apposizione  del  punzone  nazionale senza che siano tolti i
         punzoni   d'origine   e/o  consegna  di  un  certificato  di
         sicurezza.   b.   L'arma   non  ha  subito,  dopo  la  prova
         obbligatoria, una delle
         operazioni   menzionate  al  paragrafo  11.1,  ma  e'  stata
         rifiutata dopo la prova volontaria.
         - Se si tratta di un'arma usata: vedi il paragrafo 14.2.
         - Se si tratta di un'arma manifestamente nuova: informare
         immediatamente  il  Banco  di Prova che ha apposto i punzoni
         della  prova  obbligatoria  e  iniziare,  eventualmente,  la
         procedura  prevista  dalla  C.I.P.  per la definizione delle
         controversie;  apporre  sull'arma  il punzone "Pericolo allo
         sparo"  in  accordo  col  Banco  di Prova che ha eseguito la
         prova obbligatoria.
     c. L'arma ha subito, dopo la prova obbligatoria, una delle
         operazioni  menzionate  al paragrafo 11.1 e, di conseguenza,
         ricade nelle condizioni previste all'art. 11.
ART. 15 - PROVA FACOLTATIVA IMPOSTA DA UNO STATO MEMBRO -
Nel  caso  in cui delle armi regolarmente provate in uno Stato membro
della  C.I.P. non dovessero piu' corrispondere alle condizioni C.I.P.
che  hanno  giustificato la loro accettazione, gli Stati membri della
C.I.P.  ove queste armi si trovano saranno liberi di sottometterle ad
una nuova prova secondo le norme del precedente art. 14.
Analogamente, questa nuova prova potra' essere effettuata nel caso in
cui  le  prescrizioni  nazionali  del Paese in cui si trovano le armi
prevedessero una ripetizione periodica della prova.
ART. 16 - REGISTRAZIONI UFFICIALI -
Dopo il compimento della prova sara' redatto un verbale (certificato)
contenente le indicazioni seguenti:
- numero d'ordine e data del verbale;
- natura della prova;
- elementi d'identificazione dell'arma;
- in caso di rifiuto, la natura del difetto.
ALLEGATO
QUOTE IMPORTANTI SULLE ARMI DA CONTROLLARE DAL PUNTO DI VISTA DELLA
SICUREZZA
I. QUOTE GENERALI -
1. ARMI A CANNA(E) RIGATE(E) DESTINATE ALL'IMPIEGO DI CARTUCCE A
   PERCUSSIONE CENTRALE.
   Le seguenti quote sono da controllare
   Camera a polvere:
   - diametro all'imboccatura della camera P1
   - lunghezza della camera L3
   - diametro (in corrispondenza) della bocca del bossolo H2
   Cono di raccordo della camera:
   - vedere paragrafo II. L1/P2 e L2/H1
   Sede del fondello:
   - vedere paragrafo III. R (E)
   Imbocco della rigatura:
   - diametro che precede l'imbocco della rigatura G1
   - inclinazione i
   - lunghezza G
   Quote della rigatura:
   - diametro (in corrispondenza) dei pieni delle righe F
   - diametro (in corrispondenza) dei vuoti delle righe Z
   Tutte le quote di cui sopra, ad eccezione dell'(angolo) io, devono
   essere  superiori  o  al  minimo  uguali a quelle prescritte dalla
   C.I.P.  per  le camere minime. La quota io deve essere inferiore o
   tutt'al piu' uguale a quella prescritta dalla C.I.P. per la camera
   minima.
2. ARMI A CANNA(E) RIGATE(E) DESTINATE ALL'IMPIEGO DI CARTUCCE A
   PALLINI A PERCUSSIONE CENTRALE.
   Le seguenti quote sono da controllare
   Camera a polvere:
   - diametro all'imboccatura della camera D
   - lunghezza della camera L
   - diametro al limite (inferiore) della camera H
   Sede del collarino:
   - vedi paragrafo III. T
   Cono di raccordo:
   - angolo (apertura totale del cono) (alfa) 1
   Alesaggio della canna:
   - diametro dell'anima B
   Queste  quote  devono essere contenute nelle tolleranze prescritte
   dalla C.I.P.
3. ARMI DESTINATE AL TIRO DI CARTUCCE A PERCUSSIONE ANULARE.
   Le seguenti quote sono da controllare
   Camera a polvere:
   - diametro all'imboccatura della camera P1
   - lunghezza della camera L3
   - diametro della bocca del bossolo H2
                                                                 L1
   Sede del collarino:
   - vedere paragrafo III. R
   Dimensioni della rigatura:
   - diametro (in corrispondenza) dei pieni delle righe F
   - diametro (in corrispondenza) dei vuoti delle righe
     (o dell'anima) Z
   Queste  quote  devono  essere  superiori  o almeno uguali a quelle
   prescritte dalla C.I.P. per la camera minima.
4. Il controllo della camera a polvere e del tratto iniziale della
   rigatura  e'  effettuato  coll'ausilio  di calibri verificatori di
   forma o mediante sistemi di misurazione equivalenti:
   - armi a canna(e) rigata(e) a percussione centrale e armi a
     percussione anulare: calibri verificatori al minimo;
   - armi a canna(e) liscia(e): calibri verificatori minimi e
     massimi.
   Il  controllo  dei  diametri  dell'anima  della  canna si effettua
   coll'ausilio  di tamponi verificatori o mediante sistemi di misura
   equivalenti.
II. POSIZIONE DEL CONO DI RACCORDO DELLA CAMERA -
   1. (Per le armi a canna(e) rigata(e) Il cono di raccordo della
      camera da verificare e' definito dalle (quote) L1/P2 e L2/H1.
  2. Il controllo e' effettuato per mezzo di un tampone conico che
      riproduce  il  cono  della  camera  minima                 e le
      distanze a partire dal vivo di culatta (della canna).
   3. Le quote del cono di raccordo della camera devono essere
      superiori  o almeno uguali a quelle prescritte dalla C.I.P. per
      la camera minima.
III. "SPAZIO DI CHIUSURA"
   1. La quota base dello "spazio di chiusura" e' la distanza tra
        l'elemento   geometrico  della  camera  contro  il  quale  la
        cartuccia  trova appoggio nella sua posizione piu' avanzata e
        il piano di culatta o la bascula dell'arma.
   2. L'elemento geometrico (di cui sopra), secondo il tipo di
        cartuccia, e' il seguente:
   2.1. Cartuccia a gola )con cono
        Cono di raccordo della camera definito da L1/P2 e L2/H1 -
   2.2. Cartuccia a gola ( ) senza cono
        Limite (di profondita) della camera a polvere individuato
        da L3 -
   2.3. Cartucce a collarino e cartucce a percussione anulare
        Profondita' del collarino R -
   2.4. Cartucce a fondello tipo MAGNUM
        Altezza della sede del fondello E -
   2.5. Cartucce a pallini
        Profondita' del collarino T (D, (alfa)
   3. Lo "spazio di chiusura" e' determinato dalla distanza tra il
        piano  di  culatta  (dell'otturatore)  o tra (il piano) della
        bascula e il fondello di un calibro (di misura) dello "spazio
        di  chiusura"  avente  le  quote corrispondenti ad una camera
        minima
        La misura deve essere effettuata a culatta chiusa.
        Con  un  "calibro  di  massima", fabbricato tenendo conto dei
        valori   massimi  dello  "spazio  di  chiusura"  indicati  al
        paragrafo  seguente, introdotto nella camera, l'arma non deve
        poter essere chiusa (completamente).
   4. I valori  massimi  degli "SPAZI DI CHIUSURA",anche dopo i colpi
        di prova, sono i seguenti:
   4.1. Armi lunghe a canna(e) rigata(e) a percussione centrale e
        pistole  o  revolvers  destinati  al  tiro di cartucce a cono
        aventi una lunghezza di bossolo superiore a 30 mm:
        - pressione dei gas Pmax inferiore o uguale a 3.300 bar:
          0,15 mm.
        - pressione dei gas Pmax superiore a 3.300 bar: 0,10 mm.
   4.2 Altre pistole a percussione centrale:
        -  cartucce a gola con cono: 0,20 mm. - cartucce a gola senza
        cono: 0,30 mm. - altre cartucce: 0,30 mm.
   4.3. Altri revolver a percussione centrale: 0,25 mm.
   4.4. Armi a canna(e) liscia(e) per cartucce a pallini a
        percussione centrale:
        - fucili a caricamento automatico e a ripetizione
        semiautomatica: 0,35 mm.
        - fucili a canne basculanti e altri fucili: 0,20 mm.
      Dopo  i tiri di prova la disgiunzione tra la canna e la bascula
      deve essere inferiore o tutt'al piu' uguale a 0,10 mm.
   4.5. Armi per cartucce a percussione anulare:
        - indicazione dell'energia cinetica in luogo
          della pressione 0,20 mm.
        - pressione dei gas Pmax inferiore o uguale
          a 1800 bar: 0,20 mm.
        - pressione dei gas Pmax fino a 2.500 bar: 0,15 mm.
        - pressione dei gas Pmax superiore a 2.500 bar: 0,10 mm.
XVII - 12 CONDOTTA DELLE PROVE INDIVIDUALI.
ARMI CARICATE DALLA BOCCA (ARMI ARMI A POLVERE NERA).
REGOLAMENTO TIPO.
Decisione  presa  in  applicazione al paragrafo 1 dell'articolo 5 del
Regolamento.
Art.1 Inizio
1.1  Lo  scopo  di  questa  decisione  e' determinare le prescrizioni
minime  uniformi  per  la  prova  individuale  della armi da fuoco da
caricarsi dalla bocca.
Queste prescrizioni si applicano anche a pezzi fortemente sollecitati
che  possono  essere  assemblati  in  un'arma  da  fuoco senza nessun
aggiustaggio.
In questo caso l'arma completata non deve essere riprovata se i pezzi
fortemente  sollecitati  sono stati testati alla pressione piu' forte
di questo tipo d'arma.
Un'arma  che  possieda  uno  o piu' pezzi fortemente sollecitati, che
necessitano un aggiustaggio, sara' testata dopo il montaggio.
Con  "pezzi fortemente sollecitati di qualunque tipo" intendiamo quei
pezzi  che  devono  resistere alla pressione dei gas, cioe', le canne
complete, il vitone di culatta e i tamburi dei revolvers.
Con  "aggiustaggio",  intendiamo  qualunque operazione effettuata sul
medesimo  pezzo,  suscettibile  di alternarne la resistenza e che, di
conseguenza  dovra'  essere  nuovamente sottoposto a prova secondo le
prescrizioni della C.I.P.
1.2 I punzoni di prova possono essere posti quando l'arma da fuoco, o
i  pezzi  fortemente  sollecitati  di un'arma, siano stati provati in
base  alle  disposizioni fissate qui di seguito e abbiano soddisfatto
le prescrizioni imposte
Art.2 procedura
La prova implica: - Il controllo prima del tiro
                        - Il tiro di prova
                        - Il controllo dopo il tiro.
Art.3 Controllo prima del tiro
Prima  di  essere  sottoposte  a  tiro di prova, le armi sono poste a
controllo preliminare.
Questo implica: - Il controllo dei marchi distintivi
                - Il controllo della sicurezza di funzionamento
                  e il controllo visuale.
Art.4 Controlo dei marchi distintivi
4.1  Il  controllo  dei  marchi  distintivi,  si  verifichera'  se le
seguenti  indicazioni  siano  state  apposte  in  modo ben visibile e
durevole su almeno uno dei pezzi fortemente sollecitati dell'arma:
-  il  nome,  la  ragione sociale o la marca di fabbrica depositata o
qualsiasi  altra  indicazione  che  permetta  di  stabilire l'origine
dell'arma;
- il numero di identificazione dell'arma;
- la designazione del calibro secondo la denominazione commerciale;
-  l'iscrizione  "POUDRE NOIRE SEULEMENT" o un'iscrizione equivalente
in altra lingua, apposta a caratteri relativamente grandi.
4.2  Le  prescrizioni  qui  sopra,  non sono obbligatorie per le armi
antiche a interesse storico.
Art.5 Controllo della sicurezza di funzionamento e controllo visivo
5.1  I  fucili, le pistole e i revolvers potranno essere sottoposti a
prova  in  bianco  o  in  nero,  completamente  finiti  e forniti dei
meccanismi  di  innesco  della  carica. Le canne in bianco munite del
vitone di culatta definitivo e del foro del luminello potranno essere
presentate anche se completamente finite.
La  canna  e' considerata completamente finita in bianco quando siano
stati effettuati tutti i lavori di finitura che possono modificare lo
spessore  delle  pareti o le caratteristiche dei materiali e cioe' la
saldo-brasatura  dei tenoni, delle riserve, la fresatura delle tacche
di mira, la lavorazione delle palmette, dei filetti ecc.
5.2 Il controllo della sicurezza del funzionamento porta:
- per tutte le armi al controllo del foro del luminello
-  per  i  revolvers,  alla  libera  rotazione del tamburo, al giusto
aggancio del cane, alla prima e seconda monta del cane.
5.3  Il  controllo  visivo mira alla ricerca di eventuali difetti del
materiale e a difetti di resistenza, tali che:
a. fessure nelle canne, venature, soluzioni di continuita'
b. saldature eseguite scorrettamente
c. costruzione inadeguata della chiusura
5.4  Le  armi  e  i  pezzi  fortemente  sollecitati  che,  durante il
controllo prima del tiro, hanno presentato uno dei difetti presentati
qui sopra saranno rifiutati e restituiti al fabbricante.
Art.6 Tiro di prova
6.1  Il  tiro  di prova sara' effettuato con armi, o pezzi fortemente
sollecitati,  che siano finiti. Se un'arma viene montata utilizzando,
mediante  aggiunstaggio,  dei  particolari fortemente sollecitati che
sono  gia'  stati  oggetto di prova, l'arma completa sara' ugualmente
sottoposta a prova.
Nelle  armi  a  piu'  canne, ogni canna sara' sottoposta a prova, nei
revolvers, ciascuna camera del tamburo.
6.2  Il  tiro  di prova, per i fucili a canna liscia sara' effettuato
utilizzando  una  carica  composta  di polvere e pallini in quantita'
adeguata a sviluppare una pressione minima di media che corrisponda a
quella  della tabella allegata e che verra' verificata al 1 manometro
di  una  canna  di  prova  dello stesso calibro realizzata secondo le
condizioni contenute nell'allegato 1.
Si spareranno 2 colpi il primo dei quali e' da considerare come colpo
di  riscaldamento  per  eliminare residui di olio o di altra sostanza
estranea dalla canna.
I  valori  delle cariche di polvere di piombo, per i diversi calibri,
sono indicati nell'allegato 2.
6.3  Il  tiro  di  prova, per i revolvers, sara' effettuato caricando
completamente  il  volume  delle  camere del tamburo con la quantita'
massima   di   polvere,   compatibile  con  il  posizionamento  della
pallottola.
La  prova consistera' nel tiro di almeno un colpo per ogni camera del
tamburo e la polvere utilizzata sara' del tipo che sviluppa pressioni
piu' elevate.
6.4  Se vi e' motivo di ritenere che i colpi di prova sono difettosi,
il  Banco  di  Prova,  deve,  oltre  il  numero  prescritto di colpi,
procedere ad uno sparo supplementare.
Art.7 Controllo dopo i tiri
Dopo  i  tiri  di  prova,  le  armi  o i pezzi fortemente sollecitati
dovranno essere sottoposti a nuovo controllo.
Per   questo  controllo  si  applicheranno  le  disposizioni  di  cui
all'art.5.
Art.8 Rifiuti dopo i tiri di prova.
8.1  Le  armi  e  i  pezzi  fortemente  sollecitati  che  sono  stati
visibilmente  deteriorati dai tiri di prova, cosi' come le armi nelle
quali  il  controllo  ha  rilevato  uno  dei  difetti  qui di seguito
elencati, saranno rifiutati e restituiti al fabbricante:
a.  tutte  le  deformazioni  della  canna che possono pregiudicare la
sicurezza dell'arma.
b. ramponi o bindelle dissaldati.
c. fessure all'esterno della canna e sul tappo di culatta.
d.  per le armi a percussione e i revolvers, distacco del luminello o
di altri pezzi del meccanismo di innesco.
8.2  Nel  caso  in cui il risultato dei tiri di prova lasci un minimo
dubbio  a  proposito  della  resistenza di un'arma o di uno dei pezzi
fortemente sollecitati, oppure se sussistano dei dubbi sull'esistenza
di  un  deterioramento  o  di  un difetto (conformemente al capoverso
precedente)  il  Banco  di  Prova,  oltre  al  numero  prescritto  di
cartucce, procedera' ad un tiro supplementare di cartucce di prova.
8.3  Le  armi  e i relativi pezzi fortemente sollecitati che, a norma
delle  disposizioni  dell'articolo 5, non siano stati ammessi ai tiri
di   prova,   o   che  siano  stati  rifiutati  in  conformita'  alle
disposizioni  dell'art.8,  possono  nuovamente essere ripresentati al
medesimo  Banco di Prova se il fabbricante dimostra di aver eliminato
i difetti constatati.
La prova sara' allora ripetuta.
Art.9 Riprova
9.1  Se  un'arma  gia' provata o un pezzo fortemente sollecitato gia'
provato,  hanno  subito una delle operazioni qui di seguito indicate,
suscettibili  di  compromettere  la sicurezza dell'arma, quest'arma o
questo   pezzo   devono   nuovamente   essere   sottoposti   a  prova
conformemente alle prescrizioni di cui agli articoli dal 3 al 8:
- sostituzione di un pezzo fortemente sollecitato con aggiustaggio.
-  qualsiasi  modifica  di dimensione determinante una diminuzione di
spessore delle pareti della canna.
- qualsiasi alterazione della resistenza dei materiali.
9.2 Quando la prova conformemente ai paragrafi 9.1 e 8.3 presenta uno
dei  difetti  elencati  nell'art.8,  il  punzone  di prova che figura
sull'arma   o  sul  pezzo  fortemente  sollecitato  sara'  obliterato
mediante   una  "X"  apposta  sul  punzone  medesimo  o  al  lato  di
qust'ultimo.
Art.10 Apposizione dei punzoni di prova.
10.1 Se la prova e i controlli eseguiti conformemente agli art. dal 3
al  9  non  hanno  posto  in evidenza dei difetti, i punzoni di prova
saranno   apposti,   in  modo  ben  visibile,  sui  pezzi  fortemente
sollecitati sottoposti a prova:
- per tutte le armi, ad eccezione dei revolvers, su ogni canna, e sul
tappo di culatta.
- per i revolvers: sulla canna, sul tamburo e sul castello.
-  su ciascuna arma e su ciascuna canna presentata separatamente alla
prova,  sara'  apposto un punzone che permetta di stabilire l'anno in
cui e' eseguita la prova.
Art.11 Registrazioni ufficiali.
Dopo  il  compimento  delle  operazioni  di  prova,  sara' redatto un
certificato contenente le indicazioni seguenti:
- numero d'ordine e data del certificato
- natura della prova
- elementi d'identificazione della prova
- in caso di rifiuto, la natura del difetto
Allegati (da pubblicare) - canne manometriche
                                - tabelle delle cariche di prova
                                - dimensioni dei fori di luce.
XVII - 13 DECISIONI - RACCOMANDAZIONI
Durante  le  proprie  Sessioni  Plenarie,  la C.I.P. vota decisioni e
raccomandazioni.
Le  decisioni sono prese conformemente alla Convenzione del 1969. Per
divenire  vincolanti,  devono  essere  oggetto  di  notifica  per via
diplomatica ai governi degli Stati membri.
Le  raccomandazioni  sono adottate a maggioranza di voti, ma non sono
oggetto di notifica per via diplomatica. Benche', di conseguenza, non
siano  vincolanti,  esse  possono  servire  da  guida  e orientamento
tecnico per gli Stati membri
          STATI MEMBRI DELLA C.I.P. (GIUGNO 1982)
          Repubblica Democratica Tedesca
          Repubblica Federale di Germania
          Repubblica Austriaca
          Belgio
          Repubblica del Cile
          Spagna
          Repubblica Francese
          Regno di Gran Bretagna e Irlanda del Nord
          Repubblica Popolare d'Ungheria
          Repubblica Italiana
          Repubblica Socialista Cecoslovacca
          Repubblica Socialista Federativa di Yugoslavia
          In allegato: punzoni di prova in vigore.

   ---->  Vedere immagini da Pag. 219 a Pag. 232 della G.U.  <----