Il 15 ottobre 1983, in conformita' a quanto previsto dall'art. 8 del regolamento annesso alla convenzione sul riconoscimento dei punzoni di prova delle armi da fuoco portatili, Bruxelles 1 luglio 1969 (della quale l'Italia era divenuta parte il 31 marzo 1974 come da comunicato in Gazzetta Ufficiale n. 118 dell'8 maggio 1974), sono entrate in vigore le decisioni adottate dalla Commissione internazionale permanente nella XVII sessione plenaria tenutasi nel giugno 1982. Dette decisioni, con relativa traduzione non ufficiale in italiano, vengono qui di seguito riportate. COMMISSIONE INTERNAZIONALE PERMANENTE per la Prova delle ARMI DA FUOCO PORTATILI XVII SESSIONE GIUGNO 1982 BUREAU PERMANENT DE LA COMMISSION INTERNATIONALE PERMANENTE 45, RUE FOND DES TAWES, 45 4000 LIEGE (Belgique) COMMISSIONE INTERNAZIONALE PERMANENTE PER LA PROVA DELLE ARMI DA FUOCO PORTATILI. C.I.P. La Commissione Internazionale Permanente per la prova delle armi da fuoco portatili, Riferendosi alla Convenzione per il riconoscimento reciproco dei punzoni di prova delle armi da fuoco portatili e al Regolamento, stipulati a Bruxelles il 1 Luglio 1969, ha l'onore di portare a conoscenza delle Parti contraenti le decisioni prese durante la sua XVII Sessione Plenaria. XVII - 1. DICHIARAZIONI IN APPLICAZIONE DEL PARAGRAFO 5 DELL'ARTICOLO 1 DELLA CONVENZIONE - Il regolamento austriaco relativo al controllo delle munizioni (Verordnung uber die Erprobung von Patronen - Patronenpru fordnung - 29.2.1980) e' conforme alle prescrizioni della C.I.P. - I testi legali della R.F.A. che mettono in applicazione le decisioni XV-7 e XV-8 della C.I.P. (Dritten Verordnung zum Waffengesetz - 20.12.1980 e Zweit Gesetz zur Anderung des Waffengesetzes - 14.7.1980) sono conformi alle prescrizioni della C.I.P. XVII - 2. PROVA DEI FUCILI DA CACCIA A CANNA LISCIA DA CARICARE DALLA CULATTA. PROVA DELLE ARMI A CANNA RIGATA Decisione presa in applicazione al paragrafo 1 dell'articolo 5 del regolamento. Questa decisione annulla e sostituisce la decisione XV-2. 1 - PROVA DEI FUCILI DA CACCIA A CANNA LISCIA DA CARICARE DALLA CULATTA. Per i fucili da caccia a canna liscia da caricare dalla culatta sono stabiliti due tipi di prova: - prova ordinaria applicata a fucili destinati al tiro di cartucce la cui pressione massima in media non superi (metodo crusher): - 650 bar per i calibri 12 e piu' grandi - 680 bar per il calibro 16 - 720 bar per i calibri 20 e piu' piccoli - prova superiore applicata a fucili destinati al tiro di cartucce ad alta prestazione la cui pressione massima in media puo' raggiungere 900 bar. 1-Prova ordinaria Questa prova si applica ai fucili la cui pressione massima in media non superi i 650 bar,680 bar, e 720 bar a seconda del calibro. La prova ordinaria implica il tiro di almeno due cartucce. Il tiro di queste due cartucce dovra' permettere di realizzare ognuna delle seguenti condizioni: a. Sviluppare alla camera, al 1 manometro, una pressione massima in media rispettivamente di almeno 850 bar, 900 bar, e 950 bar a seconda del calibro. b. sviluppare nell'anima, al 2 manometro, una pressione massima di almeno 500 bar. 2-Prova superiore Questa prova si applica ai fucili destinati al tiro di cartucce la cui pressione massima in media puo' superare rispettivamente 650 bar, 680 bar e 720 bar e non supera i 900 bar. La prova superiore implica il tiro di almeno 2 cartucce, tenuto conto dell'eventuale prova ordinaria. Il tiro delle due cartucce dovra' permettere di realizzare ognuna delle seguenti condizioni: a. sviluppare alla camera, al 1 manometro, una pressione massima in media di almeno 1.200 bar. b. sviluppare nell'anima, al 2 manometro, una pressione massima in media di almeno 500 bar. 3- Le condizioni definite qui sopra per le due prove sono realizzate da due cartucce identiche rispondenti simultaneamente alle condizioni a e b. Nel caso in cui le due cartucce identiche non fossero disponibili, si possono utilizzare due cartucce rispondenti alla condizione a. e una cartuccia rispondente alla condizione b. 4- Le armi a canna liscia che hanno l'energia cinetica del proiettile, o dei pallini, in commercio indicata nelle "Tabelle delle Dimensioni delle cartucce e delle camere" sono testate con il tiro di almeno due cartucce di prova. 5- I punzoni di prova devono essere posti nei pezzi maggiormente sollecitati sottoposti alla prova - ogni canna o bascula, carcassa o pezzi essenziali del meccanismo di chiusura. 2 - PROVA DELLE ARMI A CANNA RIGATA 1 - Salvo eccezioni previste dalla C.I.P., le armi a canna rigata sono testate con munizioni di prova la cui pressione massima in media e' superiore almeno del 30% alla pressione massima ammessa per le munizioni in commercio previste per il tipo d'arma. Nel caso in cui si prenda in considerazione l'energia cinetica del proiettile, l'energia del proiettile della munizione di prova deve essere superiore almeno del 10% all'energia massima ammessa per le munizioni commerciali. Le pressioni massime in media della munizione in commercio e della munizione di prova, oppure l'energia massima in media della munizione in commercio sono indicate nelle "Tabelle delle Dimensioni delle cartucce e delle camere". La munizione di prova deve, inoltre, adempiere alle disuguaglianze prescritte dalla C.I.P. 2 - la prova si esegue come segue: a. per le armi destinate a sparare proiettili in commercio che sviluppano una pressione massima in media di 1800 bar o piu', con il tiro di almeno 2 cartucce di prova. b. per le armi destinate a sparare proiettili in commercio che sviluppano una pressione massima in media di meno di 1800 bar, con il tiro di almeno una cartuccia. c. per i revolvers, indipendentemente dalla pressione della munizione in commercio, con il tiro di almeno 2 cartucce di prova. d. per il revolvers e le armi la cui canna non e' solidale alla cam- era, indipendentemente dalla pressione della munizione in commercio, con il tiro di almeno una cartuccia di prova in ogni camera. e. per le armi che hanno l'energia cinetica della munizione in commercio indicata nelle "Tabelle delle Dimensioni delle cartucce e delle camere" con il tiro di almeno due cartucce di prova. f. per le armi a piu' canne, con il tiro per ogni canna di un numero di cartucce di prova uguale a quello previsto sopra. 3 - Un punzone di prova deve essere posto sui pezzi maggiormente sollecitati dalla prova. - ogni canna o bascula, carcassa o pezzi essenziali del meccanismo di chiusura. XVII - 3 MUNIZIONI DI PROVA PER LE ARMI A CANNA LISCIA A PERCUSSIONE CENTRALE. Decisione presa in applicazione al paragrafo 1 dell'articolo 5 del regolamento. Questa decisione annulla e sostituisce la decisione XVI-2. 1 - La munizione di prova per armi a canna liscia destinata a - sviluppare una pressione Pn ( > o =)1,30 Pmax al 1 manometro deve rispettare le seguenti disuguaglianze: - - al 1 manometro: Pn ( > o =)1,30 Pmax - Pn - K S ( > o =)1,15 Pmax 3n n - Pn + K S ( < o =)1,70 Pmax 3n n - - al 2 manometro: Pn + K S ( < o =)650 bar 3n n 2 - La munizione di prova per armi a canna liscia destinata a sviluppare una pressione P(macron)n > 500 bar al 2 manometro deve rispettare le seguenti disuguaglianze: - - al 1 manometro: Pn + K S ( < o =)1,70 Pmax 3n n - - al 2 manometro: Pn ( > o =)500 bar - Pn - K S ( > o =)450 bar 3n n - Pn + K S ( < o =)650 bar 3n n 3 - La massa dei pallini delle cartucce di prova deve essere compresa nei seguenti limiti: CALIBRO MASSA DEI PALLINI (in g) 10 38-47 12 33-42 14 30-37 16 27-34 20 23-30 24 21-28 28 19-25 32 15-21 410 7-13 9mm 5-10 Per le cartucce di prova rispondenti alle condizioni imposte solamente al 1 manometro, e' possibile aumentare questa massa. 4 - Il diametro dei pallini di piombo deve essere al massimo di 3mm. XVII - 4 MANOMETRI PER LA MISURA DELLA PRESSIONE. SPAZIO DI CHIUSURA. Decisione presa in applicazione al paragrafo 1 dell'articolo 5 del Regolamento. Lo spazio di chiusura delle canne manometriche non puo' superare i 0,10 mm. XVII - 5 MANOMETRI PER LA MISURA DELLA PRESSIONE SVILUPPATA DALLE CARTUCCE A PERCUSSIONE ANULARE. Decisione presa in applicazione al paragrafo 1 dell'articolo 5 del Regolamento. 1 - Nota Generale E' certo che gli apparecchi di misura elettronici moderni rappresentano un importante progresso nella tecnica delle misure e possono essere utilizzati con successo, in modo particolare, nel controllo della fabbricazione delle munizioni. La costruzione dei sensori, degli amplificatori elettronici e degli apparecchi di registrazione e' tuttavia talmente diversificata che possono comparire delle differenze nei risultati. Percio', il metodo crusher e' mantenuto per la misurazione della pressione nel quadro della Convenzione del 1969, e i valori menzionati della pressione delle munizioni di prova e in commercio sono quelle ottenute seguendo il metodo crusher. 2 - Dimensioni delle canne manometriche. Le dimensioni interne delle canne manometriche devono soddisfare i valori minimi fissati dalla C.I.P. Sono ammesse le seguenti tolleranze: P Z L3 P1 P2 H2 G1 +0,02mm +0.03mm +0,10mm +0,05mm +0.05mm +0,05mm +0.03mm i -5/60.i (max-l') Cartucce a percussione anulare a pallini: F = Z: + 0.03mm Lo spazio di chiusura non puo' superare gli 0,10 mm. 3 - Posizionamento della presa di pressione. L'apparecchio di misura sara' piazzato a K3 x 1,80mm (K3 bussola) con una tolleranza di +- 0,20mm. 4 - Procedura di misurazione. La misurazione della pressione si effettua normalmente con cilibri crusher a pistone cilindrico.La scelta del diametro del pistone e del crusher sara' basata sui seguenti criteri: PRESSIONE CRUSHER DIAMETRO DEL PISTONE da 600 a 1350 bar 2X4 mm 3,91 mm da 1350 a 3100 bar 3X4,9 mm 3,91 mm Si utilizzeranno dei cilindri crusher dello Stabilimento Centrale dell'Armamento (Etablissement Central de l'Armament -ECA) o dei cilindri errati in rapporto a questi. La massa del pistone sara' di 3 +- 0,5 g. Il canale forato sotto la facciata piana del pistone avra' un diametro di 2,5mm e non dovra' superare un'altezza di 2,5 mm. Lo spazio libero sara' riempito con grasso a base di silicone; densita': (tilde) -1, penetrazione (centro calmo e centro agitato): (tilde) 180 a 210 secondo ASTM. La misurazione della pressione potra' essere effettuata con un pistone cilindrico posizionato direttamente sopra le rigature per mezzo di misurazioni comparative abbiamo dimostrato che i risultati cosi' ottenuti sono paragonabili a quelli ottenuti con questo metodo. 5 - Analisi dei risultati. L'analisi dei risultati delle misurazioni sara' eseguito applicando le regole statistiche: Pmax: pressione massima ammissibile secondo le regole C.I.P. Pi: pressione individuale. P(macron)n: pressione di n misurazioni in media aritmetica. Kin: coefficiente di tolleranza per n misurazioni Sn: scarto tipo della pressione di n misurazioni. La pressione media delle cartucce in commercio deve essere inferiore o tutt'al piu' uguale al Valore Pmax ammesso. Inoltre, l'obbligo stabilito per la munizione in commercio, di non dare alla pressione nessun valore superiore il 15% del valore Pmax, e' rispettato se nel 95% dei casi il valore limite di tolleranza non supera 1,15 Pmax, con certezza statistica del 95% cioe' se viene rispettata la seguente disequazione: - Pn + K S ( < o =)1,15 Pmax 2n n La pressione media della munizione di prova deve essere di almeno il 30% superiore alla pressione massima ammessa per la munizione in commercio. Inoltre, affinche' nel 90% dei casi il valore inferiore del limite di tolleranza non sia inferiore a 1,15 Pmax con certezza statistica del 95% bisogna che sia soddisfatta la seguente disequazione: - Pn - K S ( > o =)1,15 Pmax 3n n Alfine di non sollecitare esageratemente l'arma sottoposta alla prova, la munizione di prova non deve superare un certo valore di pressione fissato dalla seguente disequazione: - Pn + K S ( < o =)1,50 Pmax 3n n Il titolo della decisione XV-4 va modificato come segue: "Manometri per la misurazione della pressione delle cartucce a percussione centrale destinate alle armi a canna liscia." Il titolo della decisione XV-5 va modificato come segue: "Manometri per la misurazione della pressione delle cartucce a percussione centrale destinate alle armi rigate." XVII - 6 MISURAZIONE DELLA PRESSIONE CON TRASDUTTORI MECCANO ELETTRICI. Decisione presa in applicazione al paragrafo 1 dell'articolo 5 del Regolamento. La C.I.P. decide di adottare il sistema di misurazione della pressione con trasduttori meccano elettrici. A questo scopo, la 1 Sottocommissione e' incaricata della scelta del sistema di calibrazione, e della determinazione delle caratteristiche per la catena di misurazione e della fissazione dei nuovi valori di Pmax. L'introduzione di questo sistema e' prevista per il 1 Gennaio 1985 per le armi a canna liscia e per le armi caricate dalla bocca, e per il 1 Gennaio 1987 per le altre armi. Per un ragionevole periodo transitorio, ancora da fissarsi, saranno ammessi i due sistemi di misurazione, crusher e trasduttori meccano elettrici. XVII - 7 APPARECCHI DI FISSAGGIO A MASSA. MANOMETRO PER LA MISURA DELLA PRESSIONE DELLE CARTUCCE. Decisione presa in applicazione del paragrafo 1 dell'articolo 5 del Regolamento. DEFINIZIONE DEI SIMBOLI ----> Vedere immagine a Pag. 187 della G.U. <---- Vet: Volume della camera minima secondo la tab. VI-B (TDCC della C.I.P.) degli apparecchi per la misurazione (canna - campione) Vc: Volume totale della cartuccia massima secondo la tab. VI-A. Vm: Volume del materiale del bossolo (senza innesco per le cartucce a percussione anulare, con innesco per le cartucce a percussione centrale). Va: Volume addizionale fra la camera e la massa o il pezzo di fissaggio. Vs: Volume totale dell'apparecchio di fissaggio = Vet + Va Vi: Volume libero tra la cartuccia e la camera = Vet - Vc Vn: Volume libero di combustione della camera = Vet - Vm Va: Volume addizionale totale = Vi + Va = (Vet - Vc) + Va Vt: Volume totale di combustione = Vn + Va = (Vet - Vm) + Va Mp: Valore della massa Mx: Pezzo di fissaggio CAMERA CAMPIONE DI PROVA Dimensioni: Secondo la tab. VI-B (TDCC della C.I.P.) Tolleranze: Diametri P + 0,03mm 1 H + 0,03mm 2 R + 0,05mm 1 Profondita' della sede del collarino R + 0,05 mm Lunghezza della camera L + 0,10mm 3 CANNA DI PROVA CON PISTONE Canna: Calibro: 16mm (F7) Lunghezza: 200 +- 1mm (a partire dalla fine della camera) Alloggiamento della presa di gas: 1,5 mm (dalla fine della camera) Diametro del foro del canale: 3 mm (diametro) Altezza del canale: 3mm Pistone Diametro. 16mm (h7) Massa: M = 80 + 1g Materiale: ottone (dal 62 al 70% Cu) Volume addizionale: Va = 0,04 cm3 a 0,08 cm3 Lunghezza: proporzionale alla massa ----> Vedere immagini alle Pagg. 190 - 191 della G.U. <---- XVII - 8 APPARECCHI DI FISSAGGIO DA CARICARE SEPARATAMENTE. QUOTE DA CONTROLLARE DAL PUNTO DI VISTA DELLA SICUREZZA. Decisione presa in applicazione al paragrafo 1 dell'articolo 5 del Regolamento. L : lunghezza minima della camera 5 R : profondita' minima del collarino XVII - 9 DIMENSIONI DELLA CANNA CAMPIONE DI PROVA PER LA MISURAZIONE DELL'ENERGIA CINETICA DELLE CARTUCCE A PERCUSSIONE ANULARE (DA USARSI QUANDO E' IMPOSSIBILE MISURARE LA PRESSIONE). Decisione presa in applicazione al paragrafo 1 dell'articolo 5 del Regolamento. Lc: 200 +- 2mm: lunghezza della canna F: 4,05 e 5,45 + 0,02mm: diametro dei pieni delle righe Z: 4,30 e 5,60 +- 0,03mm: diametro dei vuoti delle righe F = Z: 5,50 e 8,38 +- 0,10mm: diametro della canna liscia. u: 450 mm: nessuna riga h: 1,25 + 0,10 mm: larghezza delle righe N: 6: numero delle righe. XVII - 10 CALIBRO VERIFICATORE DI RIFERIMENTO DELLA PROFONDITA' MINIMA R DEL COLLARINO (ARMI A PERCUSSIONE ANULARE). CALIBRO VERIFICATORE DI RIFERIMENTO DELLO SPAZIO DI CHIUSURA MASSIMA (ARMI A PERCUSSIONE ANULARE). CALIBRO VERIFICATORE DI RIFERIMENTO DELLA PROFONDITA' DEL COLLARINO (ARMI PER CARTUCCE A PALLINI). CALIBRO VERIFICATORE DI RIFERIMENTO DELLO SPAZIO DI CHIUSURA MASSIMA (ARMI PER CARTUCCE A PALLINI). Decisione presa in applicazione al paragrafo 1 dell'articolo 5 del Regolamento. ----> Vedere Tabelle da Pag. 193 a Pag. 197 della G.U. <---- XVII - 11. - CONDOTTA DELLE PROVE INDIVIDUALI - ARMI CARICATE DALLA CULATTA - REGOLAMENTO TIPO Decisione presa in applicazione del paragrafo 1 dall'art. 5 del Regolamento. Questa decisione annulla e sostituisce le decisioni XV-9 e XVI-3. ART. 1 - GENERALITA' - 1.1. Scopo di questa decisione e' di determinare le prescrizioni minime uniformi per la prova individuale delle armi da fuoco caricate dalla culatta. Queste prescrizioni si applicano anche ai pezzi fortemente sollecitati che possono venire montati in un'arma da fuoco senza alcun aggiustaggio. In questo caso, l'arma finita non deve essere riprovata se i pezzi fortemente sollecitati sono gia' stati provati alla pressione piu' elevata prevista per questo tipo di arma (pressione di prova). L'arma, che monta uno o piu' pezzi fortemente sollecitati che necessitano di un aggiustaggio, sara' provata completato il montaggio. Per pezzi fortemente sollecitati di qualsiasi tipo si intendono quei pezzi che (allo sparo) devono resistere alla pressione dei gas, ossia le canne, le camere di cartuccia che non fan parte della canna (tamburi dei revolvers) e i pezzi (componenti) dei congegni di chiusura. Per aggiustaggio si intendono tutte le operazioni effettuate sul pezzo, suscettibili di modificarne ( la resistenza e che, di conseguenza, esigono una riprova secondo le prescrizioni C.I.P.. 1.2. I punzoni di prova non possono essere apposti che quando l'arma da fuoco, oppure i pezzi fortemente sollecitati di un'arma, sono stati provati conformemente alle disposizioni fissate qui di seguito e hanno soddisfatto alle prescrizioni imposte. 1.3. La C.I.P. riconosce che le caratteristiche del materiale utilizzato e gli spessori delle pareti della canna e della cam- era che ne risultano sono fattori importanti della sicurezza. Tuttavia, essa giudica che si tratta, in linea di principio, di una responsabilita' che incombe al fabbricante. ART. 2 - PROCEDURA - La prova comprende: - il controllo prima del tiro - i tiri di prova - il controllo dopo i tiri ART. 3 - CONTROLLO PRIMA DEI COLPI (DI PROVA) - Prima di essere sottoposte al tiro di prova, le armi da fuoco saranno oggetto di un controllo preliminare. Questo comprende - il controllo dei marchi distintivi; - il controllo della sicurezza di funzionamento e il controllo visuale; - il controllo dimensionale. ART. 4 - CONTROLLO DEI MARCHI DISTINTIVI - Nel corso del controllo dei marchi distintivi si verifichera' se le indicazioni seguenti sono state apposte in modo ben visibile e durevole su almeno uno dei pezzi fortemente sollecitati dell'arma: - il nome, la ragione sociale o la marca di fabbrica depositata del fabbricante o qualsiasi altra indicazione che permetta di stabilire (l'origine dell') arma; - il numero d'identificazione (matricola) dell'arma; - la designazione del calibro (per esempio, secondo le norme della C.I.P.: 7 x 64, 243 Win., 12-70, etc.) su ogni canna se l'arma comporta delle canne di calibro diverso, o su una sola delle canne se queste sono del medesimo calibro. ART. 5 - CONTROLLO DELLA SICUREZZA DI FUNZIONAMENTO E CONTROLLO VISUALE - 5.1. Il controllo della sicurezza di funzionamento consiste nella verifica del buon funzionamento del meccanismo di caricamento delle armi semiautomatiche, del congegno di chiusura, (del meccanismo di) culatta, della sicurezza e del dispositivo di armamento e di percussione. 5.2. Il controllo visuale consiste nella verifica di eventuali difetti di saldatura sui pezzi fortemente sollecitati, oltre che su eventuali deformazioni della canna e della camera. ART. 6 - CONTROLLO DIMENSIONALE - I controlli consistono nella verifica delle quote riportate in allegato. ART. 7 -RIFIUTI PRIMA DEI COLPI (DI PROVA) - Le armi e i pezzi fortemente sollecitati che nel corso del controllo prima del tiro (di prova) hanno presentato uno dei difetti qui sotto elencati saranno rifiutati e restituiti al fabbricante: 7.1. Assenza dei marchi distintivi di cui all'art. 4. 7.2. Difetti causati da operazioni meccaniche scorrettamente eseguite (forgiatura, martellatura, foratura, saldatura, tornitura, fresatura) oppure (causati) da altri procedimenti di lavorazione, se il funzionamento e la resistenza sono influenzati in modo negativo dagli stessi; ossia: a. pieghe di forgiatura; b. fessure, venature, soluzioni di continuita' nel materiale o saldature male eseguite; c. cattivo aggiustaggio o cattiva saldatura delle canne, dei ramponi e delle bindelle o del rampone della croce (tenoncino); d. scalfitture (rigature) o altre irregolarita' dovute alla lavorazione (scadente) DELLA PARETE INTERNA DELLA CANNA E DELLA CAMERA che determinano una mancanza di lucentezza, visibile a occhio nudo, e di conseguenza (comportano) un piu' difficile rilevamento dei difetti determinati dagli spari di prova. Il valore limite ammissibile di Ra (rugosita) e' di 1,8 (micron) per la camera e di 1 (micron) per la canna. (Da controllare solo in caso di contestazione). Se vengono constatate le irregolarita' di cui sopra e se il fabbricante non le corregge, il Banco di Prova dovra' impiegare un numero triplo di cartucce di prova e. rigonfiamenti all'interno della canna e della camera; f. fenomeni simili alle gonfiature che si presentano in particolare (in corrispondenza dei) raccordi tra la camera e la canna e (in corrispondenza) delle strozzature, soprattutto quelle che comportano una diminuzione di resistenza delle pareti. 7.3. Infossamenti, pieghe o grinze della canna visibili ad occhio nudo all'interno (della stessa). 7.4. Costruzione inadeguata del (congegno di) chiusura delle armi, tale da non garantire un funzionamento sicuro durante (le manovre) di armamento e di chiusura. 7.5. Assenza di sicurezza di funzionamento; a tal fine occorre verificare: a. il funzionamento agevole del congegno di chiusura e (le condizioni di) sicurezza della (stessa) chiusura; b. il buon funzionamento del meccanismo di caricamento e di scaricamento delle armi automatiche; c. il funzionamento impeccabile del (congegno di) sicurezza; d. l'esclusione di rischi di partenze non preordinate di colpi all'atto del caricamento; e. il movimento agevole dei percussori nelle loro sedi, la non sporgenza dei percussori dal piano di culatta dopo (la manovra) di armamento, l'assenza di bavature nei fori dei percussori e sulla testa dei medesimi; f. il buon funzionamento del meccanismo di scatto (lo sforzo sul grilletto non puo' essere troppo leggero, salvo il caso di armi speciali da competizione); g. il funzionamento sicuro del tamburo dei revolvers 7.6.. Dimensioni non conformi alle norme della C.I.P. 7.7. Corrosioni e imbrattamenti. Tuttavia, se trattasi di un'arma usata, questa potra' essere accettata, ma subira' una prova tripla (6 colpi per canna). ART. 8 - TIRI DI PROVA - 8.1. Il tiro di prova sara' effettuati su armi, o su pezzi fortemente sollecitati, che siano finiti. Le armi che necessitano ancora della brunitura e/o di incisione, tenuto conto del paragrafo 11.1, (armi finite in bianco) saranno con- siderate come armi finite. Se un'arma viene montata utilizzando, mediante aggiustaggio, dei particolari fortemente sollecitati che sono gia' stati oggetto di prova, l'arma completa sara' ugualmente sottoposta a prova. Nelle armi a piu' canne, ogni canna sara' sottoposta a prova; nei revolvers, ciascuna camera del tamburo. 8.2. Il tiro di prova sara' effettuato secondo le prescrizioni della C.I.P. in vigore 8.3. Se vi e' motivo di ritenere che (una delle) cartucce di prova era difettosa, il Banco di Prova deve, oltre il numero prescritto di cartucce, procedere ad uno sparo supplementare. ART. 9 - CONTROLLO DOPO IL TIRO (DI PROVA) - Dopo i colpi di prova, le armi o i pezzi fortemente sollecitati, dovranno essere sottoposti a un nuovo controllo. Per questo controllo si applicheranno le disposizioni di cui all' art. 5. ART. 10 - RIFIUTI DOPO IL TIRO (DI PROVA) - 10.1. Le armi e i pezzi fortemente sollecitati che sono stati visibilmente deteriorati (per effetto) dei tiri di prova, cosi' come le armi nelle quali il controllo ha rivelato uno dei difetti qui di seguito elencati, saranno rifiutati e restituiti al fabbricante: a. mancata percussione; b. partenza non preordinata del colpo al momento della chiusura dell'arma; c. partenza non preordinata di piu' colpi nelle armi a piu' canne, anche (utilizzando) cartucce commerciali; d. forzamento (incollamento) esagerato dei bossoli (nella camera) al momento dell'estrazione, anche impiegando cartucce del commercio; e. perforazioni di capsula, anche impiegando cartucce del commercio; f. tutte le deformazioni della canna e della camera che possono portare pregiudizio alla sicurezza dell'arma; g. tutte le dilatazioni della canna, comprese quelle in forma d'ondulazione nelle zone piu' deboli della canna (stessa); h. ramponi o bindelle dissaldati; i. disgiunzione permanente della chiusura superiore al valore massimo fissato dalla C.I.P. j. deterioramento o deformazione dei pezzi essenziali del (congegno di) chiusura; k. fessure (incrinature) all'interno e all'esterno della canna e della camera e su tutti gli altri pezzi essenziali dell'arma; l. meccanismo di funzionamento manifestamente difettoso oppure non sicuro (meccanismi di sicurezza e di percussione, meccanismi di scatto, di caricamento e di scaricamento, chiusura e dispositivo di rotazione del tamburo) o sicurezza non funzionante. 10.2. Nel caso in cui il risultato dei tiri di prova lasci il minimo dubbio a proposito della resistenza di un'arma o di uno dei pezzi fortemente sollecitati, oppure se sussistono dei dubbi sull'esistenza di un deterioramento o di un difetto (conformemente al capoverso precedente), oppure se un difetto viene constatato sul bossolo sparato di una cartuccia di prova, il Banco di Prova, oltre il numero prescritto di cartucce, procedera' al tiro supplementare di cartucce di prova. Nel caso di presunzione di un difetto di funzionamento, si utilizzeranno cartucce del commercio. 10.3. Le armi e i relativi pezzi fortemente sollecitati, che a norma delle disposizioni dell'art. 7 non sono stati ammessi ai tiri di prova o che sono stati rifiutati in conformita' alle disposizioni dell'art. 10, possono nuovamente essere ripresentati al medesimo Banco di Prova se il fabbricante dimostra di aver eliminato i difetti constatati. La prova sara' allora ripetuta. ART. 11 - RIPROVA - 11.1. Se un'arma gia' provata, o un pezzo fortemente sollecitato gia' provato, hanno subito una delle operazioni qui di seguito indicate, suscettibili di compromettere la resistenza dell'arma, questa arma, o questo pezzo, devono nuovamente essere sottoposti a prova conformemente alle (prescrizioni di cui) agli articoli da 3 a 9: - sostituzione di un pezzo fortemente sollecitato (che comporta un'operazione di) aggiustaggio; - qualsiasi modificazione di dimensioni; - qualsiasi alterazione della resistenza dei materiali. 11.2. Quando un'arma gia' provata, o un pezzo fortemente sollecitato gia' provato conformemente ai paragrafi 11.1. e 10.3 presenta uno dei difetti enumerati nell'art. 10 (paragrafo 10.1) i punzoni di prova che figurano sull'arma o sul pezzo fortemente sollecitato saranno obliterati mediante (un punzone riproducente) una "X" apposto sui punzoni medesimi o a lato di questi ultimi. ART. 12 - APPOSIZIONE DEI PUNZONI DI PROVA - 12.1. Se la prova e i controlli (eseguiti) conformemente agli articoli da 3 a 9 e 11 non hanno posto in evidenza dei difetti, i punzoni di prova saranno apposti, in modo ben visibile, sui pezzi fortemente sollecitati sottoposti a prova: - per tutte le armi, ad eccezione dei revolvers: su ogni canna, sulla bascula, sulla carcassa o sui pezzi essenziali del meccanismo di chiusura; - per i revolvers: sulla canna, sul tamburo e sul castello; - per le armi in cui la camera non e' solidale all'anima della canna: sulla canna, su ciascuna camera e sui pezzi essenziali del meccanismo di chiusura. 12.2. Su ciascuna arma e su ciascuna canna presentata separatamente alla prova sara' apposto un punzone che permette di stabilire l'anno della prova. 12.3. Inoltre, per le armi a canna liscia, ogni canna deve portare, oltre l'indicazione della profondita' della camera, o il diametro dell'anima (quota B secondo le norme C.I.P.) (misurato) alla distanza di 25 +- 3 cm dal vivo di culatta e espresso in millimetri con la precisione del decimo di milli- metro, o un marchio riconosciuto da tutti i Banchi di Prova che permetta di individuare immediatamente le caratteristiche dell'acciaio utilizzato. ART. 13 - PROVA SUPERIORE - Oltre i casi in cui questa prova e' imposta dalle prescrizioni C.I.P. (vedi Decisione XVII-2 qui allegata), i Banchi di Prova l'effettueranno solo su richiesta. In tutti i casi la prova superiore comportera': - l'applicazione delle norme degli articoli dal 3 al 9 e 12; - l'applicazione di un punzone speciale diverso da quello relativo alla prova ordinaria. ART. 14 - PROVA VOLONTARIA - 14.1. La prova volontaria sara' eseguita secondo le prescrizioni degli articoli dal 3 al 9. 14.2. (Caso di) arma presentata alla prova volontaria in un Banco di Prova del Paese in cui e' stata effettuata la prova obbligatoria: a. l'arma non ha subito, dopo la prova obbligatoria, una delle operazioni menzionate al paragrafo 11.1 ed e' stata giudicata idonea all'atto della prova volontaria: apposizione di un punzone di riprova e/o di un certificato di sicurezza che fa menzione: - delle caratteristiche dell'arma, - della data della prova volontaria. b. L'arma non ha subito, dopo la prova obbligatoria, una delle operazioni menzionate al parafrafo 11.1, ma essa e' stata rifiutata all'atto della prova volontaria. Apposizione sull'arma di un punzone speciale da definirsi e significante "pericolo allo sparo". Consegna di un certificato che segnala che l'arma non puo' essere utilizzate per lo sparo che menziona: - le caratteristiche dell'arma; - il motivo della prova volontaria; - la data della prova volontaria. c. L'arma ha subito, dopo la prova obbligatoria, una delle operazioni menzionate al paragrafo 11.1 e, per conseguenza, ricade nelle condizioni previste all'art. 11. 14.3. (Caso di) arma presentata alla prova volontaria nel Banco di Prova di un Paese che non ha effettuato la prova obbligatoria. a. L'arma non ha subito, dopo la prova obbligatoria, una delle operazioni menzionate al paragrafo 11.1 ed e' stata giudicata idonea all'atto della prova volontaria: apposizione del punzone nazionale senza che siano tolti i punzoni d'origine e/o consegna di un certificato di sicurezza. b. L'arma non ha subito, dopo la prova obbligatoria, una delle operazioni menzionate al paragrafo 11.1, ma e' stata rifiutata dopo la prova volontaria. - Se si tratta di un'arma usata: vedi il paragrafo 14.2. - Se si tratta di un'arma manifestamente nuova: informare immediatamente il Banco di Prova che ha apposto i punzoni della prova obbligatoria e iniziare, eventualmente, la procedura prevista dalla C.I.P. per la definizione delle controversie; apporre sull'arma il punzone "Pericolo allo sparo" in accordo col Banco di Prova che ha eseguito la prova obbligatoria. c. L'arma ha subito, dopo la prova obbligatoria, una delle operazioni menzionate al paragrafo 11.1 e, di conseguenza, ricade nelle condizioni previste all'art. 11. ART. 15 - PROVA FACOLTATIVA IMPOSTA DA UNO STATO MEMBRO - Nel caso in cui delle armi regolarmente provate in uno Stato membro della C.I.P. non dovessero piu' corrispondere alle condizioni C.I.P. che hanno giustificato la loro accettazione, gli Stati membri della C.I.P. ove queste armi si trovano saranno liberi di sottometterle ad una nuova prova secondo le norme del precedente art. 14. Analogamente, questa nuova prova potra' essere effettuata nel caso in cui le prescrizioni nazionali del Paese in cui si trovano le armi prevedessero una ripetizione periodica della prova. ART. 16 - REGISTRAZIONI UFFICIALI - Dopo il compimento della prova sara' redatto un verbale (certificato) contenente le indicazioni seguenti: - numero d'ordine e data del verbale; - natura della prova; - elementi d'identificazione dell'arma; - in caso di rifiuto, la natura del difetto. ALLEGATO QUOTE IMPORTANTI SULLE ARMI DA CONTROLLARE DAL PUNTO DI VISTA DELLA SICUREZZA I. QUOTE GENERALI - 1. ARMI A CANNA(E) RIGATE(E) DESTINATE ALL'IMPIEGO DI CARTUCCE A PERCUSSIONE CENTRALE. Le seguenti quote sono da controllare Camera a polvere: - diametro all'imboccatura della camera P1 - lunghezza della camera L3 - diametro (in corrispondenza) della bocca del bossolo H2 Cono di raccordo della camera: - vedere paragrafo II. L1/P2 e L2/H1 Sede del fondello: - vedere paragrafo III. R (E) Imbocco della rigatura: - diametro che precede l'imbocco della rigatura G1 - inclinazione i - lunghezza G Quote della rigatura: - diametro (in corrispondenza) dei pieni delle righe F - diametro (in corrispondenza) dei vuoti delle righe Z Tutte le quote di cui sopra, ad eccezione dell'(angolo) io, devono essere superiori o al minimo uguali a quelle prescritte dalla C.I.P. per le camere minime. La quota io deve essere inferiore o tutt'al piu' uguale a quella prescritta dalla C.I.P. per la camera minima. 2. ARMI A CANNA(E) RIGATE(E) DESTINATE ALL'IMPIEGO DI CARTUCCE A PALLINI A PERCUSSIONE CENTRALE. Le seguenti quote sono da controllare Camera a polvere: - diametro all'imboccatura della camera D - lunghezza della camera L - diametro al limite (inferiore) della camera H Sede del collarino: - vedi paragrafo III. T Cono di raccordo: - angolo (apertura totale del cono) (alfa) 1 Alesaggio della canna: - diametro dell'anima B Queste quote devono essere contenute nelle tolleranze prescritte dalla C.I.P. 3. ARMI DESTINATE AL TIRO DI CARTUCCE A PERCUSSIONE ANULARE. Le seguenti quote sono da controllare Camera a polvere: - diametro all'imboccatura della camera P1 - lunghezza della camera L3 - diametro della bocca del bossolo H2 L1 Sede del collarino: - vedere paragrafo III. R Dimensioni della rigatura: - diametro (in corrispondenza) dei pieni delle righe F - diametro (in corrispondenza) dei vuoti delle righe (o dell'anima) Z Queste quote devono essere superiori o almeno uguali a quelle prescritte dalla C.I.P. per la camera minima. 4. Il controllo della camera a polvere e del tratto iniziale della rigatura e' effettuato coll'ausilio di calibri verificatori di forma o mediante sistemi di misurazione equivalenti: - armi a canna(e) rigata(e) a percussione centrale e armi a percussione anulare: calibri verificatori al minimo; - armi a canna(e) liscia(e): calibri verificatori minimi e massimi. Il controllo dei diametri dell'anima della canna si effettua coll'ausilio di tamponi verificatori o mediante sistemi di misura equivalenti. II. POSIZIONE DEL CONO DI RACCORDO DELLA CAMERA - 1. (Per le armi a canna(e) rigata(e) Il cono di raccordo della camera da verificare e' definito dalle (quote) L1/P2 e L2/H1. 2. Il controllo e' effettuato per mezzo di un tampone conico che riproduce il cono della camera minima e le distanze a partire dal vivo di culatta (della canna). 3. Le quote del cono di raccordo della camera devono essere superiori o almeno uguali a quelle prescritte dalla C.I.P. per la camera minima. III. "SPAZIO DI CHIUSURA" 1. La quota base dello "spazio di chiusura" e' la distanza tra l'elemento geometrico della camera contro il quale la cartuccia trova appoggio nella sua posizione piu' avanzata e il piano di culatta o la bascula dell'arma. 2. L'elemento geometrico (di cui sopra), secondo il tipo di cartuccia, e' il seguente: 2.1. Cartuccia a gola )con cono Cono di raccordo della camera definito da L1/P2 e L2/H1 - 2.2. Cartuccia a gola ( ) senza cono Limite (di profondita) della camera a polvere individuato da L3 - 2.3. Cartucce a collarino e cartucce a percussione anulare Profondita' del collarino R - 2.4. Cartucce a fondello tipo MAGNUM Altezza della sede del fondello E - 2.5. Cartucce a pallini Profondita' del collarino T (D, (alfa) 3. Lo "spazio di chiusura" e' determinato dalla distanza tra il piano di culatta (dell'otturatore) o tra (il piano) della bascula e il fondello di un calibro (di misura) dello "spazio di chiusura" avente le quote corrispondenti ad una camera minima La misura deve essere effettuata a culatta chiusa. Con un "calibro di massima", fabbricato tenendo conto dei valori massimi dello "spazio di chiusura" indicati al paragrafo seguente, introdotto nella camera, l'arma non deve poter essere chiusa (completamente). 4. I valori massimi degli "SPAZI DI CHIUSURA",anche dopo i colpi di prova, sono i seguenti: 4.1. Armi lunghe a canna(e) rigata(e) a percussione centrale e pistole o revolvers destinati al tiro di cartucce a cono aventi una lunghezza di bossolo superiore a 30 mm: - pressione dei gas Pmax inferiore o uguale a 3.300 bar: 0,15 mm. - pressione dei gas Pmax superiore a 3.300 bar: 0,10 mm. 4.2 Altre pistole a percussione centrale: - cartucce a gola con cono: 0,20 mm. - cartucce a gola senza cono: 0,30 mm. - altre cartucce: 0,30 mm. 4.3. Altri revolver a percussione centrale: 0,25 mm. 4.4. Armi a canna(e) liscia(e) per cartucce a pallini a percussione centrale: - fucili a caricamento automatico e a ripetizione semiautomatica: 0,35 mm. - fucili a canne basculanti e altri fucili: 0,20 mm. Dopo i tiri di prova la disgiunzione tra la canna e la bascula deve essere inferiore o tutt'al piu' uguale a 0,10 mm. 4.5. Armi per cartucce a percussione anulare: - indicazione dell'energia cinetica in luogo della pressione 0,20 mm. - pressione dei gas Pmax inferiore o uguale a 1800 bar: 0,20 mm. - pressione dei gas Pmax fino a 2.500 bar: 0,15 mm. - pressione dei gas Pmax superiore a 2.500 bar: 0,10 mm. XVII - 12 CONDOTTA DELLE PROVE INDIVIDUALI. ARMI CARICATE DALLA BOCCA (ARMI ARMI A POLVERE NERA). REGOLAMENTO TIPO. Decisione presa in applicazione al paragrafo 1 dell'articolo 5 del Regolamento. Art.1 Inizio 1.1 Lo scopo di questa decisione e' determinare le prescrizioni minime uniformi per la prova individuale della armi da fuoco da caricarsi dalla bocca. Queste prescrizioni si applicano anche a pezzi fortemente sollecitati che possono essere assemblati in un'arma da fuoco senza nessun aggiustaggio. In questo caso l'arma completata non deve essere riprovata se i pezzi fortemente sollecitati sono stati testati alla pressione piu' forte di questo tipo d'arma. Un'arma che possieda uno o piu' pezzi fortemente sollecitati, che necessitano un aggiustaggio, sara' testata dopo il montaggio. Con "pezzi fortemente sollecitati di qualunque tipo" intendiamo quei pezzi che devono resistere alla pressione dei gas, cioe', le canne complete, il vitone di culatta e i tamburi dei revolvers. Con "aggiustaggio", intendiamo qualunque operazione effettuata sul medesimo pezzo, suscettibile di alternarne la resistenza e che, di conseguenza dovra' essere nuovamente sottoposto a prova secondo le prescrizioni della C.I.P. 1.2 I punzoni di prova possono essere posti quando l'arma da fuoco, o i pezzi fortemente sollecitati di un'arma, siano stati provati in base alle disposizioni fissate qui di seguito e abbiano soddisfatto le prescrizioni imposte Art.2 procedura La prova implica: - Il controllo prima del tiro - Il tiro di prova - Il controllo dopo il tiro. Art.3 Controllo prima del tiro Prima di essere sottoposte a tiro di prova, le armi sono poste a controllo preliminare. Questo implica: - Il controllo dei marchi distintivi - Il controllo della sicurezza di funzionamento e il controllo visuale. Art.4 Controlo dei marchi distintivi 4.1 Il controllo dei marchi distintivi, si verifichera' se le seguenti indicazioni siano state apposte in modo ben visibile e durevole su almeno uno dei pezzi fortemente sollecitati dell'arma: - il nome, la ragione sociale o la marca di fabbrica depositata o qualsiasi altra indicazione che permetta di stabilire l'origine dell'arma; - il numero di identificazione dell'arma; - la designazione del calibro secondo la denominazione commerciale; - l'iscrizione "POUDRE NOIRE SEULEMENT" o un'iscrizione equivalente in altra lingua, apposta a caratteri relativamente grandi. 4.2 Le prescrizioni qui sopra, non sono obbligatorie per le armi antiche a interesse storico. Art.5 Controllo della sicurezza di funzionamento e controllo visivo 5.1 I fucili, le pistole e i revolvers potranno essere sottoposti a prova in bianco o in nero, completamente finiti e forniti dei meccanismi di innesco della carica. Le canne in bianco munite del vitone di culatta definitivo e del foro del luminello potranno essere presentate anche se completamente finite. La canna e' considerata completamente finita in bianco quando siano stati effettuati tutti i lavori di finitura che possono modificare lo spessore delle pareti o le caratteristiche dei materiali e cioe' la saldo-brasatura dei tenoni, delle riserve, la fresatura delle tacche di mira, la lavorazione delle palmette, dei filetti ecc. 5.2 Il controllo della sicurezza del funzionamento porta: - per tutte le armi al controllo del foro del luminello - per i revolvers, alla libera rotazione del tamburo, al giusto aggancio del cane, alla prima e seconda monta del cane. 5.3 Il controllo visivo mira alla ricerca di eventuali difetti del materiale e a difetti di resistenza, tali che: a. fessure nelle canne, venature, soluzioni di continuita' b. saldature eseguite scorrettamente c. costruzione inadeguata della chiusura 5.4 Le armi e i pezzi fortemente sollecitati che, durante il controllo prima del tiro, hanno presentato uno dei difetti presentati qui sopra saranno rifiutati e restituiti al fabbricante. Art.6 Tiro di prova 6.1 Il tiro di prova sara' effettuato con armi, o pezzi fortemente sollecitati, che siano finiti. Se un'arma viene montata utilizzando, mediante aggiunstaggio, dei particolari fortemente sollecitati che sono gia' stati oggetto di prova, l'arma completa sara' ugualmente sottoposta a prova. Nelle armi a piu' canne, ogni canna sara' sottoposta a prova, nei revolvers, ciascuna camera del tamburo. 6.2 Il tiro di prova, per i fucili a canna liscia sara' effettuato utilizzando una carica composta di polvere e pallini in quantita' adeguata a sviluppare una pressione minima di media che corrisponda a quella della tabella allegata e che verra' verificata al 1 manometro di una canna di prova dello stesso calibro realizzata secondo le condizioni contenute nell'allegato 1. Si spareranno 2 colpi il primo dei quali e' da considerare come colpo di riscaldamento per eliminare residui di olio o di altra sostanza estranea dalla canna. I valori delle cariche di polvere di piombo, per i diversi calibri, sono indicati nell'allegato 2. 6.3 Il tiro di prova, per i revolvers, sara' effettuato caricando completamente il volume delle camere del tamburo con la quantita' massima di polvere, compatibile con il posizionamento della pallottola. La prova consistera' nel tiro di almeno un colpo per ogni camera del tamburo e la polvere utilizzata sara' del tipo che sviluppa pressioni piu' elevate. 6.4 Se vi e' motivo di ritenere che i colpi di prova sono difettosi, il Banco di Prova, deve, oltre il numero prescritto di colpi, procedere ad uno sparo supplementare. Art.7 Controllo dopo i tiri Dopo i tiri di prova, le armi o i pezzi fortemente sollecitati dovranno essere sottoposti a nuovo controllo. Per questo controllo si applicheranno le disposizioni di cui all'art.5. Art.8 Rifiuti dopo i tiri di prova. 8.1 Le armi e i pezzi fortemente sollecitati che sono stati visibilmente deteriorati dai tiri di prova, cosi' come le armi nelle quali il controllo ha rilevato uno dei difetti qui di seguito elencati, saranno rifiutati e restituiti al fabbricante: a. tutte le deformazioni della canna che possono pregiudicare la sicurezza dell'arma. b. ramponi o bindelle dissaldati. c. fessure all'esterno della canna e sul tappo di culatta. d. per le armi a percussione e i revolvers, distacco del luminello o di altri pezzi del meccanismo di innesco. 8.2 Nel caso in cui il risultato dei tiri di prova lasci un minimo dubbio a proposito della resistenza di un'arma o di uno dei pezzi fortemente sollecitati, oppure se sussistano dei dubbi sull'esistenza di un deterioramento o di un difetto (conformemente al capoverso precedente) il Banco di Prova, oltre al numero prescritto di cartucce, procedera' ad un tiro supplementare di cartucce di prova. 8.3 Le armi e i relativi pezzi fortemente sollecitati che, a norma delle disposizioni dell'articolo 5, non siano stati ammessi ai tiri di prova, o che siano stati rifiutati in conformita' alle disposizioni dell'art.8, possono nuovamente essere ripresentati al medesimo Banco di Prova se il fabbricante dimostra di aver eliminato i difetti constatati. La prova sara' allora ripetuta. Art.9 Riprova 9.1 Se un'arma gia' provata o un pezzo fortemente sollecitato gia' provato, hanno subito una delle operazioni qui di seguito indicate, suscettibili di compromettere la sicurezza dell'arma, quest'arma o questo pezzo devono nuovamente essere sottoposti a prova conformemente alle prescrizioni di cui agli articoli dal 3 al 8: - sostituzione di un pezzo fortemente sollecitato con aggiustaggio. - qualsiasi modifica di dimensione determinante una diminuzione di spessore delle pareti della canna. - qualsiasi alterazione della resistenza dei materiali. 9.2 Quando la prova conformemente ai paragrafi 9.1 e 8.3 presenta uno dei difetti elencati nell'art.8, il punzone di prova che figura sull'arma o sul pezzo fortemente sollecitato sara' obliterato mediante una "X" apposta sul punzone medesimo o al lato di qust'ultimo. Art.10 Apposizione dei punzoni di prova. 10.1 Se la prova e i controlli eseguiti conformemente agli art. dal 3 al 9 non hanno posto in evidenza dei difetti, i punzoni di prova saranno apposti, in modo ben visibile, sui pezzi fortemente sollecitati sottoposti a prova: - per tutte le armi, ad eccezione dei revolvers, su ogni canna, e sul tappo di culatta. - per i revolvers: sulla canna, sul tamburo e sul castello. - su ciascuna arma e su ciascuna canna presentata separatamente alla prova, sara' apposto un punzone che permetta di stabilire l'anno in cui e' eseguita la prova. Art.11 Registrazioni ufficiali. Dopo il compimento delle operazioni di prova, sara' redatto un certificato contenente le indicazioni seguenti: - numero d'ordine e data del certificato - natura della prova - elementi d'identificazione della prova - in caso di rifiuto, la natura del difetto Allegati (da pubblicare) - canne manometriche - tabelle delle cariche di prova - dimensioni dei fori di luce. XVII - 13 DECISIONI - RACCOMANDAZIONI Durante le proprie Sessioni Plenarie, la C.I.P. vota decisioni e raccomandazioni. Le decisioni sono prese conformemente alla Convenzione del 1969. Per divenire vincolanti, devono essere oggetto di notifica per via diplomatica ai governi degli Stati membri. Le raccomandazioni sono adottate a maggioranza di voti, ma non sono oggetto di notifica per via diplomatica. Benche', di conseguenza, non siano vincolanti, esse possono servire da guida e orientamento tecnico per gli Stati membri STATI MEMBRI DELLA C.I.P. (GIUGNO 1982) Repubblica Democratica Tedesca Repubblica Federale di Germania Repubblica Austriaca Belgio Repubblica del Cile Spagna Repubblica Francese Regno di Gran Bretagna e Irlanda del Nord Repubblica Popolare d'Ungheria Repubblica Italiana Repubblica Socialista Cecoslovacca Repubblica Socialista Federativa di Yugoslavia In allegato: punzoni di prova in vigore. ----> Vedere immagini da Pag. 219 a Pag. 232 della G.U. <----