N. 2
RICORSO PER CONFLITTO DI ATTRIBUZIONE
8 gennaio 1998
N. 2
Ricorso per conflitto di attribuzioni depositato in cancelleria
l'8 gennaio 1998 (della regione Emilia-Romagna)
Caccia - Attuazione della direttiva 409/79 CEE del 2 aprile 1979,
concernente la conservazione degli uccelli selvatici - D.P.C.M. 27
settembre 1997 - Modalita' di esercizio delle deroghe alle
limitazioni e ai divieti stabiliti dagli artt. 5, 6, 7 e 8 della
direttiva, previste dall'art. 9, lett. c), della stessa, per
consentire, in condizioni rigidamente controllate e in modo
selettivo, la cattura, la detenzione o altri impieghi misurati di
determinati uccelli in piccole quantita' - Prevista adozione di
tali deroghe da parte delle regioni, d'intesa con i Ministri
dell'ambiente e per le politiche agricole, con indicazione, nei
relativi provvedimenti, delle giustificazioni delle deroghe,
tenuto conto dell'entita' della popolazione della singola specie,
e di precisate valutazioni tecniche, statistiche e scientifiche
acquisite in sede istruttoria; dell'esame delle diverse soluzioni
alternative praticabili per soddisfare gli interessi tutelati; dei
mezzi, impianti e metodi di cattura o di abbattimento, dei tempi e
luoghi di esercizio della deroga e del termine finale della sua
operativita' ecc. - Estensione di detta disciplina anche alla
cattura per la cessione a fini di richiamo di cui all'art. 4,
comma 4, legge 11 febbraio 1992, n. 157 - Individuazione
dell'autorita' abilitata a dichiarare che le prescritte condizioni
sono realizzate, nell'Istituto nazionale per la fauna selvatica -
Asserita impossibilita' che il provvedimento in questione
(sicuramente non configurabile, in difetto dei presupposti
necessari, e in particolare per la mancata intesa con le regioni
ora prevista dall'art 8 della legge 15 marzo 1997, n. 59, come
atto di indirizzo e coordinamento) trovi fondamento nell'art. 18,
comma 3 (impropriamente richiamato nel preambolo) della legge
quadro sulla caccia 11 febbraio 1992, n 157, o in un interesse
nazionale, posto che, secondo il diritto comunitario (ved.
sentenza della Corte di giustizia del 7 marzo 1996 e parere della
Commissione UE del 7 agosto 1997) le deroghe previste dalla citata
direttiva non possono operarsi attraverso una "statuizione in
generale", mediante l'elenco delle specie cacciabili - oggetto
dell'art. 18, comma 3 - ma disponendo in concreto in relazione
alle diverse situazioni locali - Conseguente lamentata incidenza -
sicuramente illegittima (anche di fronte al principio di leale
collaborazione tra Stato e regioni sancito dall'art. 5 della
Costituzione) - in quanto operata con un atto di mero carattere
amministrativo - sulle competenze spettanti alle regioni, in base
agli artt. 117, comma primo, e 118, comma primo, della
Costituzione, in materia di caccia nonche', per quanto attiene
alle procedure di esecuzione delle direttive comunitarie, in base
alle norme degli artt. 6 d.P.R. 24 luglio 1977, n. 616, e 4 e 9
della legge 9 marzo 1989, n. 86, e alle stesse trasferite dall'art
99 dello stesso decreto del Presidente della Repubblica n. 616 del
1977, e dagli artt. 1, comma 2, e 2, comma 2, del d.lgs. 4 giugno
1997, n. 143, concernenti le condizioni sostanziali e i limiti
delle deroghe integralmente riproduttive di quelle della Direttiva
CEE, - di cui non si contesta l'obbligatorieta' derivante comunque
dalla immediata applicabilita' della direttiva comunitaria, ma
solo il coinvolgimento, in quanto inserite nel decreto, nei vizi
di fondo dello stesso - ma specialmente alla prevista sopra
cennata intesa delle regioni, riguardo all'adozione delle deroghe,
con i Ministeri dell'ambiente e delle politiche agricole, che al
pari dell'anche previsto intervento dell'Istituto nazionale per la
fauna selvatica, comporta un inammissibile procedimento di
codecisione, e un sostanziale controllo di merito, da parte dello
Stato sugli atti delle regioni, non consentito dall'art. 125,
comma primo, della Costituzione - Richiami alle sentenze nn. 126 e
272 del 1996.
(Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 settembre
1997).
(Cost., artt. 5, 117, primo comma, 118, primo comma, 125, primo
comma; legge 9 marzo 1989, n. 86, artt. 4 e 9; d.P.R. 24 luglio
1977, n. 616, artt. 6 e 99; legge 11 febbraio 1992, n. 157; legge
11 marzo 1992, n. 157, art. 118, comma 3; d.lgs. 4 giugno 1997, n.
143, artt, 1, comma 2 e 2, comma 2; legge 15 marzo 1997, n. 59,
art. 8).
(098C0006)
(GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.5 del 4-2-1998)
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