Giudizio per conflitto di attribuzione fra poteri dello Stato.
Reati ministeriali - Procedimento penale a carico di un deputato in
relazione a fatti avvenuti quando era Ministro dell'ambiente -
Provvedimento con cui il Tribunale dei ministri di Firenze, a
conclusione delle indagini, dichiara la propria incompetenza
funzionale per ritenuta «non ministerialita» dei reati ascritti
all'imputato e dispone la trasmissione degli atti direttamente
all'autorita' giudiziaria competente - Successivo provvedimento con
cui il Tribunale monocratico di Livorno, sezione distaccata di
Cecina, afferma di non dover richiedere ne' attendere la
valutazione dell'organo parlamentare sui presupposti per
l'esercizio del potere di autorizzazione a procedere - Conflitto di
attribuzione tra poteri dello Stato sollevato dalla Camera dei
deputati, con richiesta subordinata di autorimessione di questione
incidentale di legittimita' costituzionale - Sussistenza dei
requisiti soggettivi e oggettivo del conflitto - Conferma della
ammissibilita' gia' dichiarata nella fase preliminare con ordinanza
n. 8 del 2008.
- Provvedimento 31 marzo 2005 del Tribunale dei ministri di Firenze;
ordinanza 4 dicembre 2006 del Tribunale di Livorno, Sezione
distaccata di Cecina.
- Costituzione, art. 96; legge costituzionale 16 gennaio 1989, n. 1,
art. 8, comma 4; legge 5 giugno 1989, n. 219, art. 2, comma 1
(legge 11 marzo 1953, n. 87, art. 37).
Reati ministeriali - Procedimento penale a carico di un deputato in
relazione a fatti avvenuti quando era Ministro dell'ambiente -
Provvedimento emesso dal Tribunale dei ministri di Firenze a
conclusione delle indagini - Dichiarazione di incompetenza
funzionale per ritenuta «non ministerialita» dei reati ascritti
all'imputato e trasmissione degli atti direttamente all'autorita'
giudiziaria competente - Mancata trasmissione degli stessi atti al
Procuratore della Repubblica affinche' questi desse comunicazione
del provvedimento al Presidente della Camera dei deputati -
Compromissione del potere dell'organo parlamentare di valutare
autonomamente la natura ministeriale o meno dei reati oggetto di
indagine e di sollevare conflitto di attribuzione tra poteri ove
non condivida la valutazione negativa espressa dal Tribunale dei
ministri - Menomazione della sfera di competenza costituzionalmente
garantita alla Camera parlamentare in ordine all'esercizio del
potere di autorizzazione a procedere - Non spettanza al Collegio
per i reati ministeriali presso il Tribunale di Firenze della
omissione da cui deriva la menomazione - Rigetto della richiesta di
annullamento del provvedimento impugnato.
- Provvedimento 31 marzo 2005 del Tribunale dei ministri di Firenze.
- Costituzione, art. 96; legge costituzionale 16 gennaio 1989, n. 1,
art. 8, comma 4; legge 5 giugno 1989, n. 219, art. 2, comma 1.
Reati ministeriali - Procedimento penale a carico di un deputato in
relazione a fatti avvenuti quando era Ministro dell'ambiente -
Dichiarazione di incompetenza funzionale del Tribunale dei ministri
di Firenze per ritenuta «non ministerialita» dei reati ascritti
all'imputato e trasmissione degli atti all'autorita' giudiziaria
competente - Prosecuzione del procedimento dinanzi al Tribunale
monocratico di Livorno, sezione di Cecina - Omessa rilevazione da
parte di quest'ultimo della mancata comunicazione del provvedimento
del Tribunale dei ministri alla Camera dei deputati ed omessa
adozione dei provvedimenti conseguenti al fine di rimediare alla
mancata comunicazione - Compromissione del potere dell'organo
parlamentare di valutare autonomamente la natura ministeriale o
meno dei reati oggetto di indagine e di sollevare conflitto di
attribuzione tra poteri ove non condivida la valutazione negativa
espressa dal Tribunale dei ministri - Menomazione della sfera di
competenza costituzionalmente garantita alla Camera parlamentare in
ordine all'esercizio del potere di autorizzazione a procedere - Non
spettanza al Tribunale di Livorno, sezione distaccata di Cecina,
della omissione da cui deriva la menomazione - Rigetto della
richiesta di annullamento del provvedimento impugnato.
- Ordinanza 4 dicembre 2006 del Tribunale di Livorno, Sezione
distaccata di Cecina.
- Costituzione, art. 96; legge costituzionale 16 gennaio 1989, n. 1,
art. 8, comma 4; legge 5 giugno 1989, n. 219, art. 2, comma 1.
Reati ministeriali - Procedimento penale a carico di un deputato in
relazione a fatti avvenuti quando era Ministro dell'ambiente - -
Provvedimento con cui il Tribunale dei ministri di Firenze, a
conclusione delle indagini, dichiara la propria incompetenza
funzionale per ritenuta «non ministerialita» dei reati ascritti
all'imputato e dispone la trasmissione degli atti direttamente
all'autorita' giudiziaria competente - Successivo provvedimento con
cui il Tribunale monocratico di Livorno, sezione distaccata di
Cecina, afferma di non dover richiedere ne' attendere la
valutazione dell'organo parlamentare sui presupposti per
l'esercizio del potere di autorizzazione a procedere - Conflitto di
attribuzione tra poteri dello Stato sollevato dalla Camera dei
deputati - Richiesta alla Corte, in via subordinata, di sollevare
dinanzi a se' questione di costituzionalita' dell'art. 2, comma 1,
della legge n. 219 del 1989, in quanto non consentirebbe, nel caso
di archiviazione per ritenuta «non ministerialita» del reato, la
trasmissione degli atti al Procuratore della Repubblica per
l'immediata rimessione alla Camera competente - Sussistenza
dell'obbligo di trasmissione degli atti all'organo parlamentare in
base alla legge costituzionale n. 1 del 1989, cui la norma di legge
ordinaria non ha inteso derogare - Conseguente mancanza dei
presupposti per aderire alla richiesta di autorimessione.
- Legge 5 giugno 1989, n. 219, art. 2, comma 1.
- Costituzione, art. 96; legge costituzionale 16 gennaio 1989, n. 1,
art. 8, commi 1 e 4.
(009C0524)
(GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.30 del 29-7-2009)
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