Giudizio di legittimita' costituzionale in via incidentale.
Processo penale - Astensione - Situazione di incompatibilita' del
giudice determinata da atti compiuti nel procedimento - Lamentata
previsione che il giudice debba formalizzare richiesta di
astensione, in luogo dell'attivazione di automatismi di tipo
tabellare preordinati dall'ufficio - Asserita violazione del
principio di indipendenza del giudice - Asserita disparita' di
trattamento tra situazioni giuridicamente uguali - Asserita lesione
del diritto di difesa - Asserita violazione dei principi del
giudice naturale e del giusto processo - Erroneita' del presupposto
interpretativo al quale e' correlata la rilevanza delle questioni -
Manifesta inammissibilita'.
- Codice di procedura penale, art. 36, comma 1, lettera g), in
combinato disposto con l'art. 34 dello stesso codice.
- Costituzione, artt. 3, 24, 25, 101 e 111.
Processo penale - Astensione - Situazione di incompatibilita' del
giudice determinata da atti compiuti nel procedimento - Lamentata
previsione che il Presidente del Tribunale possa "decidere"
discrezionalmente sull'astensione imponendo al giudice del rito
abbreviato la prosecuzione del giudizio nel caso in cui lo stesso
abbia definito l'udienza preliminare con il rinvio a giudizio di
coimputati per un reato associativo e/o plurisoggettivo - Asserita
violazione del principio di indipendenza del giudice - Asserita
disparita' di trattamento tra situazioni giuridicamente uguali -
Asserita lesione del diritto di difesa - Asserita violazione dei
principi del giudice naturale e del giusto processo - Erroneita'
del presupposto interpretativo al quale e' correlata la rilevanza
delle questioni - Manifesta inammissibilita'.
- Codice di procedura penale, art. 36, comma 3, in combinato disposto
con l'art. 34 dello stesso codice.
- Costituzione, artt. 3, 24, 25, 101 e 111.
Processo penale - Incompatibilita' determinata da atti compiuti nel
procedimento - Ritenuta interpretazione della previsione secondo
cui "non puo' partecipare al giudizio il giudice che ha emesso il
provvedimento conclusivo dell'udienza preliminare" nel senso di
attribuire al giudice che ha deciso l'udienza preliminare con il
rinvio a giudizio di imputati per un reato associativo e/o
plurisoggettivo, la possibilita' di decidere anche il giudizio
abbreviato nei confronti degli altri imputati per la stessa rubrica
- Lamentata privazione per tali imputati della possibile formula
assolutoria "perche' il fatto non sussiste" - Asserita violazione
del principio di indipendenza del giudice - Asserita disparita' di
trattamento tra situazioni giuridicamente uguali - Asserita lesione
del diritto di difesa - Asserita violazione dei principi del
giudice naturale e del giusto processo - Insussistenza del vulnus
denunciato - Esclusione che vi sia una lacuna nella disciplina dei
casi di incompatibilita' da colmare attraverso una pronuncia
additiva - Conferma dell'orientamento che attribuisce agli
strumenti dell'astensione e della ricusazione il compito di
realizzare il principio del giusto processo attraverso valutazioni
caso per caso e senza oneri preventivi di organizzazione delle
attivita' processuali - Manifesta infondatezza della questione.
- Codice di procedura penale, art. 34, comma 2, in combinato disposto
con l'art. 36 dello stesso codice.
- Costituzione, artt. 3, 24, 25 e 111.
Processo penale - Incompatibilita' determinata da atti compiuti nel
procedimento - Ritenuta interpretazione della previsione secondo
cui "non puo' partecipare al giudizio il giudice che ha emesso il
provvedimento conclusivo dell'udienza preliminare" nel senso di
permettere, comunque, la partecipazione al giudizio abbreviato da
parte dello stesso giudice dell'udienza preliminare, che aveva gia'
deciso, con il rinvio a giudizio e nei confronti di altri
coimputati, il processo relativo all'imputazione per reato
associativo, plurisoggettivo e/o a partecipazione necessaria -
Asserita violazione del principio di indipendenza del giudice -
Asserita disparita' di trattamento tra situazioni giuridicamente
uguali - Asserita lesione del diritto di difesa - Asserita
violazione dei principi del giudice naturale e del giusto processo
- Insussistenza del vulnus denunciato - Esclusione che vi sia una
lacuna nella disciplina dei casi di incompatibilita' da colmare
attraverso una pronuncia additiva - Conferma dell'orientamento che
attribuisce agli strumenti dell'astensione e della ricusazione il
compito di realizzare il principio del giusto processo attraverso
valutazioni caso per caso e senza oneri preventivi di
organizzazione delle attivita' processuali - Manifesta infondatezza
della questione.
- Codice di procedura penale, art. 34, comma 2, in combinato disposto
con l'art. 36 dello stesso codice.
- Costituzione, artt. 3, 24, 25 e 111.
(T-130086)
(GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.20 del 15-5-2013)
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