N. 86 ORDINANZA 8 - 14 maggio 2013

Giudizio di legittimita' costituzionale in via incidentale. Processo penale - Astensione - Situazione di incompatibilita' del giudice determinata da atti compiuti nel procedimento - Lamentata previsione che il giudice debba formalizzare richiesta di astensione, in luogo dell'attivazione di automatismi di tipo tabellare preordinati dall'ufficio - Asserita violazione del principio di indipendenza del giudice - Asserita disparita' di trattamento tra situazioni giuridicamente uguali - Asserita lesione del diritto di difesa - Asserita violazione dei principi del giudice naturale e del giusto processo - Erroneita' del presupposto interpretativo al quale e' correlata la rilevanza delle questioni - Manifesta inammissibilita'. - Codice di procedura penale, art. 36, comma 1, lettera g), in combinato disposto con l'art. 34 dello stesso codice. - Costituzione, artt. 3, 24, 25, 101 e 111. Processo penale - Astensione - Situazione di incompatibilita' del giudice determinata da atti compiuti nel procedimento - Lamentata previsione che il Presidente del Tribunale possa "decidere" discrezionalmente sull'astensione imponendo al giudice del rito abbreviato la prosecuzione del giudizio nel caso in cui lo stesso abbia definito l'udienza preliminare con il rinvio a giudizio di coimputati per un reato associativo e/o plurisoggettivo - Asserita violazione del principio di indipendenza del giudice - Asserita disparita' di trattamento tra situazioni giuridicamente uguali - Asserita lesione del diritto di difesa - Asserita violazione dei principi del giudice naturale e del giusto processo - Erroneita' del presupposto interpretativo al quale e' correlata la rilevanza delle questioni - Manifesta inammissibilita'. - Codice di procedura penale, art. 36, comma 3, in combinato disposto con l'art. 34 dello stesso codice. - Costituzione, artt. 3, 24, 25, 101 e 111. Processo penale - Incompatibilita' determinata da atti compiuti nel procedimento - Ritenuta interpretazione della previsione secondo cui "non puo' partecipare al giudizio il giudice che ha emesso il provvedimento conclusivo dell'udienza preliminare" nel senso di attribuire al giudice che ha deciso l'udienza preliminare con il rinvio a giudizio di imputati per un reato associativo e/o plurisoggettivo, la possibilita' di decidere anche il giudizio abbreviato nei confronti degli altri imputati per la stessa rubrica - Lamentata privazione per tali imputati della possibile formula assolutoria "perche' il fatto non sussiste" - Asserita violazione del principio di indipendenza del giudice - Asserita disparita' di trattamento tra situazioni giuridicamente uguali - Asserita lesione del diritto di difesa - Asserita violazione dei principi del giudice naturale e del giusto processo - Insussistenza del vulnus denunciato - Esclusione che vi sia una lacuna nella disciplina dei casi di incompatibilita' da colmare attraverso una pronuncia additiva - Conferma dell'orientamento che attribuisce agli strumenti dell'astensione e della ricusazione il compito di realizzare il principio del giusto processo attraverso valutazioni caso per caso e senza oneri preventivi di organizzazione delle attivita' processuali - Manifesta infondatezza della questione. - Codice di procedura penale, art. 34, comma 2, in combinato disposto con l'art. 36 dello stesso codice. - Costituzione, artt. 3, 24, 25 e 111. Processo penale - Incompatibilita' determinata da atti compiuti nel procedimento - Ritenuta interpretazione della previsione secondo cui "non puo' partecipare al giudizio il giudice che ha emesso il provvedimento conclusivo dell'udienza preliminare" nel senso di permettere, comunque, la partecipazione al giudizio abbreviato da parte dello stesso giudice dell'udienza preliminare, che aveva gia' deciso, con il rinvio a giudizio e nei confronti di altri coimputati, il processo relativo all'imputazione per reato associativo, plurisoggettivo e/o a partecipazione necessaria - Asserita violazione del principio di indipendenza del giudice - Asserita disparita' di trattamento tra situazioni giuridicamente uguali - Asserita lesione del diritto di difesa - Asserita violazione dei principi del giudice naturale e del giusto processo - Insussistenza del vulnus denunciato - Esclusione che vi sia una lacuna nella disciplina dei casi di incompatibilita' da colmare attraverso una pronuncia additiva - Conferma dell'orientamento che attribuisce agli strumenti dell'astensione e della ricusazione il compito di realizzare il principio del giusto processo attraverso valutazioni caso per caso e senza oneri preventivi di organizzazione delle attivita' processuali - Manifesta infondatezza della questione. - Codice di procedura penale, art. 34, comma 2, in combinato disposto con l'art. 36 dello stesso codice. - Costituzione, artt. 3, 24, 25 e 111. (T-130086) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.20 del 15-5-2013)

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