N. 5
RICORSO PER CONFLITTO DI ATTRIBUZIONE
26 marzo 2015
Ricorso per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato
(merito) depositato il 26 marzo 2015 (del Presidente del Consiglio
dei ministri).
Confessioni religiose - Intese tra lo Stato e le confessioni
religiose diverse dalla cattolica - Deliberazione del Consiglio dei
ministri di diniego alla richiesta di apertura delle trattative
formulate dall'Unione degli atei e degli agnostici razionalisti -
Sentenza delle Sezioni unite civili della Corte di cassazione, con
la quale e' stato respinto il ricorso per motivi di giurisdizione
proposto dal Presidente del Consiglio dei ministri avverso la
decisione del Consiglio di Stato che, in riforma della favorevole
sentenza del Tar per il Lazio recante declaratoria di
inammissibilita' del ricorso introduttivo per difetto assoluto di
giurisdizione, aveva affermato la sindacabilita' del giudice
amministrativo della suddetta deliberazione del Consiglio dei
ministri - Ricorso per conflitto di attribuzione tra poteri dello
Stato proposto dal Presidente del Consiglio dei ministri, in
proprio e a nome del Consiglio dei ministri - Denunciato
illegittimo esercizio del potere giurisdizionale - Affermata natura
delle intese ex art. 8, terzo comma, Cost. quali atti non
amministrativi ma politici preordinati all'emanazione della legge
regolatrice dei rapporti tra Stato e le confessioni religiose -
Insussistenza di qualsivoglia obbligo giuridico da parte del
Governo di avviare le relative trattative, dovendosi qualificare il
diniego del Consiglio dei ministri quale atto espressione della
fondamentale funzione di direzione e di indirizzo politico che la
Costituzione assegna al Governo con riferimento al fenomeno
religioso - Richiesta alla Corte di dichiarare che non spetta alla
Corte di cassazione, Sezioni unite civili, di affermare la
sindacabilita', ad opera dei giudici comuni, del rifiuto del
Consiglio dei ministri di avviare le trattative finalizzate alla
conclusione dell'intesa di cui all'art. 8, terzo comma, Cost.
- Sentenza della Corte di cassazione - Sezioni Unite Civili del 28
giugno 2013, n. 16305.
- Costituzione, artt. 8, comma terzo, 92 e 95; legge 23 agosto 1988,
n. 400, art. 2, comma 3, lett. l); regio decreto 26 giugno 1924, n.
1054, art. 31, ora art. 7, comma 1, del decreto legislativo 2
luglio 2010, n. 104.
(15C00126)
(GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.16 del 22-4-2015)
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