TRIBUNALE DI MATERA

(GU Parte Seconda n.8 del 22-1-2009)

       Processo civile n. 2151/06 R.G. - Estratti di ordinanza
             emessa fuori udienza e di atto di citazione
 
   Il  giudice  unico ritenuta la necessita', stante la difficolta' di
individuare  il  esatti  nominativi  dei  parenti  sino al sesto grado
(successibili   ex   lege)   della   defunta  Signorile  Elena,  della
notificazione  dell'atto  introduttivo  per pubblici proclami ai sensi
dell'art.  150  C.p.c.  dispone  (anche  ai  fini  di cui all'art. 102
C.p.c.)  la  rinnovazione della notifica dell'atto introduttivo (e del
presente  provvedimento) nei confronti dei parenti sino al sesto grado
della  defunta Signorile Elena Marta Palmira nata a Cuneo l'11 gennaio
1922  e  deceduta  in  Matera  il 16 settembre 2000 nelle forme di cui
all'art.  150 C.p.c., fissando per la prima comparizione l'udienza del
3  luglio  2009.  Matera,  12 novembre 2008. Il giudice dott.ssa Laura
Fazio. Tribunale di Matera. Depositato in cancelleria oggi 13 novembre
2008.  Il  cancelliere  B3  f.to illeggibile. Procura della Repubblica
Matera   presso   Tribunale.  Pervenuto  il  27  novembre  2008.  F.to
illeggibile.  Il  P.M.  Visto:  Matera 2 dicembre 2008. Il procuratore
della  Repubblica.  F.to  Chieco.  Atto  di  citazione.  Gli  avvocati
Francesco  Gaetano  e  Luciano  Di  Caro difensori di Mele Stefano, in
proprio  e  quale procuratore delle germane V.za Anna, Grazia, Giulia,
Vita,  elett.  domiciliati  in Matera presso i difensori, citano tutti
gli  eredi  legittimi  successibili fino al 6° grado di Signorile
Elena  Marta  Palmira  nata  in  Cuneo  l'11 gennaio 1922, deceduta in
Matera il 16 settembre 2000, ovunque residenti dinanzi al Tribunale di
Matera  all'udienza  del  3 luglio 2009, ore di rito, con costituzione
entro  20  giorni  prima come da art. 166 C.p.c. e comparizione a tale
udienza  dinanzi  al  giudice  Fazio,  con  avvertenza  che il ritardo
comporta le decadenze come da art. 167 C.p.c. per l'accoglimento delle
seguenti  conclusioni: 1) dichiarare Giovanni Mele erede testamentario
di  Elena Signorile; 2) in subordine dichiarare Giovanni Mele erede ed
esecutore  testamentario  e  che  lo  stesso, decaduto da quest'ultima
carica, e' rimasto erede; 3) dichiarare che l'istante e le sue germane
sono  subentrati  nel  patrimonio  di Elena Signorile, quali eredi del
fratello  Giovanni  Mele, deceduto; 4) in gradato subordine dichiarare
che il patrimonio di Elena Signorile spetta agli eredi legittimi della
medesima;  5)  ammettere  come  testi Angelo Tataranni, Elena Defaleo,
Eustachio  Di Marzio, Antonio Surdo, Anna Percoco, Giuseppe Montemurro
per  dimostrare  l'attivita'  solidaristica  e  caritativa di Giovanni
Mele.  E'  accaduto,  infatti,  che  Elena Signorile nel testamento ha
istituito  Giovanni  Mele  suo  erede  ma ha usato anche l'espressione
esecutore testamentario, onde e' indispensabile accertare con sentenza
la  effettiva  volonta'  della  testatrice.  Valore:  indeterminabile.
Contributo unificato Euro 340,00 gia' pagato.
      Matera, 5 dicembre 2008

            Avv. Francesco Di Caro - Avv. Gaetano Di Caro
                         Avv. Luciano Di Caro
 
C-09533 (A pagamento).
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