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Errata corrige
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ATTO DI CITAZIONE per Scioglimento di Comunione Congregazione delle Povere Figlie di Maria SS. Incoronata Adoratrici Perpetue del Sacro Cuore di Gesu', quale ente giuridico ed istituto religioso di diritto pontificio, rappresentante della Casa Filiale " Istituto Piccolo Rifugio dell Divina Provvidenza " corrente in Paceco (TP), via Regina Margherita, 138, con sede e casa generalizia in Roma Viale Alessandrino, n. 695, legalmente rappresentata dalla Superiora Generale Suor Iole Tommasi, rappresentata e difesa dall'Avv. Stefano Geraci del Foro di Palermo e dall'Avv. Carlo Sammartano per procura a margine del presente atto ed elettivamente dom.to presso lo studio di quest'ultimo in Trapani, Piazza Giacomo Ciaccio Montalto 2 CITANO - De Filippi Antonino, dom.to in Paceco (TP) nellla Via M. Gervasi, n.30; - Buffa Margherita, in proprio e nn.q. di erede di Buffa Vita, dom.ta in Paceco (TP) nel Vicolo Minerva, n.6 ; - Buffa Rosa, in proprio e n.q. di erede di Buffa Vita, dom.ta in Paceco (TP) nel Vicolo Minerva, n.6; -Brugnone Pia Ippolita, n.q. di eredi di Brugnone Vincenzo, Via Adragna,53 Trapani -Brugnone Antonietta Maria Michelina, n.q. di erede di Brugnone Vincenzo, do.ta in Palermo, Via Almeyda,5 - Bonura Maria, in proprio e n.q. di avente causa del Sig. Brugnone Vincenzo, dom.ta in Paceco (TP), Via Pacini, n.31; - Eredi di Schifano Vincenzo a comparire davanti al Sig. Giudice Unico presso il Tribunale Civile di Trapani alla udienza che sara' tenuta il 29 settembre 2009 ore legali, nei locali di Sue ordinarie sedute siti in Trapani, con invito a costituirsi nel termine di venti giorni prima della udienza come sopra indicata, con avvertenza che la costituzione oltre il suddetto termine implica le decadenze di cui all'art. 167 c.p.c. e che si procedera' in contumacia per ivi sentir accogliere le seguenti domande cui si premette. Fatto In data 11.6.1970 e' deceduta in Paceco (TP) la Sig.ta Brugnone Maria, nata a Paceco il 04.11.1885, coniugata col Sig. Signorino Paolo, la quale ha disposto dei propri beni con testamento pubblico ricevuto dal Notaio Carmelo Cernigliaro, recante la data del 22.02.1968, pubblicato in data 30.06.1970 e registrato a Trapani in data 08.07.1970 al n. 2059.( Doc. 2) Col prefato testamento la Sig.ra Brugnone Maria, tra le altre disposizioni, ha legato all'Istituto del Rifugio della Divina Provvidenza di Paceco i seguenti beni di cui al n. 4 lettere a) e b) del testamento:" Lego all'Istituto del Rifugio della Divina Provvidenza di Paceco:a) Tutto il secondo piano della predetta mia casa in Paceco, tra la Piazza Vitt. Emanuele e la via Ten. Serafino Montalto, con le comunanze dell'entrata terrana, nella Piazza Vitt. Em. n. 14, della lavenderia terrana, dei due piccoli vani-ripostiglio interni all'entrata prospicienti sul Vicolo Minerva, della cisterna, della scala, dei lastrici solari e dell'area soprastante ai lastrici.Il piccolo ripostiglio che trovasi sui lastrici di detta mia casa; lo assegno in proprieta' esclusiva del predetto Istituto del Rifuggio della Divina provvidenza di Paceco.b) Le due quarte parti indivise, cioe' la meta' indivisa, del predetto fondicello in contrada Misiligiafari, territorio di Trapani esteso circa are ottantacinque;..." seguono le disposizioni per l'anima.In data 05.06.1972 e' deceduto in Paceco (TP) il Sig. Signorino Paolo, ( marito della Sig.ra Brugnone Maria) nato a Trapani il 09.10.1888 il quale ha riportato le proprie ultime volonta in un testamento pubblico del 18.05.1972 affidato al Notaio Giuseppe Orbosue' di Trapani,pubblicato in data 13.06.1972 e registrato a Trapani il 20.06.1972 al n.1905 vol.326.(doc.3)Col detto atto di diposiszione testamentaria il Sig. Signorino Paolo, tra le altre disposizioni, ha legato in favore dell'Istituto del Rifugio della Divina Provvidenza di Paceco i seguenti beni:"Lego e lascio all'Istituto del Rifugio della Divina Provvidenza di Paceco:a) l'intero mio fabbricato, compreso l'oleificio e le relative attrezzature, sito in c.da Misiligiafari, territorio di Trapani, con diritto di accesso dalla via pubblica;b) due sedicesime parti indivise del mio terreno, sito nella predetta contrada Misiligiafari;c) la mia cappella, sita nel Cimitero Comunale di Trapani, tra i gruppi quattro e cinque dei colombai economici....." seguono le disposizioni per l'anima.Sulla base delle disposizioni contenute in entrambi i testamenti dei coniugi Brugnone- Signorino, escludendo i legati relativi a singole e distinte unita' immobiliari che e' stato possibile attribuire singolarmente ai singoli legatari, attualmente e' rimasto indiviso l'appezzamento di terreno sito in c.da Misiligiafari e sono sorte contestazioni in ordine all'attribuzione della proprieta' del fabbricato insistente su detto fondo.A) In ordine all'appezzamento di terreno di contrada Misiligiafari, identificato in catasto al foglio 54, particelle 17-18-28-29(84) e' esteso complessivamente Ha 4.20.03.Le particelle n. 17 e 18 pervennero ai coniugi Brugnone-Signorino con atto n. 6068 del 25.02.1950 in Notaio Carlo Raiti (doc.4) dagli aventi causa La Russa Benedetto e Tagliavia Filippo.La Sig.ra Brugnone acqusto' i 3\13 indivisi ed il Sig. Signorino acquisto' in ragione dei 10\13 indivisi di " una tenuta di terre siti in c.da Misiligiafari, territorio di trapani, estesa nel suo insieme ettari due, are settantatre' e centiare cinquantatre'" (Ha 2.73.53).Le particelle 28 e 29 (84) furono acquistate dai coniugi Brugnone -Signorino con atto n. 6280 del 03.05.1950 in Notaio Carlo Raiti (doc.5) dalla loro dante causa Sig.ra Fonte Maria in ragione di 1\7 indiviso a Brugnone Maria ed il restante 6\7 indiviso in favore di Signorino Paolo di " un appezzamento di terreno sito in contrada Misiligiafari, territorio di trapani esteso ettari uno, are quarantasei e centiare cinquanta" (Ha 1.46.50).In totale, di fatto il fondo indiviso di proprieta' dei coniugi Brugnone- Signorino e' esteso secondo i titoli Ha 04.20.03 e secondo le misurazioni catastali ( come da relazione tecnica di parte del geom.Michele Lombardo)(Doc. 6) in Ha 04.24.80 che arrotondate possono stimarsi in Ha 04.25.00.Si puo', pertanto, riassumere, avuto riguardo agli atti di provenienza della proprieta', affermado che il de cuius Sig. Signorino Paolo era proprietario ed ha disposto nel proprio testamento di una porzione dei terreno pari a 4\5 ( Ha 03.40.00)dell'intero fondo indiviso e la Sig.ra Brugnone era proprietaria ed ha disposto col proprio testamento della quota pari ad 1\5 (Ha 00.85.00) dell'intero fondo.Venendo ora a determinare la quota di proprieta' del fondo di C.da Misiligiafari di spettanza dell'Istituto del Rifugio della Divina Provvidenza di Paceco avuto riguardo alle disposizioni testamentarie anzi nominate si perviene ai seguenti risultati.1) la Sig.ra Brugnone Maria ha legato all'Istituto i 2\4 indivisi e, quindi, la meta' indivisa ( Ha 0.42.50), di 1\5 dell'intera quota di sua proprieta' (Ha 0.85.00),corrispondente a 2\20 dell'intero indiviso considerata la quota di 4\5 del marito.2) il Sig. Signorino Paolo, proprietario di 4\5 dell'intero fondo, ha disposto in favore dell'Istituto del Rifugio della Divina Provvidenza di Paceco di 2\16 ( Ha 0.42.50) dei 4\5 (Ha 3.40.00) di sua proprieta', corrispondente a 2\20 dell'intero fondo in comproprieta' di entrambi i coniugi.In definitiva, quindi, all'Istituto del Rifugio della Divina Provvidenza di Paceco, tenuto conto delle disposizioni di entrambi i testamenti, sono stati legati i 4\20 dell'intero fondo in comproprieta' dei coniugi Brugnone-Signorico corrispondente ad Ha 0.85.00 pari a mq 8.500 circa secondo quanto emerge dalle misurazioni catastali del fondo.La restante parte proprieta' del fondo di c.da Misiligiafari pari a 16\20 e' stata legata ai Sig.ri, odierni convenuti, Brugnone Vincenzo 1\20( dante causa di Bonura Maria), Schifano Vincenzo 1\20, Bonaccia Maria 12\20,De Filippi Antonino 1\20 e le sorelle Buffa Margherita, Rosa e Vita 1\20.Peraltro, l'intero fondo viene coltivato dalla convenuta Bonura Maria(avente causa di Brugnone Vincenzo con atto per. 13382 Notaio Manzo Luigi stipulato in data 01.08.2000) la quale da tale data ha fatto propri i frutti del terreno senza in alcun modo rendere conto all'Istituto.Per tali ragioni appare opportuno disporre il sequestro giudiziario del terreno poiche' nella fattispecie :"Ricorrono i requisiti,compreso quello di opportunita', richiesto per il sequestro giudiziario di beni ereditari,ai sensi dell'art.670 c.p.c.,quando alcuni degli eredi abbiano di tali beni il godimento esclusivo e gli altri chiedano che se ne attui la divisione, previo l'accertamento dei loro diritti sulla massa ereditaria." (Cassazione civile sez.II,21 dicembre 1992 n.13546).Conseguentemente si chiede che l'On. Tribunale adito ordini alla convenuta Bonura Maria il rendimento dei conti ex art. 263 c.p.c. relativo ai frutti percepiti dal fondo Misiligiafari.B) In ordine al fabbricato che insiste sulla particella n. 17 di detto fondo, l'immobile e' costituito da due corpi di fabbrica: a) il primo composto da un complesso a piano terra formato da un atrio di circa mq 133 e una superficie coperta di mq 417 adibita ad ex oleificio piu' un appartamento di circa 67 mq; un appartamento a primo piano di circa 138 mq. b) il secondo un piccolo corpo di fabbrica gia destinato a stalla di circa mq 62.Detto frabbricato di esclusiva proprieta' del defunto Sig. Signorino Paolo e' stato da quest'ultimo legato all'Istituto del Rifugio della Divina Provvidenza di Paceco con il proprio testamento del del 18.05.1972 nel quale il testatore cosi' si esprime:" Lego e lascio all'Istituto del Rifugio della Divina Provvidenza di Paceco "l'intero mio fabbricato, compreso l'oleificio e le relative attrezzature,sito in contrada Misiligiafari,territorio di trapani, con diritto di accesso dalla via pubblica."La circostanza che detto fabbricato,sebbene insistente su una porzione di fondo in comproprieta' con la moglie, fosse di esclusiva proprieta' del Sig. Signorino Paolo si evince, innanzitutto dasl fatto che la di lui moglie nel proprio testamento tra i beni di sua proprieta' non fa alcuna menzione del fabbricato cosciente del fatto che la costruzione era stata realizzata esclusivamente dal proprio marito.Lo stesso de cuius, nell'inventario dei beni redatto dal Notaio Giuseppe Di Marzo in data 13.10.1970, dichiara che sia le fabbriche insistenti sul fondo sia i macchinari dell'oleificio erano di sua esclusiva proprieta',essendo state realizzate le prime ed acquistate le seconde con denaro esclusivamente proprio.Pertanto detto immobile dovra' attribuirsi per intero all'Istituto del Rifugio della Divina Provvidenza di Paceco.Peraltro, ai fini catastali l'immobile viene attribuito in proprieta' esclusiva del Sig. Signorino Paolo.Nonostante la palese volonta' del de cuius sull'attribuzione della proprieta' esclusiva del fabbricato alle suore, un altro coerede il Sig. Brugnone Vincenzo con atto n. Rep. 13382 stipulato innanzi al Notaio Dott. Luigi Manzo in data 01.08.2000 e registrato a Trapani col n. 2671, vendeva alla Sig.ra Bonura Maria la propria quota di proprieta' sul fondo in C.da Misiligiafari ed anche una quota pari a 3\13 dell'intero fabbricato (corrisponedente alla quota di proprieta' del terreno) insistente sul detto terreno che a dire del Sig. Brugnone sarebbe stato costruito in comune con il marito Signorino Paolo, per averlo ricevuto in successione dalla Sig.ra Brugnone Maria.In sostanza il Sig. Brugnone Vincenzo si attribuiva i 3\13 di proprieta' del fabbricato richiamando il principio dell'accessione per cui il fabbricato costruito sula particella n. 17 di detto fondo di proprieta' comune di coniugi (nella misura di 3\13 della Sig.ra Brugnone Maria di 10\13 del Sig. Signorino Paolo) veniva a ricadere in proprieta' comune nelle stesse proporzioni. Palese e' la nullita' di tale atto di compravendita per avere il dante causa venduto una quota pari a 3\13 dell'intero fabbricato senza averne alcun titolo risultando,invece, l'intero fabbricato legato dal Sig. Signorino Paolo legittimo proprietario all'Istituto del Rifugio della Divina Provvidenza di Paceco.Alla luce delle superiori considerazione si chiede all'Ill.mo Tribunale adito la dichiarazione di nullita' dell'atto di vendita con conseguente attribuzione dell'intera proprieta' in favore dell'Istituto. Ritenuto tutto quanto sopra esposto VOGLIA L'ILL.MO TRIBUNALE -reiectis adversis,-preliminarmente, disporre ex art. 670 c.p.c. il sequestro giudiziario dei beni immobili oggetto del presente giudizio di scioglimento della comunione ereditaria;-conseguentemente ordinare alla convenuta Bonura Maria il rendimento del conto ex art. 263 c.p.c. relativo ai frutti fino ad ora dalla stessa percepiti dalla coltivazione del fondo in C.da Misiligiafari; nel merito:- previa nomina di CTU affinche' provveda alla stima degli immobili e specifichi se e come gli immobili da dividersi possano essere frazionati in natura, individuata la quota di proprieta' del fondo in C.da Misiligiafari spettante all'Istituto Rifugio della Divina Provvidenza di Paceco dichiarare lo scioglimento della comunione ereditaria del fondo di C.da Misiligiafari mediante l'attribuzione di detta quota in proprieta' all'Istituto Rifugio della Divina Provvidenza di Paceco;- ritenere e dichiarare che il fabbricato legato dal Sig. Signorino Paolo appartiene per intero all'Istituto Rifugio della Divina Provvidenza di Paceco attribuendone a detto istituto l'intera proprieta';- conseguentemente ritenere e dichiarare nullo e privo di efficacia l'atto di compravendita n. Rep. 13382 stipulato innanzi al Notaio Dott. Luigi Manzo in data 01.08.2000 e registrato a Trapani col n. 2671 nella parte in cui il Sig. Brugnone Vincenzo vende alla Sig.ra Bonura Maria una quota pari a 3\13 del fabbricato non avendo il dante causa alcun diritto di proprieta' sullo stesso immobile;-in estremo subordine, ove il Tribunale dovesse ritenere acquisito l'immobile da parte del Brugnone Vincenzo (dante causa dell'odierna convenuta Bonura Maria) per accessione) per accessione disporre lo scioglimento della comunione del fabbricato attribuendo alla Bonura Maria (avente causa di Brugnone Vincenzo) la quota pari a 3\26 (1\2 dei 3\13) del fabbricato (corrispondente alla percentuale di proprieta' sulla part. 17) mentre all'Istituto del Rifugio della Divina Provvidenza di Paceco la quota di proprieta' pari a 23\26 dell'intero ( 10\13 + 1\2 di 3\13).In via istruttoria:- disporre consulenza tecnica per la valutazione degli immobili, la determinazione delle quote;porre le spese divisionali a carico delle parti pro-quota. Con condanna, in caso di contestazione, dei convenuti al pagamento delle spese, competenze ed onorari del giudizio. Palermo, 16.03.2009 Avv. Stefano Geraci T-09ABA1665 (A pagamento).