TRIBUNALE DI AREZZO

(GU Parte Seconda n.74 del 24-6-2010)

 
                    Ammortamento vaglia cambiari 
 

  Il presidente del Tribunale di Arezzo, 
  Letto il ricorso  che  precede,  ritenuta  la  propria  competenza;
assunte sommarie informazioni da cui risulta la verita' dei fatti; 
  Vista la dichiarazione di pagamento dell'avv. Bricchi; 
  Visto gli artt. 69-74 del R.D. 21 dicembre 1933, n. 1736 (*); 
 
                              Pronuncia 
 
  l'ammortamento dei vaglia cambiari emessi da Donata Morelli nata ad
Irsina il 17 settembre 1941 in Cesena il 1° aprile 1996 in favore  di
Gabriella Carnaccini nata a Forli' il 7  gennaio  1932  e  Carnaccini
Sergio, nato a Rimini il 25 dicembre 1944 dell'importo ciascuno di L.
1.000.000 (un milione) scadenti rispettivamente: 30 aprile  1996,  30
maggio 1996, 30 giugno 1996, 30  luglio  1996,  30  agosto  1996,  30
settembre 1996, 30 ottobre 1996, 30 novembre 1996, 30 dicembre  1996,
30 gennaio 1997, 28 febbraio 1997, 30 marzo 1997, 30 aprile 1997,  30
maggio 1997, 30 giugno 1997, 30  luglio  1997,  30  agosto  1997,  30
settembre 1997, 30 ottobre 1997, 30 novembre 1997, 30 dicembre  1997,
30 gennaio 1998, 28 febbraio 1998, 30 marzo 1998, 30 aprile 1998,  30
maggio 1998, 30 giugno 1998, 30 luglio 1998; 
 
                               Ordina 
 
  che il presente decreto venga pubblicato nella  Gazzetta  Ufficiale
della Repubblica; 
 
                               Avverte 
 
  l'eventuale detentore che puo' fare opposizione al presente decreto
entro 15 giorni (*), dinanzi a questo Tribunale,  a  far  data  dalla
suddetta pubblicazione; 
 
                              Autorizza 
 
  decorso il termine senza opposizione, il pagamento predetto. 
  Arezzo, il 30 marzo 2010. Il  presidente.  (*)  Il  presidente  del
Tribunale con provvedimento del 14 giugno 2010 dispone correggersi il
decreto nel senso che laddove e' scritto «visto gli artt.  69-74  del
R.D. 21 dicembre 1933, n. 1736» deve  leggersi  e  intendersi  «visto
l'art. 89 R.D. 14 dicembre 1933, n. 1669» nonche' laddove e'  scritto
«entro 15 giorni» deve leggersi e intendersi «entro 30 giorni». 
    Arezzo, 15 giugno 2010 

                        Avv. Carlo Zingarelli 

 
TC10ABC7572
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