TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER IL LAZIO - ROMA

(GU Parte Seconda n.48 del 23-4-2013)

 
       Motivi aggiunti a mezzo notifica per pubblici proclami 
 

  Con ricorso al  TAR  Lazio  -  Roma,  R.G.  n.  2575/2012,  ANIA  -
Associazione  Nazionale  fra  le  Imprese   Assicuratrici   ("ANIA"),
rappresentata e difesa dagli Avv.ti Antonio Lirosi  e  Ilaria  Giulia
Monorchio, elettivamente domiciliata presso lo Studio Legale  Gianni,
Origoni, Grippo, Cappelli &  Partners  in  Roma,  via  delle  Quattro
Fontane n. 20, contro la Presidenza del Consiglio  dei  Ministri  (la
"Presidenza del Consiglio"), in  persona  del  legale  rappresentante
p.t., ha impugnato: 
  (i) il Decreto del Presidente della Repubblica del 20 gennaio 2012,
adottato su proposta  del  Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri,
previa deliberazione del Consiglio  dei  Ministri,  pubblicato  sulla
Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana - Serie Generale  n.  34
del 10 febbraio 2012 (il  "Decreto"),  nella  parte  in  cui  non  ha
incluso alcun rappresentante dell'ANIA in seno  ai  nuovi  componenti
del CNEL; 
  (ii) la deliberazione del Consiglio dei  Ministri,  adottata  nella
riunione   del   13   gennaio   2012   e   relativi   allegati    (la
"Deliberazione"). 
  Con ordinanza n. 9953/2012 del 29 novembre 2012,  il  TAR  Lazio  -
Roma, Sez.  I,  ha  autorizzato  l'integrazione  del  contraddittorio
mediante notifica  per  pubblici  proclami  e  ha  accolto  l'istanza
istruttoria presentata da ANIA nel ricorso, ordinando alla Presidenza
del  Consiglio  di  depositare  la  Deliberazione,   richiamata   nel
preambolo del Decreto impugnato, con gli eventuali allegati. 
  La Presidenza del Consiglio ha adempiuto tale  ordine,  depositando
la Deliberazione. 
  Avverso la Deliberazione, ANIA ha proposto  motivi  aggiunti,  gia'
depositati al TAR. 
  Con ordinanza n. 6388/2013 del 26 marzo 2013, Il TAR Lazio -  Roma,
Sez. I, ha autorizzato la notifica per pubblici proclami dei predetti
motivi aggiunti ai quarantotto componenti  del  CNEL,  rappresentanti
delle categorie produttive, confermando  l'udienza  pubblica  del  22
maggio 2013 per la discussione della causa, impregiudicato il  rinvio
che si rendesse necessario per il rispetto dei  termini  processuali,
giusta art. 43, comma 1, c.p.a. 
  Nei motivi aggiunti, ANIA ha censurato l'illegittimita' del Decreto
e della Deliberazione per i seguenti motivi di diritto: 1) violazione
e falsa applicazione degli artt. 1 e 6, comma 1,  lettere  b)  ed  e)
della legge n. 241/1990,  dell'art.  23,  comma  9,  della  legge  n.
201/2011. Eccesso di potere in tutte le sue figure sintomatiche e, in
particolare, per difetto  di  istruttoria.  Difetto  di  motivazione.
Falsita' di presupposti. Contraddittorieta' ed illogicita' manifesta.
Travisamento dei fatti. Sviamento, non solo perche' e'  stata  omessa
qualsiasi istruttoria  prima  dell'adozione  del  Decreto,  ma  anche
perche'  la  Deliberazione  non  contiene  alcun   riferimento   alla
posizione dell'ANIA, ne', tanto meno, fornisce alcuna  motivazione  a
supporto della mancata nomina di un suo  rappresentante  in  seno  al
CNEL; 2) violazione e falsa applicazione dell'art. 3 della  legge  n.
241/1990. Eccesso di potere in tutte le sue figure sintomatiche e, in
particolare, per difetto di motivazione,  travisamento  dei  fatti  e
falsita' di presupposti, in quanto la motivazione della scelta  nelle
nomine risulta completamente obliterata, e, a fortiori, non  sono  in
alcun modo indicate le ragioni che hanno indotto  la  Presidenza  del
Consiglio a escludere l'ANIA dal CNEL. 
  I motivi aggiunti, oltre che  alla  Presidenza  del  Consiglio  dei
Ministri, sono stati  notificati  anche  al  CNEL,  a  Confindustria,
Federpesca,  Coldiretti,   Confetra,   Confartigianato,   Confitarma,
Confservizi,  Confcommercio,  Confesercenti,  ABI,   Confagricoltura,
Luigi Giannini e Piero Luzzati. 
  Si notifica per pubblici proclami il suindicato estratto dei motivi
aggiunti proposti nel ricorso  R.G.  n.  2575/2012,  in  ottemperanza
all'ordinanza del TAR Lazio - Roma - Sez. I n. 6388/2013, ai seguenti
soggetti  elencati  nel  Decreto  impugnato,   rappresentanti   delle
categorie produttive: 
  1) Lavoratori dipendenti: 
  Camusso Susanna, Epifani  Guglielmo,  Lapadula  Beniamino,  Casadio
Giuseppe, Corossacz Anna, Gentile Michele,  Tocco  Marcello,  Bonanni
Raffaele, Alessandrini Giorgio, Acocella Giuseppe, Claudiani Claudio,
Bonfanti Ermenegildo, Tesi Paolo, Angeletti Luigi,  Bosco  Salvatore,
Bonifazi Giampiero, Centrella Giovanni, Nigi  Marco  Paolo,  Leonardi
Pierpaolo; 
  Settore dirigenti e quadri: 
  Biasioli Stefano, Rossitto Corrado, Zucaro Antonio. 
  2) Lavoratori Autonomi: 
  Marini Sergio, Guerrini Natalino Giorgio, Politi Giuseppe, Malavasi
Ivan, Marino Luigi, Verrascina Francesco, Bertinelli Giorgio; 
  3) Liberi professionisti: 
  Brandi Roberto, Zingales Armando; 
  4) Rappresentanti imprese: 
  Galli Giampaolo, Jannotti Pecci  Costanzo,  Kraus  Daniel,  Colombo
Antonio Maria, Napoleone Delio, Carrano  Pasquale,  Barberini  Paolo,
Bocca  Bernabo',  Venturi  Marco  Giuseppe,  Giannini   Luigi,   Luzi
Giannalberto, Luzzati  Piero,  Patuelli  Antonio,  Fumagalli  Cesare,
Perasso Giuseppe, Guidi Mario, Cremonesi Giancarlo. 
  Si precisa che i  predetti  controinteressati  potranno  verificare
attraverso il numero di ruolo generale sopra  indicato  lo  stato  di
svolgimento    del    relativo    giudizio    sul    sito    internet
www.giustizia-amministrativa.it. 
  Inoltre una copia dei motivi  aggiunti  e  dell'ordinanza  del  TAR
Lazio  -  Roma,  Sez.  I  n.  6388/2013  sono  a   disposizione   dei
controinteressati evocati a integrare il  contraddittorio  presso  la
casa comunale in Roma Capitale e presso il CNEL  nella  sua  sede  in
Roma, Viale David Lubin n. 2. 
  Roma, 8 aprile 2013 

                         avv. Antonio Lirosi 

 
T13ABA5797
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