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Errata corrige
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Notifica per pubblici proclami - R.G. 9376/2015 e altri In esecuzione dell'Ordinanza n. 885/2016 del Consiglio di Stato, Sez. V, si notifica ai candidati, del concorso per il conferimento di n. 136 posti nel profilo professionale di architetto - Categoria D (posizione economica D1) - Famiglia Tecnica di Roma Capitale, utilmente collocati (vincitori ed idonei) nella graduatoria di cui alla D.D. n. 1859/2014, ed a chi, comunque, ne abbia interesse, che la dott.ssa Debora Rizzo ha proposto appello incidentale avverso la sentenza del Tar del Lazio, Sez. II n. 11208/2015, gia' gravata dagli appelli principali, pendenti presso la V Sezione del Consiglio di Stato con R.G. n. 9555/2015 + n. 9193/2015 + n. 9376/2015 + n. 9589/2015 + n. 9591/2015 + n. 9734/2015. Motivi: 1.- Il Tar del Lazio avrebbe potuto/dovuto ordinare la ricorrezione della prima prova scritta dell'arch. Rizzo che non presenta errori con chiara irragionevolezza ed illogicita' del punteggio attribuito; 2.- i criteri di valutazione della suddetta prova sono insufficienti ed hanno determinato un'attribuzione arbitraria dei punteggi; 3.- Le valutazioni della prima prova scritta sono irrazionali, incongrue, illogiche ed arbitrarie. Si pubblica di seguito il testo dell'ordinanza n. 885/2016: Repubblica Italiana Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta) ha pronunciato la presente Ordinanza sul ricorso numero di registro generale 9376 del 2015, proposto dagli arch. Elena Andreoni e Michele Nicola Ruggiero, rappresentati e difesi dagli avvocati Paolo ed Elena Stella Richter e Pierfrancesco Palatucci, con domicilio eletto presso Paolo Stella Richter, in Roma, viale Mazzini 11; contro Debora Rizzo, rappresentata e difesa dagli avvocati Maria Cristina Manni e Domenico Tomassetti, con domicilio eletto presso quest'ultimo, in Roma, via Pierluigi da Palestrina 19; nei confronti di Roma Capitale, in persona del sindaco, rappresentata e difesa dall'avvocato Carlo Sportelli, domiciliata in Roma, via del Tempio di Giove 21; Beniamino Cordova, Claudia Aceto, Giuliana Barila', Maria Antonietta Forastiere, Immacolata Coppola, Giordana Calvani Brandi, Stefano Guidi, Sara Perretta, Roberta Sulpizio, Stefano Lo Piccolo, Annalisa Tassone, Sara Locacciato; sul ricorso numero di registro generale 9555 del 2015, proposto da Roma Capitale, in persona del sindaco, rappresentata e difesa dall'avvocato Carlo Sportelli, domiciliata in Roma, via del Tempio di Giove 21; contro Debora Rizzo, rappresentata e difesa dagli avvocati Maria Cristina Manni e Domenico Tomassetti, con domicilio eletto presso quest'ultimo, in Roma, Via Pierluigi da Palestrina 19; nei confronti di Cordova Beniamino, Aceto Claudia, Barila' Giuliana, Forastiere Maria Antonietta, Coppola Immacolata, Calvani Brandi Giordana, Guidi Stefano, Perretta Sara, Sulpizio Roberta, Lo Piccolo Stefano, Tassone Annalisa, Locacciato Sara; sul ricorso numero di registro generale 9589 del 2015, proposto dagli arch. Raffaella Leo e Maria Grazia Longo, rappresentati e difesi dagli avvocati Ennio De Vita e Sabato Criscuolo, con domicilio eletto presso Carmine De Vita in Roma, via Gallia 122; contro Debora Rizzo, rappresentata e difesa dagli avvocati Maria Cristina Manni e Domenico Tomassetti, con domicilio eletto presso quest'ultimo, in Roma, via Pierluigi da Palestrina 19; nei confronti di Roma Capitale, in persona del sindaco, rappresentata e difesa dall'avvocato Carlo Sportelli, domiciliata in Roma, via del Tempio di Giove 21; Beniamino Cordova, Claudia Aceto, Giuliana Barila', Maria Antonietta Forastiere, Immacolata Coppola, Giordana Calvani Brandi, Stefano Guidi, Sara Perretta, Roberta Sulpizio, Stefano Lo Piccolo, Annalisa Tassone, Sara Locacciato; sul ricorso numero di registro generale 9591 del 2015, proposto dagli arch. Federico Gigli e Gabriella Rendina, rappresentati e difesi dall'avvocato Aristide Police, con domicilio eletto presso il suo studio, in Roma, via di Villa Sacchetti 11; contro Debora Rizzo, rappresentato e difeso dagli avvocati Maria Cristina Manni e Domenico Tomassetti, con domicilio eletto presso quest'ultimo, in Roma, via Pierluigi da Palestrina 19; nei confronti di Roma Capitale, rappresentata e difesa dall'avvocato Carlo Sportelli; domiciliata in Roma, via del Tempio di Giove 21; Beniamino Cordova, Claudia Aceto, Giuliana Barila', Maria Antonietta Forastiere, Immacolata Coppola, Giordana Calvani Brandi, Stefano Guidi, Sara Peretta, Roberta Sulpizio, Stefano Lo Piccolo, Annalisa Tassone, Sara Locacciato, Elena Andreoni, Michele Nicola Ruggiero; sul ricorso numero di registro generale 9734 del 2015, proposto dagli arch. Nicola Saraceno, Sara Lo Cacciato, Eugenia Mazza, Tiziana Zarrillo, Carlo Pisano', Stefania Santostasi, Stefano Guidi, Chiara Alippi, Roberta Sulpizio, Serena Tersigni, Silvia Di Domenico, Francesca Notarbartolo, Gabriella Reale, Paola Porretta, Giuliana Barila', Giordana Calvani, Elena D'Angelo, Giuseppe Senofonte, Alessandra Credazzi Salvi, Milena Farina, Giuseppe Granati, Cristina Falvella, Anna Mesolella, Maria Laura Scaduto, Maria Antonia Forestiere, Beniamino Cordova, Sara Capoccetti, Donata Facello, Rossella Pagano, Sara Perretta, Stefano Lo Piccolo, Vincenza Tempone, Annalisa Tassone, Maria Rita Schirru, Giacomo Rizzo, Maria Falcone, Ornella Amato, Tiziana Pescosolida, Immacolata Coppola, Claudia Aceto, rappresentati e difesi dall'avvocato Franco Gaetano Scoca, con domicilio eletto presso il suo studio, in Roma, via Paisiello 55; contro Debora Rizzo, rappresentato e difeso dagli avvocati Maria Cristina Manni e Domenico Tomassetti, con domicilio eletto presso quest'ultimo, in Roma, via Pierluigi da Palestrina, 19; nei confronti di Roma Capitale, rappresentata e difesa dall'avvocato Carlo Sportelli, domiciliata in Roma, via del Tempio di Giove 21; sul ricorso numero di registro generale 9193 del 2015, proposto dagli arch. Laura Forgione e Vincenza Farina, rappresentati e difesi dagli avvocati Federico e Francesca Sorrentino, con domicilio eletto presso il loro studio, in Roma, lungotevere delle Navi 30; contro Debora Rizzo, rappresentata e difesa dagli avvocati Maria Cristina Manni e Domenico Tomassetti, con domicilio eletto presso quest'ultimo, in Roma, via Pierluigi da Palestrina, 19; nei confronti di Roma Capitale, rappresentata e difesa dall'avvocato Carlo Sportelli, domiciliata in Roma, via del Tempio di Giove 21; per la riforma quanto ai tutti i ricorsi: della sentenza del T.A.R. Lazio - Roma, Sezione II, n. 11208/2015, resa tra le parti, concernente una procedura selettiva per titoli ed esami per il conferimento di 136 posti nel profilo professionale di architetto - categoria D - alle dipendenze di Roma Capitale. Visti i ricorsi in appello e i relativi allegati; Visti gli atti di costituzione in giudizio di Debora Rizzo e di Roma Capitale; Visto l'appello incidentale di Debora Rizzo nell'appello dagli arch. Elena Andreoni e Michele Nicola Ruggiero; Viste le memorie difensive; Visti tutti gli atti della causa; Relatore nell'udienza pubblica del giorno 3 marzo 2016 il consigliere Fabio Franconiero e uditi per le parti gli avvocati Paolo Stella Richter, Domenico Tomassetti, Carlo Sportelli, Ennio De Vita, Aristide Police, Franco Gaetano Scoca, Federico Sorrentino; Rilevato che: preliminarmente, gli appelli sono proposti nei confronti della medesima sentenza; all'udienza di discussione alcune parti appellanti principali hanno eccepito di non avere ricevuto notifica dell'appello incidentale dell'arch. Rizzo e che inoltre non tutte le parti del giudizio di primo grado sono state evocate in appello; ritenuto pertanto che: si debba disporre la riunione degli appelli ex art. 96 cod. proc. amm.; si debba inoltre integrare il contraddittorio nei confronti degli appellanti principali nei cui confronti non e' stato proposto appello incidentale (gli appelli iscritti ai nn. di r.g. diversi dal 9734); il contraddittorio debba essere integrato dall'arch. Rizzo, poiche' l'accoglimento del suo mezzo comporterebbe per le altre parti un pregiudizio ulteriore rispetto a quello determinatosi per effetto della sentenza di primo grado; quanto alle modalita' di tale integrazione, la stessa deve avvenire con le seguenti modalita': a) mediante notifica dell'appello incidentale al domicilio dichiarato dagli appellanti principali contro i quali il mezzo non e' stato proposto; b) per le altre parti, mediante pubblici proclami ex art. 49, comma 3, cod. proc. amm., stante il numero elevato di queste, disponendo che tale incombente venga effettuato mediante pubblicazione della presente ordinanza nella Gazzetta ufficiale, serie concorsi; c) in entrambi i casi deve essere depositata in segreteria prova dell'integrazione del contraddittorio; rilevato pertanto che ogni decisione resta impregiudicata ogni decisione sul merito; P.Q.M. Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), non definitivamente pronunciando sugli appelli in epigrafe, previa loro riunione, ordina l'integrazione del contraddittorio a cura dell'arch. Debora Rizzo, secondo le modalita' indicate in motivazione, nel termine di 30 giorni dalla comunicazione della presente ordinanza, e deposito in segreteria della relativa prova nei successivi 30 giorni, e fissa per il merito l'udienza del 7 luglio 2016. Cosi' deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 3 marzo 2016 con l'intervento dei magistrati: Giuseppe Severini, Presidente; Salvatore Cacace, Consigliere; Fabio Franconiero, Consigliere, Estensore; Alessandro Maggio, Consigliere; Oreste Mario Caputo, Consigliere. Depositata in segreteria il 3 marzo 2016. Il segretario art. 89, co. 3, cod. proc. amm. avv. Maria Cristina Manni avv. Domenico Tomassetti TV16ABA1436