TRIBUNALE DI FIRENZE

(GU Parte Seconda n.9 del 23-1-2018)

 
                          Atto di citazione 
 

  Il Sig. Massimo Chiappe (C.F. CHP MSM 56S27 D612V), nato a Firenze,
il 27/11/1956 ed  ivi  residente,  in  Lungarno  del  Tempio  n°  40,
rappresentato e difeso dall'Avvocato Euro Bartalucci (c.f.:  BRT  REU
51A10 D612O), presso il cui studio, in Firenze, Lungarno  del  Tempio
n° 28, e' elettivamente domiciliato, come da mandato  a  margine  del
presente atto, PREMESSO 
  - il Sig. Massimo  Chiappe  e'  figlio  unico  della  Sig.ra  Vesta
Soderi, nata a Firenze il 22/06/1933 ed ivi deceduta il 30/11/2015; 
  - la Sig.ra Vesta Soderi era figlia  unica  ed  unica  erede  della
Sig.ra Clea Branzi, nata  a  Castelfiorentino  (FI)  il  9/07/1913  e
deceduta a Firenze il 23/10/1991; 
  - la Sig.ra Clea Branzi era sorella della Sig.ra Fedia Branzi, nata
a Firenze il 02/02/1925 e deceduta a Roma il 04/10/1979; 
  - l'eredita' della Sig.ra Fedia Branzi si devolveva per successione
legittima ai Sig.ri Alberto  De  Amicis  (marito  separato  della  de
cuius); Clea e Bruna Branzi (sorelle della de cuius)  e  alla  Sig.ra
Guglielma Scali (madre di Fedia, Clea e Bruna Branzi); 
  - la Sig.ra Guglielma Scali rinunciava all'eredita'  con  atto  per
Notar Sanfelice di Prato, rep. 13747 del 31/10/1979; 
  - gli altri coeredi, Sigg.ri Clea Branzi, Bruna Branzi e Alberto De
Amicis, raggiungevano  un  accordo  bonario  di  divisione  dell'asse
ereditario; 
  - in attuazione del suddetto accordo,  con  scrittura  privata  del
16/07/1980, la Sig.ra Clea Branzi liquidava la quota ereditaria della
Sig.ra Bruna Branzi mediante  la  corresponsione  dell'importo  di  £
60.000.000; 
  - la  medesima  Sig.ra  Clea  Branzi,  con  scrittura  privata  del
22/07/1980, liquidava la quota ereditaria del Sig. Alberto De  Amicis
mediante la corresponsione dell'importo di £ 30.000.000; 
  -  nell'asse  ereditario  era  compreso  l'appartamento,  sito   in
Firenze, via Ponte di Mezzo n° 52, censito al N.C.E.U. del Comune  di
Firenze al foglio di mappa 44, p.lla 109 sub. 14; 
  - al momento della morte della Sig.ra Fedia Branzi,  l'appartamento
di cui innanzi era occupato dalla Sig.ra Guglielma Scali  alla  quale
la Sig.ra Bruna Branzi, nell'accordo di divisione sottoscritto con la
Sig.ra Clea Branzi in data 16/07/1980 aveva riconosciuto  il  diritto
di usufrutto vita natural durante; 
  - la Sig.ra Guglielma Scali decedeva in data 17/11/1983, cosi' che,
in forza dell'accordo  di  divisione  raggiunto  con  gli  altri  due
coeredi, l'immobile restava nella piena e totale disponibilita' della
Sig.ra  Clea  Branzi  che  vi  esercitava   il   possesso   pacifico,
ininterrotto, pieno ed indisturbato sino alla data della sua morte; 
  - alla morte della Sig.ra Clea Branzi, l'immobile e' passato  nella
piena ed esclusiva disponibilita' della Sig.ra Vesta Soderi la  quale
ha esercitato su di esso i diritti e  le  prerogative  corrispondenti
allo status di proprietario. Successivamente le spese di manutenzione
e  gestione  dell'immobile  sono  state  sostenute  e  sono  tutt'ora
sostenute dal Sig. Massimo Chiappe, 
  - la titolarita' del bene de quo in capo  alla  dante  causa  della
Sig.ra Vesta Soderi discende da  un  titolo  concretamente  idoneo  a
trasferire la proprieta' delle quote ereditarie dei  Sigg.ri  Alberto
De Amicis e Bruna Branzi, ovvero dalle scritture private con le quali
la Sig.ra Clea  Branzi  ha  liquidato  le  quote  di  questi  ultimi.
Pertanto, si e' certamente verificata in favore  della  Sig.ra  Vesta
Soderi l'accessione nel possesso del bene di cui all'art. 1146/2° co.
c.c.; 
  - anche qualora non potesse ritenersi, che la Sig.ra Vesta  Soderi,
quale  erede  della  Sig.ra  Clea  Branzi,  fosse  gia'  proprietaria
dell'immobile a titolo derivativo, non  puo'  certo  negarsi  che  la
medesima  ne  abbia  acquisito  la  proprieta'  per   effetto   della
intervenuta usucapione in suo favore, atteso l'esercizio sul bene dei
poteri esattamente corrispondenti allo  status  di  proprietario  per
oltre un ventennio e precisamente dal 23/10/1991  (data  del  decesso
della Sig.ra Clea Branzi) alla data  della  sua  morte,  avvenuta  il
30/11/2015; 
  - il diritto di proprieta'  sull'immobile  cosi'  acquistato  dalla
Sig.ra Vesta Soderi  si  e'  trasferito  iure  successionis  al  Sig.
Massimo Chiappe il quale ha, quindi,  interesse  a  far  accertare  e
dichiarare il proprio diritto di proprieta' sull'immobile medesimo; 
  - il Sig. Alberto De Amicis, e' deceduto in Brasile il 01/09/1998; 
  - non  ostante  le  numerose  ricerche  effettuate,  non  e'  stato
possibile accertare se vi siano eventuali eredi del Sig. De Amicis; 
  - non  ostante  le  numerose  ricerche  effettuate,  non  e'  stato
possibile verificare se la Sig.ra Bruna Branzi sia ancora in  vita  e
se, in caso contrario, abbia lasciato degli eredi; 
  -  pertanto,  la  notifica  del  presente  atto  di  citazione  nei
confronti dei legittimati passivi dell'introducenda azione  nei  modi
ordinari risulta  impossibile  o,  comunque,  di  somma  difficolta',
ragion per cui  si  rende  necessario  procedere  alla  notifica  per
pubblici proclami ex art. 150 c.p.c.; 
  - la controversia e' soggetta ex lege  al  preventivo  espletamento
della procedura di mediazione  obbligatoria,  ragione  per  la  quale
anche la domanda  di  mediazione  deve  essere  proposta  secondo  le
modalita' di cui all'art. 150 c.p.c.; 
  - l'attore ha provveduto a far stimare il valore dell'immobile, che
risulta essere pari ad € 150.000,00-. 
  Tutto cio' premesso, il Sig. Massimo Chiappe, CITA 
  gli eventuali eredi del Sig. Alberto De Amicis (C.F.: DMC LRT 16R19
H501O), nato a Roma il  19/10/1916  e  deceduto  Rio  De  Janeiro  il
01/09/1998 e la Sig.ra Bruna Branzi (C.F.: BRN BRN 28B42 D612B), nata
a  Firenze  il  02/02/1928  o   i   suoi   eventuali   eredi,   tutti
collettivamente ed impersonalmente  mediante  notifica  per  pubblici
proclami,  a  comparire  dinanzi  al  Tribunale  di   Firenze,   G.U.
designando, all'udienza che da  questi  sara'  tenuta  il  giorno  25
(venticinque) luglio 2018 ad ore di rito e ssgg. nei  locali  di  sua
abituale residenza, con invito a costituirsi in giudizio almeno venti
giorni prima dell' udienza indicata, ai sensi e nelle forme stabilite
dall'art. 166 c.p.c., ovvero, almeno  20  giorni  prima  dell'udienza
fissata ai sensi del 5° comma dell'art. 168 bis,  con  l'avvertimento
che in difetto di costituzione si procedera' in legittima  dichiarata
contumacia e che la costituzione oltre il suddetto termine implica le
decadenze indicate nell'art. 38 c.p.c. (eccezioni di incompetenza per
materia, per valore e per territorio) e nell'art. 167 c.p.c. (domande
riconvenzionali, chiamate di terzi  ed  eccezioni  processuali  e  di
merito che non siano rilevabili d'ufficio) per ivi sentire accogliere
le seguenti 
  CONCLUSIONI 
  Voglia l'Ill.mo Sig. Giudice Unico del Tribunale adito - contrariis
reiectis - 
  IN TESI: accertare e dichiarare che la Sig.ra Vesta  Soderi,  quale
erede della Sig.ra Clea Branzi, ha acquistato  iure  successionis  il
diritto di proprieta' sull'appartamento sito a Firenze, in via  Ponte
di Mezzo n° 52, censito al N.C.E.U. del Comune di Firenze  al  foglio
di mappa 44, p.lla 109 sub. 14 e per  l'effetto,  dichiarare  che  il
Sig. Massimo Chiappe e' proprietario del medesimo appartamento sito a
Firenze, in via Ponte di Mezzo n° 52, censito al N.C.E.U. del  Comune
di Firenze al foglio di mappa  44,  p.lla  109  sub.  14  per  averlo
ereditato dalla propria madre, ordinando le conseguenti trascrizioni,
volturazioni e  variazioni  catastali  agli  Uffici  competenti,  con
esonero  del  Conservatore  e/o  di  chi  altri  preposto,  da   ogni
responsabilita' al riguardo; 
  IN IPOTESI: accertare e dichiarare che la Sig.ra Vesta  Soderi,  ha
esercitato sull'appartamento sito a Firenze, in via Ponte di Mezzo n°
52, censito al N.C.E.U. del Comune di Firenze al foglio di mappa  44,
p.lla 109 sub. 14, il possesso ad usucapionem pacifico, ininterrotto,
pubblico ed indisturbato  per  oltre  un  ventennio,  succedendo  nel
medesimo possesso alla propria madre, Sig.ra Clea Branzi, divenendone
percio' proprietaria ai sensi dell'art. 1158 c.c. e,  per  l'effetto,
dichiarare che il Sig. Massimo Chiappe e' proprietario  del  medesimo
appartamento sito a Firenze, in via Ponte di Mezzo n° 52, censito  al
N.C.E.U. del Comune di Firenze al foglio di mappa 44, p.lla 109  sub.
14 per averlo ereditato dalla propria  madre,  Sig.ra  Vesta  Soderi,
ordinando le  conseguenti  trascrizioni,  volturazioni  e  variazioni
catastali agli Uffici competenti, con esonero del Conservatore e/o di
chi altri preposto, da ogni responsabilita' al riguardo. 
  Firenze, li' 30 novembre 2017 

                           Massimo Chiappe 
                        avv. Euro Bartalucci 

 
TX18ABA706
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