IL DIRETTORE GENERALE 
per la vigilanza sulle autorita' portuali, le infrastrutture portuali
         ed il trasporto marittimo e per vie d'acqua interne 
 
  Vista la legge 28 gennaio 1994,  n.  84,  recante  «Riordino  della
legislazione in materia portuale», come modificata ed  integrata  con
decreto legislativo n. 169 del 4 agosto 2016; 
  Visto il decreto legislativo 18 aprile  2016,  n.  50,  concernente
«l'attuazione  delle  direttive  2014/23/UE,  2014/24/UE   2014/25/UE
sull'aggiudicazione  dei  contratti  di  concessione,  sugli  appalti
pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori
dell'acqua, dell'energia,  dei  trasporti  e  dei  servizi  portuali,
nonche' per il  riordino  della  disciplina  vigente  in  materia  di
contratti  pubblici  relativi  a  lavori,  servizi  e  forniture»   e
successive modifiche e integrazioni; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  11
febbraio  2014,  n.   72,   recante   «Regolamento   concernente   la
riorganizzazione del Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti»
che individua la nuova articolazione dell'Amministrazione; 
  Vista la direttiva n. 26 emanata in data 25/01/2017,  dal  Ministro
delle infrastrutture  e  dei  trasporti  concernente  gli  «indirizzi
generali per l'attivita' amministrativa  e  la  gestione  per  l'anno
2017,  con  cui  vengono  conferiti  ai  Centri  di   responsabilita'
amministrativa del Ministero gli obiettivi strategici ed  i  connessi
obiettivi operativi da realizzarsi nel 2017; 
  Vista la direttiva n. 107/RD del 29 settembre 2017, con la quale il
capo  Dipartimento  per  i  trasporti,  la  navigazione,  gli  affari
generali ed il personale, in attuazione  della  menzionata  direttiva
ministeriale  per  l'attivita'  amministrativa  e  la  gestione,   ha
assegnato, tra l'altro, ai  titolari  delle  Direzioni  generali  del
Dipartimento gli obiettivi  da  perseguire  nell'anno  2017,  con  le
relative risorse umane, finanziarie e strumentali; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in  data
14 agosto 2017, registrato il 25 settembre 2017, foglio 3941 reg.  1,
di nomina del direttore generale  della  Direzione  generale  per  la
vigilanza sulle Autorita' portuali, le infrastrutture portuali ed  il
trasporto marittimo e per vie d'acqua interne; 
  Vista  la  legge  30  novembre  1998,  n.   413,   concernente   il
«Rifinanziamento degli interventi per  l'industria  cantieristica  ed
armatoriale ed attuazione della normativa comunitaria di settore  che
all'art. 9, comma 1, prevede l'adozione ed  il  finanziamento  di  un
programma per opere infrastrutturali di ampliamento, ammodernamento e
riqualificazione dei porti», e  successivi  rifinanziamenti  disposti
con legge 23 dicembre  1999,  n.  488,  art.  54,  comma  1,  recante
«Disposizioni per la formazione del bilancio  annuale  e  pluriennale
dello Stato (legge finanziaria 2000)», e con  la  legge  23  dicembre
2000, n. 388,  art.  144,  comma  1,  recante  «Disposizioni  per  la
formazione del bilancio annuale  e  pluriennale  dello  Stato  (Legge
finanziaria 2001)»; 
  Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166 che, all'art.  36,  comma  2,
dispone che «per il proseguimento del programma di  ammodernamento  e
riqualificazione delle infrastrutture  portuali  di  cui  all'art.  9
della legge n. 413 del 1998, nonche' per gli interventi nel porto  di
Manfredonia di cui all'art. 1, comma 4, lettera d),  della  legge  n.
426  del  1998,  sono  autorizzati  ulteriori   limiti   di   impegno
quindicennali  di  34.000.000,00  di  euro  per  l'anno  2003  e   di
64.000.000,00 di euro per l'anno 2004»; 
  Considerato che,  con  decreto  ministeriale  del  3  giugno  2004,
registrato alla Corte dei Conti il 15 giugno 2004, reg. 5, foglio 28,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 18 agosto 2004,  n.  193,  e'
stato approvato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti  il
programma di opere infrastrutturali di ampliamento, ammodernamento  e
riqualificazione  di  porti,  individuate  quali  opere   prioritarie
nell'ambito delle programmazioni triennali adottate  dalle  Autorita'
portuali ai sensi  dell'art.  14  della  legge  n.  109  del  1994  e
successive modificazioni ed integrazioni, ed approvato  il  piano  di
riparto delle risorse finanziarie disposto dall'art. 36, della citata
legge   n.   166   del   2002,   nell'importo   complessivo   di    €
1.398.100.005,00; 
  Considerato che, a valere sui medesimi fondi disposti dall'art.  36
della legge n. 166  del  2002,  sono  stati  altresi'  disposti,  col
decreto ministeriale del 3 giugno 2004, ulteriori  finanziamenti  per
la realizzazione di opere infrastrutturali nei porti  di  Chioggia  e
Monfalcone, a cura  delle  rispettive  Aziende  speciali  del  porto,
dell'importo di rispettivi € 11.400.000,00,  e  sono  stati  altresi'
disposti fondi  dell'importo  di  €  4.999.995,00  per  le  finalita'
indicate dall'art. 1 della legge n. 426 del 1998,  per  il  porto  di
Manfredonia; 
  Considerato  che,  ai  sensi  dell'art.  7   del   citato   decreto
ministeriale 3 giugno 2004, su  motivata  richiesta  da  parte  delle
Autorita' portuali, si puo' procedere all'integrazione del  programma
degli interventi ammessi al finanziamento detto,  individuando  nuove
opere  nell'ambito  della  programmazione  triennale  adottata  dalle
medesime Autorita' ai sensi del decreto legislativo 12  aprile  2006,
n. 163, e successive modificazioni ed integrazioni; 
  Considerato che, dopo l'approvazione e pubblicazione del  programma
di opere infrastrutturali di che trattasi, alcune Autorita'  portuali
hanno rappresentato esigenze nuove e  sopravvenute  ed  ostacoli  che
impediscono l'attuazione degli interventi programmati; 
  Tenuto conto che con  decreti  di  variazione  del  Ministro  delle
infrastrutture e trasporti, rispettivamente n. 7329 del  21  dicembre
2004, n. 1967 del 18 aprile 2005, n. 3581/3590  del  5  luglio  2005,
numero 4349/4829/4966/5319 del 26 ottobre 2005, n. 416 del 2 febbraio
2006 e del Ministero delle infrastrutture n. 6 dell'8  gennaio  2007,
n. 2642 del 28 dicembre 2007, n. 571 del 6 giugno 2008, n. 16389  del
22 dicembre 2009, n. 10/10 del 11  ottobre  2010,  n.  18/13  del  17
dicembre 2013 e n. 2584 del 17  marzo  2015,  tutti  registrati  alla
Corte dei Conti, sono state  individuate  obiettive  motivazioni  che
risultavano essere  cause  di  impedimento  per  l'attivazione  degli
interventi programmati, ed  e'  stata  quindi  determinata  una  piu'
esatta  riqualificazione  e  quantificazione  degli  interventi  gia'
programmati, apportando altresi' modifiche al programma  approvato  a
seguito della revoca di parte del finanziamento assentito operata con
i decreti del  Ministro  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  di
concerto col Ministro dell'economia e delle finanze  n.  357  del  13
ottobre 2011 e n. 43 del 7 febbraio 2013; 
  Considerato che il richiamato decreto  legislativo  n.  169  del  4
agosto 2016, nel sopprimere le  «Autorita'  portuali»  istituisce  le
«Autorita' di sistema portuale» prevedendo che le medesime, ai  sensi
dell'art. 22, comma 5,  subentrino  in  tutti  i  rapporti  attivi  e
passivi gia' in capo alle soppresse Autorita' portuali; 
  Considerato che il termine entro cui dovevano essere  utilizzati  i
finanziamenti derivanti dai contratti  di  mutuo  (c.d.  «periodo  di
utilizzo del mutuo») stipulati dalle Autorita' portuali a valere  sui
limiti d'impegno autorizzati dalla suddetta  legge,  risulta  scaduto
senza che sia stato possibile utilizzare la totalita'  delle  risorse
mutuate; 
  Considerato che  le  Autorita'  portuali  di  Ravenna,  Napoli,  La
Spezia, Trieste, Augusta,  Brindisi,  Catania,  Messina,  Piombino  e
l'Azienda speciale per il porto di Monfalcone hanno chiesto di essere
autorizzate a disporre delle residue risorse ancora  disponibili  sul
bilancio dello Stato in erogazione diretta, al fine di completare  il
programma infrastrutturale in questione; 
  Visto il decreto interministeriale n. 464  del  21  dicembre  2016,
registrato dalla Corte dei Conti il 25 gennaio 2017 al registro n. 1,
foglio 541, con il quale l'Autorita' di  Sistema  portuale  del  mare
Adriatico centro settentrionale, subentrata ex art.  22  del  decreto
legislativo n. 169 del 4  agosto  2016  nei  rapporti  in  capo  alla
soppressa Autorita' portuale di Ravenna,  e'  stata  autorizzata,  ai
sensi dell'art. 1 commi 511 e  512  della  legge  n.  296  del  2006,
all'utilizzo, in erogazione diretta, delle risorse recate dalla legge
n. 166 del 2002, ancora disponibili sul bilancio dello Stato, per  un
importo  totale  di  euro  6.792.814,21,  da  destinare  alle   opere
infrastrutturali  previste  nel   programma   di   ammodernamento   e
riqualificazione dei porti di cui alla sopracitata legge; 
  Considerato che la procedura di autorizzazione all'utilizzo diretto
delle somme di che  trattasi  ha  comportato  una  diminuzione  delle
risorse finanziarie complessivamente destinate alla realizzazione del
programma infrastrutturale di competenza  della  predetta  Autorita',
pari ad euro 13.357,48, rispetto a quelle assegnate  con  il  decreto
ministeriale del 3 giugno 2004, come da ultimo modificato con decreto
ministeriale n. 2584 del 17 marzo 2015; 
  Che al fine di ricondurre il programma  approvato  nel  limite  del
finanziamento ora disponibile, l'Autorita'  di  sistema  portuale  in
questione, con nota in data 27 giugno 2017 n. 3917, ha chiesto che la
somma   di   euro    13.357,48    sia    decurtata    dall'intervento
«Approfondimento  del  Canale  Piombone  -  1°   lotto   sistemazione
funzionale del canale Piombone in prima attuazione al PRP - 2°  lotto
Risanamento della Pialassa Piombone e separazione fisica  delle  zone
vallive  delle  zone  portuali  mediante   arginatura   artificiale»,
rimodulando il programma come segue: 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Visto il decreto interministeriale n. 463  del  21  dicembre  2016,
registrato dalla Corte dei Conti il 25 gennaio 2017 al registro n. 1,
foglio 529, con il quale l'Autorita'  di  sistema  portuale  del  mar
Tirreno centrale, subentrata nei  rapporti  in  capo  alla  soppressa
Autorita'  portuale  di  Napoli,  e'  stata  autorizzata,  ai   sensi
dell'art.  1  commi  511  e  512  della  legge  n.  296   del   2006,
all'utilizzo, in erogazione diretta, delle risorse recate dalla legge
n. 166 del 2002, ancora disponibili sul bilancio dello Stato, per  un
importo  totale  di  euro  30.344.274,26  da  destinare  alle   opere
infrastrutturali  previste  nel   programma   di   ammodernamento   e
riqualificazione dei porti di cui alla sopracitata legge; 
  Considerato che la procedura di autorizzazione all'utilizzo diretto
delle somme di che  trattasi  ha  comportato  una  diminuzione  delle
risorse finanziarie complessivamente destinate alla realizzazione del
programma infrastrutturale di competenza della predetta Autorita', ad
euro 68.732.652,84, rispetto a  quelle  al  tempo  assegnate  con  il
decreto ministeriale del 3 giugno 2004, come da ultimo modificato con
decreto ministeriale  n.  2584  del  17  marzo  2015,  pari  ad  euro
98.831.629,55; 
  Considerato  che  in  relazione  alla  diminuzione  delle   risorse
finanziarie  complessivamente  destinate   alla   realizzazione   del
programma infrastrutturale di che trattasi, e al fine  di  ricondurre
il programma approvato nel limite del finanziamento ora  disponibile,
l'Autorita' di sistema del mar Tirreno centrale, con nota in data  28
giugno 2017 n. 916, ha comunicato la  rimodulazione  finanziaria  del
programma in questione nei termini seguenti: 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Visto il decreto interministeriale n. 485  del  30  dicembre  2016,
registrato dalla Corte dei Conti il 25 gennaio 2017 al registro n. 1,
foglio 565, con il quale l'Autorita'  di  sistema  portuale  del  mar
Ligure orientale, subentrata nei  rapporti  in  capo  alla  soppressa
Autorita' portuale di La  Spezia,  e'  stata  autorizzata,  ai  sensi
dell'art.  1  comma  511  e  512  della  legge  n.  296   del   2006,
all'utilizzo, in erogazione diretta, delle risorse recate dalla legge
n. 166 del 2002, ancora disponibili sul bilancio dello Stato, per  un
importo  totale  di  euro  17.132.266,70  da  destinare  alle   opere
infrastrutturali  previste  nel   programma   di   ammodernamento   e
riqualificazione dei porti di cui alla sopracitata Legge; 
  Considerato che la procedura di autorizzazione all'utilizzo diretto
delle somme di che  trattasi  ha  comportato  una  diminuzione  delle
risorse finanziarie complessivamente destinate alla realizzazione del
programma infrastrutturale di competenza della predetta Autorita'  di
Sistema, ad  euro  48.582.647,60,  rispetto  a  quelle  a  suo  tempo
assegnate con il decreto ministeriale del  3  giugno  2004,  come  da
ultimo modificato con decreto ministeriale n. 2584 del 17 marzo 2015,
pari ad euro 61.150.629,31; 
  Considerato  che  in  relazione  alla  diminuzione  delle   risorse
finanziarie  complessivamente  destinate   alla   realizzazione   del
programma infrastrutturale di che trattasi, e al fine  di  ricondurre
il programma approvato nel limite del finanziamento ora  disponibile,
l'Autorita' di sistema del mar Ligure orientale, con nota in  data  7
agosto 2017 n. 9820, ha comunicato la rimodulazione  finanziaria  del
programma in questione nei termini seguenti: 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Visto il decreto interministeriale n.  435  del  7  dicembre  2016,
registrato dalla Corte dei Conti il 11 gennaio 2017 al registro n. 1,
foglio 240, con il quale l'Autorita' di  sistema  portuale  del  mare
Adriatico orientale, subentrata nei rapporti in capo  alla  soppressa
Autorita'  portuale  di  Trieste,  e'  stata  autorizzata,  ai  sensi
dell'art.  1  comma  511  e  512  della  legge  n.  296   del   2006,
all'utilizzo, in erogazione diretta, delle risorse recate dalla legge
n. 166 del 2002, ancora disponibili sul bilancio dello Stato, per  un
importo  totale  di  euro  19.589.934,00  da  destinare  alle   opere
infrastrutturali  previste  nel   programma   di   ammodernamento   e
riqualificazione dei porti di cui alla sopracitata legge; 
  Considerato che la procedura di autorizzazione all'utilizzo diretto
delle somme di che  trattasi  ha  comportato  una  diminuzione  delle
risorse finanziarie complessivamente destinate alla realizzazione del
programma infrastrutturale di competenza della predetta Autorita', ad
euro 30.679.481,42 rispetto a quelle a suo  tempo  assegnate  con  il
decreto ministeriale del 3 giugno 2004, come da ultimo modificato con
decreto ministeriale  n.  2584  del  17  marzo  2015,  pari  ad  euro
63.974.828,00; 
  Considerato  che  in  relazione  alla  diminuzione  delle   risorse
finanziarie  complessivamente  destinate   alla   realizzazione   del
programma infrastrutturale di che trattasi, e al fine  di  ricondurre
il programma approvato nel limite del finanziamento ora  disponibile,
l'Autorita' di sistema del mare Adriatico orientale, con nota in data
5 aprile 2016 n. 2888, ha comunicato la rimodulazione finanziaria del
programma in questione nei termini seguenti: 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Visto il  decreto  interministeriale  n.  83  del  10  marzo  2017,
registrato dalla Corte dei Conti il 13 aprile 2017 al registro n.  1,
foglio 1671, con il quale l'Autorita' di sistema portuale del mare di
Sicilia orientale, subentrata nei rapporti  in  capo  alla  soppressa
Autorita'  portuale  di  Augusta,  e'  stata  autorizzata,  ai  sensi
dell'art.  1  commi  511  e  512  della  legge  n.  296   del   2006,
all'utilizzo, in erogazione diretta, delle risorse recate dalla legge
n. 166 del 2002, ancora disponibili sul bilancio dello Stato, per  un
importo  totale  di  euro  1.834.220,48,  da  destinare  alle   opere
infrastrutturali  previste  nel   programma   di   ammodernamento   e
riqualificazione dei porti di cui alla sopracitata legge; 
  Considerato che la procedura di autorizzazione all'utilizzo diretto
delle somme di che  trattasi  ha  comportato  una  diminuzione  delle
risorse finanziarie complessivamente destinate alla realizzazione del
programma infrastrutturale di competenza della predetta Autorita', ad
euro 8.058.662,96, rispetto a quelle a suo  tempo  assegnate  con  il
decreto ministeriale del 3 giugno 2004, come da ultimo modificato con
decreto ministeriale  n.  2584  del  17  marzo  2015,  pari  ad  euro
9.146.120,00; 
  Considerato  che  in  relazione  alla  diminuzione  delle   risorse
finanziarie  complessivamente  destinate   alla   realizzazione   del
programma infrastrutturale di che trattasi, e al fine  di  ricondurre
il programma approvato nel limite del finanziamento ora  disponibile,
l'Autorita' di sistema del mare di Sicilia  orientale,  con  nota  in
data  9  ottobre  2017  n.  3591,  ha  comunicato  la   rimodulazione
finanziaria del programma in questione nei termini seguenti: 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Visto il decreto interministeriale n.  58  del  21  febbraio  2014,
registrato dalla Corte dei Conti il 3 aprile 2014 al registro  n.  1,
foglio 1582, con il quale l'Autorita' di sistema  portuale  del  mare
Adriatico meridionale, subentrata nei rapporti in capo alla soppressa
Autorita' portuale  di  Brindisi,  e'  stata  autorizzata,  ai  sensi
dell'art.  1  commi  511  e  512  della  legge  n.  296   del   2006,
all'utilizzo, in erogazione diretta, delle risorse recate dalla legge
n. 166 del 2002, ancora disponibili sul bilancio dello Stato, per  un
importo  totale  di  euro  9.519.965,96,  da  destinare  alle   opere
infrastrutturali indicate nelle schede allegate al decreto stesso; 
  Considerato che la procedura di autorizzazione all'utilizzo diretto
delle somme di che  trattasi  ha  comportato  una  diminuzione  delle
risorse finanziarie complessivamente destinate alla realizzazione del
programma infrastrutturale di competenza della predetta Autorita', ad
euro 9.519.965,96, rispetto a quelle a suo  tempo  assegnate  con  il
decreto ministeriale del 3 giugno 2004, come da ultimo modificato con
decreto ministeriale  n.  2584  del  17  marzo  2015,  pari  ad  euro
27.581.040,76; 
  Che,  coerentemente  a  quanto  riportato  nelle  predette   schede
allegate al decreto interministeriale n. 58 del 2014, il programma di
opere di ammodernamento e riqualificazione  dei  porti  di  cui  alla
citata legge n. 166 del 2002, deve essere rimodulato come segue: 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Visto il decreto interministeriale n.  452  del  28  ottobre  2014,
registrato dalla Corte dei Conti il 12 novembre 2014 al  registro  n.
1, foglio 4006, con il quale l'Autorita' di sistema portuale del mare
di Sicilia orientale, subentrata nei rapporti in capo alla  soppressa
Autorita'  portuale  di  Catania,  e'  stata  autorizzata,  ai  sensi
dell'art.  1  commi  511  e  512  della  legge  n.  296   del   2006,
all'utilizzo, in erogazione diretta, delle risorse recate dalla legge
n. 166 del 2002, ancora disponibili sul bilancio dello Stato, per  un
importo  totale  di  euro  29.754.221,52,  da  destinare  alle  opere
infrastrutturali indicate nelle schede allegate al decreto stesso; 
  Considerato che la procedura di autorizzazione all'utilizzo diretto
delle somme di che  trattasi  ha  comportato  una  diminuzione  delle
risorse finanziarie complessivamente destinate alla realizzazione del
programma infrastrutturale di competenza della predetta Autorita', ad
euro 32.903.155,67, rispetto a quelle a suo tempo  assegnate  con  il
decreto ministeriale del 3 giugno 2004, come da ultimo modificato con
decreto ministeriale  n.  2584  del  17  marzo  2015,  pari  ad  euro
50.670.000,00; 
  Che,  coerentemente  a  quanto  riportato  nelle  predette   schede
allegate al decreto interministeriale n. 452 del 2014, e tenuto conto
delle somme gia' utilizzate, il programma di opere di  ammodernamento
e riqualificazione dei porti di cui alla  citata  legge  n.  166  del
2002, deve essere rimodulato come segue: 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Visto il decreto interministeriale n. 457  del  31  dicembre  2015,
registrato dalla Corte dei Conti il 12 febbraio 2016 al  registro  n.
1, foglio 309, con il quale l'Autorita' di sistema portuale dei  mari
Tirreno meridionale e Ionio e dello Stretto, subentrata nei  rapporti
in capo alla  soppressa  Autorita'  portuale  di  Messina,  e'  stata
autorizzata, ai sensi dell'art. 1 commi 511 e 512 della legge n.  296
del 2006, all'utilizzo, in erogazione diretta, delle  risorse  recate
dalla legge n. 166 del 2002, ancora disponibili  sul  bilancio  dello
Stato, per un importo totale  di  euro  28.000.000,00,  da  destinare
all'opera infrastrutturale previste nel programma di ammodernamento e
riqualificazione dei porti di cui alla citata legge n. 166 del  2002,
denominata «Porto di Tremestieri - Lavori di completamento del  porto
traghetti»; 
  Considerato che la procedura di autorizzazione all'utilizzo diretto
delle somme di che  trattasi  ha  comportato  una  diminuzione  delle
risorse finanziarie complessivamente destinate alla realizzazione del
programma infrastrutturale di competenza della predetta Autorita', ad
euro 31.020.834,08, rispetto a quelle a suo tempo  assegnate  con  il
decreto ministeriale del 3 giugno 2004, come da ultimo modificato con
decreto ministeriale  n.  2584  del  17  marzo  2015,  pari  ad  euro
60.000.000,00; 
  Che,  coerentemente  a  quanto  riportato  nelle  predette   schede
allegate al decreto interministeriale n. 457 del 2014, e tenuto conto
delle somme gia' utilizzate, il programma di opere di  ammodernamento
e riqualificazione dei porti di cui alla  citata  legge  n.  166  del
2002, deve essere rimodulato come segue: 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Visto il decreto interministeriale n. 478  del  28  dicembre  2016,
registrato dalla Corte dei Conti il 16 febbraio 2017 al  registro  n.
1, foglio 884, con il quale l'Autorita' di sistema portuale  dei  mar
Tirreno  settentrionale,  subentrata  nei  rapporti  in   capo   alla
soppressa Autorita' portuale di Piombino, e'  stata  autorizzata,  ai
sensi dell'art. 1 commi 511 e  512  della  legge  n.  296  del  2006,
all'utilizzo, in erogazione diretta, delle risorse recate dalla legge
n. 166 del 2002, ancora disponibili sul bilancio dello Stato, per  un
importo totale massimo di euro 9.639.250,00, da destinare alle  opere
infrastrutturali  previste  nel   programma   di   ammodernamento   e
riqualificazione dei porti di cui alla sopracitata legge; 
  Vista la nota in data 13 marzo 2017, n. 3087, con la  quale  tenuto
conto  delle  effettive  esigenze  finanziarie  relative  ai  singoli
interventi  programmati,  conseguenti  le  dinamiche   dei   relativi
appalti,  l'Autorita'   di   sistema   portuale   del   mar   Tirreno
settentrionale  ha   presentato   una   proposta   di   rimodulazione
finanziaria tra gli interventi ammessi al finanziamento; 
  Ritenuto, al fine di consentire l'immediato utilizzo delle  risorse
pubbliche a tal  fine  stanziate  dalla  legge  n.  166  del  2002  e
conseguire l'interesse pubblico  connesso  alla  realizzazione  delle
opere  programmate,  di  poter  procedere  alla   rimodulazione   del
programma approvato con il decreto ministeriale  del  3  giugno  2004
come da ultimo modificato con decreto ministeriale  n.  2584  del  17
marzo 2015, di competenza della predetta Autorita' come segue; 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Visto il decreto interministeriale n. 465  del  21  dicembre  2016,
registrato dalla Corte dei Conti il 25 gennaio 2017 al registro n. 1,
foglio  543,  con  il  quale  l'Azienda  speciale  per  il  porto  di
Monfalcone e' stata autorizzata, ai sensi dell'art. 1 commi 511 e 512
della legge n. 296 del 2006,  all'utilizzo,  in  erogazione  diretta,
delle risorse recate dalla legge n. 166 del 2002, ancora  disponibili
sul bilancio dello Stato, per un importo totale di euro 4.560.000,00,
da destinare alle opere infrastrutturali previste  nel  programma  di
ammodernamento e riqualificazione dei porti di cui alla citata  legge
n. 166 del 2002; 
  Considerato che la procedura di autorizzazione all'utilizzo diretto
delle somme di che  trattasi  ha  comportato  una  diminuzione  delle
risorse finanziarie complessivamente destinate alla realizzazione del
programma infrastrutturale di competenza della predetta Autorita', ad
euro 8.992.825,79, rispetto  a  quelle  al  tempo  assegnate  con  il
decreto ministeriale del 3 giugno 2004, come da ultimo modificato con
decreto ministeriale  n.  2584  del  17  marzo  2015,  pari  ad  euro
11.400.000,00; 
  Considerato  che  in  relazione  alla  diminuzione  delle   risorse
finanziarie  complessivamente  destinate   alla   realizzazione   del
programma infrastrutturale di che trattasi, e al fine  di  ricondurre
il programma approvato nel limite del finanziamento ora  disponibile,
l'Azienda in questione, con nota in data 8 giugno 2017, n.  3505,  ha
specificato gli interventi,  riconducibili  alla  voce  di  programma
«Opere  portuali  per  autostrade  del  mare»,  nei  termini  di  cui
appresso: 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Considerato  altresi'  che  l'Autorita'  Portuale  di   Olbia-Golfo
Aranci, ora Autorita' di sistema portuale del mare di  Sardegna,  con
la nota n. 1353 del 12/02/2014, tenuto conto delle effettive esigenze
finanziarie relative ai singoli interventi  programmati,  conseguenti
alle dinamiche dei relativi appalti, ha rappresentato  la  necessita'
di   rimodulare   gli   importi   a   carico   dei   due   interventi
infrastrutturali, gia' previsti nel programma  approvato,  ovvero  di
destinare le economie ottenute nell'ambito  del  progetto  denominato
«Realizzazione di due nuovi accosti sul lato nord dell'isola bianca e
relativi escavi», al finanziamento della maggiore spesa prevista  per
i «Lavori per la nuova sede dell'Autorita' portuale di Olbia e  Golfo
Aranci», nel rispetto del limite del  finanziamento  complessivamente
assentito; 
  Considerato l'interesse pubblico connesso alla realizzazione  delle
opere programmate e  la  natura  sostanzialmente  compensativa  della
rimodulazione  finanziaria  proposta,  che   non   altera   l'importo
complessivo  del  finanziamento  assentito  alla  predetta  Autorita'
portuale; 
  Ritenuto di poter procedere alla rimodulazione finanziaria tra  gli
interventi del programma approvato con il decreto ministeriale del  3
giugno 2004 come da ultimo modificato  con  decreto  ministeriale  n.
2584 del 17 marzo 2015,  di  competenza  dell'Autorita'  portuale  di
Olbia e Golfo Aranci - oggi Autorita' di sistema portuale del mare di
Sardegna - come segue; 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Ritenuto di dover procedere alla  variazione  del  programma  degli
interventi programmati di competenza dei predetti Enti,  al  fine  di
consentire il completo utilizzo delle risorse pubbliche  a  tal  fine
stanziate dalla norma e conseguire l'interesse pubblico connesso alla
realizzazione delle opere programmate; 
  Ai sensi della legge e del Regolamento di contabilita' dello Stato; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  Per quanto in premessa, al fine di ricondurre il programma di opere
infrastrutturali di ampliamento,  ammodernamento  e  riqualificazione
dei  porti  approvato  dal  Ministro  delle  infrastrutture   e   dei
trasporti, con decreto ministeriale del  3  giugno  2004,  registrato
alla Corte dei Conti il 15 giugno  2004,  reg.  5,  foglio  28,  come
successivamente  modificato  ed  integrato,  da  ultimo  con  decreto
ministeriale n. 2584 del 17 marzo 2015, da finanziare con le  risorse
recate  dalla  legge  2  agosto  2002,  n.  166,   nei   limiti   dei
finanziamenti attualmente disponibili,  sono  approvate  le  seguenti
variazioni ed integrazioni al programma in questione, riportate anche
nell'allegato elenco degli  interventi  complessivamente  programmati
che costituisce parte integrante del presente provvedimento: 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
    Roma, 8 novembre 2017 
 
                                       Il direttore generale: Coletta 

Registrato alla Corte dei conti il 18 gennaio 2018 
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero delle infrastrutture  e
dei  trasporti  e  del  Ministero  dell'ambiente,  della  tutela  del
territorio e del mare, n. 1-38