(Allegato 1-Allegato 11)
Allegato 11. Assistenza minima al pasto 
 
Numerose esperienze internazionali hanno  evidenziato  la  criticita'
dell'assistenza al pasto  ai  pazienti  ospedalizzati  come  uno  dei
fattori limitanti l'assunzione di adeguate quantita' di nutrienti. 
Oltre agli aspetti  quantitativi  dell'apporto  nutrizionale,  esiste
pero' anche una complessita' legata all'assunzione sicura di alimenti
in pazienti a rischio di deficit deglutitori. 
E' emerso da alcuni studi di sociologia del lavoro come  l'evoluzione
professionale  dell'infermiere  abbia  in  parte  allontanato  questa
figura professionale dall'assistenza al pasto,  enfatizzando  aspetti
tecnico-assistenziali   complessi   e   portando   a    sottovalutare
l'importanza  dell'alimentazione  in  corsia.  Anche   la   frequente
esternalizzazione del servizio ha  contribuito  a  questa  criticita'
assistenziale. 
Emerge quindi in modo importante il  ruolo  dei  volontari,  utili  a
supportare i pazienti meno  autosufficienti  al  momento  del  pasto.
Questa  attivita'  va  pero'  supportata  con  percorsi   informativi
sull'organizzazione del dietetico e momenti formativi sull'assistenza
al  pasto  a  pazienti  complessi,  soprattutto  se  disfagici  o  in
valutazione per dubbio di disfagia. 
Un  suggerimento  e'   quello   di   valutare   con   attenzione   il
confezionamento  della  portata  o  del  piatto  (in  particolare  le
monoporzioni termosaldate, di cui deve essere valutato con attenzione
il modello in uso, evitando confezionamenti  difficili  da  aprire  o
facilmente  a  rischio  di  rovesciamento).  Un   importante   lavoro
organizzativo dovra' essere effettuato  a  priori  con  la  ditta  di
ristorazione (in caso di servizio esternalizzato) o  con  le  proprie
strutture aziendali per l'utilizzo di strumenti idonei  e  di  facile
apertura.  Nell'assistenza  al   pasto   deve   essere   inclusa   la
compilazione   del   diario   alimentare,   strumento   sempre   piu'
frequentemente utilizzato per valutare l'assunzione reale di alimenti
e bevande e definire di conseguenza il rischio di malnutrizione. 
Un modello di facile compilazione deve essere presente  sul  comodino
del paziente ed essere compilato in tempo reale al momento dei pasti,
cosi' da permettere al personale competente il calcolo delle  ingesta
(con   score    numerico    o    con    definizione    delle    quote
calorico-proteiche). 
Si riporta di seguito un modello  di  diario  alimentare  con  score,
utile  per   definire   il   rischio   di   malnutrizione   correlato
all'assunzione di alimenti (non  costituisce  strumento  di  diagnosi
certa di malnutrizione e non tiene conto della patologia  di  base  e
del suo impatto sulla malnutrizione). 
 
Diario alimentare 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico