IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Vista la legge 27 febbraio 1967, n.  48,  recante  «Attribuzioni  e
ordinamento  del  Ministero  del  bilancio  e  della   programmazione
economica  e  istituzione  del   Comitato   dei   ministri   per   la
programmazione  economica»  e  visto,  in  particolare,  l'art.   16,
concernente   l'istituzione   e   le   attribuzioni   del    Comitato
interministeriale per la programmazione economica (CIPE), nonche'  le
successive disposizioni legislative relative alla composizione  dello
stesso Comitato; 
  Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive  modificazioni,
concernente «Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della
Presidenza del Consiglio dei ministri»; 
  Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, e  successive  modificazioni,
concernente «Nuove norme in materia di procedimento amministrativo  e
di diritto di accesso ai documenti amministrativi»; 
  Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, concernente il
«Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture
in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e  successive
modificazioni; 
  Visto il decreto legislativo 18 aprile 2016, n.  50,  e  successive
modificazioni, e visti in particolare: 
    1. l'art. 200, comma  3,  che  prevede  che,  in  sede  di  prima
individuazione delle infrastrutture e degli  insediamenti  prioritari
per lo sviluppo del Paese, il Ministro  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti effettua una ricognizione  di  tutti  gli  interventi  gia'
compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione, comunque
denominati, vigenti alla data  di  entrata  in  vigore  del  medesimo
decreto legislativo, all'esito della quale lo stesso Ministro propone
l'elenco degli interventi da inserire nel primo Documento pluriennale
di pianificazione (DPP) di cui al  decreto  legislativo  29  dicembre
2011, n. 228, che sostituisce tutti i predetti strumenti; 
    2. l'art. 201, comma 9, che prevede  che,  fino  all'approvazione
del primo DPP, valgono  come  programmazione  degli  investimenti  in
materia di infrastrutture e trasporti gli strumenti di pianificazione
e programmazione e  i  piani,  comunque  denominati,  gia'  approvati
secondo le procedure vigenti alla data di  entrata  in  vigore  dello
stesso decreto legislativo  o  in  relazione  ai  quali  sussiste  un
impegno assunto con i competenti organi dell'Unione europea; 
    3. l'art. 214, comma 2, lettera d) e f),  in  base  al  quale  il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti  (MIT)  provvede  alle
attivita' di supporto  a  questo  Comitato  per  la  vigilanza  sulle
attivita' di affidamento da parte dei soggetti aggiudicatori e  della
successiva realizzazione delle infrastrutture  e  degli  insediamenti
prioritari per  lo  sviluppo  del  Paese  e  cura  l'istruttoria  sui
progetti di fattibilita' e  definitivi,  anche  ai  fini  della  loro
sottoposizione alla deliberazione  di  questo  Comitato  in  caso  di
infrastrutture e insediamenti prioritari per lo sviluppo  del  Paese,
proponendo allo stesso le eventuali prescrizioni  per  l'approvazione
del progetto; 
    4. l'art. 214, comma  11,  che  prevede  che  in  sede  di  prima
applicazione restano comunque validi  gli  atti  ed  i  provvedimenti
adottati e sono fatti  salvi  gli  effetti  prodotti  ed  i  rapporti
giuridici sorti sulla base dell'art. 163 del decreto  legislativo  n.
163 del 2006; 
    5. l'art. 216, commi 1, 1-bis  e  27,  che,  fatto  salvo  quanto
previsto nel citato decreto legislativo n. 50 del 2016,  stabiliscono
rispettivamente che: 
      5.1 lo stesso si applica alle procedure e ai  contratti  per  i
quali i bandi o avvisi con cui si indice la procedura di  scelta  del
contraente siano  pubblicati  successivamente  alla  data  della  sua
entrata in vigore; 
      5.2  per  gli  interventi  ricompresi  tra  le   infrastrutture
strategiche  gia'  inseriti   negli   strumenti   di   programmazione
approvati, e per  i  quali  la  procedura  di  valutazione  d'impatto
ambientale sia gia' stata avviata alla data di entrata in vigore  del
suddetto decreto legislativo,  i  relativi  progetti  sono  approvati
secondo la disciplina previgente; 
      5.3 le procedure per la valutazione d'impatto ambientale  delle
grandi opere, avviate alla data di entrata  in  vigore  del  suddetto
decreto legislativo  n.  50  del  2016  secondo  la  disciplina  gia'
prevista dagli articoli 182,  183,  184  e  185  di  cui  al  decreto
legislativo n. 163  del  2006,  sono  concluse  in  conformita'  alle
disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca  del
predetto avvio e le medesime procedure trovano applicazione anche per
le varianti; 
  Considerato che la proposta all'esame, alla luce delle  sopracitate
disposizioni, e in particolare di quanto previsto all'art. 214, comma
11, e all'art. 216, comma 27, del decreto legislativo n. 50 del 2016,
risulta ammissibile all'esame di  questo  Comitato  e  ad  essa  sono
applicabili le disposizioni del previgente decreto legislativo n. 163
del 2006; 
  Vista la delibera  21  dicembre  2001,  n.  121,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 51 del 2002 -  supplemento  ordinario,  con  la
quale questo Comitato, ai sensi dell'allora vigente legge n. 443  del
2001, ha approvato il 1° Programma delle infrastrutture  strategiche,
che all'allegato 1 prevede, nell'ambito  del  «Corridoio  plurimodale
padano»,  tra  gli  interventi  relativi  ai  «Sistemi  stradali   ed
autostradali»,    l'infrastruttura     denominata     «Accessibilita'
Valtellina» e  all'allegato  2  riporta,  tra  gli  interventi  della
Regione Lombardia, alla voce «Corridoi autostradali e stradali»,  gli
interventi relativi  all'«Accessibilita'  Valtellina»,  tra  i  quali
figura il «potenziamento ss 36, ss 38 e ss 39»; 
  Vista la delibera 1° agosto 2014, n. 26, pubblicata nella  Gazzetta
Ufficiale n. 3 del 2015 - supplemento ordinario, con la quale  questo
Comitato  ha  espresso  parere  sull'XI  allegato  infrastrutture  al
Documento di economia  e  finanza  (DEF)  2013,  che  include,  nella
«Tabella 0 programma delle infrastrutture  strategiche»,  nell'ambito
dell'infrastruttura     «Accessibilita'     stradale     Valtellina»,
l'intervento ss 38 Stelvio - 4° lotto Tirano «Stazzona-Lovero»; 
  Visto il decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216,  convertito  dalla
legge 24 febbraio 2012,  n.  14,  e  successive  modificazioni,  che,
all'art. 11, comma 5, ha trasferito, a decorrere dal 1° ottobre 2012,
al Ministero delle infrastrutture e  dei  trasporti  le  funzioni  di
concedente - di cui all'art. 36 del decreto-legge 6 luglio  2011,  n.
98, convertito dalla legge 15  luglio  2011,  n.  111,  e  successive
modificazioni - precedentemente affidate ad Anas S.p.a. (Anas); 
  Visto il decreto 1° ottobre 2012, n. 341, con il quale il Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti ha  istituito,  nell'ambito  del
Dipartimento  per  le  infrastrutture,  gli  affari  generali  e   il
personale,  la   «Struttura   di   vigilanza   sulle   concessionarie
autostradali» (SVCA), con il  compito  di  svolgere  le  funzioni  di
concedente; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  11
febbraio 2014, n. 72,  che  all'art.  5  riporta,  fra  le  direzioni
generali  del  Dipartimento  per   le   infrastrutture,   i   sistemi
informativi  e  statistici  del  suddetto  Ministero,  la   Direzione
generale per le strade e le  autostrade  e  per  la  vigilanza  e  la
sicurezza nelle infrastrutture stradali, con il compito, tra l'altro,
di svolgere le funzioni di concedente della  rete  stradale  e  della
rete autostradale in concessione; 
  Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei  trasporti
9 giugno 2015, n. 194, e successive modificazioni, con  il  quale  e'
stata soppressa la  Struttura  tecnica  di  missione,  istituita  con
decreto dello stesso Ministro 10 febbraio 2003, n. 356, e  successive
modificazioni, e i compiti di cui agli articoli 3 e  4  del  medesimo
decreto sono stati trasferiti alle competenti direzioni generali  del
Ministero, alle quali e' demandata la responsabilita'  di  assicurare
la coerenza tra i contenuti della relazione istruttoria e la relativa
documentazione a supporto; 
  Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che all'art. 1, comma 5,  ha
istituito presso questo Comitato il «Sistema  di  monitoraggio  degli
investimenti   pubblici»   (MIP),   con   il   compito   di   fornire
tempestivamente  informazioni  sull'attuazione  delle  politiche   di
sviluppo e funzionale all'alimentazione  di  una  banca  dati  tenuta
nell'ambito di questo stesso Comitato; 
  Vista la normativa vigente in materia di Codice unico  di  progetto
(CUP) e, in particolare: 
    1. le  delibere  27  dicembre  2002,  n.  143,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 87  del  2003  e  la  relativa  errata  corrige
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 140 del 2003, e  29  settembre
2004, n. 24, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 276 del 2004, con
le quali questo Comitato ha definito il  sistema  per  l'attribuzione
del CUP e ha stabilito che il CUP deve essere riportato  su  tutti  i
documenti  amministrativi  e  contabili,  cartacei   ed   informatici
relativi a progetti d'investimento pubblico e deve essere  utilizzato
nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque  interessati
ai suddetti progetti; 
    2.  la  legge  16  gennaio  2003,  n.  3,  recante  «Disposizioni
ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», che,  all'art.
11, ha disposto che  ogni  progetto  di  investimento  pubblico  deve
essere dotato di un CUP; 
    3.  la  legge  13  agosto  2010,  n.  136,  come  modificata  dal
decreto-legge 12 novembre 2010, n. 187,  convertito  dalla  legge  17
dicembre 2010, n. 217, che, tra  l'altro,  ha  definito  le  sanzioni
applicabili in caso di mancata apposizione del CUP sugli strumenti di
pagamento; 
  Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229,  concernente
«Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g),  della  legge
31 dicembre 2009, n. 196, in materia  di  procedure  di  monitoraggio
sullo  stato  di  attuazione  delle  opere  pubbliche,  di   verifica
dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del
Fondo opere e del Fondo progetti»; 
  Vista  la  normativa  vigente  in  tema  di  controllo  dei  flussi
finanziari e visti, in particolare: 
    1. l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90,  convertito
dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, che regolamenta  il  monitoraggio
finanziario dei lavori relativi  alle  infrastrutture  strategiche  e
agli insediamenti produttivi di cui agli articoli 161, comma 6-bis, e
176, comma 3, lettera e), del citato decreto legislativo n.  163  del
2006, disposizione richiamata all'art. 203, comma 2,  del  menzionato
decreto legislativo n. 50 del 2016; 
    2. la delibera  di  questo  Comitato  28  gennaio  2015,  n.  15,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 155 del 2015, che -  ai  sensi
del comma 3 del richiamato art. 36 del decreto-legge n. 90 del 2014 -
aggiorna le  modalita'  di  esercizio  del  sistema  di  monitoraggio
finanziario di cui alla delibera 5 maggio  2011,  n.  45,  pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale  n.  234  del  2011  e  con  errata  corrige
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 281 del 2011; 
  Visto il decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, c.d. «Codice
Antimafia», e successive modificazioni; 
  Vista la delibera 6 agosto 2015, n. 62, pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 271 del 2015, con la quale questo Comitato ha  approvato
lo schema di Protocollo di legalita' licenziato nella seduta  del  13
aprile 2015 dal Comitato di  coordinamento  per  l'alta  sorveglianza
delle grandi opere (CCASGO), costituito con decreto  14  marzo  2003,
emanato dal Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro  della
giustizia e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
  Visto l'art. 203 del citato decreto legislativo n. 50 del 2016 che,
istituendo il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle
infrastrutture  e  degli  insediamenti   prioritari   (CCASIIP),   ha
assorbito ed ampliato tutte le competenze del previgente CCASGO; 
  Vista la legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilita' 2016),
che all'art. 1, comma 868, ha previsto, per migliorare  la  capacita'
di programmazione e di spesa per investimenti di Anas e per garantire
un flusso di risorse in linea con  le  esigenze  finanziarie,  che  a
decorrere dal 1° gennaio 2016 le risorse iscritte nel bilancio  dello
Stato, a qualunque titolo destinate alla predetta Anas,  confluiscono
in un apposito fondo da  iscrivere  nello  stato  di  previsione  del
Ministero delle infrastrutture e  dei  trasporti  (cosiddetto  «fondo
unico»); 
  Viste: 
    1. la delibera 2 dicembre 2005, n. 151, pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale n. 196 del 2006, con la quale questo Comitato, fra l'altro,
ha approvato il progetto definitivo  dell'intervento  «Accessibilita'
Valtellina - ss n. 38  -  lotto  1  -  variante  di  Morbegno,  dallo
svincolo di Fuentes (compreso) allo svincolo del Tartano (compreso)»,
del costo di 279,951 milioni di euro, finanziato per complessivi  140
milioni di euro dalla Regione Lombardia, dalla Provincia di Sondrio e
da Anas, soggetto aggiudicatore; 
    2. la delibera 29 marzo 2006, n. 75,  pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 197 del 2006, con la quale questo Comitato, tra l'altro,
ha previsto, al punto  3.1,  il  finanziamento  del  1°  lotto  della
variante di Morbegno e la  destinazione  alla  «variante  di  Tirano»
delle economie di gara e  di  quelle  derivanti  dall'esecuzione  dei
lavori della variante di Morbegno, previa ricognizione delle  risorse
gia'   destinate   all'opera   e   su   presentazione    del    piano
economico-finanziario; 
    3. la delibera 31 gennaio 2008, n. 14, pubblicata nella  Gazzetta
Ufficiale n. 217 del 2008, supplemento ordinario, con la quale questo
Comitato: 
      3.1  ha   disposto   la   variante   al   progetto   definitivo
dell'intervento «Accessibilita' Valtellina:  ss  n.  38  1°  lotto  -
variante di Morbegno», relativa al 2°  stralcio,  dallo  svincolo  di
Cosio allo svincolo del Tartano, prevedendo che il relativo  progetto
definitivo avrebbe dovuto essere approvato da questo Comitato stesso; 
      3.2 ha assegnato programmaticamente al suddetto 2° stralcio  un
contributo quindicennale di euro  5.601.818  annui,  suscettibile  di
sviluppare un volume d'investimenti di 60 milioni di euro,  a  carico
delle risorse di cui all'art. 2, comma 257, della legge  24  dicembre
2007, n. 244 (legge finanziaria 2008), prevedendo che  l'assegnazione
definitiva  sarebbe  stata  disposta  in  sede  di  approvazione  del
relativo progetto definitivo; 
    4. la delibera 23 marzo 2012, n. 21,  pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 120 del 2012, supplemento ordinario, con la quale questo
Comitato: 
      4.1  ha  approvato  il  progetto   definitivo   dell'intervento
«Accessibilita'  Valtellina:  ss  n.  38  1°  lotto  -  variante   di
Morbegno», 2°  stralcio,  assegnando  definitivamente  il  contributo
quindicennale di 5.601.818 euro, attribuito programmaticamente con la
succitata delibera n. 14 del 2008; 
      4.2 ha assegnato ulteriori 50,122 milioni  di  euro,  a  valere
sulle risorse di cui all'art. 32, comma 1, del decreto-legge 6 luglio
2011, n. 98, convertito, con modificazioni,  dalla  legge  15  luglio
2011, n. 111, e successive modificazioni; 
      4.3 ha autorizzato Anas ad utilizzare i futuri ribassi di gara,
previa comunicazione a questo Comitato del relativo ammontare, fino a
un importo massimo di 13,599 milioni di euro,  per  integrare  alcune
voci del quadro economico del progetto definitivo; 
    5. la delibera 11 luglio 2012, n. 74, pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale n.  218  del  2012,  con  la  quale  questo  Comitato,  per
l'intervento denominato «Accessibilita' Valtellina: ss  n.  38  -  1°
lotto - variante di Morbegno, 2° stralcio (dallo  svincolo  di  Cosio
allo svincolo  del  Tartano)»,  ha  preso  atto  dell'intenzione  del
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di: 
      5.1 autorizzare Anas  ad  utilizzare  quota  parte  dei  futuri
ribassi, quantificati a  valle  della  gara  ed  eccedenti  l'importo
massimo di 13,599 milioni di euro, di cui alla richiamata delibera n.
21 del 2012, per il citato 2° stralcio della variante di Morbegno; 
      5.2 proporre l'assegnazione della quota  residua  delle  citate
economie di gara non utilizzate per il 2° stralcio della variante  di
Morbegno alla «variante di  Tirano»,  in  sede  di  approvazione  del
relativo   progetto   definitivo,   subordinatamente   alla    previa
acquisizione del formale impegno della regione e degli enti locali  a
farsi carico degli eventuali maggiori costi  del  2°  stralcio  della
variante di Morbegno, che dovessero emergere dopo tale approvazione; 
    6. la delibera 21 marzo 2018, n. 29,  pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 237 del 2018, con la quale questo Comitato: 
      6.1  ha  approvato  il  progetto   definitivo   dell'intervento
denominato «Accessibilita' Valtellina - ss n. 38, lotto 4 -  nodo  di
Tirano, tratta A (svincolo di Bianzonesvincolo La Ganda) e  tratta  B
(svincolo La Ganda-Campone in Tirano)»; 
      6.2 ha preso atto che il relativo  finanziamento  era  imputato
per  euro  88.344.971  a  carico  del  Contratto  di  programma  Anas
2016-2020,   per   euro   50.000.000   a   carico   delle    economie
dell'intervento relativo  alla  variante  di  Morbegno  di  cui  alla
delibera di questo Comitato n. 75 del 2006 e  per  euro  5.000.000  a
carico  del  Consorzio  dei  comuni  del  bacino  imbrifero   montano
dell'Adda; 
      6.3 ha previsto che il MIT avrebbe  dovuto  proporre  a  questo
Comitato l'assegnazione, alla «variante di Tirano»,  della  quota  di
ribassi di gara, non utilizzati per il 2° stralcio della variante  di
Morbegno, di cui al precedente punto  6.2,  previa  acquisizione  del
formale impegno della regione e degli  enti  locali  a  farsi  carico
degli  eventuali  maggiori  costi  del  predetto  2°  stralcio  della
variante di Morbegno, che dovessero emergere dopo tale assegnazione; 
  Vista la nota 8 ottobre 2018, n. 33384, con  la  quale  il  MIT  ha
chiesto l'iscrizione all'ordine del giorno della prima  seduta  utile
di questo Comitato del progetto definitivo dell'intervento denominato
«Accessibilita' Valtellina ss n. 38, lotto  4  -  nodo  di  Tirano  -
tratta  A  (svincolo  di  Bianzone-svincolo  La  Ganda)  e  tratta  B
(svincolo La Ganda-Campone in Tirano), proponendo  l'assegnazione  di
risorse rinvenienti dalle economie del 2 stralcio della  variante  di
Morbegno e trasmettendo la relativa istruttoria; 
  Viste le note 10 ottobre 2018, n.  11371  e  22  ottobre  2018,  n.
12063,  nonche'  il  messaggio  di  posta  elettronica   assunto   al
protocollo della Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento
per la programmazione e il  coordinamento  della  politica  economica
(DIPE) il 23 ottobre 2018, con il n. 5322, con i  quali  il  suddetto
Ministero ha inviato chiarimenti; 
  Preso atto delle risultanze dell'istruttoria svolta  dal  Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti e, in particolare: 
    1) che, con l'Accordo di programma sottoscritto  il  18  dicembre
2006 da Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti,  Regione
Lombardia,  Provincia  di  Sondrio,  Anas,   Camera   di   commercio,
industria, agricoltura e artigianato (CCIAA)  di  Sondrio,  Comunita'
montana Valtellina di Morbegno e Comuni di Chiavenna, Sondrio, Tirano
e Bormio, la risoluzione del nodo di Tirano e' stata individuata  tra
gli interventi prioritari, sono stati  individuati  gli  impegni  dei
vari sottoscrittori ed  e'  stata  prevista  la  costituzione  di  un
Collegio di vigilanza, con  il  compito,  tra  l'altro,  di  vigilare
sull'attuazione dell'Accordo stesso; 
    2) che, con Protocollo d'intesa sottoscritto il 5  novembre  2007
da Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Regione Lombardia,
Provincia di Sondrio, Anas, CCIAA di  Sondrio,  rappresentanti  delle
Comunita' montane e dei  comuni  che  hanno  sottoscritto  il  citato
Accordo di programma 18 dicembre 2006, nonche'  Comune  di  Morbegno,
anche in rappresentanza dei Comuni  di  Cosio  Valtellino,  Traona  e
Talamona, Comune di Villa di Tirano e Consorzio dei comuni del Bacino
imbrifero montano dell'Adda (Consorzio BIM): sono state  definite  le
modalita' tecnico-finanziarie e procedurali per la  risoluzione,  tra
l'altro, del nodo di Tirano ed e' stato convenuto di  procedere  allo
sviluppo  dell'intero  progetto  del   predetto   nodo,   realizzando
prioritariamente le tratte A e B; 
    3) che il progetto definitivo approvato con la citata delibera n.
29 del 2018 riguarda il lotto 4 - nodo di Tirano, tratta A  (svincolo
di Bianzone-svincolo La Ganda) e tratta B (svincolo La Ganda-svincolo
Campone  in  Tirano)  e  prevede  la  realizzazione  di un  tracciato
principale di circa 6.616 metri che, a partire dall'intersezione  tra
l'esistente ss 38 con la rotatoria di  Villa  di  Tirano,  supera  il
fiume Adda e lo costeggia in sinistra idraulica fino  alla  rotatoria
terminale di Campone; 
    4)  che  il  soggetto  aggiudicatore  dell'intervento  e'   stato
individuato in Anas; 
    5) che il costo  del  succitato  progetto  definitivo  ammonta  a
143.344.971 euro, al netto dell'I.V.A., cosi' articolati: 
 
=====================================================================
|                    Voci                    |    Importi (euro)    |
+============================================+======================+
|Lavori soggetti a ribasso d'asta            |            90.742.108|
+--------------------------------------------+----------------------+
|Oneri per la sicurezza e bonifica ordigni   |                      |
|bellici non soggetti a ribasso d'asta       |             5.839.389|
+--------------------------------------------+----------------------+
|Somme a disposizione                        |            32.325.851|
+--------------------------------------------+----------------------+
|Oneri d'investimento di Anas (*)            |            14.437.623|
+--------------------------------------------+----------------------+
|                Totale                      |           143.344.971|
+--------------------------------------------+----------------------+
 
(*) Oneri d'investimento calcolati nella misura dell'11,2%, in quanto
opera a corrispettivo, com previsto nel Contratto di  programma  Anas
2016-2020. 
    6) che per il progetto definitivo del nodo  di  Tirano  e'  stato
presentato il piano economico-finanziario  sintetico,  nel  quale  e'
stata  evidenziata  l'assenza  del  «potenziale  ritorno   economico»
derivante dalla  gestione  della  tratta  stradale,  non  soggetta  a
pedaggiamento; 
    7) che il richiamato protocollo d'intesa 5 novembre 2007: 
      7.1 aveva  individuato  le  risorse,  sia  disponibili  sia  da
reperire, per il finanziamento del nodo di  Morbegno  (all'epoca  del
costo 195 milioni di euro) e per le succitate tratte A e B  del  nodo
di Tirano (all'epoca del costo complessivo di 85 milioni di euro); 
      7.2 aveva considerato, quali ulteriori risorse da destinare  ai
due interventi sopra citati, le «eventuali economie... a  seguito  di
ribasso d'asta»,  ipotizzate  nell'ordine  di  35  milioni  di  euro,
relative al 1° lotto (variante di Morbegno, dallo svincolo di Fuentes
compreso allo svincolo del Tartano compreso), 1° stralcio, tronco  A,
oltre  alle  non  quantificate  «eventuali  minori  spese»   relative
all'opera e alla quota residua delle risorse  di  cui  al  punto  3.1
della citata delibera di questo Comitato n. 75 del 2006; 
      7.3 aveva inoltre previsto: 
        7.3.1 l'impegno della Regione Lombardia ad  individuare,  nei
limiti delle disponibilita' di bilancio, risorse  aggiuntive  per  50
milioni di euro; 
        7.3.2 l'impegno della Provincia di Sondrio a reperire,  anche
in concorso  con  altri  soggetti  territorialmente  interessati,  97
milioni di euro, indicativamente ripartiti per 35 milioni di  euro  a
carico della stessa provincia e per 62 milioni di euro a  carico  del
Consorzio BIM, della CCIAA, dei comuni e delle comunita' montane o di
altri soggetti; 
        7.3.3  l'impegno  del  MIT  ad  assumere  iniziative  per  il
finanziamento  di  60  milioni  di  euro  a  carico  dei  fondi   per
l'attuazione della legge n. 443 de 2001, subordinatamente  «all'esito
positivo  degli  impegni  finanziari   assunti   dagli   altri   enti
firmatari»; 
    8)  che  il  Contratto  di  programma  Anas   2016-2020   riporta
l'intervento con  la  denominazione  di  «Accessibilita'  Valtellina:
lotto 4° - Stralcio A (Variante d Tirano)» da intendersi quale  somma
delle citate tratte A e B, e  imputa  i  finanziamento  del  relativo
costo di 143.344.971 euro per: 
      8.1 88.344.971 euro a carico del Fondo unico di cui  l'art.  1,
comma 868, della legge n. 208 del 2015; 
      8.2 55.000.000 euro a carico di «Enti locali, Regione Lombardia
e Convenzione MI 94»; 
    9) che, con nota assunta al protocollo del MIT il 7  marzo  2018,
con il n. 2326, la Regione Lombardia ha attestato che: 
      9.1 nella riunione del Collegio di vigilanza del  29  settembre
2011 il finanziamento del costo  dell'opera,  allora  stimato  in  85
milioni di euro, era stato ripartito per 50 milioni di euro a  carico
del Consorzio BIM, per 5 milioni di  euro  a  carico  della  predetta
Provincia di Sondrio e per la quota residua a valere «sulle  economie
e sui ribassi  d'asta  dei  singoli  stralci  della  Variante  ss  38
Fuentes-Tartano»; 
      9.2 a fronte del costo  aggiornato  dell'intervento  (i  citati
143.344.971 di euro) nella riunione del Collegio di vigilanza del  21
febbraio 2018 la copertura finanziaria dell'opera e' stata ridefinita
per effetto dell'intervenuta assegnazione  di  cui  al  Contratto  di
programma Anas 2016-2020 e delle conferma, da parte  di  Anas,  della
quantificazione in 50 milioni euro delle economie  derivanti  dal  2°
stralcio della variante di Morbegno, permanendo  in  capo  agli  enti
locali  (Provincia   di   Sondrio   e   BIM)   la   parte   rimanente
dell'investimento secondo gli impegni gia' assunti; 
    10) che, con deliberazione 8  marzo  2018,  n.  13,  il  Comitato
esecutivo del Consorzio BIM  ha  assunto  l'impegno  di  spesa  di  5
milioni di euro per il  finanziamento  dei  lavori  di  miglioramento
dell'accessibilita' alla Valtellina - ss 38 - lotto 4, nodo d Tirano,
a valere sul proprio bilancio di previsione 2018 del 2020; 
    11) che le risorse stanziate per il 2° stralcio della variante di
Morbegno ammontavano a 280.122.210,84 euro, a fronte di  un  progetto
esecutivo approvato da Anas comprensivo  del  costo  delle  migliorie
realizzate in fase di progetto esecutivo, di 220.777.446,94 euro, con
conseguenti risorse  disponibili  per  59.344.763,90  euro,  come  di
seguito rappresentato: 
 
                                                    (importi in euro) 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
    12) che, alla luce  dei  finanziamenti  destinati  al  citato  2°
stralcio  della  variante  di  Morbegno  (arrotondati  all'euro),  le
disponibilita' residue di tale variante sono determinate come segue: 
 
                                                   (importi in euro)  
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
    13) che, per quanto riguarda le disponibilita' statali: 
      13.1 il contributo annuale di 5.601.818 euro per quindici anni,
corrispondente al volume d'investimenti di 60 milioni di euro di  cui
alle delibere n. 14 del 2008 e n. 21 del  2012,  risulta  disponibile
sul  capitolo  7002,  piano  gestionale  25,  del   Ministero   delle
infrastrutture e dei trasporti, per le annualita' dal 2019 al 2024; 
      13.2 il finanziamento di 50.122.000 euro di cui  alla  delibera
n.  21  del  2012,  inizialmente  appostato  sul  capitolo  7519  del
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e  poi  confluito  nel
Fondo  unico,  capitolo  7002,  piano  gestionale  8,  del   medesimo
Ministero, al netto di quanto destinato al finanziamento del progetto
esecutivo del 2° stralcio  della  variante  di  Morbegno  (39.503.664
euro), e' stato oggetto di tagli di legge per  5.753.430  euro  e  la
residua quota disponibile, risulta di 4.864.906 euro; 
    14) che, pertanto, le risorse ancora disponibili sul 2°  stralcio
della variante di Morbegno sono cosi' articolate: 
 
                                                   (importi in euro)  
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
    15) che, come proposto dal Ministero istruttore, a  valere  sulle
disponibilita' sopra citate sono  destinati  al  nodo  di  Tirano  50
milioni di euro, mentre rimangono  destinati  al  2°  stralcio  della
variante di Morbegno i restanti  3.591.123  euro,  da  mantenere  nel
quadro economico della stessa fino alla fine dei lavori,  i  quali  -
alla data del 31  maggio  2018  -  erano  giunti  ad  uno  stadio  di
realizzazione del 95,19%; 
    16) che i 3.591.123 euro che rimangono destinati al  2°  stralcio
della variante di Morbegno sono imputati sulle  disponibilita'  nette
di provenienza  statale  (17.576.093  euro)  e  che,  pertanto,  tali
disponibilita' trasferibili al «nodo di Tirano» sono rideterminate in
13.984.970 euro complessivi; 
    17)  che   -   tenuto   conto   dell'intervenuta   autorizzazione
all'utilizzo mediante erogazione diretta,  invece  che  anticipazione
tramite  mutuo,  del  contributo  pluriennale   di   5.601.818   euro
(dall'anno 2010 al 2024), disposta con decreto  del  Ministero  delle
infrastrutture  e  dei  trasporti,  di  concerto  con  il   Ministero
dell'economia e delle  finanze,  2  dicembre  2015,  n.  398,  e  del
conseguente sviluppo di  disponibilita'  complessive  per  84.027.270
euro, come risulta dallo stesso decreto - per  il  finanziamento  del
nodo di Tirano il MIT ha  proposto  di  utilizzare  integralmente  le
annualita' 2019 e 2020  del  suddetto  contributo  e  per  i  residui
2.781.334  euro  quota  parte  dell'annualita'  2021   del   medesimo
contributo; 
    18) che, pertanto, le economie del 2° stralcio della variante  di
Morbegno trasferibili al nodo di Tirano sono articolate come segue: 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
    19) che, con nota 14 settembre  2018,  n.  218945,  tenuto  conto
della  destinazione  dei  complessivi  50  milioni  di   euro   sopra
richiamati per il  finanziamento  del  nodo  di  Tirano,  la  Regione
Lombardia ha comunicato che si fara' carico degli eventuali  maggiori
costi del 2°  stralcio  della  variante  di  Morbegno  che  dovessero
emergere dopo l'approvazione del  progetto  definitivo  del  predetto
nodo di Tirano; 
  Ritenuto di poter deliberare l'assegnazione al nodo di Tirano della
sola  quota  di  economie  di  competenza  statale,  prendendo   atto
dell'entita' di ulteriori disponibilita' per  complessivi  36.015.030
euro, a valere  sulle  economie  dei  finanziamenti  apportati  dalla
Regione Lombardia e dagli Enti locali per la realizzazione del citato
2° stralcio della variante di Morbegno; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012,
n. 62, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 122 del 2012); 
  Vista la nota 25 ottobre 2018, n. 5390, predisposta  congiuntamente
dalla Presidenza del Consiglio dei ministri  -  Dipartimento  per  la
programmazione e il coordinamento della politica economica  (DIPE)  e
dal  Ministero  dell'economia  e  delle  finanze  e  posta   a   base
dell'odierna seduta del Comitato,  contenente  le  valutazioni  e  le
prescrizioni da riportare nella presente delibera; 
  Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
 
                              Delibera: 
 
  1. Per il finanziamento dell'intervento denominato  «Accessibilita'
Valtellina - ss n. 38, lotto 4 - nodo di Tirano, tratta «A» (svincolo
di  Bianzone-svincolo  La  Ganda)   e   tratta   «B»   (svincolo   La
Ganda-Campone in Tirano)», e' autorizzato l'utilizzo  delle  economie
relative all'intervento «Accessibilita' Valtellina: ss n. 38 1° lotto
-variante  di  Morbegno,  2°  stralcio,  dallo  svincolo   di   Cosio
(progressiva km 8+945) allo  svincolo  del  Tartano  (progressiva  km
18+601)». 
  2. In particolare, tenuto conto dell'intervenuta autorizzazione  di
cui al decreto interministeriale 2  dicembre  2015,  n.  398,  citato
nella precedente presa d'atto e  concernente  l'erogazione  in  forma
diretta del contributo di cui al precedente punto  1,  sono  stornate
dal finanziamento  del  richiamato  2°  stralcio  della  variante  di
Morbegno  e   sono   destinate   al   finanziamento   dell'intervento
«Accessibilita' Valtellina - ss n. 38, lotto  4  -  nodo  di  Tirano,
tratta "A" (svincolo di Bianzone-svincolo  La  Ganda)  e  tratta  "B"
(svincolo  La  Ganda-Campone  in  Tirano)»  le  seguenti   quote   di
contributo: 
 
                                                    (importi in euro) 
 
=====================================================================
|   anno 2019    |   anno 2020    |   anno 2021   |     Totale      |
+================+================+===============+=================+
|   5.601.818    |   5.601.818    |   2.781.334   |   13.984.970    |
+----------------+----------------+---------------+-----------------+
 
  3. Il Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  comunichera'
alla  Presidenza  del  Consiglio  dei  ministri  -  DIPE,  l'avvenuto
trasferimento all'intervento «Accessibilita'  Valtellina  ss  n.  38,
lotto 4 - nodo di Tirano, tratta "A" (svincolo  di  Bianzone-svincolo
La Ganda) e tratta "B" (svincolo La Ganda-Campone in  Tirano)»  delle
risorse statali di cui al precedente punto 2 e  delle  risorse  della
Regione Lombardia e degli  altri  enti  finanziatori  del  citato  2°
stralcio della variante di Morbegno fino a  concorrenza  dell'importo
di 36.015.030 riportato nella precedente presa d'atto. 
  4.  Sono  confermate  le   disposizioni   relative   all'intervento
«Accessibilita' Valtellina - ss n. 38, lotto  4  -  nodo  di  Tirano,
tratta  A  (svincolo  di  Bianzone-svincolo  La  Ganda)  e  tratta  B
(svincolo La Ganda-Campone in Tirano)» di cui alla delibera di questo 
  Comitato n. 29  del  2018,  meglio  individuata  in  premessa,  non
modificate con la presente delibera, cosi' come le altre prescrizioni
non in contrasto con la presente delibera. 
 
    Roma, 25 ottobre 2018 
 
                                                 Il Presidente: Conte 
 
Il segretario: Giorgetti 

Registrato alla Corte dei conti il 7 gennaio 2019 
Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev.  n.
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