TRIBUNALE DI COMO

(GU Parte Seconda n.255 del 31-10-1990)

    Atto di citazione
      La societa' A. Tamburrini e C. S.r.l., con sede in Carugo, via
 Tazzoli, 1/3, in persona del presidente e legale rappresentante
 Eugenio Cavalloni rappresentata e difesa dal dott. proc. Goffredo
 Pozzoli di Arosio, via Oberdan, n. 38, presso il cui studio elegge
 domicilio giusta procura alle liti a margine del presente atto,
 premesso che:
      1. nel territorio del comune di Carugo (Como) sono situati i
 seguenti beni immobili: catasto terreni, rg. 6-9, mappali:
    335 S.A. I are 10.00 L. 70.00 L. 35.00;
    336 B.C.III. are 20.80 L. 18.72 L. 9.50;
    337 Pr. ARB.I are 8.00 L. 62.00 L. 32.80;
    689 B.C. III are 2.00 L. 1.80 L. 0.24;
    701 B.C. III are 1.10 L. 0.99 L. 0.13;
    334 B.C. III are 6.00 L. 5.40 L. 0.72;
      2. i predetti beni immobili risultano tutti ancora intestati nel
 Catasto di detto comune alla contessa Borromeo Elisabetta fu Gilberto
 nata il 24 dicembre 1839 a Milano e morta a Cesano Maderno il 28
 luglio 1928, maritata con il conte Emilio Borromeo, nato l'11
 febbraio 1829 morto a Cesano Maderno il 4 settembre 1909.
      Nessun altra formalita' risulta annotata o trascritta in
 relazione agli stessi beni;
      3. a) i predetti immobili, a partire dall'anno 1960 si sono
 trovati nel possesso pacifico, continuato ed ininterrotto della
 Societa' Immobiliare Carugo - Tazzoli S.r.l. incorporata
 successivamente nella societa' A. Tamburrini & C. S.p.a. con atto di
 questa ultima 25 luglio 1972 n. 65026/9649 a rogito dott. Vito
 Borgomaneri;
      b) tutta l'area in questione e' stata interamente recintata ed
 esclusivamente adibita dell'attivita' della Societa' Tamburrini;
      c) in particolare, come risulta dallo stralcio planimetrico
 allegato, sul mapp. 335 sono stati realizzati un inceneritore e un
 impianto per la sabbiatura dei materiali; su parte dei mapp. 334 -
 336 - 337 la Societa' A. Tamburrini & C. S.p.a. ha realizzato un
 capannone industriale;
      4. ricorrono quindi i presupposti di cui all'art. 1158 Codice
 civile per l'acquisto della proprieta' dei predetti beni immobili da
 parte della societa' A. Tamburrini & C. S.p.a.;
      5. da ricerche presso gli uffici catastali e la conservatoria
 dei Registri Immobiliari si rileva che non e' stato volturato o
 trascritto alcun passaggio di proprieta' in seguito alla morte della
 contessa Borromeo Elisabetta fu Gilberto e pertanto l'azione deve
 essere proposta nei confronti degli eredi;
      6. dal testamento olografo, secondo il quale eredi della
 contessa Borromeo Elisabetta erano i figli Guido e Gilberto Borromeo,
 nonche' dalle relative trascrizioni, non risulta alcun bene in Carugo
 e dalle ricerche tanto presso gli uffici amministrativi dei Conti
 Borromeo, quanto presso l'archivio privato della famiglia Borromeo
 sito sull'isola Bella, non e' stata rinvenuta traccia alcuna di beni
 immobili in Carugo;
      7. alquanto complessa e' la ricostruzione dell'albero
 genealogico anche a causa della complessita' degli avvenuti matrimoni
 che le famiglie Borromeo hanno contratto con famiglie nobili di
 diverso casato: secondo l'ipotesi piu' accreditata dalle ricerche
 effettuate, gli aventi causa ed attuali eredi della contessa Borromeo
 Elisabetta sono i signori Borromeo Arese Vitaliano Paolo Federico e
 Borromeo Arese Federico Marcantonio eredi e figli adottivi di
 Borromeo Renato, morto il 15 marzo 1970, nipote della contessa
 Borromeo Elisabetta e figlio del conte Guido Borromeo;
      8. invero costoro appaiono con la maggiore probabilita' gli
 eredi in quanto discendenti in linea retta del conte Gilberto
 Borromeo, figlio ed erede della contessa Elisabetta Borromeo e figli
 adottivi del conte Renato Borromeo a sua volta figlio del conte Guido
 e nipote della contessa Elisabetta Borromeo;
      9. tuttavia non e' da escludersi l'esistenza di altri eredi e/o
 aventi causa, l'identificazione dei quali, stante la complessita' dei
 rapporti di parentela del Casato Borromeo, il lungo lasso di tempo da
 considerarsi, l'impossibilita' oggettiva di ricostruire eventuali
 passaggi di proprieta', e' stata opera ardua e sino ad ora
 infruttuosa;
      10. che pertanto, al fine di portare a conoscenza di eventuali
 terzi e/o aventi causa la presente domanda, ricorre l'ipotesi della
 notificazione a mezzo pubblici proclami con le formalita' previste
 dall'art. 150 c.p.c.
      Pertanto, quanto sopra premesso, la Societa' A. Tamburrini & C.
 S.p.a, ut supra rappresentata e difesa, cita Borromeo Arese Vitaliano
 Paolo Federico, Borromeo Arese Federico Marcantonio, entrambi
 residenti in Milano, piazza S. Ambrogio, 10, oltre gli eventuali
 aventi causa e/o eredi della contessa Borromeo Elisabetta fu
 Gilberto, nata a Milano il 24 dicembre 1839 e morta a Cesano Maderno
 il 28 luglio 1928 a comparire avanti il Tribunale di Como (Sez. e
 G.I. designandi), per l'udienza che si terra' il giorno 14 marzo
 1991, ore 10 e seguenti e con invito a costituirsi in giudizio nei
 modi e termini di cui all'art. 166 c.p.c. e con avvertenza che in
 difetto si procedera' in dichiarata contumacia per ivi sentir
 assumere le seguenti conclusioni 'Piaccia al Tribunale Ill.mo, ogni
 contraria istanza, eccezione e deduzione reietta; cosi' giudicare:
      1) dichiarare che la Societa' A. Tamburrini & C. S.p.a. con sede
 in Carugo, via Tazzoli, 1/3 ha acquistato, per effetto di possesso
 continuato ultraventennale, ai sensi dell'art. 1158 Codice civile, la
 proprieta' dei seguenti beni immobili: Terreni in Comune di Carugo,
 catasto terreni fg. 6-9 ai mappali:
    335 S.A. I are 10.00 L. 70.00 L. 35.00;
    336 B.C.III. are 20.80 L. 18.72 L. 9.50;
    337 PZ.ARB.I are 8.00 L. 62.00 L. 32.80;
    689 B.C. III are 2.00 L. 1.80 L. 0.24;
    701 B.C. III are 1.10 L. 0.99 L. 0.13;
    334 B.C. III are 6.00 L. 5.40 L. 0.72;
      2) per l'effetto, ordinare al Conservatore dei Registri
 Immobiliari la trascrizione della emananda sentenza con i conseguenti
 effetti e con manleva delle responsabilita' del conservatore.
    Produzioni e deduzioni istruttorie: si producono:
    1)  stralcio planimetria;
    2)  certificato U.T.E. di Como;
      3) copia pubblicazione testamento olografo in morte di Borromeo
 contessa Elisabetta;
    4)  copia decreto di adozione Corte d'Appello di Milano;
    5)  certificato di morte di Borromeo Renato;
    6)  certificato di residenza di Borromeo Arese Vitaliano;
    7)  certificato di residenza di Borromeo Arese Federico;
    8)  schema di albero genealogico.
    Si chiede:
      1) l'ammissione prova per testi sulle circostanze dedotte in
 narrativa ai punti 3a, 3b, 3c, indicando quali testi: Orsenigo
 Riccardo di Carate Brianza, via Corteselle, 9; Somaschini Emilio di
 Mariano Comense piazza Roma, 1 - Pianazza Gianfranco di Vailate, via
 Privata Stradivari, 7.
    Con riserva di altro dedurre e integrare la lista dei testi.
    Como, 2 ottobre 1990
    Dott. proc. Goffredo Pozzoli.
    Istanza per la notificazione per pubblici proclami
      Ill.mo signor Presidente, poiche', nota la residenza dei
 convenuti Borromeo Arese Vitaliano Paolo Federico e Borromeo Arese
 Federico Marcantonio, la notificazione nei modi ordinari agli altri
 eventuali convenuti e' sommamente difficile per la estrema
 difficolta' di identificare tutti gli eredi di Borromeo Elisabetta fu
 Gilberto: che ricorre pertanto l'ipotesi di notificazione prevista
 dall'art. 150 c.p.c. per portare la domanda a conoscenza di tutti gli
 altri eventuali interessati, che, si presume possano risiedere nelle
 province di Milano, Como e Varese, chiede che la S.V.Ill.ma voglia
 autorizzare la notificazione per pubblici proclami dettando i modi e
 le forme che riterra' piu' opportuni.
    Como, 2 ottobre 1990
    Dott. proc. Goffredo Pozzoli.
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    IL PRESIDENTE
    Visto il ricorso che precede;
    Udito il parere del Pubblico Ministero;
      Ritenuto che la notificazione della citazione nei modi ordinari
 si presenta sommamente difficile per il rilevante numero dei
 destinatari e per la difficolta' di identificarli tutti;
      Visto l'art. 150 c.p.c. autorizza la richiesta notificazione per
 pubblici proclami nelle forme stabilite nel terzo e quarto comma del
 detto art. 150 c.p.c.
    Como, 3 ottobre 1990
    Il presidente: dott. Francesco Maiorano.
C-28216 (A pagamento).
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