Provveditorato alle OO.PP. per l'Emilia Romagna Ufficio idraulico Bologna, piazza dell'VIII Agosto n. 26 Istanza 4 maggio 1994 del Consorzio Servizi Reno per la grande derivazione d'acqua dall'alto corso del fiume Reno, per approvvigionamento idropotabile. Stralcio del progetto generale 22 luglio 1974. Supplemento di istruttoria. Si premette che: con istanza 10 luglio 1968, corredata da progetto illustrativo, il comune di Bologna chiese la concessione di grande derivazione d'acqua dall'Alto Bacino del fiume Reno, nella misura di litri/sec. 5.000 (mod. 50) per l'approvvigionamento idropotabile della citta' di Bologna e di un comprensorio di altri 35 comuni limitrofi; con successiva istanza 22 luglio 1974 venne presentato il 'Progetto di massima dell'Acquedotto del Reno' a parziale variante di quello originario del 10 luglio 1968, con estensione a 56 comuni, aggiornato secondo le previsioni del Piano Regolatore Generale degli Acquedotti (D.P.R. 3 agosto 1968 n. 2774 e D.M. 14 luglio 1969) e secondo gli schemi di adduzione n. 61 e 61' della Regione Emilia Romagna; a seguito delle regolari pupblicazioni della domanda, come prescritto dal T.U. della legge 11 dicembre 1933, n. 1775 sulle Acque e sugli Impianti Elettrici, sulla Gazzetta Ufficiale dell Repubblica italiana, sui Fogli Annunzi Legali delle Province di Bologna, Firenze e Pistoia nonche' dell'affissione dell'Ordinanza di Pubblicazine dell'istruttoria disposta del Ministero dei LL.PP. all'Albo Pretorio di tutti i comuni interessati alla derivazione, venne completata l'istruttoria dall'Ufficio Speciale del Genio Civile per il Reno nei giorni 11 marzo 1976 e 6 aprile 1976, come dal relativo verbale; in considerazione dei problemi inerenti alla necessita' di approvvigionamento idrico fra le Regioni Emilia Romagna e Toscana, in data 4 gennaio 1984 venne sottoscritta fra i due Presidenti delle rispettive Giunte regionali, una 'Convenzione di accordo finalizzato' per la razionale utilizzazione delle grandi derivazioni nell'alto bacino del Reno; a seguito della predetta 'Convenzione' vennero ritirate le osservazioni ed opposizioni presentate da Enti Pubblici e privati durante l'istruttoria sopramenzionata; in considerazione della grave situazione di approvvigionamento idropotabile di tutto il territorio, venne redatto, nel dicembre 1988, il 'Progetto di massima della diga di Castrola' che costituisce il primo impianto del sopracitato progetto di massima del 22 luglio 1974; con la disponibilita' di accumulo a Castrola di 20 milioni di mc, e' possibile realizzare una derivazione continua di litri/sec. 2.400 (mod. 24) da far defluire nel torrente Limenta di Treppio e nel fiume Reno per essere captata dall'esistente presa in localita' Lama del Comune di Marzabotto fino a giungere all'impianto di potabilizzazione del Setta in Comune di Sasso Marconi; in ottemperanza alle disposizioni inserite nel D.P.C.M. 27 dicembre 1988 concernenti 'Norme tecniche per la redazione di studi di impatto ambientale', il progetto venne esaminato dalla Giunta regionale dell'Emilia Romagna che con propria delibera del 12 novembre 1991, n. 4941, ha espresso parere in merito alla pronuncia di compatibilita' ambientale; con provvedimento in data 6 aprile 1994, DEC/VIA/1857, il Ministero dell'Ambiente, di concerto col Ministero dei Beni Culturali e Ambientali, ha espresso parere favorevole circa la compatibilita' ambientale del progetto sopramenzionato, subordinatamente a specifiche e particolareggiate prescrizioni. Tutto cio' premesso, si rende noto che ai sensi del T.U. di leggi 11 dicembre 1933, n. 1775 sulle acque e sugli Impianti Elettrici e successive modificazioni e integrazioni (D.L. 12 luglio 1993, n. 275 e legge 5 gennaio 1994, n. 36), il comune di Bologna e per esso il Consorzio Servizio Reno (CO.SE.R.) di Bologna, in data 4 maggio 1994 ha presentato istanza corredata da progetto illustrativo e piano finanziario, di grande derivazione nella misura di mod. 24 continui (l/sec. 2.400) d'acqua fluente dai seguenti corsi di acqua: torrente Orsigna, fiume Reno, torrente Limenta di Sambuca, torrente Limentrella, torrente Limentra di Treppio, quale primo stralcio del progetto generale 22 luglio 1974 citato nelle premesse, fino all'invaso da crearsi mediante diga in localita' Castrola sul torrente Limentra di Treppio in Comune di Castel di Caio. Nella medesima istanza venne chiesto: 1) il subentro del Consorzio Servizi Reno al Comune di Bologna; 2) ai sensi dell'art. 13 del T.U. citato, in relazione all'urgenza e all'indifferibilita' della realizzazione dell'impianto, sia rilasciata l'autorizzazione provisoria all'inizio dei lavori; 3) ai sensi del primo comma dell'art. 73 del T.U., trattandosi di opere destinate alla pubblica utilita', l'esonero totale del canone per la derivazione; 4) il contributo statale nella spesa di costruzione dello sbarramento e invaso, del 60% sull'importo dei lavori, aumentato del 10% per studi e progettazione, in considerazione del beneficio al fenomeno di laminazione delle piene nonche' in conseguenza ai rilasci modulati in alveo durante la stagione estiva e cio' ai sensi degli articoli 75 e 76 del citato T.U.; 5) di poter esercitare il diritto di rivalsa verso chiunque tragga beneficio dalle opere suindicate, ai sensi dell'art. 84 del citato T.U. I comuni interessati dai deflussi dei corsi d'acqua menzionati sono: Pistoia e Sambuca Pistoiese in provincia di Pistoia; Cantagallo in Provincia di Firenze; Castel di Casio e Campagnano in Provincia di Bologna. Come gia' riportato nella documentazione istruttoria della domanda 22 luglio 1974, le opere verranno dichiarate di pubblica utilita' ed ammesse a godere di tutte le provvidenze previste dal Piano Regolatore generale degli Acquedotti, di cui alla legge 4 febbraio 1963, n. 129. Il presente avviso viene pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, parte seconda, nei Fogli Annunzi Legali delle Province di Pistoia, Firenze e Bologna nonche' sui quotidiani 'Il Resto del Carlino' 'La Nazione' e 'Il Sole 24 Ore'. Bologna, 30 agosto 1994 L'ingegnere designato: dott. ing. M. Raffaella Laraia. B-1035 (A pagamento).