Con ricorso al TAR Lazio, Sezione I, n. 12474/99 notificato a Ministero di Grazia e Giustizia, Consiglio Superiore della Magistratura e Vindigni Orazio, Randazzo Jolanda rapp.ta e difesa dagli avv. Alessandro Nigro e Adriano Casellato, ed elett.te dom.ta presso gli stessi in Roma Viale Regina Margherita 290, ha impugnato le delibere del CSM 16 febbraio1994 e 17.3.1994 ed il relativo D.P.R. di nomina dei giudici di pace per la sede di Catania per il 1994-97. Si denuncia violazione dell'art. 5, comma 4, legge 21 novembre 1991 n. 374, eccesso di potere per erroneita' dei presupposti, illogicità e contraddittorietà, difetto di motivazione. Con sentenza Sez. I, 6 aprile 2000 n. 2867 il Tar Lazio ha ordinato l'integrazione del contraddittorio autorizzando la notifica per pubblici proclami a tutti i vincitori. Quanto sopra si notifica ai sigg.ri Luigi Colaleo, Pietro Fichera, Ennio Morana, Alfio Coniglione, Rosario Grasso, Vincenzo Petino, Angelo Gussio, Giuseppe Chiaramonte, Giuseppe Timpanaro, Giuseppe Ferrante, Antonino Pennisi, Attilio Chibbaro, Salvatore Vadalà, Alfonso Impegnoso, Giovanna Spampinato, Pietro Garofalo, Francesco Bellia, Agata Squillaci, Domenico Cantone, Nazareno Di Simone, Michele Lauretta, Filippo Reina, Salvatore Sambataro, Genoveffa Lo Giudice, Alfredo Fausto Pidatella, Rosario Scaccianoce, Attilio Spartà, Rosa Anna Maria Marchese, Giovanni Battista Pittari, Franco Ruggeri, Alessandro Pennisi, Irma Alaimo, Stefano Bonsignore Zanghi', Salvatore Brancaforte, Sebastiano Cantarella, Salvatore Ciavola, Salvo Salvatore Cocuzza, Benedetto Corona, Giovanni Giorlando, Rosalba Iacono, Placido Laudani, Pietro Lo Faro, Agatino Lanza, Santo Marino, Francesco Marletta, Pietro Nicolosi, Corrado Nigro, Guido Paradiso, Giovanni Patane', Antonio Platania, Salvatore Pistorio, Ersilio Sangiorgi. Roma, 23 giugno 2000 Prof. avv. Alessandro Nigro Avv. Adriano Casellato S-29666 (A pagamento).