Decreto di notificazione per pubblici annunzi(art. 155 C.P.P.) - Estratto N. 12569/2000 R.G. N.R.N. 3485/2001 R.G. G.I.P. Il giudice dell'udienza preliminare dott. Gaetano Sgroia, Visti gli atti del procedimento in epigrafe nei confronti di Tewfik Mohamed, in atti generalizzato, (Omissis) P.Q.M. Letto l'art. 155 C.P.P., a parziale modifica del decreto di notificazione per pubblici annunzi emesso da questo giudice in data 15 luglio 2003, dispone che la notifica dell'avviso di fissazione dell'udienza preliminare e della richiesta di rinvio a giudizio sia eseguita agli utenti residenti nel Comune di Salerno, aventi rapporto contrattuale con la Salerno Sistemi ai fini dell'erogazione del servizio di acqua potabile, mediante la pubblicazione di un estratto dei predetti atti e del presente decreto, per una sola volta, su una pagina del quotidiano 'Il Mattino' edizione di Salerno, con il minor aggravio possibile per l'Erario. Dispone inoltre che copia conforme integrale del presente decreto, dell'avviso di fissazione dell'udienza preliminare e della richiesta di rinvio a giudizio sia depositata nella Casa comunale di Salerno, e cheun estratto dei predetti atti sia inserito nella Gazzetta Ufficiale dellaRepubblica. (Omissis) Salerno, 25 settembre 2003 Firmato: Il giudice dell'udienza preliminare: dott. Gaetano Sgroia Procura della Repubblicapresso Tribunale di Salerno Al giudice per le indagini preliminari N. 12569/00 R.G. Notizie di reato /Mod. 21. Richiesta di rinvio a giudizio - Estratto Il pubblico ministero dott. Filippo Spiezia, Letti gli atti del procedimento sopra indicato nei confronti di: Tewfik Mohamed nato a Il Cairo il 16 febbraio 1947 e res. in Casamicciola Terme, Ischia al corso Garibaldi n. 34 elettivamente domiciliato presso la Salerno Sistemi, in Salerno alla via S. Leonardo n. 52 (centro commerciale), assistito e difeso dall'avv. Alberto Surmonte, del Foro di Salerno. Imputato in ordine ai seguenti reati: a)del reato di cui all'art. 493 in relazione all'art. 479, 81 C.P.V. c.p. (Omissis) b)del reato di cui all'art. 493 in relazione all'art. 479, 61 n. 2, 81C.P.V. c.p. (Omissis) c)del reato di cui agli art. 493 in relazione all'art. 479, 61 n. 2, 81 C.P.V. c.p. (Omissis) d) del reato di cui agli art. 493 in relazione all'art. 479, 61 n. 2, 81 C.P.V. c.p. (Omissis) e) del reato di cui agli artt. 640, 61 n. 9, 81 C.P.V.. c.p. (Omissis) f) del reato di cui agli arti 493 in relazione all'art. 479, 61 n. 2 c.p. (Omissis) g) in ordine al reato di cui agli artt. 48, 479 c.p. (Omissis) Salerno, 28 ottobre 2002 Firmato: Il procuratore della Repubblica: dott. Filippo Spiezia - Sost. TRIBUNALE DI SALERNO (Omissis) Avviso di fissazione dell'udienza preliminare(art. 419 e ss. C.P.P.) - Estratto N. 3485/01 RGGIP.N. 12569/00 RGNR. In relazione alla richiesta di rinvio a giudizio depositata in data 30 ottobre 2002 nel procedimento sopraindicato nei confronti di: 1) Tewfik Mohamed nato a Il Cairo il 16 febbraio 1947 elettivamente domiciliato presso la 'Sistemi Salerno' in Salerno, via San Leonardo n. 52, centro commerciale, difeso di fiducia dall'avv. Alberto Surmonte, del Foro di Salerno, per i reati di cui: vedi richiesta di rinvio a giudizio Si avvisa che con decreto in data 15 luglio 2003 il G.U.P. dott. Gaetano Sgroia ha fissato per il giorno 17 dicembre 2003, ore 9,30 e segg. in Salerno, Tribunale di Salerno, Ufficio Gip, piano III, stanza 30, l'udienza preliminare e, in prosieguo, eventualmente, l'udienza per la formazione del fascicolo per il dibattimento, in relazione alla richiesta di rinvio a giudizio depositata dal P.M. (Omissis) Salerno, 2 agosto 2003 Firmato: Il cancelliere (B/3): dott.ssa Giuliana Fiordelisi. TRIBUNALE DI SALERNO Ufficio del giudice per le indagini preliminari N. 12569/2000 R.G. N.R.N. 3485/2001 R.G. G.I.P. Decreto di notificazione per pubblici annunzi(art. 155 C.P.P.) Il giudice dell'udienza preliminare dott. Gaetano Sgroia, Visti gli atti del procedimento in epigrafe nei confronti di Tewfik Mohamed, in atti generalizzato; Visto il decreto di notificazione per pubblici annunzi emesso da questo giudice in data 15 luglio 2003; Preso atto della comunicazione in data 13 agosto 2003 del dirigente dell'ufficio Unep di Salerno, dalla quale si desume che la pubblicazione di copia conforme dell'avviso di fissazione dell'udienza preliminare, della richiesta di rinvio a giudizio e del predetto decreto del 15 luglio 2003, per una sola volta, su una pagina del quotidiano 'Il Mattino' edizione di Salerno, avrebbe un costo eccessivo (pari a Euro 22.730,00, I.V.A. compresa); Ritenuto che appare pertanto opportuno che i predetti atti vengano pubblicati per estratto; Ribadito quindi che nella richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pubblico ministero in sede sono indicati tra le persone offese anche 'gli utenti residenti nel Comune di Salerno, aventi rapporto contrattuale con la Salerno Sistemi ai fini dell'erogazione del servizio di acqua potabile'; Ribadito quindi che, per il numero dei destinatari e per l'impossibilita' di identificare tutti i predetti utenti residenti nel Comune di Salerno, la notificazione nelle forme ordinarie risulta estremamente difficile; Ribadito pertanto che, limitatamente alle predette persone offese, e' necessario procedere alla notificazione mediante pubblici annunzi, ai sensi dell'art. 155 C.P.P., dell'avviso di fissazione dell'udienza preliminare e della richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pubblico ministero; Ritenuto pertanto che appare opportuno che i predetti atti vengano portati a conoscenza degli interessati mediante la pubblicazione di un estratto degli stessi, per una sola volta, su una pagina del quotidiano 'IlMattino' edizione di Salerno, che notoriamente e' il quotidiano piu' diffuso nella citta' di Salerno, ed inoltre mediante gli altri adempimenti previsti dall'art. 155, comma 2, C.P.P. P.Q.M. Letto l'art. 155 C.P.P., a parziale modifica del decreto di notificazione per pubblici annunzi emesso da questo giudice in data 15 luglio 2003, dispone che la notifica dell'avviso di fissazione dell'udienza preliminare e della richiesta di rinvio a giudizio sia eseguita agli utenti residenti nel Comune di Salerno, aventi rapporto contrattuale con la Salerno Sistemi ai fini dell'erogazione del servizio di acqua potabile, mediante la pubblicazione di un estratto dei predetti atti e del presente decreto, per una sola volta, su una pagina del quotidiano 'Il Mattino' edizione di Salerno, con il minor aggravio possibile per l'erario; Dispone inoltre che copia conforme integrale del presente decreto, dell'avviso di fissazione dell'udienza preliminare e della richiesta di rinvio a giudizio sia depositata nella Casa comunale di Salerno, e cheun estratto dei predetti atti sia inserito nella Gazzetta Ufficiale dellaRepubblica. Dispone che, all'esito di tutti i predetti adempimenti, che dovranno essere effettuati entro e non oltre il 31 ottobre 2003, l'ufficiale giudiziario depositi in Cancelleria copia conforme del presente decreto, dell'avviso di fissazione dell'udienza preliminare e della richiesta di rinvio a giudizio, con la relazione e i documenti giustificativi dell'attivita' svolta. Dispone che la notifica dell'avviso di fissazione dell'udienza preliminare e della richiesta di rinvio a giudizio sia eseguita nelle forme ordinarie all'imputato, al difensore e alle altre persone offese indicate nella richiesta di rinvio a giudizio. Manda alla Cancelleria per gli adempimenti di competenza. Salerno, 25 settembre 2003 Il giudice dell'udienza preliminare: dott. Gaetano Sgroia TRIBUNALE DI SALERNO Sezione dei giudici incaricati dei provvedimenti per la fase dell'indagine preliminare e dei giudici dell'udienza preliminare Palazzo di Giustizia, corso Vittorio Emanuele N. 3485/01 RGIP.n. 12569/00 RGNR. Avviso di fissazione dell'udienza preliminare(art. 419 e ss. C.P.P.) In relazione alla richiesta di rinvio a giudizio depositata in data 30 ottobre 2002 nel procedimento sopraindicato nei confronti di: 1) Tewfik Mohamed nato a Il Cairo 16 febbraio 1947 elettivamente domiciliato presso la 'Sistemi Salerno' in Salerno, via San Leonardo n. 52, centro commerciale, difeso di fiducia dall'avv. Alberto Surmonte del Foro di Salerno per i reati di cui: vedi richiesta di rinvio a giudizio Si avvisa che con decreto in data 15 luglio 2003 il G.U.P. dott. Gaetano Sgroia ha fissato per il giorno 17 dicembre 2003, ore 9,30 in Salerno, Tribunale di Salerno, Ufficio Gip, piano III, stanza 30, l'udienza preliminare e, in prosieguo, eventualmente, l'udienza per la formazione del fascicolo per il dibattimento, in relazione alla richiesta di rinvio a giudizio depositata dal P.M., che si notifica contestualmente al presente avviso all'imputato sopraindicato, invitandolo a dichiarare o ad eleggere domicilio per le notificazioni, nelle forme di legge, entro il termine di giorni cinque dalla notificazione del presente avviso, con avvertenza che deve comunicare ogni mutamento del domicilio dichiarato o eletto, e che in caso di mancanza, di insufficienza o di inidoneita' della dichiarazione o della elezione, le successive notificazioni verranno eseguite nel luogo in cui l'atto e' stato notificato (art. 161, secondo comma C.P.P.). Da' avviso agli imputati: che e' obbligatoria nel presente procedimento la difesa tecnica, che hanno facolta' di nominare un difensore di fiducia e che in mancanza saranno assistiti dal difensore d'ufficio designato ai sensi di legge e che si indica nell'avvocato reperibile all'indirizzo di seguito riportato; che hanno l'obbligo di retribuire il difensore d'ufficio ove non sussistano le condizioni, di seguito precisate, per accedere al beneficio dell'ammissione al patrocinio a spese dello Stato e con avvertimento che, in caso di insolvenza, si procedera' ad esecuzione forzata; che possono avanzare richiesta di giudizio immediato rinunciando all'udienza preliminare con richiesta da depositare presso la Cancelleria del G.I.P. almeno tre giorni prima dell'udienza; che non comparendo in udienza e non ricorrendo le condizioni indicate negli artt. 420, comma 2, 420-bis, 420-ter, comma 1 e 2 C.P.P. si potra' procedere in loro contumacia e che, in tale caso, sono rappresentati dal difensore ferma restando la facolta' di comparire in udienza prima della deliberazione; che, fino a che non siano formulate le conclusioni a norma degli artt. 421 e 422 C.P.P., possono chiedere, oralmente o per iscritto, con le modalita' di legge, che il processo sia definito all'udienza preliminare allo stato degli atti anche subordinando la richiesta ad una integrazione probatoria ovvero la definizione del processo con giudizio di applicazione pena. Da' avviso della fissazione dell'udienza preliminare, in una alla richiesta di rinvio a giudizio del P.M., alle persone offese: 1)legale rappresentante p.t. dell'U.P.I.C.A. di Salerno presso avvocatura distrettuale di Salerno; 2)gli utenti residenti nel Comune di Salerno aventi rapporto contrattuale con la 'Salerno Sistemi' ai fini della erogazione del servizio di acqua potabile che dovranno essere citati ai sensi dell'art. 155 C.P.P.; 3) I.r.p.t. dell'Unione Consumatori - Comitato provinciale di Salerno, nella persona del presidente p.t. Longone Giuseppe, corso V. Emanuele, traversa degli Orti n. 30, Salerno. Rende edotti gli imputati e le persone offese, che possono chiedere, con istanza diretta al giudice che procede debitamente redatta e documentata, l'ammissione al gratuito patrocinio qualora ricorrano le condizioni di cui all'art. 3, legge n. 217 del 30 luglio 1990 e ss. mod. (... 'chi e' titolare di un reddito imponibile ai fini dell'imposta personale sul reddito, risultante dall'ultima dichiarazione, non superiore a L. 11.260.000. Se l'interessato convive con il coniuge o con altri familiari il reddito ai fini del presente articolo e' costituito dalla somma dei redditi conseguiti nel medesimo periodo da ogni componente della famiglia ivi compreso l'istante. In tale caso i limiti sono elevati di L. 2.000.000 per ciascuno dei familiari conviventi con l'interessato'). Se ne da' comunicazione: al P.M. dott. Filippo Spiezia; agli avvocati sopra indicati, con invito a trasmettere a questo ufficio la documentazione relativa alle indagini anche difensive comunque espletate avvertendoli che hanno facolta' di prendere visione ed estrarre copia di tale eventuale ulteriore documentazione nonche' di quella depositata dal P.M. in una alla richiesta di rinvio a giudizio e che hanno facolta' di presentare memorie e di produrre documenti. Salerno, 2 agosto 2003 Il cancelliere (B3): dott.ssa Giuliana Fiordelisi. Procura della Repubblica presso Tribunale di Salerno Al giudice per le indagini preliminari N. 12569/00 R.G. notizie di reato/Mod. 21. Richiesta di rinvio a giudizio Il pubblico ministero dott. Filippo Spiezia, Letti gli atti del procedimento sopra indicato nei confronti di: Tewfik Mohamed nato a Il Cairo il 16 febbraio 1947, res. Casamicciola Terme, Ischia al corso Garibaldi n. 34 elettivamente domiciliato presso la Salerno Sistemi, in Salerno alla via S. Leonardo n. 52 (centro commerciale), assistito e difeso dall'avv. Alberto Surmonte del Foro di Salerno Imputato in ordine ai seguenti reati: a)del reato di cui all'art. 493 in relazione all'art. 479, 81 C.P.V. c.p., perche' nella qualita' di direttore generale della societa' SalernoSistemi S.p.a. Acque Salernitane, societa' mista costituita tra il Comune di Salerno, per il 51% del capitale sociale e dalla Castalia divenuta poi Sigesa S.p.a. per il restante 49%, societa' di carattere pubblicistico in quanto deputata alla gestione di un servizio pubblico regolamentato per legge (cfr. Consiglio di Stato, sez. V, dec. n. 198 del 1988 e succ. giurisprudenza conforme in materia di societa' miste deputate alla gestione dei pubblici servizi), attestava falsamente: nel modulario allegato alla nota n. 164/99 del 16 giugno 1999 con cui trasmetteva al Ministero dell'industria commercio, ed artigianato, ufficio di Salerno, i dati necessari per consentire la verifica prevista dalla legge sull'aumento delle tariffe per l'anno 1998 adottate dall'ente gestore, (tariffe per le quali la medesima societa' ne aveva richiesto l'approvazione al Comune di Salerno con istanza del 27 luglio 98 cui aveva fatto seguito la delibera di giunta n. 1784 del 10 dicembre 1998), dati non rispondenti al vero. In particolare, nella scheda E trasmessa con la suddetta nota del 16 giugno 99 relativa all'incremento delle tariffe, sotto la colonna B indicante il valore tariffe 1/mc per l'anno 1997, non indicava le tariffe effettivamente vigenti applicate dalla societa' nell'anno 1997, bensi' le tariffe che sarebbero risultate se fossero stati adottati annualmente gli incrementi previsti dalle delibere C.I.P.E. in materia, incrementi in realta' mai in concreto deliberati ed applicati, in tal modo determinando ed indicando un aumento tariffario per l'anno 1997, corrispondente al 6,4% in realta' insussistente. Parimenti, dopo le contestazioni ricevute dall'U.P.I.C.A. (Ufficio provinciale dell'industria, del commercio e dell'artigianato di Salerno) Organo preposto alla verifica degli aumenti tariffari, con la scheda successivamente trasmessa il 6 agosto 1999, pur avendo indicato nell'intercalare E, per l'anno 1997, le tariffe effettivamente applicate (approvate con verbale di Giunta Municipale n. 2831 del 9 novembre 1994), indicava per l'anno 1998 non le tariffe effettivamente applicate e vigenti, ma quelle approvate con la delibera della giunta comunale di Salerno del 1477/1999 e diverse da quelle effettivamente praticate nell'anno 1998. In esecuzione di un medesimo disegno criminoso. In Salerno sino al 6 agosto 1999. Tewfik Mohamed b)del reato di cui agli art. 493 in relazione all'art. 479, 61 n. 2, 81 C.P.V. c.p. poiche', al fine di commettere il reato appreso indicato sub c), dopo che l'U.P.I.C.A. di Salerno, con provvedimento emesso in data 4 agosto 1999 in sede di verifica delle tariffe idriche del 1998 praticate dalla Salerno Sistemi S.p.a., contestava la completezza e veridicita' della documentazione trasmessa dalla societa' pubblica per la giustificazione dell'aumento tariffario, nella successiva nota n. 2217/99 del 6 agosto 1999 e nei documenti ad essa allegati, sottoscriveva e trasmetteva, nella qualita' di direttore generale della Salerno Sistemi e quindi di dipendente di tale societa', e dunque di incaricato di pubblico servizio, dati (a consuntivo) non rispondenti al vero relativamente agli investimenti gia' sostenuti nell'anno 1998, ed incidenti sull'aumento delle tariffe idriche secondo quanto previsto dall'art. 1.1.2.2) della C.I.P.E. del 18 dicembre 1997 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 4 febbraio 1998), che consentiva la possibilita' di un ulteriore incremento delle tariffe, fino ad un massimo del 5,0% in piu' rispetto a quelle dell'anno precedente, se la societa' avesse sostenuto investimenti necessari per garantire la qualita' del servizio e la efficienza degli impianti (c.d. investimenti eleggibili) per almeno un terzo del fatturato, secondo le categorie di investimento espressamente incluse nella parte A dell'allegato 1 della delibera C.I.P.E. In particolare, nella schedaD) inviata all'U.P.I.C.A. con la nota sopra indicata, dichiarava, contrariamente al vero, di aver sostenuto per l'anno 1998 investimenti pari a 1.209.955.472 a fronte di investimenti effettivi eleggibili risultati pari 534.311.766. Tale maggior somma scaturiva dalla voce 'contatori', riportata nella scheda presentata, per la quale era si indicava la somma di L. 115.892.911 a fronte della effettiva minor somma di L. 75.110.111 corrispondente ai costi sostenuti per i contatori per i nuovi allacciamenti, e alla voce personale tecnico, per la quale si indicava la somma di L. 528.645.500, non costituente in realta' investimento eleggibile, ma unicamente l'importo corrispondente alle spese ordinarie per il pagamento di stipendi e retribuzioni per gli operai e dipendenti della societa'. Tanto in esecuzione di un medesimo disegno criminoso. In Salerno il 6 agosto 1999. Tewfik Mohamed c) del reato di cui agli art. 493 in relazione all'art. 479, 61 n. 2, 81 C.P.V. c.p. poiche', al fine di commettere il reato appreso indicato sub d), dopo che l'U.P.I.C.A. di Salerno, con provvedimento emesso in data 4 agosto 1999 in sede di verifica delle tariffe idriche del 1998 praticate dalla Salerno Sistemi S.p.a., contestava la completezza e veridicita' della documentazione trasmessa dalla societa' pubblica per la giustificazione dell'aumento tariffario, nella successiva nota n. 2217/99 del 6 agosto 1999 e nei documenti ad essa allegati, sottoscriveva e trasmetteva, nella qualita' di direttore generale della Salerno Sistemi e quindi di dipendente di tale societa', e dunque di incaricato di pubblico servizio, dati (a consuntivo) non rispondenti al vero relativamente ai volumi di acqua erogati per uso domestico nel 1998, distinti per fasce di consumo, in particolare: mc 5.486.964 A tariffa agevolata mc 3.768.515 A tariffa base mc 910.001 A tariffa P1 mc 1.809.997 A tariffa p2 Valori da ritenersi del tutto teorici, privi di riscontro nella realta' ed in contrasto con i corrispondenti valori riportati nella prima scheda trasmessa all'U.P.I.C.A. in data 16 giugno 1999 di seguito riportati: mc 5.348.722 A tariffa agevolata mc 3. 709.656 A tariffa base mc 900.000 A tariffa P1 mc 1.800.000 A tariffa p2 In Salerno il 6 agosto 1999 d) del reato di cui agli art. 493 in relazione all'art. 479, 61 n. 2, 81 C.P.V. c.p. poiche', al fine di commettere il reato appreso indicato sub e), dopo che l'U.P.I.C.A. di Salerno, con provvedimento emesso in data 4 agosto 1999 in sede di verifica delle tariffe idriche del 1998 praticate dalla Salerno Sistemi S.p.a., contestava la completezza e veridicita' della documentazione trasmessa dalla societa' pubblica per la giustificazione dell'aumento tariffario, nella successiva nota n. 2217/99 del 6 agosto 1999 e nei documenti ad essa allegati, sottoscriveva e trasmetteva, nella qualita' di direttore generale della Salerno Sistemi e quindi di dipendente di tale societa', e dunque di incaricato di pubblico servizio, dati (a consuntivo) non rispondenti al vero in ordine al quantitativo del volume di acqua dispersa nella rete idrica, indicando nella prima scheda trasmessa il 16 giugno 1999 il valore 16.381.482 a fronte del valore di 16.134.191 indicato nella seconda scheda trasmessa in data 6 agosto 1999, con una presunta riduzione del valore relativo alla dispersione d'acqua pari a 247.241 mc, dato del tutto teorico e privo di qualsiasi riscontro con il quantitativo di acqua dispersa in rete per la inefficienza della stessa. In Salerno il 6 agosto 1999. Tewfik Mohamed e)del reato di cui agli artt. 640, 61n. 9, 81 C.P.V. c.p., c.p. poiche' nella qualita' di direttore generale della Salerno Sistemi e quindi di dipendente di tale societa' e dunque di incaricato di pubblico servizio, violando i relativi doveri, con i seguenti artifizi e raggiri ed in particolare: 1) con le condotte descritte ai capi a)e b), c),d), ossia inviando all'U.P.I.C.A. di Salerno con le note del 16 giugno 1999 e del 6 agosto 1999 e con i documenti ad essa allegati, dati non rispondenti al vero relativamente alla tariffa praticata nella gestione del servizio di acquedotto per l'anno 1997, agli investimenti sostenuti nell'anno 1998 eleggibili ai fini di un aumento delle tariffe idriche, ai volumi di acqua erogati nell'anno 1998 ed ai volumi di acqua dispersi nella rete idrica; 2) non allegando la necessaria documentazione giustificativa richiesta dalla delibera C.I.P.E. citata, da cui poter desumere tutti i valori numerici, necessari, di fatto, per il calcolo degli aumenti tariffari ed in particolare, non trasmettendo Ì intera scheda riassuntiva relativa alla struttura tariffaria relativa all'anno precedente (intercalare 13 del modulario), induceva in errore dapprima l'U.P.I.C.A. di Salerno, quale Organo periferico del Ministero dell'industria del commercio e dell'artigianato preposto al controllo sull'attendibilita' e veridicita' dei dati posti a fondamento dell'aumento tariffario per l'anno 1998 e parimenti induceva in errore gli utenti residenti nel Comune di Salerno, aventi rapporto contrattuale con la Salerno Sistemi ai fini della erogazione del servizio di acqua potabile, ponendo a base del suddetto aumento tariffario dati non rispondenti al vero, inattendibili e carenti, conseguendo un ingiusto profitto, costituito dal suddetto incremento tariffario pari all'aumento del 2,84 delle tariffe dell'anno precedente mediamente applicato all'utenza, da ritenersi superiore a quanto ammissibile per legge, da un minimo di 2,45 ad un massimo di 4,97 punti percentuali, con corrispondente danno per l'utenza cittadina cui venivano applicati in sede di emissione delle bollette per il consumo dell'acqua, aumenti tariffari superiori a quelli consentiti. In esecuzione di un medesimo disegno criminoso. In Salerno per tutto l'anno 1998 Tewfik Mohamed f)del reato di cui agli artt. 493 in relazione all'art. 479, 61 n. 2 c.p. poiche' nella qualita' descritta subA) e cioe' quale direttore generale della societa' Salerno Sistemi S.p.a. Acque Salernitane, societa' mista costituita tra il Comune di Salerno, per il 51% del capitale sociale, e dalla Castalia divenuta poi Sigesa S.p.a. per il restante 49%, societa' da ritenersi ente a carattere pubblicistico in quanto deputato alla gestione di un servizio pubblico regolamentato per legge, al fine di conseguire il profitto per il reato sopra indicato e comunque l'impunita', attestava falsamente nella nota n. 2254/43 del 10 agosto 1999 diretta al Ministero dell'industria del commercio e artigianato, U.P.I.C.A. di Salerno, nota da ritenersi atto pubblico, inviata in risposta alla nota del 4 agosto 1999, prot. n. 1801 dell'U.P.l.C.A. di Salerno con la quale si contestava la veridicita' dei dati relativi agli aumenti tariffari esposti per l'anno 1997, che la societa' Salerno Sistemi S.p.a. non era in possesso dei dati concernenti la struttura tariffaria per l'anno 1997, e cio' contrariamente al vero, atteso che la suddetta societa' disponeva di tutti i dati afferenti la struttura tariffaria applicata all'utenza salernitana per l'anno 1997. In Salerno in data 10 agosto 1999 Tewfik Mohamed g) in ordine al reato di cui agli artt. 48, 479 poiche', attraverso le false rappresentazioni indicate nei capi a), b), c) e d) riportate nella documentazione trasmessa all'U.P.I.C.A. di Salerno, come sopra precisate, mediante la mancata trasmissione dei documenti afferenti la struttura tariffaria praticata nell'anno precedente, benche' formalmente richiesta, induceva in errore mediante inganno il direttore dell'Organo di controllo che in tal modo attestava falsamente in relazione all'atto di verifica tariffaria n. 2347 del 5 novembre 1999 diretto alla Salerno Sistemi, relativo al controllo degli aumenti tariffari proposti dalla Salerno Sistemi per l'anno 1998 e sulla base del modulario di cui alla delibera C.I.P.E. del 18 dicembre 1997 compilato dalla medesima societa', che l'aumento tariffario pari al 2,84 richiesto dalla societa' ed approvato con la delibera di G. Municipale di Salerno del n. 424 del 26 marzo 19998, come modificata ed integrata successivamente, era da ritenersi conforme alla delibera C.I.P.E. del 18 dicembre 1997, e cio' contrariamente al vero, atteso che l'aumento tariffario deliberato dalla Salerno Sistemi non risultava conforme ai dettami della suddetta delibera C.I.P.E. suddetta, essendo in realta' superiore a quanto ammissibile per legge, secondo un valore oscillante da un minimo di 2,45 ad un massimo di 4,97 punti percentuali. In Salerno il 5 novembre 1999. Rilevato che devono ritenersi persone offese nel procedimento: il legale rappresentante pro tempore dell'l'U.P.I.C.A. di Salerno in relazione a tutti i capi di imputazione, domiciliato presso l'Avvocatura distrettuale dello Stato; gli utenti residenti nel Comune di Salerno, aventi rapporto contrattuale con la Salerno Sistemi ai fini della erogazione del servizio di acqua potabile, che potranno essere citati per pubblici annunzi ai sensi dell'art. 155 C.P.P., in relazione al capo di imputazione; legale rappresentante pro tempore dell'Unione nazionale Consumatori - Comitato provinciale di Salerno, nella persona del presidente pro tempore Langone Giuseppe domiciliato per la carica in Salerno, corso Vittorio Emanuele, traversa degli Orti n. 30, in relazione al capo di imputazione sub) E. Evidenziati I seguenti elementi di prova: denuncia del legale rappresentante pro tempore dell'Unione nazionale Consumatori, Comitato provinciale di Salerno, nella persona del presidente pro tempore, Langone Giuseppe; acquisizioni documentali; indagini di P.G. ed esito delle perquisizioni operate; dichiarazioni di persone informate sui fatti e di persone gia' indagate nel procedimento; esito consulenza tecnica; Con riserva di articolazione di tutte le fonti di prova raccolte all'udienza preliminare che verra' celebrata. Manda alla segreteria per tutti gli adempimenti di competenza. Salerno, 28 ottobre 2002 Il procuratore della Repubblica: dott. Filippo Spiezia Il cancelliere B3: dott.ssa Giuliana Fiordelisi C-29491 (A pagamento).