TRIBUNALE DI TRAPANI

(GU Parte Seconda n.41 del 9-4-2009)

           ATTO DI CITAZIONE per Scioglimento di Comunione
 
   Congregazione   delle   Povere   Figlie  di  Maria  SS.  Incoronata
Adoratrici  Perpetue del Sacro Cuore di Gesu', quale ente giuridico ed
istituto  religioso  di  diritto pontificio, rappresentante della Casa
Filiale  " Istituto Piccolo Rifugio dell Divina Provvidenza " corrente
in   Paceco  (TP),  via  Regina  Margherita,  138,  con  sede  e  casa
generalizia   in   Roma   Viale   Alessandrino,   n.  695,  legalmente
rappresentata    dalla   Superiora   Generale   Suor   Iole   Tommasi,
rappresentata  e difesa dall'Avv. Stefano Geraci del Foro di Palermo e
dall'Avv.  Carlo Sammartano per procura a margine del presente atto ed
elettivamente  dom.to  presso  lo  studio  di quest'ultimo in Trapani,
Piazza Giacomo Ciaccio Montalto 2
                                CITANO
      -  De  Filippi  Antonino,  dom.to  in  Paceco (TP) nellla Via M.
Gervasi, n.30;
      -  Buffa  Margherita, in proprio e nn.q. di erede di Buffa Vita,
dom.ta in Paceco (TP) nel Vicolo Minerva, n.6 ;
      -  Buffa  Rosa, in proprio e n.q. di erede di Buffa Vita, dom.ta
in Paceco (TP) nel Vicolo Minerva, n.6;
      -Brugnone  Pia Ippolita, n.q. di eredi di Brugnone Vincenzo, Via
Adragna,53 Trapani
      -Brugnone  Antonietta Maria Michelina, n.q. di erede di Brugnone
Vincenzo, do.ta in Palermo, Via Almeyda,5
      -  Bonura  Maria,  in  proprio  e  n.q. di avente causa del Sig.
Brugnone Vincenzo, dom.ta in Paceco (TP), Via Pacini, n.31;
      - Eredi di Schifano Vincenzo
   a  comparire  davanti  al  Sig.  Giudice  Unico presso il Tribunale
Civile  di  Trapani alla udienza che sara' tenuta il 29 settembre 2009
ore  legali,  nei  locali di Sue ordinarie sedute siti in Trapani, con
invito  a  costituirsi nel termine di venti giorni prima della udienza
come  sopra  indicata,  con  avvertenza  che  la costituzione oltre il
suddetto termine implica le decadenze di cui all'art. 167 c.p.c. e che
si  procedera'  in  contumacia  per  ivi sentir accogliere le seguenti
domande cui si premette.
                                Fatto
   In  data  11.6.1970  e'  deceduta in Paceco (TP) la Sig.ta Brugnone
Maria,  nata  a  Paceco  il  04.11.1885,  coniugata col Sig. Signorino
Paolo,  la  quale  ha disposto dei propri beni con testamento pubblico
ricevuto   dal   Notaio  Carmelo  Cernigliaro,  recante  la  data  del
22.02.1968,  pubblicato  in  data 30.06.1970 e registrato a Trapani in
data  08.07.1970 al n. 2059.( Doc. 2) Col prefato testamento la Sig.ra
Brugnone  Maria, tra le altre disposizioni, ha legato all'Istituto del
Rifugio  della  Divina Provvidenza di Paceco i seguenti beni di cui al
n.  4  lettere  a) e b) del testamento:" Lego all'Istituto del Rifugio
della  Divina  Provvidenza  di  Paceco:a) Tutto il secondo piano della
predetta  mia  casa  in  Paceco, tra la Piazza Vitt. Emanuele e la via
Ten.  Serafino  Montalto, con le comunanze dell'entrata terrana, nella
Piazza  Vitt.  Em.  n.  14,  della lavenderia terrana, dei due piccoli
vani-ripostiglio  interni all'entrata prospicienti sul Vicolo Minerva,
della   cisterna,   della  scala,  dei  lastrici  solari  e  dell'area
soprastante   ai  lastrici.Il  piccolo  ripostiglio  che  trovasi  sui
lastrici  di  detta  mia  casa; lo assegno in proprieta' esclusiva del
predetto  Istituto  del Rifuggio della Divina provvidenza di Paceco.b)
Le  due  quarte  parti indivise, cioe' la meta' indivisa, del predetto
fondicello  in  contrada  Misiligiafari,  territorio di Trapani esteso
circa  are  ottantacinque;..."  seguono le disposizioni per l'anima.In
data  05.06.1972 e' deceduto in Paceco (TP) il Sig. Signorino Paolo, (
marito  della  Sig.ra  Brugnone Maria) nato a Trapani il 09.10.1888 il
quale ha riportato le proprie ultime volonta in un testamento pubblico
del    18.05.1972    affidato   al   Notaio   Giuseppe   Orbosue'   di
Trapani,pubblicato  in  data  13.06.1972  e  registrato  a  Trapani il
20.06.1972  al  n.1905  vol.326.(doc.3)Col  detto atto di diposiszione
testamentaria  il  Sig. Signorino Paolo, tra le altre disposizioni, ha
legato in favore dell'Istituto del Rifugio della Divina Provvidenza di
Paceco  i  seguenti beni:"Lego e lascio all'Istituto del Rifugio della
Divina  Provvidenza  di  Paceco:a)  l'intero  mio fabbricato, compreso
l'oleificio  e  le  relative attrezzature, sito in c.da Misiligiafari,
territorio  di  Trapani,  con diritto di accesso dalla via pubblica;b)
due  sedicesime  parti  indivise  del mio terreno, sito nella predetta
contrada  Misiligiafari;c) la mia cappella, sita nel Cimitero Comunale
di Trapani, tra i gruppi quattro e cinque dei colombai economici....."
seguono  le  disposizioni  per  l'anima.Sulla  base delle disposizioni
contenute  in  entrambi  i testamenti dei coniugi Brugnone- Signorino,
escludendo  i  legati relativi a singole e distinte unita' immobiliari
che  e'  stato possibile attribuire singolarmente ai singoli legatari,
attualmente e' rimasto indiviso l'appezzamento di terreno sito in c.da
Misiligiafari  e  sono  sorte contestazioni in ordine all'attribuzione
della proprieta' del fabbricato insistente su detto fondo.A) In ordine
all'appezzamento  di  terreno  di contrada Misiligiafari, identificato
in   catasto  al  foglio  54,  particelle  17-18-28-29(84)  e'  esteso
complessivamente  Ha  4.20.03.Le  particelle  n. 17 e 18 pervennero ai
coniugi  Brugnone-Signorino  con atto n. 6068 del 25.02.1950 in Notaio
Carlo  Raiti (doc.4) dagli aventi causa La Russa Benedetto e Tagliavia
Filippo.La  Sig.ra  Brugnone  acqusto'  i  3\13  indivisi  ed  il Sig.
Signorino  acquisto'  in ragione dei 10\13 indivisi di " una tenuta di
terre  siti  in  c.da Misiligiafari, territorio di trapani, estesa nel
suo insieme ettari due, are settantatre' e centiare cinquantatre'" (Ha
2.73.53).Le  particelle  28  e  29  (84) furono acquistate dai coniugi
Brugnone  -Signorino  con  atto n. 6280 del 03.05.1950 in Notaio Carlo
Raiti  (doc.5) dalla loro dante causa Sig.ra Fonte Maria in ragione di
1\7 indiviso a Brugnone Maria ed il restante 6\7 indiviso in favore di
Signorino  Paolo  di  "  un  appezzamento  di terreno sito in contrada
Misiligiafari,   territorio   di   trapani   esteso  ettari  uno,  are
quarantasei  e centiare cinquanta" (Ha 1.46.50).In totale, di fatto il
fondo indiviso di proprieta' dei coniugi Brugnone- Signorino e' esteso
secondo  i  titoli  Ha  04.20.03  e secondo le misurazioni catastali (
come  da relazione tecnica di parte del geom.Michele Lombardo)(Doc. 6)
in  Ha  04.24.80  che  arrotondate  possono stimarsi in Ha 04.25.00.Si
puo',  pertanto,  riassumere,  avuto riguardo agli atti di provenienza
della  proprieta',  affermado che il de cuius Sig. Signorino Paolo era
proprietario ed ha disposto nel proprio testamento di una porzione dei
terreno  pari  a  4\5  (  Ha  03.40.00)dell'intero fondo indiviso e la
Sig.ra Brugnone era proprietaria ed ha disposto col proprio testamento
della  quota pari ad 1\5 (Ha 00.85.00) dell'intero fondo.Venendo ora a
determinare  la quota di proprieta' del fondo di C.da Misiligiafari di
spettanza  dell'Istituto  del  Rifugio  della  Divina  Provvidenza  di
Paceco avuto riguardo alle disposizioni testamentarie anzi nominate si
perviene  ai  seguenti risultati.1) la Sig.ra Brugnone Maria ha legato
all'Istituto  i  2\4  indivisi  e,  quindi,  la  meta'  indivisa  ( Ha
0.42.50),   di   1\5   dell'intera   quota   di   sua  proprieta'  (Ha
0.85.00),corrispondente  a  2\20  dell'intero  indiviso considerata la
quota  di  4\5  del marito.2) il Sig. Signorino Paolo, proprietario di
4\5 dell'intero fondo, ha disposto in favore dell'Istituto del Rifugio
della  Divina  Provvidenza di Paceco di 2\16 ( Ha 0.42.50) dei 4\5 (Ha
3.40.00) di sua proprieta', corrispondente a 2\20 dell'intero fondo in
comproprieta'   di   entrambi   i   coniugi.In   definitiva,   quindi,
all'Istituto  del  Rifugio  della Divina Provvidenza di Paceco, tenuto
conto delle disposizioni di entrambi i testamenti, sono stati legati i
4\20     dell'intero    fondo    in    comproprieta'    dei    coniugi
Brugnone-Signorico  corrispondente ad Ha 0.85.00 pari a mq 8.500 circa
secondo   quanto  emerge  dalle  misurazioni  catastali  del  fondo.La
restante parte proprieta' del fondo di c.da Misiligiafari pari a 16\20
e'  stata legata ai Sig.ri, odierni convenuti, Brugnone Vincenzo 1\20(
dante  causa  di Bonura Maria), Schifano Vincenzo 1\20, Bonaccia Maria
12\20,De  Filippi  Antonino 1\20 e le sorelle Buffa Margherita, Rosa e
Vita  1\20.Peraltro,  l'intero  fondo  viene coltivato dalla convenuta
Bonura  Maria(avente  causa  di  Brugnone Vincenzo con atto per. 13382
Notaio Manzo Luigi stipulato in data 01.08.2000) la quale da tale data
ha  fatto  propri  i  frutti  del  terreno senza in alcun modo rendere
conto  all'Istituto.Per  tali  ragioni  appare  opportuno  disporre il
sequestro   giudiziario   del   terreno   poiche'   nella  fattispecie
:"Ricorrono i requisiti,compreso quello di opportunita', richiesto per
il  sequestro  giudiziario  di  beni  ereditari,ai  sensi dell'art.670
c.p.c.,quando  alcuni  degli  eredi  abbiano di tali beni il godimento
esclusivo  e  gli  altri chiedano che se ne attui la divisione, previo
l'accertamento  dei  loro diritti sulla massa ereditaria." (Cassazione
civile sez.II,21 dicembre 1992 n.13546).Conseguentemente si chiede che
l'On.   Tribunale   adito   ordini  alla  convenuta  Bonura  Maria  il
rendimento  dei  conti ex art. 263 c.p.c. relativo ai frutti percepiti
dal  fondo  Misiligiafari.B) In ordine al fabbricato che insiste sulla
particella n. 17 di detto fondo, l'immobile e' costituito da due corpi
di  fabbrica:  a)  il  primo  composto  da  un complesso a piano terra
formato da un atrio di circa mq 133 e una superficie coperta di mq 417
adibita  ad  ex  oleificio  piu'  un  appartamento  di circa 67 mq; un
appartamento  a  primo piano di circa 138 mq. b) il secondo un piccolo
corpo  di  fabbrica  gia  destinato  a  stalla  di  circa  mq 62.Detto
frabbricato  di  esclusiva proprieta' del defunto Sig. Signorino Paolo
e'  stato da quest'ultimo legato all'Istituto del Rifugio della Divina
Provvidenza di Paceco con il proprio testamento del del 18.05.1972 nel
quale  il  testatore cosi' si esprime:" Lego e lascio all'Istituto del
Rifugio  della  Divina Provvidenza di Paceco "l'intero mio fabbricato,
compreso  l'oleificio  e  le  relative  attrezzature,sito  in contrada
Misiligiafari,territorio  di trapani, con diritto di accesso dalla via
pubblica."La  circostanza  che  detto fabbricato,sebbene insistente su
una  porzione  di  fondo  in  comproprieta'  con  la  moglie, fosse di
esclusiva  proprieta' del Sig. Signorino Paolo si evince, innanzitutto
dasl  fatto  che la di lui moglie nel proprio testamento tra i beni di
sua  proprieta'  non  fa  alcuna menzione del fabbricato cosciente del
fatto  che  la  costruzione  era  stata  realizzata esclusivamente dal
proprio  marito.Lo  stesso  de cuius, nell'inventario dei beni redatto
dal  Notaio  Giuseppe Di Marzo in data 13.10.1970, dichiara che sia le
fabbriche  insistenti  sul fondo sia i macchinari dell'oleificio erano
di  sua  esclusiva  proprieta',essendo  state  realizzate  le prime ed
acquistate le seconde con denaro esclusivamente proprio.Pertanto detto
immobile  dovra' attribuirsi per intero all'Istituto del Rifugio della
Divina  Provvidenza  di  Paceco.Peraltro, ai fini catastali l'immobile
viene   attribuito   in   proprieta'   esclusiva  del  Sig.  Signorino
Paolo.Nonostante  la  palese  volonta'  del de cuius sull'attribuzione
della proprieta' esclusiva del fabbricato alle suore, un altro coerede
il  Sig. Brugnone Vincenzo con atto n. Rep. 13382 stipulato innanzi al
Notaio  Dott.  Luigi  Manzo  in data 01.08.2000 e registrato a Trapani
col  n.  2671,  vendeva  alla  Sig.ra Bonura Maria la propria quota di
proprieta'  sul  fondo in C.da Misiligiafari ed anche una quota pari a
3\13 dell'intero fabbricato
   (corrisponedente  alla  quota di proprieta' del terreno) insistente
sul detto terreno che a dire del Sig. Brugnone sarebbe stato costruito
in  comune  con  il  marito  Signorino  Paolo,  per averlo ricevuto in
successione  dalla  Sig.ra Brugnone Maria.In sostanza il Sig. Brugnone
Vincenzo si attribuiva i 3\13 di proprieta' del fabbricato richiamando
il  principio  dell'accessione  per  cui  il fabbricato costruito sula
particella n. 17 di detto fondo di proprieta' comune di coniugi (nella
misura  di  3\13  della  Sig.ra  Brugnone  Maria  di  10\13  del  Sig.
Signorino  Paolo)  veniva a ricadere in proprieta' comune nelle stesse
proporzioni.  Palese  e' la nullita' di tale atto di compravendita per
avere  il  dante  causa  venduto  una  quota  pari  a 3\13 dell'intero
fabbricato  senza  averne  alcun  titolo  risultando,invece,  l'intero
fabbricato  legato  dal  Sig.  Signorino  Paolo legittimo proprietario
all'Istituto  del Rifugio della Divina Provvidenza di Paceco.Alla luce
delle superiori considerazione si chiede all'Ill.mo Tribunale adito la
dichiarazione   di  nullita'  dell'atto  di  vendita  con  conseguente
attribuzione dell'intera proprieta' in favore dell'Istituto.
   Ritenuto tutto quanto sopra esposto
                      VOGLIA L'ILL.MO TRIBUNALE
   -reiectis adversis,-preliminarmente, disporre ex art. 670 c.p.c. il
sequestro  giudiziario dei beni immobili oggetto del presente giudizio
di  scioglimento della comunione ereditaria;-conseguentemente ordinare
alla  convenuta  Bonura  Maria  il  rendimento  del  conto ex art. 263
c.p.c.  relativo  ai  frutti  fino ad ora dalla stessa percepiti dalla
coltivazione del fondo in C.da Misiligiafari;
   nel  merito:-  previa  nomina  di CTU affinche' provveda alla stima
degli  immobili  e  specifichi  se  e  come  gli immobili da dividersi
possano   essere   frazionati  in  natura,  individuata  la  quota  di
proprieta'  del  fondo  in  C.da  Misiligiafari spettante all'Istituto
Rifugio  della Divina Provvidenza di Paceco dichiarare lo scioglimento
della  comunione  ereditaria  del fondo di C.da Misiligiafari mediante
l'attribuzione di detta quota in proprieta' all'Istituto Rifugio della
Divina   Provvidenza   di   Paceco;-  ritenere  e  dichiarare  che  il
fabbricato  legato  dal  Sig.  Signorino  Paolo  appartiene per intero
all'Istituto  Rifugio della Divina Provvidenza di Paceco attribuendone
a  detto  istituto  l'intera  proprieta';- conseguentemente ritenere e
dichiarare  nullo e privo di efficacia l'atto di compravendita n. Rep.
13382 stipulato innanzi al Notaio Dott. Luigi Manzo in data 01.08.2000
e  registrato  a  Trapani  col  n.  2671  nella  parte  in cui il Sig.
Brugnone Vincenzo vende alla Sig.ra Bonura Maria una quota pari a 3\13
del  fabbricato  non avendo il dante causa alcun diritto di proprieta'
sullo  stesso immobile;-in estremo subordine, ove il Tribunale dovesse
ritenere acquisito l'immobile da parte del Brugnone Vincenzo
   (dante  causa  dell'odierna convenuta Bonura Maria) per accessione)
per accessione disporre lo scioglimento della comunione del fabbricato
attribuendo  alla  Bonura Maria (avente causa di Brugnone Vincenzo) la
quota pari a 3\26 (1\2 dei 3\13) del fabbricato
   (corrispondente  alla  percentuale  di  proprieta'  sulla part. 17)
mentre  all'Istituto del Rifugio della Divina Provvidenza di Paceco la
quota di proprieta' pari a 23\26 dell'intero ( 10\13 + 1\2 di 3\13).In
via  istruttoria:-  disporre  consulenza  tecnica  per  la valutazione
degli   immobili,   la   determinazione  delle  quote;porre  le  spese
divisionali  a  carico delle parti pro-quota. Con condanna, in caso di
contestazione,  dei  convenuti al pagamento delle spese, competenze ed
onorari del giudizio.
      Palermo, 16.03.2009

                         Avv. Stefano Geraci
 
T-09ABA1665 (A pagamento).
mef Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato
Realizzazione Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.