N. 45
RICORSO PER LEGITTIMITA' COSTITUZIONALE
2 marzo 2012
Ricorso per questione di legittimita' costituzionale depositato in
cancelleria il 2 marzo 2012 (della Regione Lombardia).
Commercio - Liberalizzazioni - Attivita' commerciali e attivita' di
somministrazione di alimenti e bevande - Esenzione dai limiti
relativi agli orari di apertura e chiusura, nonche' dagli obblighi
di chiusura domenicale, festiva e infrasettimanale - Previsione
estesa a tutti gli esercizi, indipendentemente dai comuni in cui
sono ubicati - Ricorso della Regione Lombardia - Denunciata carenza
di bilanciamento tra liberalizzazione e motivi imperativi di
interesse generale - Conseguente contrasto con i principi generali
dell'ordinamento comunitario in materia di libera circolazione dei
servizi e con la c.d. Direttiva Bolkenstein - Sostanziale
soppressione della potesta' legislativa regionale residuale in
materia di commercio (esercitata dalla ricorrente con legge
regionale n. 6 del 2010) - In subordine: Richiesta alla Corte
costituzionale di sollevare questione pregiudiziale dinanzi alla
Corte di giustizia dell'Unione Europea, per verificare se la
Direttiva su citata osti ad una normativa nazionale che escluda
totalmente l'introduzione di limiti alle attivita' economiche
liberalizzate, anche laddove vi siano motivi imperativi di
interesse generale.
- Decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con
modificazioni, nella legge 22 dicembre 2011, n. 214, art. 31, comma
1, modificativo dell'art. 3, comma 1, lettera d-bis), del
decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni,
nella legge 4 agosto 2006, n. 248.
- Costituzione, art. 117, commi primo e quarto; direttiva 2006/123/CE
del 12 dicembre 2006, artt. 11, comma 1, lett. e), 12, comma 1, 13,
comma 1, e 20, comma 1; Corte di giustizia CE, sentenza 20 giugno
1996 C-418/93; Trattato sul funzionamento dell'Unione europea
(TFUE), art. 267.
Commercio - Liberalizzazioni - Attivita' commerciali e attivita' di
somministrazione di alimenti e bevande - Esenzione dai limiti
relativi agli orari di apertura e chiusura, nonche' dagli obblighi
di chiusura domenicale, festiva e infrasettimanale - Previsione
estesa a tutti gli esercizi, indipendentemente dai comuni in cui
sono ubicati - Ricorso della Regione Lombardia - Denunciata
esorbitanza dai limiti della competenza legislativa esclusiva dello
Stato in materia di tutela della concorrenza - Conseguente
soppressione della potesta' legislativa regionale residuale in
materia di commercio - Incidenza sulla competenza regionale
concorrente in materia di "governo del territorio".
- Decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con
modificazioni, nella legge 22 dicembre 2011, n. 214, art. 31, comma
1, modificativo dell'art. 3, comma 1, lettera d-bis), del
decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni,
nella legge 4 agosto 2006, n. 248.
- Costituzione, art. 117, commi secondo, lett. e), e terzo.
Commercio - Liberalizzazioni - Attivita' commerciali e attivita' di
somministrazione di alimenti e bevande - Esenzione dai limiti
relativi agli orari di apertura e chiusura, nonche' dagli obblighi
di chiusura domenicale, festiva e infrasettimanale - Previsione
estesa a tutti gli esercizi, indipendentemente dai comuni in cui
sono ubicati - Ricorso della Regione Lombardia - Denunciata
automatica abrogazione della disciplina degli orari di apertura e
chiusura degli esercizi commerciali contenuta nella legge regionale
n. 6 del 2010 - Svuotamento della possibilita' di esercizio della
potesta' regolamentare delle Regioni e, di riflesso, degli enti
locali, in materia di commercio.
- Decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con
modificazioni, nella legge 22 dicembre 2011, n. 214, art. 31, comma
1, modificativo dell'art. 3, comma 1, lettera d-bis), del
decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni,
nella legge 4 agosto 2006, n. 248.
- Costituzione, art. 117, commi quarto e sesto.
(012C0103)
(GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.15 del 11-4-2012)
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