Notificazione per pubblici proclami Notifica per pubblici proclami ai sensi e per gli effetti dell'art. 52 D. Lgs. 104/2010, 150 c.p.c. e degli artt. 14, 15 e 16 del R.D. 17.8.1907, n. 642, disposta dalla Sezione 2^ Quater del TAR di Roma con ordinanza n. 4426/2014 del 23.4.2014 in relazione al ricorso ivi pendente con R.G. 1507/2013 e avente ad oggetto l'annullamento della graduatoria relativa alla selezione pubblica indetta dal MIBAC - Istituto Centrale per il restauro (I.C.R.) - ai fini della riqualificazione per il passaggio del personale appartenente all'area B alla posizione economica C1, pubblicata in data 20.1.2012, nonche' di ogni altro atto precedente, successivo, conseguente e conseguenziale ed in ogni caso lesivo dell'interesse della ricorrente. Il ricorso e' stato promosso dalla dottoressa signora Grazia De Cesare. Motivi di impugnativa 1. Eccesso di potere per l'omessa indicazione dei sottocriteri a cui attenersi nella redazione della graduatoria finale e per la mancata verbalizzazione delle operazioni di attribuzione del punteggio. Eccesso di potere per insufficienza motivazionale del provvedimento finale. Violazione dell'art. 97 Cost. principi di trasparenza e imparzialita' della p.a. e dell'art. 2 L. 487/94. La dott.ssa De Cesare ha censurato il provvedimento con cui e' stata approvata la graduatoria relativa alla predetta selezione pubblica, rilevando l'eccesso di potere sia per omessa indicazione dei sottocriteri di valutazione a cui la Commissione avrebbe dovuto attenersi, al di la' dei criteri generali previsti dal Bando, sia in quanto i sottocriteri non sono stati riprodotti in un verbale (che, infatti, non e' stato reso accessibile durante la presa visione degli atti) e, peraltro, sono stati illegittimamente pretermessi ad libitum dalla Commissione. Cio', secondo la ricorrente si e' tradotto in un'insufficienza motivazionale del provvedimento finale, perche' la graduatoria finale e' stata viziata da irrazionalita' e illogicita'. 2. Eccesso di potere per travisamento dei fatti ed erroneita' dei presupposti in ragione dell'errata interpretazione del criterio preferenziale "svolgimento di mansioni superiori afferenti alla professionalita' per cui si concorre". Eccesso di potere per la violazione dell'art. 4, lett. d del bando di concorso. Violazione della lex specialis ed eccesso di potere per la violazione da parte della commissione dei criteri di valutazione redatti dalla stessa, con palese violazione del c.d. autovincolo. Eccesso di potere per disparita' di trattamento. Eccesso di potere per irragionevolezza e illogicita'. Eccesso di potere per insufficiente ed errata attivita' istruttoria. Violazione dell'art. 97 Cost. In secondo luogo, la dott.ssa De Cesare ha rilevato l'errata interpretazione da parte della Commissione del criterio preferenziale attinente "svolgimento di mansioni superiori afferente la professionalita' per cui si concorre". Infatti, la ricorrente aveva depositato alla Commissione i documenti che attestavano lo svolgimento, per periodi continuativi, di ben 38 attivita' rientranti nelle mansioni superiori, di seguito indicate: a. nel periodo 2.1.2002-30.12.2002: progetto ricerca SIVRA2002, in qualita' di restauratrice per la progettazione e la realizzazione dei provini rappresentativi di diverse tecniche artistiche e colori da sottoporre a diverse fonti di illuminazione; b. nel periodo 2.1.2005-15.2.2007: - progettazione e restauro di Autoritratto malato, Carlo Levi; - progettazione e restauro di Testa di cane, Carlo Levi; c. nel periodo 7.3.2005-30.3.2006: progettazione e restauro di Tevere a Ripa Grande, G.A., presso il Palazzo del Quirinale dal 7 al 30 marzo 2005 con successiva relazione e controllo foto per pubblicazione Restauri Quirinale; d. nel periodo 15.3.2006-30.4.2007: progettazione, restauro, ricerca e didattica di Cromatica di Guido Strazza, dipinto su carta su pannello rigido e su plastica 1967, proveniente dal Macro di Roma; e. nel periodo 2.2.2007-30.9.2007: progettazione, restauro, ricerca e didattica, di Mappa minimale tiroidale di 5 paesi e 4 colori; f. nel periodo 1.12.2005-27.4.2007: progettazione, restauro, ricerca e didattica di La Porta aperta di Venanzio Zolla proveniente dal Palazzo del Quirinale e Presidenza della Repubblica; g. nel periodo 1.9.2003-30.9.2007: progettazione di interventi all'estero per il restauro, la docenza e per nuovi laboratori, con studio preparatorio, realizzazione del lavoro e rapporti di missione in Algeria, Iraq, Giordania, Israele; h. nel periodo 15.1.2006-20.3.2007 - relatore di tesi di diploma I.C.R. a.a. 2005-2006 sessione marzo 2007 dell'allieva Cristina Catanzaro; - relatore di tesi di diploma I.C.R. a.a. 2005-2006 sessione marzo 2007 delle allieve Nicoletta Tomassi e Valeria Bertolani; i. nel periodo accademico 2002-2007 ha anche svolto docenze di pratica di laboratorio con preparazione di materiale didattico, relazioni finali dei restauri, organizzazione foto e valutazioni allievi; Alla luce di quanto sopra, la dott.ssa De Cesare aveva chiesto l'attribuzione dell'intero punteggio pari a 18 punti che le avrebbe consentito di rientrare in posizione utile, tra i primi dieci, ai fini della progressione in carriera. La ricorrente ha censurato il provvedimento finale per l'ulteriore considerazione che la Commissione ha ignorato la poderosa e continua attivita' di mansioni superiori svolta ed ha attribuito solo 5 punti alla voce " svolgimento di mansioni superiori afferenti alla professionalita' per cui si concorre " corrispondenti alla moltiplicazione della cifra pari a 0,5 per ogni semestre di attivita' (dimenticando di aggiudicare perfino un punto, in quanto la ricorrente ha 12 semestri di anzianita' durante i quali, come dimostrato per tabulas, ha svolto continuativamente attivita' di mansioni superiori presso l'ufficio di appartenenza). Peraltro, appare ictu oculi che la ricorrente ha svolto tali attivita' di mansioni superiore per periodi continuativi (e non a carattere saltuario), cosi' come il bando richiedeva ai fini del conteggio e dell'attribuzione del punteggio, donde deve essere annullata la graduatoria finale ed alla ricorrente vanno attribuiti tutti i 18 punti previsti. Infatti, la lettera D del Bando recante il segunte titolo "svolgimento di mansioni superiori afferenti alla professionalita' per cui si concorre", ha specificato che "non possono essere oggetto di valutazione, pertanto, attivita' a carattere saltuario, di durata inferiore al limite minimo previsto (pari a sei mesi)". Diversamente opinando, sarebbe irragionevole e illogico attribuire lo stesso punteggio a candidate come la ricorrente che ha svolto un surplus di incarichi di mansioni superiori in un semestre, rispetto ad altre candidate che si sono limitate allo svolgimento di una sola attivita' consistente in mansioni durante il singolo semestre e, pertanto, l'adito Tar non potra' che accogliere l'interpretazione fornita dalla ricorrente, annullando la graduatoria e assegnando alla dott.ssa De Cesare i 18 punti che il bando attribuiva in ordine al criterio "svolgimento di mansioni superiori afferenti la professionalita' per cui si concorre". Nel ricorso introduttivo la dott.ssa De Cesare ha eccepito, altresi', l'illegittimita' della graduatoria impugnata, in quanto alle controinteressate dott.ssa Giovannone e dott.ssa Iazurlo sono stati riconosciuti piu' semestri di anzianita' rispetto a quelli vantati presso il MIBAC, computando alla voce "mansioni superiori" addirittura progetti e attivita' svolte in epoca precedente all'assunzione presso il Ministero resistente e afferenti un mero rapporto di collaborazione che entrambe hanno dichiarato di aver svolto con un organismo intergovernativo quale l'ICCROM In merito a cio', deve ribadirsi l'illegittimita' della graduatoria, laddove si e' tenuto conto dei semestri svolti dalle controinteressate presso l'ICCROM, struttura internazionale che non dipende giuridicamente dal MIBAC, posto che non si e' trattato, come peraltro ammesso dalle stesse, di un rapporto di lavoro subordinato o dipendente che legittimerebbe il computo tra le mansioni superiori previste dal Bando, ma di un semplice rapporto di mera collaborazione tra un organismo intergovernativo e due soggetti privati. Cio' risulta per tabulas dalla dichiarazione depositata alla Commissione dalla controinteressata dott.ssa Giovannone, dalla quale si evince che la stessa ha svolto, presso l'istituto ICR dal 1989 al 2000 e precedente all'inquadramento nel MIBAC, attivita' d'impresa, quale; - attivita' di ricerca scientifica; - progettazione, direzione tecnica, esecuzione tecnica interventi di restauro; - schedatura di beni culturali; - redazione capitolato speciale d'appalto per l'associazione privata ARI e, quindi, attivita' per la quale doveva essere inquadrata come lavoratrice autonoma che collabora con il MIBAC, ma mai come dipendente che svolge mansioni superiori, laddove la stessa De Cesare ha vinto gare di appalti pubblici con lo stesso ICR, ma correttamente non ne e' stata fatta menzione come mansioni superiori. Quanto sopra esposto appare in sintonia con l'art. 4 del Bando di Gara che ammetteva i titoli riferibili anche a periodi precedenti all'inquadramento nei ruoli del Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali, purche' trattavasi di mansioni superiori svolte da un dipendente assunto con contratto d'impiego (non potendosi certo neppure immaginare lo svolgimento di mansioni superiori in capo a un professionista titolare di una autonoma organizzazione). Pertanto, la ricorrente ha legittimamente inserito nella domanda di partecipazione l'incarico di "responsabile di laboratorio e coordinatore di corso policromia al Malta Centre for Conservation", svolto precedentemente all'assunzione al MIBAC, ma siffatto incarico e' stato correttamente riconosciuto alla dott.ssa De Cesare, in quanto quest'ultima ha svolto le mansioni di dirigente di una struttura che era giuridicamente dipendente dal Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali tramite l'istituto centrale del restauro che lo gestiva tramite progetto di cooperazione finanziato dal nostro MAE e MIBAC ed il rapporto di lavoro era regolato da un contratto di lavoro subordinato. Infine, le censure in questa sede sostenute dalla ricorrente sulla erroneita' di giudizio della Commissione e sull'evidente difforme interpretazione del Bando attinente la predetta selezione concorsuale, sono avvalorate dalla nota con la quale la Commissione, su una diffida proposta da altri candidati che come la dott.ssa De Cesare avevano rilevato l'interpretazione ad libitum della Commissione di norme del Bando, cosi' ha risposto: "anche il discernimento tra valutabilita' o non valutabilita' dei titoli presentati , che influisce ovviamente sul conseguimento e sull'attribuzione dei punteggi, difficilmente puo' essere ridotto solo a criteri oggettivi. In sostanza gli invocati sistemi di ponderazione necessari per evitare effetti aberranti non possono essere regolati da una normativa rigida, stante la varieta' e la disomogeneita' delle casistiche da esaminare". Il ricorso sopraindicato, a seguito dell'Ordinanza n. 4426/2014 del Tar del Lazio, sede di Roma, e' notificato per pubblici proclami a tutti i 61 collocati nella graduatoria ed eventualmente controinteressati all'accoglimento delle spiegate domande: 1) Ulivi Federica, 2) Festa Carlo, 3) Rapinesi Ida Anna, 4) Riccardi Maria Luisa 5) Carnazza Paola , 6) Jervis Anna Valeria 7) Giovannone Carla 8) Storace Maria Speranza, 9) Senatore Esmeralda 10) Iazurlo Paola, 11) Merucci Chiara, 12) De Cesare Grazia, 13) Sotgiu Silvia, 14) Ghedin Lucia, 15) Montedoro Alessandra, 16) Di Cosimo Federica, 17) Zarba' Manuela Maria Concetta, 18) Provinciali Barbara, 19) Ferrari Stefano, 20) Borghini Silvia, 21) Huber Elisabeth, 22) Di Giovanni Antonella, 23) Checchi Silvia, 24) Longo Costanza, 25) Gennari Daniela, 26) Corrias Rodolfo, 27) Milazzi Maria, 28) Fumelli Francesca, 29) Corak Karem, 30) Papetti Debora, 31) Micheletti Patrizia, 32) Corrao Alfredo, 33) Bondini Francesco, 34) Angelini Marina, 35) Marinelli Anna Maria, 36) Lugari Alessandro, 37) Bellucci Giovanni, 38) Basilissi Vilma, 39) Catalano Antonella, 40) Vischetti Flavia, 41) Casagrande Adriano, 42) Fodaro Davide, 43) Iannuccelli Simonetta, 44) Prunas Maria Elisabetta, 45) Lasagna Fabio, 46) Percoco Alessandra, 47) Abete Paolo, 48) Di Santo Isabella, 49) Murrone Simona, 50) Fazio Fiorangela, 51) Ruggeri Laura, 52) Di Vincenzo Laura, 53) Lasco Massimo, 54) Mastrilli Marina, 55) Matticoli Daniela, 56) Santodonato Vega, 57) Belli Laura, 58) Francucci Innocenza, 59) Robotti Cristina, 60) Venier Andrea, 61) Tomaino Roberto Gli elencati controinteressati, all'occorrenza, possono costituirsi in giudizio con le modalita' e termini di legge, tenendo presente che il giudizio e' pendente presso il Tar del Lazio, sede di Roma, sezione prima ter, nrg 6333/2013. Roma, 07/05/2014 avv. Antonino Galletti T14ABA6080