N. 411
ORDINANZA (Atto di promovimento)
20 aprile 1998
N. 411
Ordinanza emessa il 20 aprile 1998 dal giudice di pace di Imola nel
procedimento civile vertente tra ditta C.E.J. e ditta Elettro C.F.
s.r.l.
Astensione e ricusazione - Giudice di pace - Astensione (riguardo
specificamente alle decisioni secondo equita') per ritenuta
sussistenza, da parte di detto giudice, di difetto o pericolo di
imparzialita' - Attribuzione al magistrato coordinatore
dell'ufficio del potere di rigettare la relativa richiesta di
autorizzazione - Irragionevolezza - Violazione del principio del
"giusto processo" - Lesione dei diritti inviolabili dell'uomo -
Incidenza sul principio secondo il quale il giudice e' soggetto
solo alla legge e sul principio che stabilisce la distinzione fra
magistrati solo per diversita' di funzioni.
Astensione e ricusazione - Giudice di pace - Diritto all'astensione
(riguardo specificamente alle decisioni secondo equita') per
ritenuta sussistenza, da parte di detto giudice, di difetto o
pericolo di imparzialita' - Mancata previsione - Irragionevolezza
- Violazione del principio del "giusto processo" - Lesione dei
diritti inviolabili dell'uomo - Incidenza sul principio secondo il
quale il giudice e' soggetto solo alla legge e sul principio che
stabilisce la distinzione fra magistrati solo per diversita' di
funzioni.
Astensione e ricusazione - Giudice di pace - Astensione (riguardo
specificamente alle decisioni secondo equita') per ritenuta
sussistenza, da parte di detto giudice, di difetto o pericolo di
imparzialita' - Provvedimento di diniego della relativa
autorizzazione, emesso dal magistrato coordinatore dell'ufficio -
Diritto di ricusazione a favore delle parti in giudizio, alle
quali tale provvedimento e' notificato - Possibilita', per
ciascuna di esse, di proporre ricorso - Mancata previsione -
Irragionevolezza - Violazione del principio del "giusto processo"
- Lesione dei diritti inviolabili dell'uomo - Incidenza sul
principio secondo il quale il giudice e' soggetto solo alla legge
e sul principio che stabilisce la distinzione fra magistrati solo
per diversita' di funzioni.
(Legge 21 novembre 1991, n. 374, art. 10; c.p.c., artt. 51, secondo
comma, 52 e 113, secondo comma; (disp. att. c.p.c., art. 78).
(Cost., artt. 2, 3, 24, secondo comma, 101, secondo comma, e 107,
terzo comma).
(098C0635)
(GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.24 del 17-6-1998)
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