Giudizio su conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato.
Segreto di Stato - Sentenza della Corte di cassazione di annullamento
con rinvio della sentenza della Corte di appello di Milano del 15
dicembre 2010, con la quale era stata confermata la declaratoria di
improcedibilita' della azione penale, ai sensi dell'art. 202 del
codice di procedura penale, nei confronti di cinque imputati -
Ordinanza istruttoria della Corte di appello di Milano, quale
giudice di rinvio, con la quale e' stata accolta la richiesta di
produzione dei verbali degli interrogatori resi dai predetti
imputati - Opposizione del segreto di Stato da parte degli imputati
- Omesso interpello del Presidente del Consiglio dei ministri ai
fini della conferma del segreto di Stato opposto dagli imputati -
Ricorso per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato,
proposto dal Presidente del Consiglio dei ministri - Asserita
lesione delle attribuzioni del Presidente del Consiglio dei
ministri, quale autorita' preposta all'opposizione, alla tutela ed
alla conferma del segreto di Stato - Fase di ammissibilita' -
Sussistenza dei requisiti soggettivo ed oggettivo - Ammissibilita'
del conflitto - Comunicazione e notificazione conseguenti.
- Sentenza della Corte di cassazione del 29 novembre 2012, n. 46340;
ordinanza della Corte di appello di Milano del 28 gennaio 2013.
- Costituzione, artt. 1, 5, 52, 94 e 95, in riferimento agli artt. 1,
comma 1, lettere b) e c), 39, 40 e 41 della legge 3 agosto 2007, n.
124.
(T-130069)
(GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.16 del 17-4-2013)
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