N. 10 RICORSO PER LEGITTIMITA' COSTITUZIONALE 16 gennaio 2015

Ricorso per questione di legittimita' costituzionale depositato in cancelleria il 16 gennaio 2015 (della Regione Veneto). Edilizia e urbanistica - Misure per il rilancio dell'edilizia - Modifiche al T.U. in materia di edilizia (d.P.R. n. 380 del 2001) - Contributo per il rilascio del permesso di costruire - Incidenza degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria - Criteri di valutazione - Introduzione del criterio del maggior valore generato da interventi su aree o immobili in variante urbanistica, in deroga o con cambio di destinazione d'uso - Ricorso della Regione Veneto - Denunciata previsione di un contributo straordinario determinato autoritativamente - Omessa individuazione della percentuale di ripartizione del maggior valore tra l'amministrazione comunale e il privato - Contrasto con la competenza concorrente regionale in materia di governo del territorio e urbanistica - Violazione del principio di ragionevolezza e del principio della riserva di legge. - Decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, della legge 11 novembre 2014, n. 164, art. 17, comma 1, lett. g). - Costituzione, artt. 3, 23, 117, commi terzo e quarto, 118, 119 e 120. Ambiente - Misure urgenti per la realizzazione su scala nazionale di un sistema adeguato e integrato di gestione dei rifiuti urbani e per conseguire gli obiettivi di raccolta differenziata e di riciclaggio. Misure urgenti per la gestione e per la tracciabilita' dei rifiuti nonche' per il recupero dei beni in polietilene - Disposizioni finalizzate alla realizzazione di una rete nazionale di impianti di incenerimento - Individuazione con D.P.C.M. degli impianti esistenti e di quelli di incenerimento a recupero energetico da realizzare - Recupero della frazione organica dei rifiuti urbani (FORSU) raccolta in maniera differenziata - Previsione che tutti gli impianti sono autorizzati a saturazione del carico termico in caso di valutazione positiva della compatibilita' ambientale dell'impianto - Previsione che tutti gli impianti dovranno essere realizzati conformemente alla classificazione di impianti di recupero energetico di cui al punto R1 allegato C alla parte quarta del Codice dell'ambiente - Verifica della sussistenza dei requisiti per la loro qualifica di impianti di recupero energetico R1 - Dimezzamento o riduzione a un quarto (in caso di procedure in corso) dei termini per l'espletamento delle procedure di espropriazione per pubblica utilita' degli impianti di recupero da realizzare - Previsione della perentorieta' dei termini per VIA e AIA - Applicazione del potere sostitutivo in caso di mancato rispetto dei termini per la verifica degli impianti e l'adeguamento delle autorizzazioni e per l'accelerazione delle procedure autorizzative - Ricorso della Regione Veneto - Denunciata introduzione di norme di favore alla prospettiva dell'incenerimento a discapito dell'economia del riciclo, della ricerca e della prevenzione dei rifiuti richiesta dalle direttive comunitarie - Lamentata previsione di nuovi oneri a carico del sistema regionale anche in forza dell'incidenza dell'intervento governativo sui fondi gia' stanziati dalla Regione per la predisposizione dei Piani regionali di gestione dei rifiuti - Mancata previsione della clausola di salvezza delle competenze regionali nonostante le implicazioni della nuova disciplina con la materia della produzione dell'energia - Sovrapposizione con le competenze regionali in materia di tutela della salute, di governo del territorio, di valorizzazioni dei beni ambientali e di turismo - Violazione del principio di leale collaborazione - Mancata previsione dell'autorizzazione ambientale strategica (VAS) in contrasto con la direttiva 2001/42/CE - Inosservanza degli obblighi internazionali - Violazione del principio di legittimo affidamento che ridonda nella violazione delle competenze regionali in materia di governo del territorio. - Decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, della legge 11 novembre 2014, n. 164, art. 35, commi 1, 2, 3, 4, 5, 8 e 9. - Costituzione, artt. 3, 11 e 117, primo comma, in relazione alla direttiva CE 2001/42/CE del 27 giugno 2001, nonche' commi terzo e quarto, 118, 119 e 120. Energia - Misure per la valorizzazione delle risorse energetiche nazionali - Qualificazione delle attivita' di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi e di stoccaggio sotterraneo di gas naturale come attivita' di interesse strategico, di pubblica utilita', urgenti e indifferibili - Attribuzione al Ministero dello sviluppo economico della predisposizione di un piano delle aree in cui sono consentite le attivita' sopradette - Trasferimento dalle Regioni al Ministero dell'ambiente della competenza al rilascio del provvedimento di VIA relativamente ai progetti relativi ad attivita' di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi sulla terraferma - Disciplina transitoria degli effetti dello spostamento di competenze - Disciplina per il conferimento di titoli minerari - Introduzione di un titolo concessorio unico - Applicazione delle nuove norme sul titolo concessorio anche ai titoli rilasciati successivamente alla data di entrata in vigore del codice ambientale e ai procedimenti in corso - Modifiche normative concernenti i progetti sperimentali di coltivazione di giacimenti di idrocarburi in mare in ambiti posti in prossimita' delle aree di altri Paesi rivieraschi oggetto di ricerca e coltivazione di idrocarburi - Ricorso della Regione Veneto - Denunciata attrazione nella competenza statale, in assenza di un adeguato elemento di leale collaborazione, delle attivita' sopradette - Violazione delle competenze regionali in materia di produzione di energia, tutela della salute, governo del territorio, protezione civile, valorizzazione dei beni culturali e ambientali - Mancata previsione dell'assoggettamento ad autorizzazione ambientale strategica (VAS) in violazione della direttiva 2001/42/CE - Inosservanza degli obblighi internazionali - Violazione del principio di ragionevolezza - Difetto di proporzionalita' - Denunciata irragionevole esposizione del territorio regionale a gravi rischi in relazione ad attivita' dapprima interdette per motivi ambientali, di tutela della salute e di protezione civile - Contrasto con il principio di precauzione fissato dal Trattato sul Funzionamento dell'Unione europea - Lesione all'integrita' del demanio regionale. - Decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, della legge 11 novembre 2014, n. 164, art. 38, commi 1, 1-bis, 2, 3, 4, 5, 6, 8 e 10. - Costituzione, artt. 3, 9, 11, 32, 97, 117, primo comma, in relazione alla direttiva CE 2001/42/CE del 27 giugno 2001, nonche' commi terzo e quarto, 118, 119 e 120. Bilancio e contabilita' pubblica - Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attivita' produttive - Disposizioni in materia di finanza delle Regioni - Contributo alla finanza pubblica delle Regioni a statuto ordinario di cui all'art. 46, commi 6 e 7, del decreto-legge n. 66 del 2014 (gia' impugnato dalla Regione Veneto con ric. n. 63/14) - Anticipazione dal 31 ottobre 2014 al 31 settembre 2014 del termine previsto per l'intesa sul riparto dei tagli in Conferenza Stato-Regioni - Ricorso della Regione Veneto - Denunciata irragionevolezza - Contrasto con un corretto e leale esercizio della funzione di coordinamento della finanza pubblica - Violazione del principio di leale collaborazione. - Decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, della legge 11 novembre 2014, n. 164, art. 42, comma 1. - Costituzione, artt. 3, 77, 117, comma terzo, 119 e 120. (15C00031) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.8 del 25-2-2015)

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