N. 20 RICORSO PER LEGITTIMITA' COSTITUZIONALE 15 febbraio 2013

Ricorso per questione di legittimita' costituzionale depositato in cancelleria il 15 febbraio 2013 (della Regione autonoma della Sardegna). Finanza pubblica - Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali - Rafforzamento della partecipazione della Corte dei conti al controllo sulla gestione finanziaria delle Regioni - Controllo delle sezioni regionali di controllo della Corte dei conti sui bilanci preventivi e sui rendiconti consuntivi delle Regioni e degli enti che compongono il servizio sanitario nazionale - Assoggettamento del rendiconto generale della Regione al giudizio di parifica della Corte dei conti - Obbligo del Presidente della Regione di trasmettere alla sezione regionale della Corte dei conti una relazione sulla regolarita' della gestione - Obbligo, in caso di accertamento di squilibri economico finanziari e di mancata copertura di spese, di rimuovere le irregolarita' - Preclusione dell'attuazione dei programmi di spesa per i quali sia stata accertata la mancata copertura - Trasmissione delle relative relazioni redatte dalle sezioni regionali di controllo alla Presidenza del Consiglio dei ministri e al Ministero dell'economia e delle finanze per le determinazioni di competenza - Ricorso della Regione Sardegna - Denunciata istituzione, con legge ordinaria, di un nuovo controllo, coercitivo e non collaborativo, sul bilancio regionale, attinente alla disciplina del controllo della Corte dei conti sul bilancio regionale riservata alle norme di attuazione statutaria - Impossibilita' della Regione di svolgere le funzioni pubbliche proprie - Violazione dell'autonomia finanziaria regionale - Compressione della competenza regionale concorrente nella materia del coordinamento della finanza pubblica. - Decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, nella legge 7 dicembre 2012, n. 213, art. 1, commi 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 e 8. - Costituzione, artt. 116, 117, commi terzo e quarto, 118, 119 e 127; legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, art. 10; Statuto della Regione Sardegna, artt. 3, 4, 5, 6, 7, 8, 33, 54 e 56; d.P.R. 16 gennaio 1978, n. 21, art. 10. Finanza pubblica - Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali - Rafforzamento della partecipazione della Corte dei conti al controllo sulla gestione finanziaria delle Regioni - Controlli sulla gestione economico-finanziaria dei fondi assegnati ai Gruppi consiliari presso le Regioni - Controllo sul rendiconto di esercizio annuale - Ricorso della Regione Sardegna - Denunciata lesione dell'autonomia finanziaria della Regione, della quale l'autonomia di gestione delle relative risorse da parte dei Gruppi consiliari presso il Consiglio regionale e' una forma particolare di svolgimento - Violazione della norma statutaria che riserva alla legge regionale la determinazione della forma di governo regionale - Alterazione del rapporto tra Presidente della Giunta regionale e Consiglio regionale, a fronte dell'inserimento del Presidente tra i soggetti attivi nel procedimento di controllo dell'attivita' dei Consigli regionali - Violazione della norma statutaria che riserva alla legge regionale la fissazione dell'indennita' dei Consiglieri regionali - Violazione della norma statutaria che riserva al Consiglio regionale l'adozione del proprio regolamento - Istituzione con legge ordinaria di un nuovo tipo di controllo (non collaborativo) in materia riservata alle norme statutarie o di attuazione. - Decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, nella legge 7 dicembre 2012, n. 213, art. 1, commi 9, 10, 11 e 12. - Costituzione, artt. 116, 117, 119 e 127; Statuto della Regione Sardegna, artt. 3, 4, 5, 6, 7, 8, 15, 19, 23, 24, 26, 33, 35, 54 e 56; d.P.R. 16 gennaio 1978, n. 21, artt. 1, 4 e 5. Finanza pubblica - Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali - Rafforzamento della partecipazione della Corte dei conti al controllo sulla gestione finanziaria delle Regioni - Obbligo delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome di adeguamento del proprio ordinamento entro un anno - Ricorso della Regione Sardegna - Denunciata incidenza nel sistema delle fonti, comportando detto adeguamento la revisione, se non dello statuto, quanto meno delle norme di attuazione statutaria, non rientrante nella esclusiva disponibilita' della Regione - Lesione delle attribuzioni costituzionali e statutarie della Regione. - Decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, nella legge 7 dicembre 2012, n. 213, art. 1, comma 16. - Costituzione, artt. 116, 117 e 119; Statuto della Regione Sardegna, artt. 7, 8, 15, 19, 26, 33, 35 e 56. Finanza pubblica - Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali - Modifiche all'art. 1 del decreto legislativo n. 149 del 2011 - Relazione di fine legislatura - Trasmissione della relazione alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti - Previsione di sanzione pecuniaria a carico di determinati organi regionali in caso di mancato adempimento dell'obbligo di redazione e di pubblicazione della relazione - Ricorso della Regione Sardegna - Denunciata previsione di una nuova e particolare forma di controllo sull'operato della Giunta regionale da parte della Corte dei conti - Violazione della competenza esclusiva della ricorrente relativamente alla disciplina della forma di governo della Regione - Intromissione nella regolamentazione del rapporto politico-istituzionale tra Consiglio e Presidente della Regione - Introduzione di una nuova forma di controllo, in violazione delle norme dello Statuto che consentono la ridefinizione del controllo sugli atti della Regione solo tramite revisione statutaria o norme di attuazione - Violazione delle norme statutarie a tutela dell'autonomia finanziaria regionale - Lesione della particolare autonomia delle Regioni a statuto speciale - Violazione delle norme di attuazione che disciplinano gli strumenti di controllo degli atti regionali da parte della Corte dei conti. - Decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, nella legge 7 dicembre 2012, n. 213, art. 1-bis, comma 1 (modificativo dell'art. 1 del d.lgs. 6 settembre 2011, n. 149). - Costituzione, artt. 3, 97 e116; Statuto della Regione Sardegna, artt. 7, 8, 15, 35, 37, 54 e 56; d.P.R. 16 gennaio 1978, n. 21, artt. 1, 4 e 5. Finanza pubblica - Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali - Modifiche all'art. 5 del decreto legislativo n. 149 del 2011 - Verifiche del Ministero dell'economia e delle finanze sulla regolarita' della gestione amministrativo-contabile delle amministrazioni pubbliche, ai sensi dell'art. 14, comma 1, lett. d), della legge n. 196 del 2009 - Possibilita' di attivazione anche nei confronti delle Regioni e delle Province autonome - Ricorso della Regione Sardegna - Denunciata intromissione dell'Amministrazione statale nelle procedure di controllo del bilancio regionale lesiva dell'autonomia finanziaria della Regione - Esorbitanza dalla disciplina statutaria dei controlli - Alterazione del regime della legge regionale, definita da norme di rango costituzionale, non modificabile dalla legge ordinaria. - Decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, nella legge 7 dicembre 2012, n. 213, art. 1-bis, comma 4 (modificativo dell'art. 5 del d.lgs. 6 settembre 2011, n. 149). - Costituzione, artt. 116, 117, 119 e 127; Statuto della Regione Sardegna, artt. 7, 33, 54 e 56; d.P.R. 16 gennaio 1978, n. 21, art. 10. Finanza pubblica - Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali - Riduzione dei costi della politica nelle Regioni - Previsione che, ai fini del coordinamento della finanza pubblica e per il contenimento della spesa pubblica, a decorrere dal 2013, una quota pari all'80 per cento dei trasferimenti erariali a favore delle Regioni, diversi da quelli destinati al finanziamento del Servizio sanitario nazionale e al trasporto pubblico locale, e' erogata a condizione che la Regione abbia adottato una serie di provvedimenti, concernenti, tra l'altro, le indennita' dei consiglieri regionali - Previsione che, ferme restando le disposte riduzioni, in caso di mancato adeguamento, i trasferimenti erariali a favore della Regione inadempiente sono ridotti per un importo corrispondente alla meta' delle somme da essa destinate per l'esercizio 2013 al trattamento economico complessivo spettante ai membri del consiglio regionale e ai membri della giunta regionale - Previsione che il mancato adeguamento entro il termine ultimo previsto costituisca grave violazione di legge ai sensi dell'art. 126, primo comma, della Costituzione - Ricorso della Regione Sardegna - Denunciata violazione della competenza legislativa regionale nella regolazione della propria autonomia finanziaria - Esercizio abnorme da parte dello Stato della competenza concorrente in materia di coordinamento della finanza pubblica, non limitandosi le norme impugnate a dettare disposizioni di principio - Violazione delle norme statutarie a fronte dell'impedimento per la Regione di svolgere le funzioni pubbliche ad essa assegnate - Violazione delle norme statutarie che definiscono direttamente il numero dei componenti del Consiglio regionale, che affidano alla legge regionale la determinazione della forma di governo della Regione e dei rapporti tra i suoi organi, che assegnano alla legge regionale la competenza a fissare l'indennita' dei consiglieri regionali - Violazione dell'autonomia della Regione nella determinazione della sua organizzazione interna - Deteriore trattamento della Regione ricorrente rispetto alle Regioni ordinarie - Violazione del principio di ragionevolezza. - Decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, nella legge 7 dicembre 2012, n. 213, art. 2, commi 1, 2, 3 e 5. - Costituzione, artt. 3, 116, 117, comma terzo (in combinato disposto con l'art. 10 della legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3), 119 e 126; Statuto della Regione Sardegna, artt. 3, 4, 5, 6, 7, 8, 15, 16, 26, 35, 50 e 54. Finanza pubblica - Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali - Riduzione dei costi della politica nelle Regioni - Previsione che le Regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e di Bolzano provvedono ad adeguare i propri ordinamenti a quanto previsto dal comma 1 dell'art. 2 del decreto-legge impugnato, compatibilmente con i propri statuti di autonomia e con le relative norme di attuazione - Ricorso della Regione Sardegna - Denunciata mancata delimitazione dell'efficacia del decreto-legge impugnato, nel rispetto della rigida ripartizione delle competenze e delle specifiche previsioni recate dallo Statuto. - Decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, nella legge 7 dicembre 2012, n. 213, art. 2, comma 4. - Costituzione, artt. 3, 116, 117, comma terzo (in combinato disposto con l'art. 10 della legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3), 119 e 126; Statuto della Regione Sardegna, artt. 3, 4, 5, 6, 7, 8, 15, 16, 26, 35, 50 e 54. Finanza pubblica - Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali - Rafforzamento dei controlli in materia di enti locali - Sostituzione dell'art. 148 del decreto legislativo n. 267 del 2011 - Controlli esterni da parte delle sezioni regionali di controllo della Corte dei conti - Disciplina - Ricorso della Regione Sardegna - Denunciata incidenza nella disciplina delle forme dei controlli esterni sulla finanza locale della Regione - Violazione della competenza legislativa esclusiva della ricorrente nella materia ordinamento degli enti locali - Lamentato affidamento a soggetti esterni all'ordinamento regionale dello svolgimento di funzioni amministrative di attuazione di norme rientranti nella competenza legislativa regionale - Conseguente violazione del c.d. principio del parallelismo che attribuisce l'esercizio delle funzioni amministrative allo stesso soggetto dotato di competenza legislativa - Intervento del legislatore ordinario in materia in cui era necessario procedere con revisione dello Statuto o delle norme di attuazione - Lesione della maggiore autonomia garantita alle Regioni speciali. - Decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, nella legge 7 dicembre 2012, n. 213, art. 3, comma 1, lett. e). - Costituzione, art. 116; Statuto della Regione Sardegna, artt. 3, comma 1, lett. b), 6, 46, 54 e 56. Finanza pubblica - Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali - Sviluppo degli strumenti di controllo della gestione finalizzati all'applicazione della revisione della spesa presso gli enti locali e ruolo della Corte dei conti - Previsione che il Commissario per la revisione della spesa previsto dall'art. 2 del decreto-legge n. 52 del 2012 possa avvalersi dei servizi ispettivi della Ragioneria generale dello Stato per lo svolgimento di analisi sulla spesa pubblica effettuata dagli enti locali - Previsione che le sezioni regionali di controllo della Corte dei conti, a cui sono comunicate tali analisi, assegnano alle amministrazioni interessate un termine per le necessarie misure correttive atte a rimuovere le criticita' gestionali evidenziate - Ricorso della Regione Sardegna - Denunciata violazione della competenza legislativa esclusiva della Regione nella materia ordinamento degli enti locali - Lamentato affidamento a soggetti esterni all'ordinamento regionale di compiti che incidono sull'autonomia degli enti locali, con lesione della competenza legislativa e amministrativa della Regione - Intervento del legislatore ordinario in materia in cui era necessario procedere con revisione dello Statuto o delle norme di attuazione - Lesione della maggiore autonomia garantita alle Regioni speciali. - Decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, nella legge 7 dicembre 2012, n. 213, art. 6. - Costituzione, art. 116; Statuto della Regione Sardegna, artt. 3, comma 1, lett. b), 6, 46, 54 e 56; d.P.R. 16 gennaio 1978, n. 21, artt. 1, 4 e 5. Finanza pubblica - Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali - Previsione che le Regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e di Bolzano attuano le disposizioni del decreto nelle forme stabilite dai rispettivi statuti di autonomia e dalle relative norme di attuazione - Ricorso della Regione Sardegna - Denunciata mancata previsione nella clausola di salvaguardia del riferimento ai limiti stabiliti dalle norme statutarie e da quelle di attuazione - Violazione delle disposizioni costituzionali e statutarie a presidio dell'autonomia della Regione ricorrente. - Decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, nella legge 7 dicembre 2012, n. 213, art. 11-bis. - Costituzione, artt. 3, 117, 118 e 119; Statuto della Regione Sardegna, artt. 3, 4, 5, 6, 7, 8, 15, 16, 19, 33, 34, 35, 46, 50 e 54. (13C00073) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.11 del 13-3-2013)

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